SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 35
GIOTTO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cappella degli Scrovegni, Padova
 
 
 
 
 
 
Autore: Giotto di Bondone (Vespignano,1267 ca. – Firenze, 1337) Titolo dell’opera: Compianto su Cristo morto  Datazione: 1304–1306 circa Collocazione: Cappella degli Scrovegni, Padova  Tecnica: Tempera ad affresco Tema iconografico:  Il Compianto su Cristo morto Il motivo iconografico: Nel Compianto compare sempre l’immagine di Cristo che, adagiato sulla terra nuda è rappresentato circondato dai personaggi già presenti all’atto della Deposizione:  Maria Vergine ,  Maria Maddalena ,  Maria di Cleofa ,  Maria Salomè ,  Nicodemo ,  Giuseppe d’Arimatea ,  Giovanni Evangelista  e talvolta il gruppo di fedeli che assistono alla scena del pianto sul corpo di Cristo. Secondo le fonti documentarie  Giuseppe d’Arimatea ebbe il compito di estrarre i chiodi dalle mani di Cristo , e per questa ragione, iconograficamente, viene rappresentato alla sua testa, mentre  Nicodemo, che estrasse i chiodi dai piedi di Cristo , tradizionalmente  viene ritratto ai suoi piedi , a destra nella composizione. Cristo è sempre rappresentato con  il capo a sinistra e il corpo disteso , ricomposto,  rivolto a destra.
 
 
 
 
Questa tipologia iconografica, diffusa e osservata lungo tutto il Medioevo e Rinascimento, riceve qui una rinnovata trattazione. Al cospetto del figlio di Dio troviamo le mistiche Marie: Maria Vergine, Maria di Cleofa, Maria Salomé e Maria Maddalena, infine Giovanni Evangelista.  Analisi dell’opera   Nel Compianto su Cristo morto, scena tratta dal ciclo di affreschi ubicato nella  Cappella degli Scrovegni  di Padova,  Giotto dipinge con grande incisività e forza espressiva un paesaggio occupato dalle tradizionali figure presenti nell’iconografia del Compianto.  Il realismo prospettico con il quale i soggetti sono immersi nello spazio rivela già il nuovo impianto spaziale proposto nella pittura di Giotto.  Non più lo spazio bidimensionale  dell’arte bizantina e alto medievale,  bensì quello tridimensionale e naturalistico della tradizione classica, dove la profondità spaziale è rappresentata secondo i principi della prospettiva naturale e non artificiale .  La rappresentazione dello spazio  a più punti di vista, che simulano la visione ottica mobile, è uno  spazio empirico , ovvero esperienziale, non geometrico, non matematico. La  composizione pittorica è divisa da una diagonale  percepibile tattilmente nella riproduzione tridimensionale, come crinale che divide lo spazio della scena del Compianto dallo spazio paesaggistico. Sovrasta l’insieme il cielo azzurro, nel quale troviamo  sospesi gli angeli , partecipi nel loro volo tormentato e nel pianto al dolore degli astanti.
A partire dalla lettura dei piani di posa,  in primo piano si colgono due figure  femminili il cui volto non è leggibile poiché entrambe  sono rappresentate di spalle , coperte da un lungo manto verde azzurro. La  prima , posta a sinistra dell’osservatore, è ritratta  accovacciata , curvata nella schiena, con la testa china, in atto di dolore. E’ rappresentata in lieve scorcio e volge idealmente lo sguardo abbassato a destra, in direzione del volto di Cristo, da lei poco distante.  La seconda figura centrale  assume, analogamente alla prima, la medesima postura, con la differenza che la direzione cui volge lo sguardo è frontale, anche se lo scorcio rivela una posizione del corpo di tre quarti, rivolto a sinistra della composizione. Della prima figura si legge in scorcio la gamba destra, della seconda la sinistra.  Tutte e due le donne siedono a terra e partecipano compostamente alla scena.  In secondo piano si compie l’atto di dolore più intimo ed espressivo delle Marie sul corpo di Cristo.  Cristo non è adagiato sulla terra nuda, il suo corpo è leggermente sollevato e giace parzialmente sulle ginocchia di Maria Vergine  (posta a sinistra del dipinto rispetto l’osservatore) che abbraccia spalle e busto del figlio,  avvicinando il proprio volto al suo.
Cristo, parzialmente occultato in prossimità del bacino e delle gambe  ha un incarnato livido e sembra rigido , quasi colto dal rigor mortis.  Il figlio di Dio occupa la scena, a partire dalla testa a sinistra, fino a tre quarti della larghezza del dipinto ad affresco.  Il volto di Cristo è tipicamente gotico , mentre l’anatomia del suo corpo rivela già un avvicinamento di Giotto all’arte classica, quindi alla tradizione latino romana.  La figura di  Maria Maddalena, ai piedi di Cristo,  è inconfondibile, la femminilità che la connota nasce da piccoli accorgimenti, dettagli che riguardano la  capigliatura, folta  e non completamente raccolta, né nascosta da alcun velo.  Maria Maddalena è vista di profilo , il suo corpo, in prossimità del busto, è visto di tre quarti e risulta coperto da una veste dal colore chiaro. La posizione assunta, iconograficamente, è di grande innovatività;  Maddalena infatti viene rappresentata seduta, con le gambe allungate e leggermente flesse , coperte da un manto rosso e  poste a contatto parziale con la terra, quindi, idealmente, con il corpo di Cristo.
I personaggi aureolati sono solo quelli investiti dalla sacralità e dalla santità , tutti gli altri sono uomini e donne comuni, che assistono mestamente, sia pur turbati, al compianto.  Maria Maddalena sorregge delicatamente i piedi di Cristo e piange. In terzo piano si collocano  Maria di Cleofa e Maria Salomè : entrambe le figure esprimono apertamente il loro dolore, sono ritratte  l’una in piedi , collocata a sinistra rispetto l’osservatore e in posizione retrostante il volto di Cristo, con manto azzurro viola e  braccio destro sollevato in atto di dolore ,  l’altra al centro ,  in posizione china sul corpo di Cristo , colta nell’atto di sollevarne dolcemente le braccia sostenendo i polsi. Maria Salomè ha il capo parzialmente coperto dal manto.  In quarto piano appare l’immagine toccante di Giovanni  Evangelista; la postura assunta è di grande suggestione. Braccia spiegate e tese dietro al busto, viso teso in direzione del volto di Cristo. Giovanni è ritratto nella sua giovane età come Maddalena, Maria di Cleofa e Maria Salomè.
Giovanni si apre a un’espressione di dolore eloquente, è ritratto di profilo e l’espressione del viso ricalca la tipologia degli altri volti sofferenti.  Giotto sottolinea la partecipazione emotiva dei personaggi, esaltandone l’espressività.   Appena retrostanti a Giovanni evangelista troviamo, nell’ordine, dal centro verso il margine destro della scena, le figure di  Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo . Entrambi raffigurati in posizione composta, in piedi.  Giuseppe d’Arimatea è caratterizzato da una folta barba  e dalla nuca stempiata,  Nicodemo da una barba più contenuta . A sinistra rispetto alla composizione troviamo un’altra  donna piangente , la sua posizione è eretta e il capo reclinato a destra è sorretto dalle mani giunte, secondo una tipologia posturale diffusa nell’iconografia del Compianto.  Alle spalle della donna una piccola folla di fedeli, appena visibile , chiude la scena e allude a un ipotetico corteo.
In alto, sospesi in un cielo terso, proprio sopra i dolenti, troviamo dieci angeli,  disposti in modo quasi equidistante, ma non forzatamente regolare nella simmetria e posizione speculare. I volti degli angeli sono turbati, come quelli dei personaggi descritti, il pianto porta nei loro tratti minuti la concitazione, la disperazione.  Il loro volo si fa agitato e muovendo da sinistra in alto, si scorgono allineati verticalmente tre angeli, ritratti rispettivamente: il primo e il secondo con braccia aperte,  il terzo con le mani sul volto, poco più a destra altri due angeli allineati, il  primo in alto con mani sul volto , il  secondo in basso con gli occhi coperti dal manto . Partendo dall’alto, l’angelo più vicino ai rami dell’albero si presenta  con le mani giunte ,  quello più prossimo al gruppo dei piangenti alza le braccia e apre le mani con espressivo atto di dolore .  I  volti di queste creature alate sono decisamente umani , pur nella grazia espressa dai loro corpi, nei visi addolorati e nei gesti concitati, si legge la loro appartenenza alla  passione umana .  Un cielo blu intenso diventa  sfondo tridimensionale , si tratta di uno spazio aperto che fa pensare alla profondità e a una natura che assiste immobile alla dinamica delle azioni, delle espressioni e degli stati d’animo.
 
 
 
 
 

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt? (20)

Giovanni Pisano
Giovanni PisanoGiovanni Pisano
Giovanni Pisano
 
Novellara Chiesa dei Servi
Novellara Chiesa dei ServiNovellara Chiesa dei Servi
Novellara Chiesa dei Servi
 
Scultura Gotica
Scultura GoticaScultura Gotica
Scultura Gotica
 
Assisi
AssisiAssisi
Assisi
 
Pittura Gotica e Pietro Cavallini
Pittura Gotica e Pietro CavalliniPittura Gotica e Pietro Cavallini
Pittura Gotica e Pietro Cavallini
 
Giovanni carrù quel volto rimanda alla fine dei tempi
Giovanni carrù quel volto rimanda alla fine dei tempiGiovanni carrù quel volto rimanda alla fine dei tempi
Giovanni carrù quel volto rimanda alla fine dei tempi
 
Simone Martini
Simone MartiniSimone Martini
Simone Martini
 
"Progetto Arte e Territorio - l'Arte della Mia Terra" a cura del prof. Corva...
 "Progetto Arte e Territorio - l'Arte della Mia Terra" a cura del prof. Corva... "Progetto Arte e Territorio - l'Arte della Mia Terra" a cura del prof. Corva...
"Progetto Arte e Territorio - l'Arte della Mia Terra" a cura del prof. Corva...
 
La nativita'
La nativita'La nativita'
La nativita'
 
Giotto
GiottoGiotto
Giotto
 
La fabbrica dell'odio, di V. Caporrella
La fabbrica dell'odio, di V. CaporrellaLa fabbrica dell'odio, di V. Caporrella
La fabbrica dell'odio, di V. Caporrella
 
Umanesimo e Rinascimento
Umanesimo e RinascimentoUmanesimo e Rinascimento
Umanesimo e Rinascimento
 
C:\Fakepath\Tiziano
C:\Fakepath\TizianoC:\Fakepath\Tiziano
C:\Fakepath\Tiziano
 
Ghiberti
GhibertiGhiberti
Ghiberti
 
Lorenzo Ghiberti
 Lorenzo Ghiberti Lorenzo Ghiberti
Lorenzo Ghiberti
 
Giotto
GiottoGiotto
Giotto
 
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...
Trieste 2013 - Trieste 2013  ...nell'anno della fede,  alle radici della evan...Trieste 2013 - Trieste 2013  ...nell'anno della fede,  alle radici della evan...
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...
 
Antonio Pisano
Antonio PisanoAntonio Pisano
Antonio Pisano
 
Antonio Pisano
Antonio PisanoAntonio Pisano
Antonio Pisano
 
Pittura Gotica Europea
Pittura Gotica EuropeaPittura Gotica Europea
Pittura Gotica Europea
 

Ähnlich wie Giotto

Ähnlich wie Giotto (18)

Le donne di michelangelo
Le donne di michelangeloLe donne di michelangelo
Le donne di michelangelo
 
Arte, michelangelo
Arte, michelangeloArte, michelangelo
Arte, michelangelo
 
Giotto
GiottoGiotto
Giotto
 
Michelangelo ele e fra finito (2)
Michelangelo ele e fra finito (2)Michelangelo ele e fra finito (2)
Michelangelo ele e fra finito (2)
 
Giotto
GiottoGiotto
Giotto
 
La Cappella Degli Scrovegni
La Cappella Degli Scrovegni La Cappella Degli Scrovegni
La Cappella Degli Scrovegni
 
La Cappella degli Scrovegni - Guida alla lettura
La Cappella degli Scrovegni - Guida alla letturaLa Cappella degli Scrovegni - Guida alla lettura
La Cappella degli Scrovegni - Guida alla lettura
 
Antelami, Deposizione (manortiz)
Antelami, Deposizione (manortiz)Antelami, Deposizione (manortiz)
Antelami, Deposizione (manortiz)
 
GIOTTO.pptx
GIOTTO.pptxGIOTTO.pptx
GIOTTO.pptx
 
OperaMasaccio.pptx
OperaMasaccio.pptxOperaMasaccio.pptx
OperaMasaccio.pptx
 
ppt Masaccio Leonardo Corneli .pdf
ppt Masaccio Leonardo Corneli .pdfppt Masaccio Leonardo Corneli .pdf
ppt Masaccio Leonardo Corneli .pdf
 
La bellezza femminile nella storia
La bellezza femminile nella storia La bellezza femminile nella storia
La bellezza femminile nella storia
 
Leonardo da Vinci. La Gioconda. Vergine delle rocce.
Leonardo da Vinci. La Gioconda. Vergine delle rocce.Leonardo da Vinci. La Gioconda. Vergine delle rocce.
Leonardo da Vinci. La Gioconda. Vergine delle rocce.
 
Il giudizio universale 1
Il giudizio universale 1Il giudizio universale 1
Il giudizio universale 1
 
Il divisionismo italiano
Il divisionismo italianoIl divisionismo italiano
Il divisionismo italiano
 
Presentazione Cappella degli Scrovegni
Presentazione Cappella degli ScrovegniPresentazione Cappella degli Scrovegni
Presentazione Cappella degli Scrovegni
 
La scultura romanica
La scultura romanicaLa scultura romanica
La scultura romanica
 
Masaccio
MasaccioMasaccio
Masaccio
 

Kürzlich hochgeladen

Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 

Kürzlich hochgeladen (11)

Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 

Giotto

  • 2.  
  • 3.  
  • 4.  
  • 5.  
  • 6.  
  • 7.  
  • 8.  
  • 9.  
  • 10.  
  • 11.  
  • 12.  
  • 14.  
  • 15.  
  • 16.  
  • 17.  
  • 18.  
  • 19.  
  • 20. Autore: Giotto di Bondone (Vespignano,1267 ca. – Firenze, 1337) Titolo dell’opera: Compianto su Cristo morto Datazione: 1304–1306 circa Collocazione: Cappella degli Scrovegni, Padova Tecnica: Tempera ad affresco Tema iconografico: Il Compianto su Cristo morto Il motivo iconografico: Nel Compianto compare sempre l’immagine di Cristo che, adagiato sulla terra nuda è rappresentato circondato dai personaggi già presenti all’atto della Deposizione: Maria Vergine , Maria Maddalena , Maria di Cleofa , Maria Salomè , Nicodemo , Giuseppe d’Arimatea , Giovanni Evangelista e talvolta il gruppo di fedeli che assistono alla scena del pianto sul corpo di Cristo. Secondo le fonti documentarie Giuseppe d’Arimatea ebbe il compito di estrarre i chiodi dalle mani di Cristo , e per questa ragione, iconograficamente, viene rappresentato alla sua testa, mentre Nicodemo, che estrasse i chiodi dai piedi di Cristo , tradizionalmente viene ritratto ai suoi piedi , a destra nella composizione. Cristo è sempre rappresentato con il capo a sinistra e il corpo disteso , ricomposto, rivolto a destra.
  • 21.  
  • 22.  
  • 23.  
  • 24.  
  • 25. Questa tipologia iconografica, diffusa e osservata lungo tutto il Medioevo e Rinascimento, riceve qui una rinnovata trattazione. Al cospetto del figlio di Dio troviamo le mistiche Marie: Maria Vergine, Maria di Cleofa, Maria Salomé e Maria Maddalena, infine Giovanni Evangelista. Analisi dell’opera Nel Compianto su Cristo morto, scena tratta dal ciclo di affreschi ubicato nella Cappella degli Scrovegni di Padova, Giotto dipinge con grande incisività e forza espressiva un paesaggio occupato dalle tradizionali figure presenti nell’iconografia del Compianto. Il realismo prospettico con il quale i soggetti sono immersi nello spazio rivela già il nuovo impianto spaziale proposto nella pittura di Giotto. Non più lo spazio bidimensionale dell’arte bizantina e alto medievale, bensì quello tridimensionale e naturalistico della tradizione classica, dove la profondità spaziale è rappresentata secondo i principi della prospettiva naturale e non artificiale . La rappresentazione dello spazio a più punti di vista, che simulano la visione ottica mobile, è uno spazio empirico , ovvero esperienziale, non geometrico, non matematico. La composizione pittorica è divisa da una diagonale percepibile tattilmente nella riproduzione tridimensionale, come crinale che divide lo spazio della scena del Compianto dallo spazio paesaggistico. Sovrasta l’insieme il cielo azzurro, nel quale troviamo sospesi gli angeli , partecipi nel loro volo tormentato e nel pianto al dolore degli astanti.
  • 26. A partire dalla lettura dei piani di posa, in primo piano si colgono due figure femminili il cui volto non è leggibile poiché entrambe sono rappresentate di spalle , coperte da un lungo manto verde azzurro. La prima , posta a sinistra dell’osservatore, è ritratta accovacciata , curvata nella schiena, con la testa china, in atto di dolore. E’ rappresentata in lieve scorcio e volge idealmente lo sguardo abbassato a destra, in direzione del volto di Cristo, da lei poco distante. La seconda figura centrale assume, analogamente alla prima, la medesima postura, con la differenza che la direzione cui volge lo sguardo è frontale, anche se lo scorcio rivela una posizione del corpo di tre quarti, rivolto a sinistra della composizione. Della prima figura si legge in scorcio la gamba destra, della seconda la sinistra. Tutte e due le donne siedono a terra e partecipano compostamente alla scena. In secondo piano si compie l’atto di dolore più intimo ed espressivo delle Marie sul corpo di Cristo. Cristo non è adagiato sulla terra nuda, il suo corpo è leggermente sollevato e giace parzialmente sulle ginocchia di Maria Vergine (posta a sinistra del dipinto rispetto l’osservatore) che abbraccia spalle e busto del figlio, avvicinando il proprio volto al suo.
  • 27. Cristo, parzialmente occultato in prossimità del bacino e delle gambe ha un incarnato livido e sembra rigido , quasi colto dal rigor mortis. Il figlio di Dio occupa la scena, a partire dalla testa a sinistra, fino a tre quarti della larghezza del dipinto ad affresco. Il volto di Cristo è tipicamente gotico , mentre l’anatomia del suo corpo rivela già un avvicinamento di Giotto all’arte classica, quindi alla tradizione latino romana. La figura di Maria Maddalena, ai piedi di Cristo, è inconfondibile, la femminilità che la connota nasce da piccoli accorgimenti, dettagli che riguardano la capigliatura, folta e non completamente raccolta, né nascosta da alcun velo. Maria Maddalena è vista di profilo , il suo corpo, in prossimità del busto, è visto di tre quarti e risulta coperto da una veste dal colore chiaro. La posizione assunta, iconograficamente, è di grande innovatività; Maddalena infatti viene rappresentata seduta, con le gambe allungate e leggermente flesse , coperte da un manto rosso e poste a contatto parziale con la terra, quindi, idealmente, con il corpo di Cristo.
  • 28. I personaggi aureolati sono solo quelli investiti dalla sacralità e dalla santità , tutti gli altri sono uomini e donne comuni, che assistono mestamente, sia pur turbati, al compianto. Maria Maddalena sorregge delicatamente i piedi di Cristo e piange. In terzo piano si collocano Maria di Cleofa e Maria Salomè : entrambe le figure esprimono apertamente il loro dolore, sono ritratte l’una in piedi , collocata a sinistra rispetto l’osservatore e in posizione retrostante il volto di Cristo, con manto azzurro viola e braccio destro sollevato in atto di dolore , l’altra al centro , in posizione china sul corpo di Cristo , colta nell’atto di sollevarne dolcemente le braccia sostenendo i polsi. Maria Salomè ha il capo parzialmente coperto dal manto. In quarto piano appare l’immagine toccante di Giovanni Evangelista; la postura assunta è di grande suggestione. Braccia spiegate e tese dietro al busto, viso teso in direzione del volto di Cristo. Giovanni è ritratto nella sua giovane età come Maddalena, Maria di Cleofa e Maria Salomè.
  • 29. Giovanni si apre a un’espressione di dolore eloquente, è ritratto di profilo e l’espressione del viso ricalca la tipologia degli altri volti sofferenti. Giotto sottolinea la partecipazione emotiva dei personaggi, esaltandone l’espressività. Appena retrostanti a Giovanni evangelista troviamo, nell’ordine, dal centro verso il margine destro della scena, le figure di Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo . Entrambi raffigurati in posizione composta, in piedi. Giuseppe d’Arimatea è caratterizzato da una folta barba e dalla nuca stempiata, Nicodemo da una barba più contenuta . A sinistra rispetto alla composizione troviamo un’altra donna piangente , la sua posizione è eretta e il capo reclinato a destra è sorretto dalle mani giunte, secondo una tipologia posturale diffusa nell’iconografia del Compianto. Alle spalle della donna una piccola folla di fedeli, appena visibile , chiude la scena e allude a un ipotetico corteo.
  • 30. In alto, sospesi in un cielo terso, proprio sopra i dolenti, troviamo dieci angeli, disposti in modo quasi equidistante, ma non forzatamente regolare nella simmetria e posizione speculare. I volti degli angeli sono turbati, come quelli dei personaggi descritti, il pianto porta nei loro tratti minuti la concitazione, la disperazione. Il loro volo si fa agitato e muovendo da sinistra in alto, si scorgono allineati verticalmente tre angeli, ritratti rispettivamente: il primo e il secondo con braccia aperte, il terzo con le mani sul volto, poco più a destra altri due angeli allineati, il primo in alto con mani sul volto , il secondo in basso con gli occhi coperti dal manto . Partendo dall’alto, l’angelo più vicino ai rami dell’albero si presenta con le mani giunte , quello più prossimo al gruppo dei piangenti alza le braccia e apre le mani con espressivo atto di dolore . I volti di queste creature alate sono decisamente umani , pur nella grazia espressa dai loro corpi, nei visi addolorati e nei gesti concitati, si legge la loro appartenenza alla passione umana . Un cielo blu intenso diventa sfondo tridimensionale , si tratta di uno spazio aperto che fa pensare alla profondità e a una natura che assiste immobile alla dinamica delle azioni, delle espressioni e degli stati d’animo.
  • 31.  
  • 32.  
  • 33.  
  • 34.  
  • 35.