1. INTEGRAZIONE TRA SERVIZI
SANITARI E SCUOLA:
implicazioni pedagogiche delle
Consensus Conference sui Disturbi
Specifici dell’Apprendimento
Roberta Penge
Neuropsichiatra Infantile
Past President AID
2. Circolari MIUR 2004
2005
2006 Avvio CC intersocietaria
2007 Sessione Pubblica CC
Inizio lavori
2008 PARCC
2009 Pubblicazione
Indicazioni per la pratica clinica
Legge 170 2010 Consensus Conference
ISS Pubblicazione
Decreto applicativo PARCC
e Linee guida 2011
Pubblicazione
FORMAZIONE PER INSEGNANTI SUI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO PUGLIA
Scuole secondarie di primo e secondo grado
3. FORMAZIONE PER INSEGNANTI SUI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO PUGLIA
Scuole secondarie di primo e secondo grado
4. SOCIETÀ SCIENTIFICHE E ASSOCIAZIONI
► Associazione italiana pediatri (ACP)
► Associazione federativa nazionale ottici optometristi (AFNOO)
► Associazione italiana ortottisti assistenti in oftalmologia (AIOrAO)
► Associazione Italiana per la ricerca e l'intervento nella
psicopatologia dell’apprendimento (AIRIPA)
► Associazione italiana tecnici audiometristi (AITA)
► Associazione nazionale unitaria psicomotricisti italiani (ANUPI)
► Federazione logopedisti italiani (FLI)
► Società italiana di neuro-psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza
(SINPIA)
► Società scientifica logopedisti italiani (SSLI)
► Società Uditore: Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF)
EXTERNAL OPERATIONAL AUDITOR
Prof. G. Tamburlini, Pediatra e Direttore Scientifico
Ospedale Infantile IRCCS Burlo Garofalo, Trieste
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5. Linee Guida per i DSA:
► Definizione,criteri diagnostici ed etiologia
► Procedure e strumenti dell’indagine
diagnostica
► Segni precoci, corso evolutivo e prognosi
► Epidemiologia
► Comorbilità
► Trattamento riabilitativo e interventi
compensativi
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6. FORMAZIONE PER INSEGNANTI SUI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO PUGLIA
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7. FORMAZIONE PER INSEGNANTI SUI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO PUGLIA
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8. Quesiti del PARCC
► Diagnosi, procedure ed etiologia
► DSA in adulti
► Segni precoci, corso a distanza e
comorbidità
► Facilitazioni e trattamento
► DSA e visione
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9. Consensus Conference sui
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Istituto Superiore di Sanità
Raccomandazioni
per la clinica
e per la ricerca
(www.snlg-iss.it)
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10. ORGANIGRAMMA DELLA CONSENSUS CONFERENCE
RESPONSABILE DEL PROGETTO
RELATORI DELLA CONFERENZA
► Tiziana Rossetto
► Alfonso Mele ► Federazione Logopedisti Italiani
► Istituto Superiore di Sanità, Roma ► Ciro Ruggerini
► Responsabile del Modulo di Psicopatologia dello Sviluppo e dell'Apprendimento,
COMITATO PROMOTORE Azienda Ospedaliero
► CNESPS, Reparto di epidemiologia clinica e linee guida, Istituto Superiore ► Universitaria Policlinico di Modena
di Sanità, Roma ► Patrizio Tressoldi
► Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova
COORDINATORI
COAUTORI
► Franca D’Angelo ► Lorenzo Bassani
► Istituto Superiore di Sanità, Roma ► Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, Università di Modena e
► Salvatore De Masi Reggio Emilia
► Ospedale Pediatrico Meyer, Firenze ► Maria Valeria Di Martino
► Eleonora Lacorte ► Azienda Ospedaliera Monaldi, Napoli
► Istituto Superiore di Sanità, Roma ► Cristina Foglia
► Società Scientifica Logopedisti Italiani
COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO ► Filippo Gasperini
► Daniela Brizzolara ► IRCCS Stella Maris Calambrone, Pisa
► Dipartimento di Medicina della Procreazione e dell'Età Evolutiva, Università di Pisa ► David Giofrè
► Anna Giulia De Cagno ► Diaprtimento di Psicologia Generale, Università di Padova
► Servizio Professionale Riabilitazione, ASL Roma D ► Sanne Kalsbeek
► Maria Luisa Lorusso ► Cooperativa Sociale Arcobaleno, Reggio Emilia
► Unità di Psicologia e Neuropsicologia cognitiva, IRCCS E. Medea, Associazione la ► Sumire Manzotti
Nostra Famiglia, Bosisio Parini ► Cooperativa Sociale Arcobaleno, Reggio Emilia
► Enrica Mariani ► Moreno Marazzi
► Società Scientifica Logopedisti Italiani ► Centro F.A.R.E., Perugia e Cooperativa Imparole, Roma
► Roberta Penge ► Anna Maria Re
► Dipartimento Scienze Neurologiche Psichiatriche e Riabilitative dell'Età Evolutiva,
Sapienza Università di Roma
► Università degli Studi di Padova
► Alessandra Pinton
► Francesco Sella
► Azienda ULSS 17 Regione Veneto
► Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, Università di
Padova
► Tiziana Rossetto ► Chiara Ubertini
► Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Azienda Socio Sanitaria Locale 10, Veneto ► Dipartimento Scienze Neurologiche Psichiatriche e Riabilitative dell'Età Evolutiva,
► Ciro Ruggerini Sapienza Università di Roma
► Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena ► Mirta Vernice
► Cristiano Termine ► Università Milano Bicocca
► Unità di Neuropsichiatria Infantile, Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche,
Università degli Studi dell’Insubria, Varese
► Patrizio E Tressoldi
► Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova1
► Stefano Vicari
► Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino
Gesù, Roma
► Pierluigi Zoccolotti
► Dipartimento di Psicologia, Sapienza Università di Roma
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11. ORGANIGRAMMA DELLA CONSENSUS CONFERENCE
GIURIA
► Presidente
► Ernesto Vitiello
► Studio Mondini Rusconi, Milano
► Panel
► Laura Breda
► Azienda Servizi Sanitari 6 Friuli Occidentale, Pordenone
► Carlo Bùffoli
► Agenzia giornalistica CB-COM, Milano
► Francesco Cardona
► Sapienza Università di Roma, Roma
► Sergio Carlomagno
► Università di Trieste, Trieste
► Giulio Corrivetti
► Azienda Sanitaria Locale Salerno 2, Salerno
► Maristella Craighero
► Associazione Italiana Dislessia, Bologna
► Barbara De Mei
► Istituto Superiore di Sanità, Roma
► Marina Dieterich
► Azienda Sanitaria Locale 6, Livorno
► Mario Marchiori
► Unità Locale Socio Sanitaria 3, Regione Veneto, Vicenza
► Luigi Marotta
► Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
► Edoardo Micheletti
► Presidio ospedaliero Livorno, Livorno
► Lamberto Pressato
► Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto, Venezia
► Mario Serrano
► Azienda Sanitaria Locale 6, Livorno
► Nicola Vanacore
► Istituto Superiore di Sanità, Roma
► Maria Vittoria Zoccai
► Scuola Mazzini, Roma
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12. Quesiti CC ISS
► A1 Quali sono i criteri diagnostici (lettura, ► B5 Esistono evidenze che la presenza di altri
ortografia/compitazione, calcolo) necessari disturbi specifici dell’apprendimento o altri
per formulare la diagnosi di DSA? disturbi evolutivi in comorbidità con i DSA
► A2 Quali sono i parametri (accuratezza e modifichi la storia naturale della malattia,
velocità di lettura, ecc.) da utilizzare per la rispetto ai DSA isolati?
valutazione delle prestazioni di lettura, ► C1 Esistono prove di efficacia sugli esiti di
ortografia/compitazione e calcolo ai fini della interventi abilitativi e/o riabilitativi sui DSA?
diagnosi di DSA? ► C2 Rispetto alle caratteristiche anagrafiche e
► A3 Quali tipi di prove e quali indici cliniche iniziali, esistono differenze tra
psicometrici è opportuno utilizzare per la interventi abilitativi e riabilitativi?
valutazione di lettura, ortografia/compitazione ► C3 Se esistono prove di efficacia sugli esiti di
e calcolo nei disturbi di apprendimento interventi abilitativi e riabilitativi qual’è l’età
scolastico? limite interessata?
► B1 Quali sono i fattori di rischio associati a ► D1 Qual’è la configurazione ottimale dei
DSA e/o allo sviluppo di DSA? servizi destinati all’identificazione e al
► B2 Quali strumenti sono efficaci per trattamento delle persone con diagnosi di DSA
l’individuazione dei bambini a rischio di DSA? (in termini di strutture, personale e modalità
► B3 Esistono interventi in grado di modificare di intervento)?
la storia naturale della malattia? ► D2 Qual’è il percorso ottimale delle persone
► B4 Qual’è l’evoluzione in età adolescenziale e con diagnosi di DSA dal momento della presa
adulta dei DSA (cambiamenti dei processi di in carico e quali sono le figure professionali
lettura, ortografia/compitazione, calcolo; coinvolte?
associazione con disturbi mentali; capacità di
reddito, ecc.)?
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13. Consensus ISS
Si auspica che le direttive di cui alla
Legge 170 del 2010 tengano conto
dei principi esposti nel presente
documento
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14. Le Linee Guida per i DSA
Individuazione
del problema
Indicazioni
(sulla base delle Implicazioni operative
evidenze disponibili)
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15. Ricadute per la Scuola
► Riconoscimento
Differenziale
Precoce
► Screening
Tardivo
► Diagnosi e Certificazione FORMAZIONE
Criteri necessari
Comunicazione
► Indicazioni didattiche indirette
Evoluzione e limiti
► Del processo
► Delle competenze scolastiche
► Delle competenze affettive e sociali
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16. Epidemiologia
► Rischio di sovrastima o
► Programmazione dei
sottostima dell’entità del Servizi (e della Scuola)
problema
Effetto Legge di percorsi di
Attivazione ►
► Necessità di aumentare la riconoscimento mirati
% dei casi riconosciuti
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17. Riconoscimento
► Facile attribuzione delle difficoltà di lettura/scrittura a
fattori ambientali o a disturbi psicopatologici
► Differenziare dalle Difficoltà di Apprendimento
Su base socio-ambientale
All’interno di altri disturbi
► Situazioni etnico-culturali particolari
► Familiarità
► Problemi associati
► Variabilità del disturbo
Tra gli studenti
Nel corso del tempo
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18. La prevenzione dei DSA in Scuola
dell’Infanzia:
► Conosciamo sufficientemente i fattori coinvolti
nell’apprendimento del codice scritto;
► Alcuni di essi (competenze linguistiche e
metafonologiche) sono ottimi candidati come indici
predittivi della comparsa di un DSA;
► Il livello di predittività individuale è però ancora
insufficiente;
► Un intervento clinico e/o individuale è quindi
inopportuno, mentre sono possibili interventi su
gruppi di soggetti (a rischio)
Con l’eccezione dei casi con familiarità per DSA
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19. La diagnosi precoce dei DSA
► La diagnosi di certezza del DSA può avvenire (per
definizione) solo dopo un congruo periodo di esposizione
all’insegnamento del codice scritto, cioè al termine del II
anno dell’istruzione primaria
► Sappiamo che la precocità dell’intervento è cruciale per la
prognosi
Sensibilizzazione degli Insegnanti, dei Pediatri, della
popolazione
Progetti di screening
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20. Gli screening per la prevenzione e
per la diagnosi precoce
► Costruiti sul criterio della ricerca azione
► Svolti dalla Scuola con la supervisione
della Sanità
► Volti ad individuare aree di sviluppo a
rischio
► Volti ad individuare gruppi di soggetti a
rischio
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21. Riconoscimento tardivo
► Riduzione delle ► Possibilità di uso del
difficoltà strumentali testo scritto per …..
Rapidità e correttezza ► Lingue straniere
► Lettura
Moderne ed antiche
► Scrittura
► Matematica e
Variazione con il tipo di
testo geometria
► Lunghezza
► Complessità linguistica
► Storia personale e
► Genere di testo
Affaticabilità
scolastica
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22. Protocollo diagnostico
Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento - Consensus Conference
Criteri diagnostici di inclusione:
inclusione
• Discrepanza tra abilità specifiche
Orientamento e intelligenze generale;
diagnostico si • Lettura, Scrittura,
Sistema dei numeri e del Calcolo
Criteri diagnostici di esclusione:
• Disturbi Sensoriali o Neurologici
Diagnosi si • Disturbi Cognitivi
nosografica • Disturbi Psicopatologici
• Inadeguato ambiente di apprendimento
Profilo clinico-funzionale:
• Competenze neuropsicologiche correlate no
no
con le abilità specifiche
• Caratteristiche emotive e relazionali personali
o
• Fattori ambientali Altr o
Diagnosi • Ripercussioni sull’apprendimento scolastico urb
funzionale • Co-occorrenza di altri disturbi di sviluppo dist
DA
• Co-occorrenza di disturbi psicopatologici
secondario
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23. Percorsi Diagnostici
Elementi certi Elementi non ancora definiti
► Processo diagnostico ► Strumenti
gerarchico Scelta di strumenti validi ed
Criteri di inclusione e di affidabili
esclusione Responsabilità clinica e
► Aree da esplorare culturale dell’operatore
Necessarie ► Peso delle diverse
Aggiuntive o specifiche componenti
Variabile con l’età
Lasciata al giudizio clinico
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24. Diagnosi e Comorbilità
► Omotipica (con altri DSA o con altri Disturbi
di Sviluppo)
Rischio di genericità della diagnosi e
dell’intervento
► Eterotipica(con disturbi psicopatologici
internalizzanti o esternalizzanti)
Rischio di sottostima del DSA
o di sovrastima del suo ruolo causale
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25. Referto scritto
Certificazione Scolastica
► Condivisione e Livello intellettivo
Assetto linguistico
trasparenza Assetto visuo-spaziale e
dell’operato motorio-prassico
Attenzione, memoria etc.
sanitario Assetto emozionale
► Fruibilità da parte Abilità di
lettura/scrittura/calcolo
della famiglia Ricadute sul loro uso
► Fruibilità da parte
Misure didattiche
della Scuola generali
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26. Evoluzione nel tempo e ricadute
► Prognosi a più livelli
didattiche 1
relativamente indipendenti
Del processo
► Riduzione delle difficoltà
“visibili”
► Maggior peso delle difficoltà Necessità di inserire
“invisibili”
Delle competenze scolastiche gli elementi
► Direttamente interessate prognostici nel profilo
► Secondariamente coinvolte
► “Non apprendimenti”
di sviluppo e nelle
Delle competenze affettive e decisioni operative
sociali
► Autostima
► Tolleranza alla frustrazione
► Motivazione all’impegno
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27. Evoluzione nel tempo e ricadute
didattiche 2
► Necessità di inserire gli elementi prognostici nel
profilo di sviluppo e nelle decisioni operative
Obiettivi perseguibili
► Dall’attività didattica (potenziamento)
► Dalla riabilitazione Prognosi
Obiettivi non (più) perseguibili
a più livelli
► Strumenti di aggiramento del problema
Strumenti compensativi/dispensativi relativamente
► Come strumento di apprendimento indipendenti
► Come strumento di aggiramento
Valutazione
► Delle abilità
► Delle competenze
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28. Ora frequento il corso di
infernieristica al policlinico luigi
di liegro anche se è distante ci
vado volentieri perchè è un
lavoro che a me piace ed
A questo punto, ho capitoche incomincio ad amare.
la dislessia non finisce mai, sono orgogliosa di me
stessa.....
si può solo combattere. per gli ostacoli che ho passato
questo anno
e tra 15 giorni inizio il 2 anno
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