1 Liceo Simone Morea Conversano - Ci vediamo stasera.pdf
Agrosilvopastorale nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
1. AGRO SILVO PASTORALE
AGRICOLTURA: Obiettivi e progetti
ZOOTECNIA: Obiettivi e progetti
GESTIONE FORESTE E PASCOLI: Obiettivi e progetti
2. I NUMERI … e ancora
3 Regioni 2365 specie vegetali
superiori
5 Province
81 patriarchi arborei
44 comuni 8 Comunità tutelati
Montane
40 specie di piante a
31 Amministrazioni rischio di estinzione
separate e comunanze
agrarie 3 stazioni di Adonis
vernalis, estinta in
Italia
350 camosci 7 prodotti a Dop,
appenninici Igp, Doc e Docg
50 lupi 4 Presidi Slow Food
150 cervi creati dal Parco
15 coppie di falco oltre 100 prodotti
pellegrino tradizionali in base al
DM 8/9/1999.
6 coppie di aquile reali
3. AGRO SILVO PASTORALE
ASSISTENZA TECNICA AGLI OPERATORI AGRICOLI IN OTTICA DI
COMPATIBILITA’ AMBIENTALE
CONCESSIONE DEL MARCHIO DEL PARCO ALLE PRODUZIONI
AGROALIMENTARI
PROGETTI SPECIFICI PER LA TUTELA DELLA DIVERSITA’ AGRICOLA
ZOOTECNICA E DELLE TIPICITÀ AGROALIMENTARI
SALVAGUARDIA E TUTELA DEI PAESAGGI AGRARI CARATTERISTICI
DELLA MONTAGNA APPENNINICA E DEL MONDO RURALE
ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
4. AGRO SILVO PASTORALE
CERERE”, “DEMETRA”, “PERSEFONE”, “FERONIA” “FRUTTANTICA”
vari progetti con un’unica finalità: creazione di una grande rete di agricoltori
custodi del territorio che, con il proprio lavoro recuperano, conservano e tutelano il
patrimonio di agro biodiversità esistente.
RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DELLA PATATA TURCHESA
i cui produttori attualmente si sono organizzati in associazione sostenuta dall’Ente
Parco
SPERIMENTAZIONE SULLA COLTIVAZIONE DEL GENEPÌ APPENNINICO
attuata con il supporto del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università degli
Studi dell’Aquila
STUDIO DI VARIETÀ LOCALI DI CEREALI
con la collaborazione del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di
Teramo
5. AGRO SILVO PASTORALE
Nel territorio dell’area protetta, grazie all’attività dell’Ente Parco, sono stati
riconosciuti e valorizzati quattro presidi Slow Food, frutto di realtà
produttive strettamente connesse e correlate con il territorio.
CANESTRATO DI CASTEL DEL MONTE
Formaggio a latte crudo, le cui caratteristiche sensoriali e organolettiche
sono riconducibili al benessere animale, alla qualità del latte che ne deriva ed alla
millenaria tradizione dei casari locali
PECORINO DI FARINDOLA
Formaggio a latte crudo caratterizzato dalla caseificazione con caglio di maiale, che ne
conferisce qualità particolari ed uniche al mondo
LENTICCHIA DI SANTO STEFANO DI SESSANIO
Un territorio dalle condizioni climatiche estreme ripaga con un prodotto dalle specificità
facilmente riscontrabili all’assaggio
MORTADELLA DI CAMPOTOSTO
Il particolare microclima dell’areale di produzione, prossimo al lago di Campotosto,
unito all’abilità norcina, conferisce a questo tipico salume con lardello centrale, sapori e
aromi peculiari
7. AGRO SILVO PASTORALE
FAVORIRE LA PERMANENZA DEGLI ALLEVATORI nell’Area protetta
con attività e azioni che stimolino la loro presenza sul territorio garantendone un
presidio stabile, mantenuto e vigilato anche nelle zone più impervie
FAVORIRE L’UTILIZZO DI TERRITORI MARGINALI E DISAGIATI
traendo da essi ritorni economici propri dell’allevamento estensivo e dell’utilizzo dei
pascoli, difficilmente ottenibili da altre attività
VALORIZZARE, MASSIMIZZARE ED ESALTARE le produzioni zootecniche
ottenute in aree incontaminate e deindustrializzate
INCENTIVARE IL MIGLIORAMENTO CONTINUO
affiancando gli allevatori in tutte le attività e gli adeguamenti necessari
8. AGRO SILVO PASTORALE
“PROGETTO PECUNIA” VALORIZZAZIONE DELLA LANA
da rifiuto speciale a fonte di reddito. Il centro di stoccaggio, selezione e
cernita e la filiera della lana
“PROGETTO PAGLIAROLA” RECUPERO DI UN’ANTICA RAZZA AUTOCTONA
dal pericolo di estinzione a possibile integrazione di reddito
PROGETTI SUL MIELE
L’ apicoltura riveste un ruolo fondamentale nella difesa della biodiversità grazie
all’attività pronuba delle api. Progetto di bio monitoraggio dell’ambiente
attraverso lo studio dei mieli e dei pollini prodotti e di caratterizzazione dei mieli
uniflorali mira a favorire questo importante settore
9. AGRO SILVO PASTORALE
LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE FORESTE E DEI PASCOLI
attraverso politiche e strategie per conciliare le necessità materiali delle popolazioni
locali con gli obiettivi di conservazione di habitat e specie di assoluta valenza
naturalistica
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è coperto da boschi e foreste
per circa la metà dell’ intera superficie e si caratterizza per la notevole diversità delle
cenosi forestali e per la presenza di estese praterie montane
10. AGRO SILVO PASTORALE
BOSCHI VETUSTI
in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia, per individuazione,
gestione e conservazione di rarissime formazioni forestali più prossime alla natura
AZIONI E INIZIATIVE
volte al perseguimento di un percorso condiviso con tutti i portatori di interesse,
per mettere a punto strumenti di gestione per un utilizzo sostenibile delle risorse
forestali e pascolive, compatibilmente agli obiettivi di conservazione degli
elementi naturali, attraverso un accordo di collaborazione con l’Accademia
Italiana di Scienze Forestali
12. AGRO SILVO PASTORALE
L’ idea nasce dalla consapevolezza che nel mondo,
soprattutto nell'ultimi anni, si sta assistendo ad una
rapida erosione ed estinzione della diversità genetica
della vegetazione e della fauna, con gravi
ripercussioni sull’ambiente.
Recuperare semi, coltivarli, riprodurli e
condividerli è un dovere e una responsabilità
nei confronti delle generazioni future e della
vita stessa.
13. AGRO SILVO PASTORALE
Prov. L’Aquila: 16 comuni - 2008-2009
Prov. Teramo: 14 comuni - 2010
Prov. Pescara: 10 comuni - 2011
Prov. Rieti: 2 comuni - 2012
Prov. Ascoli Piceno: 2 comuni - 2012
14. AGRO SILVO PASTORALE
Creare una rete di agricoltori custodi che si scambiano i semi
a rischio estinzione e li coltivano.
Recuperare, conservare e riprodurre antiche cultivar.
Conservare le sementi nella Banca del germoplasma del
Centro di Ricerche Floristiche del Parco a Barisciano e presso
la Banca del germoplasma a Sulmona, coltivare le sementi
presso l’orto botanico del Parco e presso il campo-vetrina
della Regione Abruzzo.
Promuovere l’iniziativa attraverso la realizzazione di un atlante
delle varietà recuperate per divulgare e comunicare la
cultura della biodiversità.
15. AGRO SILVO PASTORALE
Chi possiede sementi di antiche varietà locali, le mette a
disposizione e vuole coltivarne altre.
Chi non possiede antiche varietà, ma vuole coltivare quelle
messe a disposizione da altri.
Chi possiede sementi di antiche varietà
locali e vuole metterle a disposizione ma
non coltiva.
16. AGRO SILVO PASTORALE
Divulgazione del progetto:
Censimento, raccolta dati e
germoplasma:
Caratterizzazione e
conservazione del materiale:
Creazione della rete
degli agricoltori:
18. AGRO SILVO PASTORALE
- Partecipare ai programmi di conservazione delle varietà
locali mediante lo sviluppo di contatti con gli altri
agricoltori inseriti nella Rete.
- Conservare e tramandare il seme assegnatogli,
attraverso la coltivazione e tutte le relative cure
necessarie.
-Contribuire alla crescita della cultura e
della conoscenza storico-antropologica
inerente le coltivazioni locali ed, in
particolare della coltura affidata.
19. AGRO SILVO PASTORALE
- Partecipano alle azioni di promozione, fruiscono
dell’assistenza tecnica, pubblicazione atlante.
- Ricevono antiche varietà da coltivare e diffondere
- Ricevono un sostegno a fronte dell’impegno prestato.
21. La scomparsa di una varietà o di una razza è una perdita per l’intero
territorio poiché significa la scomparsa di un pezzo della nostra
storia, della nostra cultura, della nostra memoria, dei saperi
sviluppati dagli agricoltori e dalle comunità locali di un territorio.