Le slides usate nella conferenza organizzata a Pisa dall'associazione ME-MMT Toscana - Economia per la Piena Occupazione. www.memmttoscana.info - www.memmt.info
More than Just Lines on a Map: Best Practices for U.S Bike Routes
Conferenza ME-MMT a Pisa - 3 marzo 2013
1.
2. Perché è importante capire
l’economia?
• L'economia svolge un ruolo fondamentale per la vita di
ogni cittadino. L’economia governa di fatto tutti gli aspetti
delle nostre vite. L'economia salva o distrugge vite umane,
crea benessere o enormi sofferenze.
• È fondamentale quindi comprendere l'economia (in
Matteo Bernabè – Daniele Della Bonac
particolare la macroeconomia e il sistema monetario) per
poter fermare il disastro economico, sociale e umano che
oggi ci sta mettendo in ginocchio
3. Che cos’è
la Modern Money Theory?
• La Teoria della Moneta Moderna descrive il
funzionamento della moneta moderna e come uno Stato a
sovranità monetaria possa utilizzarla per creare piena
occupazione e pieno stato sociale e promuovere il
benessere di tutti i cittadini (famiglie e aziende)
• Tracceremo una possibile via d’uscita dal distastro
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
economico presentando gli studi di eminenti economisti
del passato e contemporanei.
4. I nostri economisti di riferimento
Georg Friedrich Knapp John Maynard Keynes Abba P. Lerner
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Hyman Minsky Wynne Godley
5. I nostri economisti di riferimento
Warren Mosler Stephanie Bell Kelton Mathew Forstater
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Bill Mitchell Randall Wray Alain Parguez
6. Che cos’è la moneta?
LA MONETA È UN’ATTIVITÀ FINANZIARIA
• In ogni economia esistono 2 tipi di attività:
• ATTIVITÀ REALI: oggetti concreti, che sono una
ricchezza «in sé» (case, terreni, cibo, ecc…)
• ATTIVITÀ FINANZIARIE: non hanno un’utilità intrinseca.
Rappresentano il credito di un soggetto, a cui corrisponde il
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
debito di un altro. (Altre attività finanziarie: titoli di Stato,
obbligazioni, conti correnti)
7. La moneta moderna
• La moneta moderna non ha valore in sé. 1971: abolizione
del sistema aureo (la moneta viene svincolata dall’oro e
non è più convertibile in alcuna merce).
• La moneta è un’attività accettata come mezzo per regolare
gli obblighi di pagamento fra due soggetti.
• È di fatto un’unità di misura che regola il rapporto fra un
creditore e un debitore.
• Ogni Stato sceglie questa unità di misura (unità di conto)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
che utilizza per la propria spesa e accetta come unico
mezzo per il regolamento degli obblighi fiscali
(pagamento imposte).
8. Cosa dà valore alla moneta?
• Il fatto che la moneta emessa dallo Stato è l’unica forma di
pagamento accettata per regolare gli obblighi fiscali.
• Ecco dunque che essa assume valore all’interno delle
transazioni private (compravendita di beni e servizi).
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
9. Moneta Sovrana e
Moneta Non Sovrana
• Esistono oggi 2 tipi di moneta:
• MONETA SOVRANA
(Dollaro, Sterlina, Yen, ecc…)
• MONETA NON SOVRANA
(Euro, Peso argentino 1991-2001)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
10. La moneta sovrana moderna
• Priva di valore intrinseco, quindi non convertibile (lo
Stato non promette di convertirla in oro).
• Lo Stato è il monopolista della moneta (l’unica entità
che ha il potere di emetterla legalmente).
• Tasso di cambio fluttuante (scambiata con altre
monete a un tasso stabilito sul mercato come incontro
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
di domanda-offerta; la moneta non è convertibile con
altre monete a un rapporto fisso.
11. La gerarchia della moneta sovrana
Fino al 1971
STATO ORO
STATO
Banche
…
Aziende
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Cittadini
12. Creiamo il nostro Stato
• Io, Stato, decido di adottare come moneta il fiorino e
stabilisco per legge che le imposte possono essere pagate
soltanto in fiorini.
• Voi, cittadini, avrete bisogno di fiorini per pagarmi le
imposte (pena: la galera o Equitalia), quindi dovete
attendere che io emetta fiorini finalizzati alla
realizzazione di qualcosa (scuola, strada, ospedale).
• Io, Stato, vi incaricherò di realizzare una di queste
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
strutture, e vi pagherò per farlo, perché lavorerete per me.
• A questo punto avrete il denaro necessario per pagarmi le
imposte.
13. Ricapitolando…
• Senza imposizione fiscale la moneta non ha
valore.
• Senza la spesa dello Stato i cittadini non possono
pagare le tasse.
• Le imposte non servono a finanziare la spesa.
• È la spesa dello Stato che consente ai cittadini
di pagare le imposte e non il contrario.
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• Le imposte servono allo Stato a regolare
l’economia per evitare eccessi di domanda che
possono portare a inflazione.
14. A cosa servono le tasse?
«Le tasse non finiscono da nessuna
parte! Non vengono accumulate in
nessun luogo e certamente non
“finanziano” la spesa. Il settore
non governativo non può pagare le
sue tasse finché il governo non
spende! È bene pensare alle tasse
come a un drenaggio di liquidità
che riflette la volontà da parte del
governo di diminuire la capacità di
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
spesa del settore non governativo».
Prof. Bill Mitchell
(Università di Newcastle, Australia)
15. I settori dell’economia
• Riepiloghiamo: in economia esistono attività reali e attività
finanziarie.
• Queste attività sono detenute e accumulate da diversi settori:
• SETTORE PUBBLICO (lo Stato)
• SETTORE PRIVATO (Banche, famiglie e aziende)
• SETTORE ESTERO (Resto del mondo: nazioni estere,
banche estere, imprese estere, famiglie estere)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Quindi…
LO STATO NON SIAMO NOI!!!
16. Il settore privato (noi)
• All’interno di questo settore la
quantità di ricchezza finanziaria
non può aumentare senza un
IMPRESE intervento esterno.
• Le transazioni all’interno del
FAMIGLIE settore privato non creano moneta
BANCHE nuova: per una persona che spende
per acquistare un bene reale, ce ne
sarà una che ricava vendendo quel
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
bene. Non può esserci aumento di
reddito per tutti
contemporaneamente.
17. Come si arricchisce il settore privato?
• Il settore pubblico è il STATO
soggetto che può creare
ricchezza finanziaria al netto
nel settore privato attraverso
la spesa pubblica in deficit
• Lo Stato quindi deve
spendere in deficit: spendere
più di quanto toglie
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
attraverso le imposte,
IMPRESE
altrimenti non può arricchire
il settore privato.
FAMIGLIE
BANCHE
18. Cosa deve fare uno Stato per
arricchire i cittadini?
STATO • Lo Stato virtuoso spende
per i propri cittadini più
di quanto gli toglie
tramite le imposte.
• Quindi lo Stato virtuoso
DEVE spendere in
deficit per famiglie e
imprese.
IMPRESE • DEBITO PUBBLICO
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
FAMIGLIE =
BANCHE CREDITO PRIVATO
19. Il settore estero (import-export)
• Ricchezza finanziaria netta per
il settore privato può arrivare
STATO anche dal settore estero, nel
momento in cui le esportazioni
superano le importazioni
Ricavi da
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
FAMIGLIE EXPORT
IMPRESE ESTERO
BANCHE
20. Il debito pubblico, in uno Stato
sovrano, NON è un problema
LO STATO…
• non ha bisogno di finanziare la propria spesa con
l’imposizione fiscale.
• Non ha bisogno di prendere in prestito la valuta attraverso
l’emissione di titoli di Stato.
• Non può esaurire i soldi perché non ha alcun limite
finanziario (se non quelli autoimposti) ed è SEMPRE
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
solvibile: per spendere non deve “trovare” prima il denaro
quindi…
IL DEBITO PUBBLICO NON È UN PROBLEMA
21. Il debito pubblico
• La somma dei deficit annuali rappresentati dalla spesa
dello Stato meno le tasse [G-T]
• Rappresenta il risparmio privato: è la
ricchezza finanziaria dei cittadini
• Il debito dello Stato NON è il debito dei cittadini
perché lo Stato non è come una famiglia (Lo Stato emette
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
la sua moneta, i cittadini la utilizzano)
22. Esempio di spesa pubblica
• Lo Stato decide di costruire una scuola (costo: 100
fiorini)
• Lo Stato emette 100 fiorini e incarica una o più imprese
di realizzare la scuola, quindi accredita sui loro c/c i 100
fiorini.
• Lo Stato nel proprio bilancio registra un deficit di -100
fiorini, che rappresentano il credito delle aziende private
e dei lavoratori che realizzano la scuola.
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• Quindi:
• Il saldo dello Stato è -100
• Il saldo del settore privato è +100
23. Debito pubblico = Ricchezza privata
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
24. 12%
10%
8%
6%
4%
Percent of GDP
2%
Government Balance
0% Private Balance
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
-2%
-4%
-6%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-8%
-10%
Year
Italia
25. Regno Unito
15%
10%
5%
Percent of GDP
0% Government Balance
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Private Sector Balance
-5%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-10%
-15%
Year
26. 20%
15%
10%
Percent of GDP
5%
Government Balance
Private Balance
0%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
-5%
-10%
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
-15%
Year
Giappone
27. «Una volta che la gente ha capito il
funzionamento della moneta
moderna, il governo non può più
giustificarsi dicendo che non ci sono
soldi per implementare i servizi
pubblici, costruire ospedali, scuole e
infrastrutture. La capacità di spesa
dello Stato a moneta sovrana è di
fatto illimitata»
Prof.ssa Stephanie Bell Kelton
(Università del Missouri, Kansas City)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
“Non ci sono soldi…” ?!
28. Cosa può fare uno Stato a
moneta sovrana oggi secondo
la MMT?
• Creare la piena occupazione:
diventare datore di lavoro di ultima
istanza per chiunque voglia lavorare
• Realizzare il pieno Stato sociale
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
29. «La finanza funzionale
per il pieno impiego»
«In virtù del suo potere di
creare/distruggere la moneta
fiat e del suo potere di ritirare
moneta dalle persone mediante
la tassazione [lo Stato] è in
posizione di tenere il livello di
spesa nell'economia al livello
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
richiesto per [mantenere il
pieno impiego]»
Abba P. Lerner
30. Costi della disoccupazione
• COSTI DIRETTI: • COSTI INDIRETTI:
• Perdita di reddito • Esclusione sociale
• Perdita di know-how
• Danni psicologici
(depressioni, suicidi)
• Salute scarsa e riduzione
della speranza di vita
• Perdita di motivazioni
Il Prof. Bill Mitchell, in una ricerca • Disgregazione della vita
condotta sulla disoccupazione negli familiare e delle relazioni
umane (divorzi, violenze
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Stati Uniti, ha calcolato che gli
domestiche)
Usa, ogni giorno, sacrificano una
cifra compresa tra i 6 e gli 8 miliardi • Aumento della criminalità
di dollari di Pil non prodotto.
31. I Programmi di Lavoro
Garantito (PLG)
• Lo Stato sovrano, attraverso la spesa in deficit, può
acquisire la funzione di datore di lavoro di ultima istanza.
Significa che può assicurare un posto di lavoro a ogni
singolo disoccupato.
• I PLG sono i progetti in cui lo Stato decide di impiegare i
disoccupati.
• Lo Stato stabilisce un salario minimo che possa
permettere al lavoratore di vivere in modo decoroso.
• Lo Stato individua i settori su cui il mercato non ritiene
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
conveniente investire (es: servizi socio-sanitari e di
pubblica utilità, green jobs), in seguito forma i lavoratori
che verranno poi impiegati sul campo.
32. Il PLG è anti-ciclico
• Elemento stabilizzatore anti-ciclico: il PLG si espanderà
quando l’economia è in fase di recessione e si ridurrà
quando l’economia sarà in crescita.
• Recessione Lo Stato assume (Il PLG si espande)
Aumentano i redditi Aumenta la domanda di
beni/servizi Aumenta la produzione di beni/servizi
Le imprese private riniziano ad assumere Il
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
PLG si riduce
33. Benefici del PLG
• Aumento del reddito (Pil).
• Scomparsa degli ammortizzatori sociali: sussidi di
disoccupazione, cassa integrazione e altre forme di spese
“tampone” e assistenzialiste.
• Sensibile abbattimento dei costi sociali
(criminalità, depressione, suicidi, violenze domestiche).
• Il PLG garantisce l’attività e l’esperienza dei
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
lavoratori, quindi evita la perdita di conoscenze e
competenze, utili per essere riassorbiti dalle imprese del
settore privato.
34. Il caso Euro
L’Unione Monetaria Europea è un caso eccezionale e unico
nella storia:
• La valuta è DIVISA dallo Stato: Euro è una valuta
straniera per i singoli Stati.
• Stati dell’Eurozona hanno ceduto la loro sovranità
monetaria e il loro potere di emissione della moneta: non
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
sono più EMETTITORI che possono creare l’Euro ma
solo UTILIZZATORI dell’Euro
35. Chi emette l’Euro?
BCE
Banche
STATO
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Famiglie e Aziende
36. La piramide del denaro con l’Euro
STATO BCE
BC Banche
Banche STATO
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Aziende e famiglie Aziende e
famiglie
37. Cosa significa questo per
gli Stati dell’Eurozona?
Gli Stati hanno PERSO la loro SOVRANITA’ MONETARIA:
• Gli Stati devono finanziarsi sul mercato: prendere in prestito il
denaro necessario a finanziare la propria spesa
(sanità, pensioni, scuola...) sul mercato dei capitali privati.
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• I privati (in gran parte banche) stabiliscono le condizioni di
prestito (il tasso d’interesse) in base alla situazione economica
dei vari paesi (SPREAD).
38. Debito Pubblico
degli Stati dell’Eurozona
• Come si ripaga questo debito?
1. Le imposte servono realmente a ripagare il debito e gli
euro vengono presi dall’economia reale (famiglie e
aziende).
2. Lo Stato può essere costretto a tagliare la spesa pubblica
(sanità, pensioni, scuola…).
3. Lo Stato può vendere beni pubblici o privatizzare i
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
servizi.
4. Contrarre nuovi debiti attraverso l’emissione di titoli di
stato (alle condizioni dei mercati).
39. Da emittenti a utilizzatori della valuta
«Quel che è avvenuto in effetti è che entrando
nell’euro, Spagna e Italia si sono effettivamente
ridotte a Paesi del terzo mondo che DEVONO
PRENDERE IN PRESTITO UNA MONETA
STRANIERA CON TUTTI I DANNI CHE CIÒ
IMPLICA. In particolare, da quando i Paesi
dell’Eurozona non possono stampare
moneta, nemmeno in caso di emergenza, sono
soggetti a interruzioni di fondi [da parte dei mercati]
diversamente dai paesi che emettono la propria
valuta – e il risultato è quello che vediamo oggi»
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Paul Krugman, Premio Nobel per l’economia
New York Times, 10 novembre 2011
40. Un debito che è un problema:
«[...] hanno perso la loro capacità di emettere debito in una
moneta sulla quale hanno il pieno controllo. Di
conseguenza, una perdita di fiducia degli investitori
può, attraverso aspettative che si auto realizzano, condurre il
Paese al fallimento. Ciò non avviene per i Paesi che possono
emettere debito nella propria valuta. In questi Paesi la banca
centrale può sempre fornire liquidità al [governo, nda]
sovrano per evitare il fallimento».
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Paul De Grauwe, The governance of a fragile Eurozone, 2011
41. Rischio “fallimento”…
«La Spagna NON HA UN SOLDO IN CASSA per
pagare i servizi pubblici e se la BCE non avesse
comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito […] È
meglio dire le cose come stanno sensatamente e
tranquillamente».
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Cristobal Montoro, Ministro del Bilancio spagnolo
20 luglio 2012
42. Rischio voluto!
«[…] per ragioni sia politico-ideologiche sia tecnologiche
l'Unione ha fatto la scelta di liberalizzare i movimenti di
capitali al suo interno ma anche all'esterno. Come lei
dice, vantaggio per i risparmiatori meno per i governi. E quindi
questa libertà, forse più ancora delle altre, mette in rapporto
più stretto mercato e politica, toglie un vincolo all'operatività
di mercati e IRROBUSTISCE UN VINCOLO
SULL'OPERATORE PUBBLICO. […] Gli Stati membri si
illudono se pensano se pensano di avere ancora una piena
sovranità fiscale nazionale. Essi l'hanno già LARGAMENTE
PERDUTA A VANTAGGIO DEI MERCATI».
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Mario Monti, Intervista sull'Italia in Europa, a cura di
Federico Rampini, 1998.
43. Rischio voluto!!!
«Con l'asta dei BoT del luglio 1981 iniziava, dieci anni
fa, un nuovo regime di politica monetaria. Si
inaugurava, infatti, il cosiddetto “divorzio” fra Tesoro e
Banca d' Italia: una “separazione dei beni” che esimeva la
seconda dal garantire in asta il collocamento integrale dei
titoli offerti dal primo. [...] Da quel momento in avanti la
vita dei ministri del Tesoro si era fatta più difficile e a
ogni asta il loro operato era SOTTOPOSTO AL
GIUDIZIO DEL MERCATO».
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Beniamino Andreatta, Il divorzio tra Tesoro e Bankitalia
e la lite delle comari, 26 luglio 1991, Il sole 24ore
44. Qualcuno ci aveva avvisato
«Se un governo non ha più la propria
valuta, non solo rinuncia “al controllo sulla
politica monetaria” normalmente intesa; ma
anche la sua capacità di spesa viene
vincolata in un modo del tutto nuovo. Se un
governo non ha la sua banca centrale con la
quale può emettere assegni liberamente, la
sua spesa può essere finanziata solamente
sottoscrivendo prestiti sul mercato aperto
[…] e ciò POTREBBE RISULTARE
ECCESSIVAMENTE COSTOSO O
PERSINO IMPOSSIBILE, in particolare in
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
“situazione di particolare emergenza”».
Wynne Godley, Observer, 31 agosto 1997
45. Cosa sappiamo della crisi?
• Mario Monti (neo premier), 2011: «l'imperativo categorico[...]
rimane quello della riduzione debito pubblico. E' un'esigenza
fondamentale e ogni deviazione farebbe sprofondare il Paese in un
abisso».
• Mario Monti, 2012: «numerosi governi italiani non si sono neanche
posti il problema del disavanzo pubblico» e quindi «il problema non
e' l'austerity di oggi, ma l'assenza di disciplina in un passato non
lontano».
• Herman Van Rompuy (presidente Consiglio Europeo ), 2012: «[le
misure di austerità, nda] non sono imposte dalle istituzioni
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
europee, ma sono la conseguenza di cattivi governi».
• Giorgio Napolitano, 2012: «Non possiamo lasciare il peso di un
abnorme debito pubblico sulle spalle delle generazioni future senza
macchiarci di una vera e propria colpa storica e morale».
46. Riepilogando:
• Il nostro debito pubblico è troppo alto, per colpa dei
governi corrotti del passato.
• Ciò ha portato i mercati a temere la nostra bancarotta.
• A chiedere tassi d’interesse più elevati (spread) rispetto ai
paesi più affidabili.
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• Sacrifici richiesti (austerità) sono necessari per rimediare
alle colpe del passato.
47. La ricetta per uscire dalla
crisi si chiama Austerita’
• STATO DEVE AVERE BILANCIO IN PAREGGIO
(inserito nelle Costituzioni nazionali in conformità Al
Fiscal Compact nel corso del 2012).
• TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA
(scuola, sanità, pensioni, aiuti alle imprese…).
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• AUMENTO DELL’IMPOSIZIONE FISCALE
48. Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
I dati dicono qualcos’altro:
49. Il debito pubblico infatti
stava diminuendo
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
50. Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Quale debito stava aumentando?
51. Con chi si stava indebitando il
settore privato?
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
52. Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Mettiamo insieme i pezzi....
53. Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
pubblico?
Quando aumenta il debito
54. Perché aumenta il debito
pubblico dal 2007?
• Scoppia la crisi dei mutui sub prime negli Stati Uniti
• I governi nazionali sono chiamati a intervenire per salvare
le banche a rischio fallimento (Commissione Europea:
1600 miliardi di euro dal 2008 al 2011!!!).
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• In una fase di recessione automaticamente calano le
entrate e aumentano le spese sociali (sussidi di
disoccupazione, cassa integrazione….).
55. La risposta al problema
sbagliato…
• Il problema non è il debito pubblico ma quello
PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO!!
!!!
• Cosa succede se applichiamo tagli alla spesa e aumento
dell’imposizione fiscale (austerità) al settore privato?
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• Cala il reddito disponibile (spesa di qualcuno è il reddito
di qualcun altro!) delle famiglie e delle imprese.
56. La spirale deflattiva:
MENO CAPACITA’ DI MENO
SPESA VENDITE
e e
MENO DOMANDA DI MENO
BENI E SERVIZI PRODUZIONE
MENO REDDITI
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
PIU’ DISOCCUPAZIONE
e e
MENO INVESTIMENTI PIU’ AZIENDE CHE
CHIUDONO
61. L’austerità non può funzionare:
«La crisi ha a che fare con una mancanza
di crescita. I mercati obbligazionari non
attaccherebbero i governi – uno dopo
l’altro – se le loro economie stessero
crescendo e la disoccupazione fosse bassa
[…] Non dobbiamo dimenticare un’idea
basilare per cui la SPESA E’ UGUALE
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
AL REDDITO, che a sua volta CREA
OCCUPAZIONE»
Prof. Bill Mitchell
62. Piano B: diventare più competitivi…
• «Le nostre decisioni in parte hanno contribuito ad aggravare la
crisi economica» (Mario Monti, 2012).
• MA «Il consolidamento fiscale è inevitabile nel contesto
attuale e concede il tempo necessario per le riforme strutturali.
[…] Gli effetti negativi possono essere compensati dalla
riforma del mercato del lavoro e da altre riforme. […] Il
pregiato modello sociale ed economico dell'Europa - che
garantisce la sicurezza del lavoro e gli ammortizzatori generosi
- è obsoleto» (Mario Draghi, 2012).
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• Infatti, «[..] il rilancio della crescita deve avvenire attraverso
un impegno senza tregua per il miglioramento della
competitività e non attraverso un ulteriore indebitamento»
(Mario Monti, 2012).
63. Problema:
• Se un paese ha un surplus nei confronti del resto del
mondo significa che qualche altro paese è in deficit nei
suoi confronti.
• Non può esserci un Paese CREDITORE senza almeno un
altro Paese DEBITORE.
• Quindi non tutti i paesi possono essere in surplus
contemporaneamente a meno di non esportare su
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Marte, Saturno….
64. Come si fa a diventare
competitivi?
« […]gli Stati che individualmente hanno tentato di
aumentare le esportazioni nette nel momento in cui la
domanda interna calava, dal momento che i tassi di
cambio con gli altri membri dell'Eurozona sono
fissi, hanno avuto come unica alternativa quella di
mantenere o ridurre i salari e i prezzi interni».
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
S. Kelton e L. R. Wray Can Euroland survive?, 2009
65. Quindi per diventare più
competitivi:
Due possibilità:
1) Si svaluta la MONETA
2) Si svalutano i SALARI.
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Oggi, con l’Euro, non potendo svalutare la moneta, l’unica
opzione è quella di SVALUTARE I SALARI dei lavoratori!
66. Quali finalità nasconde
davvero l’austerità…
• (S)VENDITA DEI BENI PUBBLICI
• PROFITTI PER LE ISTITUZIONI FINANZIARIE CHE
PRESTANO SOLDI AGLI STATI
• VINCOLO ESTERNO FORTE PER IMPORRE
MODERAZIONE SALARIALE AI LAVORATORI (se
aumenta la disoccupazione i lavoratori sono costretti ad
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
accettare salari più bassi)
• CREAZIONE DI MASSE DI DISOCCUPATI DISPOSTI A
LAVORARE PER STIPENDI “CINESI
67. Sapevano?
• «Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno
di CRISI, e di GRAVI CRISI, per fare passi avanti. I
passi avanti dell’Europa sono per definizione cessione di
parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. È
chiaro che il potere politico, ma anche il senso di
appartenenza dei cittadini a una collettività
nazionale, possono essere pronti a queste cessioni solo
quando il costo politico psicologico del non farle diventa
superiore al costo del farle, perchè c’è una crisi in atto
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
visbile, conclamata».
Mario Monti, 2011
68. Sapevano???
«Sono sicuro che l’euro ci costringerà a introdurre un
nuovo insieme di strumenti di politica economica.
Proporli adesso è politicamente impossibile. Ma UN BEL
GIORNO CI SARÀ UNA CRISI e si creeranno i nuovi
strumenti».
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Romano Prodi, 2001
69. Non è un happy ending…
• Il vincolo esterno dei mercati, la perdita di sovranità
monetaria e le rigidità del cambio derivanti dall'adozione
dell'Euro, la crisi e lo spettro del fallimento dello Stato, i
governi che cadono sotto i colpi dello spread sono tutti
strumenti funzionali all'approvazione di riforme che
chiaramente mirano a “disciplinare” il mondo del
lavoro, destinate a far peggiorare in modo permanente le
condizioni di lavoro e di vita di milioni di persone in
Europa per i prossimi decenni.
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• L’Euro, oggi, è lo strumento che tiene insieme tutto
questo!!!
70. • 1) L’Italia annuncia che tasserà unicamente nelle nuove
Lire;
• 2) Tutti i pagamenti da parte del governo saranno
effettuati in nuove Lire;
• 3) Ri-unione del ministero del Tesoro con la Banca
d’Italia;
• 4) Il tasso di cambio sarà variabile e libero;
• 5) Il governo finanzia un PLG;
• 6) Il governo rinegozia i contratti da Euro a Lire (in base
al codice civile) compresi i mutui contratti con le banche
italiane;
• 7) Tutti i c/c saranno assicurati dalla Banca d’Italia.
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
Dopo che si fa?
73. Per approfondire:
• memmt.info (italiano)
• neweconomicperspectives.org (inglese)
• moslereconomics.com (inglese)
Matteo Bernabè – Daniele Della Bona
• bilbo.economicoutlook.net (inglese)
Hinweis der Redaktion
Per capireilsistemaeconomicobisognapartiredallasua base, ovverodallamoneta
Significache lo Stato non promettepiù di convertireunabanconota con un pezzod’oro, come teoricamentepotevaavvenire prima del ’71.
2) La spesa-emissionedelloStatovienesempre prima dellaraccoltadelletasse, vistocheioStatosonol’unicomonopolistadellamoneta.4) Mettiamochefissoun’aliquota di imposta al X percento.
4) Ricordatevisempreche la spesadelloStatoè un attoche precede la raccoltadelleimposte, in quanto lo Statoèil primo e unicoemittentedellamoneta.5) Le imposteaumenterannoquandol’economiacorreràtroppo e diminuirannoquandol’economiarallenta. Si tratta di unostrumento anti-ciclico. ANTI-CICLICO:è un terminechecaratterizza un interventocheva in sensocontrario al cicloeconomico.
FOTO BILL MITCHELL
Detto in altre parole: a ognidebitochesicreadentroquestosettorecorrisponde un credito. Quindi la sommasaràsempre ZERO
Non sipuò fare affidamentoesclusivamentesulsettoreestero, perché non tutti I Paesipossonoesserecontemporaneamente in surplus: a un Paese in debitocorrispondeuno in credito. 2) Per essere in credito con l’esterosipuògenerareunaconcorrenza al ribassosenza fine checomporteràunacompressionedeisalari e unariduzionedelletutele per I lavoratori (la cosiddettaflessibilità).
NEGLI ANNI 90 L’ITALIA HA TOCCATO IL 132% DEL PIL (OGGI 126%) MA NON ERA A RISCHIO FALLIMENTOIL GIAPPONE HA 230% SUL PIL, 5 VOLTE QUELLO DELL’ITALIA
Quando loStatoritirerà le imposte, mettiamochechieda 40, ilsaldodelloStatosarà -60 e ilsaldo del settoreprivatosarà +60.
[FINE] Il pienoimpiego, dunque, per evitareglialtissimicosti, soprattuttosociali, delladisoccupazione.
Perché Si tratta di costisociali. C.DIRETTI: (riduzionedelladomanda di beni e servizicheporta ad altradisoccupazione) /
Anti-ciclico, è un terminechecaratterizza un interventocheva in sensocontrario al cicloeconomico.
2) Che come noto non garantisconoilmantenimentodellaformazione e dellecompetenze. Stando a casa, non lavorando, le propriecompetenzediminuiranno, con maggioridifficoltà a essereriassorbiti dal settoreprivato, chenecessitasempre di personale in qualchemodoformato.