5. La BERS in sintesi La BERS è un’Istituzione Finanziaria Internazionale costituita nel 1991 per favorire la transizione dei Paesi dell’Europa centrale e orientale e dell’ex-URSS verso un’economia di mercato ed il processo di privatizzazione dell’economia. direttamente concedendo finanziamenti a medio-lungo termine e indirettamente attraverso intermediari finanziari, concedendo linee di credito e cofinanziamenti. La banca opera
6. I membri della Banca Gli azionisti della Banca sono 62, tra cui tutti i Paesi dell’Unione Europea, i Paesi d’operazione, la Commissione Europea e la Banca Europea per gli Investimenti. L’Italia è uno dei Paesi fondatori della BERS, e partecipa al capitale della Banca con una quota dell’8,52%, pari a quella detenuta da Francia, Germania, Regno Unito e Giappone (gli Stati Uniti detengono il 10%, Spagna, Russia e Canada il 4%, l’UE e la BEI il 3%, gli altri 51 membri si dividono il 30% circa).
7. La politica di finanziamento della banca Le condizioni dei prestiti variano per rispondere alle esigenze di finanziamento dei singoli progetti ed alle condizioni di mercato Sulla base del suo mandato, la Banca deve approvare progetti che possano rispondere ai tre criteri operativi della banca:
8. L’operato della banca La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo è un organismo finanziario multilaterale, che opera anche a beneficio dei Paesi dell'Europa Centrale ed Orientale e della Comunità di Stati Indipendenti
9. Condizioni generali di sottoscrizione durata tra i 5 e i 10 anni, con un periodo di grazia, i tassi – euribor + spread - variano però a seconda dei casi, e dipendono anche dalle condizioni di retrocessione applicate dagli intermediari; il finanziamento BERS può coprire fino al 35% del costo del progetto o del capitale sociale di una joint-venture; la BERS beneficia di commissioni sia front-end che di gestione e richiede garanzie reali sul patrimonio del progetto di investimento.
10. Il ciclo di progetto della banca Fino a 15 anni Da 3 a 6 mesi
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12. La BEI in sintesi Nel 1994 è stato istituito il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), destinato a sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI) a forte crescita e/o attive nel settore delle nuove tecnologie. La BEI è l'azionista maggioritario e l'operatore del FEI. Nel 2000 è stato creato il Gruppo BEI, costituito dalla BEI e dal FEI. Istituita dal trattato di Roma e fondata nel 1958, la Banca europea per gli investimenti (BEI) è l'istituzione finanziaria per i finanziamenti a lungo termine dell'Unione europea. Essa contribuisce all'integrazione europea e allo sviluppo economico delle regioni svantaggiate. All'interno del gruppo, la BEI concede prestiti bancari a medio e lungo termine, mentre il FEI è specializzato nelle operazioni in capitale di rischio e nella concessione di garanzie a favore delle PMI.
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14. l'ammodernamento delle imprese e la creazione di nuove attività che non possono essere interamente finanziate con risorse nazionali;
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16. Interventi della banca nel 2006 Nel 2006 gli interventi della BEI hanno raggiunto i 45,8 miliardi di euro, geograficamente ripartiti come segue Stati membri UE 39,8 mld. € Croazia, Turchia e paesi Balcani 3,2 mld. € Paesi Partner del Mediterraneo 1,4 mld. € paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e Sudafrica 0,8 mld. € paesi dell'America latina e dell'Asia 0,5 mld. €
17. Interventi della banca nel 2007 Nel 2007 gli interventi della BEI hanno raggiunto i 47,8 miliardi di euro, geograficamente ripartiti come segue Stati membri UE 31,8 mld. € Turchia e sud est Europa 2,9 mld. € Paesi Partner del Mediterraneo 1,4 mld. € paesi dell'America latina e dell'Asia 0,9 mld. € paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e Sudafrica 0,8 mld. € paesi dell’Est Europa e del Caucaso 0,2 mld. €
18. Il lavoro della banca La BEI è un'istituzione autonoma, decide cioè in merito alle operazioni di emissione e erogazione di prestiti esclusivamente in funzione della validità di ciascun progetto e delle opportunità offerte dai mercati finanziari. Per garantire la trasparenza, la Banca riferisce ampiamente su tutte le sue attività. Nel perseguire gli obiettivi dell'UE, la Banca mantiene una stretta collaborazione con le istituzioni europee, in particolare, attraverso la partecipazione di suoi rappresentanti ai lavori di diverse commissioni del Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri ECOFIN
19. Gli organi composto da ministri delle finanze degli Stati membri dell'UE. Definisce la politica generale di credito della Banca, approva il bilancio e la relazione annuale, autorizza il finanziamento di progetti nei paesi esterni all'UE e dispone in merito agli aumenti di capitale; Il consiglio dei governatori Il consiglio di amministrazione approva le operazioni di emissione e erogazione dei prestiti e garantisce la corretta amministrazione della BEI. È composto da 28 membri, nominati uno da ciascuno Stato membro dell'UE e uno dalla Commissione europea Il comitato direttivo l'organo esecutivo della Banca gestisce l'attività corrente operando a tempo pieno. È composto da nove membri. Il comitato di verifica organo indipendente riferisce direttamente al consiglio dei governatori e che ha il compito di verificare la regolarità delle operazioni e della contabilità della banca.
20. Le priorità operative Nel suo programma di attività, la BEI definisce la sua politica a medio termine e stabilisce priorità operative attinenti agli obiettivi che sono stati ad essa assegnati dai governatori. Per il periodo 2007-2009, l'attività di finanziamento risulta orientata in base a sei priorità: coesione e convergenza; sostegno delle piccole e medie imprese (PMI); sostenibilità ambientale; attuazione dell'iniziativa « Innovazione 2010 » (i2i); sviluppo delle reti transeuropee (RTE) di trasporto e per l'energia; promozione di un'energia sicura, competitiva e sostenibile.
21. La coesione economica Lo sviluppo delle regioni svantaggiate è la prima priorità della Banca europea per gli investimenti. La BEI, nel 2006, ha concesso prestiti per 20 miliardi di euro a favore di progetti ubicati che beneficiano del sostegno dei fondi strutturali. La BEI integra dunque l'azione della Commissione nella realizzazione della coesione economica e sociale attraverso la creazione di ricchezza e di occupazione. Partecipando alla programmazione degli interventi dei Fondi strutturali, la BEI cofinanzia inoltre programmi prioritari di sviluppo regionale. Nel gennaio 2000, la BEI ha firmato con la Commissione europea un accordo di partenariato che rafforza il suo contributo alla valutazione tecnica e finanziaria dei progetti.
22. Principali progetti finanziati infrastrutture di comunicazione che favoriscono il rilancio e la creazione di attività; progetti legati alla tutela dell'ambiente; miglioramento della qualità della vita: rivitalizzazione urbana, sviluppo del trasporto collettivo, costruzione e ammodernamento di infrastrutture sanitarie; estensione, la modernizzazione o l'insediamento di imprese industriali e di società di servizi; adattamento del tessuto industriale di fronte alla concorrenza internazionale; promozione del capitale umano (salute, istruzione e servizi sociali). La BEI cofinanzia progetti specifici attuati nel settore pubblico e privato. Verifica la sostenibilità tecnica, economica e finanziaria dei progetti e la conformità degli stessi alla normativa comunitaria, in particolare in materia di ambiente. La BEI sostiene gli investimenti diretti all'estero (IDE) realizzati da società europee e concede prestiti globali a banche commerciali locali che assistono le imprese nel loro sviluppo. La BEI finanzia fino al 50% del costo totale dei progetti. Il finanziamento può essere completato dai contributi non rimborsabili previsti nell'ambito dei programmi comunitari.
23. Il sostegno alle PMI La Banca europea degli investimenti procura finanziamenti a medio e a lungo termine per le piccole e medie imprese (PMI) attraverso prestiti globali. Si tratta di linee di credito concesse a intermediari (banche o altri istituti finanziari) che utilizzano il prodotto per sostenere progetti di investimenti di dimensioni limitate realizzati da PMI con meno di 250 dipendenti. Nel 2006, i prestiti complessivi nell'UE hanno raggiunto 11,3 miliardi di euro, di cui la metà destinata alle PMI. Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) ha, da parte sua, sostenuto le PMI sia direttamente procurando fondi propri attraverso finanziamenti di capitale-rischio, sia indirettamente garantendo i portafogli di prestiti alle PMI, detenuti da istituti finanziari o da organismi pubblici di garanzia
24. Il sostegno alle politiche comunitarie di cooperazione e di aiuto allo sviluppo La Banca è presente anche nei paesi interessati all'allargamento (Croazia, Turchia, paesi dei Balcani - Albania, Serbia e Montenegro, ex Repubblica iugoslava di Macedonia (ARYM) e Bosnia e Erzegovina) ove fornisce il suo sostegno principalmente nel quadro della ricostruzione e del ripristino tecnico delle reti di infrastrutture nei settori dei trasporti, dell'energia e dell'ambiente. Da oltre 30 anni, la Banca europea per gli investimenti sostiene l'economia dei dieci paesi partner del bacino mediterraneo. Essa svolge inoltre un ruolo importante nella realizzazione del partenariato euro-mediterraneo avviato nel quadro del processo di Barcellona nel 1995. Nel 2002, la banca ha varato una nuova iniziativa in collaborazione con i paesi interessati: il Fondo euro-mediterraneo di investimento e partenariato (FEMIP).
25. FEMIP Trust Fund Facilityfor Euro MediterraneanInvestment and Partnership
27. Il FEMIP Il FEMIP è interessato soprattutto ad azioni che concorrano allo sviluppo delle attività del settore privato nella regione e quindi suscettibili di sostenere la crescita e di creare posti di lavoro. Il sostegno finanziario che esso fornisce è basato su progetti del settore privato, ma anche su progetti del settore pubblico che contribuiscono a creare un clima favorevole allo sviluppo del settore privato. Nel 2006, i prestiti FEMIP sono stati pari a 1,4 miliardi di euro. Il FEMIP rappresenta un'evoluzione nella cooperazione finanziaria ed economica dell'Unione in quanto consente di associare più partner mediterranei nel quadro delle sue attività.
29. I settori finanziabili Energia - produzione, trasporto, e distribuzione di elettricità, trasporto e distribuzione di gas, energie rinnovabili. Trasporti e telecomunicazioni - aeroporti, trasporto aereo, controllo del traffico aereo, strade e autostrade, porti, ponti, telecomunicazioni. Ambiente - approvvigionamento di acque e bonifiche, raccolta e trattamento di acque di scarico, eliminazione e trattamento di rifiuti solidi, riduzione dell'inquinamento, irrigazione. Capitale umano e sociale - costruzione e allestimento di ospedali, di cliniche e di centri sanitari, costruzione e allestimento di scuole, di istituti di insegnamento tecnico e professionale, alloggi sociali. Industria, turismo e servizi - Industria agro-alimentare, progetti di grande portata ma anche di piccole dimensioni (investimenti realizzati da PMI).
30. I donors del FEMIP Il Femip avrà a disposizione, nel programma 2007 – 2013 un budget di 10,7 Bilioni di € e nel solo 2007 ha erogato prestiti per 1,4 Bilioni di €
31. Contatti in ambito FEMIP Claudio Cortese Director Europe’s Neighbour and Partner Countries Department 3 (+352) 43 79 – 86836 U c.cortese@eib.org OperationalContacts
33. Il FEI Fornendo capitali di rischio alle piccole e medie imprese (PMI), in particolare alle aziende di nuova costituzione e alle attività orientate alla tecnologia. Offre inoltre garanzie a banche, a copertura dei prestiti alle PMI. Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) è stato istituito nel 1994 per sostenere le piccole e medie imprese. Il suo azionista di maggioranza è la Banca europea per gli investimenti, con la quale il Fondo forma il “Gruppo BEI”. Opera
34. I’attività del fondo Il FEI può esercitare le proprie attività nel territorio dell'Unione, nei paesi candidati per i quali è già in corso il processo di adesione, nei paesi dell'EFTA e nei paesi limitrofi dell'Unione europea nel caso di progetti transfrontalieri. Il Fondo è dotato di personalità giuridica e di autonomia finanziaria. Il FEI non è un istituto di credito e non concede pertanto prestiti o sovvenzioni alle imprese, né investe direttamente in alcun tipo di società. Opera invece attraverso banche e altri soggetti d'intermediazione finanziaria avvalendosi dei propri fondi o di quelli affidatigli dalla BEI o dall'Unione europea. Il Fondo è operante negli Stati membri dell'Unione europea, in Croazia, Turchia e nei tre paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein e Norvegia).