La nuova normativa sul bilancio e le sue relazioni con la prassi internazionale
Piano triennale AREA Science Park 2011 e Progetti Premiali
1. CONSORZIO PER L’AREA DI
RICERCA SCIENTIFICA E PIANO
TECNOLOGICA
DI TRIESTE TRIENNALE
2011-2013
QUANDO SOFFIA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO,
ALCUNI FANNO MURI, ALTRI MULINI A VENTO.
(PROVERBIO CINO-CARSOLINO)
5. INTRODUZIONE ..................................................................................................................................... 5
1 CHI SIAMO .......................................................................................................................................... 7
2 COSA FACCIAMO ............................................................................................................................. 9
.
2.1 Le principali aree di intervento del Consorzio ........................................................................ 9
2.2 La valutazione come pratica per la crescita delle competenze distintive ........................ 12
.
2.3 Stakeholder ................................................................................................................................ 13
3 STATO DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITÀ RELATIVE ALL’ANNO PRECEDENTE ........... 14
3.1 Risultati raggiunti nell’ambito del Trasferimento Tecnologico ........................................... 14
.
3.2 Risultati raggiunti nell’ambito della Formazione avanzata ................................................. 23
3.3 Risultati raggiunti nell’ambito della gestione del Parco Scientifico e Tecnologico ......... 28
3.4 Risultati raggiunti nell’ambito dell’attività scientifico-divulgativa ........................................ 33
4 GLI OBIETTIVI GENERALI DA CONSEGUIRE NEL TRIENNIO ............................................. 36
4.1 Obiettivi strategici ..................................................................................................................... 37
.
4.2 Progetti strategici in fase di avvio ........................................................................................... 60
4.2.1 Progetto Calabriainnova ............................................................................................................ 60
4.2.2 Progetto Campus Manufacturing Melfi .................................................................................... 64
4.2.3 Progetto Lucania Futura ............................................................................................................ 65
5 RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI ........................................................................................ 68
.
6 QUADRO DELLE COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI DI RILIEVO ..... 78
7 INFRASTRUTTURE DI RICERCA ................................................................................................. 83
7.1 Campus di Padriciano .............................................................................................................. 83
7.2 Campus di Basovizza ............................................................................................................... 84
7.3 ENERPLAN ed altre iniziative nel campo del risparmio energetico ................................ 85
.
7.3.1 ENERPLAN ................................................................................................................................. 85
.
7.3.2 Impianti fotovoltaici ..................................................................................................................... 91
8 QUADRO DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE .................................................................. 92
9 LE RISORSE UMANE NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ ........... 97
9.1 Situazione del personale al 31 dicembre 2010. ................................................................... 97
9.2 Programmazione delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato e determinato.
98
9.3 Le azioni connesse alla formazione: .................................................................................... 100
3
6. 10 AZIONI CONNESSE ALLA FORMAZIONE ED INIZIATIVE DI TRASFERIMENTO
TECNOLOGICO ..................................................................................................................................... 105
.
10.1 Formazione .............................................................................................................................. 105
10.2 Trasferimento tecnologico ..................................................................................................... 108
11 ELENCO DELLE PROPOSTE CONCERNENTI I PROGETTI PREMIALI ........................ 112
12 INDICAZIONE DELLA SPESA AMMINISTRATIVA .............................................................. 112
13 CONCLUSIONI ........................................................................................................................... 113
ALLEGATI
ALLEGATO 1 ‐ PROGETTO PREMIALE “Research Management System: APPROCCIO INTEGRATO
CON METODOLOGIE INNOVATIVE PER LA VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA PUBBLICA CON
L’IMPRESA”
ALLEGATO 2 ‐ PROGETTO PREMIALE “LA VALUTAZIONE DI PERSONE ED ORGANIZZAZIONI CON LA
“FUZZY LOGIC” APPLICATA AGLI EPR”
Pubblicati in documenti separati
4
7. INTRODUZIONE
Il piano triennale è stato redatto tenendo conto delle esigenze degli stakeholder e avvalendosi
degli strumenti innovativi per la pianificazione, strategica ed operativa, che il Consorzio ha
sviluppato e applicato negli ultimi anni ad integrazione di quelli richiesti per legge.
I principali sono:
Il Profilo Dinamico delle Attività (PDA) di un Ente di Ricerca;
Il Bilancio del Capitale Intellettuale;
Il Rapid Strategic Assessment (RSA);
L’analisi delle competenze distintive;
Il metodo dello scenario poliennale;
I sistemi di governance e di valutazione delle prestazioni di persone e di organizzazioni
(inclusi metodi con la fuzzy logic).
La descrizione di queste ed altre metodologie si trovano:
nel documento della Vision e dei suoi allegati (approvato dal CdA il 07.07.2011 e reperibile
sul sito www.area.trieste.it/vision)
nel Bilancio Sociale (www.area.trieste.it/bilanciosociale)
nel piano della Performance dell’Ente (approvato dal Cda il 24 gennaio 2011 e pubblicato
sul sito www.area.trieste.it/valutazione)
Dall’esame di tali documenti è possibile valutare da diversi punti di vista:
I consuntivi degli ultimi anni relativi alle attività ed ai risultati dell’Ente con il loro impatto
sugli stakeholder;
Il trend previsto nel prossimo futuro;
Gli obiettivi annuali e triennali con le strategie e le azioni necessarie per conseguirli e
superarli.
Una sintesi di consuntivi e target per il prossimo triennio è riportata anche nel capitolo 13 di questo
piano.
Inoltre, con allegati separati sono proposte le schede relative a due progetti premiali basati sulle
competenze distintive proprie dell’Ente e relative alla diffusione dei metodi per la valorizzazione dal
punto di vista tecnologico ed organizzativo della ricerca e dell’impresa.
Di fatto nel 2010 si è cominciata a concretizzare la sostanziale trasformazione che l’Ente ha
avviato negli ultimi anni.
I risultati più rilevanti fra quelli esposti nelle pagine del documento sono:
Iniziative nel Mezzogiorno:
- Il progetto “Basilicata Innovazione”, rivolto alla valorizzazione dei risultati della
ricerca e allo sviluppo delle imprese del territorio, ha concluso la fase di
reclutamento e formazione on the job dei 30 broker tecnologici previsti. Il know-how
di base è costituito dalle competenze distintive che AREA ha sviluppato o acquisito
nel trasferimento tecnologico e nella gestione organizzativa di ricerca e impresa.
L’iniziativa sta ora producendo i primi risultati concreti.
- Si è avviata Napoli Attiva S.r.l., joint venture in partnership con l’Università
Federico II, con scopi analoghi alla precedente e rivolta al territorio della Campania.
- Si stanno formalizzando iniziative simili in Calabria e Sicilia. I contatti proseguono
con altre Regioni.
Enerplan: il progetto, che prevede la realizzazione di 8 LID (Laboratori Impianti
Dimostrativi), ha permesso di conseguire un risultato di valenza internazionale: la caldaia
che non inquina in grado di contribuire sostanzialmente alla soluzione dell’inquinamento
5
8. urbano dovuto al riscaldamento. È in fase di conclusione la cessione del brevetto
internazionale per l’Italia. Sono avviati contatti per la sua valorizzazione a livello
internazionale.
Brevetti: per quanto riguarda Enerplan sono depositati, in comproprietà con PMI, 2 brevetti
internazionali ed altri 4 sono in esame.
Imprese e laboratori di ricerca con il supporto di AREA nel 2010 hanno depositato 17
domande di brevetto.
Spin-off: la procedura di AREA denomina “gruppi di sviluppo” gli spin-off in fase di
elaborazione delle innovazioni e di lancio sul mercato (primo anno di attività). I gruppi di
sviluppo avviati nel 2010 sono 6, cui si devono aggiungere ulteriori 3 approvati a fine anno
nell’ambito del progetto Basilicata Innovazione.
Questi pochi risultati citati indicano che, ad oggi, AREA dispone di metodologie di valorizzazione di
ricerca ed impresa innovative a livello internazionale. AREA sta, inoltre, rapidamente selezionando
e supportando lo sviluppo di innovazioni sostanziali nel campo energetico.
Ritengo che sia auspicabile un attento supporto del MIUR per la valorizzazione, a livello nazionale,
delle metodologie e dei risultati innovativi già disponibili.
ing. Giancarlo Michellone
Presidente di AREA Science Park
6
9. 1 CHI SIAMO
AREA Science Park è il primo parco scientifico e tecnologico multisettoriale nato in Italia.
Il Parco si estende su due campus che sorgono nei pressi di Trieste, città che negli ultimi decenni
si è distinta per la particolare vivacità nell’ambito della ricerca, divenendo un luogo di confronto per
scienziati provenienti da tutto il mondo.
AREA Science Park è nato nel 1978 (legge n. 546/77 attuata con D.P.R. del 6 marzo 1978, n. 102)
con l’obiettivo ambizioso e lungimirante di creare una struttura per favorire il contatto e lo sviluppo
comune di scienza e impresa.
Il compito di gestire il parco è stato affidato al Consorzio obbligatorio per l’impianto, la
gestione e lo sviluppo dell'Area per la ricerca scientifica e tecnologica della provincia di
Trieste, istituito con il D.P.R. 6 marzo 1978 n. 102.
Nel corso degli anni il Consorzio ha favorito la crescita del Parco scientifico e tecnologico, con il
progressivo insediamento di PMI high-tech e di numerosi laboratori, fra i quali alcuni istituti di
ricerca nazionali ed internazionali di grande rilevanza:
l’International Center for Genetic Engineering and Biotecnology (ICGEB), avviato nel 1988
sotto l’egida dell’UNIDO e oggi completamente autonomo;
la Sincrotrone S.p.A., per la realizzazione della macchina di luce di sincrotrone, costituita
nel 1986;
l’International Center of Science (ICS), retto dall’UNIDO, nel 1989;
il Consorzio di Biomedicina Molecolare (CBM), nato nel 2004, con lo scopo di coordinare il
Distretto Tecnologico di Biomedicina Molecolare del Friuli Venezia Giulia.
Alcune Unità Operative del CNR
Dai primi anni ’90 il Consorzio, Ente gestore del Parco, subisce una sostanziale trasformazione e
passa dall’iniziale focalizzazione sullo sviluppo e gestione del Parco per arrivare, alle soglie del
2000, alla realizzazione di strategie di valorizzazione dei risultati della ricerca e dell’innovazione sul
territorio, riassunti nella formula “Trasferimento tecnologico e valorizzazione”. AREA è
caratterizzata da un’originale coesistenza di esperienze di amministrazione pubblica e gestione
imprenditoriale, quest’ultima importata da manager di formazione industriale giunti alla fine degli
anni ’80, che hanno portato l’Ente a diventare un vero e proprio laboratorio metodologico per la
gestione strategica ed operativa dei processi di ricerca, innovazione e sviluppo di impresa.
In considerazione del rilievo scientifico e tecnologico che il Parco andava assumendo, nel
settembre del 1999 il Consorzio è diventato Ente di ricerca nazionale, sotto il diretto controllo del
MIUR, e ha modificato il suo nome in “Consorzio per l’AREA di ricerca scientifica e
tecnologica di Trieste”, di seguito per brevità AREA. Con lo stesso decreto legislativo,
prendendo atto della rilevanza “del polo scientifico e tecnologico del Friuli Venezia Giulia e delle
sue relazioni con l’estero”, ad AREA è stato affidato il compito di coordinare la rete degli Enti di
ricerca e degli atenei aventi sede in Friuli Venezia Giulia senza peraltro rinunciare alla sua
missione a livello nazionale..
Negli ultimi anni AREA ha sviluppato competenze distintive nel trasferimento tecnologico , nella
gestione della ricerca e impresa mediante l’innovazione sia tecnologica sia organizzativa nella
relativa formazione mediante metodologie originali a livello internazionale. Molte di queste
metodologie sono applicate anche agli insediati del Parco, che ha ottenuto i seguenti risultati:
7
10. Parco di AREA (TS) 2007 2008 2009
Totale Insediati 87 83 85
di cui
Enti di ricerca 22 19 17
Imprese 65 64 68
di cui
Enti e Imprese uscite 8 12 11
Imprese entrate 11 8 13
Unità personale 2.209 2.439 2.537 (+15%)
Fatturato Consolidato (M€)* 143,1 154,9 176.5 (+23%)
dati riferiti all’esercizio precedente
Tab. 1: Andamento Parco 2007 – 2009
8
11. 2 COSA FACCIAMO
2.1 Le principali aree di intervento del Consorzio
Le attività di AREA sono nate con un ambito regionale. La trasformazione della natura del
Consorzio e lo sviluppo di competenze distintive ha ampliato la loro applicazione a livello
nazionale, fornendo ritorni, anche economici ed occupazionali sia al territorio di origine. il Friuli
Venezia Giulia, che su scala nazionale.
Pur essendo Ente di Ricerca a valenza nazionale, l’attività del Consorzio è sostanzialmente
focalizzata sulle cosiddette missioni complementari che caratterizzano l’attività tipica di un Ente di
Ricerca o di un’Università1, cioè la “gestione strategica operativa” della formazione (circa il 20%
delle attività) e della ricerca per la competitività delle imprese e del territorio (circa l’80%).
Gli ambiti di intervento più importanti di AREA, di conseguenza, sono così sintetizzabili:
a) TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Comprende le seguenti attività:
ricerca finalizzata allo sviluppo e alla diffusione di nuove metodologie per la valorizzazione
dell’innovazione tecnologica ed organizzativa;
elaborazione di scenari tecnologici e di business;
scouting delle idee innovative e valutazione delle capacità scientifiche e manageriali per il
loro sviluppo;
valorizzazione della proprietà intellettuale;
valutazione delle imprese (loro missione ed obiettivi, strategie per conseguirli, mercati e
concorrenti, organizzazione, situazione economica e finanziaria, piani operativi).
pianificazione e gestione dei progetti di trasferimento tecnologico e di sviluppo
imprenditoriale;
selezione e sviluppo di start-up e spin-off;
trasferimento alle Amministrazioni Pubbliche (PA), a Agenzie ed Enti delle metodologie per
il supporto alla Ricerca e all’innovazione a livello nazionale.
b) FORMAZIONE AVANZATA
Nell’ambito della Formazione avanzata AREA:
gestisce programmi di alta formazione post-universitaria e promuove iniziative di
formazione superiore, proponendo e realizzando attività di formazione imprenditoriale, di
1
Il documento strategico PDA Profilo Dinamico delle Attività a cui si rinvia per maggiori dettagli delinea compiutamente un modello di
classificazione delle attività caratteristiche di Università e Centri di Ricerca. Tale modello è basato su 4 missioni principali:
1) Formazione;
2) Ricerca per la conoscenza, cioè non ancora finalizzata ad applicazioni in ambito produttivo;
3) Ricerca per la competitività dell’industria, cioè indirizzata a specifiche applicazioni industriali;
4) Ricerca per la competitività del territorio, cioè orientata allo sviluppo del tessuto produttivo territoriale nel suo complesso;
e 4 missioni complementari riguardanti la gestione strategica e operativa di ciascuna delle 4 missioni principali.
Tale modello viene utilizzato da AREA su impulso della Regione FVG come strumento di analisi e interpretazione nell’ambito della
rilevazione annualmente condotta per il Coordinamento degli oltre 50 Enti di Ricerca operanti nella regione.
9
12. “management” della ricerca dell’innovazione per il personale della Pubblica
Amministrazione, per gli enti di ricerca e le imprese;
sostiene la formazione di tecnici e ricercatori attraverso l’assegnazione o il co-
finanziamento di borse e assegni di ricerca e di dottorato, anche a favore delle Società,
Centri e Istituti insediati in AREA Science Park;
favorisce la mobilità internazionale dei ricercatori e la mobilità di personale tra istituti di
ricerca e imprese, anche attraverso stage di laureandi e dottorandi e tesi sperimentali
realizzate in azienda.
Per quanto riguarda quest’ambito di intervento, il Consorzio di solito non effettua direttamente
docenza ma seleziona competenze, a livello regionale, nazionale ed internazionale, dopo aver
analizzato le esigenze dei clienti effettivi e potenziali.
c) NETWORKING INTERNAZIONALE
Le strategie prioritarie di AREA sono:
lo sviluppo dell’Ente nel Mezzogiorno e nell’Est europeo per il trasferimento delle
metodologie di formazione e governo di nuovi poli scientifico tecnologici e distretti (capacity
building) anche con la formazione di broker tecnologici;
la selezione e la valorizzazione di idee e imprese innovative nel settore dell’energia e
del risparmio energetico e la realizzazione di LID (laboratori – Impianti Dimostrativi) in Italia
e all’Estero;
accordi extra UE su richiesta delle PA di riferimento e soltanto nel caso in cui le richieste di
impegno del personale di AREA siano molto ridotte e i ritorni economici ed occupazionali
siano significativi con un forte impatto potenziale sugli stakeholder.
d) SVILUPPO DEL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
AREA si occupa del Parco sia attraverso la gestione dei servizi e delle strutture esistenti sia
attraverso la realizzazione di nuovi edifici e nuovi impianti.
Promuove, inoltre, l’insediamento di laboratori di ricerca (pubblici e privati) e di imprese ad alta
intensità di conoscenza, anche di nuova costituzione.
Per valorizzare gli insediamenti del Parco Scientifico, Consorzio AREA applica e trasferisce le
sue metodologie innovative, favorisce opportunità di sinergia e collaborazione tra centri, istituti
e società che operano in campi scientifici e tecnologici di indirizzo comune o strettamente
interconnessi e complementari.
Svolge, infine, attività di consulenza per gli insediati con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo
dei loro prodotti/mercati.
e) ENERGIA
L’intervento più rilevante a livello europeo è il cosiddetto “pacchetto clima-energia”, approvato
dal Parlamento Europeo a fine 2008, con il quale la UE si è posta l’ambizioso insieme di
obiettivi definito dalla formula “ 20/20/20”: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra,
portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili, il tutto
entro il 2020.
AREA ha recepito l’indirizzo comunitario e, allo scopo di fornire il proprio contributo, ha attivato,
nel 2009, un proprio Piano Energia denominato “ENERPLAN”, mediante il quale si è tracciato
un percorso di innovazione per lo sviluppo e per l’utilizzo di fonti rinnovabili e per il risparmio
10
13. energetico (l’ENERGIA è indicato come ambito di ricerca di rilevanza strategica nel Piano
Nazionale della Ricerca 2010-2012).
L’aspetto qualificante è il doppio ruolo svolto da AREA in quanto si intende sia selezionare e
sviluppare idee e imprese innovative, sia realizzare impianti e prototipi nel Parco, nella regione
FVG e, successivamente, a livello nazionale e internazionale.
Nel concreto, “ENERPLAN” si propone di sviluppare e costruire impianti dimostrativi in grado di
operare anche come laboratori di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale nei quali
università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e pubbliche amministrazioni possono
apprendere e confrontare i risultati tecnici, ambientali ed economici delle varie soluzioni
innovative sviluppate e realizzate. Il 2009 ha visto la stesura di otto progetti di questo tipo,
basati su tecnologie promettenti e particolarmente adatte ad essere impiegate nei comprensori
di Padriciano e Basovizza. Si evidenzia inoltre come per alcune di queste sia stata avviata la
procedura di brevettazione internazionale.
L’intero piano Energia - “ENERPLAN” che si attuerà nel triennio 2010-2012, prevede
investimenti per complessivi € 6.805.000 a copertura delle spese per opere pubbliche, per
forniture, per consulenze e per personale dedicato, per attività di ricerca e divulgazione.
L’intero progetto è stato approvato dal Ministero dell’Ambiente e per la tutela del Territorio e del
Mare che contribuirà concretamente alla sua realizzazione con il cofinanziamento del 50 %
dell’investimento previsto.
Ad oggi (febbraio 2011) tutti i piani di lavoro che compongono Enerplan sono stati avviati.
Un risultato di valenza mondiale è la realizzazione, per la prima volta, di una pompa di calore
ad alta temperatura in grado di risolvere, fra l'altro, il sempre più grave problema
dell'inquinamento cittadino causato dal riscaldamento.
Le attuali pompe di calore non possono essere utilizzate con gli impianti di riscaldamento a
termosifone - che costituiscono la maggioranza assoluta degli impianti urbani - poiché sono
solo in grado di erogare acqua riscaldata a 50 C°. Invece la nuova soluzione eroga acqua a 80
C° e può quindi sostituire le caldaie attuali senza interventi su abitazioni e impianti esistenti.
I principali vantaggi sono:
- meno spese di gestione: (35÷45)%,
- costo energetico minore: (15÷30)%,
- (70÷75)% di energia rinnovabile (che diventa 100% con l'utilizzo di elettricita' fornita da
pannelli fotovoltaici o simili),
- pay back: 3÷5 anni a seconda dei tipi di impianto,
- zero emissioni in loco.
La foto seguente rappresenta il prototipo da 115kw termici, ideato da Stp srl e realizzato da
Rhoss spa, che funziona da alcuni mesi con risultati eccellenti.
Uno sviluppo di importanza notevole, ma non ancora interamente apprezzabile anche in
termini economici, è la sostituzione dell'attuale sistema di teleriscaldamento con un
"teleriscaldamento freddo" dove la centrale termica è sostituita dal prelievo di acqua da
acquedotti, depuratori, pozzi, canali, fiumi, laghi, mare, ecc. Ulteriori vantaggi sono possibili
quando si utilizzino gli scarichi di acqua calda industriale, di centrali termoelettriche, pozzi
petroliferi ecc.
11
14. 2. La valut
.2 tazione com pratica per la crescita delle competen distintiv
me nze ve
L’insieme a
articolato di queste att
tività in coe
erenza con la propria vision e mis
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AREA nel corso degli anni e att traverso un processo di progress siva selezio ne e miglio
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metodologie e prassi operative, la creazione di un nucleo di comp
e petenze disstintive, cio difficili da
oè a
formare e replicare in quanto “rare”. Tali commpetenze quando sono rese espllicite e stan
q ndardizzate, ,
diventano metodolog distintiv valide pe la gestion di organizzazioni pu
gie ve er ne ubbliche e private.
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La loro creescita presu uppone un continuo sfo
c orzo di ricer
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o entazione per valutare e
l’efficacia e l’efficienza delle loro applicazion Valutazio che si riferisce a n uove idee a progetti di
a ni. one r i
ricerca di innovazione e di organ
e nizzazione, ai loro risultati da valo
orizzare e, iinfine, alle persone ed
d
alle loro orrganizzazion ni.
12
2
15. Quindi la valutazione, per AREA, è lo strumento base per lo sviluppo e la crescita delle proprie
competenze distintive come schematizzato nella figura 1.
VISION
Essere riferimento internazionale per il trasferimento
Essere riferimento internazionale
del trasferimento la gestione, strategica ed operativa, di
tecnologico e tecnologico e dell’innovazione organizzativa
per la gestione, strategicaeed operativa, di ricerca ed impresa
ricerca innovazione
MISSION
Competitivit à ed attrattività dei territori mediante:
• Valorizzazione di ricerca e impresa
• Formazione per il management di sviluppo e innovazione
• Promozione di reti di eccellenza scientifica ed imprenditoriale
COMPETENZE DISTINTIVE
Trasferim. Tecnologico: Formazione di: Gestione:
VALUTAZIONE DI: • scenari tecnologici e di • imprenditori; • Enti di ricerca
parchi
business;
•IDEE • business manager; • distretti;
• parchi
• scouting;
•PROGETTI • Pubblica Amm. per: • consorzi;
• distretti;
• progetti;
• R&D e Innovation • reti di ricerca e
•RISULTATI • consorzi;
• start up; management; impresa;
•PERSONE • reti di ricerca e
• spin-off; • Business • …
impresa;
management
•ORGANIZZAZIONI • proprietà intellettuale;
• ...
• …
Fig. 1: La valutazione come strumento di gestione e crescita delle competenze distintive
Tali competenze distintive costituiscono, da un lato, il più importante fattore di forza e
differenziazione “competitiva” di AREA rispetto ad altre Amministrazioni (ed EPR in particolare)
ma, d’altra parte, possono anche rappresentare un elemento di fragilità in quanto, per il fatto di
essere incardinate nelle Risorse Umane di AREA, richiedono estrema attenzione e sforzo costante
verso la formazione, la crescita qualitativa e la motivazione delle stesse. Questi obiettivi non sono
sempre agevoli da perseguire per i numerosi vincoli organizzativi ed economici che penalizzano
particolarmente l’Ente che, pur rimanendo di dimensioni medio-piccole nel panorama nazionale
degli Enti Pubblici di Ricerca, è cresciuto molto negli ultimi anni, ma con una frazione crescente e
ormai troppo elevata di personale non stabilizzato (quasi il 70%).
2.3 Stakeholder
Il concetto di stakeholder (portatori d’interesse) identifica tutti i soggetti coinvolti o più
semplicemente interessati all'attività dell’Ente e in grado, direttamente o indirettamente, di
influenzarne gli esiti.
I principali Stakeholder del Consorzio sono raggruppati in sei categorie, rappresentate nella
seguente figura:
13
16. Fig. 2: Gli stakeholder di AREA
La collettività, non indicata esplicitamente nello schema, costituisce in realtà lo stakeholder
principale di una Amministrazione Pubblica quale AREA che, attraverso la ricerca e l’innovazione
tecnologica ed organizzativa, con il conseguente sviluppo economico, punta ad incrementare la
qualità della vita. Quindi nell’economia del presente Piano, non si tratta di una vera assenza ma, al
contrario, di un approccio descrittivo maggiormente analitico che meglio rende conto del modo in
cui si crea valore per la collettività.
3 STATO DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITÀ RELATIVE ALL’ANNO
PRECEDENTE
3.1 Risultati raggiunti nell’ambito del Trasferimento Tecnologico
In linea con il PNR 2010-2012 in cui si afferma che “ in un’economia basata sulla conoscenza, la
chiave di volta per garantire la crescita del sistema ricerca diventa l’interazione costante e
profonda tra imprese, Università ed Istituzioni di governo”, Area opera da anni nell’ambito del
14
17. trasferimento tecnologico e della valorizzazione della ricerca. Di seguito si riportano i principali
risultati per linea di attività ottenuti nel 2010.
LINEA di ATTIVITÀ: Sviluppo di nuove competenze distintive e trasferimento di
metodologie per la diffusione dell’innovazione tecnologica e organizzativa e la
valorizzazione della ricerca in altre amministrazioni pubbliche, agenzie ed enti a
livello nazionale.
Obiettivi assegnati:
Progettazione, implementazione e ottimizzazione di nuove metodologie, strumenti e competenze
distintive e loro consolidamento all’interno di AREA.
Trasferimento di metodologie e competenze sviluppate in AREA in ambito nazionale, con focus
sulle regioni del Mezzogiorno, delle attività di diffusione dell’innovazione e del trasferimento
tecnologico. Tale attività viene sviluppata in collaborazione con partner istituzionali che dispongono
di proprie reti territoriali ovvero con radicamento locale nelle aree di interesse.
Supporto allo sviluppo e all’implementazione di progetti e di servizi innovativi con Enti locali e
Amministrazioni Pubbliche.
Progetti realizzati:
BASILICATA INNOVAZIONE – Costituzione di una struttura stabile sul territorio della Basilicata, in
grado di favorire la crescita del sistema delle imprese, la crescita di competenze del sistema della
ricerca, l’attrazione di nuovi investimenti. Quindi con Basilicata Innovazione, si intende offrire alle
imprese e ai ricercatori lucani un punto di accesso diretto allo stato dell’arte della ricerca applicata,
favorendo lo scouting di competenze, partner, finanziamenti e assistenza utili a realizzare progetti
di innovazione di prodotto, di processo e organizzativa. Per tale scopo sono stati selezionati 30
laureati di altissimo livello che operano sul territorio regionale dalla fine del 2009.
Risultati ottenuti (2010):
Avvio delle attività sul campo: in parallelo con le attività di tipo organizzativo e logistico, si sono
avviati i primi interventi con le imprese e con il sistema della ricerca, utili a: acquisire un primo
livello di informazione sul sistema economico del territorio; raccogliere informazioni sulle
competenze presenti all’interno dei principali enti di ricerca pubblici regionali; definire di
conseguenza i necessari interventi sulle metodologie e sul know-how di AREA, al fine di
cogliere le specificità dei sistemi territoriali locali;
Formazione in aula del personale selezionato per il presidio del progetto, suddivisa in
formazione generica a tutto lo staff, con l’obiettivo di istruire il personale neoassunto in
relazione alle attività di AREA in generale e del suo Servizio di Trasferimento Tecnologico in
particolare, e in formazione specifica in funzione del profilo: Segreteria, Amministrazione,
Personale, Comunicazione, Gestione Incubatore, Valorizzazione Ricerca, Pat-Lib, Formazione
e Progetti europei, Broker delle Tecnologie;
Avvio delle attività operativa di 6 Centri di Competenza che in futuro saranno strategicamente
collocati sul Territorio e connessi in rete, (sul modello “Innovation Network”) dedicato alla
15
18. promozione della cultura dell’innovazione attraverso una fase di training specialistico e
affiancamento on-the-job per la formazione e lo sviluppo delle competenze delle figure
professionali dedicate alle attività di trasferimento tecnologico (technology brokers);
Sviluppo del servizio dedicato alla valorizzazione della ricerca sviluppata dalle strutture di
ricerca ed universitarie della Basilicata (sul modello di “Sister – Sistema regionale per la
valorizzazione della ricerca”);
Costituzione di un Centro Studi (sul modello di “Centro studi e PatLib”) a supporto delle attività
di trasferimento tecnologico e dell’innovazione, fruibile sia dall’intero sistema produttivo che
scientifico della regione;
Avvio di un Centro Matech Point Basilicata, che attraverso l’operatività di technology brokers
possa fornire alle imprese lucane indicazioni utili in merito a nuovi materiali e tecnologie
disponibili sul mercato, con lo scopo di facilitarne la loro applicazione per la realizzazione di
nuovi prodotti, piuttosto che per la soluzione di problematiche tecniche, ingegneristiche o di
processo (sul modello di “Matech Point Friuli Venezia Giulia”);
Costituzione di un incubatore 1° miglio (sul modello di “Innovation Factory”) a sostegno della
creazione di nuove imprese da parte sia di ricercatori che di giovani che intendono
intraprendere progetti di imprese innovative ad alto contenuto di conoscenza;
Avvio di collaborazioni con competenze tecnico-scientifiche per studi di fattibilità di progetti di
ricerca e sviluppo di aziende lucane e di attività di analisi e convalida delle potenzialità
applicative dei risultati della ricerca di istituzioni scientifiche della Basilicata;
Avvio di un’iniziativa volta alla diffusione della cultura dell’Ergonomia applicata sul territorio
lucano, al miglioramento delle caratteristiche di economicità dei prodotti da parte delle aziende
coinvolte nell’iniziativa e all’individuazione di soluzioni innovative ed idee progettuali con
soluzioni ergonomiche per lo sviluppo di prodotto;
Avvio di uno studio multi client per la determinazione del profilo competitivo, la definizione di
piani di sviluppo e di crescita dimensionale di un gruppo selezionato di imprese lucane e
l’identificazione di iniziative e progetti comuni alle aziende di uno stesso settore.
TECNOLOGY FORESIGHT LOMBARDIA – Analisi di scenario su criticità e potenzialità di diversi
settori tecnologici finalizzata a indirizzare risorse e investimenti da dedicare ad attività di ricerca nel
settore pubblico ed industriale nelle direzioni più promettenti per il tessuto economico-
imprenditoriale lombardo; il tutto al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico, mediante
l’utilizzo di competenze, metodologie e strumenti di technology foresight acquisiti e fatti propri da
AREA.
Risultati ottenuti (2010):
Elaborazione del primo report d’indagine sugli studi di scenario: “Analisi dei trend globali 2025 –
Problematiche e prospettive per il mondo della ricerca scientifica e industriale”. In avvio l’analisi
delle caratteristiche economico-finanziarie delle imprese connesse con il potenziale di innovazione
esprimibile.
PRESTO A CASA – Progettazione e sviluppo di un nuovo modello innovativo di “abitazioni
palestra”, gestite dall’area “Promozione e Protezione Sociale” del Comune di Trieste, in cui utenti
con disabilità fisiche in fase di dimissione da strutture sanitarie di riabilitazione, possono
16
19. sperimentare personalmente per un periodo adeguato tecnologie domotiche, ausili di uso
quotidiano, soluzioni d’arredo e progettuali in grado di facilitare la gestione e il controllo delle
attività quotidiane, delle funzionalità domestiche e delle interazioni con il mondo esterno.
Risultati ottenuti (2010):
Progettazione del sistema domotico, delle soluzioni d’arredo e selezione degli ausili;
Effettuazione dei lavori edili e di adeguamento degli impianti, configurazione del sistema
domotico, allestimento degli appartamenti;
Selezione degli utenti e definizione di un regolamento di utilizzo delle abitazioni palestra;
Formazione degli operatori socio-sanitari e degli utenti;
Elaborazione di schede di feed-back sull’adeguatezza ed utilità delle soluzioni tecnologiche, sul
livello di accessibilità degli spazi, sulla facilità d’uso, sulla replicabilità, sulla piacevolezza
estetica, sull’utilità in generale dell’esperienza vissuta e quindi del servizio utilizzato;
Definizione e attuazione di un piano di valorizzazione e diffusione dei risultati
NAPOLI ATTIVA - Progetto sviluppato dalla società in house Innovation Factory che ha
costituito una joint venture con l’università Federico II di Napoli. Forte della solidità scientifica di
uno dei più prestigiosi atenei italiani e delle competenze distintive, uniche nel panorama
nazionale del trasferimento tecnologico, maturate da AREA, “Napoli Attiva” si candida ad essere
uno dei nodi vitali di Campania Innovazione, la rete promossa dalla Regione Campania per
favorire l’innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuove idee di business per le
imprese campane.
Obiettivi del progetto sono:
Valorizzare la ricerca scientifica e tecnologica sviluppata in ambito universitario.
Favorire il collegamento e la cooperazione tra mondo della ricerca, imprese e pubbliche
amministrazioni.
Diventare centro di riferimento in Campania per lo sviluppo e la diffusione di prodotti e
servizi a tecnologia avanzata.
LINEA di ATTIVITÀ: Pianificazione e gestione di progetti di trasferimento
tecnologico, di diffusione dell’innovazione, di ricerca industriale e in generale di
supporto alla competitività delle imprese
Obiettivi assegnati:
Progettazione, gestione e sviluppo di iniziative progettuali di rilevante impatto sistemico per il
settore produttivo relativi alle attività di trasferimento tecnologico e sviluppo precompetitivo.
Coordinamento, supporto operativo e gestione delle attività di valorizzazione dei risultati di progetti
di ricerca industriale ad elevato impatto sistemico per il rafforzamento delle reti di ricerca e dei
distretti tecnologici dell’innovazione, che prevedono il coinvolgimento di un partenariato di imprese
ed enti di ricerca.
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20. Progetti realizzati:
INNOVATION NETWORK® 2008-2010 – Sviluppo delle Rete regionale di Centri di Competenza
capaci di interpretare le domande di innovazione per la soluzione di specifici problemi tecnici e
tecnologici ed organizzativi delle imprese e, nel contempo, di individuare e prendere disponibili al
tessuto produttivo della regione strumenti servizi competenze e metodologie in grado di fornire il
necessario supporto allo sviluppo di progetti di innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico.
Risultati ottenuti (2010):
Consolidamento della rete di Centri di Competenza: 6 centri di competenza operativi sul
territorio della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con le principali strutture
imprenditoriali di riferimento
Sviluppo di un’azione capillare porta-a-porta di contatto e visita in impresa:
n° 367 aziende contattate, n° 212 aziende visitate;
Individuazione di n° 101 esigenze e realizzazione di altrettanti interventi di innovazione a
supporto delle aziende regionali;
Supporto allo sviluppo di n° 22 piani di attività di progetti aziendali;
Individuazione di n° 3 nuove idee di business;
Realizzazione di 1 activity report “manuale di best practice del trasferimento tecnologico”;
Realizzazione di n° 2 eventi tematici di promozione e diffusione dell’innovazione per le imprese.
FRIEND EUROPE – Partecipazione attiva al consorzio transregionale Friend Europe, nodo della
rete europea Enterprise Europe Network (EEN) finanziata dal programma CIP – Programma
Quadro per la Competitività e Innovazione – per sostenere imprenditori, PMI, centri di ricerca e
università localizzate nella regione FVG nell'accesso alle opportunità offerte dal mercato europeo
in termini di trasferimento tecnologico, accesso ai fondi comunitari con particolare riferimento al
7°programa quadro di ricerca europeo e realizzazioni di accordi di partnership internazionali.
Particolare attenzione è stata dedicata ai temi dell’ICT, dell’Energia e dei materiali eco-sostenibili
assistendo le imprese della regione nella partecipazione a eventi di partenariato e a fiere
tecnologiche internazionali per l’attivazione di partenariati per progetti di ricerca congiunti e per
accordi di trasferimento tecnologico.
Risultati ottenuti (2010):
Realizzazione di audit tecnologici, supporto alla redazione ed inserzione sulla rete EEN di
technology offer e technology request e pre-screening di idee progettuali per l’accesso a
progetti europei (n 55 interventi);
Supporto alla stesura di n 4 accordi di partnership internazionale;
Organizzazioni di company mission e supporto alla partecipazione di eventi di brokeraggio a
livello europeo (n 4).
ECONOMIA DEL MARE – Messa a punto e ottimizzazione di metodi e azioni di supporto
all’adozione di innovazioni da parte delle imprese del settore della nautica da diporto, cantieristica
18
21. navale e subfornitura cantieristica. Supporto allo sviluppo delle attività del Distretto Tecnologico
Navale e della Nautica e alla nascita di un Polo di Servizio alle imprese del settore della nautica e
della filiera della subfornitura navale.
Risultati ottenuti (2010):
Realizzazione di un database delle esigenze di innovazione delle imprese del settore e messa a
punto di progetti d’innovazione e di proposte per progetti di ricerca;
Avvio di una collaborazione con una società consortile mista di erogazione di servizi alle
imprese del settore della nautica della Regione Toscana, al fine di condividere una metodologia
di analisi e di conoscenza delle realtà regionali che potrebbe portare ad offrire concrete
opportunità di collaborazione imprenditoriale nelle attività di produzione e di servizio al
diportismo nautico o in progetti di innovazione;
Implementazione di una piattaforma software di conoscenza dell’offerta di produzioni e servizi
del territorio in termini di specializzazioni e competenze delle imprese del settore, finalizzata
all’avvio del Polo di Servizio alle imprese della cantieristica e nautica.
SLIMPORT – Integrazione di soluzioni modulari volte a rendere più efficienti i processi operativi
nell’ambito dei servizi marittimi dell’ultimo miglio mare e primo miglio terra, consentendo:
1. la riduzione del tempo di stazionamento e di transito delle merci e dei passeggeri nei nodi del
trasporto;
2. la velocizzazione delle operazioni di carico, scarico e trasbordo;
3. la cooperazione con i sistemi infotelematici di gestione dei processi operativi esistenti nell’area;
4. l’incremento della sicurezza nelle operazioni portuali salvaguardando le logiche di business;
5. l’intermodalità nell’ambito della catena logistica;
6. la decongestione dei trasporti e la mobilità sostenibile nel territorio;
Slimport rientra nel ristretto numero dei progetti finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico,
nell’ambito del Programma Industria 2015 - Mobilità Sostenibile.
Risultati ottenuti (2010):
avvio della ricerca di prodotti sviluppabili nell’ambito delle attività di ricerca e prototipizzazione
del progetto potenzialmente vicini al mercato, realizzazione di interviste, catalogazione dei
prodotti e delle tecnologie in schede PPMS.
LINEA di ATTIVITÀ: Scouting e valorizzazione di idee e imprese innovative,
valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale
Obiettivi assegnati:
Individuazione e valutazione di idee innovative, di nuove opportunità di business, di risultati della
ricerca e del potenziale scientifico volte a favorire lo sviluppo di sbocchi applicativi e a potenziare
l’opportunità di conseguire ritorni economici attivando interventi di valorizzazione di risultati e
19
22. applicazioni, di trasferimento tecnologico e di creazione di nuove imprese ad alto contenuto di
tecnologia
Progetti realizzati:
SISTER 2008-2010 – Sistema per la valorizzazione e il trasferimento alle imprese delle
conoscenze e innovazioni presenti all’interno di 7 EPR regionali: Università degli Studi di Udine,
Università degli Studi di Trieste, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
(OGS), Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Sincrotrone Trieste SCpA,
INFN – Sezione di Trieste; Fondazione Carlo e Dirce Callerio Onlus.
Risultati ottenuti (2010):
Scouting di n° 21 risultati candidati alla valorizzazione
Avvio di n 87 attività di valorizzazione dei risultati tra cui analisi documentali (desk analysis),
analisi brevettuali e valutazioni di prosecuzione progetto/IPR;
Realizzazione di n° 15 depositi di nuove domande di brevetto e di n° 7 interventi di
mantenimento e prosecuzione della proprietà industriale;
Realizzazione di n° 14 interventi di convalide sperimentali / allestimento prototipi;
Realizzazione di n° 3 interventi di assistenza alla commercializzazione e al trasferimento dei
risultati al mercato;
Avvio alla fase di preincubazione di Innovation Factory, del progetto di sviluppo imprenditoriale
WIT (What Is This), i cui proponenti afferiscono all’Università di Trieste.
UFFICIO STUDI E PAT LIB – Centro di informazione brevettuale e documentale volto a favorire
l’utilizzo e l’accesso alla conoscenza di brevetti e fonti di informazione tecnico-scientifica da parte
di ricercatori e operatori industriali.
Risultati:
Realizzazione di n° 99 ricerche documentali/brevettuali;
Realizzazione di n° 57 ricerche su marchi;
Realizzazione di n° 178 contatti informativi/formativi (personalizzati e non) sul tema della
proprietà intellettuale e industriale.
INNOVATION FACTORY – Incubatore di primo miglio che offre spazi e servizi a sostegno della
prima delicata fase di messa a punto e verifica tecnologica, commerciale, legale ed economica
dell'idea imprenditoriale.
Risultati ottenuti (2010):
9 iniziative imprenditoriali supportate nella fase di pre-incubazione, di cui 3 avviate nell’anno
precedente e 6 valutate e avviate nel 2010.
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23. COMMESSE E CESSIONE BREVETTI
Risultati ottenuti (2010):
L’iniziativa Ergonomia FVG avviata nel 2007 con lo scopo di diffondere la cultura dell’ergonomia
nella regione Friuli Venezia Giulia supportando le imprese in interventi di messa a punto di
soluzioni innovative per i loro prodotti, ha portato negli anni successivi all’acquisizione di tre
brevetti in comproprietà con altrettante imprese assistite e alla stipula di due contratti di
consulenza per imprese;
Contemporaneamente all’avvio del progetto Enerplan, si è acquisita la comproprietà di due
brevetti con un’azienda;
E’ stato sottoscritto un accordo per la gestione del portafoglio brevetti di un’azienda del settore
caffè.
LINEA di ATTIVITÀ: Sviluppo e realizzazione di prototipi e di laboratori-impianti
dimostrativi (LID), con particolare attenzione al settore dell’energia e del risparmio
energetico
Obiettivi assegnati:
Stimolare l’innovazione di prodotto e di processo contribuendo direttamente allo sviluppo e alla
realizzazione di prodotti, prototipi e impianti innovativi in grado di entrare in produzione ed
operare, anche come laboratori di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale, nei quali
università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e pubbliche amministrazioni possano
apprendere e confrontare i risultati tecnici ed economici delle varie soluzioni implementate. AREA,
in particolare, ha avviato un percorso di innovazione per lo sviluppo e l’utilizzo di fonti rinnovabili e
per il risparmio energetico ed intende sia selezionare e contribuire allo sviluppo di idee e imprese
innovative, sia realizzare impianti e prototipi nel Parco, nella città di Trieste, nella regione Friuli
Venezia Giulia e, successivamente, a livello nazionale e internazionale
Progetti realizzati:
ENERPLAN – è un insieme di dieci piani di lavoro attraverso il quale AREA, cofinanziata dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, intraprende un percorso di
innovazione per l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili e alternative di energia. AREA
svolge il duplice ruolo di soggetto proponente/attuatore e, al tempo stesso, di primo utilizzatore e
promotore di azioni dimostrative finalizzate allo sviluppo, industrializzazione e divulgazione di
sistemi energetici innovativi, nell’ottica dell’efficienza, della riduzione dei costi di gestione
energetica e dell’abbattimento delle emissioni inquinanti.
Risultati ottenuti (2010) : vedi paragrafo 7.3.1
ATER TRIESTE - Il progetto intende sostenere lo sviluppo eco-compatibile degli edifici di edilizia
residenziale sovvenzionata attraverso la sperimentazione di tecniche, materiali e tecnologie
rispondenti agli standard di certificazione energetico-ambientale. Tra i vari partner di progetto, il
contributo di AREA concerne la definizione dei contenuti innovativi e sperimentali, sia per quanto
attiene alla progettazione, sia per la fase di realizzazione dell’edificio.
21
24. Risultati ottenuti (2010):
Coordinamento di 5 partner che si sono occupati di approfondire differenti ambiti di
sperimentazione inerenti l'ecocompatibilità ambientale, il risparmio energetico e la produzione di
energia elettrica alternativa. Per ogni ambito di sperimentazione sono state proposte differenti
tecnologie, valutandole sotto gli aspetti tecnici, economici e gestionali, con l'obiettivo finale di
portare l'edificio nella classe B1 del protocollo regionale VEA, come previsto dall'accordo di
programma;
Presentazione ad ATER di relazioni di convenienza tecnica, economica e gestionale nella fase
di progettazione preliminare
LINEA di ATTIVITÀ: Networking internazionale
Obiettivi assegnati:
Promozione delle relazioni internazionali nei settori della ricerca e dell'innovazione per la crescita
economica dei diversi territori coinvolti, attraverso la definizione di accordi e collaborazioni per la
condivisione e la diffusione di metodologie di formazione e gestione di nuovi poli, distretti e reti
(capacity building).
SYNBIOSIS – Sviluppare una stretta collaborazione tra due cluster di ricerca, il distretto regionale
di biomedicina molecolare del Friuli Venezia Giulia e il costituendo polo d’eccellenza di interesse
Europeo che avrà sede presso la città di Brno, nella Repubblica Ceca, attivi negli ambiti
interconnessi della bioinformatica, biologia computazionale, biomedicina e bionanoscienza.
Risultati ottenuti (2010):
Attivazione di un gruppo europeo di esperti in Trasferimento Tecnologico con condivisione di
competenze e metodologie sistemiche in tema di sviluppo e sfruttamento di grandi infrastrutture
di ricerca nel campo delle bio-nanotecnologie;
Eventi di disseminazione a livello regionale, nazionale ed europeo
CEBBIS - Costruire una rete inter-regionale di innovazione estesa a livello europeo atta a favorire
il flusso dei risultati della ricerca universitaria alle imprese piccole e medie delle regioni coinvolte. .
Il progetto, che coinvolge come partner 10 agenzie di sviluppo territoriale localizzate in Austria,
Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovenia, prevede che in Friuli Venezia Giulia si
attivi la cabina di regia per progettare e gestire 5 nuovi centri di innovazione che verranno
coordinati in rete.
Risultati ottenuti (2010):
Attivazione di un gruppo europeo di esperti in Trasferimento Tecnologico con condivisione di
competenze e metodologie sistemiche in tema di modelli regionali di innovazione e
valorizzazione della ricerca;
22
25. Incontri di condivisione dei risultati.
STARNETREGIO - Costruire più forti e solidi collegamenti operativi con i cluster marittimi del Friuli
Venezia Giulia, della Slovenia e della Contea croata di Fiume (con riferimento al settore della
cantieristica e della nautica da diporto), al fine di contribuire all’implementazione di agende di
ricerca condivise e relative strategie operative a sostegno dell’incremento degli investimenti
pubblici e privati in R&S, dell’innovazione settoriale e della relativa competitività.
Risultati ottenuti (2010):
Attivazione e trasferimento del modello “tripla elica” DITENAVE e di competenze di
Trasferimento Tecnologico a 2 uffici deputati, rispettivamente in Slovenia e Croazia;
Stipula di un accordo di cooperazione strategica in tema di promozione della R&S&I con 4
partner pubblici esteri (2 Sloveni e 2 Croati) e stesura di un piano di azione pluriennale.
3.2 Risultati raggiunti nell’ambito della Formazione avanzata
LINEA di ATTIVITÀ: Analisi dei fabbisogni e iniziative formative per le imprese
regionali e per le risorse umane
Al fine di valorizzare gli investimenti in attività di formazione per le imprese insediate nel Parco
l’Ufficio Progettazione e Gestione Progetti di Formazione per le Imprese offre un servizio di analisi
dei fabbisogni formativi, attraverso interviste strutturate realizzate con frequenza periodica con i
responsabili di laboratorio o i referenti aziendali. I dati e le osservazioni raccolte permettono di
rilevare puntualmente le esigenze dei centri e delle imprese insediate in tema di formazione. Le
organizzazioni hanno infatti la possibilità di segnalare temi e contenuti di interesse che possono
essere condivisi tra più realtà. Il monitoraggio continuo permette di individuare particolari tematiche
di interesse, nonché consente la progettazione esecutiva di dettaglio per i corsi proposti a
catalogo, con definizione del livello di approfondimento dei contenuti e di specializzazione, tipico
di ogni edizione, in un’ottica di personalizzazione dell’offerta formativa rispetto al target di
riferimento.
Il beneficio immediato che ne deriva è la possibilità di accedere a corsi in house e su misura.
Inoltre, il contatto e lo scambio di informazioni tra i partecipanti alle attività di formazione spesso
favoriscono la creazione di network tra gli stessi insediati.
L’attività di progettazione ed erogazione delle attività formative non si limita, tuttavia, alle imprese
insediate nel Parco. Il Servizio Formazione Progettazione e Gestione progetti del Consorzio per
l’AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste attiva infatti svariati interventi formativi con
l’obiettivo di favorire lo sviluppo della cultura organizzativa e manageriale delle imprese regionali e
incrementare il potenziale occupazionale delle risorse umane del territorio. Anche alle imprese
regionali viene quindi offerto il servizio di analisi dei fabbisogni formativi, finalizzato
all’individuazione di eventuali gap ed esigenze. Sulla base dei dati e delle osservazioni raccolte in
azienda, vengono progettati e realizzati percorsi di formazione avanzata per imprenditori, manager
e figure chiave nei processi aziendali, sfruttando, ove possibile, specifici finanziamenti alla
formazione.
23
26. Complessivamente nel 2010 sono quindi stati realizzati corsi di formazione a catalogo su differenti
tematiche, principalmente connesse a temi di management e innovazione, per un totale di 26 corsi,
256 allievi e 634 ore d’aula.
Sono inoltre state stipulate delle commesse per la realizzazione di percorsi formativi specifici in
house per:
- CENTRO RICERCHE PLAST-OPTICA S.p.A.
- Euroclone S.p.A.;
- S.I.S.S.A Scuola Superiore di Studi Avanzati;
- Eurospital S.P.A;
- Electrolux professional spa.
Il Servizio, inoltre, in quanto struttura di formazione accreditata presso la Regione Friuli Venezia
Giulia, attraverso l’attivazione di canali di finanziamento specifici (ad esempio, il Fondo Sociale
Europeo, altri fondi strutturali, Progetti o Programmi Quadro dell'Unione Europea legati alla
Formazione), ha consentito, anche nell’anno 2010, di abbattere i costi relativi alle attività formative
progettate ed erogate per target o tematiche di interesse strategico. Nel corso dell’anno, in
particolare, sono stati approvati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 9 corsi, per un totale
di 2.060 ore di formazione in aula, interamente finanziati nell’ambito del Fondo Sociale Europeo,
Programma Operativo Obiettivo 2 – Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013, progettati
tenendo conto delle indicazioni ricevute e dei fabbisogni formativi riscontrati nelle imprese
regionali.
Nel 2010 è proseguita l’erogazione di borse di formazione finanziate con fondi del Consorzio.
Complessivamente sono state gestite 20 borse, avviate all’inizio dell’anno, di cui 14 a favore dei
tenants del Parco Scientifico, 2 presso la CNA - Confederazione Nazionale dell'Artigianato - per
l’avvio di attività di Trasferimento Tecnologico e supporto allo sviluppo di progetti di innovazione
delle aziende associate a tale organizzazione e 4 borse di formazione interne presso il Servizio
Formazione, Progettazione e gestione progetti di AREA, per sviluppare i servizi alle imprese e i
servizi per l’internazionalizzazione, anche nell’ambito dei progetti europei. È stata inoltre bandita
l’assegnazione di 15 nuove borse finanziate da AREA per attività di ricerca, specializzazione o
aggiornamento, da fruirsi presso le realtà insediate nei comprensori regionali di AREA Science
Park di cui 10 riservate a PMI e 5 riservate a Grandi Imprese e Centri di ricerca pubblici, con uno
stanziamento di € 270.437,00.
AREA ha inoltre ottenuto l’affidamento di incarico da parte della Direzione centrale istruzione,
formazione e cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di Work
Experience sul territorio regionale fino al 31/12/2012 nell’ambito del Programma Operativo del
Fondo Sociale Europeo 2007-2013 e nel 2010 ha avviato le prime 16 Work Experience. Si è quindi
dato avvio alle prime 10 Work Experience nazionali ed internazionali del Polo Economia del Mare,
finalizzate all’acquisizione di esperienze presso aziende che praticano politiche di innovazione nei
settori di riferimento del distretto navale nautico del Friuli Venezia Giulia.
24
27. il Servizio PRF è infatti partner attivo dei Poli formativi IFTS: Polo Economia del Mare, Polo
Formativo Meccanica e Polo Formativo ICT, centri di competenza per la formazione tecnica
superiore promossi dalla Regione Friuli Venezia Giulia e finalizzati a:
- dare stabilità al sistema di formazione tecnico superiore, con l’obiettivo di superare la precarietà e
la frammentazione degli interventi;
- favorire l’accumulazione delle conoscenze e delle esperienze;
- sviluppare la cooperazione in rete in ambito nazionale e comunitario;
- rafforzare i legami con i mercati del lavoro attraverso una costante interazione e integrazione sia
con le sedi e le strutture impegnate nell’innovazione e nella ricerca scientifica e tecnologica, sia
con le aree produttive del Paese, e con le piccole e medie imprese.
Nel corso del 2010 sono stati inoltre realizzati i 3 progetti: SAMBA (rivolto a studenti e imprenditori
argentini); IFTS-CIPE e AZIONE È… SE CREASSI UN’IMPRESA (rivolti a studenti e futuri
imprenditori sardi). I tre progetti hanno avuto come obiettivo principale la creazione di opportunità
lavorative e di business attraverso la creazione di percorsi integrati attraverso incontri con
imprenditori, formazione specifica e conoscenza della realtà socioeconomica del Friuli Venezia
Giulia e del Veneto Orientale (Nord-Est Italia).
LINEA di ATTIVITÀ: percorsi formativi per l’aggiornamento e la specializzazione del
personale di Pubbliche Amministrazioni e istituti pubblici di ricerca
Le attività di formazione organizzate dal Consorzio e rivolte al personale di pubbliche
amministrazioni e istituti pubblici di ricerca hanno assunto un rilievo nazionale. Dal 1997 vengono
gestiti programmi di alta formazione focalizzati sulla qualificazione delle risorse umane nel settore
del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, mettendo a disposizione un know-how specifico,
ovvero coinvolgendo da un lato i professionisti del settore che hanno realizzato il modello di
trasferimento tecnologico di AREA, dall’altro un network di docenti altamente qualificati con
competenze in project management, valutazione degli investimenti, accesso ai finanziamenti per
l’innovazione.
In particolare nel 2005 il Consorzio ha creato “Innovation Campus”, la prima Scuola di
trasferimento tecnologico, con la quale AREA offre un servizio di formazione continua ed un
laboratorio di confronto e supporto agli operatori e alle agenzie nazionali e internazionali del
settore, attraverso corsi di alta formazione, approfondimenti su singole aree specialistiche,
affiancamento e consulenza su temi e progetti operativi di trasferimento tecnologico e innovazione.
Il 2010 ha visto la realizzazione, all’interno di Innovation Campus, della prima edizione del Master
Universitario di II livello in Innovation and Knowledge Transfer (MIT), di durata biennale,
coordinato dal Politecnico di Milano, in collaborazione per la parte tecnica e specialistica con
AREA Science Park. Il master, attualmente in corso, terminerà nel mese di luglio 2011.
È stata inoltre stipulata la commessa per la realizzazione del piano formativo del personale del
parco industriale di Nova Gradiska (HR). Il programma formativo si sviluppa sulle due annualità
2010 e 2011, in collaborazione con la società in house di AREA, Innovation Factory.
25
28. LINEA di ATTIVITÀ: Coordinamento e Internazionalizzazione degli Enti di Ricerca
Nell’ambito delle attività di rete e dei servizi erogati a beneficio del Sistema regionale della Ricerca
si colloca il Coordinamento regionale.
Istituito nel 2004 e rinnovato in base all’Accordo approvato dalla Giunta regionale in data 23
febbraio 2009, il Coordinamento degli Enti di Ricerca (CER) è l'iniziativa di collegamento in rete dei
centri di ricerca nazionali e internazionali, degli atenei e dei parchi scientifici e tecnologici presenti
sul territorio e promossa dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e con il Ministero degli Affari Esteri. Il CER,
che ad oggi vede la partecipazione di 53 centri di ricerca, è volto a rafforzare e integrare la
capacità di azione degli enti afferenti al Network, promuovendo le massime sinergie tra gli stessi e
rafforzando il collegamento con il territorio. Il coordinamento del Network è affidato ad AREA che,
per la pianificazione e la realizzazione delle attività, si avvale dell’Ufficio Coordinamento e
Internazionalizzazione degli Enti di ricerca regionali.
Con riferimento al 2010 ed in linea con i tre macro obiettivi previsti dall’Accordo CER, sono state
svolte le seguenti attività:
1. Valorizzazione della ricerca e del potenziale scientifico, economico. In tale contesto,
attraverso lo Sportello APRE Friuli Venezia Giulia Trieste2 vengono forniti servizi di
informazione, consulenza personalizzata e ricerca partner, finalizzati alla presentazione di
proposte progettuali ed alla gestione di progetti del VII PQ. Lo Sportello eroga anche servizi di
formazione attraverso l’organizzazione di corsi, workshop e seminari mirati sul Programma
Quadro e sull’europrogettazione. Nel 2010 lo Sportello ha soddisfatto 323 richieste di
consulenza sul Programma Quadro, per oltre 230 ore complessive di assistenza e ha
realizzato 15 workshop, cui hanno partecipato 1.001 utenti.
Inoltre, sin dalla sua costituzione, l’Ufficio si occupa della realizzazione di studi e della
predisposizione di modelli di monitoraggio e misurazione dei risultati dell’attività di ricerca. Nel
corso del 2010 è stata avviata la Mappatura delle istituzioni scientifiche regionali, basata
sulla metodologia della Mappatura del Capitale Intangibile e del Profilo Dinamico delle Attività
(PDA). All’indagine hanno partecipato 34 Enti del Network ed i primi dati elaborati dalla
Regione sono stati presentati in occasione della IX Conferenza annuale del Coordinamento (30
novembre 2010, AREA Science Park, Trieste).
Per meglio coordinare le attività dei centri del Network, nel corso del 2010 il CER ha promosso
l’istituzione di cinque Gruppi di lavoro: Filiera della Conoscenza – che ha elaborato un
progetto formativo per una scuola regionale di dottorato; Parchi Scientifici e Tecnologici
regionali – che ha lavorato sull’elaborazione di un catalogo integrato dei quattro Parchi
regionali; Life Sciences – che ha lavorato sull’ipotesi di creazione di uno stabulario condiviso;
Social Sciences and Humanities – che ha sviluppato un modello di rilevazione dell’impatto
socio-economico dei risultati della ricerca; Physical Sciences and Engineering – che ha
2
APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea è un ente no profit, finanziato al 51% dai soci
APRE e per il 49% con fondi di progetti europei; svolge attività di informazione, formazione e assistenza
nell’ambito della ricerca europea. A livello regionale, è stato istituito un Comitato APRE con lo scopo di
rendere più efficaci ed efficienti le azioni dei singoli Soci APRE presenti sul territorio regionale. Sono membri
del Comitato i due Sportelli APRE (AREA Science Park e Friuli Innovazione) e i quattro Soci presenti sul
territorio regionale (Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, la S.I.S.S.A. e l’OGS).
26
29. evidenziato la necessità di rafforzare le sinergie tra centri di ricerca e imprese regionali che si
occupano di materiali innovativi.
2. Rafforzamento del ruolo e della visibilità nazionale ed internazionale dei centri presenti
nel Friuli Venezia Giulia. Per implementare l’attrattività del Sistema scientifico regionale, nel
corso del 2010 è stato avviato il Programma di mobilità internazionale Talents for an
International House (TALENTS) ammesso al cofinanziamento della Commissione Europea
nell’ambito del Programma Specifico People (VII Programma Quadro R&S dell’UE – Azione
COFUND). Il Programma prevede l’erogazione di borse di mobilità incoming ed outgoing,
destinate a ricercatori esperti, e favorisce la creazione di network internazionali di ricerca. La
prima call di TALENTS si è chiusa il 31 ottobre 2010 e ha condotto al finanziamento di 5
fellowship, mentre la prossima call è prevista indicativamente per maggio 2011.
Inoltre, sempre nel 2010, è stato istituito l’Ufficio unico di accoglienza Welcome Office Friuli
Venezia Giulia (www.welcomeoffice.fvg.it), dedicato a ricercatori e studenti stranieri in
mobilità3. Si tratta di un unico punto di contatto regionale, che si avvale di due strumenti: il sito
web www.welcomeoffice.fvg.it (dedicato alle tematiche legate al pre-arrival ed alla promozione
del territorio) e due Uffici d’accoglienza “Welcome Office” situati in centro città a Trieste4 ed a
Udine5. Nel corso del 2010 il Welcome Office FVG ha soddisfatto 1.190 richieste di assistenza
ed il sito web ha registrato più di 44.000 accessi da oltre 121 Paesi del mondo. Inoltre, il
Welcome Office collabora con la Fondazione CRUI e l’Università degli Studi di Camerino ai fini
dello sviluppo e dell’aggiornamento costante del portale nazionale EURAXESS Italy
(www.euraxess.it).
Al fine di monitorare la capacità di attrazione internazionale di capitale umano da parte del
Sistema scientifico regionale, il CER svolge ogni anno l’indagine “La Mobilità della
Conoscenza” sui flussi di studenti, ricercatori e scienziati internazionali presenti in regione. Nel
corso del 2010 il MIUR ha istituito il Gruppo di lavoro “mobilità internazionale” tra il Welcome
Office e il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU)6. Il
Gruppo ha concluso la propria attività con la predisposizione di nuovi strumenti di monitoraggio
dei flussi di mobilità internazionale di studenti e ricercatori.
3. Promozione della divulgazione tecnico-scientifica. Nel corso del 2010, è stato
implementato il sito web del CER (www.area.trieste.it/coordinamento). Tutte le pagine del sito
sono disponibili sia in italiano che in inglese. Inoltre, per condividere ed ottimizzare le iniziative
di divulgazione scientifica, è stato predisposto un calendario on-line degli eventi, integrando
così la Newsletter mensile del CER. Nel corso del 2010 sono state, infine, realizzate 16
informative mirate su temi di particolare interesse per il Sistema regionale della Ricerca.
LINEA di ATTIVITÀ: Progetti Internazionali
Nel corso del 2010 è proseguita la consueta attività dell’Ufficio Progetti Internazionali nella
gestione dei progetti finanziati e nella ricerca di nuove opportunità di finanziamento.
3
Attualmente sono 26 le istituzioni partner del Welcome Office Friuli Venezia Giulia.
4
L’ufficio, situato in via dei Capitelli 960 A, è gestito da AREA Science Park in collaborazione con ERDiSU
Trieste.
5
L’ufficio, situato in via Palladio 2, è gestito dall’Università degli Studi di Udine presso il Servizio International
Student Service – ISS.
6
Il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) è stato istituito dalla legge n.
370 del 19 ottobre 1999. Per maggiori informazioni http://www.cnvsu.it/.
27
30. A febbraio è stato presentato il rendiconto finale del progetto TETRIS (Programma Leonardo da
Vinci) che ha sviluppato un prototipo formativo sul TRIZ applicabile, con diversi gradi di
approfondimento, sia in azienda che nelle scuole (AREA è stata il coordinatore del progetto).
All’interno dello stesso Programma Leonardo da Vinci è stato portato a termine il progetto ESIL,
che ha definito dei curricula di riferimento sui temi della cleaner production e dell’innovazione .
Per tutto l’anno è proseguita l’attività del progetto IUSES – Intelligent Use of Energy at School
coordinato da AREA e finanziato dal Programma Intelligent Energy Europe. Il progetto, al fine di
promuovere comportamenti energeticamente efficienti tra gli studenti delle scuole secondarie di
secondo grado, ha realizzato un kit didattico multimediale ed ha promosso un concorso europeo,
lo European Energy Saving Award, per premiare la scuola più energeticamente efficiente.
Sempre nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe a maggio è stato lanciato, con il
coordinamento di AREA, il progetto PATRES – Public Administration Training on Renewable
Energy Sources, volto alla formazione ed al supporto alle autorità locali nella stesura e revisione
di regolamenti che favoriscano l’introduzione delle fonti di energia rinnovabili negli edifici.
A marzo AREA ha partecipato come partner all’avvio del progetto ACCESS del programma
Central Europe teso alla promozione di politiche regionali efficaci a supporto dell’innovazione
nell’area di programma.
Nel corso dell’anno è stato chiuso e rendicontato, in veste di capofila, il progetto Impact del VI
Programma Quadro.
Nel corso del 2010, in qualità di capofila e di partner, sono state presentate proposte progettuali
nell’ambito dei programmi Intelligent Energy Europe, VII Programma Quadro, Leonardo da Vinci,
Central Europe e South East Europe.
TRIZ
Nel 2010 è stata siglata una convenzione con Alintec per la realizzazione di attività formative sul
TRIZ (metodologia per la risoluzione di problemi inventivi), che ha portato AREA ad aderire al
“Centro di competenza sull’innovazione sistematica”.
In questo ambito a fine anno è stato siglato un contratto con Electrolux Professional s.p.a. per la
realizzazione di un articolato piano formativo per l’insegnamento del TRIZ a tutti gli addetti alla
ricerca e sviluppo della sede di Pordenone dell’azienda. Il piano verrà realizzato nel primo
semestre 2011.
Altre attività
Sono proseguite nel 2010 le attività svolte in veste di partner all’interno del progetto Parco
Genetico finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed è stato chiuso e rendicontato
il progetto Nanolab realizzato all’interno del programma nazionale FIRB.
3.3 Risultati raggiunti nell’ambito della gestione del Parco Scientifico e
Tecnologico
LINEA di ATTIVITÀ: Sviluppo del Parco Scientifico
Lo sviluppo del Parco Scientifico è stato il primo obiettivo del Consorzio fin dalla sua costituzione; i
risultati conseguiti sono ormai rilevanti, sia sotto il profilo delle strutture realizzate nei due
comprensori di Padriciano e Basovizza, sia sotto il profilo degli insediamenti nel Parco che
comprendono imprese “high tech”, laboratori e Centri di Ricerca.
Attualmente (gennaio 2011) gli insediati sono 85. Lo sviluppo degli insediamenti nel tempo è
rappresentato dall’istogramma di seguito riportato. In particolare, nel corso del 2010 sono stati
approvati 6 nuovi insediamenti e si sono avute 6 uscite.
28
31. 100 Serie1 Serie2 Serie3
84 87 85 85
82 83
75 77
80 71
65
59
60
40
20 11 11 11 13
8 9 9 8 8 6
5
0
‐2 ‐2 ‐3 ‐5 ‐3
‐6 ‐6 ‐8 ‐6
‐20 ‐12 ‐11
I settori in cui operano i centri e le aziende insediate in AREA Science Park sono raggruppati nei
seguenti 5 cluster fondamentali.
Settore Centri e aziende insediati
Ambiente e Energia 8
Scienze della vita 26
Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni 36
Fisica, Materiali e Nanotecnologie 10
Servizi Qualificati 5
Totale complessivo 85
AREA Science Park è una realtà in costante crescita con 2.537 addetti (inclusi i 125 del
Consorzio), di cui il 56% impegnati in attività di R&S. Si tratta di un ambiente particolarmente
giovane (il 61% del personale del Parco è al di sotto del 40 anni) e culturalmente qualificato (il 74%
possiede una laurea o un PhD). Si osserva inoltre che, a partire dal 1995, il numero di occupati è
costantemente cresciuto, fino a raddoppiare, a causa dell’effetto combinato dell’espansione fisica
del Parco, dell’impatto dei progetti comunitari (che ha favorito lo sviluppo dei centri di ricerca
insediati) e della crescita delle aziende in numero e dimensioni.
29
32. Altro Medie
1% Inferiori
5%
Dottorato Altro
Amministr 6%
di Ricerca, Medie ativo-
Post/Pre- Superiori Commerci
doctoral 20% ali
fellowship 16%
26% Ricerca e
Sviluppo
Tecnici 56%
22%
Laurea
48%
Nel corso del 2010 è proseguita la strategia, già avviata negli ultimi anni, di perseguire la “qualità”
degli insediati, privilegiando i risultati ottenuti e sostenendo le realtà maggiormente virtuose. Un
obiettivo realizzato assumendo un atteggiamento di maggior rigore nei confronti degli insediati e
che ha portato allo sviluppo di nuove metodologie di valutazione. A tal proposito si evidenzia che il
sistema di valutazione adottato verrà ulteriormente perfezionato al fine di rendere più efficace ed
efficiente il processo di valutazione, oltre che più trasparenti le decisioni in merito agli insediamenti
e ai rinnovi.
AREA, inoltre, continuerà a promuovere l’insediamento di laboratori di ricerca (pubblici e privati) e
di imprese ad alta intensità di conoscenza, anche di nuova costituzione, con particolare riguardo
per le imprese che svolgono la propria attività nel campo dell’energia. AREA infatti, condividendo
la strategia europea “20/20/20”, ha avviato un percorso di innovazione per lo sviluppo e per
l’utilizzo di fonti rinnovabili e per il risparmio energetico. L’aspetto qualificante è il doppio ruolo
svolto da AREA che intende, sia selezionare e sviluppare idee e imprese innovative, sia realizzare
impianti e prototipi nel Parco, nella Regione FVG e, successivamente, a livello nazionale e
internazionale.
30
33. LINEA di ATTIVITÀ: Azioni di supporto agli insediati
L’attività dell’unità Unità operativa Sviluppo del Parco scientifico e Customer care, istituita nel
2008, è finalizzata a mantenere un filo di comunicazione diretto tra il Consorzio e gli Insediati, con
una serie di attività indirizzate a supportarli nella loro crescita dimensionale, qualitativa e
relazionale e nella valorizzazione dei risultati.
Di seguito vengono descritte le principali attività rivolte agli insediati:
Business Day
Il Business Day è stato ideato per mettere in luce e far conoscere all’esterno i risultati e le
tecnologie di punta sviluppati da centri e imprese insediate nel Parco. Si tratta di un appuntamento
annuale dedicato a incontri di business one-to-one con imprenditori, manager e operatori del
sistema dell’innovazione.
Premio Innovazione 3L/3T e repertorio delle innovazioni
Il premio, istituito dal Consorzio nel 2009, è nato per valorizzare i migliori prodotti tecnologici ideati
o varati nell’ultimo anno da imprese e centri di ricerca operanti in AREA Science Park. In
particolare, con l’istituzione del Premio, AREA ha voluto porre l’attenzione sui risultati, frutto delle
attività di ricerca e sviluppo, finalizzati a portare sul mercato innovazioni tangibili, in grado di
migliorare il lavoro e la vita di tutti.
Alla base del Premio c’è l’idea che ogni innovazione, a seconda del proprio Livello di sviluppo (3L):
“Early Bird” (innovazione potenziale in fase di sviluppo);
“To Be” (innovazione potenziale in fase di industrializzazione);
“In the Market” (innovazione reale in fase di lancio sul mercato);
possa avere diversi contributi dalle cosiddette 3T:
“Territorio” (la regione Friuli venezia Giulia e, per estensione, il territorio nazionale);
“Trieste” (inteso come comunità o enti del territorio);
“Te” (singoli cittadini).
Le tre T sono quindi intese come soggetti in grado di contribuire attivamente al successo di
un’innovazione sul mercato. In sostanza sono gli stakeholder portatori di interessi, di diritti e di
doveri verso i risultati della ricerca.
La selezione dei prodotti che concorrono al Premio Innovazione scaturisce da un lavoro di
mappatura, realizzato annualmente dal Consorzio, dei risultati generati nell’anno dai centri e dalle
aziende insediate nel Parco. Il repertorio dei risultati, raccolti attraverso “schede prodotto”
classificate sul modello 3L/3T, oltre a consentire al Consorzio di conoscere lo stato dell’arte delle
innovazioni prodotte nel Parco, viene pubblicato nel volume “Innovazione 3L/3T i risultati di AREA
Science Park”, per essere diffuso e divulgato al mondo imprenditoriale e degli stakeholder.
Nel 2010 sono stati selezionati 30 prodotti, classificati nei tre livelli di innovazione sopra descritti,
che sono stati pubblicati e hanno concorso alla competizione finale.
I riconoscimenti, valutati da una giuria di esperti nazionali di innovazione e di sviluppo d’impresa,
sono stati assegnati ai tre migliori nuovi prodotti per ciascuna delle categorie del premio (Early
Bird, To Be e In the Market). La commissione esterna ha inoltre deciso di affiancare ai 9 premi per
l’innovazione due riconoscimenti speciali, per aver saputo sviluppare prodotti e mercati partendo
da idee fortemente innovative, a due aziende che hanno dimostrato un grande successo sul
mercato.
31
34. Rapid Strategic Assessment (RSA)
Al fine di sostenere la crescita manageriale delle imprese insediate, AREA Science Park ha
avviato nel mese di luglio 2009 un intervento con una società di consulenza strategica, la CB&S
Srl, inizialmente strutturato in due fasi:
• FASE 1 (luglio-dicembre 2009), alla quale hanno preso parte 22 imprese. Attraverso
un’intervista strutturata all’imprenditore/manager, è stato definito il profilo della capacità
manageriale di ogni azienda partecipante, identificando i punti di forza e di debolezza e le aree
di miglioramento;
• FASE 2 (gennaio-luglio 2010), finalizzata all’analisi approfondita dei punti di debolezza
precedentemente rilevati e all’individuazione di una strategia appropriata e personalizzata per
colmare tali debolezze.
In particolare, nella FASE 1, si è valutata la capacità manageriale attraverso 6 dimensioni ritenute
strategiche e 18 indicatori strutturati per voci di business plan (vedere schema di seguito riportato):
Obiettivi
Missione
Opportunità Capitali
Analisi di Settore
Segmentazione
Core competences
mercato e Canali distributivi
concorrenti
Struttura Organizzativa
Profilo imprenditore e Caratteristiche manager Disegno dell’organizzazione
azionisti chiave
Definizione strategia
Hp base del piano Allineamento obiettivi b/t e
Finalità
strategico ml/t
Piano Economico ‐ Finanziario
Conto economico e Stato Controllo di gestione e rendiconto
KPI di business
patrimoniale finanziario
Piano Operativo
Piano di vendita e Key Sviluppo prodotto e Supply
Success Factors Piano di produzione e Chain
Per ognuno dei 18 indicatori è stata utilizzata una scala di misura pentenaria. Sulla base di questa
valutazione sono state individuate 6 best practices di riferimento, ognuna delle quali corrisponde al
profilo dell’azienda che aveva la migliore performance nell’area strategica considerata.
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