biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
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1. AZIONE SOSTANZE ESTINGUENTI
L’incendio e la prevenzione incendi
Per interrompere la combustione occorre eliminare uno dei 3 fattori del
TRIANGOLO DEL FUOCO
COMBUSTIBILE COMBURENTE TEMPERATURA
Azione di separazione:
allontanamento del combustibile
dal comburente non ancora
combusto da quello già combusto
con ripari, barriere non
infiammabili, forti getti di
H2O, rimozione con mezzi
meccanici, smassamento
Azione di inibizione
chimica: intervento sulla reazione
di combustione
con sostanze che inibiscono il
processo di combustione (HALON)
Azione di soffocamento:
sottrazione comburente alla
combustione applicando mezzi
incombustibili o sostituzione
atmosfera presente
con gas inerti (CO2 o N2)
Azione di
raffreddamento:
riduzione temperatura del
focolaio al di sotto del valore
di accensione con
sostanze che riscaldandosi
tolgono grandi quantità di
energia alla reazione di
combustione
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2. La più comune sostanza estinguente per facile reperibilità e costo trascurabile
L’azione dell’acqua è riconducibile ai seguenti effetti:
Abbassamento temperatura
Soffocamento
Diluizione
Imbevimento
Molto efficace per fuochi classe “A”
Per fuochi classe “B” usata solo se ha peso specifico inferiore a quello del
liquido incendiato
Non può essere usata per fuochi classe “C, D, e E”
Non trova impiego in luoghi a temperatura inferiore a 0oC
SOSTANZE ESTINGUENTI
L’incendio e la prevenzione incendi
ACQUA - H2O
RICORDA: l’H2O è un buon conduttore elettrico quindi non può essere
usata per apparecchiature sotto tensione elettrica
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3. L’incendio e la prevenzione incendi
SCHIUMA
La schiuma è una soluzione in H2O di un liquido schiumogeno
L’azione della schiuma è riconducibile ai seguenti effetti:
Separazione del combustibile dal comburente
raffreddamento
Sono suddivise in base alla loro espansione
Bassa
Media
alta
In relazione al tipo di combustibile si impiegano diverse schiume:
LIQUIDI
SCHIUMOGENI
Fluoro proteinici
Sintetici
Fluoro sintetici (AFFF)
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4. L’incendio e la prevenzione incendi
Costituite da particelle solide di H3CO2, K, fosfati e sali
organici
L’azione della polvere è riconducibile ai seguenti effetti:
Separazione combustibile dal comburente
Raffreddamento combustibile incendiato
Inibizione processo di combustione
SOSTANZE ESTINGUENTI
POLVERI
AZIONE DELLA POLVERE =
decomposizione chimica delle sostanze
contenute, effettuata dal calore/aumento
della temperatura
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5. L’incendio e la prevenzione incendi
Utilizzati in incendi di ambienti chiusi
SOSTANZE ESTINGUENTI
GAS INERTI
N2 CO2
Effetti della CO2 sulla combustione:
SOFFOCAMENTO per eliminazione del contatto dell’O2 con il
comburente
RAFFREDDAMENTO per sottrazione di calore per assorbimento
energia durante il passaggio da liquido a gas
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6. L’incendio e la prevenzione incendi
L’azione estinguente avviene per blocco della reazione
chimica di combustione = CATALISI NEGATIVA
Efficaci su incendi in ambienti chiusi e poco ventilati
Non danneggiano i materiali con i quali vengono a contatto
SOSTANZE ESTINGUENTI
IDROCARBURI ALOGENATI (HALON)
P.S.
HALON: ad oggi uso vietato dalla legge in
quanto responsabile di inquinamento e disturbo
atmosferico (buco ozono). In alternativa si
utilizzano inertizzanti e anticatalitici sostitutivi.
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7. PRINCIPALI CAUSE
D’INCENDIO
L’incendio e la prevenzione incendi
Presso l’ambiente lavorativo è possibile trovare molteplici situazioni di
pericolo incendio
quindi:
È bene suddividere ciascun complesso in base alla posizione logistica, contenuti
dei locali e tipo di lavorazioni che si svolgono
Si attua zona per zona la “VALUTAZIONE DEL RISCHIO D’INCENDIO”
di conseguenza:
Si crea un “DOCUMENTO DI SICUREZZA INCENDI” utilizzato per il servizio
antincendi e per la stesura del “PIANO DI EMERGENZA”
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8. PRINCIPALI CAUSE
D’INCENDIO
L’incendio e la prevenzione incendi
Identificano i pericoli
Identificano persone esposte
Verificano le rispondenza alle norme
di sicurezza
INDIVIDUAZIONE ZONE DI PERICOLO INCENDIO
Riducono i rischi d’incendio
Attuano interventi migliorativi di prossima
attuazione
Attuano interventi migliorativi differiti
Per ciascuna zona individuata si:
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9. PRINCIPALI CAUSE
D’INCENDIO
L’incendio e la prevenzione incendi
Deposito non corretto di sostanze combustibili o liquidi infiammabili
Deposito rifiuti, carta o altro che possa essere incendiato per errore o
volontariamente
Uso non idoneo di fiamme libere
Scarsa manutenzione dei macchinari
Inidonea pulizia delle varie zone
Impianti elettrici sovraccaricati
Interventi su impianti elettrici senza preventivo controllo dell’impianto
Apparecchiature elettriche lasciate in tensione quando non sono utilizzate
Utilizzo di apparecchi elettrici portatili per il riscaldamento
Ostruzione delle aperture di ventilazione di apparecchiature elettriche
Fumare in zone dove è vietato
Negligenza di addetti alla manutenzione
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10. L’incendio e la prevenzione incendi
Il personale è tenuto a conoscere la prevenzione incendi
Gli incaricati devono effettuare REGOLARI VERIFICHE per
accertare il mantenimento delle misure di sicurezza antincendio
I lavoratori devono essere istruiti a lasciare in condizioni di
sicurezza il luogo di lavoro
I lavoratori devono segnalare agli addetti alla prevenzione
incendi ogni situazione di potenziale pericolo di cui vengono a
conoscenza
ACCORGIMENTI COMPORTAMENTALI
DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI
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11. La protezione incendi
ANALISI DEL RISCHIOPROBABILITÁ
Elevata
Rischio inaccettabile
Medio alta
Medio bassa
Bassa
Trascurabile Modesta Notevole Ingente
MAGNITUDO
PROTEZIONE
PREVENZIONE
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12. EFFETTI DELL’INCENDIO
SULL’UOMO
L’incendio e la prevenzione incendi
Principali effetti dell’incendio sull’uomo:
ANOSSIA
AZIONE TOX FUMI
VISIBILITA’
AZIONE TERMICA
Determinati dai
prodotti della
combustione
GAS DI COMBUSTIONE
FIAMMA
CALORE
FUMO
Gas di combustione più frequenti e pericolosi
MONOSSIDO DI CARBONIO
FOSGENE
ANIDRIDE CARBONICA
ACIDO CIANIDRICO
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13. EFFETTI DELL’INCENDIO
SULL’UOMO
L’incendio e la prevenzione incendi
Si sviluppa in incendi covanti in ambienti chiusi e in carenza di O2
Incolore, inodore, non irritante, molto tossico
Viene assorbito per via respiratoria, passa nel sangue, si lega con
l’emoglobina formando CARBOSSI-EMOGLOBINA= arriva meno O2 ai
tessuti
Sintomi:
Respirazione difficoltosa, colorazione rosso vivo delle
mucose, cefalea, nausea, vomito, tachicardia, astenia, tremori
muscolari, perdita coscienza, morte
MONOSSIDO DI CARBONIO
N.B.
Da considerare effetti CO combinati a situazione di stress, panico,
condizione termiche avverse, tempi di esposizione in un incendio
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14. EFFETTI DELL’INCENDIO
SULL’UOMO
L’incendio e la prevenzione incendi
Gas asfissiante per sostituzione O2 dell’aria
Quando scendono i volumi dell’ O2 al di sotto del 17%, produce
asfissia
Non produce effetti tossici
Stimolando il ritmo respiratorio (IPERVENTILAZIONE). L’aumento del
ritmo respiratorio fa aumentare il volume di CO2 inalati per
minuto, velocizzandone i sintomi
Sintomi:
Iperventilazione, paralisi sistema respiratorio, morte in pochi minuti
ANIDRIDE CARBONICA
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15. EFFETTI DELL’INCENDIO
SULL’UOMO
L’incendio e la prevenzione incendi
Acido che si sviluppa in incendi di lana, seta, resine
acriliche/uretaniche/poliamidiche in carenza di O2
Odora di mandorla amara
Viene assorbito per via respiratoria, cutanea e digerente
Agisce a livello sub-cellulare interrompendone la catena respiratoria
Genera grave sofferenza a tessuti ed organi ad alto fabbisogno di O2
(sist. nervoso centrale e cuore)
Sintomi:
Iperpnea (fame d’aria) aumento ritmo respiratorio, colorazione rossastra
della cute, cefalea, ipersalivazione, bradicardia, ipertensione
ACIDO CIANIDRICO
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16. EFFETTI DELL’INCENDIO
SULL’UOMO
L’incendio e la prevenzione incendi
Si sviluppa durante la combustione di materiali contenenti Cl
Particolarmente pericoloso in ambienti chiusi
A contatto con l’H2O o in presenza di umidità si scinde in CO2 + HCl
(HCl è altamente caustico)
Viene assorbito per via respiratoria
Sintomi:
Irritazione mucose,/occhi, lacrimazione, secchezza fauci, costrizione
toracica, vomito, mal di testa
FOSGENE
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17. L’incendio e la prevenzione incendi
TABELLA CONTROLLI DI SICUREZZA PERIODICI
CONTROLLI SICUREZZA
1 Luoghi di lavoro destinati alle vie d’uscita Sgombri da pericoli e vincoli
2 Vie d’uscita Regolarità d’apertura
3 Porte resistenti al fuoco Regolarità d’apertura ed integrità
4 Apparecchi elettrici che non restano in servizio Messi fuori tensione
5 Fiamme libere
Spente o lasciate in condizioni
sicure
6 Rifiuti e scarti combustibili Rimossi
7 Materiali infiammabili Depositati in luoghi sicuri
8 Luoghi di lavoro in genere
Assicurato contro gli accessi
incontrollati
ACCORGIMENTI COMPORTAMENTALI
DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI
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18. L’incendio e la prevenzione incendi
Il personale deve adeguare i propri comportamenti ponendo
particolare attenzione a:
Deposito e utilizzo di materiali infiammabili e facilmente combustibili
Utilizzo di fonti di calore
Impianti ed apparecchi elettrici
Fumo
Rifiuti e scarti combustibili
Aree non frequentate
Rischi legati a incendi dolosi
ACCORGIMENTI COMPORTAMENTALI
DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI
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19. L’incendio e la prevenzione incendi
ACCORGIMENTI COMPORTAMENTALI
DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI
Impianti di estinzione
Impianti di rilevazione d’allarme incendio
Impianti di distribuzione e utilizzo gas
Impianti ed apparecchi elettrici
Impianti a rischio specifico
(montacarichi, cucine, centrali termiche..)
Vie d’uscita
Illuminazione di sicurezza
VERIFICHE E MANUTENZIONE SUI PRESIDI ANTINCENDIO
Devono essere
oggetto di regolari
verifiche e
mantenute in
efficiente funzione
Scopo dell’attività di controllo e manutenzione è rimuovere cause, deficienze, danni
o impedimenti per il corretto funzionamento ed uso dei presidi antincendio
Controlli periodici devono essere eseguiti da personale qualificato
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20. L’incendio e la prevenzione incendi
ACCORGIMENTI COMPORTAMENTALI
DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI
L’informazione si basa sulla valutazione dei rischi, fornita al
lavoratore all’assunzione, e aggiornata in caso di mutamento/i
situazione luogo/i di lavoro
Molti incendi possono essere prevenuti richiamando
l’attenzione del personale su cause e pericoli
d’incendio più comuni
Tutto attraverso un’idonea
INFORMAZIONE e FORMAZIONE ANTINCENDIO
P.S.
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