Uomini, donne e bambini nella tempesta della guerra
1.
2. La vita durante la guerra
Durante la Seconda guerra
mondiale le città, le campagne,
le strade e i villaggi si
svuotarono. Gli uomini
partirono per il fronte. Le
donne, mentre aspettavano che
gli uomini tornassero a casa,
iniziarono a lavorare.
3. Le città
Le città erano il bersaglio preferito dei
bombardamenti aeri, perché erano nodi di
traffico (cioè reti di trasmissione) o sedi di
stabilimenti industriali.
4. Gli attacchi aerei nelle città
Gli attacchi aerei venivano anunciati da un
lungo e ripeturo sibilo (suono) di sirena
(=l’allarme antiaereo) che avvertiva la
popolazione del pericolo imminente.
5. I rifugi antiaerei
I rifugi antiaerei erano luoghi in cui si
cercava riparo dai bombardamenti: i genere
erano tunnel, gallerie,sotteraneidi antiche
fotezze o anche grotte o cantine.
6. La vita dopo i bombardamenti
Dopo diversi giorni, iniziavano a scarseggiare
generi di prima necessità (cioè iniziavano a
mancare cibi), come il pane, il latte, le uova,
anche il burro, il sapone, e diventavano
sempre più care le scarpe e le stoffe.
7. Il razionamento
A ciascun cittadino spettava, per
legge, soltanto una quantità
prestabilita di generi alimentari,
diversa a seconda dell’età: ai
bambini veniva dato più latte,
agli adolescenti veniva dato più
pane che agli adulti. Per ricevere
la propria razione bisognava
presentare una tessera, da cui
venivano staccati dei bollini.
8. Il mercato nero
Il mercato nero (o anche detta borsa
nera) vendeva prodotti a prezzi
altissimi, che solo una piccola parte
della popolazione poteva permettersi
di acquistare.