10. P ROCESSI D EGRADATIVI DELLA M ATERIA O RGANICA Degradazioni aerobiche Degradazioni anaerobiche C P S N CO 2 fosfati solfati nitrati PH 3 CH 4 H 2 S NH 3 + O 2 - O 2
11. F ASI DEL C OMPOSTAGGIO MISCELAZIONE BIOSSIDAZIONE UMIFICAZIONE E MATURAZIONE RAFFINAZIONE TRITURAZIONE
12. FATTORI CHE INFLUENZANO IL COMPOSTAGGIO PRESENZA DI O 2 POROSIT Á DEL SUBSTRATO PRESENZA DI NUTRIENTI TEMPERATURA UMIDIT Á pH
13.
14.
15.
16. ANDAMENTO DEL pH NEL CORSO DEL PROCESSO DI COMPOSTAGGIO FASE II FASE IV FASE III FASE I FASE II – Fase alcalina, con idrolisi batterica dell’azoto proteico ed organico e produzione di ammoniaca FASE III – Fase di stabilizzazione del pH con perdita dell’azoto in eccesso ed inizio della fase di umificazione FASE IV – Fase di maturazione, lenta e con pH stabile FASE I – Fase acidogenica dovuta all’ intensa produzione di CO 2 e di acidi organici all’inizio della fase termofila
17. AERAZIONE DEI CUMULI FINALIT Á METODI FABBISOGNO BIOCHIMICO RIMOZIONE UMIDIT Á CONTROLLO TEMPERATURA SOLO RIVOLTAMENTO SOLA AERAZIONE ( CUMULI STATICI ) RIVOLTAMENTO E AERAZIONE
18. RIFIUTI SOLIDI VERDE FANGHI FORSU TRITURAZIONE MISCELAZIONE BIOSSIDAZIONE ACCELERATA MATURAZIONE RAFFINAZIONE COMPOST FINALE MATERIALE ORGANICO DA REINTRODURRE IN CICLO SCARTI ACQUA ARIA
19. CUMULI STATICI AERATI (sistema Beltsville) Sistema statico, aerato e aperto L’aerazione avviene per insufflazione, e per la copertura dei cumuli vengono usati teli o membrane semi-permeabili e traspiranti per la perdita di umidità. Bioessiccazione (traspirabilità alta) Compostaggio/stabilizzazione (traspirabilità bassa)
20. CUMULI RIVOLTATI Sistema senza aerazione e aperto, gestito in batch o in continuo per materiale lignocellulosico (residui verdi) Rivoltamenti rari con pale meccaniche o con rivoltatrici apposite Adottato per biomasse biostabilizzante
21.
22. BIOCONTAINER E BIOCELLE Reattori chiusi statici con aerazione forzata Le biocelle e i biocontainer vengono usati per la gestione della fase attiva del compostaggio della frazione organica da raccolta differenziata. Struttura in calcestruzzo Struttura metallica
50. SETTORI DI COLLOCAZIONE del prodotto (2002) AGRICOLTURA 65% RIPRISTINI 1% CITTADINI 2% TAPPETI ERBOSI 2% FLOROVIVAISMO 2% COPERTURA DISCARICHE 12% PRODUTTORI DI TERRICCI 16%
51. Progetto di realizzazione di una nuova sezione di RICEVIMENTO, MISCELAZIONE, BIOSSIDAZIONE dei rifiuti organici da raccolta separata (biotunnels) VIA VALLE DISCARICA BIOTUNNELS LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
52. Analisi economica costi-benefici di impianti di compostaggio dedicati alla produzione di Ammendante Compostato Verde e Ammendante Compostato Misto.
53.
54. Matrici avviabili al recupero in impianti di compostaggio FRAZIONE ORGANICA DA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL RIFIUTO URBANO SCARTI AGROINDUSTRIALI SFUSI CARTONI PER BEVANDE RIFIUTI LIGNOCELLULOSICI COMPOSTAGGIO AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO SCARTI AGROINDUSTRIALI CONFEZIONATI RIFIUTI CARTACEI FANGHI DI DEPURAZIONE STALLATICO
55. Tariffe medie di un impianto di compostaggio FORSU 55 €/t Scarti agroindustriali sfusi 20 – 40 €/t Scarti agroindustriali confezionati 55 – 70 €/t Rifiuti lignocellulosici 30 €/t Rifiuti a matrice cellulosica 40 – 55 €/t Sottoprodotti di origine animale 40 – 70 €/t Fanghi di depurazione 40 €/t
56. Alternative all’avvio al recupero in impianto di compostaggio Discarica 100 €/t Impianti di trasformazione ex reg. (CE)1774/2002 100 €/t Distribuzione di fanghi in agricoltura ex D.L.vo 99/92 30 €/t
57. Opportunita’ dell’avvio al recupero in impianto di compostaggio Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC Cernita di imballaggi in materiale legnoso Produzione di materiale per biofiltri Selezione di rifiuti da avviare al recupero energetico Produzione di ammendanti per l’agricoltura di pieno campo Produzione di ammendanti per la produzione di altri fertilizzanti Produzione di ammendanti da impiegare in interventi di bioremedation
64. Riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili da collocare in discarica Decreto Legislativo n° 36/2003 – art.5 : 173 kg/a per abitante entro 5 anni (2008) 115 kg/a per abitante entro 8 anni (2011) 81 kg/a per abitante entro15 anni (2018)
65. Entro un anno (24 marzo 2004) dall’entrata in vigore dello stesso decreto ciascuna Regione elabora ed approva un apposito programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili smaltiti in discarica ad integrazione del piano regionale dei rifiuti di cui all’art. 22 del D.Lgs. 22/97, allo scopo di raggiungere a livello di Ambito Territoriale Ottimale, oppure (ove questo non sia istituito) a livello provinciale, gli obiettivi di cui sopra. D.L.vo 36/2203, art.2, comma 1, lettera i) – definizioni: “ rifiuti biodegradabili ”: qualsiasi rifiuto che per natura subisce processi di decomposizione aerobica o anaerobica, quali ad esempio rifiuti di alimenti, rifiuti di giardini, rifiuti di carta e cartone.
66. Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome (documento approvato il 4 marzo 2004) www.regioni.it Documento interregionale per la predisposizione entro il 24 marzo 2004 del programma di riduzione dei rifiuti biodegradabili da smaltire in discarica ai sensi dell'art. 5 del d. lgs n° 36/03 Definizione ed identificazione dei rifiuti urbani biodegradabili rifiuti di alimenti rifiuti da giardini rifiuti di carta e cartone rifiuti di legno pannolini ed assorbenti rifiuti tessili naturali R.U.B. = 65% del rifiuto urbano
67. Il programma regionale di riduzione dovrà riguardare TUTTI i rifiuti biodegradabili , nonostante non siano fissati obiettivi temporali di riduzione per il rifiuto biodegradabile in genere ma solo per il rifiuto urbano biodegradabile. Occorrerà quindi a livello territoriale regionale verificare produzione e caratteristiche di tutti i rifiuti biodegradabili ( comprensivi quindi di categorie quali i fanghi biologici o gli scarti agroindustriali ), nonché la destinazione al recupero o allo smaltimento, definendone i quantitativi avviati in discarica e programmando nel tempo una riduzione della loro collocazione in discarica
68. pretrattamenti (es: triturazione, vagliatura) miscelazione biossidazione e maturazione vagliatura post-trattamenti (es: separazione aeraulica, deferrizzazione) Schema delle lavorazioni
69. Bilanci di massa: il caso ideale rifiuto in ingresso (100%) miscela matura (70%) vagliatura a 10 mm vagliatura a 20 mm ammendante per la produzione di fertilizzanti (10%) ammendante in pieno campo (20%) sopravvaglio legnoso (40%) post-trattamenti fr. lignocell.: riutilizzo in testa al processo perdite di processo (30%) fr. non compostabile: smaltimento in discarica
70. Bilanci di massa: il caso peggiore rifiuto in ingresso (100%) ammendante da vagliare (70%) vagliatura a 10 mm ammendante (20%) sopravvaglio legnoso (50%) post-trattamenti fr. lignocell.: riutilizzo in testa al processo fr. non compostabile: smaltimento in discarica perdite di processo (30%)
71. Impiego dell’ammendante Agricoltura di pieno campo convenzionale,integrata e biologica Frutticoltura convenzionale, integrata e biologica Florovivaismo Allestimento prati Ripristini ambientali
72. Bilancio economico Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC RICAVI Ritiro rifiuti Vendita ammendante COSTI DI GESTIONE Personale Energia elettrica Carburanti Manutenzioni e ricambi (op. civili, op. elettromeccaniche, carpenterie, op. idrauliche, inst. elettriche) Noli (trasporti, triturazione, vagliatura, movimentazioni, spurghi) Spese generali (amministrazione, analisi, monitoraggi, consulenze, disinfestazione, sw e hw) MARGINE OPERATIVO LORDO Costi di gestione – ricavi ONERI FINANZIARI E AMMORTAMENTI MARGINE OPERATIVO NETTO (utile prima delle imposte) Margine operativo lordo – oneri finanziari e ammortamenti
73. CASO IDEALE Ricavi (esempio di un impianto da 30.000 t/a) rifiuto quantità tariffa ricavo FORSU 12.000t 60,00 €/t 720.000 € AGROIND. 3.000 t 40,00 €/t 120.000 € LINGOCELL. 10.000t 30,00 €/t 300.000 € FANGHI 5.000t 40,00 €/t 200.000 € TOTALE 30.000t 42,70 €/t 1.340.000 € COMPOST 9.000t 10,00 €/t 90.000 € TOTALE ricavi 1.430.000 €
74. Costi di gestione (esempio di un impianto da 30.000 t/a) Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC tipo costo PERSONALE 200.000 € CARBURANTI 50.000 € EN.ELETTRICA 150.000 € MANUTENZIONI 150.000 € NOLI 100.000 € SP.GENERALI 50.000 € SOVVALLI (1.000t x 100€/t) 100.000 € TOT. PARZIALE 800.000 €
76. Ammortamenti e oneri finanziari AMMORTAMENTI Costo dell’opera 5.000.000 € di cui opere civili (amm. in 30 aa) 3.000.000 € opere elettromeccaniche (amm. in 10 aa) 2.000.000 € Ammortamenti op. civili 100.000 €/a Ammortamenti op. elettromeccaniche 200.000 €/a Totale ammortamenti per anno 300.000 €/a ONERI FINANZIARI (restituzione del prestito in 10 aa) 300.000 €/a TOTALE ammortamenti e on. finanziari 600.000 €/a
77. Margine operativo netto (utile prima delle imposte) Margine operativo lordo + 630.000 € Ammortamenti e oneri finanziari - 600.000 € MON + 30.000 €
78. CASO PEGGIORE Ricavi (esempio di un impianto da 30.000 t/a) rifiuto quantità tariffa ricavo FORSU 12.000t 60,00 €/t 720.000 € AGROIND. 3.000 t 40,00 €/t 120.000 € LINGOCELL. 10.000t 30,00 €/t 300.000 € FANGHI 5.000t 40,00 €/t 200.000 € TOTALE 30.000t 42,70 €/t 1.340.000 € COMPOST 6.000t 10,00 €/t 60.000 € TOTALE 1.400.000 €
79. Costi di gestione (esempio di un impianto da 30.000 t/a) tipo costo PERSONALE 200.000 € CARBURANTI 50.000 € EN.ELETTRICA 150.000 € MANUTENZIONI 150.000 € NOLI 100.000 € SP.GENERALI 50.000 € SOVVALLI (10.000t x 100€/t) 1.000.000 € TOT. PARZIALE 1.700.000 €
81. Ammortamenti e oneri finanziari AMMORTAMENTI Costo dell’opera 5.000.000 € di cui opere civili (amm. in 30 aa) 3.000.000 € opere elettromeccaniche (amm. in 10 aa) 2.000.000 € Ammortamenti op. civili 100.000 €/a Ammortamenti op. elettromeccaniche 200.000 €/a Totale ammortamenti per anno 300.000 €/a ONERI FINANZIARI (restituzione del prestito in 10 aa) 300.000 €/a TOTALE ammortamenti e on. finanziari 600.000 €/a
82. Margine operativo netto (utile prima delle imposte) Margine operativo lordo - 300.000 € Ammortamenti e oneri finanziari - 600.000 € MON - 900.000 €