1. Via G. Milli,2 – 64100 TERAMO –Tel.0861331407 / 238 – politiche.comunitarie@provincia.teramo.it; ercip@provincia.teramo.it
www.provincia.teramo.it
1
CONTRATTO DI FIUME TORDINO
FOCUS GROUP AREA ECONOMIA E SOCIETÀ
TERAMO 11 DICEMBRE 2013
Il Lavoro di approfondimento dei Focus Group ha l’obiettivo di individuare le sensibilità e gli
elementi di criticità territoriali del bacino idrico del Tordino, fino a delineare quelli che
potranno essere gli obiettivi strategici generali ed i relativi indicatori.
I FGs lavoreranno in questa fase attraverso la metodologia della Swot Analisi come strumento
di pianificazione strategica, dove valutare i punti di forza (Strengths) e di debolezza
(Weaknesses); successivamente verranno evidenziate le opportunità (Opportunities) e le
minacce (Threats) dello stato di fatto e delle idee progettuali del contratto di Fiume .
Fig. 1 Analisi SWOT
Ogni Focus Group lavorerà su aree tematiche specifiche, in particolare questo dell’Economia e
Società focalizzerà i lavori su:
AREE TEMATICHE DI LAVORO
- Qualità della vita
- Fruizione ambiti fluviali
- Agricoltura
- Aree produttive
- Turismo
- Attività sportive
- Altri usi sul/del Fiume
- Inquinamento acque
2. Via G. Milli,2 – 64100 TERAMO –Tel.0861331407 / 238 – politiche.comunitarie@provincia.teramo.it; ercip@provincia.teramo.it
www.provincia.teramo.it
2
PARTECIPANTI
CALILLI DORIANA Provincia di Teramo Settore B7 – Politiche Comunitarie
CALISTI CLAUDIO WWF Teramo
CAPUANI ROBERTA Provincia di Teramo
CIOCI CLORINO Ordine Dottori Agronomi Teramo
D’ALESSIO RENATO FIPSAS – Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee
DE SANTIS MARIA RITA Provincia di Teramo
DI BERARDO MARA Provincia di Teramo
DI CESARE IVAN Spinning club Italia - Teramo
DI GAETANO GIULIANO Legambiente – Scuola Verde
MONALDI M. VERENA Pro Natura Laga Onlus
POLISINI MANRICO Te.Am. S.p.A.
RONCI MAURILIO Provincia di Teramo
SERRINI MERI Ordine Dottori Agronomi Teramo
FACILITATORE: VIRNA VENERUCCI
Fig. 2 Un’immagine del Focus Group Area Economia e Società – CdF Tordino
3. Via G. Milli,2 – 64100 TERAMO –Tel.0861331407 / 238 – politiche.comunitarie@provincia.teramo.it; ercip@provincia.teramo.it
www.provincia.teramo.it
3
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA
- Biodiversità ancora presente in vari tratti , soprattutto a monte
- Parco fluviale tra i due fiumi Vezzola – Tordino
- Progetto di Pista ciclabile, da rivedere , ma ottima idea di fruibilità del fiume
- Conoscenza del Fiume Tordino da parte degli Enti
- Monitoraggio sulla qualità delle acque ( punti da implementare)
- Presenza e disponibilità di ampie zone demaniali su cui lavorare
- Zone di archeologia industriale – La ramiera 1857, il vivaio forestale
- Le associazioni presenti per far rivivere il fiume.
- Educazione al fiume e rispetto
- Ripristinare l’orto botanico
- Potenzialità della zona di Teramo ai fini della pesca sportiva
PUNTI DI DEBOLEZZA
Il fiume come risorsa sociale dovrebbe essere utilizzato non solo per una passeggiata o una
corsa in bicicletta, ma per esempio come un laboratorio didattico con aiuole con le erbe
medicinali autoctone.
Mancanza di conoscenza dei ragazzi : alle scuole medie i ragazzi non distinguono un fiore di
camomilla da una margherita e non conoscono i nomi dei fiori più diffusi sul territorio. E’
importante, inoltre, ri-usare il fiume per la pesca sportiva controllata .
Poca vegetazione ripariale, che rafforza gli argini .
Compromissione del paesaggio a causa di ponti e strade ( infrastrutture in genere).
Errata progettazione delle infrastrutture sugli argini o addirittura sul letto crea danni notevoli
e mette in pericolo la cittadinanza.
Elevati costi per il ripristino e la manutenzione delle strutture danneggiate.
Aree urbanizzate ed aree produttive troppo vicino al fiume.
Mancanza di un monitoraggio costante sulla qualità delle acque e del suolo .
Leggi e politica hanno abusato del fiume.
Prelievi indiscriminati di ghiaia, senza un piano di coordinamento e tutela del fiume .
Pulizia incontrollata del genio civile in alveo, hanno trasformato il letto del fiume.
4. Via G. Milli,2 – 64100 TERAMO –Tel.0861331407 / 238 – politiche.comunitarie@provincia.teramo.it; ercip@provincia.teramo.it
www.provincia.teramo.it
4
Depurazione delle acque inadeguate
Discariche a cielo aperto lo hanno inquinato anche visibilmente.
Controlli mancati dei Comuni e degli altri Enti di vigilanza hanno favorito l’abusivismo (
scarichi abusivi – discariche, costruito , ecc).
Mancanza di controlli puntuali e di vigilanza .
Il consumo di suolo e la mancata conservazione delle aree a esondazioni hanno messo in
difficoltà il bacino. L’ecosistema è svilito.
Impoverimento culturale verso il concetto di Fiume Tordino. Manca il valore collettivo.
Impermeabilizzazione suoli di pianura come sottrazione ad un’agricoltura redditizia.
Perdita suolo di valore per erosione tradotta in perdita economica e produttiva.
Difficoltà di valorizzazione dell’attività agricola come custode dell’ambiente.
Scarso rinnovo dell’imprenditoria agricola, anche per età e potenzialità di reddito.
Mancanza di spirito imprenditoriale degli agricoltori che per problemi economici, burocratici i
sociali non credono nella valorizzazione e nelle varie certificazioni di qualità.
Abbandono di aree o scarse pratiche agricole causano anche problemi di stabilità dei versanti.
Potenzialità non espressa che diventa criticità in quanto il fiume non è il soggetto principale
su cui deve ruotare il sistema economico e sociale.
Qualità della vita: “Poco controllo” implica l’insorgere di inquinamento, stato di abbandono
nei casi estremi e tutto questo comporta la presenza di un fiume “statico” e non “dinamico”
per i cittadini i quali non traggono nessun vantaggio da esso.
La scarsa fruizione degli ambiti fluviali, conduce ad basso livello della qualità della vita.
Aree produttive: Una errata edificazione, a volte superficiale, porta ad avere innumerevoli
danni ambientali ed ecologici su quasi il 50% del tratto del fiume Tordino, con corsi d’acqua
obbligati, presenza di disastri in occasione delle piene.
Bassa qualità della vita lungo il fiume: il fiume è altamente inquinato. “Frequento l’intera asta
per la pesca ed è raro incontrare altra persona al di fuori dei pescatori e cacciatori.”
Troppe prese d’acqua lungo il fiume per usi irrigui. L’acqua è inquinata, e gli ortaggi?
5. Via G. Milli,2 – 64100 TERAMO –Tel.0861331407 / 238 – politiche.comunitarie@provincia.teramo.it; ercip@provincia.teramo.it
www.provincia.teramo.it
5
Una delle criticità più importanti oltre agli insediamenti industriali è quella delle attività di
cava che hanno in alcuni tratti alterato il corso naturale del fiume.
Captazione e prelievo delle acque che impoveriscono la portata naturale del fiume.
Il fiume versa in uno stato di quasi abbandono .
Le attività sportive, inclusa la pesca, sono limitate dalla limitata portata. Sarebbe il caso, in
deroga alla normativa regionale, incrementare il deflusso minimo vitale.
Turismo: per la situazione attuale non è pensabile, almeno per il tratto in questione, fruire il
prospettiva turistica del fiume. Per i tratti a monte di Teramo è invece possibile.
Assenza di attrezzature utili alla fruizione del fiume.
L’abbandono culturale del fiume non è più riconosciuto come luogo di valore collettivo, si è
persa la memoria storica del fiume e non si riesce più immaginare un futuro diverso.
Non ci sono programmazioni altre se non quelle ingegneristiche ed idrauliche.
Il messaggio che i media danno del fiume ha creato nell’opinione pubblica la convinzione che
il fiume è solo fonte di problemi.
Non ci sono progetti e/o politiche che interessano ad un rilancio anche economico dell’ambito
fluviale.
Fig. 3 Un’altra immagine del Focus Group Area Economia e Società – CdF Tordino
Slogan - Un fiume più vissuto è un fiume più sicuro