3. MIDWIFERY
Risale al 1843 e significa letteralmente “con la donna”
Arte e scienza dell’ostetrica/o
deve essere supportata da
Conoscenz Conoscenze Conoscenze
e teoriche pratiche etiche
SAPERE SAPER FARE SAPER
(scienza) (abilità, arte) ESSERE
(atteggiamento)
4. ARTE: SCIENZA:
Sapere accumulatosi
Manualità, Insieme di nel tempo,
ingegno, conoscenze trasformato,
esperienza che scientifiche e consolidato
caratterizzano lo pratiche che ufficialmente,
sostenuto da
STILE costituiscono il evidenze scientifiche,
PROFESSIONALE SAPERE DI FONDO acquisito durante il
percorso formativo
universitario,
perfezionato con la
METODO SCIENTIFICO: formazione post-
base, obbligato
- per fare diagnosi, all’aggiornamento
realizzare, valutare gli continuo
interventi assistenziali
- per fare ricerca
5. MIDWIFERY
COMPLESSA DISCIPLINA
Taglio Taglio Taglio
teorico scientifico filosofico
organizzazione metodo scientifico origini,
dei saperi ricerca senso, valori
6. 1. Storia della professione e della
formazione osterica
3. Sistema filosofico della disciplina
ostetrica
5. Teoria della scienza ostetrica:
organizzazione dei saperi
7. Metodologia scientifica nelle
scienza ostetrica
8. L’assistenza e la cura della donna gravida,
l’assistenza al parto, i rudimenti dell’ostetricia
e della ginecologia, i consigli contro la sterilità
e l’eccessiva prolificità sono rimasti per molti
anni nelle mani di donne “pratiche”:
la grande madre (maia, mammana),
la medica, la matrona, la levatrice,
la commare, la sage-femme, la ricoglitrice
9. Testo unico della professioni sanitarie
RD n. 1265 del 1934
Le professioni sanitarie vengono classificate in:
PRINCIPALI AUSILIARIE/DI SUPPORTO
- medico-chirurgo - levatrice
- farmacista - assist. sanitaria visitatrice
- veterinari - infermiera professionale
“La levatrice deve richiedere l’intervento del medico-
chirurgo non appena nell’andamento della gestazione o
del parto o del puerperio di persona alla quale presti la
sua assistenza riscontri qualsiasi fatto irregolare. A tale
scopo deve rilevare con diligenza tutti i fenomeni che si
svolgono nella gestante o partoriente o puerpera”
10. Testo unico della professioni sanitarie
RD n. 1265 del 1934
LIMITI ED INDETERMINATEZZA
DELLE COMPETENZE
Conoscenza tecnica di specifiche procedure
Abilità manuali
Rispetto del mansionario
(elencazione di compiti e procedure,
tutto quanto non espressamente previsto è di
pertinenza medica)
11. LEGGE 42 / 1999
D.lgs. n. 740 (DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
del 14 PROFESSIONI SANITARIE)
settembre Abolizione della precedente
classificazione e dei
1994 mansionari
Logica del profilo
professionale
Logica del
caratterizzata
mansionario
dall’individuazione di
ambiti di competenze
12. D.lgs. n. 740 del 14 settembre 1994
ART. 1
• E’ individuata la figura dell’ostetrica/o con il seguente profilo: l’ostetrica/o è
l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e
dell’iscrizione all’albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo
della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine i
parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato.
• L’ostetrica/o, per quanto di sua competenza, partecipa:
- a interventi di educazione sanitaria e sessuale nell’ambito sia della famiglia
che della comunità:
- alla preparazione psicoprofilattica al parto;
- alla preparazione e all’assistenza a interventi ginecologici;
- alla prevenzione e all’accertamento dei tumori della sfera genitale
femminile;
- ai programmi di assistenza materna e neonatale
13. D.lgs. n. 740 del 14 settembre 1994
ART. 1
• L’ostetrica/o, nel rispetto dell’etica professionale, gestisce, come membro
dell’equipe sanitaria, l’intervento assistenziale di propria competenza
• L’ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e
concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo
professionale e alla ricerca
• L’ostetrica/o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche
che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative
misure di particolare emergenza
• L’ostetrica/o svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private,
in regime di dipendenza o libero/professionale
14. AMBITI DI COMPETENZE PROFESSIONALI
SPECIFICHE GENERALI
Sviluppo capacità - Capacità di analizzare il contesto nel
decisionali nell’ambito di quale realizza le sue prestazioni
specifiche competenze - Capacità di individuare possibili
- Preventivo soluzioni per un problema di sua
- Curativo competenza, di valutarle in relazione
- Riabilitativo agli esiti prevedibili, di articolarle nella
sequenza di operazioni necessarie al
- Preparazione scientifica loro conseguimento
- Competenze tecniche - Capacità di identificare e reperire
- Attività formativa risorse necessarie alla realizzazione di
un progetto di lavoro
- Autonomia profess. - Capacità di gestire gli aspetti relazional
connessi alle proprie attività e di
- Responsabilità profess.
identificare modalità di comunicazione
adeguate agli interlocutori
15. LA LEVATRICE
1936
ISTITUZIONE DELLE
SCUOLE DI OSTETRICIA
Formazione triennale
a tempo pieno
16. L’OSTETRICA
1957 1975 1980 1996 1999 2001
Legge
SCUOLA DI OSTETRICIA D.U. 42/99
C.L.O.
2 anni 2 anni Adeguamento 3 anni
+ + dir. CEE
2 anni IP 3 anni IP Figura Profess.
profess. sanitaria
“ausiliaria”
17. 2004-2005
C.L.S.
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA (BIENNALE)
formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con
elevate competenze nei processi gestionali, formativi e di ricerca
nel complesso delle professioni sanitarie afferenti alla classe
MANAGEMENT SANITARIO
18. Lo Stato e le Regioni promuovono la valorizzazione e la
responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni
infermieristico-ostetriche al fine di contribuire alla realizzazione
del diritto alla salute, al processo di aziendalizzazione nel SSN,
all’integrazione dell’organizzazione del lavoro della sanita’ in
Italia con quella degli altri stati europei
(art 1 comma 2 legge 251/2000)
Il dirigente sanitario diventa componente di diritto del collegio di
direzione aziendale e, insieme al direttore generale, direttore
sanitario, direttore amministrativo e direttori di distretto, di
dipartimento e di presidio ospedaliero, offre il suo contributo di
esperienza e professionalità nella promozione, nel confronto e
nel coordinamento delle strategie complessive del governo
aziendale.
19. LA FORMAZIONE DELL’OSTETRICA
1957 1999 CLO CLS Master
Conoscenza Sviluppo capacità Competenze
tecnica decisionali nell’ambito di manageriali
di specifiche specifiche competenze:
procedure - Preventivo
- Curativo
- Riabilitativo
Abilità manuale Preparazione scientifica Capacità dirigenziali,
Rispetto mansionario Competenze tecniche di programmazione
Attività formativa e di ricerca
20. 1. SISTEMA FILOSOFICO DELLA DISCIPLINA
OSTETRICA
• Ricercare origine, senso, valori della disciplina ostetrica
• Sistema valoriale che orienta il comportamento e
l’atteggiamento professionale dell’ostetrica/o
MODELLO MODELLO
PASSATO PRESENTE
21. SISTEMA FILOSOFICO DELLA DISCIPLINA OSTETRICA
MODELLO PASSATO MODELLO ATTUALE
VALORI VALORI
Saggezza Visione olistica della persona
Solidarietà Unicità dell’individuo
Etica Assistenza socio-sanitaria globale
Intuito Approccio sistemico
Qualità spirituali Accompagnamento
Valore iniziatico-celebrativo Enpowermnet
22. SAGGEZZA: ETICA:
Capacità di dirigere la vita Personale ed ispirata al codice
dell’uomo intorno a ciò che deontologico
è bene o male per lui
Dote che si acquisisce con INTUITO:
l’esperienza e che ha Persicacia / sesto senso
ispirato nei paesi francofoni
l’appellativo di sage-femme QUALITA’ SPIRITUALI:
Rispetto della vita, della saluta,
SOLIDARIETA’: della dignità, amore,
Sentimento di fratellanza e comprensione, partecipazione,
vicendevole aiuto materiale compassione, conforto, etc
e morale
Levatrice colei che toglie
VALORE INIZIATICO-
le pene durante il travaglio
CELEBRATIVO:
Commare come la madre,
che conferisce sacralità
colei che si sostituisce alla
all’evento nascita
madre durante il parto
23. OLISMO: APPROCCIO SISTEMICO:
“l’organismo è un tutto alla persona nella sua interezza
superiore alla semplice (corpo, mente, spirito), al suo
somma delle parti” compagno, alla sua famiglia, al
Considerare la persone nella suo ambiente
sua interezza
ENPOWERMENT:
UNICITA’ DELL’INDIVIDUO autorizzazione, consenso,
consapevolezza, potere
ASSISTENZA SANITARIA decisionale dell’assistita;
GLOBALE, CONTINUA: Favorire l’autodeterminazione
mediante interventi educativi, della persona, renderla
preventivi, diagnostici, partecipe delle scelte, garantire
curativi, riabilitativi l’informazione e l’espressione
del consenso informato
ACCOMPAGNAMENTO:
riferimento continuo
24. MODELLO DI OSTETRICA
MODELLO PASSATO MODELLO ATTUALE
L’ostetrica quale custode Tutela della salute globale in
della donna nel processo ambito sessuale riproduttivo
della nascita
Donna saggia, abile, dolce, Modello professionale di
onesta, istruita, discreta, ostetrica/o
compassionevole
Principio etico: fare il bene Principio etico: prendersi cura,
della donna e del bambino partnership, alleanza
Operare sec. scienza e terapeutica, enpowerment
coscienza
25. 1.Teoria della scienza ostetrica: organizzazione dei saperi
• STRUTTURA INTERNA
• RAPPORTO CON LE ALTRE DISCIPLINE
• NATURA DELLA DISCIPLINA
• LINGUAGGIO DISCIPLINARE
26. STRUTTURA INTERNA
La MIDWIFERY è una scienza specifica autonoma?
Qual è l’oggetto dello studio?
Qual è la sua ottica particolare rispetto all’oggetto dello studio?
La midwifery è una scienza umana perchè l’atto assistenziale è
focalizzato sulla persone (la donna): si interessa dell’individuo
sotto il profilo biologico, psicoemotivo, socioculturale, valoriale
L’oggetto dello studio sono le cure ostetriche volte alla tutela ed
al mantenimento della salute e del benessere in campo sessuale
riproduttivo e non.
Il punto di vista proprio: specificità dell’intervento assistenziale:
fornire prestazioni in risposta ai bisogni di salute e di benessere
connessi agli eventi e ai fenomeni naturali del ciclo vitale
27. STRUTTURA INTERNA
I fruitori delle cure sono il feto, il neonato, il bambino,
l’adolescente, la donna in età fertile, la gravida, la partoriente, la
puerpera, la donna in menopausa, la coppia, la famiglia, la
collettività.
L’assistenza erogata è globale, individualizzata, personalizzata.
28. RAPPORTO CON LE ALTRE DISCIPLINE
Con quali saperi entra in relazione la midwifery?
Quali rapporti trae con gli altri saperi?
La midwifery si avvale di conoscenze che appartengono ad altri
contesti scientifici (anatomia, fisiologia, biologia, psicologia,
etica, diritto, padagogia, etc) per meglio affrontare, comprendere,
analizzare i fenomeni di sua pertinenza.
Interdipendenza: fa propri concetti, teorie, metodologie
appartenenti ad altre scienze che si occupano in maniera più
specifica di un fenomeno per meglio comprenderlo.
Interdisciplinarietà: di fronte a un problema assistenziale,
l’ostetrica deve mutuare con le discipline che si occupano in
modo approfondito del fenomeno, rileggendo tali conoscenze
secondo il punto di vista del midwifery
29. NATURA DELLA DISCIPLINA
Qual`è la natura della scienza ostetrica?
Scienza
Teoretica Pratica Poietica
metafisica matematica fisica etica politica
Zoologia
Aritmetica
Botanica
geometria,
Psicologia
etc
etc
Scienza poietica basata sull’azione, sull’esperienza
Scienza pratica che ha come fine guidare, sostenere, prendersi
cura delle persone
30. LINGUAGGIO DISCIPLINARE
Come è strutturato il linguaggio della midwifery?
Nel passato era verbale poichè trasferiva il proprio sapere dettato
dall’esperienza attraverso la parola.
Attualmente ricorre a concetti, teorie e principi propri collegati
tra di loro, più precisamente ad un linguaggio scientifico
internazionale
31. 1. Metodologia scientifica nelle scienza ostetrica
Metodo scientifico per raccogliere
informazioni, porre diagnosi, pianificare
e realizzare gli interventi assistenziali.
• METODO INDUTTIVO
• METODO DEDUTTIVO
• METODO PREDITTIVO
32. METODO INDUTTIVO
Ragionamento che permette di risalire dal particolare al generale
• Applicato nella ricerca
• Utile nella pratica clinica per avvalorare
un’ipotesi nel processo diagnostico
Dati raccolti Segni / sintomi Sospetto clinico
Diagnosi Identificazione Associazione condizioni
problema fisiologiche / patologiche
33. METODO DEDUTTIVO
Procedimento logico che permette da regole generali
di risalire ai particolari
Applicato nella pratica clinica per identificare nel processo
diagnostico gli eventi fisiologici e le anomalie
Area ostetrica Gravidanza iniziale Amenorrea,
fenomeni simpatici, test
gravid.
Area ginecolog. Vulvovaginite Prurito, bruciore,
Leucorrea
34. METODO COMBINATO INDUTTIVO-DEDUTTIVO
TRAVAGLIO DI PARTO
Metodo deduttivo anamnesi e sintomi sospetto clinico
Metodo induttivo esame ost. rilievo conferma sospetto
segni
35. METODO PREDITTIVO
Procedimento logico attraverso il quale si ottengono delle
previsioni
Applicato nella pratica clinica per la prevenzione primaria,
attraverso lo studio dei fattori di rischio
Rapporti sessuali non protetti e promiscui
MST