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Tubulopatie


           Licia Peruzzi
  SC Nefrologia Dialisi e Trapianto
Ospedale Infantile Regina Margherita
              Torino
Ruolo del tubulo renale…
 • omeostasi elettroliti
 • omeostasi idrica
 • omeostasi soluti organici

alterazioni di questi meccanismi inducono
importanti anomalie


per molti anni l’inquadramento nosografico
delle tubulopatie è stato estremamente
ostico
TUBULO RENALE
…negli ultimi 15 anni le conoscenze
   molecolari e genetiche hanno ridefinito il
   capitolo delle tubulopatie

da un punto di vista genetico, funzionale,
fisiopatologico e diagnostico
Tubulopatie congenite..
Primitive: dovute a difetti molecolari di carrier o
  canali tubulari


Secondarie: dovute a difetti di
  recettori (Ca++ sensing receptor, recettore
  ADH)
  enzimi (PHEX, 1αidrossilasi etc)
  malattie metaboliche con alterato
  funzionamento cellulare (malattie mitocondriali,
  galattosemia, S.di Lowe)
Tubulopatie congenite..
  inquadramento fisiopatologico: basato
  sull’effetto
Es: tubulopatie ipercalciuriche
utile ai fini diagnostici ma non identifica il
  meccanismo molecolare, ne’ la sede del difetto.
  l’effetto può essere secondario
 inquadramento anatomico: basato sulla sede e sul
tipo di molecola coinvolta
     Es. tubulopatie dell’ansa di Henle
classificazione più complessa ma che tiene conto
del tipo di molecola coinvolta e degli effetti
derivanti
Tubulopatie congenite primitive….

• TUBULO PROSSIMALE:     cistinuria
                         S. di Dent
                         RTA prossimale
• ANSA DI HENLE E TUBULO DISTALE:
                         S. di Bartter
                         S di Gitelman
                         S ipoMg-ipercalciuria
                         S da perdita isolata Mg
• TUBULO COLLETTORE:     S di Liddle
                         Pseudoipoaldost.
                         RTA distale
                         Diabete insipido nefrog.
Tubulopatie renali congenite

Incidenza: sempre <1/50000/anno
Prevalenza: nel 2003 erano stati stimati per tutte le
tubulopatie max 50-60 pazienti afferenti all’area
pediatrica del Piemonte (60/600.000 bambini
ovvero prevalenza di 6/100.000 bambini)
Codifica ICD9-CM: molto carente non consente
codifica specifica
Codifica DM 279/2001: comprende pochissime
diagnosi raggruppate in maniera disomogenea
ICD9-CM

255.1     Iperaldosteronismo Sindrome di Bartter
270.0     Malattie del trasporto degli aminoacidi
271.1     Galattosemia
271.4     Glicosuria renale
275.3     Disordini del metabolismo del fosforo
275.4     Disordini del metabolismo del calcio
588.0     Osteodistrofia renale Anomalie tubulari con
          perdita di fosfati
588.1     Diabete insipido nefrogeno
588.8     Altre patologie specificate, causate da ridotta
          funzione renale
DM 279/2001
RCG010: iperaldosteronismi primitivi:
RCG040: Disturbi del metabolismo e del trasporto degli
            aminoacidi:
RCG060: Disturbi del metabolismo e del trasporto dei
            carboidrati:
RCG070: Alterazioni congenite del metabolismo delle
            lipoproteine:
RC0150: sindrome di Wilson:
RC0170: rachitismo ipofosfatemico vitamina D resistente:
RFG100: paralisi normokaliemiche ipo e iperkaliemiche:
RNG100: altre anomalie congenite multiple con ritardo
            mentale:
RJ0010: diabete insipido nefrogenico:
Dal DM 279/2001:

• Le tubulopatie erano identificate in maniera
  disorganica sotto codici diversi, parziali e
  troppo restrittivi.
• Alcune come le acidosi tubulari renali non
  erano codificabili in alcun modo
• Molta attenzione alla tubulopatie secondarie
  a danno tubulare da malattia metabolica
• Escluse le anomalie primitive di pompe
  tubulari
• Codifica basata sui alcuni sintomi e non su
  classificazione rigorosa anatomica o
  funzionale
Dal 2003 nella Regione Piemonte
Gruppo di lavoro sulle malattie escluse nell’ambito
del gruppo di studio sulle malattie rare


Aprile 2005 approvato dalla Regione Piemonte
integrazione del DM 279/2001
(D.G.R. n. 38-15326 del 12.04.05)
Altre Regioni (es Lombardia, Veneto, Abruzzo)
 stanno seguendo lo stesso orientamento




Parere positivo dell’ISS dal 2005


Gruppo di Studio della Società Italiana di Nefrologia
sta portando avanti questa istanza presso il Ministero
della Salute
Tubulopatie congenite primitive….
• TUBULO PROSSIMALE:        S. di Dent
                            cistinuria
                            RTA prossimale
                            Sindrome di Fanconi
• ANSA DI HENLE E TUBULO DISTALE:
                           S. di Bartter
                           S di Gitelman
                           S ipoMg-ipercalciuria
                           S da perdita isolata Mg
• TUBULO COLLETTORE:
                           RTA distale
                           Pseudoipoaldost.
                           S di Liddle
                           Diabete insipido nefrog.
CISTINURIA
• disordine del trasporto degli aminoacidi
  dibasici (lisina, arginina e ornitina) e della
  cistina
• Aa cationici vengono riassorbiti nel tubulo
  prossimale con 3 sistemi:
            a. condiviso da Cys e Aa-dibasici
            b. specifico per Cys
            c. specifico per Aa-dibasici

Cys poco solubile forma calcoli nei soggetti
  omozigoti
CISTINURIA
•   ereditarietà: AR
•   1-2% delle litiasi dell’adulto
•   6-8% delle litiasi del bambino
•   prevalenza 1:7000-1:15.000

• Classificazione fenotipica: I, II, III si basa sul
  grado di uptake intestinale della cistina negli
  omozigoti e sul livello di escrezione di Cys negli
  eterozigoti
 ….. rivista alla luce delle indagini molecolari
CISTINURIA: aspetti molecolari

 •   Gene: rBAT (SLC3A1) chr 2p21
 •   codifica per trasportatore Na+-indep
 •   proteina del brush border 685 aa
 •   4 domain intramembrana
 •   appartiene alla famiglia 4F2
 •   legata a subunità leggera che
     conferisce specificità
Sistema di
trasporto Na+
indipendente    Cistinuria tipo II
                e III




                 Cistinuria tipo I
CISTINURIA: aspetti molecolari

 • Gene SLC3A1 (proteina rBAT): descritte
   oltre 40 mutazioni tutte nei pazienti con
   cistinuria tipo I

 • Gene SLC7A9: codifica per la subunità
   leggera
 • chr 19q13.1
 • 37 mutazioni descritte: prevalentemente
   nei pazienti con cistinuria tipo II e III
S. di DENT
(nefrolitiasi X-linked ipercalciurica)

  • L’identificazione del difetto molecolare ha
    consentito di raggruppare sotto questo
    nome 4 malattie definite:
    nefrolitiasi X-linked (USA)
     malattia di Dent (GB)
    rachitismo ipofosfatemico X-linked (Italia)
    proteinuria di basso MW ipercalciuria
       nefrocalcinosi (Giappone)
S. di DENT
 • Tutte le 4 malattie hanno in comune:
 • Proteinuria di basso peso molecolare
 • Altri difetti del tubulo prossimale (glicosuria,
   fosfaturia, aminoaciduria)
 • Ipercalciuria / nefrocalcinosi
 • mai acidosi tubulare
 • Predominanza maschile
 • Evoluzione in IRC
Gene CLCN5 (chr Xp11.22)




Canale del Cl- voltaggio dipendente (ClC5)
Proteina ClC5 è espressa nelle vescicole di
endocitosi subapicali, appena sotto i
microvilli del brush border, del tubulo
prossimale e colocalizza con la pompa H+-
ATPasi del brush border


E’espressa anche da ansa di Henle e tubulo
collettore
ClC5          H+ATPasi     ClC5 + H+ATPAsi




                   beta2micro




Gunther W et al: PNAS 1998
• ClC5 è essenziale per l’endocitosi
  fornendo uno shunt elettrico necessario
  per l’acidificazione delle vescicole.

   Inattivazione di questo meccanismo
  determina un difetto dell’endocitosi



    Proteinuria di basso peso molecolare
Il canale del cloro (ClC5) e la ipercalciuria…
….a tuttora non è chiaro il meccanismo del’ipercalciuria:
Alterazione omeostasi del Ca++:
• attraverso endocitosi di PTH
•   espressione recettore tubulare del PTH
•   trasportatore di fosfati NaPi-2
• stimolazione vit D3 idrossilasi


• aumentato assorbimento intestinale Ca++
• ruolo di Cl C5 nell’ansa di Henle
• alterato riassorbimento nei segmenti distali ?
MG maschio 6 anni
• familiarità:
                     IRC in dialisi attualmente trapiantato

                     Connettivite atipica, sindrome APS



                 A 6 anni riscontro casuale di
                 PROTEINURIA ISOLATA +++
                 0.5 g/die                1.5 g/die
BIOPSIA RENALE
Ottica: 62 corpuscoli del Malpighi: 4 con sclerosi globale del flocculo
verosimilmente di tipo involutivo, raccolti in un'unica area.
I restanti glomeruli hanno spazi uriniferi liberi e assi mesangiali in alcuni
segmenti lievemente allargati x aumento sia della sostanza fondamentale sia
della componente cellulare.
Le membrane basali sono sottili e circoscrivono lumi di capillari pervi.

l'interstizio è di connettivo finemente fibroso, in limitate piccole aree
lievemente infiltrato da elementi infiammatori di tipo parvi-rotondo-cellulare.
I tubuli non mostrano significative alterazioni patologiche. Nulla di rilevante a
carico della componente vascolare sulle sezioni esaminate.

Immuno istochimica: positività discreta x IgM (++) generalizzata e diffusa in
esili tralci mesangiali a distribuzione irregolare.
inoltre una positività spiccata x C3 (+++) al polo vascolare
Il quadro microscopico ottico non si discosta significativamente dalla
norma,tranne che per la presenza di focali aspetti di glomerulosclerosi globale
verosimilmente di tipo involutivo.
In considerazione dell'indagine immunoistochimica ci si potrebbe orientare nel
senso di una glomerulonefrite a depositi di IgM.
BIOPSIA RENALE
Indagine ultrastrutturale: sono stati esaminati 6 glomeruli.
I podociti mostrano brevi tratti di fusione dei pedicelli.
Gli assi mesangiali sono esili e comprendono occasionali piccoli depositi
elettrondensi.
le membrane basali hanno spessore conforme all'età del paziente e i
lumi dei capillari sono pervi.



Il reperto ultrastrutturale si accorda
con la diagnosi precedentemente posta
di glomerulonefrite a depositi IgM.
INDAGINI DI LABORATORIO (A)

• proteinuria 24 ore: 1.5 g/24h(rapporto
  proteinuria/creatininuria 1.5-2)
• proteinuria sotto sforzo:lieve aumento
• immunoglobuline: normali
• complementemia: normale
• FAN, anti DNA, ENA….: tutti negativi
• Anti fosfolipidi:tutti negativi
INDAGINI DI LABORATORIO (B)

• proteinuria tubulare:
  alfa1 microglobulina 43 µg/mmol Cr (vn
 <22) RBP 17 µg/mmol Cr (vn <0.24)
• calciuria/creatininuria:
  0.24 mg/mg (vn <0.15)
• elettrolitici urinari:
  sodiuria, potassiuria, fosfaturia normali
• EGA: normale
ECOGRAFIA RENALE
• Entrambi i reni presentano morfologia
  e dimensioni comprese nei limiti della
  norma. Si rileva diffusa
  iperecogenicità della midollare con
  corticale assottigliata e
  reletivamente ipoecogena. Non si
  osservano immagini iperecogene di
  tipo litiasico.
Analisi molecolare del gene del canale del
  cloro CLCN5.
Il sequenziamento diretto dei prodotti di
  amplificazione ha evidenziato la presenza
  di una mutazione nell’esone 2.
sostituzione nucleotidica 391 C>T, che causa
  la sostituzione dell’amminoacido Arginina
  con un codone di stop (R347X).
E’ una mutazione ricorrente, già descritta in
  altri pazienti con malattia di Dent,
  inattivante la proteina per prematura
  terminazione della catena polipeptidica.
LT maschio 6 mesi
• familiarità:

                     IRC in dialisi

                     GN proliferativa mesangiale con IgM ??



                 A 4 mesi riscontro ecografico di iniziale
                 nefrocalcinosi
INDAGINI DI LABORATORIO

• proteinuria tubulare:
alfa1 microglobulina 65 µg/mmol Cr (vn
 <22) RBP 27 µg/mmol Cr (vn <0.24)
• calciuria/creatininuria:
0.78 mg/mg (vn <0.15)
• elettrolitici urinari:
sodiuria, potassiuria, fosfaturia normali
• EGA: normale
Analisi molecolare del gene del canale del
 cloro CLCN5.
 •allele complesso [1448 C>T;1552_1553insAG] nell’esone 8
 due mutazioni:
 •una sostituzione nucleotidica C>T al nucleotide 1448
 • una inserzione del dinucleotide AG in posizione 1552.
 •La prima è una mutazione missenso non conservativa
 (S386F) che induce la sostituzione dell’amminoacido Serina
 con Fenilalanina in posizione 386 della proteina
 •la seconda è una mutazione frameshift che introduce un
 codone di stop in posizione 434 (S388fsX434).

 Si tratta quindi di una mutazione inattivante il canale ClC-5
 per prematura terminazione della catena amminoacidica.
 Sia la mamma di T che la nonna sono risultate eterozigoti
 per l’allele complesso.
ACIDOSI TUBULARE
PROSSIMALE
• Caratterizzata da acidosi metabolica
  ipercloremica da alterata capacità d
  riassorbire HCO3-

• è molto rara in forma isolata, più
  frequentemente si associa a sindrome di
  Fanconi completa (galattosemia, sindrome
  di Loewe, tirosinemia, s di Wilson, cistinosi
  etc)
Na+
                                                   Na+K+ATPasi
                                           K+



•80-90% del carico filtrato di HCO3- è riassorbito nel tubulo
prossimale
ACIDOSI TUBULARE
PROSSIMALE forme complesse
 nelle forme generalizzate di tubulopatia
 prossimale il difetto è secondario ad
 alterazioni della sintesi di ATP o della
 pompa Na+/K+ATPasi basolaterale
 necessaria per mantenere il gradiente
 del Na+
RTA PROSSIMALE                forme isolate
• pRTA austosomica dominante: mutazioni del gene
  NHE3. Descritta una sola famiglia in Costa Rica.
  Modello topo KO.

• pRTA Autosomica recessiva con anomalie oculari:
  mutazioni nel cotrasportatore NCB1 (gene
  SLC4A4). RTA, ritardo mentale, glaucoma,
  cataratta e cheratopatia a banda (NCB1 espresso
  anche nell’occhio e nel cervello)

• pRTA autosomica recessiva con osetopetrosi e
  calcificazioni cerebrali: numerose mutazioni
  dell’anidrasi carbonica (CAII)
S. Di BARTTER
• È in realtà un gruppo di tubulopatie
  ereditarie strettamente correlate con
  sintomatologia clinica comune ma diversi
  difetti molecolari

• Caratteristiche cliniche salienti: alcalosi
  metabolica ipokaliemica, perdita di sodio,
  iperaldosteronismo iper-reninemico con PA
  normale,       iperplasia     dell’apparato
  iuxtaglomerulare.
ANSA di HENLE Tratto ascendente spesso (TAL)




       K
                             Cl
     Cl Cl                          Barttin
       Na


+                 K
                             Na
                                  ATP
                                        K
S di BARTTER tipo I    S di BARTTER tipo III



        K
                              Cl
                              Cl
      Cl Cl                         Barttin
        Na                 S di BARTTER tipo IV


+                 K
                              Na
                                   ATP




S di BARTTER tipo II
S di BARTTER
Tipo I:
• mutazioni di NKCC2 (gene SLC12A1)
• chr 15q15-21
• fenotipo: Bartter prenatale, polidramnios,
  nascita pretermine, alcalosi ipokaliemaica severa,
  scarsa crescita, ipercalciuria e nefrocalcinosi
• quadro simile alle alterazioni indotte dalla
  furosemide
• attivazione RAS è secondario alla perdita di Na+
• ipercalciuria e nefrocalcinosi sono secondarie al
  mancato gradiente elettrico tubulare positivo con
  impedito riassorbimento di Ca++ e Mg++
S di BARTTER
Tipo II:
• mutazioni di ROMK (KCNJ1)
• chr 11 q24-25
• fenotipo: Bartter prenatale, polidramnios,
  nascita pretermine, alcalosi ipokaliemica severa,
  scarsa crescita, ipercalciuria e nefrocalcinosi

• talora l’ipopotassiemia è più tardiva e vi può
  essere una fase con iperpotassiemia e acidosi
  neonatale
S di BARTTER
Tipo III:
• mutazioni di ClC-Kb (CLCNKB) (gene della famiglia
  dei canali del cloro voltaggio dipendenti tipo s
  Dent)
• chr 1 p36

• fenotipo: Bartter classico senza nefrocalcinosi
 ma talora variabile in intensità per probabile
  presenza di vie alternative per il riassorbimento
  del Cl sulla membrana basolaterale
S di BARTTER
Tipo IV:
• mutazioni di barttina (BSND) (subunità
  regolatoria β dei canali del cloro ClC-K-a e ClC-K-
  b: ne consente montaggio sulla superficie cellulare
  e funzionamento)


• fenotipo: Bartter classico severo simile al tipo I
  ma senza nefrocalcinosi
• Sempre associato a sordità neurosensoriale
  congenita
• Accumulo intracellulare di Cl e grave perdita
  tubulare di sodio
NELL’ORECCHIO DELLA SORDITA’ DA
 MECCANISMO INTERNO Lume della
   MUTAZIONI DELLA BARTTINA
                       scala media
          NKCC1
           K
                                          Cl
                                          Cl
         Cl Cl                                    Barttin
           Na


  +       KCNQ1
                          K
                                         Na
                                                ATP

                                                    ClC-Ka
                                           Cl
                                           Cl
                                                   Barttin


Cellule marginali della stria vascolare dell’orecchio interno
S di GITELMAN
• clinica: quadro più lieve di ipopotassiemia
  associata a ipomagnesiemia e ipocalciuria
• Talora solo debolezza o ipereccitabilità
  muscolare
• Esordio frequente in età adulta

   Difetto molecolare: TSC (o NCCT) canale
  tiazido sensibile del tubulo distale
  (geneSLC12A3)
   trasportatore di Cl- elettroneutro
  Chr 16q13
  Sintomi simili alla somministrazione cronica di
  tiazidici
Tubulo distale




                 -
S di GITELMAN
• il mancato funzionamento del cotrasportatore
  NCCT determina un aumentato apporto di Na+ e
  Cl- al dotto collettore
• Contrazione di volume → Attivazione RAS →
  iperaldosteronismo e perdita di K+
• ipocalciuria: meccanismo analogo ai tiazidici:
  cellula iperpolarizzata per uscita del Cl- stimola al
  riassorbimento del Ca+ via canali voltaggio
  dipendenti
• Ridotto Na+ intracellulare facilita la fuoriuscita
  del Ca++ via scambiatore Na+/Ca++
• il meccanismo della perdita urinaria di Mg++ non
  è chiaro: via paracellulare (via paracellina 1)?
RIASSORBIMENTO TUBULARE DEL
         MAGNESIO
             DCT: ruolo di TRPM6
             regolato da EGF




             TAL: ruolo della claudina 16
             (paracellina) : canale del
             Na+ in uscita verso il lume
             tubulare che crea gradiente
             ionico + che favorisce
             riassorbimento di Mg++
S. IPOMAGNESIEMIA
    IPERCALCIURIA
    NEFROCALCINOSI FAMILIARE
    (FHHN)
• Autosomica recessiva
• Grave deplezione di Mg++
• Ipercalciuria/nefrocalcinosi → IRC
•  Anomalie oculari
•  Difetto molecolare: gene PCLN-1 (paracellina-1)
  che codifica per CLAUDINA 16 proteina delle
  tight junction
• Chr 3q27
Mutazioni PCLN-1: aumenta la resistenza elettrica →
ridotta permeabilità al Mg++ (assorbito solo per via
paracellulare)
S da PERDITA ISOLATA di Mg++

• Molto rara. Autosomica dominante
• Ipomagnesiemia paucisintomatica e ipocalciuria
• Difetto molecolare: Na+/K+ATPasi subunità γ
  sulla membrana basolaterale del tubulo distale
• Alterazione del voltaggio intracellulare: ridotto
  assorbimento di Mg

• Prima malattia umana in cui è stato identificato
  un difetto della Na+/K+ATPasi
DIFETTI DEL CALCIUM SENSING
RECEPTOR
• CaR: è membro della superfamiglia dei
  recettori legati a G protein
• Chr 3q13.3-q21
• Espresso su rene (membrana basolaterale
  della TAL) e paratiroidi
• Attivazione del recettore: inibisce la
  funzione di ROMK determinando ridotto
  riassorbimento di NaCl: viene meno la forza
  trainante per il riassorbimento di Ca++

• MUTAZIONI con aumento di funzione
•           con diminuzione di funzione
DIFETTI DEL CALCIUM SENSING
RECEPTOR
Diminuzione di funzione: aumentato
 riassorbimento renale di Ca++ e
 upregolazione del PTH
 Ipercalcemia ipercalciurica familiare (FHH)

Aumento di funzione: ridotto riassorbimento
 di Ca++ e dowregolazione di PTH
 ipocalcemia, ipercalciuria con PTH normale
 o basso
 Nefrocalcinosi AD
CaR
Blocco
funzione
S di LIDDLE
• Autosomica dominante
• Comparsa precoce di severa
  ipertensione arteriosa, alcalosi
  metabolica, ipopotassiemia
• renina e aldosterone soppressi

• Difetto molecolare: attivazione
  costitutiva del canale epiteliale del Na+
  del tubulo collettore (ENaC)
Cellule principali del dotto collettore




  Na+




                                          α β γ
                                         2α:1β:1γ

S di Liddle: mutazioni subunità β o γ:      ↑ attività del canale
S. di LIDDLE
• ↑ attività del canale ENaC: riassorbimento
  incontrollato di Na+, espansione di volume,
  inibizione Renina-Aldosterone, ipertensione

•    meccanismo molecolare: mutazioni di ENaC
    determinano la perdita di sequenza regolatoria PY
    che lega la proteina Nedd4 determinando endocitosi
    e degradazione del canale

•    aumentata espressione di canali ENaC sulla
    superficie cellulare e aumentato riassorbimento di
    Na+
PSEUDOIPOALDOSTERONISMO tipo I

 • rara
 • Clinica: perdita di Sali e resistenza ai
   mineralcorticoidi
 • Iponatremia, iperkaliemia, acidosi metabolica,
   Aldosterone e renina ↑↑
 • AD più lieve AR più severa con ritardo di
   crescita, grave ipetrpotassiemia e acidosi
 • Difetto molecolare: mutazioni con perdita di
   funzione del canale ENaC: incapacità di aprirsi

 • Topi KO per le tre subunità: α è la più
   importante anche nel polmone
 •
RTA DISTALE
• Clinica: acidosi metabolica ipercloremica a causa
  di difetto di escrezione di H+ distale

• Poliuria, vomito, disidratazione, ritardo di
  crescita, ipokaliemia, pH urinario alcalino

• Ipercalciuria e ipocitraturia con nefrocalcinosi

• Freq associazione con sordità neurosensoriale

• AD o AR.
Cellule intercalate del dotto collettore




  H+-ATPase




               ATP

 H+/K+ATPase
dRTA
• difetto molecolare: gene AE1 (=Banda 3 del GR)
  scambiatore di anioni Cl-/HCO3-
• mutazioni responsabili delle forme dominanti
• forme AR: mutazioni della subunità B1 della H+-
  ATPase (gene ATP6B1)
• Chr 2p13
• espressa anche da coclea e sacco endolinf.
  Orecchio: sordità per alterazione del pH
  dell’endolinfa
• Forme senza sordità: mutazioni del gene
• ATP6N1B Chr 7q33-34
• ATP6N1A subunità accessoria di H+-ATPasi
DIABETE INSIPIDO NEFROGENICO
 • mancata risposta all’ADH
 • Clinica: polidispia, poliuria, disidratazione,
   ipernatremia, scarso accrescimento
 Difetti molecolari:
 • Forme XL recessive: recettore AVPV2
 • Chr Xq28

 •   Forme AR
 •   Acquaporina 2 (AQP2)
 •   Chr 12q13
 •    alterata espressione in membrana:
     persistenza nel RE
Cellule principali del dotto collettore




                                          AVP

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Master Peruzzi 14 Mar 08

  • 1. Tubulopatie Licia Peruzzi SC Nefrologia Dialisi e Trapianto Ospedale Infantile Regina Margherita Torino
  • 2. Ruolo del tubulo renale… • omeostasi elettroliti • omeostasi idrica • omeostasi soluti organici alterazioni di questi meccanismi inducono importanti anomalie per molti anni l’inquadramento nosografico delle tubulopatie è stato estremamente ostico
  • 4. …negli ultimi 15 anni le conoscenze molecolari e genetiche hanno ridefinito il capitolo delle tubulopatie da un punto di vista genetico, funzionale, fisiopatologico e diagnostico
  • 5. Tubulopatie congenite.. Primitive: dovute a difetti molecolari di carrier o canali tubulari Secondarie: dovute a difetti di recettori (Ca++ sensing receptor, recettore ADH) enzimi (PHEX, 1αidrossilasi etc) malattie metaboliche con alterato funzionamento cellulare (malattie mitocondriali, galattosemia, S.di Lowe)
  • 6. Tubulopatie congenite.. inquadramento fisiopatologico: basato sull’effetto Es: tubulopatie ipercalciuriche utile ai fini diagnostici ma non identifica il meccanismo molecolare, ne’ la sede del difetto. l’effetto può essere secondario inquadramento anatomico: basato sulla sede e sul tipo di molecola coinvolta Es. tubulopatie dell’ansa di Henle classificazione più complessa ma che tiene conto del tipo di molecola coinvolta e degli effetti derivanti
  • 7. Tubulopatie congenite primitive…. • TUBULO PROSSIMALE: cistinuria S. di Dent RTA prossimale • ANSA DI HENLE E TUBULO DISTALE: S. di Bartter S di Gitelman S ipoMg-ipercalciuria S da perdita isolata Mg • TUBULO COLLETTORE: S di Liddle Pseudoipoaldost. RTA distale Diabete insipido nefrog.
  • 8. Tubulopatie renali congenite Incidenza: sempre <1/50000/anno Prevalenza: nel 2003 erano stati stimati per tutte le tubulopatie max 50-60 pazienti afferenti all’area pediatrica del Piemonte (60/600.000 bambini ovvero prevalenza di 6/100.000 bambini) Codifica ICD9-CM: molto carente non consente codifica specifica Codifica DM 279/2001: comprende pochissime diagnosi raggruppate in maniera disomogenea
  • 9. ICD9-CM 255.1 Iperaldosteronismo Sindrome di Bartter 270.0 Malattie del trasporto degli aminoacidi 271.1 Galattosemia 271.4 Glicosuria renale 275.3 Disordini del metabolismo del fosforo 275.4 Disordini del metabolismo del calcio 588.0 Osteodistrofia renale Anomalie tubulari con perdita di fosfati 588.1 Diabete insipido nefrogeno 588.8 Altre patologie specificate, causate da ridotta funzione renale
  • 10. DM 279/2001 RCG010: iperaldosteronismi primitivi: RCG040: Disturbi del metabolismo e del trasporto degli aminoacidi: RCG060: Disturbi del metabolismo e del trasporto dei carboidrati: RCG070: Alterazioni congenite del metabolismo delle lipoproteine: RC0150: sindrome di Wilson: RC0170: rachitismo ipofosfatemico vitamina D resistente: RFG100: paralisi normokaliemiche ipo e iperkaliemiche: RNG100: altre anomalie congenite multiple con ritardo mentale: RJ0010: diabete insipido nefrogenico:
  • 11. Dal DM 279/2001: • Le tubulopatie erano identificate in maniera disorganica sotto codici diversi, parziali e troppo restrittivi. • Alcune come le acidosi tubulari renali non erano codificabili in alcun modo • Molta attenzione alla tubulopatie secondarie a danno tubulare da malattia metabolica • Escluse le anomalie primitive di pompe tubulari • Codifica basata sui alcuni sintomi e non su classificazione rigorosa anatomica o funzionale
  • 12. Dal 2003 nella Regione Piemonte Gruppo di lavoro sulle malattie escluse nell’ambito del gruppo di studio sulle malattie rare Aprile 2005 approvato dalla Regione Piemonte integrazione del DM 279/2001 (D.G.R. n. 38-15326 del 12.04.05)
  • 13. Altre Regioni (es Lombardia, Veneto, Abruzzo) stanno seguendo lo stesso orientamento Parere positivo dell’ISS dal 2005 Gruppo di Studio della Società Italiana di Nefrologia sta portando avanti questa istanza presso il Ministero della Salute
  • 14. Tubulopatie congenite primitive…. • TUBULO PROSSIMALE: S. di Dent cistinuria RTA prossimale Sindrome di Fanconi • ANSA DI HENLE E TUBULO DISTALE: S. di Bartter S di Gitelman S ipoMg-ipercalciuria S da perdita isolata Mg • TUBULO COLLETTORE: RTA distale Pseudoipoaldost. S di Liddle Diabete insipido nefrog.
  • 15. CISTINURIA • disordine del trasporto degli aminoacidi dibasici (lisina, arginina e ornitina) e della cistina • Aa cationici vengono riassorbiti nel tubulo prossimale con 3 sistemi: a. condiviso da Cys e Aa-dibasici b. specifico per Cys c. specifico per Aa-dibasici Cys poco solubile forma calcoli nei soggetti omozigoti
  • 16. CISTINURIA • ereditarietà: AR • 1-2% delle litiasi dell’adulto • 6-8% delle litiasi del bambino • prevalenza 1:7000-1:15.000 • Classificazione fenotipica: I, II, III si basa sul grado di uptake intestinale della cistina negli omozigoti e sul livello di escrezione di Cys negli eterozigoti ….. rivista alla luce delle indagini molecolari
  • 17. CISTINURIA: aspetti molecolari • Gene: rBAT (SLC3A1) chr 2p21 • codifica per trasportatore Na+-indep • proteina del brush border 685 aa • 4 domain intramembrana • appartiene alla famiglia 4F2 • legata a subunità leggera che conferisce specificità
  • 18. Sistema di trasporto Na+ indipendente Cistinuria tipo II e III Cistinuria tipo I
  • 19. CISTINURIA: aspetti molecolari • Gene SLC3A1 (proteina rBAT): descritte oltre 40 mutazioni tutte nei pazienti con cistinuria tipo I • Gene SLC7A9: codifica per la subunità leggera • chr 19q13.1 • 37 mutazioni descritte: prevalentemente nei pazienti con cistinuria tipo II e III
  • 20. S. di DENT (nefrolitiasi X-linked ipercalciurica) • L’identificazione del difetto molecolare ha consentito di raggruppare sotto questo nome 4 malattie definite: nefrolitiasi X-linked (USA) malattia di Dent (GB) rachitismo ipofosfatemico X-linked (Italia) proteinuria di basso MW ipercalciuria nefrocalcinosi (Giappone)
  • 21. S. di DENT • Tutte le 4 malattie hanno in comune: • Proteinuria di basso peso molecolare • Altri difetti del tubulo prossimale (glicosuria, fosfaturia, aminoaciduria) • Ipercalciuria / nefrocalcinosi • mai acidosi tubulare • Predominanza maschile • Evoluzione in IRC
  • 22. Gene CLCN5 (chr Xp11.22) Canale del Cl- voltaggio dipendente (ClC5)
  • 23. Proteina ClC5 è espressa nelle vescicole di endocitosi subapicali, appena sotto i microvilli del brush border, del tubulo prossimale e colocalizza con la pompa H+- ATPasi del brush border E’espressa anche da ansa di Henle e tubulo collettore
  • 24. ClC5 H+ATPasi ClC5 + H+ATPAsi beta2micro Gunther W et al: PNAS 1998
  • 25.
  • 26. • ClC5 è essenziale per l’endocitosi fornendo uno shunt elettrico necessario per l’acidificazione delle vescicole. Inattivazione di questo meccanismo determina un difetto dell’endocitosi Proteinuria di basso peso molecolare
  • 27. Il canale del cloro (ClC5) e la ipercalciuria… ….a tuttora non è chiaro il meccanismo del’ipercalciuria: Alterazione omeostasi del Ca++: • attraverso endocitosi di PTH • espressione recettore tubulare del PTH • trasportatore di fosfati NaPi-2 • stimolazione vit D3 idrossilasi • aumentato assorbimento intestinale Ca++ • ruolo di Cl C5 nell’ansa di Henle • alterato riassorbimento nei segmenti distali ?
  • 28. MG maschio 6 anni • familiarità: IRC in dialisi attualmente trapiantato Connettivite atipica, sindrome APS A 6 anni riscontro casuale di PROTEINURIA ISOLATA +++ 0.5 g/die 1.5 g/die
  • 29. BIOPSIA RENALE Ottica: 62 corpuscoli del Malpighi: 4 con sclerosi globale del flocculo verosimilmente di tipo involutivo, raccolti in un'unica area. I restanti glomeruli hanno spazi uriniferi liberi e assi mesangiali in alcuni segmenti lievemente allargati x aumento sia della sostanza fondamentale sia della componente cellulare. Le membrane basali sono sottili e circoscrivono lumi di capillari pervi. l'interstizio è di connettivo finemente fibroso, in limitate piccole aree lievemente infiltrato da elementi infiammatori di tipo parvi-rotondo-cellulare. I tubuli non mostrano significative alterazioni patologiche. Nulla di rilevante a carico della componente vascolare sulle sezioni esaminate. Immuno istochimica: positività discreta x IgM (++) generalizzata e diffusa in esili tralci mesangiali a distribuzione irregolare. inoltre una positività spiccata x C3 (+++) al polo vascolare Il quadro microscopico ottico non si discosta significativamente dalla norma,tranne che per la presenza di focali aspetti di glomerulosclerosi globale verosimilmente di tipo involutivo. In considerazione dell'indagine immunoistochimica ci si potrebbe orientare nel senso di una glomerulonefrite a depositi di IgM.
  • 30. BIOPSIA RENALE Indagine ultrastrutturale: sono stati esaminati 6 glomeruli. I podociti mostrano brevi tratti di fusione dei pedicelli. Gli assi mesangiali sono esili e comprendono occasionali piccoli depositi elettrondensi. le membrane basali hanno spessore conforme all'età del paziente e i lumi dei capillari sono pervi. Il reperto ultrastrutturale si accorda con la diagnosi precedentemente posta di glomerulonefrite a depositi IgM.
  • 31. INDAGINI DI LABORATORIO (A) • proteinuria 24 ore: 1.5 g/24h(rapporto proteinuria/creatininuria 1.5-2) • proteinuria sotto sforzo:lieve aumento • immunoglobuline: normali • complementemia: normale • FAN, anti DNA, ENA….: tutti negativi • Anti fosfolipidi:tutti negativi
  • 32. INDAGINI DI LABORATORIO (B) • proteinuria tubulare: alfa1 microglobulina 43 µg/mmol Cr (vn <22) RBP 17 µg/mmol Cr (vn <0.24) • calciuria/creatininuria: 0.24 mg/mg (vn <0.15) • elettrolitici urinari: sodiuria, potassiuria, fosfaturia normali • EGA: normale
  • 33. ECOGRAFIA RENALE • Entrambi i reni presentano morfologia e dimensioni comprese nei limiti della norma. Si rileva diffusa iperecogenicità della midollare con corticale assottigliata e reletivamente ipoecogena. Non si osservano immagini iperecogene di tipo litiasico.
  • 34. Analisi molecolare del gene del canale del cloro CLCN5. Il sequenziamento diretto dei prodotti di amplificazione ha evidenziato la presenza di una mutazione nell’esone 2. sostituzione nucleotidica 391 C>T, che causa la sostituzione dell’amminoacido Arginina con un codone di stop (R347X). E’ una mutazione ricorrente, già descritta in altri pazienti con malattia di Dent, inattivante la proteina per prematura terminazione della catena polipeptidica.
  • 35.
  • 36. LT maschio 6 mesi • familiarità: IRC in dialisi GN proliferativa mesangiale con IgM ?? A 4 mesi riscontro ecografico di iniziale nefrocalcinosi
  • 37. INDAGINI DI LABORATORIO • proteinuria tubulare: alfa1 microglobulina 65 µg/mmol Cr (vn <22) RBP 27 µg/mmol Cr (vn <0.24) • calciuria/creatininuria: 0.78 mg/mg (vn <0.15) • elettrolitici urinari: sodiuria, potassiuria, fosfaturia normali • EGA: normale
  • 38. Analisi molecolare del gene del canale del cloro CLCN5. •allele complesso [1448 C>T;1552_1553insAG] nell’esone 8 due mutazioni: •una sostituzione nucleotidica C>T al nucleotide 1448 • una inserzione del dinucleotide AG in posizione 1552. •La prima è una mutazione missenso non conservativa (S386F) che induce la sostituzione dell’amminoacido Serina con Fenilalanina in posizione 386 della proteina •la seconda è una mutazione frameshift che introduce un codone di stop in posizione 434 (S388fsX434). Si tratta quindi di una mutazione inattivante il canale ClC-5 per prematura terminazione della catena amminoacidica. Sia la mamma di T che la nonna sono risultate eterozigoti per l’allele complesso.
  • 39. ACIDOSI TUBULARE PROSSIMALE • Caratterizzata da acidosi metabolica ipercloremica da alterata capacità d riassorbire HCO3- • è molto rara in forma isolata, più frequentemente si associa a sindrome di Fanconi completa (galattosemia, sindrome di Loewe, tirosinemia, s di Wilson, cistinosi etc)
  • 40. Na+ Na+K+ATPasi K+ •80-90% del carico filtrato di HCO3- è riassorbito nel tubulo prossimale
  • 41. ACIDOSI TUBULARE PROSSIMALE forme complesse nelle forme generalizzate di tubulopatia prossimale il difetto è secondario ad alterazioni della sintesi di ATP o della pompa Na+/K+ATPasi basolaterale necessaria per mantenere il gradiente del Na+
  • 42. RTA PROSSIMALE forme isolate • pRTA austosomica dominante: mutazioni del gene NHE3. Descritta una sola famiglia in Costa Rica. Modello topo KO. • pRTA Autosomica recessiva con anomalie oculari: mutazioni nel cotrasportatore NCB1 (gene SLC4A4). RTA, ritardo mentale, glaucoma, cataratta e cheratopatia a banda (NCB1 espresso anche nell’occhio e nel cervello) • pRTA autosomica recessiva con osetopetrosi e calcificazioni cerebrali: numerose mutazioni dell’anidrasi carbonica (CAII)
  • 43. S. Di BARTTER • È in realtà un gruppo di tubulopatie ereditarie strettamente correlate con sintomatologia clinica comune ma diversi difetti molecolari • Caratteristiche cliniche salienti: alcalosi metabolica ipokaliemica, perdita di sodio, iperaldosteronismo iper-reninemico con PA normale, iperplasia dell’apparato iuxtaglomerulare.
  • 44. ANSA di HENLE Tratto ascendente spesso (TAL) K Cl Cl Cl Barttin Na + K Na ATP K
  • 45. S di BARTTER tipo I S di BARTTER tipo III K Cl Cl Cl Cl Barttin Na S di BARTTER tipo IV + K Na ATP S di BARTTER tipo II
  • 46. S di BARTTER Tipo I: • mutazioni di NKCC2 (gene SLC12A1) • chr 15q15-21 • fenotipo: Bartter prenatale, polidramnios, nascita pretermine, alcalosi ipokaliemaica severa, scarsa crescita, ipercalciuria e nefrocalcinosi • quadro simile alle alterazioni indotte dalla furosemide • attivazione RAS è secondario alla perdita di Na+ • ipercalciuria e nefrocalcinosi sono secondarie al mancato gradiente elettrico tubulare positivo con impedito riassorbimento di Ca++ e Mg++
  • 47. S di BARTTER Tipo II: • mutazioni di ROMK (KCNJ1) • chr 11 q24-25 • fenotipo: Bartter prenatale, polidramnios, nascita pretermine, alcalosi ipokaliemica severa, scarsa crescita, ipercalciuria e nefrocalcinosi • talora l’ipopotassiemia è più tardiva e vi può essere una fase con iperpotassiemia e acidosi neonatale
  • 48. S di BARTTER Tipo III: • mutazioni di ClC-Kb (CLCNKB) (gene della famiglia dei canali del cloro voltaggio dipendenti tipo s Dent) • chr 1 p36 • fenotipo: Bartter classico senza nefrocalcinosi ma talora variabile in intensità per probabile presenza di vie alternative per il riassorbimento del Cl sulla membrana basolaterale
  • 49. S di BARTTER Tipo IV: • mutazioni di barttina (BSND) (subunità regolatoria β dei canali del cloro ClC-K-a e ClC-K- b: ne consente montaggio sulla superficie cellulare e funzionamento) • fenotipo: Bartter classico severo simile al tipo I ma senza nefrocalcinosi • Sempre associato a sordità neurosensoriale congenita • Accumulo intracellulare di Cl e grave perdita tubulare di sodio
  • 50. NELL’ORECCHIO DELLA SORDITA’ DA MECCANISMO INTERNO Lume della MUTAZIONI DELLA BARTTINA scala media NKCC1 K Cl Cl Cl Cl Barttin Na + KCNQ1 K Na ATP ClC-Ka Cl Cl Barttin Cellule marginali della stria vascolare dell’orecchio interno
  • 51. S di GITELMAN • clinica: quadro più lieve di ipopotassiemia associata a ipomagnesiemia e ipocalciuria • Talora solo debolezza o ipereccitabilità muscolare • Esordio frequente in età adulta Difetto molecolare: TSC (o NCCT) canale tiazido sensibile del tubulo distale (geneSLC12A3) trasportatore di Cl- elettroneutro Chr 16q13 Sintomi simili alla somministrazione cronica di tiazidici
  • 53. S di GITELMAN • il mancato funzionamento del cotrasportatore NCCT determina un aumentato apporto di Na+ e Cl- al dotto collettore • Contrazione di volume → Attivazione RAS → iperaldosteronismo e perdita di K+ • ipocalciuria: meccanismo analogo ai tiazidici: cellula iperpolarizzata per uscita del Cl- stimola al riassorbimento del Ca+ via canali voltaggio dipendenti • Ridotto Na+ intracellulare facilita la fuoriuscita del Ca++ via scambiatore Na+/Ca++ • il meccanismo della perdita urinaria di Mg++ non è chiaro: via paracellulare (via paracellina 1)?
  • 54. RIASSORBIMENTO TUBULARE DEL MAGNESIO DCT: ruolo di TRPM6 regolato da EGF TAL: ruolo della claudina 16 (paracellina) : canale del Na+ in uscita verso il lume tubulare che crea gradiente ionico + che favorisce riassorbimento di Mg++
  • 55. S. IPOMAGNESIEMIA IPERCALCIURIA NEFROCALCINOSI FAMILIARE (FHHN) • Autosomica recessiva • Grave deplezione di Mg++ • Ipercalciuria/nefrocalcinosi → IRC • Anomalie oculari • Difetto molecolare: gene PCLN-1 (paracellina-1) che codifica per CLAUDINA 16 proteina delle tight junction • Chr 3q27
  • 56. Mutazioni PCLN-1: aumenta la resistenza elettrica → ridotta permeabilità al Mg++ (assorbito solo per via paracellulare)
  • 57. S da PERDITA ISOLATA di Mg++ • Molto rara. Autosomica dominante • Ipomagnesiemia paucisintomatica e ipocalciuria • Difetto molecolare: Na+/K+ATPasi subunità γ sulla membrana basolaterale del tubulo distale • Alterazione del voltaggio intracellulare: ridotto assorbimento di Mg • Prima malattia umana in cui è stato identificato un difetto della Na+/K+ATPasi
  • 58. DIFETTI DEL CALCIUM SENSING RECEPTOR • CaR: è membro della superfamiglia dei recettori legati a G protein • Chr 3q13.3-q21 • Espresso su rene (membrana basolaterale della TAL) e paratiroidi • Attivazione del recettore: inibisce la funzione di ROMK determinando ridotto riassorbimento di NaCl: viene meno la forza trainante per il riassorbimento di Ca++ • MUTAZIONI con aumento di funzione • con diminuzione di funzione
  • 59. DIFETTI DEL CALCIUM SENSING RECEPTOR Diminuzione di funzione: aumentato riassorbimento renale di Ca++ e upregolazione del PTH Ipercalcemia ipercalciurica familiare (FHH) Aumento di funzione: ridotto riassorbimento di Ca++ e dowregolazione di PTH ipocalcemia, ipercalciuria con PTH normale o basso Nefrocalcinosi AD
  • 60.
  • 62. S di LIDDLE • Autosomica dominante • Comparsa precoce di severa ipertensione arteriosa, alcalosi metabolica, ipopotassiemia • renina e aldosterone soppressi • Difetto molecolare: attivazione costitutiva del canale epiteliale del Na+ del tubulo collettore (ENaC)
  • 63. Cellule principali del dotto collettore Na+ α β γ 2α:1β:1γ S di Liddle: mutazioni subunità β o γ: ↑ attività del canale
  • 64. S. di LIDDLE • ↑ attività del canale ENaC: riassorbimento incontrollato di Na+, espansione di volume, inibizione Renina-Aldosterone, ipertensione • meccanismo molecolare: mutazioni di ENaC determinano la perdita di sequenza regolatoria PY che lega la proteina Nedd4 determinando endocitosi e degradazione del canale • aumentata espressione di canali ENaC sulla superficie cellulare e aumentato riassorbimento di Na+
  • 65.
  • 66. PSEUDOIPOALDOSTERONISMO tipo I • rara • Clinica: perdita di Sali e resistenza ai mineralcorticoidi • Iponatremia, iperkaliemia, acidosi metabolica, Aldosterone e renina ↑↑ • AD più lieve AR più severa con ritardo di crescita, grave ipetrpotassiemia e acidosi • Difetto molecolare: mutazioni con perdita di funzione del canale ENaC: incapacità di aprirsi • Topi KO per le tre subunità: α è la più importante anche nel polmone •
  • 67. RTA DISTALE • Clinica: acidosi metabolica ipercloremica a causa di difetto di escrezione di H+ distale • Poliuria, vomito, disidratazione, ritardo di crescita, ipokaliemia, pH urinario alcalino • Ipercalciuria e ipocitraturia con nefrocalcinosi • Freq associazione con sordità neurosensoriale • AD o AR.
  • 68. Cellule intercalate del dotto collettore H+-ATPase ATP H+/K+ATPase
  • 69. dRTA • difetto molecolare: gene AE1 (=Banda 3 del GR) scambiatore di anioni Cl-/HCO3- • mutazioni responsabili delle forme dominanti • forme AR: mutazioni della subunità B1 della H+- ATPase (gene ATP6B1) • Chr 2p13 • espressa anche da coclea e sacco endolinf. Orecchio: sordità per alterazione del pH dell’endolinfa • Forme senza sordità: mutazioni del gene • ATP6N1B Chr 7q33-34 • ATP6N1A subunità accessoria di H+-ATPasi
  • 70. DIABETE INSIPIDO NEFROGENICO • mancata risposta all’ADH • Clinica: polidispia, poliuria, disidratazione, ipernatremia, scarso accrescimento Difetti molecolari: • Forme XL recessive: recettore AVPV2 • Chr Xq28 • Forme AR • Acquaporina 2 (AQP2) • Chr 12q13 • alterata espressione in membrana: persistenza nel RE
  • 71. Cellule principali del dotto collettore AVP