Le slide NON corrispondono del tutto alla "narrazione". Sono solo d'appoggio per un intervento del quale riporto qui l'abstract:
La recente revisione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, a cura dell’OCSE, ha messo in evidenza alcune criticità strutturali, derivanti soprattutto dalla contraddizione tra l’ambizione degli obiettivi e la scarsità della risorse (parole dell’OCSE). Il dispiegamento delle LIM e le Classi 2.0 vengono quindi considerate azioni poco sostenibili su larga scala, mentre anche sul fronte della formazione degli insegnanti, nonostante ripetuti e pluridecennali “piani”, non sembra si sia fatta molta strada.
Cosa si può fare, concretamente, in un periodo di risorse scarsissime a disposizione delle scuole? Soprattutto, cosa può fare un Dirigente scolastico, nella sua scomoda posizione di “cerniera” tra obblighi normativi vecchi e nuovi (vedi dematerializzazione, registri e pagelle online); un corpo docente che pur ospitando punte di eccellenza, sul lato tecnologico è mediamente poco competente e spesso demotivato; studenti che sempre più vivono immersi in una realtà digitale, possedendo però soltanto elevatissime abilità strumentali ma spesso scarsa consapevolezza e reale competenza; famiglie non sempre in grado di seguire i figli, né sul piano strettamente scolastico, né tantomeno sui nuovi orizzonti della competenza digitale?
Nell’intervento si presenta la messa in opera di alcune pratiche di base, a basso costo e alta sostenibilità complessiva. L’ipotesi, supportata da alcune prime incoraggianti evidenze, è che tali pratiche, oltre a contribuire al miglioramento sul piano organizzativo, possano costituire un elemento abilitante per il superamento del gap che ancora divide molti insegnanti dal “mondo digitale”. Si tratta di una frattura che oggi deve obbligatoriamente essere colmata, dal momento che la scuola non può sottrarsi al dovere di aiutare i ragazzi a sviluppare la propria competenza digitale. Sfatato ormai il mito dei “nativi digitali”, il ruolo della scuola e del singolo insegnante è davvero centrale, pena l’acuirsi di un divario digitale che non riguarda più soltanto la mera connettività ma è oggi centrato su elementi cognitivi di alto livello che possono “fare la differenza” nella costruzione della personalità e delle competenze del cittadino di domani.
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Frammenti da un'esperienza in un Istituto Comprensivo - Convegno "L’innovazione tecnologica nella scuola italiana e i capi d’istituto."
1. Convegno Nazionale
L’innovazione tecnologica nella scuola
italiana e i capi d’istituto
Quali orientamenti per una politica
sostenibile ed efficace?
16 Novembre 2013
Istituto degli Innocenti
Piazza SS. Annunziata, 12
Antonio Fini
Dirigente scolastico
Dottore di Ricerca
Condirettore di Bricks - Rivista online edita da AICA e Sie-L
2. Storie di scuola
“Preside, guardi, mi sono comprata lo
smartphone perché l’ultima volta non ho letto
la posta e sono stata l’unica ad arrivare tardi al
Collegio perché non avevo visto l’avviso del
cambio di orario!
Ora però mi aiuta?
Come faccio a vedere le email?”
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3. Lotto-procurement
• 59 48 90 27
• Computer dismessi dall’Agenzia delle Entrate
– ottenuti 17 nel 2013, grazie ai numeri qui sopra!
• Ma anche:
–
–
–
–
–
Residui finanziamenti Piano Nazionale Scuola Digitale
Fondi MIUR per la dematerializzazione
Contributi da enti locali
Donazioni
….
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11. Costi?
Dicembre 2012 – C’è fermento sindacale nella
scuola. Nessuna notizia del FIS… Agitazione tra
la RSU
“Scusi preside, non è una curiosità personale,
ma …quanto ha speso per tutto questo
sistema che ha messo in piedi? Sa.. I colleghi
se lo stanno chiedendo…”
In realtà lo avevo comunicato chiaramente al
Collegio…. Comunque: €0
Unici costi: hosting e F.S. (entrambi già presenti)
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12. Forzature
• Nessuna documentazione cartacea è ammessa
– Anche se poi si stampa… (verbali ecc.)
• Obbligatorio leggere email e consultare sito
• Alcune comunicazioni sono obbligatoriamente
ed esclusivamente effettuate via email
• Modifica dei processi
– Redazione collaborativa di documenti anche
istituzionali
– Canale comunicativo prevalente -> unico
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13. (pre) - Requisiti
• Dotazione tecnologica
– Minima (contando sull’uso di dispositivi personali…)
– Obiettivo per giugno 2014:
• TUTTE le aule delle scuole primarie e secondarie connesse a
internet e con almeno un PC
• Almeno un PC connesso a internet in ogni scuola dell’infanzia
• Preconoscenze tecniche del personale
– Minime (uso del browser)
• Impegno dello staff
– Quantitativo
• Medio (due docenti F.S. peraltro pre-esistenti)
– Qualitativo
• Alto (F.S. per sito web e amministrazione Apps)
• Impegno convinto della direzione
– Alto
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14. Prime evidenze
• Utilizzo del sistema praticamente generale
– Qualche renitente..
• Crescente coinvolgimento della Segreteria
• Impatto organizzativo: già EVIDENTE
• Impatto sulla didattica
– Indiretto, ancora da verificare!
• Diffusione di un certo grado di “cultura digitale” tra gli
insegnanti
– Miglioramento delle competenze di base (GIA’ EVIDENTE)
– Maggiore confidenza con tecnologie (GIA’ EVIDENTE)
– Temi
•
•
•
•
Sicurezza
Privacy
Uso delle applicazioni cloud
Collaborazione online
– Abitudine a considerare “normale” il mondo digitale
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15. Criticità
• Fattibilità
– Serve forse un …tecno-DS?
• Sostenibilità
– E …se cambiasse il DS?
– E …se la FS andasse in pensione?
– E …se Google cambiasse la politica Education?
• Non tutti sono contenti
– E’ normale!
– “Comunicare non significa mandare e-mail: quello è
scrivere. Tu scrivi e quello lo fai anche troppo, ma
questo non significa che tu stia comunicando con
qualcuno”
• Chissà cosa avrebbe detto Watzlawick ..
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