1. Sentiero Geologico n°2
“Le Pietre e l’Acqua”: Itinerario: “S. Otiero - Cascata Scopalacqua”
La catena siciliana è la prosecuzione meridionale degli Appennini e le Mado-
nie ne costituiscono la struttura centrale; essa continua a ovest nel settore marino
delle Isole Egadi e prosegue collegandosi alla catena maghrebide del Nord Africa.
I processi geologici che hanno consentito la formazione delle Madonie sono molto
complessi e sono ancora oggi oggetto di studio; essi vanno comunque ricollegati a
sollevamenti causati da dislocazioni tettoniche (faglie e sovrascorrimenti) del set-
tore marino, luogo di origine appunto delle successioni rocciose madonite.
Una delle formazioni rocciose che meglio rappresenta questo periodo e che è
abbastanza diffusa in Sicilia, è il Flysch Numidico. Si tratta di sedimenti argillitici
color tabacco in cui si trovano livelli spessi anche decine di metri di quarzareniti,
rocce massive ad alto tenore, appunto, di quarzo. Questi sedimenti rappresentano
il prodotto di improvvise, catastrofiche ed effimere correnti di torbida sottoma-
rine (torbiditi), che erano spesso veicolate all’interno di canyon sottomarini a causa
di intensi terremoti che probabilmente interessavano sistematicamente tutta l’area
in quel periodo e che erano associate e/o intervallate a frane sottomarine in cui
s’intercalavano sciami di megabrecce calcaree provenienti dai margini delle piat-
taforme. La genesi della catena appenninica e delle Alpi viene attribuita, in ma-
niera a dire il vero piuttosto generica e semplicistica, alla collisione del continente
africano con quello euro-asiatico, ma in realtà tali processi furono molto più com-
plessi. Questi processi e il conseguente sollevamento della catena si sono verificati
in un intervallo di tempo compreso tra l’Oligocene e il Pliocene.
Le ricostruzioni paleoambientali portano a ritenere che nel Miocene la Sici-
lia facesse parte di una dorsale che univa l’Europa all’Africa (precisamente nel geo-
sito di Monte Riparato nei pressi di Scillato) e che, nella fase Pliocenica, essa fosse
costituita da un arcipelago di isole che oggi rappresentano le zone più alte della
catena delle Madonie.
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2. L’inizio della deformazione tettonica dell’Oligocene è testimoniato dalla de-
posizione di argille marnose, marne e biocalcareniti gradate che in letteratura
prendono il nome di “formazione Gratteri”.
→ Uscendo dall’autostrada A19 (Tremonzelli), è necessario percorrere la
strada statale 120 in direzione di Petralia Sottana. Giunti al bivio per Piano Bat-
taglia, bisogna prendere la provinciale e raggiungere la cascata Scopalacqua dove
vi è un punto di osservazione oltre che la capannina del Parco delle Madonie con
il cartellone esplicativo. Per eventuali informazioni di dettaglio è possibile contat-
tare l’ufficio turistico di Petralia Sottana (corso Paolo Agliata n° 100 - Tel:
0921.641811).
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