1. Le novità sugli aspetti psicosociali fra
sete di conformità e tendenza al
cambiamento culturale
Carlo Bisio
Modena, 12.10.12
2. Le norme: descrivono il percorso o
sono il traguardo?
Le norme dovrebbero essere un
percorso verso un traguardo
costituito da salute e sicurezza
Spesso le norme sono viste
come il traguardo
(« sete di conformità »)
3. Sommario: le diverse “temperature”
della sensibilità culturale
Viene associato un diverso
livello di importanza ai diversi
aspetti psicosociali.
Vi sono temi caldi, altri tiepidi
o freddi
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4. Temi “caldi” (1): stress izi
e
n ot
e
on
Bu
• Non vi è più alcun problema:
– Abbiamo precise indicazioni della
Commissione Consultiva
– Abbiamo una metodologia e un
questionario validati dall’Inail (e il
metodo è addirittura inglese)
– L’Inail rende anche noti i primi
risultati dalla banca dati
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5. Dettagli trascurabili: non abbiamo capito
cosa significa “rischio psicosociale”
Perché non chiederlo agli psicologi sociali?
La psicologia sociale è lo studio scientifico di come i pensieri, i sentimenti e i
comportamenti sono influenzati dalla presenza di altri, reale o immaginata.
Siamo soggetti all’influenza sociale anche quando non vi sono altre persone
presenti, come quando seguiamo norme culturali che abbiamo interiorizzato.
Gli eventi negativi sono ad esempio stress,
mobbing, molestie, violenze, comportamenti a
rischio, burnout
Il rischio è l’insieme delle condizioni sociali e
organizzative che possono causare danni.
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6. Dettagli trascurabili: l’Europa definisce il “rischio
psicosociale” secondo una prospettiva
organizzativa e di psicologia sociale
“I fattori di rischio psicosociale sono definiti dal
International Labour Organisation (1986) in
termini di interazioni fra contenuto del lavoro,
organizzazione e gestione del lavoro, e le altre
condizioni ambientali e organizzative da un
lato, e dall’altro lato le competenze e I bisogni
dei lavoratori, che possono avere un’influenza
pericolosa sulla salute dei lavoratori attraverso
la loro percezione ed esperienza (ILO, 1986).
Una più semplice definizione di fattore di
rischio psicosociale può essere quegli aspetti
della progettazione e della gestione del lavoro,
e i suoi contesti sociali e organizzativi, che
hanno il potenziale di causare danno
psicologico o fisico (Cox and Griffi ths, 2005).”
(Pag. 15)
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7. Dettagli trascurabili: non abbiamo capito
cosa significa “mobbing”
Approccio « italiano » Approccio « europeo »
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8. Dettagli trascurabili: l’Europa è già su un
approccio preventivo al mobbing
European Agency for Safety and Health at
Work, Workplace Violence and Harassment:
a European Picture, 2010
Vengono riportate le migliori prassi per la
gestione del mobbing (prevenzione primaria,
secondaria e terziaria) da parte di ILO ed OMS.
8
9. Dettagli trascurabili: in pochi hanno capito che
lo stress impatta sulla redditività del business
Ad esempio: l’assenteismo non
c’entra nulla?
“C’è una significativa differenza
fra paesi nel riportare
l’assenteismo come
motivazione per la gestione dei
rischi psicosociali.
Mentre in Finlandia l’assenteismo
è stato riportato dal 33-34% dei
siti, in Italia e Ungheria il livello
scende al 1-4%” (pag 53)
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10. Temi “caldi” (2): formazione
e
t izi
e no
• Non vi è più alcun problema: on
Bu
– Abbiamo precise indicazioni dalla
Commissione Consultiva
(addirittura più di un documento)
– Sappiamo quante ore vanno fatte
– Sappiamo quando si può fare la
formazione in e-learning, ecc.
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11. Dettagli trascurabili: la formazione è un
“processo educativo”
• Un processo che riguarda la persona
• L’acquisizione di conoscenze è solo un
elemento del processo
• Deve influire anche sulle capacità critiche,
sociali, e sui comportamenti
• Ma allora diventa centrale la definizione di
“obiettivi didattici”
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12. Dettagli trascurabili: nessuno si preoccupa di
definire gli “obiettivi didattici”
• “Gli obiettivi didattici sono la prestazione che i discenti devono
dimostrare per dire di essere competenti” (Mager)
Esempio di un
concetto da trattare
nella « formazione
generale » e di
possibili obiettivi
didattici ad esso
collegati
L’impatto sulla scelta dei metodi Cos’altro?
didattici e sulla valutazione
dell’efficacia è decisivo
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13. L’educazione alla sicurezza dei
giovani non ancora inseriti nel
mondo del lavoro deve diventare
una priorità.
Per fare ciò è necessario agire già
a scuola formando i docenti alla
sicurezza.
Sono stati esaminati interventi
formativi rivolti a docenti in varie
scuole in Europa e USA riguardo
la sicurezza, con una prospettiva
di trasferibilità ad altri contesti.
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14. Tema “tiepido”: rischi da diversità
• Il tema viene considerato
importante per alcuni aspetti
– ad es. alcuni tipi di disabilità;
gravidanze
• Altri temi non vengono affrontati
(o neppure posti)
– ad es. personale temporaneo
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15. “Lavoro temporaneo ? …”
• “ … Ma non basta fare una
formazione come richiesto
dalla norma?”
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16. “In sintesi, gli studi evidenziano che:
i lavoratori temporanei sono soggetti a rischi
maggiori per la sicurezza e la salute;
la mortalità è più alta in modo significativo se
comparata ai lavoratori non temporanei;
l’impiego precario è associato ad un
deterioramento in termini di tasso infortunistico,
malattie ed esposizione a rischi e pericoli;
è meno probabile che i lavoratori temporanei
riportino malattie o infortuni.
È quindi molto importante identificare questi
gruppi e riconoscere i loro bisogni e problemi
mentre si conduce una valutazione del
rischio.” (Pag. 35)
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17. Categorie a maggior rischio
L’European Agency for Safety and Health at Work identifica le
seguenti categorie come maggiormente esposte al rischio, proprio per
la loro distanza dal “lavoratore standard”:
Una valutazione dei rischi ed un conseguente intervento per ridurli deve
includere tutti i lavoratori, compresi quelli che escono dal concetto di
“lavoratore standard”.
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18. Aspetti comuni agli interventi
secondo un approccio inclusivo
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19. Ricordare che …
Migliorare le condizioni dei lavoratori più a rischio avrà anche
dei risvolti positivi per i lavoratori “standard”:
– Strumenti più ergonomici per ridurre lo sforzo fisico e
rendere accessibile anche alle donne o ai diversamente
abili un’attività lavorativa produrrà un vantaggio anche
per gli uomini in “salute”;
– Rendere più accessibili le conoscenze in merito alla
sicurezza sarà un vantaggio non solo per i lavoratori
immigrati ma anche per gli altri.
– Ecc …
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20. Tema “freddo”: il benessere
Il tema suscita per lo più “ilarità”
(non viene capito)
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21. Il benessere preso sul serio
D. Lgs. 81/08: Tutela della salute e della sicurezza
Art. 2: «salute»: stato di completo benessere
fisico, mentale e sociale, non consistente solo in
un'assenza di malattia o d'infermità
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