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                                                               Astroemagazine
Il fotomontaggio ritrae i pianeti
che la sonda Cassini ha avvicinato
nel corso del suo viaggio (Venere,
due volte, Terra e Giove) verso
Saturno e Titano (l'immagine in                               the first italian astronomical e-zine
basso a sinistra).
Le immagini della copertina e del                                 Allegato al numero 14 - Marzo 2001
fascicolo sono tratte, ove non
altrove specificato, dai siti ufficiali
della missione Cassini
(www.jpl.nasa.gov/cassini) e
dell'ESA.
                                                       Presentazione
                                                      Con questo articolo riprendo il discorso aperto con il precedente numero di
Autore: Piter Cardone                                 AstroEmagazine, nel quale si è discusso di Titano e della sua atmosfera. A
                                                      completamento del summenzionato articolo mi è sembrato doveroso dare spazio al
Progetto grafico:                                     mezzo attraverso il quale la nostra conoscenza del sistema di Saturno e di Titano farà
Piter Cardone e Salvatore Pluchino                    passi da gigante: la sonda Cassini-Huygens.
                                                      Alla metà di ottobre di ormai quasi tre anni e mezzo fa, con un Titan IV, partiva una delle
Direttore tecnico e WebMaster:                        più affascinanti missioni spaziali degli ultimi anni. Lontani ormai quasi un ventennio dai
Trisciani Damiano                                     fasti delle sonde Voyager, solo da pochi anni la sonda Galileo, pur con tutti i suoi
Coordinatore Editoriale:                              problemi, ha fatto venire l’acquolina in bocca a professionisti ed appassionati
Piter Cardone                                         dell’astronomia, ma quello che è in programma con la missione Cassini è, permettetemi
Editor PDF e Webmaster:                               di dirlo, veramente lo “stato dell’arte” delle missioni interplanetarie. Oggetto della
Salvatore Pluchino                                    missione non sarà infatti solo la mera esplorazione del sistema del gigante dagli anelli,
                                                      ma anche la conferma o la confutazione di leggi fisiche (ad esempio la verifica
Consulente linguistico:
                                                      sperimentale della teoria della gravitazione einsteniana o la ricerca di onde gravitazionali
Simonetta De Rosa
                                                      a bassa frequenza) e l’analisi di possibili ambienti prebiotici su Titano. E poi, si tratta di
                                                      una collaborazione tra NASA, ESA (Agenzia Spaziale Europea) ed ASI (Agenzia Spaziale
                                                      Italiana): un po’ di sano campanilismo, ogni tanto, non può fare che bene, soprattutto
                                                      considerando il fatto che il merito di questo straordinario prodotto della tecnologia
                                                      spaziale è in gran parte italiano!

                                                      Piter Cardone




                                                       Sommario
                                                           Prima della Cassini-Huygens
                                                           Il lancio
                                                           Il viaggio
                                                           La sonda Cassini
                                                           Gli obiettivi della Cassini
                                                           La sonda Huygens e i suoi obiettivi
Su Internet:
http://astroemagazine.astrofili.org                        DNS
E-Mail: astroemagazine@astrofili.org                       Curiosità
Tutto il materiale pubblicato su questo numero può         Links e fonti del materiale
essere riprodotto solo dietro autorizzazione
formale rilasciata dall’autore dell’articolo, e con
citazione obbligatoria della fonte.
SPECIALE CASSINI




                   La missione sul sistema di Saturno, compito della
                   Cassini-Huygens, è stata preceduta da altre tre sonde
                   interplanetarie: la Pioneer 11 (1979), la Voyager 1
                   (1980) e la Voyager 2 (1981). Queste sonde ci hanno
                   dato notevoli informazioni su Saturno. Ad esempio,
                   hanno chiarito l'esatta conformazione degli anelli, la
                   loro densità e la loro struttura, hanno mostra to che
                   Saturno emette da 2 a 3 volte più energia di quanta ne
                   assorba dal Sole, hanno fornito dati che ci hanno
                   chiarito in parte la complessa dinamica, struttura e
                   chimica della sua atmosfera, scoprendo venti con
                   velocità di circa 1800 km/h.
                   Inoltre, ci hanno dato notevoli informazioni sul
                   sistema di satelliti che orbita intorno a Saturno: la
                   Voyager 1 passò vicinissima a Titano (7000 km), e
                   visitò, anche se da più lontano, Dione, Rhea e Mimas,
                   mentre la Voyager 2 si occupò di Iapetus, Hyperion e
                   Phoebe (non dimentichiamo, poi, le visite a Tehtys ed
                   Enceladus).

                   Entrambe le sonde (ma anche la Pioneer 11) hanno
                   scoperto nuovi satelliti, più piccoli, molti dei quali
                   chiamati "satelliti guardiani" per la loro caratteristica
                   interessante di contribuire alla forma del sistema di
                   anelli di Saturno modellandola con il loro campo
                   gravitazionale.

                   Per quanto concerne i dati e le scoperte delle Voyager
                   inerenti Titano, si rimanda all'articolo "Titano: una
                   primitiva Terra?", pubblicato sul numero 13 (Gen-Feb
                   2001) di AstroEmagazine.




                                              Astroemagazine 14      Marzo 2001
SPECIALE CASSINI




                   Il lancio della sonda Cassini-Huygens da Cape Canaveral è avvenuto il 15
                   ottobre 1997 e ha visto come protagonista il vettore Titan IV/B. Questo
                   veicolo di lancio consiste di due stadi a propellente solido (i boosters
                   laterali) e due stadi interni a propellente liquido. A questi si aggiunge lo
                   stadio superiore (8.8 metri di altezza per 4.3 m di diametro). Al lancio, la
                   massa totale del Centaur era di oltre 1030 tonnellate (per un'altezza di
                   circa 56 metri) e, per sollevarle, il primo stadio ha fornito una spinta
                   (standard) di oltre 15 milioni di Newton (N), mentre il secondo ha
                   contribuito con una spinta di oltre 450.000 N. Il terzo stadio ha una
                   potenza di spinta di "soli" 150.000 N! Ricordo che 1 N è la forza che
                   imprime ad 1 kg massa l'accelerazione di 1m/s^2.

                   Dopo il lancio e la separazione del primo stadio, il secondo stadio ha
                   provveduto a depositare lo stadio superiore in un'orbita ellittica con
                   perigeo di 170 km ed apogeo di 445, prima dell'ultima accensione dei
                   motori, che ha spinto la sonda Cassini al primo flyby con Venere.




                                                                    Astroemagazine 14     Marzo 2001
SPECIALE CASSINI
                                      La sonda Cassini percorrerà, in
                                      sette anni, 3.2 miliardi di km
                                      prima di raggiungere Saturno, ed
                                      altri 1.7 miliardi in orbite nel
                                      sistema (ne sono previste almeno
                                      63). In tutto questo tempo, la
                                      sonda avrà sempre puntata la
                                      grande antenna verso il Sole, sia
                                      per facilitare le comunicazioni
                                      con la Terra, sia per "fare da
                                      scudo" alla sonda, proteggendola
                                      dalle radiazioni. Come si può
                                      evincere dalla tabella, poi, in
                                      particolari periodi del viaggio la
                                      sonda non potrà comunicare con
                                      la Terra per via della vicinanza
                                      prospettica di quest'ultima al Sole.
                                      La sonda è stata lanciata verso
                                      Venere per sfuttare due gravity-
                                      asist con il pianeta, il 26 Aprile
                                      1998 ed il 24 Giugno 1999
                                      (questo passando a soli 598 km
                                      dalla superficie); dopo circa due
                                      mesi (55 giorni), il 18 Agosto
                   1999, la sonda ha invece avuto una "spintarella"
                   dalla Terra (è passata a 1166 km dalle nostre teste),
                   ed ha superato da poco più di due mesi (30
                   Dicembre 2000) la spinta di Giove (la sonda è
                   passata alla distanza di circa 10 milioni di km dal



                   Da t e im p o r t a n t i n e lla m is s io n e
                   C a s s in i- H u yg e n s
                                                               Data     Giorni
                                                                       dal lancio
                   Lancio mediante Titan IV/B Centaur          15/10/97       0
                   1° flyby con Venere                         26/04/98 198
                   Inizio finestra per l'uso dell'Antenna
                   ad alto guadagno                            28/12/98     436
                   Fine finestra per l'uso dell'Antenna
                   ad alto guadagno                            21/01/99     461
                   2° flyby con Venere                         24/06/99     622
                   Flyby con la Terra                          18/08/99     680
                   Riapertura finestra
                   per l'uso dell'Antenna ad alto guadagno     29/01/00 696
                   Flyby con Giove                             30/12/00 1181
                   INIZIO DELLE
                   OSSERVAZIONI SCIENTIFICHE                   01/01/04 2277
                   Manovre di inserimento
                   in orbita saturniana                        01/07/04    2460
                   Manovre per il lancio su Titano del probe   12/09/04    2533
                   Separazione del probe Huygens               06/11/04    2588
                   Manovre per il flyby con titano             08/11/04    2590
                   Inizio della missione del probe su
                   Titano (~ 4 ore)                            27/11/04 2609
                   1° flyby con Titano                         27/11/04 2609
                   Fine della missione nominale
                   (circa 4 anni)                              01/07/08 3921


                                              Astroemagazine 14           Marzo 2001
pianeta gigante, aumentando la sua velocità di circa 2 km/sec,
                                 cioè circa 7200 km/h).
                                 Questo meccanismo, ormai perfettamente rodato, sfrutta, come
                                 mostrato in figura, la velocità relativa del pianeta "assistente"
                                 rispetto al Sole per aumentare la velocità della sonda all'uscita dal
                                 flyby. Un esempio di quanto appena esposto sta nel fatto che i
                                 due gravity-assist con Venere hanno fruttato alla sonda una spinta
                                 equivalente a quella fornita da oltre 68.000 kg di carburante!
                                 Mancano ora circa 3 anni all'arrivo a Saturno, ed in questi tre anni
                                 verranno svolti alcuni esperimenti, prima della configurazione
                                 degli strumenti che precede la fase operativa vera e propria. Una
                                 mano notevole al compimento delle 63 orbite previste tra il 2004
                                 ed il 2008 la darà proprio Titano, con il quale la sonda avrà
                                 diversi incontri ravvicinati (oltre 30) che forniranno sia lo spunto
                                 per analisi dettagliate del satellite che la spinta, il motore
                                 gravitazionale, per il proseguimento della missione: ciò perché
                                 Titano, con la sua massa pari al 2% di quella terrestre, è idoneo a
                                 supportare agevolmente i gravity-assist previsti. Tale sistema
                                 “risonante” è stato progettato da A. Wolf al JPL (Jet Propulsion
                                 Laboratory) della NASA e prevede persino di spingere la Cassini
                                 al di sopra del piano dei pianeti del Sistema Solare, operazione
                                 effettuata prima solo dalla sonda Ulysses. In particolare, le orbite
                                 attorno Saturno avranno periodi variabili da una a 21 settimane e
                                 saranno inclinate da 0° a oltre 70°.




Astroemagazine 14   Marzo 2001
SPECIALE CASSINI
                                                                                                Gli "occhi" della sonda sono
                                                                                                costituiti dal cosiddetto Imaging
                                                                                                Science Subsystem (ISS), che può
                                                                                                riprendere immagini nel visibile, nel
                                                                                                vicino infrarosso e nel vicino
                                                                                                ultravioletto. Vi è poi uno
                                                                                                spettrometro capcace di scindere i
                                                                                                fasci luminosi nel visibile e
                                                                                                nell'infrarosso (VIMS, Visible and
                                                                                                Infrader Mapping Spectrometer)
                                                                                                alla ricerca di elementi costitutivi di
                                                                                                superfici e atmosfere planetarie.
                                                                                                Importantissimo sarà anche il Radar
                                                                                                della sonda, impiegato soprattutto
                                                                                                su Titano, sul quale invierà fasci di
                                                                                                microonde                misurandone
                                                                                                precisamente       i   tempi    d'eco,
                                                                                                convertendo tali dati in immagini e
                                                                                                dati altimetrici, e, passivamente,
                                                                                                "ascoltando" la radiazione emessa
                                                                                                dal satellite. Infine, tale strumento
                                                                                                invierà impulsi di microonde in
                                                                                                modo tale che queste siano riflesse
                                                                                                verso la Terra, dove verranno
La sonda Cassini, dal nome dell’astronomo franco-italiano                                       captate dalle antenne del DNS e
Jean-Dominique Cassini, noto, tra l'altro, per la scoperta della      analizzate per inferire ulteriori dettagli sulla superficie di
divisione degli anelli di Saturno che porta il suo nome, è un         Titano.
colosso di circa 7 metri che, a vuoto, cioè senza carico di
combustibile (oltre 3100 kg), pesa più di 2 tonnellate e mezzo
(di cui oltre mezza tonnellata di strumenti scientifici) e con un
costo che è arrivato a sfiorare i 3.3 miliardi di dollari. E' mossa
da due motori che utilizzano una miscela di tetrossido di azoto
e monometilidrazina e da controllori di assetto brucianti
idrazina, oltre che da generatori a radioisotopi contenenti circa
30 kg di plutonio. Questi funzionano, in parole semplici,
convertendo il calore del decadimento del plutonio in energia
elettrica mediante termocoppie (Radioisotope Thermoelectric
Generators, RTG).
Importantissimi, come vedremo, saranno l’assetto della sonda,
garantito da un complesso chiamato IRU (intertial Reference
Unit), costituito da giroscopi di nuova concezione, senza parti
in movimento (basati sulla precisa misura del cambimento
dell'asse di vibrazione di cristalli di quarzo al variare anche
minimo dell'assetto della sonda!), quattro volani e diversi
sensori stellari, e la comunicazione con la Terra, compito di
un’antenna parabolica di 4 metri (contemporaneamente ad alto
e basso guadagno, HGA e LGA) di diametro collegata
costantemente con le antenne del Deep Space Network (DNS,
a Goldstone, USA, ed a Camberra, Australia).
Ovviamente, la sonda è equipaggiata con un computer di bordo
capace di far fronte ad episodi di emergenza immediata
(accendere o spegnere strumenti, posizionarsi in modo da
puntare verso la Terra per ripristinare le trasmissioni o mettersi
in "safe mode" per permettere al Centro di Controllo di
diagnosticare eventuali problemi) e di immagazzinare comandi
in memoria per eseguirli anche a diversi giorni di distanza.
Questo perché la sonda si troverà, in zona operazioni, ad una
distanza minima dalla Terra di circa 1.2 miliardi di km e ad
una massima di oltre 1.5 miliardi di km, distanze, cioè, che le
onde radio coprono in circa 68-84 minuti, un tempo troppo alto
per impartire da Terra comandi di urgente esecuzione.
                                                                                                      Astroemagazine 14     Marzo 2001
SPECIALE CASSINI
CAPS




                                                                       Analizzare la composizione chimica e la distribuzione
                                                                       dimensionale del materiale costituente gli anelli
                                                                       Studiare i processi erosivi ed elettromagnetici responsabili
                                                                       della struttura dell'anello E
Il CAPS (Cassini Plasma Spectrometer) ha il compito di                 Studiare l'effetto di Titano sulla distribuzione della polvere
misurare il flusso di ioni sia come funzione della massa per la        attorno Saturno
carica, sia come funzione dell'energia per la carica e per             Inferire la composizione chimica dei satelliti ghiacciati dallo
l'angolo di arrivo rispetto allo strumento.                            stusio degli ejecta
                                                                       Stabilire il ruolo dei satelliti come fonte delle particelle
OBIETTIVI SCIENTIFICI:                                                 costituenti gli anelli
Misurare la composizione delle molecole ionizzate che
originano da Saturno e Titano                                          CIRS
Investigare le sorgenti e le caratteristiche del plasma
ionosferico
Studiare gli effetti sui flussi ionosferici delle interazioni tra
magnetosfera e ionosfera
Studiare le aurore di Saturno
Determinare la configurazione del campo magnetico del
pianeta
Investigare le interazioni tra magnetosfera di Saturno e vento
solare
Caratterizzare il ruolo delle interazioni anelli/magnetosfera
sulla dinamica e l'erosione degli particelle costituenti gli anelli
Indagare le interazioni della magnetosfera di Saturno con l'alta
atmosfera e la ionosfera di Titano
Studiare il ruolo della precipitazione delle particelle
nell'atmosfera di Titano come sorgente della sua ionosfera
Caratterizzare le interazioni tra la magnetosfera di Saturno ed i
satelliti ghiacciati
Studiare gli effetti delle interazioni tra i satelliti e la dinamica
delle particelle costituenti gli anelli

CDA
IL CDA (Cosmic Dust Analyzer) è stato progettato per fornire
osservazioni di materia particolata nel sistema di Saturno,            IL CIRS (Composite Infrared Spectrometer) è costituito da due
investigare le sue proprietà fisiche, chimiche e dinamiche e           interferometri   che   misurano    l'emissione     infrarossa
studiarne l'interazione con i satelliti, gli anelli e la               dall'atmosfera, dagli anelli e dalle varie superfici alle
magnetosfera di Saturno.                                               lunghezze d'onda da 7 a 1000 micrometri per determinarne
                                                                       composizione e temperatura.
OBIETTIVI SCIENTIFICI:
Studiare la polvere interplanetaria nel sistema di Saturno             OBIETTIVI SCIENTIFICI:
Definire la distribuzione (dimensioni, orbite, composizione)           Costruire una mappa termica e analizzare la composizione
della polvere e dei meteoroidi nelle vicinanze degli anelli            gassosa dell'atmosfera di Titano e Saturno

                                                                                                      Astroemagazine 14    Marzo 2001
Ricavare informazioni sui processi energetici nelle atmosfere
di Titano e Saturno e cercare in esse nuove molecole
Costruire una mappa termica della superficie di Titano
Studiare la composizione e le caratteristiche termiche degli
anelli di Saturno e dei satelliti

ISS




                                                                       MIMI
                                                                       Il MIMI (Magnetospheric Imaging Instrument) ha lo scopo di
                                                                       misurare la composizione, la carica e la distribuzione degli ioni
                                                                       energetici e degli elettroni e fornire "immagini" della
L'ISS (Imaging Science Subsystem) è costituito da una camera           magnetosfera di Saturno, alloscopo di studiare l'interazione di
con obiettivo grandangolare (rifrattore da 20 cm f/3.5 -               quest'ultima con il vento solare, l'atmosfera di Saturno, Titano,
risoluzione: 60 microradianti per pixel) e da una con obiettivo        gli anelli e i satelliti ghiacciati.
a campo più ristretto (riflettore da 2 m f/10.5 - risoluzione: 6
microradianti per pixel), entrabe dotate di sensore CCD
1024x1024.                                                             OBIETTIVI SCIENTIFICI:
                                                                       Determinare configurazione e dinamiche del plasma nella
OBIETTVI SCIENTIFICI:                                                  magnetosfera di Saturno
Catturare immagini della struttura tridimensionale e dei moti          Studiare le aurore di Saturno
delle atmosfere di Saturno e Titano                                    Determinare le interazioni magnetosfera/satelliti
Studiare la composizione, la distribuzione e le proprietà fisiche      Studiare la struttura globale e le variazioni temporali
delle nubi e degli aerosol                                             nell'atmosfera di Titano
Studiare riflessione e assorbimento delle atmosfere di Titano e        Studiare l'interazione di titano con la magnetosfera di Saturno
Saturno                                                                ed il vento solare
Studiare le interazioni gravitazionali tra gli anelli ed i satelliti   Analizzare l'esosfera di Titano e di Dione
di Saturno e cercare evidenze di aurore e lampi
Determinare dimensioni, composizione e caratteristiche fisiche
delle particelle formanti gli anelli                                   RADAR
Costruire mappe della superficie dei satelliti (ncluso Titano)         Il RADAR della Cassini sarà usato per raccogliere dati sulla
per studiarne le storie geologiche, la natura e la composizione        sperficie di Titano mediante quattro tipi di osservazioni:
dei materiali costituenti le superfici e determinarne la rotazione     visuali, altimetriche, radiometriche e di "backscatter".
                                                                       Visuale: il RADAR invierà impulsi di microonde sulla
                                                                       superficie di Titano con differenti angoli e ne registrerà tempo
MAG                                                                    di ritorno; dividendo per la velocità della luce, questo tempo
L'obiettivo principale del MAG (Dual Technique                         (trasformato in distanza dalla divisione) fornirà immagini della
Magnetometer) è determinare i campi magnetici e le                     superficie.
interazioni dinamiche nell'ambiente planetario.                        Altimetrica: come per l'indagine precedente, l'eco dell'impulso
                                                                       di microonde verrà utilizzato per ottenere precisi dati
OBIETTIVI SCIENTIFICI:                                                 altimetrici (e non immagini) della superficie colpita.
Investigare il campo magnetico di Saturno                              Radiometrica: in questo caso, il RADAR opererà
Sviluppare un modello tridimensionale della magnetosfera di            passivamente,       registrando    semplicemente       l'emissione
Saturno                                                                proveniente dalla superficie; questo dato può essere
Determinare lo stato magnetico di titano e della sua atmosfera         influenzato da fattori esterni, come, ad esempio, la quantità di
Investigare le interazioni di Titano con la magnetosfera di            calore latente nell'atmosfera del satellite, dando in questo
Saturno ed il vento solare                                             modo ulteriori dati agli scienziati.
Studiare le interazioni dei satelliti ghiacciati con la                "Backscatter": questa indagine serve a stabilire, mediante
magnetosfera di Saturno                                                l'invio di impulsi di microonde, la composizione della

Astroemagazine 14      Marzo 2001
Investigare le relazioni intercorrenti tra i satelliti ghiacciati ed
                                                                     il sistema degli anelli
                                                                     Misurare la densità elettronica nelle vicinanze di Titano
                                                                     Investigare la produzione, il trasporto e la perdita di plasma
                                                                     dall'alta atmosfera e dalla ionosfera di Titano
                                                                     Studiare le interazioni tra Titano ed il vento solare
                                                                     Studiare la magnetosfera indotta di Titano

                                                                     RSS
                                                                     L'RSS (Radio Science Subsystem) utilizza la banda-X, la
                                                                     banda-S e la banda-Ka dell'antenna della sonda per studiare
                                                                     composizione, pressione e temperatura delle atmosfere e delle
                                                                     ionosfere, la struttura radiale, diametro e distribuzione delle
superficie di Titano studiando l'energia dell'eco riflesso dalla     particelle all'interno degli anelli e le onde gravitazionali. In
superficie stessa. L'utilità di questa indagine deriva dal fatto     sostanza, questo tipo di sistema misura ogni possibile
che l'impulso sarà deflesso in diverse direzioni, e da ciò           modificazione nei segnali radio (ad esempio, negli esperimenti
dipende l'energia dell'eco (e quindi la possibilità di determinare   di occultazione) per derivare informazioni sulla struttura e
le caratteristiche della superficie che ha riflesso il segnale).     composizione dei corpi occultati, delle atmosfere e degli anelli.
Durante l'indagine visuale, altimetrica e di "backscatter",
l'antenna ad alto guadagno (HGA) userà la banda -Ku e le             OBIETTIVI SCIENTIFICI:
riflesioni saranno catturate dalla stessa antenna ed elaborate       Cercare e caratterizzare le onde gravitazionali provenienti
dall'RRFES (RADAR Radio Frequency Electronics                        dall'esterno del Sistema Solare
Subsystem).                                                          Studiare la corona solare e mettere alla prova la relatività
                                                                     generale nel passaggio al perielio
OBIETTIVI SCIENTIFICI:                                               Studiare la struttura radiale e la distribuzione dimensionale
Determinare l'esistenza di un oceano su Titano e,                    delle particelle degli anelli
eventuamente, determinarne la distribuzione                          Determinare il profilo di temperatura, pressione, composizione
Studiare le caratteristiche geologiche e topografiche della          e densità elettronica delle atmosfere di Saturno e Titano
superficie solida di titano
Acquisire dati sugli anelli e sugli altri satelliti del sistema      RTGs
RPWS




                                                                     Gli RTG (Radioisotope Thermoelectric Generators) sono
                                                                     convertitori termoelettrici a stato solido che convertono il
L'RPWS (Radio and Plasma Wave Science) ha il compito di              calore generato dal decadimento radioattivo del plutonio-238
misurare i campi magnetici ed elettrici, la densità elettronica e    in elettricità. Il design di questi generatori è stato studiato in
la temperatura sia nelle magnetosfere planetarie che nel mezzo       modo tale da ridurre al minimo la possibilità della sua
interplanetario.                                                     vaporizzazione in caso di rientri accidentali in atmosfera, ad
                                                                     esempio dividendo il combustibile nucleare in 18 celle separate
OBIETTIVI SCIENTIFICI:                                               e avvolte da diversi strati di materiali diversi (iridio, grafite,...)
Studiare la configurazione del campo magnetico di Saturno            allo scopo di minimizzarne le possibilità di rilascio. L'utilizzo
Studiare le sorgenti e monitorare la SKR (Saturn Kilometric          di tale combustibile per produrre energia elettrica si è reso
Radiation)                                                           necessario per il fatto che Saturno riceve una quantità di
Determinare la distribuzione delle polveri e dei meteoroidi nel      radiazione solare 100 volte inferiore a quella ricevuta alla
sistema di Saturno e nello spazio interplanetario                    distanza della Terra, una quantità troppo esigua per far
Determinare le correnti nella magnetosfera e determinare             funzionare una sonda, a meno di non dotarla di enormi e
composizione e origine del plasma magnetosferico                     pesantissimi pannelli solari. Inoltre, l'efficienza di questo

                                                                                                       Astroemagazine 14       Marzo 2001
combustibile è tale che, dopo gli 11 anni di operatività previsti    Determinare la chimica delle atmosfere di Saturno e Titano, la
per la Cassini, gli RTG saranno ancora in grado di produrre          distribuzione e la composizione degli aerosol in esse contenuti
circa 630 W di potenza!                                              e stabilire natura e caratteristiche della circolazione
                                                                     atmosferica di Saturno e Titano
UVIS                                                                 Studiare, mediante il sistema delle occultazioni stellari, la
L'UVIS (Ultraviolet Imaging Spectrograph) è costituito da un         struttura radiale degli anelli di Saturno
insieme di sensori che hanno lo scopo di misurare la quantità        Studiare le duperfici ghiacciate e le tenui atmosfere ad esse
di raggi ultravioletti assorbiti e/o emessi dalle atmosfere, dagli   correlate nei satelliti ghiacciati
anelli e dalle superfici dei satelliti alle lunghezze d'onda da
55.8 a 190 nanometri per determinarne composizione,                  VIMS
distribuzione, temperatura e contenuto di aerosol.                   Il VIMS (Visible and Infrared Mapping Spectrometer) è
                                                                     costituito da due spettrometri in grado di studiare la radiazione
                                                                     riflessa ed emessa dalle atmosfere, dagli anelli e dalle superfici
                                                                     alle lunghezze d'onda comprese tra 0.35 e 5.1 micrometri allo
                                                                     scopo di determinarne composizioni, temperature e strutture.

                                                                     OBIETTIVI SCIENTIFICI:
                                                                     Determinare il comportamento nel tempo dei venti e di altre
                                                                     caratteristiche atmosferiche su Saturno e Titano
                                                                     Studiare la composizione e la distribuzione delle nubi su
                                                                     Saturno e Titano
                                                                     Determinare temperatura, struttura interna e rotazione
                                                                     dell'atmosfera profonda di Saturno
                                                                     Studiare la composizione e la struttura degli anelli di Saturno
OBIETTIVI SCIENTIFICI:                                               Ricercare lampi su Saturno e Titano e tracce di attività
Determinare la camposizione verticale e orizzontale delle            vulcanica su quest'ultimo
atmosfere superiori di Saturno e Titano                              Osservare la superficie di Titano




Astroemagazine 14     Marzo 2001
SPECIALE CASSINI




                   Astroemagazine 14   Marzo 2001
SPECIALE CASSINI


L
        a sonda Huygens, realizzata dall'ESA, ha un diametro di
        2.7 metri e pesa circa 350 kg. Il suo contenuto in
        strumenti comprende batterie (5 a base di LiSO2),
sistemi per l'apertura dei paracadute e diversi sensori, l'utilizzo
dei quali è spiegato in seguito. Per tutta la durata del viaggio
verso Titano il probe resterà quiescente, eccezion fatta per
check-up biannuali sui sistemi. Poco prima di abbandonare la
sonda Cassini per entrare nell'atmosfera del satellite di Saturno,
poi (6 Novembre 2004), sarà effettuato l'ultimo check-up e sarà
avviato un timer che resterà l'unico strumento attivo nei 22
giorni che separeranno il distacco dalla sonda madre
dall'ingresso in atmosfera (27 Novembre 2004). Il PSE (Probe
Equipment Support), cioè l'elettronica di supporto al Probe,
resterà sulla sonda madre e si occuperà di seguire le operazioni
della Huygens, trasmettendo, tramite l'antenna della Cassini, i
risultati a Terra.
Il distacco dalla sonda avverrà tramite un sistema a scoppio e
dopo che la sonda avrà effe ttuato una manovra in grado di far
ruotare la Huygens di circa 7 giri al minuto, necessari per
stabilizzarne la discesa. Ovviamente, vista l'elevata velocità di
ingresso nell'atmosfera di Titano (6.1 km/s, cioè circa 22.000
km/h), almeno inizialmente la sonda dovrà essere protetta da
uno scudo termico (si prevede che la temperatura che lo scudo
dovrà sopportare arrivi a sfiorare i 12.000°C). Tale scudo, del

  Il carico di strumenti scientifici della sonda Huygens
  Huygens Atmospheric Structure sensori. I sensori solari misurano questo "barbecue" vengono inviati al
             Atmospheric
                                           l'intensità della luce attorno al Sole, GCMS per l'analisi.
  Instrument (HASI)                        dovuta alla riflessione della luce da
  Questo complesso di strumenti ha il parte                            atmosferico, Surface-Science Package (SSP)
  compito di misurare le proprietà fisiche
                                                       dell'aerosol                 Surface-
                                               permettendo il calcolo del numero e           Questo strumento contiene diversi
  ed elettriche dell'atmosfera di Titano.      delle dimensioni delle particelle
  Gli accelerometri misureranno la                                                           sensori capaci di determinare le
                                               sospese. due camere (visibile e               proprietà fisiche della superficie di
  velocità di discesa, rendendo possibile      infrarosso) prenderanno immagini della
  misurare,      note      le      proprietà                                                 Titano nel punto dell'impatto. Un sonar
                                               superficie nelle ultime fasi della discesa,   emetterà, durante gli ultimi 100 metri di
  aerodinamiche del probe, la densità          anche alla ricerca di corpi nuvolosi.
  dell'atmosfera e la forza dei venti. In                                                    discesa, impulsi coninui che daranno
  caso di "ammaraggio", grazie a questi                                                      indicazioni sia sul "rate" di discesa, sia
  strumenti si potrà misurare il moto
                                               Gas Chromatograph & Mass                      sulle caratteristiche dell'atmosfera (la
  prodotto dalle onde. Verranno registrate     Spectrometer (GCMS)                           velocità del suono cambia a seconda
  temperatura e pressione dell'atmosfera,       Questo strumento d'analisi è deputato        della densità del mezzo) e superficiali
  come pure la conduttività el ettrica di       alla caratterizzazione quantitativa e        del suolo o del liquido (in questo caso
  quest'ultima e del suolo. Il responsabile     qualitativa dei costituenti atmosferici,     proverà a stabilirne la profondità). Un
  di questo esperimento è Marcello              costruendo     spettri     delle    masse    accelerometro      registrerà    poi    la
  Fulchignoni, dell'Università di Roma.         molecolari dei gas ed analizzando anche      decelerazione al momento dell'impatto,
                                                prodotti di pirolisi (alterati dal calore)   che darà informazioni sulla consistenza
                                                                                             della superficie. Nel caso di un
  Doppler Wind Experiment (DWE) raccolti dall'ACP (Aerosol Collector                         ammaraggio, altri sensori misureranno
  Questo esperimento rileva, mediante Pyrolyser).              Analizzerà anche         il
                                                                                             densità,    te mperatura,     indice    di
  l'ausilio di un oscillatore ultrastabile, gli materiale superficiale.
                                                                                             rifrazione, conduttività termica ed
  sbandamenti causati alla sonda dai venti                                                   elettrica e la capacità di calore del
  atmosferici e da diversità di proprietà Aerosol Collector and Pyrolyser
                                                           Collector                         liquido.
  atmosferiche, che inducono un effetto (ACP)
  Doppler misurabile sul segnale emesso Questo esperimento consiste nella
  dall'oscillatore.                             cattura di particelle d'aerosol a diverse
                                         altezze grazie due filtri; queste, poi,
  Descent Imager/Spectral                vengono     scaldate    (pirolisi)  per
  Radiometer (DISR)                      vaporizzare i composti volatili e
  Questo strumento fornisce osservazioni decomporre le eventuali molecole
  spettrali e immagini usando diversi    organiche complesse. I prodotti di


                                                                                                         Astroemagazine 14     Marzo 2001
peso di circa 100 kg, è stato realizzato dall'Aerospatiale ed è     Determinare se la superficie è liquida e/o solida, la forma e la
costituito dallo stesso materiale (AQ60) che protegge lo Shuttle    composizione della superficie e fornire dati per la
nei rientri in atmosfera.                                           comprensione della struttura dell’interno del satellite.
In circa 3 minuti, poi, la sonda subirà una decelerazione tale      Studiare l’alta atmosfera e la ionosfera di Titano e chiarirne il
(circa 16 g) da far scendere la velocità a "soli" 0.4 km/h (1440    ruolo come fonte di particelle neutre e ionizzate nella
km/h). Il resto della discesa sarà controllato da tre paracadute,   magnetosfera di Saturno.
che si apriranno quando l'accelerometro che controlla la discesa
misurerà tre valori prefissati. Appena quest'ultimo misurerà una
velocità di Mach 1.5 si aprirà il paracadute -pilota (2 m di
diametro), seguito immediatamente dal paracadute principale di
8.3 metri didiametro. Nei trenta secondi successivi all'apertura
del paracadute principale la velocità della sonda passerà da
Mach 1.5 a Mach 0.6; dopo 15 minuti di discesa, il paracadute
principale si staccherà e si aprirà il più piccolo (3 m di
diametro), che porterà in 2.5 ore il probe in superficie, alla
velocità di 7 m/s (circa 25 km/h).

In sintesi, quindi, gli obiettivi della Huygens sono:
Determinare l’abbondanza dei gas nell’atmosfera, stabilire i
rapporti isotopici per gli elementi più abbondanti, fornire
informazioni sul come titano e la sua atmosfera si siano
formati.
Osservare la distribuzione dei gas, ricercare molecole organiche
complesse, identificare la fonte di energia per i processi
atmosferici, studiare la formazione e la composizione degli
aerosol, aiutare a formulare un modello della fotochimica nella
stratosfera del satellite.
Misurare i venti, la temperatura globale, le proprietà delle
nuvole, la circolazione atmosferica ed eventuali andamenti
stagionali.




Astroemagazine 14    Marzo 2001
SPECIALE CASSINI
                                                                      Il Network Operations Control Center (NOCC) si trova invece
                                                                      nell'edificio 230 al JPL.

                                                                      Il DNS comprende sette sistemi, la descrizione dei quali è qui
                                                                      di seguito riportata.
                                                                      Frequency & Timing System, FTS
                                                                      Questo sottosistema si ocupa di fornire un tempo standard a

A     l fine di concludere degnamente questa breve rassegna
      sulla sonda Cassini-Huygens, non posso esimermi
dall'accennare, almeno a grandi linee, come i dati inviati dalla
                                                                      tutti i sistemi del DNS. Questo risultato è raggiunto mediante
                                                                      l'utilizzo di tre maser a idrogeno (due ridondanti).
                                                                      Tracking System, TRK
sonda vengono raccolti a Terra. Il compito fare ciò è del DNS.        Questo sistema, che si basa su misure dell'effetto Doppler sui
                                                                      segnali trasmessi dalle sonde, è indispensabile per conoscere, in
Il DNS (NASA Deep Space Network) è una rete internazionale            ogni momento, la posizione delle sonde rispetto alla Terra e per
che supporta le missioni di sonde interplanetarie, astronomia         adeguare il puntamento e le frequenze di ricezione delle
radio e radar e le sonde che orbitano attorno alla Terra. Si tratta   antenne allo shift causato da tale effetto.
del più sensibile network di sistemi di telecomunicazione             Telemetry System, TLM
scientifica al mondo, costituito da tre complessi sistemati           Mediante questo sistema, il DNS riceve e decodifica le
approssimativamente a 120° l'uno dall'altro sulla faccia della        sequenze di 0 e 1 dei segnali telemetrici della sonda, allo scopo
Terra (per permettere a due antenne, grazie alla rotazione            di mostrare tali dati agli ingegneri ed agli analisti di missione.
terrestre, di seguire sempre una sonda nelle misisoni                 Command System, CMD
interplanetarie): Goldstone (deserto del Mojave, California),         Rappresenta una sorta di telemetria al contrario: da Terra
Robledo (Madrid, Spagna) e Tidbinbilla (Canberra, Australia).         vengono inviate alla sonda sequenze di istruzioni, che vengono




                                                                                                       Astroemagazine 14     Marzo 2001
trasferite al computer centrale della sonda per essere eseguite. previa analisi dei dati registrati singolarmente dalle due antenne
Monitor System, MON                                              da parte di un computer "correlatore", l'esatta posizione di una
Questo sistema si occupa di monitorare le operazioni e le sonda mediante una semplice triangolazione.
performances del DNS stesso.
Radio Science System, RS
Questo sistema utilizza il DNS e l'apparato radio della sonda
come uno strumento scientifico, misurando tutte le
modificazioni (attenuazioni, effetto Doppler, rifrazioni,
rotazioni, ecc.) che i segnali radio subiscono in caso di
frapposizione di pianeti, atmosfere, anelli o quant'altro tra la
sonda ed il DNS (come nel caso di esperimenti di
occultazione).
Very Long Baseline Interferometry System, VLBI
Il VLBI è un sistema che sfrutta la distanza tra due stazioni
riceventi a Terra (ad es., Goldstone e Canberra) per calcolare,




Astroemagazine 14    Marzo 2001

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Speciale Sonda Cassini-Huygens

  • 1.
  • 2. In copertina: Astroemagazine Il fotomontaggio ritrae i pianeti che la sonda Cassini ha avvicinato nel corso del suo viaggio (Venere, due volte, Terra e Giove) verso Saturno e Titano (l'immagine in the first italian astronomical e-zine basso a sinistra). Le immagini della copertina e del Allegato al numero 14 - Marzo 2001 fascicolo sono tratte, ove non altrove specificato, dai siti ufficiali della missione Cassini (www.jpl.nasa.gov/cassini) e dell'ESA. Presentazione Con questo articolo riprendo il discorso aperto con il precedente numero di Autore: Piter Cardone AstroEmagazine, nel quale si è discusso di Titano e della sua atmosfera. A completamento del summenzionato articolo mi è sembrato doveroso dare spazio al Progetto grafico: mezzo attraverso il quale la nostra conoscenza del sistema di Saturno e di Titano farà Piter Cardone e Salvatore Pluchino passi da gigante: la sonda Cassini-Huygens. Alla metà di ottobre di ormai quasi tre anni e mezzo fa, con un Titan IV, partiva una delle Direttore tecnico e WebMaster: più affascinanti missioni spaziali degli ultimi anni. Lontani ormai quasi un ventennio dai Trisciani Damiano fasti delle sonde Voyager, solo da pochi anni la sonda Galileo, pur con tutti i suoi Coordinatore Editoriale: problemi, ha fatto venire l’acquolina in bocca a professionisti ed appassionati Piter Cardone dell’astronomia, ma quello che è in programma con la missione Cassini è, permettetemi Editor PDF e Webmaster: di dirlo, veramente lo “stato dell’arte” delle missioni interplanetarie. Oggetto della Salvatore Pluchino missione non sarà infatti solo la mera esplorazione del sistema del gigante dagli anelli, ma anche la conferma o la confutazione di leggi fisiche (ad esempio la verifica Consulente linguistico: sperimentale della teoria della gravitazione einsteniana o la ricerca di onde gravitazionali Simonetta De Rosa a bassa frequenza) e l’analisi di possibili ambienti prebiotici su Titano. E poi, si tratta di una collaborazione tra NASA, ESA (Agenzia Spaziale Europea) ed ASI (Agenzia Spaziale Italiana): un po’ di sano campanilismo, ogni tanto, non può fare che bene, soprattutto considerando il fatto che il merito di questo straordinario prodotto della tecnologia spaziale è in gran parte italiano! Piter Cardone Sommario Prima della Cassini-Huygens Il lancio Il viaggio La sonda Cassini Gli obiettivi della Cassini La sonda Huygens e i suoi obiettivi Su Internet: http://astroemagazine.astrofili.org DNS E-Mail: astroemagazine@astrofili.org Curiosità Tutto il materiale pubblicato su questo numero può Links e fonti del materiale essere riprodotto solo dietro autorizzazione formale rilasciata dall’autore dell’articolo, e con citazione obbligatoria della fonte.
  • 3. SPECIALE CASSINI La missione sul sistema di Saturno, compito della Cassini-Huygens, è stata preceduta da altre tre sonde interplanetarie: la Pioneer 11 (1979), la Voyager 1 (1980) e la Voyager 2 (1981). Queste sonde ci hanno dato notevoli informazioni su Saturno. Ad esempio, hanno chiarito l'esatta conformazione degli anelli, la loro densità e la loro struttura, hanno mostra to che Saturno emette da 2 a 3 volte più energia di quanta ne assorba dal Sole, hanno fornito dati che ci hanno chiarito in parte la complessa dinamica, struttura e chimica della sua atmosfera, scoprendo venti con velocità di circa 1800 km/h. Inoltre, ci hanno dato notevoli informazioni sul sistema di satelliti che orbita intorno a Saturno: la Voyager 1 passò vicinissima a Titano (7000 km), e visitò, anche se da più lontano, Dione, Rhea e Mimas, mentre la Voyager 2 si occupò di Iapetus, Hyperion e Phoebe (non dimentichiamo, poi, le visite a Tehtys ed Enceladus). Entrambe le sonde (ma anche la Pioneer 11) hanno scoperto nuovi satelliti, più piccoli, molti dei quali chiamati "satelliti guardiani" per la loro caratteristica interessante di contribuire alla forma del sistema di anelli di Saturno modellandola con il loro campo gravitazionale. Per quanto concerne i dati e le scoperte delle Voyager inerenti Titano, si rimanda all'articolo "Titano: una primitiva Terra?", pubblicato sul numero 13 (Gen-Feb 2001) di AstroEmagazine. Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 4. SPECIALE CASSINI Il lancio della sonda Cassini-Huygens da Cape Canaveral è avvenuto il 15 ottobre 1997 e ha visto come protagonista il vettore Titan IV/B. Questo veicolo di lancio consiste di due stadi a propellente solido (i boosters laterali) e due stadi interni a propellente liquido. A questi si aggiunge lo stadio superiore (8.8 metri di altezza per 4.3 m di diametro). Al lancio, la massa totale del Centaur era di oltre 1030 tonnellate (per un'altezza di circa 56 metri) e, per sollevarle, il primo stadio ha fornito una spinta (standard) di oltre 15 milioni di Newton (N), mentre il secondo ha contribuito con una spinta di oltre 450.000 N. Il terzo stadio ha una potenza di spinta di "soli" 150.000 N! Ricordo che 1 N è la forza che imprime ad 1 kg massa l'accelerazione di 1m/s^2. Dopo il lancio e la separazione del primo stadio, il secondo stadio ha provveduto a depositare lo stadio superiore in un'orbita ellittica con perigeo di 170 km ed apogeo di 445, prima dell'ultima accensione dei motori, che ha spinto la sonda Cassini al primo flyby con Venere. Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 5. SPECIALE CASSINI La sonda Cassini percorrerà, in sette anni, 3.2 miliardi di km prima di raggiungere Saturno, ed altri 1.7 miliardi in orbite nel sistema (ne sono previste almeno 63). In tutto questo tempo, la sonda avrà sempre puntata la grande antenna verso il Sole, sia per facilitare le comunicazioni con la Terra, sia per "fare da scudo" alla sonda, proteggendola dalle radiazioni. Come si può evincere dalla tabella, poi, in particolari periodi del viaggio la sonda non potrà comunicare con la Terra per via della vicinanza prospettica di quest'ultima al Sole. La sonda è stata lanciata verso Venere per sfuttare due gravity- asist con il pianeta, il 26 Aprile 1998 ed il 24 Giugno 1999 (questo passando a soli 598 km dalla superficie); dopo circa due mesi (55 giorni), il 18 Agosto 1999, la sonda ha invece avuto una "spintarella" dalla Terra (è passata a 1166 km dalle nostre teste), ed ha superato da poco più di due mesi (30 Dicembre 2000) la spinta di Giove (la sonda è passata alla distanza di circa 10 milioni di km dal Da t e im p o r t a n t i n e lla m is s io n e C a s s in i- H u yg e n s Data Giorni dal lancio Lancio mediante Titan IV/B Centaur 15/10/97 0 1° flyby con Venere 26/04/98 198 Inizio finestra per l'uso dell'Antenna ad alto guadagno 28/12/98 436 Fine finestra per l'uso dell'Antenna ad alto guadagno 21/01/99 461 2° flyby con Venere 24/06/99 622 Flyby con la Terra 18/08/99 680 Riapertura finestra per l'uso dell'Antenna ad alto guadagno 29/01/00 696 Flyby con Giove 30/12/00 1181 INIZIO DELLE OSSERVAZIONI SCIENTIFICHE 01/01/04 2277 Manovre di inserimento in orbita saturniana 01/07/04 2460 Manovre per il lancio su Titano del probe 12/09/04 2533 Separazione del probe Huygens 06/11/04 2588 Manovre per il flyby con titano 08/11/04 2590 Inizio della missione del probe su Titano (~ 4 ore) 27/11/04 2609 1° flyby con Titano 27/11/04 2609 Fine della missione nominale (circa 4 anni) 01/07/08 3921 Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 6. pianeta gigante, aumentando la sua velocità di circa 2 km/sec, cioè circa 7200 km/h). Questo meccanismo, ormai perfettamente rodato, sfrutta, come mostrato in figura, la velocità relativa del pianeta "assistente" rispetto al Sole per aumentare la velocità della sonda all'uscita dal flyby. Un esempio di quanto appena esposto sta nel fatto che i due gravity-assist con Venere hanno fruttato alla sonda una spinta equivalente a quella fornita da oltre 68.000 kg di carburante! Mancano ora circa 3 anni all'arrivo a Saturno, ed in questi tre anni verranno svolti alcuni esperimenti, prima della configurazione degli strumenti che precede la fase operativa vera e propria. Una mano notevole al compimento delle 63 orbite previste tra il 2004 ed il 2008 la darà proprio Titano, con il quale la sonda avrà diversi incontri ravvicinati (oltre 30) che forniranno sia lo spunto per analisi dettagliate del satellite che la spinta, il motore gravitazionale, per il proseguimento della missione: ciò perché Titano, con la sua massa pari al 2% di quella terrestre, è idoneo a supportare agevolmente i gravity-assist previsti. Tale sistema “risonante” è stato progettato da A. Wolf al JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA e prevede persino di spingere la Cassini al di sopra del piano dei pianeti del Sistema Solare, operazione effettuata prima solo dalla sonda Ulysses. In particolare, le orbite attorno Saturno avranno periodi variabili da una a 21 settimane e saranno inclinate da 0° a oltre 70°. Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 7. SPECIALE CASSINI Gli "occhi" della sonda sono costituiti dal cosiddetto Imaging Science Subsystem (ISS), che può riprendere immagini nel visibile, nel vicino infrarosso e nel vicino ultravioletto. Vi è poi uno spettrometro capcace di scindere i fasci luminosi nel visibile e nell'infrarosso (VIMS, Visible and Infrader Mapping Spectrometer) alla ricerca di elementi costitutivi di superfici e atmosfere planetarie. Importantissimo sarà anche il Radar della sonda, impiegato soprattutto su Titano, sul quale invierà fasci di microonde misurandone precisamente i tempi d'eco, convertendo tali dati in immagini e dati altimetrici, e, passivamente, "ascoltando" la radiazione emessa dal satellite. Infine, tale strumento invierà impulsi di microonde in modo tale che queste siano riflesse verso la Terra, dove verranno La sonda Cassini, dal nome dell’astronomo franco-italiano captate dalle antenne del DNS e Jean-Dominique Cassini, noto, tra l'altro, per la scoperta della analizzate per inferire ulteriori dettagli sulla superficie di divisione degli anelli di Saturno che porta il suo nome, è un Titano. colosso di circa 7 metri che, a vuoto, cioè senza carico di combustibile (oltre 3100 kg), pesa più di 2 tonnellate e mezzo (di cui oltre mezza tonnellata di strumenti scientifici) e con un costo che è arrivato a sfiorare i 3.3 miliardi di dollari. E' mossa da due motori che utilizzano una miscela di tetrossido di azoto e monometilidrazina e da controllori di assetto brucianti idrazina, oltre che da generatori a radioisotopi contenenti circa 30 kg di plutonio. Questi funzionano, in parole semplici, convertendo il calore del decadimento del plutonio in energia elettrica mediante termocoppie (Radioisotope Thermoelectric Generators, RTG). Importantissimi, come vedremo, saranno l’assetto della sonda, garantito da un complesso chiamato IRU (intertial Reference Unit), costituito da giroscopi di nuova concezione, senza parti in movimento (basati sulla precisa misura del cambimento dell'asse di vibrazione di cristalli di quarzo al variare anche minimo dell'assetto della sonda!), quattro volani e diversi sensori stellari, e la comunicazione con la Terra, compito di un’antenna parabolica di 4 metri (contemporaneamente ad alto e basso guadagno, HGA e LGA) di diametro collegata costantemente con le antenne del Deep Space Network (DNS, a Goldstone, USA, ed a Camberra, Australia). Ovviamente, la sonda è equipaggiata con un computer di bordo capace di far fronte ad episodi di emergenza immediata (accendere o spegnere strumenti, posizionarsi in modo da puntare verso la Terra per ripristinare le trasmissioni o mettersi in "safe mode" per permettere al Centro di Controllo di diagnosticare eventuali problemi) e di immagazzinare comandi in memoria per eseguirli anche a diversi giorni di distanza. Questo perché la sonda si troverà, in zona operazioni, ad una distanza minima dalla Terra di circa 1.2 miliardi di km e ad una massima di oltre 1.5 miliardi di km, distanze, cioè, che le onde radio coprono in circa 68-84 minuti, un tempo troppo alto per impartire da Terra comandi di urgente esecuzione. Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 8. SPECIALE CASSINI CAPS Analizzare la composizione chimica e la distribuzione dimensionale del materiale costituente gli anelli Studiare i processi erosivi ed elettromagnetici responsabili della struttura dell'anello E Il CAPS (Cassini Plasma Spectrometer) ha il compito di Studiare l'effetto di Titano sulla distribuzione della polvere misurare il flusso di ioni sia come funzione della massa per la attorno Saturno carica, sia come funzione dell'energia per la carica e per Inferire la composizione chimica dei satelliti ghiacciati dallo l'angolo di arrivo rispetto allo strumento. stusio degli ejecta Stabilire il ruolo dei satelliti come fonte delle particelle OBIETTIVI SCIENTIFICI: costituenti gli anelli Misurare la composizione delle molecole ionizzate che originano da Saturno e Titano CIRS Investigare le sorgenti e le caratteristiche del plasma ionosferico Studiare gli effetti sui flussi ionosferici delle interazioni tra magnetosfera e ionosfera Studiare le aurore di Saturno Determinare la configurazione del campo magnetico del pianeta Investigare le interazioni tra magnetosfera di Saturno e vento solare Caratterizzare il ruolo delle interazioni anelli/magnetosfera sulla dinamica e l'erosione degli particelle costituenti gli anelli Indagare le interazioni della magnetosfera di Saturno con l'alta atmosfera e la ionosfera di Titano Studiare il ruolo della precipitazione delle particelle nell'atmosfera di Titano come sorgente della sua ionosfera Caratterizzare le interazioni tra la magnetosfera di Saturno ed i satelliti ghiacciati Studiare gli effetti delle interazioni tra i satelliti e la dinamica delle particelle costituenti gli anelli CDA IL CDA (Cosmic Dust Analyzer) è stato progettato per fornire osservazioni di materia particolata nel sistema di Saturno, IL CIRS (Composite Infrared Spectrometer) è costituito da due investigare le sue proprietà fisiche, chimiche e dinamiche e interferometri che misurano l'emissione infrarossa studiarne l'interazione con i satelliti, gli anelli e la dall'atmosfera, dagli anelli e dalle varie superfici alle magnetosfera di Saturno. lunghezze d'onda da 7 a 1000 micrometri per determinarne composizione e temperatura. OBIETTIVI SCIENTIFICI: Studiare la polvere interplanetaria nel sistema di Saturno OBIETTIVI SCIENTIFICI: Definire la distribuzione (dimensioni, orbite, composizione) Costruire una mappa termica e analizzare la composizione della polvere e dei meteoroidi nelle vicinanze degli anelli gassosa dell'atmosfera di Titano e Saturno Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 9. Ricavare informazioni sui processi energetici nelle atmosfere di Titano e Saturno e cercare in esse nuove molecole Costruire una mappa termica della superficie di Titano Studiare la composizione e le caratteristiche termiche degli anelli di Saturno e dei satelliti ISS MIMI Il MIMI (Magnetospheric Imaging Instrument) ha lo scopo di misurare la composizione, la carica e la distribuzione degli ioni energetici e degli elettroni e fornire "immagini" della L'ISS (Imaging Science Subsystem) è costituito da una camera magnetosfera di Saturno, alloscopo di studiare l'interazione di con obiettivo grandangolare (rifrattore da 20 cm f/3.5 - quest'ultima con il vento solare, l'atmosfera di Saturno, Titano, risoluzione: 60 microradianti per pixel) e da una con obiettivo gli anelli e i satelliti ghiacciati. a campo più ristretto (riflettore da 2 m f/10.5 - risoluzione: 6 microradianti per pixel), entrabe dotate di sensore CCD 1024x1024. OBIETTIVI SCIENTIFICI: Determinare configurazione e dinamiche del plasma nella OBIETTVI SCIENTIFICI: magnetosfera di Saturno Catturare immagini della struttura tridimensionale e dei moti Studiare le aurore di Saturno delle atmosfere di Saturno e Titano Determinare le interazioni magnetosfera/satelliti Studiare la composizione, la distribuzione e le proprietà fisiche Studiare la struttura globale e le variazioni temporali delle nubi e degli aerosol nell'atmosfera di Titano Studiare riflessione e assorbimento delle atmosfere di Titano e Studiare l'interazione di titano con la magnetosfera di Saturno Saturno ed il vento solare Studiare le interazioni gravitazionali tra gli anelli ed i satelliti Analizzare l'esosfera di Titano e di Dione di Saturno e cercare evidenze di aurore e lampi Determinare dimensioni, composizione e caratteristiche fisiche delle particelle formanti gli anelli RADAR Costruire mappe della superficie dei satelliti (ncluso Titano) Il RADAR della Cassini sarà usato per raccogliere dati sulla per studiarne le storie geologiche, la natura e la composizione sperficie di Titano mediante quattro tipi di osservazioni: dei materiali costituenti le superfici e determinarne la rotazione visuali, altimetriche, radiometriche e di "backscatter". Visuale: il RADAR invierà impulsi di microonde sulla superficie di Titano con differenti angoli e ne registrerà tempo MAG di ritorno; dividendo per la velocità della luce, questo tempo L'obiettivo principale del MAG (Dual Technique (trasformato in distanza dalla divisione) fornirà immagini della Magnetometer) è determinare i campi magnetici e le superficie. interazioni dinamiche nell'ambiente planetario. Altimetrica: come per l'indagine precedente, l'eco dell'impulso di microonde verrà utilizzato per ottenere precisi dati OBIETTIVI SCIENTIFICI: altimetrici (e non immagini) della superficie colpita. Investigare il campo magnetico di Saturno Radiometrica: in questo caso, il RADAR opererà Sviluppare un modello tridimensionale della magnetosfera di passivamente, registrando semplicemente l'emissione Saturno proveniente dalla superficie; questo dato può essere Determinare lo stato magnetico di titano e della sua atmosfera influenzato da fattori esterni, come, ad esempio, la quantità di Investigare le interazioni di Titano con la magnetosfera di calore latente nell'atmosfera del satellite, dando in questo Saturno ed il vento solare modo ulteriori dati agli scienziati. Studiare le interazioni dei satelliti ghiacciati con la "Backscatter": questa indagine serve a stabilire, mediante magnetosfera di Saturno l'invio di impulsi di microonde, la composizione della Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 10. Investigare le relazioni intercorrenti tra i satelliti ghiacciati ed il sistema degli anelli Misurare la densità elettronica nelle vicinanze di Titano Investigare la produzione, il trasporto e la perdita di plasma dall'alta atmosfera e dalla ionosfera di Titano Studiare le interazioni tra Titano ed il vento solare Studiare la magnetosfera indotta di Titano RSS L'RSS (Radio Science Subsystem) utilizza la banda-X, la banda-S e la banda-Ka dell'antenna della sonda per studiare composizione, pressione e temperatura delle atmosfere e delle ionosfere, la struttura radiale, diametro e distribuzione delle superficie di Titano studiando l'energia dell'eco riflesso dalla particelle all'interno degli anelli e le onde gravitazionali. In superficie stessa. L'utilità di questa indagine deriva dal fatto sostanza, questo tipo di sistema misura ogni possibile che l'impulso sarà deflesso in diverse direzioni, e da ciò modificazione nei segnali radio (ad esempio, negli esperimenti dipende l'energia dell'eco (e quindi la possibilità di determinare di occultazione) per derivare informazioni sulla struttura e le caratteristiche della superficie che ha riflesso il segnale). composizione dei corpi occultati, delle atmosfere e degli anelli. Durante l'indagine visuale, altimetrica e di "backscatter", l'antenna ad alto guadagno (HGA) userà la banda -Ku e le OBIETTIVI SCIENTIFICI: riflesioni saranno catturate dalla stessa antenna ed elaborate Cercare e caratterizzare le onde gravitazionali provenienti dall'RRFES (RADAR Radio Frequency Electronics dall'esterno del Sistema Solare Subsystem). Studiare la corona solare e mettere alla prova la relatività generale nel passaggio al perielio OBIETTIVI SCIENTIFICI: Studiare la struttura radiale e la distribuzione dimensionale Determinare l'esistenza di un oceano su Titano e, delle particelle degli anelli eventuamente, determinarne la distribuzione Determinare il profilo di temperatura, pressione, composizione Studiare le caratteristiche geologiche e topografiche della e densità elettronica delle atmosfere di Saturno e Titano superficie solida di titano Acquisire dati sugli anelli e sugli altri satelliti del sistema RTGs RPWS Gli RTG (Radioisotope Thermoelectric Generators) sono convertitori termoelettrici a stato solido che convertono il L'RPWS (Radio and Plasma Wave Science) ha il compito di calore generato dal decadimento radioattivo del plutonio-238 misurare i campi magnetici ed elettrici, la densità elettronica e in elettricità. Il design di questi generatori è stato studiato in la temperatura sia nelle magnetosfere planetarie che nel mezzo modo tale da ridurre al minimo la possibilità della sua interplanetario. vaporizzazione in caso di rientri accidentali in atmosfera, ad esempio dividendo il combustibile nucleare in 18 celle separate OBIETTIVI SCIENTIFICI: e avvolte da diversi strati di materiali diversi (iridio, grafite,...) Studiare la configurazione del campo magnetico di Saturno allo scopo di minimizzarne le possibilità di rilascio. L'utilizzo Studiare le sorgenti e monitorare la SKR (Saturn Kilometric di tale combustibile per produrre energia elettrica si è reso Radiation) necessario per il fatto che Saturno riceve una quantità di Determinare la distribuzione delle polveri e dei meteoroidi nel radiazione solare 100 volte inferiore a quella ricevuta alla sistema di Saturno e nello spazio interplanetario distanza della Terra, una quantità troppo esigua per far Determinare le correnti nella magnetosfera e determinare funzionare una sonda, a meno di non dotarla di enormi e composizione e origine del plasma magnetosferico pesantissimi pannelli solari. Inoltre, l'efficienza di questo Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 11. combustibile è tale che, dopo gli 11 anni di operatività previsti Determinare la chimica delle atmosfere di Saturno e Titano, la per la Cassini, gli RTG saranno ancora in grado di produrre distribuzione e la composizione degli aerosol in esse contenuti circa 630 W di potenza! e stabilire natura e caratteristiche della circolazione atmosferica di Saturno e Titano UVIS Studiare, mediante il sistema delle occultazioni stellari, la L'UVIS (Ultraviolet Imaging Spectrograph) è costituito da un struttura radiale degli anelli di Saturno insieme di sensori che hanno lo scopo di misurare la quantità Studiare le duperfici ghiacciate e le tenui atmosfere ad esse di raggi ultravioletti assorbiti e/o emessi dalle atmosfere, dagli correlate nei satelliti ghiacciati anelli e dalle superfici dei satelliti alle lunghezze d'onda da 55.8 a 190 nanometri per determinarne composizione, VIMS distribuzione, temperatura e contenuto di aerosol. Il VIMS (Visible and Infrared Mapping Spectrometer) è costituito da due spettrometri in grado di studiare la radiazione riflessa ed emessa dalle atmosfere, dagli anelli e dalle superfici alle lunghezze d'onda comprese tra 0.35 e 5.1 micrometri allo scopo di determinarne composizioni, temperature e strutture. OBIETTIVI SCIENTIFICI: Determinare il comportamento nel tempo dei venti e di altre caratteristiche atmosferiche su Saturno e Titano Studiare la composizione e la distribuzione delle nubi su Saturno e Titano Determinare temperatura, struttura interna e rotazione dell'atmosfera profonda di Saturno Studiare la composizione e la struttura degli anelli di Saturno OBIETTIVI SCIENTIFICI: Ricercare lampi su Saturno e Titano e tracce di attività Determinare la camposizione verticale e orizzontale delle vulcanica su quest'ultimo atmosfere superiori di Saturno e Titano Osservare la superficie di Titano Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 12. SPECIALE CASSINI Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 13. SPECIALE CASSINI L a sonda Huygens, realizzata dall'ESA, ha un diametro di 2.7 metri e pesa circa 350 kg. Il suo contenuto in strumenti comprende batterie (5 a base di LiSO2), sistemi per l'apertura dei paracadute e diversi sensori, l'utilizzo dei quali è spiegato in seguito. Per tutta la durata del viaggio verso Titano il probe resterà quiescente, eccezion fatta per check-up biannuali sui sistemi. Poco prima di abbandonare la sonda Cassini per entrare nell'atmosfera del satellite di Saturno, poi (6 Novembre 2004), sarà effettuato l'ultimo check-up e sarà avviato un timer che resterà l'unico strumento attivo nei 22 giorni che separeranno il distacco dalla sonda madre dall'ingresso in atmosfera (27 Novembre 2004). Il PSE (Probe Equipment Support), cioè l'elettronica di supporto al Probe, resterà sulla sonda madre e si occuperà di seguire le operazioni della Huygens, trasmettendo, tramite l'antenna della Cassini, i risultati a Terra. Il distacco dalla sonda avverrà tramite un sistema a scoppio e dopo che la sonda avrà effe ttuato una manovra in grado di far ruotare la Huygens di circa 7 giri al minuto, necessari per stabilizzarne la discesa. Ovviamente, vista l'elevata velocità di ingresso nell'atmosfera di Titano (6.1 km/s, cioè circa 22.000 km/h), almeno inizialmente la sonda dovrà essere protetta da uno scudo termico (si prevede che la temperatura che lo scudo dovrà sopportare arrivi a sfiorare i 12.000°C). Tale scudo, del Il carico di strumenti scientifici della sonda Huygens Huygens Atmospheric Structure sensori. I sensori solari misurano questo "barbecue" vengono inviati al Atmospheric l'intensità della luce attorno al Sole, GCMS per l'analisi. Instrument (HASI) dovuta alla riflessione della luce da Questo complesso di strumenti ha il parte atmosferico, Surface-Science Package (SSP) compito di misurare le proprietà fisiche dell'aerosol Surface- permettendo il calcolo del numero e Questo strumento contiene diversi ed elettriche dell'atmosfera di Titano. delle dimensioni delle particelle Gli accelerometri misureranno la sensori capaci di determinare le sospese. due camere (visibile e proprietà fisiche della superficie di velocità di discesa, rendendo possibile infrarosso) prenderanno immagini della misurare, note le proprietà Titano nel punto dell'impatto. Un sonar superficie nelle ultime fasi della discesa, emetterà, durante gli ultimi 100 metri di aerodinamiche del probe, la densità anche alla ricerca di corpi nuvolosi. dell'atmosfera e la forza dei venti. In discesa, impulsi coninui che daranno caso di "ammaraggio", grazie a questi indicazioni sia sul "rate" di discesa, sia strumenti si potrà misurare il moto Gas Chromatograph & Mass sulle caratteristiche dell'atmosfera (la prodotto dalle onde. Verranno registrate Spectrometer (GCMS) velocità del suono cambia a seconda temperatura e pressione dell'atmosfera, Questo strumento d'analisi è deputato della densità del mezzo) e superficiali come pure la conduttività el ettrica di alla caratterizzazione quantitativa e del suolo o del liquido (in questo caso quest'ultima e del suolo. Il responsabile qualitativa dei costituenti atmosferici, proverà a stabilirne la profondità). Un di questo esperimento è Marcello costruendo spettri delle masse accelerometro registrerà poi la Fulchignoni, dell'Università di Roma. molecolari dei gas ed analizzando anche decelerazione al momento dell'impatto, prodotti di pirolisi (alterati dal calore) che darà informazioni sulla consistenza della superficie. Nel caso di un Doppler Wind Experiment (DWE) raccolti dall'ACP (Aerosol Collector ammaraggio, altri sensori misureranno Questo esperimento rileva, mediante Pyrolyser). Analizzerà anche il densità, te mperatura, indice di l'ausilio di un oscillatore ultrastabile, gli materiale superficiale. rifrazione, conduttività termica ed sbandamenti causati alla sonda dai venti elettrica e la capacità di calore del atmosferici e da diversità di proprietà Aerosol Collector and Pyrolyser Collector liquido. atmosferiche, che inducono un effetto (ACP) Doppler misurabile sul segnale emesso Questo esperimento consiste nella dall'oscillatore. cattura di particelle d'aerosol a diverse altezze grazie due filtri; queste, poi, Descent Imager/Spectral vengono scaldate (pirolisi) per Radiometer (DISR) vaporizzare i composti volatili e Questo strumento fornisce osservazioni decomporre le eventuali molecole spettrali e immagini usando diversi organiche complesse. I prodotti di Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 14. peso di circa 100 kg, è stato realizzato dall'Aerospatiale ed è Determinare se la superficie è liquida e/o solida, la forma e la costituito dallo stesso materiale (AQ60) che protegge lo Shuttle composizione della superficie e fornire dati per la nei rientri in atmosfera. comprensione della struttura dell’interno del satellite. In circa 3 minuti, poi, la sonda subirà una decelerazione tale Studiare l’alta atmosfera e la ionosfera di Titano e chiarirne il (circa 16 g) da far scendere la velocità a "soli" 0.4 km/h (1440 ruolo come fonte di particelle neutre e ionizzate nella km/h). Il resto della discesa sarà controllato da tre paracadute, magnetosfera di Saturno. che si apriranno quando l'accelerometro che controlla la discesa misurerà tre valori prefissati. Appena quest'ultimo misurerà una velocità di Mach 1.5 si aprirà il paracadute -pilota (2 m di diametro), seguito immediatamente dal paracadute principale di 8.3 metri didiametro. Nei trenta secondi successivi all'apertura del paracadute principale la velocità della sonda passerà da Mach 1.5 a Mach 0.6; dopo 15 minuti di discesa, il paracadute principale si staccherà e si aprirà il più piccolo (3 m di diametro), che porterà in 2.5 ore il probe in superficie, alla velocità di 7 m/s (circa 25 km/h). In sintesi, quindi, gli obiettivi della Huygens sono: Determinare l’abbondanza dei gas nell’atmosfera, stabilire i rapporti isotopici per gli elementi più abbondanti, fornire informazioni sul come titano e la sua atmosfera si siano formati. Osservare la distribuzione dei gas, ricercare molecole organiche complesse, identificare la fonte di energia per i processi atmosferici, studiare la formazione e la composizione degli aerosol, aiutare a formulare un modello della fotochimica nella stratosfera del satellite. Misurare i venti, la temperatura globale, le proprietà delle nuvole, la circolazione atmosferica ed eventuali andamenti stagionali. Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 15. SPECIALE CASSINI Il Network Operations Control Center (NOCC) si trova invece nell'edificio 230 al JPL. Il DNS comprende sette sistemi, la descrizione dei quali è qui di seguito riportata. Frequency & Timing System, FTS Questo sottosistema si ocupa di fornire un tempo standard a A l fine di concludere degnamente questa breve rassegna sulla sonda Cassini-Huygens, non posso esimermi dall'accennare, almeno a grandi linee, come i dati inviati dalla tutti i sistemi del DNS. Questo risultato è raggiunto mediante l'utilizzo di tre maser a idrogeno (due ridondanti). Tracking System, TRK sonda vengono raccolti a Terra. Il compito fare ciò è del DNS. Questo sistema, che si basa su misure dell'effetto Doppler sui segnali trasmessi dalle sonde, è indispensabile per conoscere, in Il DNS (NASA Deep Space Network) è una rete internazionale ogni momento, la posizione delle sonde rispetto alla Terra e per che supporta le missioni di sonde interplanetarie, astronomia adeguare il puntamento e le frequenze di ricezione delle radio e radar e le sonde che orbitano attorno alla Terra. Si tratta antenne allo shift causato da tale effetto. del più sensibile network di sistemi di telecomunicazione Telemetry System, TLM scientifica al mondo, costituito da tre complessi sistemati Mediante questo sistema, il DNS riceve e decodifica le approssimativamente a 120° l'uno dall'altro sulla faccia della sequenze di 0 e 1 dei segnali telemetrici della sonda, allo scopo Terra (per permettere a due antenne, grazie alla rotazione di mostrare tali dati agli ingegneri ed agli analisti di missione. terrestre, di seguire sempre una sonda nelle misisoni Command System, CMD interplanetarie): Goldstone (deserto del Mojave, California), Rappresenta una sorta di telemetria al contrario: da Terra Robledo (Madrid, Spagna) e Tidbinbilla (Canberra, Australia). vengono inviate alla sonda sequenze di istruzioni, che vengono Astroemagazine 14 Marzo 2001
  • 16. trasferite al computer centrale della sonda per essere eseguite. previa analisi dei dati registrati singolarmente dalle due antenne Monitor System, MON da parte di un computer "correlatore", l'esatta posizione di una Questo sistema si occupa di monitorare le operazioni e le sonda mediante una semplice triangolazione. performances del DNS stesso. Radio Science System, RS Questo sistema utilizza il DNS e l'apparato radio della sonda come uno strumento scientifico, misurando tutte le modificazioni (attenuazioni, effetto Doppler, rifrazioni, rotazioni, ecc.) che i segnali radio subiscono in caso di frapposizione di pianeti, atmosfere, anelli o quant'altro tra la sonda ed il DNS (come nel caso di esperimenti di occultazione). Very Long Baseline Interferometry System, VLBI Il VLBI è un sistema che sfrutta la distanza tra due stazioni riceventi a Terra (ad es., Goldstone e Canberra) per calcolare, Astroemagazine 14 Marzo 2001