1. IL PUNTO SULLA REGOLAZIONE
TECNICA
Sergio Ghia
Comitato Italiano Gas
Relatore Commissione D5 – Misuratori
Smart Meter Gas
Un approccio di sistema per servizi post installazione
Bologna, 13 aprile 2012
2. DELIBERE AEEG DI RIFERIMENTO
Deliberazione 22 ottobre 2008 - ARG/gas 155/08
Direttive per la messa in servizio dei Gruppi di Misura del
Gas, caratterizzati da requisiti funzionali minimi e con
funzioni di telelettura e telegestione, per i punti di
riconsegna delle reti di distribuzione del gas naturale
Deliberazione 2 febbraio 2012 - 28/12/R/GAS
Revisione e adeguamento della regolazione tariffaria del
servizio di Misura sulle reti di distribuzione del gas naturale
e delle direttive di messa in servizio di Gruppi di Misura Gas
di cui alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica
e il Gas 22 ottobre 2008, ARG/gas 155/08
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3. MANDATO DELL’AUTORITÀ AL CIG
Con la Deliberazione ARG/gas 155/08 l’Autorità ha
deliberato:
• che le attività di normazione funzionali alla diffusione della
telegestione e della telelettura dei gruppi di misura del gas siano
svolte dal CIG
• che le suddette attività trovino spazio nell‟ambito del protocollo
d‟intesa tra l‟Autorità e il CIG approvato con la deliberazione GOP
9/08; e comprendano:
a)
b)
c)
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4. MANDATO DELL’AUTORITÀ AL CIG
a) l‟aggiornamento della norma UNI/TS 11291 in relazione ai
requisiti funzionali e ai protocolli di comunicazione tra il sistema
centrale e i concentratori dati previsti dal presente provvedimento,
prevedendo nel contempo l‟estensione del campo di applicazione
della stessa norma fino ai gruppi di misura di classe G10;
b) lo sviluppo dei documenti normativi aventi ad oggetto i requisiti
funzionali previsti dal presente provvedimento per i gruppi di
misura di classe inferiore a G10 e i protocolli di comunicazione tra
i concentratori dati e i gruppi di misura;
c) lo sviluppo di eventuali altre norme correlate alla diffusione
della telegestione e telelettura dei gruppi di misura del gas della
distribuzione del gas naturale.
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5. ATTIVITÀ PRE-NORMATIVE
Prima di cominciare i lavori di normazione, sono
state effettuate:
• verifiche sull‟esistenza di lavori omologhi ai tavoli CEN ed ISO;
• verifiche sull‟esistenza di lavori omologhi ai tavoli di Enti di
normazione nazionali riconosciuti;
• verifica generale sullo stato di attuazione di progetti pilota.
A seguito del mandato dell’AEEG il CIG ha:
• predisposto in ambito Commissione D5 – Misuratori, l‟insediamento
dei gruppi di lavoro;
• predisposto il piano di lavoro;
• esperito tramite UNI la procedura d‟informazione tecnica (*) presso
gli Enti di normazione europei riconosciuti:
non è stata ricevuta dal CEN l‟imposizione di “standstill”;
si è proceduto con l„avvio dei lavori.
(*) Prevista dalla Direttiva 98/34 CE
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6. STRUTTURA DELLA NORMA
La redazione della norma UNI-TS 11291 «Sistemi di
misurazione del gas – Dispositivi di misurazione del
gas su base oraria» è stato eseguita suddividendola
in più parti in modo tale da:
• poter disporre delle parti della Norma necessarie per poter
rispettare la tempistica prevista dalla Delibera 155/08 dell‟AEEG
di installazioni dei GdM di diverso calibro;
• poter mandare all‟inchiesta pubblica documenti poco complessi
dando così a tale momento il giusto valore;
• effettuare l‟attività di redazione delle varie parti con sottogruppi
che hanno lavorato in parallelo;
• poter facilmente gestire gli emendamenti a seguito di esigenze
che emergono durante l‟attività normativa;
• poter effettuare agevolmente le successive attività di revisione.
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7. STRUTTURA DELLA NORMA
Le parti della norma UNI-TS 11291 sono:
UNI/TS 11291-1 : Caratteristiche UNI/TS 11291-6 : Requisiti per
Generali del sistema di gruppi di misura con contatore
Telegestione o Telelettura < G10 o portata < 16 m3/h alle
condizioni termodinamiche di
UNI/TS 11291-2 : Protocollo CTE riferimento
UNI/TS 11291-3 : Protocollo CTR UNI/TS 11291-7 : Altri
UNI/TS 11291-4 : Requisiti per componenti del sistema di tele
gruppi di misura con contatore lettura o tele gestione
>G40 o portata > 65m3/h alle UNI/TS 11291-8 : Protocolli e
condizioni termodinamiche di mezzi di comunicazione utilizzati
riferimento nel sistema di tele lettura o tele
UNI/TS 11291-5 : Requisiti per gestione
gruppi di misura con contatore UNI/TS 11291-9 : Test di
≥G10 e ≤G40 o portata ≥ 16m3/h e Interoperabilità
≤ 65m3/h alle condizioni
termodinamiche di riferimento UNI/TS 11291-10: Sicurezza dei
dati
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8. SICUREZZA DEI DATI
sicurezza: conoscenza che l'evoluzione di un sistema
non produce stati indesiderati
paradigma della sicurezza informatica:
confidenzialità dei dati
integrità delle fonti
disponibilità dei servizi
In CIG un team di esperti ha valutato gli aspetti della sicurezza
per la definizione di requisiti e procedure atte a garantire un
elevato livello di sicurezza compatibile con la valutazione dei
rischi ed i costi sostenibili
Sarà pubblicata una nuova parte della norma (UNITS 11291-10)
specifica per gli aspetti della sicurezza
I criteri di sicurezza ritenuti minimali hanno forte impatto sia sulle
caratteristiche dei prodotti sia sui processi del distributore
pertanto si sta provvedendo ad una revisione generale delle altre
parti della norma 8
9. SICUREZZA DEI DATI
Il Concentratore per l‟espletamento delle sue funzioni avrà
bisogno di conoscere le chiavi di cifratura di tutti i GdM da lui
gestiti (anche dell‟ordine di parecchie centinaia/migliaia);
pertanto il Concentratore rappresenta un elemento di estrema
attenzione per la sicurezza dei GdM
Particolare enfasi si sta ponendo nella definizione dei requisiti
costruttivi del Concentratore e dei protocolli di comunicazione
onde garantire un elevato grado di protezione, contro attacchi di
vario genere, riferendosi per quanto possibile a standard
internazionali (FIPS - Federal Information Processing
Standards della NIST)
La UNI TS 11291-10 sarà predisposta entro Giugno 2012
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10. REVISIONE DELLE NORME
E’ necessaria una revisione delle parti della norma, visto:
la necessità di allinearsi alla normativa Europea nel contempo
predisposta (prEN 16314 - Gas meters - Additional functionalities)
i requisiti di sicurezza
le realizzazioni delle prime applicazioni
Revisione della Norma In inchiesta pubblica entro il
UNI TS 11291-1 maggio 2012
UNI TS 11291-3 gennaio 2012 (terminata 26 marzo)
UNI TS 11291-4 ottobre 2012
UNI TS 11291-5 maggio 2012
UNI TS 11291-6 maggio 2012
UNI TS 11291-7 giugno 2012
UNI TS 11291-8 giugno 2012
UNI TS 11291-9 settembre 2012
UNI TS 11291-10 giugno 2012
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12. PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
• Per la comunicazione punto-multipunto dei GdM costruttori e
distributori hanno indicato la frequenza 169 MHz come ottimale
tenendo conto degli aspetti tecnici e della propagazione
• Per quanto riguarda il protocollo di comunicazione tra GdM e
Concentratori/Traslatori (rete PM1 punto-multipunto) sarà
adottato lo standard definito dalle EN 13757 parti 3, 4 e 5 (in
definizione)
• Per quanto attiene il protocollo di comunicazione tra Concentratori
e SAC(rete PP3) sarà adottato lo standard DLMS/Cosem definito
dalle parti della norma IEC62056 (alcuni ancora da completare
definitivamente per lo scopo)
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13. ALTRI APPARATI DEL SISTEMA
La specifica UNI TS 11291-7 definisce i requisiti minimi
funzionali di tutti gli apparati del sistema oltre i GdM
(ripetitori di segnale, concentratori e traslatori
dati, SAC, terminali di manutenzione)
• Per i SAC i requisiti minimi si limitano alle funzionalità che
interagiscono nella operatività dei GdM e gli aspetti relativi alla
sicurezza che possono influenzarne l‟interoperabilità; vengono
indicati SLA (Service Level Agreement) di servizio che
definiscono i dati da acquisire e la periodicità di acquisizione
• Per i terminali di manutenzione ci si è ispirati al criterio di
interoperabilità che richiede che i terminali siano in grado di
operare sui GdM indipendentemente dal costruttore del terminale
e del GdM
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14. DEFINIZIONE DEL PROCESSO DI VERIFICA
E VALIDAZIONE
La specifica tecnica UNI TS 11291-9:
• definirà i test necessari per la verifica e la validazione della
interoperabilità funzionale degli apparati in relazione
all‟espletamento dei servizi del sistema di tele gestione. I test
verificheranno anche l‟interoperabilità delle comunicazioni
• prenderà in considerazione oltre i GdM anche altri apparati del
sistema tra cui anche i Terminali utilizzati per il primo avviamento
e la manutenzione
• fornirà i riferimenti per il processo di validazione effettuabile da un
ente terzo preposto
Alcuni costruttori hanno annunciato la costituzione di una
“association” che, in attesa della costituzione di un ente terzo e
mettendo a comune i tool necessari, potrà verificare l‟interoperabilità
dei rispettivi prodotti
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15. PUNTI ATTUALMENTE IN DISCUSSIONE
Nelle ultime riunioni tra i punti principali su cui ci si sta
confrontando ci sono:
durata delle batterie dei GdM
garanzia della misura in caso di batteria sostituibile
gestione delle chiavi dei GdM (servizio, esercizio)
requisiti del concentratore
livello di sicurezza del concentratore
tipo di alimentazione del concentratore, durata batteria
procedure di arruolamento dei GdM sui concentratori
protezione fisica dei concentratori, accorgimenti anti-tamper
protezioni delle chiavi dei GdM contenute nei concentratori
Su questi argomenti, e non solo, quello che vogliamo
individuare e proporre è il miglior abbinamento tra la sicurezza
e i costi connessi.
Questo ancor più importante nell’ottica delle gare del servizio di
distribuzione. 15
16. LE RIUNIONI E I PARTECIPANTI
Le Associazioni di distributori e costruttori, per il tramite delle
rispettive Associazioni, hanno partecipato con i loro
rappresentanti alla redazione della norma; a questi si è
affiancato un significativo gruppo di esperti.
Riunioni
Riunioni Gruppi
Anno Commissione Partecipanti
di Lavoro
D5
4 74
2010
38 445
4 80
2011
54 549
2012 2 46
(aggiornamento 2 aprile) 16 155
Totale 118 1349
Pagine di normativa pubblicata: 514 16
17. LE PARTECIPAZIONI INTERNAZIONALI
CIG Partecipa ai lavori di:
CEN TC 237 “Gas meters”
CEN TC 294 “Communication systems for meters
and remote reading of meters“
CIG è membro di:
DLMS
MARCOGAZ
Partecipa al progetto OPEN Meter quale stakeholder
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18. RINGRAZIAMENTI
GRAZIE A VOI PER L’ATTENZIONE
GRAZIE A TUTTI I COLLEGHI CHE
COLLABORANO ALLE ATTIVITA
NORMATIVE
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