2. Origini
L'hip hop si divide in hold school e new style; hold school, o vecchia scuola,
rappresenta le origini dell‘ hip hop, mentre il new style è uno stile in
continua evoluzione molto più fluido e con libera interpretazione.
L'Hip Hop è un un movimento culturale nato in prevalenza nelle comunità
afroamericane e latino americane del Bronx, quartiere di New York,
agli inizi degli anni 1970. DJ Kool Herc , un immigrato giamaicano, era uno
dei più popolari dj a New York durante il 1972-1975 e suonava nei block
party del Bronx passando velocemente dai dischi reggae e quelli funk,
rock e disco, notò che i newyorkesi non amavano particolarmente il
reggae. Herc ed altri dj notarono, inoltr,e che chi ballava la loro
musica preferiva più le parti con forti percussioni, ed iniziarono ad
estendere l'uso del mixer audio e del doppio giradischi. All'interno di
una atmosfera di forte competizione, Herc, i suoi amici ed i suoi
quot;avversariquot; svilupparono velocemente altre tecniche di missaggio per
mantenere i partecipanti attivi, eccitati. Come in Jamaica, questi
elementi erano accompagnati da dei performer che parlavano mentre
suonava la musica; inizialmente furono chiamati MCs (dall'inglese
Masters of Ceremonies, maestri di cerimonie) e, più tardi, rapper. I primi
rapper si focalizzavano sull'introduzione di sé stessi, del DJ e degli
altri addetti ai lavori, ma presto le loro performance si svilupparono
fino a comprendere improvvisazioni e semplici beat four-count assieme a
piccoli cori. Più tardi gli MC aggiunsero liriche più complesse e spesso
umoristiche, comprendenti anche temi a sfondo sessuale. Va ricordato
che la musica hip hop è cresciuta stabilmente nella popolarità, ed alla
fine degli anni 1970 iniziò a diventare la principale forza artistica che
si stava espandendo negli Stati Uniti. Negli anni 1980, gli aspetti di
4. Breaking
Il b-boying (conosciuto come Breaking o Breakdance) è uno stile
dinamico di Danza. Il termine breakdancer (spesso contratto in
breaker) si è originato dai danzatori delle feste animate da
Kool Herc, che eseguivano i loro migliori movimenti sui break
dei pezzi selezionati. Il breaking è uno dei maggiori elementi
della cultura hip hop, comunemente associato anche se diverso
da, quot;poppingquot;, quot;lockingquot;, quot;hittingquot;, quot;tickingquot;, quot;boogalooquot; ed altri
stili di ballo funk sviluppatisi indipendentemente a New York
durante il XX secolo. Era comune durante gli anni 1980 vedere
gruppi di persone con una radio su campi di basket, marciapiedi
e simili, esibirsi in show di breakdance per un pubblico anche
vasto.
La danza new style proviene dal breakdancing, ma non consiste
esclusivamente in movimenti tipici della breakdance.
Diversamente da altre forme di danza, che sono spesso
strutturate, la new style ha poche (o nessuna) limitazioni di
posizione o di passi. La grande differenza tra new style e
breakdance e che la new style si balla generalmente in piedi
invece la breakdance ha si dei passi in piedi, ma, generalmente,
si balla quot;per terraquot;. La breakdance si diffonde dall'america
all'europa, poi in tutto il mondo. La gara piu importante dalla
5. Writing
Nei tempi passati, i graffiti ricoprivano un speciale
significato tra gli elementi della cultura hip hop e si
tratta di una forma d'arte esistente già dagli anni
1950, pur essendosi sviluppata in maniera decisiva solo
nei tardi anni 1960 per fiorire durante la decade
successiva.
I Graffiti, nella cultura hip hop, diventarono un modo per
etichettare una crew o una gang, e fu utilizzato
soprattutto in tal senso negli anni 1970 nella
metropolitana di New York, espandendosi più tardi agli
altri muri della città.
La prima forma di graffiti nella metro era un veloce
marchio fatto con vernice spray, detto tag, che presto
si sviluppò in grandi ed elaborate calligrafie,
complete di effetti di colore, ombreggiature, eccetera.
Con il passare del tempo, i graffiti si svilupparono
artisticamente e cominciarono a definire fortemente
l'aspetto delle aree urbane. Nel 1976, artisti dei
graffiti quali Lee Quinones iniziarono a dipingere interi
murales con elaborate tecniche.
Il libro Subway Art (New York: Henry Holt & Co, 1984) ed il
programma TV Style Wars (andato in onda per la prima
volta su PBS del 1984) furono tra le prime vie che seguì
6. Djing
L'hip hop non ha inventato la pratica del DJing, ma ne ha
esteso i confini e le tecniche. Il primo DJ hip hop è stato
Kool Herc, che creò l'hip hop attraverso l'isolamento dei
break dal resto della canzone. Altri DJ come
Grandmaster Flash,Grand WizardTheodore e
Grandmaster Caz diedero al genere ulteriori
innovazioni come l'introduzione dello scratching e del
Beat juggling, tecniche appartenenti al Turntablism.
Tradizionalmente il DJ utilizza due giradischi
contemporaneamente, connessi ad un mixer, un
amplificatore, altoparlanti, ed altri diversi pezzi
dell'equipaggiamento tipico occorrente per suonare
musica elettronica. Il DJ può così produrre vari giochi
(detti tricks) tra i due album presenti sui giradischi. Il
risultato è un suono unico, creato dalla combinazione
sonora di due separate canzoni in un unico pezzo. il Dj
non va quindi confuso con il produttore discografico
della traccia musicale (pur essendoci una
considerevole sovrapposizione tra i due ruoli).
7. MCing
L'Mc (Master of Cerimonies) intrattiene il pubblico con il suo rap
(espressione ritmica di rime), riprendendo le radici giamaicane
del toasting. Il primo vero MC nella cultura hip hop si può
definire Coke la Rock. Il rapping e l'arte dell'MCing si sono
sviluppati attraverso gli anni grazie alle conquiste di artisti
quali Melle Mel, kool moe dee, Schooly D, Run MC e
Uno dei più importanti aspetti dell'MCing è il concetto di battle
(battaglia). Le battaglie sono in buona sostanza competizioni
tra due Mc a colpi di rime rap, pratica datata nei primi anni
della cultura hip hop. Lo scopo di tali battaglie è di
svalutare il proprio avversario e le proprie qualità liriche o
personali, oltre a ricercare il favore del pubblico per la
propria performance. Il livello di impressione destato nel
pubblico dai competitori di tali sfide è determinato da varie
forme di espressione, dall'abilità, dagli insulti utilizzati e
dalla capacità di quot;muovere la follaquot;. La reazione del pubblico
determina la vittoria, riconoscendo il migliore quot;poetaquot;.
La maggior parte dei veri battles si svolgono nei club hip hop
underground e negli eventi similari, sebbene altri si svolgano
informalmente negli angoli delle strade. Molti dei più
conosciuti MC esperti in questo tipo di sfide sono saliti alla
ribalta grazie a battle svolti in radio più o meno locali, o
producendo dischi di dissing in cui dichiarano i propri nemici. La
maggior parte dei battles sono eventi pubblicitari usati per
dare esposizione ai partecipanti ed acquisire quindi più fan.
Sono invece meno comuni delle sfide tra MC, corrispondenti
8. Beatboxing
Il Beatboxing, inventato da Doug E.Fresh, considerato da
molti il quot;quinto elementoquot; dell'hip hop, è rappresentato
dall'imitazione vocale delle percussioni tipiche dell'hip
hop. È quindi l'arte di creare beat, rythm e più in
generale melodie utilizzando solo la bocca. Il termine
beatboxing è derivato dall'imitazione della prima
generazione delle drum machine chiamate appunto
beatbox.
Questa forma d'arte ha goduto di una forte presenza
soprattutto negli anni Ottanta grazie ad artisti come i
Fat Boys e Biz Markie. Il Beatboxing declinò in
popolarità presso i breakers alla fine degli anni
Ottanta, tornando ad essere un elemento underground
di questa cultura. La resurrezione è avvenuta alla fine
degli anni Novanta con la release di quot;Make the Music
2000quot; di Rahzel dei Roots. Internet ha fortemente
aiutato la rinascita del moderno beatboxing a livello
globale grazie all'interazione dei tanti appassionati
sul sito inglese Humanbeatbox.com.
Il Beatboxing recentemente ha anche varcato i suoi
tradizionali scopi (imitazione delle drum machine per
creare beat adatti come basi) giungendo a nuove forme