Mael Chiabrera, Software Developer; Viola Bongini, Digital Experience Designe...
Cap 5. LA TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA: PRESENZA E PRESENZA SOCIALE
1. LA TEORIA DELLA INTER-AZIONE SITUATA: CORPO, SPAZIO E PRESENZA
2. Riuscendo ad attuare le proprie intenzioni attraverso l’artefatto il soggetto diventa presente in esso.
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6. Damasio identifica nel senso del Sé il nucleo essenziale della coscienza , risultato dell’interazione e delle relazioni tra l’organismo e l’oggetto. Tale capacità evolve nel tempo portando a livelli di coscienza più elevati. PROTO-SE’ Ha il compito di definire i confini dell’organismo nello spazio attraverso il controllo delle funzioni somatiche SE’ NUCLEARE SE’ AUTOBIOGRAFICO E’ una rappresentazione consapevole del presente nel quale sono contemporaneamente presenti oggetto, posizione del corpo e relazione Attraverso l’uso del linguaggio è possibile creare la propria storia, in cui collocare e strutturare le diverse esperienze sperimentate.
9. Possiamo identificare 3 diversi livelli di presenza , separati ed evolutivamente successivi . PROTO PRESENZA La capacità di attuazione delle intenzioni Motorie attraverso il movimento del corpo (sé in opposizione al non sé). PRESENZA NUCLEARE PRESENZA ESTESA La capacità di attuazione delle intenzioni Prossimali attraverso l’identificazione delle affordance dirette (sé in relazione al mondo presente). Capacità di attuazione delle intenzioni Distali, attraverso l’identificazione delle affordance mediate (sé in relazione al mondo pensabile/possibile).
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11. Possiamo identificare 3 diversi livelli di presenza sociale , evolutivamente successivi ma inclusivi . PROTO PRESENZA SOCIALE La capacità di riconoscimento delle intenzioni Motorie che consente al Sé di riconoscere un Altro intenzionale PRESENZA SOCIALE OGGETTUALE PRESENZA SOCIALE EMPATICA La capacità di riconoscimento delle intenzioni Motorie e Prossimali che consente al Sé di riconoscere un Altro la cui intenzione è rivolta verso di lui La capacità di riconoscimento delle intenzioni Motorie, Prossimali e Distali, che consente al Sé di riconoscere un Altro le cui intenzioni corrispondano a quelle del Sè
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13. I livelli della presenza Rapporto con il Sè Funzione Capacità Richiesta Elementi che aumentano il livello di presenza Livello evolutivo Proto presenza Sè in opposizione al non-Sé ( Il corpo come confine ) Attuare le intenzioni Motorie attraverso l’azione corporea Associare correttamente all’interno del flusso sensoriale gli stimoli correlati ai propri movimenti L’accoppiamento tra percezione e azione Iniziale Presenza nucleare Sè in opposizione al mondo esterno che lo circonda ( Il mondo presente come confine ) Attuare le intenzioni Prossimali attraverso l’identificazione delle affordance dirette Separare e accoppiare rappresentazioni e percezioni, identificando le percezioni rilevanti. La vividità, la multisensorialità e la riconoscibilità Medio Presenza estesa Sè in relazione al mondo pensabile ( Il mondo possibile come confine ) Attuare le intenzioni Distali attraverso l’identificazione delle affordance mediate Analizzare le rappresentazioni, identificando quelle rilevanti La rilevanza Elevato
14. Qual è il legame tra i 3 livelli della presenza? La simultanea influenza sull’azione del soggetto La percezione di una riduzione nel livello di presenza legata all’impossibilità di raggiungere il proprio obiettivo attraverso l’uso di un medium è detta OPACITA’
15. L’elemento che consente di identificare le affordance dirette e mediate è la rilevanza (relevance) che il soggetto attribuisce ai diversi stimoli Uno stimolo è rilevante quando la sua analisi produce un effetto cognitivo positivo: l’indicazione presente o futura di un cambiamento positivo o negativo all’interno dei confini in cui si posiziona il Sè Uno strumento che consente di concretizzare l’idea di “intrenalità” è il concetto di “ bisogno ”: un principio di attivazione che attraverso la sua soddisfazione consente l’omeostasi, il mantenimento dei confini del Sè La rilevanza non è mai assoluta: è sempre situata e legata all’azione
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17. Tre fasi nel processo di sviluppo delle capacità imitative: 1) la capacità di imitare un essere umano 3) la capacità di riconoscere in un essere umano le intenzioni e le emozioni 2) la capacità di identificare un essere umano che imita il bambino Il soggetto è in grado di riconoscere solo le intenzioni che è in grado di attuare
18. I livelli della presenza sociale Rapporto con l’altro Funzione Capacità Richiesta Attività sociale possibile Livello evolutivo Proto presenza sociale Altro in opposizione al Sé ( L’Altro ha delle intenzioni ) Riconoscere all’interno del flusso sensoriale un «Altro simile a sé» Il riconoscimento delle intenzioni Motorie Imitazione Iniziale Presenza sociale intenzionale Altro verso il Sé ( L’Altro ha come contenuto intenzionale il Sé ) Riconoscere all’interno del flusso sensoriale un Altro la cui intenzione è rivolta verso il Sé Il riconoscimento delle intenzioni Motorie e Prossimali Interazione Medio Presenza sociale empatica Altro come il Sé ( L’Altro ha le stesse intenzioni del Sé ) Riconoscere all’interno del flusso sensoriale un Altro le cui intenzioni corrispondano a quelle del Sé Il riconoscimento delle intenzioni Motorie, Prossimali e Distali Comunicazione Elevato