1. SINDROME DA ANTICORPI
ANTIFOSFOLIPIDI
RISCHIO TROMBOTICO
IN CORSO DI
FECONDAZIONE ASSISTITA
Clementina PERIS
Maria Gina LANZA
Ginecologia Endocrinologica
ASO OIRM-S.ANNA
Torino
2. APS: il rischio trombotico in
corso di fecondazione assistita
• APS è definita dal rischio trombotico
• Un rischio trombotico è inerente all’applicazione di tecniche di
fecondazione assistita (Procreazione Medicalmente Assistita o PMA)
L’entità del rischio della gravidanza in sé è noto, mentre certamente
basso ma non indifferente e difficilmente quantificabile è quello della
PMA (Al-Khaduri M. e al., 2008)
• Assenza di monitoraggio in tutto il mondo di rischio trombotico
correlato alla stimolazione ovarica in sé (con il conseguente anche
notevole rialzo di estradiolo) e/o all’iperstimolazione ovarica severa
(OHSS, condizione caratterizzata dall’emoconcentrazione) (Delvigne A. e
Rozenberg S., 2003; Klemetti R. e al., 2005).
• OHSS è stimata pari allo 0,5-4% dei cicli di PMA
E il rischio trombotico in caso di APS + PMA?
3. APS: il rischio trombotico in corso
di fecondazione assistita
Una delle seguenti tecniche di PMA può essere
indicata in caso di sterilità e APS (non in caso di
aborto ripetuto o morte fetale):
• Induzione dell’ovulazione (se anovularietà)
• Stimolazione ovarica controllata associata o meno a
inseminazione intrauterina (PMA di I° livello)
• Ciclo naturale (o minimamente stimolato) o
stimolazione ovarica convenzionale associati a
FIV-ER o ICSI (PMA di II° livello) con eventuale
crioconservazione oociti
• IVM (in vitro maturation) (tecnica sperimentale)
4. APS: il rischio trombotico in corso di
fecondazione assistita
I farmaci utilizzati comprendono:
• se anovularietà: clomifene, gonadotropine,
GnRH nativo.
• se PMA I° livello: clomifene, gonadotropine a basso
dosaggio
• se PMA II° livello: gonadotropine ad alto dosaggio
(stimolazione convenzionale), applicabile con analoghi
risultati anche ciclo naturale o minimamente stimolato
(bassi livelli di estradiolo, nessun rischio di OHSS)
• se IVM: nessun farmaco
5. APS: il rischio trombotico in corso
di fecondazione assistita
• Il rischio trombotico è legato sia alla stimolazione
stessa (Harnett M.J.P. e al., 2002) sia alla eventuale condizione
di iperstimolazione ovarica severa (Delvigne A. e Rozenberg S.,
2003; Al-Khaduri M. e al., 2008) sia all’insorgenza della
gravidanza (Ray J.C. e Chan W.S., 1999; Le Thi Huong D. e al., 2001)
• Dato che nella definizione di APS è anche compresa
una morbilità gestazionale, che eventualmente ne può
comportare il riconoscimento, una APS è
generalmente identificata in ambito ginecologico in
pazienti desiderose di prole ma non sterili e questo
anche può spiegare la scarsità di dati relativi
all’applicazione di PMA in casi di APS
6. APS: il rischio trombotico in corso di
fecondazione assistita
•La nostra esperienza in PMA (1983-2008) non riporta alcun
caso di APS noto e trattato con PMA di II° livello (solo 1
caso di sterilità tubarica con connettivite indifferenziata e
aPL)
• Nei primi anni della nostra esperienza in PMA vi è stato un
caso di trombosi arteriosa senza OHSS legato a trombofilia
non identificata (non valutata presenza aPL)
• Da allora accurata anamnesi e monitoraggio durante e dopo
la stimolazione e profilassi con eparina se rischio trombotico:
nessuna trombosi
7. APS: il rischio trombotico in corso
di fecondazione assistita
• In una casistica di 75 gravidanze in 47 pazienti
affette da APS solo tre gravidanze erano dovute a
PMA (Le Thi Huong D. e al., 2001)
• Solo due casistiche riportano l’esito di trattamenti di
PMA in APS (Guballa N. e al., 2000; Le Thi Huong D. e al., 2002)
• Vi sono vari “case reports” di stimolazione ovarica
controllata (alcuni con documentati aPL o APS) ad
esito fatale o grave per un episodio trombotico
venoso o arterioso non dovuti a gravidanza, anche
senza OHSS (Aurousseau M.H. e al., 1995; Le Thi Huong D. e al., 1996;
Casoli P. e al., 1997; Koo E.J. e al., 2002; Chauvet E. e al., 2005; Demirol A..,
2007……..)
8. APS: il rischio trombotico in corso
di fecondazione assistita
• In questi casi il rischio trombotico era non noto o non
percepito come tale in PMA, poichè correlato piuttosto allo
stato di gravidanza e non alla stimolazione ovarica: in realtà
la stimolazione ovarica di per sé costituisce un rischio
trombotico, indipendentemente dalla gravidanza che
può insorgere o meno
• La stimolazione ovarica convenzionale in PMA inoltre può
essere ripetuta molte volte prima che insorga gravidanza e
ogni volta si manifesta un nuovo rischio (trombotico,
tumorale…)
9. APS: il rischio trombotico in corso
di fecondazione assistita
Incresead risk of upper extremity deep vein thrombosis in ovarian
hyperstimulation syndrome after assisted reproductive
technology:
more common than we thought
(Al Khaduri M. e al., Fertil.Steril. 2008, 90, Suppl.1: S398)
• Incidenza 0,08-0.11% (escluso rischio trombotico arterioso o dell’emisoma
inferiore) dei casi di stimolazione ovarica, più comune in caso di OHSS (71%), ma
presente anche solo con stimolazione ovarica (29%). Circa in metà dei casi era stata
diagnosticata una trombofilia. Si manifesta generalmente in caso di gravidanza,
verso la 7°-10° settimana, anche dopo la risoluzione della OHSS. La trombosi può
manifestarsi nonostante la profilassi anticoagulante.
• Sottostima in quanto sovente il curante dell’episodio trombotico non è in contatto
con chi ha condotto la stimolazione ovarica
• Non vi è registro per tali episodi, solo per l’OHSS e anche questa è sottostimata
(riportati 197 casi in Italia nel 2006 su circa 70000 cicli di PMA)
• In caso di trombofilia nota generalmente si instaura profilassi anticoagulante
10. APS: il rischio trombotico in corso
di fecondazione assistita
Ovulation induction and IVF in SLE and APS
(Guballa N. e al., Arthritis&Rheumatism, 2000; 43: 550-6)
• 47 cicli indotti con varie terapie in 10 pazienti con APS in
contemporaneo trattamento con ASA e/o eparina: 16
gravidanze (34% per ciclo), 5 bimbi “in braccio” (10,6%
per ciclo)
• Nessuna trombosi
• 1 caso di osteopenia; 1 caso di emorragia intracranica in
neonato
• Elevato rischio di aborto e parto prematuro (50%)
• Conclusioni: Attenzione IVF non è una pratica banale per
pazienti con APS, dato il rischio fetale e neonatale!
11. APS: il rischio trombotico in
corso di fecondazione assistita
Importance of Planning Ovulation Induction Therapy
(OIT) in Systemic Lupus Erythematosus and
Antiphospholipid Syndrome: A Single Center
Retrospective Study of 21 Cases and 114 Cycles
Le Thi Huong D., e al., Seminars in Arthritis and Rheumatism, 2002; 32: 174-88
Se APS non è nota al momento di PMA:
• Elevato rischio abortivo in caso di gravidanza (3/4 dei casi)
• Non rischio di trombosi in caso di uso di clomifene
• Rischio trombotico elevato in caso di uso di gonadotropine (17 cicli
con gonadotropine senza gravidanza: 1 embolia polmonare,1 trombosi
vena cava inferiore)
• 47 cicli, 6 gravidanze (12,7%), 1 bimbo nato (2,12%)
12. APS: il rischio trombotico in corso
di fecondazione assistita
Importance of Planning Ovulation Induction Therapy (OIT)
in Systemic Lupus Erythematosus and Antiphospholipid
Syndrome: A Single Center Retrospective Study of 21
Cases and 114 Cycles
Le Thi Huong D., e al., Seminars in Arthritis and Rheumatism, 2002; 32: 174-88
Se APS è nota al momento di OIT:
• 25 cicli (9 con gonadotropine): 5 gravidanze (20%),
• di cui 1 aborto, 1 morte fetale, 1 prematuro e 2 a termine
(12% nati per ciclo)
• Nessuna trombosi
• Alta incidenza prematurità e HELLP
13. Importance of Planning Ovulation Induction Therapy (OIT)
in Systemic Lupus Erythematosus and Antiphospholipid
Syndrome: A Single Center Retrospective Study of 21 Cases
and 114 Cycles
Le Thi Huong D., e al., Seminars in Arthritis and Rheumatism, 2002; 32: 174-88
CONCLUSIONI:
OIT può svelare APS o SLE con aPL per complicanze
tromboemboliche anche senza gravidanza, dunque:
• in tutti i casi di PMA, sempre accurata anamnesi che
comprenda il rischio trombotico e esame clinico
• se sospetto rischio, consulenza immuno-reumatologica che non
controindichi gravidanza, quindi
• ricorso a OIT solo in caso di reale sterilità
• le gonadotropine devono essere usate a basso dosaggio e con
continuo e accurato monitoraggio
• aspirina a basse dosi è probabilmente sufficiente in aPL, ma
anche APS, se OIT con clomifene; se gonadotropine, da subito
LMWH
14. Management of the controversial aspects of the
antiphospholipid syndrome pregnancies: a guide for
clinicians and researchers
Erkan D. e al., Rheumatology 2008; 47 iii23-iii27
• I medici che trattano pazienti con APS spesso
affrontano problemi che non hanno una risposta nella
medicina basata sull’evidenza, ma che in ogni modo
richiedono una decisione
• C’è una sottostima della severità dei problemi legati a
una gravidanza in APS verosimilmente per non essere
direttamente coinvolti nella gestione dei momenti più
rischiosi (ad es. HELLP)
• Non ci sono linee guida per una prevenzione ottimale
delle trombosi in PMA: generalmente si ricorre a
ASA se aPL asintomatica e a eparina se APS
15. APS: il rischio trombotico in corso di
fecondazione assistita
• Ove necessario per reale sterilità e APS, è raccomandabile una
terapia individualizzata con ricorso a PMA su ciclo
spontaneo o minimamente stimolato al posto delle
stimolazioni convenzionali con gonadotropine, dato il rischio
trombotico e autoimmune insito nella stimolazione in sé, che deve
essere comunque probabilmente ripetuta più volte, e il rischio legato
alla gemellarità
• Il consenso dei pazienti deve essere ottenuto dopo counselling in
stretta collaborazione con l’immuno-reumatologo e l’ostetrico esperto
in gravidanze a rischio riguardante il rischio di trombosi, effetti
collaterali dei farmaci, aborto, eclampsia, HELLP, parto prematuro e
rischio neonatale
• E’ possibile che una buona alternativa in futuro sia offerta dalla IVM