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Patologia Generale

-Agenti responsabili della comparsa delle manifestazioni patologiche
-Meccanismi innescati per alterare lo stato di salute
-Meccanismi di reazione dell’organismo a qualsiasi insulto che alteri la sua integrità
Gli argomenti oggetto della Patologia Generale



                              Reazione al danno:
                                Infiammazione,
                                  riparazione,
                                   Emostasi…
            Patologia Cellulare


                           Trasformazione
                         in senso neoplastico

    Meccanismi molecolari
         di malattia
LO STUDIO DELLA PATOLOGIA CELLULARE E’ OGGI BASATO SULLA
                 PATOLOGIA MOLECOLARE


                                                  ALTERAZIONE GENICA



INSULTO               DIFETTO PRIMARIO

               -                           +

                   DIFETTI O RISPOSTE SECONDARI


               -                            +

                    DIFETTI O RISPOSTE TERZIARI




La patologia molecolare è caratterizzata da un approccio “riduzionistico”
Albert-László Barabási & Zoltán N. Oltvai: NETWORK BIOLOGY: UNDERSTANDING THE CELL'S
FUNCTIONAL ORGANIZATION, Nature Reviews Genetics 5, 101-113 (2004)



Reductionism, which has dominated biological research for over a century, has provided
a wealth of knowledge about individual cellular components and their functions.



     Despite its enormous success, it is increasingly clear that a discrete biological function
     can only rarely be attributed to an individual molecule.




          Instead, most biological characteristics arise from complex interactions
           between the cell's numerous constituents, such as proteins, DNA, RNA
          and small molecules




        Therefore, a key challenge for biology in the twenty-first century is to understand
        the structure and the dynamics of the complex intercellular web of interactions
        that contribute to the structure and function of a living cell.
BIOLOGIA DEI SISTEMI: tentativo di rivoluzionare la biologia attraverso un approccio
 “sistematico” che consenta di avere una visione complessiva (modello) di un sistema
 biologico come di un tutto.

e informazioni disponibili su un sistema biologico, per esempio i suoi elementi costituitivi
DNA, RNA, proteine, interazioni proteiche, cellule, tessuti etc.) e le relazioni tra questi
evono essere determinati e le informazioni raccolte integrate in un modello
                Systems biology is a comprehensive
                quantitative analysis of the manner in which all
                the components of a biological system interact
                functionally over time.

                Such an analysis is executed by an
                interdisciplinary team of investigators that is
                also capable of developing required
                technologies and computational tools.

                In this model, biology dictates what new
                technology and computational tools should be
                developed, and, once developed, these tools
                open new frontiers in biology for exploration.
                Thus, biology drives technology and
                computation, and, in turn, technology and
                computation revolutionize biology.
                                                                   Alan Aderem Cell 121:511-513, 2005
PROPRIETA’ DEI SISTEMI BIOLOGICI COMPLESSI




   Emergenza:
   proprietà                       Robustezza:
   (“proprietà emergenti”)         Capacità di rimanere
   che non dipendono               stabili nonostante un’ampia
   da quelle delle singole parti   gamma di perturbazioni
                                   imposte dall’ambiente e
                                   da alterazioni genetiche




                                       Modularità:
                                       Organizzazione in unità
                                       funzionali che interagiscono
                                       tra di loro per svolgere
                                       una specifica funzione
La regolazione di molte funzioni cellulari dipende da interazioni proteina-proteina
Organizzate in quelli che vengono chiamate reti (“network”) “scale-free”.




                                                            “HUB”: nodo con un alto
                                                            numero di connessioni con
                                                            altri nodi
A map of protein–protein interactions in Saccharomyces cerevisiae, illustrates that a few highly connected nodes
(which are also known as hubs) hold the network together.

 The colour of a node indicates the phenotypic effect of removing the corresponding protein
(red = lethal, green = non-lethal, orange = slow growth, yellow = unknown).
Le molecole adesive appartenenti alla famiglia delle integrine organizzano una complessa rete di molecole
citoplasmatiche che regola la sopravvivenza, la proliferazione e il movimento cellulare
Salute

Condizione      dinamica        che      consente
l’adattamento alle condizioni         ambientali
perturbanti,      mantenendo          l’equilibrio
omeostatico, quindi la fisiologia

Sensazione soggettiva di benessere e salute non
coincidono (necessità di riscontri obiettivi)
L'obiettivo dell'OMS, così come precisato nella
relativa costituzione, è il raggiungimento da
parte di tutte le popolazioni del livello più alto
possibile di salute, definita nella medesima
costituzione come condizione di completo
benessere fisico, mentale e sociale, e non
soltanto come assenza di malattia o di
infermità.
OMEOSTASI: capacità di un sistema di mantenere costanti le proprie
                        caratteristiche.




 IN CAMPO BIOLOGICO: capacità di una funzione di mantenere costanti
                        i propri valori




OMEOSTATICI si dicono i meccanismi che servono a mantenere l’omeostasi
Medicina predittiva: determinazione del rischio di sviluppare malattia
         sulla base della struttura di determinati geni e dei loro
         prodotti proteici




Medicina preventiva: assunzione di comportamenti individuali o di farmaci
      che riducano il rischio di sviluppare malattia




Medicina personalizzata: trattamenti farmacologici personalizzati sulla base
   delle caratteristiche individuali di rischio di sviluppare malattia e
   di risposta
Fenomeno morboso
Deviazione transitoria e semplice di un carattere
morfologico, biochimico o funzionale

Processo morboso
Correlazione di più fenomeni morbosi, generalmente in
successione, correlati a livello patogenetico e che
possono essere di tipo: degenerativo, reattivo,
riparativo, etc.

Stato morboso
Condizione patologica che consegue all’equilibrio tra
noxa patogena e reattività organica  MALATTIA
CAUSE DI MALATTIA


    GENETICHE (EREDITARIE)
ACQUISITE (“congenite” o durante la vita extrauterina)
    CHIMICHE

•Da sostanze esogene (sostanze naturali o derivanti da attività dell’uomo)
 •Da sostanze endogene derivanti da reazioni metaboliche
    -Prodotti del metabolismo (bilirubina, acido lattico, urea etc.)
    -Radicali dell’ossigeno (ROIs) e dell’azoto (RNIs)
    -Molecole modificate (lipoproteine ossidate, proteine glicate)
     FISICHE
     • temperatura
     • radiazioni
     • onde elettromagnetiche
     • elettricità
     • accelerazioni
     • pressione
     • traumi
BIOLOGICHE

Danni diretti o indiretti da agenti patogeni

    CARENZE ED ECCESSI

    • carenza di ossigeno
    • carenze/eccessi vitamine
    • carenze/accumuli di ferro
    • carenze/eccessi calorici
    • accumulo di colesterolo

IATROGENE

• azione diretta di farmaci
• “idiosincrasia”
• ipersensibilità su base immunologica
Alcune caratteristiche delle cause di malattia




        Essere primarie, determinanti e sufficienti


        Essere coadiuvanti o predisponenti o promuoventi



                 Essere scatenanti


       Agire assieme ad altre per determinare patologia
                  (Patologia multifattoriale)
Alcune caratteristiche delle cause di malattia




               Essere primarie, determinanti e sufficienti
Le 6 principali alterazioni di una cellula neoplastica
                                        (Hanahan e Weiberg Cell 100:57-70, 2000

                                      1.    Autosufficienza nella generazione di segnali
                                      implicati nella proliferazione cellulare


                                    2. Ridotta sensibilità a segnali implicati nella inibizione
                                    della proliferazione cellulare


                                     3. Ridotta apoptosi


                                     4. Potenziale replicativo illimitato


                                      5. Capacità di indurre la neoformazione di vasi


                                     6. Capacità di invadere il tessuto e dare metastasi




                                   Progressione




Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease
Alcune caratteristiche delle cause di malattia




            Essere coadiuvanti o predisponenti o promuoventi
MOLTE INFEZIONI POSSONO ESSERE FAVORITE DA DIFETTI DELLE DIFESE
 DELL’OSPITE

  1. Delle difese “aspecifiche” o locali

       Riduzione della tosse (fratture costali, disfunzioni neuromuscolari) e anomalie
       delle secrezioni mucose
           Riduzione dell’acidità gastrica

           Perdità dell’integrità della cute

              Protesi e cateteri

2. Delle difese innate (delle cellule fagocitarie)

 Neutropenie, alterazioni di funzione (Malattia Granulomatosa Cronica, LAD etc.)

 3. Del sistema complementare


 4. Delle risposte immunitarie T, B o combinate
Fattori favorenti l’insorgenza di neoplasie umane perché stimolano la proliferazione cellulare

  Ormoni                                         Traumi fisici o meccanici
  • estrogeni ………………… endometrio                 •Asbesto……………….mesotelio, polmone
  • estro-progestinici……mammella                 •Calcolosi biliare….cistifellea
  • testosterone…………….prostata

                                                 Altre irritazioni croniche
   Farmaci                                       •Ulcere…………………………cute
   •contraccettivi orali…………….fegato
                                                 •Colite ulcerosa…………..colon
   •Steroidi anabolizzanti………….fegato
                                                 •Pancreatite cronica…..pancreas
   Agenti infettivi
   •H. pilori…………………….stomaco
   •Virus epatite B……….fegato
   •Virus Epstein-Barr…tessuto linfatico
   •Schistosomi……………..vescica e colon
   Sostanze chimiche
   Saccarina………………..vescica
   Semi di areca…………cavo orale

                                     Da: G. Tolone: Oncologia Generale (Medical Books)
Helicobacter pylori
                      Epatite B e C


Morbo di Chron
Colite ulcerosa
Alcune caratteristiche delle cause di malattia




                  Essere scatenanti
CAUSE PRECIPITANTI LO SCOMPENSO CARDIACO



• Infezioni

• Anemie

• Tireotossicosi e gravidanza

• Aritmie

• Miocarditi infettive

• Endocarditi infettive

• Stress fisici, alimentari, ambientali ed emozionali

• Crisi ipertensive

• Infarto del miocardio

• Embolia polmonare
Alcune caratteristiche delle cause di malattia




        Agire assieme ad altre per determinare patologia
                   (Patologia multifattoriale)
ATEROSCLEROSI
Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease
AGENTE EZIOLOGICO  ORGANISMO COLPITO


-RECETTIVO

-REFRATTARIO non in grado di acquisire la malattia (ad es. mancanza di recettori)

-RESISTENTE particolarmente resistente all’insulto patogeno

-REATTIVO particolarmente efficiente nella risposta immunitaria specifica
CONSEGUENZE DI UN’ALTERAZIONE MOLECOLARE

      nessuna

      alterazione omeostatica


•l’alterazione molecolare interessa regioni della molecola non
implicate nella funzione

•l’alterazione molecolare comporta alterazioni funzionali
parziali (riserva funzionale)


•molecole ad azione simile vicariano le funzioni della molecola
alterata (ridondanza d’azione)

•solo con la contemporanea alterazione di più molecole si ha
malattia (patologia multifattoriale)
Diversi tipi di danni inducono fibrosi polmonare



     Sezione di bronchiolo normale
                                          Bronchiolo in malattia polmonare ostruttiva
                                                           cronica




            Setti inter-alveolari




Ispessimento della parete bronchiolare ed enfisema in seguito a fibrosi è un tipico quadro
                           della deficienza di α1-anti-tripsina
Dal volume: Pontieri “Patologia Generale”   Piccin Nuova Libraria S.p.A.
INSULTO




                          ALTERAZIONE MOLECOLARE
                             (Patologia Molecolare )


                  ALERAZIONE DELL’OMEOSTASI CELLULARE




          ADATTAMENTO                ALTERAZIONE DI FUNZIONE
                                          (Patologia Cellulare )



Correzione dell’alterazione                           NECROSI



                     PATOLOGIA D’ORGANO               FENOMENI REATTIVI
                                                      (Rigenerazione e Riparazione)



             ALTERAZIONI D’ORGANISMO
          (Alterazioni dell’ omeostasi d’organismo)
ADATTAMENTO



                                   A livello di cellula




                A livello di tessuto
IPERTROFIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del volume
delle singole cellule

IPOTROFIA: Dimunuzione del volume di un organo in seguito a diminuzione del volume
delle singole cellule

IPERPLASIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del numero di cellule
che lo compongono

IPOPLASIA: Diminuzione del volume di un organo in seguito a diminuzione del numero di cellule
che lo compongono
Figure 1-1 Stages in the cellular response to stress and injurious stimuli.




                                   Downloaded from: Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease (on 15 September 2005 04:26 PM)
                                                                                                                 © 2005 Elsevier
Figure 1-8 Schematic representation of a normal cell and the changes in reversible and irreversible cell injury. Depicted are morphologic changes, which are described in
the following pages and shown in electron micrographs in Figure 1-17. Reversible injury is characterized by generalized swelling of the cell and its organelles; blebbing of
the plasma membrane; detachment of ribosomes from the endoplasmic reticulum; and clumping of nuclear chromatin. Transition to irreversible injury is characterized by
  increasing swelling of the cell; swelling and disruption of lysosomes; presence of large amorphous densities in swollen mitochondria; disruption of cellular membranes;
   and profound nuclear changes. The latter include nuclear codensation (pyknosis), followed by fragmentation (karyorrhexis) and dissolution of the nucleus (karyolysis).
 Laminated structures (myelin figures) derived from damaged membranes of organelles and the plasma membrane first appear during the reversible stage and become
                     more pronounced in irreversibly damaged cells. The mechanisms underlying these changes are discussed in the text that follows.

                                                                                    Downloaded from: Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease (on 15 September 2005 04:26 PM)
                                                                                                                                                                  © 2005 Elsevier
MALATTIA

Turbamento della funzione di uno o più organi che modifica la condizione
omeostatica fisiologica ed induce uno stato di reattività dell’organismo.

-Condizione dinamica in evoluzione
    -Guarigione
    -Cronicizzazione

-Condizione che può essere:
    -Conclamata
    -Asintomatica

-Sindrome: associazione di diversi fenomeni patologici riguardanti più organi o
sistemi che hanno in comune un nesso patogenetico
In seguito alla necrosi un tessuto può essere RIGENERATO


Per rigenerazione si intende la sostituzione delle cellule andate
perdute con cellule dello stesso tipo

Certi tessuti non possono essere rigenerati e vengono semplicemente
riparati con una cicatrice. La formazione di una cicatrice è uno dei meccanismi
con i quali la “reazione al danno”, innescata dalla necrosi, causa patologia
Cellule Perenni
(non hanno capacità mitotica)



                                      neuroni



                     Cellule muscolari scheletriche e cardiache



                                    adipociti (?)
Cellule Stabili
(hanno una capacità mitotica limitata, in risposta
             a stimoli appropriati)




                                                            epatociti



                                                     cellule muscolari lisce



                                                     Fibroblasti ed endoteli
Cellule labili
(hanno capacità mitotica)




                             Cellule emopoietiche
                            (del sangue. Però non tutte le differenziate)




                                  cellule epiteliali:
                                   cute, intestino
I progressi fatti nella caratterizzazione delle cellule staminali suggeriscono una riclassificazione
Delle capacità rigenerative di un tessuto che tiene conto:
1.    Delle capacità proliferative delle cellule differenziate
2.    Dell’entità del comparto di cellule staminali in grado di differenziare




     The extent to which the effects of ageing on the resident stem cells determine the phenotype of an aged tissue is likely to
     correlate with the extent to which stem cells are responsible for normal tissue homeostasis and repair. Along this spectrum,
     tissues generally fall into one of three categories. First, tissues with high turnover (such as blood, skin and gut) have a
     prominent stem-cell compartment and, by definition, have high regenerative capacity. Second, tissues with low turnover but
     high regenerative potential might use different strategies to ensure effective repair in the setting of acute injury. In skeletal
     muscle, for example, differentiated myofibres are unable to proliferate to generate new tissue, so muscle must rely on
     resident stem cells for all turnover and repair. For the liver, it seems that differentiated hepatocytes can proliferate
     sufficiently to mediate effective tissue remodelling, repair and replacement normally, whereas stem cells might be recruited
     in the setting of severe injury. Third, tissues with low turnover and low regenerative potential might have stem cells that
     mediate only limited tissue repair. Although there is much interest in harnessing the potential of stem cells in the brain and
     heart for therapeutic purposes, for example, there is limited endogenous repair capacity of these tissues following acute
     injuries.

   Nature vol. 441 (29 Giugno 2006), pag. 1080
Dal volume: Pontieri “Patologia Generale”   Piccin Nuova Libraria S.p.A.
Nell’organismo esistono – per tutta la durata della vita -
“cellule staminali” (stem cells) che sono in grado di formare cellule
differenziate in grado di svolgere specifiche funzioni


                       “Self-renewal”
Le cellule staminali possono essere “multipotenti” o “unipotenti”
Il concetto che sta emergendo è che la multipotenzialità delle cellule staminali
                   rappresenta più la regola che l’eccezione.

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1) eziologia e patogenesi

  • 1. Patologia Generale -Agenti responsabili della comparsa delle manifestazioni patologiche -Meccanismi innescati per alterare lo stato di salute -Meccanismi di reazione dell’organismo a qualsiasi insulto che alteri la sua integrità
  • 2. Gli argomenti oggetto della Patologia Generale Reazione al danno: Infiammazione, riparazione, Emostasi… Patologia Cellulare Trasformazione in senso neoplastico Meccanismi molecolari di malattia
  • 3. LO STUDIO DELLA PATOLOGIA CELLULARE E’ OGGI BASATO SULLA PATOLOGIA MOLECOLARE ALTERAZIONE GENICA INSULTO DIFETTO PRIMARIO - + DIFETTI O RISPOSTE SECONDARI - + DIFETTI O RISPOSTE TERZIARI La patologia molecolare è caratterizzata da un approccio “riduzionistico”
  • 4. Albert-László Barabási & Zoltán N. Oltvai: NETWORK BIOLOGY: UNDERSTANDING THE CELL'S FUNCTIONAL ORGANIZATION, Nature Reviews Genetics 5, 101-113 (2004) Reductionism, which has dominated biological research for over a century, has provided a wealth of knowledge about individual cellular components and their functions. Despite its enormous success, it is increasingly clear that a discrete biological function can only rarely be attributed to an individual molecule. Instead, most biological characteristics arise from complex interactions between the cell's numerous constituents, such as proteins, DNA, RNA and small molecules Therefore, a key challenge for biology in the twenty-first century is to understand the structure and the dynamics of the complex intercellular web of interactions that contribute to the structure and function of a living cell.
  • 5. BIOLOGIA DEI SISTEMI: tentativo di rivoluzionare la biologia attraverso un approccio “sistematico” che consenta di avere una visione complessiva (modello) di un sistema biologico come di un tutto. e informazioni disponibili su un sistema biologico, per esempio i suoi elementi costituitivi DNA, RNA, proteine, interazioni proteiche, cellule, tessuti etc.) e le relazioni tra questi evono essere determinati e le informazioni raccolte integrate in un modello Systems biology is a comprehensive quantitative analysis of the manner in which all the components of a biological system interact functionally over time. Such an analysis is executed by an interdisciplinary team of investigators that is also capable of developing required technologies and computational tools. In this model, biology dictates what new technology and computational tools should be developed, and, once developed, these tools open new frontiers in biology for exploration. Thus, biology drives technology and computation, and, in turn, technology and computation revolutionize biology. Alan Aderem Cell 121:511-513, 2005
  • 6. PROPRIETA’ DEI SISTEMI BIOLOGICI COMPLESSI Emergenza: proprietà Robustezza: (“proprietà emergenti”) Capacità di rimanere che non dipendono stabili nonostante un’ampia da quelle delle singole parti gamma di perturbazioni imposte dall’ambiente e da alterazioni genetiche Modularità: Organizzazione in unità funzionali che interagiscono tra di loro per svolgere una specifica funzione
  • 7. La regolazione di molte funzioni cellulari dipende da interazioni proteina-proteina Organizzate in quelli che vengono chiamate reti (“network”) “scale-free”. “HUB”: nodo con un alto numero di connessioni con altri nodi
  • 8. A map of protein–protein interactions in Saccharomyces cerevisiae, illustrates that a few highly connected nodes (which are also known as hubs) hold the network together. The colour of a node indicates the phenotypic effect of removing the corresponding protein (red = lethal, green = non-lethal, orange = slow growth, yellow = unknown).
  • 9. Le molecole adesive appartenenti alla famiglia delle integrine organizzano una complessa rete di molecole citoplasmatiche che regola la sopravvivenza, la proliferazione e il movimento cellulare
  • 10. Salute Condizione dinamica che consente l’adattamento alle condizioni ambientali perturbanti, mantenendo l’equilibrio omeostatico, quindi la fisiologia Sensazione soggettiva di benessere e salute non coincidono (necessità di riscontri obiettivi)
  • 11. L'obiettivo dell'OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità.
  • 12. OMEOSTASI: capacità di un sistema di mantenere costanti le proprie caratteristiche. IN CAMPO BIOLOGICO: capacità di una funzione di mantenere costanti i propri valori OMEOSTATICI si dicono i meccanismi che servono a mantenere l’omeostasi
  • 13. Medicina predittiva: determinazione del rischio di sviluppare malattia sulla base della struttura di determinati geni e dei loro prodotti proteici Medicina preventiva: assunzione di comportamenti individuali o di farmaci che riducano il rischio di sviluppare malattia Medicina personalizzata: trattamenti farmacologici personalizzati sulla base delle caratteristiche individuali di rischio di sviluppare malattia e di risposta
  • 14. Fenomeno morboso Deviazione transitoria e semplice di un carattere morfologico, biochimico o funzionale Processo morboso Correlazione di più fenomeni morbosi, generalmente in successione, correlati a livello patogenetico e che possono essere di tipo: degenerativo, reattivo, riparativo, etc. Stato morboso Condizione patologica che consegue all’equilibrio tra noxa patogena e reattività organica  MALATTIA
  • 15. CAUSE DI MALATTIA GENETICHE (EREDITARIE) ACQUISITE (“congenite” o durante la vita extrauterina) CHIMICHE •Da sostanze esogene (sostanze naturali o derivanti da attività dell’uomo) •Da sostanze endogene derivanti da reazioni metaboliche -Prodotti del metabolismo (bilirubina, acido lattico, urea etc.) -Radicali dell’ossigeno (ROIs) e dell’azoto (RNIs) -Molecole modificate (lipoproteine ossidate, proteine glicate) FISICHE • temperatura • radiazioni • onde elettromagnetiche • elettricità • accelerazioni • pressione • traumi
  • 16. BIOLOGICHE Danni diretti o indiretti da agenti patogeni CARENZE ED ECCESSI • carenza di ossigeno • carenze/eccessi vitamine • carenze/accumuli di ferro • carenze/eccessi calorici • accumulo di colesterolo IATROGENE • azione diretta di farmaci • “idiosincrasia” • ipersensibilità su base immunologica
  • 17. Alcune caratteristiche delle cause di malattia Essere primarie, determinanti e sufficienti Essere coadiuvanti o predisponenti o promuoventi Essere scatenanti Agire assieme ad altre per determinare patologia (Patologia multifattoriale)
  • 18. Alcune caratteristiche delle cause di malattia Essere primarie, determinanti e sufficienti
  • 19. Le 6 principali alterazioni di una cellula neoplastica (Hanahan e Weiberg Cell 100:57-70, 2000 1. Autosufficienza nella generazione di segnali implicati nella proliferazione cellulare 2. Ridotta sensibilità a segnali implicati nella inibizione della proliferazione cellulare 3. Ridotta apoptosi 4. Potenziale replicativo illimitato 5. Capacità di indurre la neoformazione di vasi 6. Capacità di invadere il tessuto e dare metastasi Progressione Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease
  • 20. Alcune caratteristiche delle cause di malattia Essere coadiuvanti o predisponenti o promuoventi
  • 21. MOLTE INFEZIONI POSSONO ESSERE FAVORITE DA DIFETTI DELLE DIFESE DELL’OSPITE 1. Delle difese “aspecifiche” o locali Riduzione della tosse (fratture costali, disfunzioni neuromuscolari) e anomalie delle secrezioni mucose Riduzione dell’acidità gastrica Perdità dell’integrità della cute Protesi e cateteri 2. Delle difese innate (delle cellule fagocitarie) Neutropenie, alterazioni di funzione (Malattia Granulomatosa Cronica, LAD etc.) 3. Del sistema complementare 4. Delle risposte immunitarie T, B o combinate
  • 22. Fattori favorenti l’insorgenza di neoplasie umane perché stimolano la proliferazione cellulare Ormoni Traumi fisici o meccanici • estrogeni ………………… endometrio •Asbesto……………….mesotelio, polmone • estro-progestinici……mammella •Calcolosi biliare….cistifellea • testosterone…………….prostata Altre irritazioni croniche Farmaci •Ulcere…………………………cute •contraccettivi orali…………….fegato •Colite ulcerosa…………..colon •Steroidi anabolizzanti………….fegato •Pancreatite cronica…..pancreas Agenti infettivi •H. pilori…………………….stomaco •Virus epatite B……….fegato •Virus Epstein-Barr…tessuto linfatico •Schistosomi……………..vescica e colon Sostanze chimiche Saccarina………………..vescica Semi di areca…………cavo orale Da: G. Tolone: Oncologia Generale (Medical Books)
  • 23. Helicobacter pylori Epatite B e C Morbo di Chron Colite ulcerosa
  • 24. Alcune caratteristiche delle cause di malattia Essere scatenanti
  • 25. CAUSE PRECIPITANTI LO SCOMPENSO CARDIACO • Infezioni • Anemie • Tireotossicosi e gravidanza • Aritmie • Miocarditi infettive • Endocarditi infettive • Stress fisici, alimentari, ambientali ed emozionali • Crisi ipertensive • Infarto del miocardio • Embolia polmonare
  • 26. Alcune caratteristiche delle cause di malattia Agire assieme ad altre per determinare patologia (Patologia multifattoriale)
  • 28. Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease
  • 29. AGENTE EZIOLOGICO  ORGANISMO COLPITO -RECETTIVO -REFRATTARIO non in grado di acquisire la malattia (ad es. mancanza di recettori) -RESISTENTE particolarmente resistente all’insulto patogeno -REATTIVO particolarmente efficiente nella risposta immunitaria specifica
  • 30. CONSEGUENZE DI UN’ALTERAZIONE MOLECOLARE nessuna alterazione omeostatica •l’alterazione molecolare interessa regioni della molecola non implicate nella funzione •l’alterazione molecolare comporta alterazioni funzionali parziali (riserva funzionale) •molecole ad azione simile vicariano le funzioni della molecola alterata (ridondanza d’azione) •solo con la contemporanea alterazione di più molecole si ha malattia (patologia multifattoriale)
  • 31. Diversi tipi di danni inducono fibrosi polmonare Sezione di bronchiolo normale Bronchiolo in malattia polmonare ostruttiva cronica Setti inter-alveolari Ispessimento della parete bronchiolare ed enfisema in seguito a fibrosi è un tipico quadro della deficienza di α1-anti-tripsina
  • 32. Dal volume: Pontieri “Patologia Generale” Piccin Nuova Libraria S.p.A.
  • 33. INSULTO ALTERAZIONE MOLECOLARE (Patologia Molecolare ) ALERAZIONE DELL’OMEOSTASI CELLULARE ADATTAMENTO ALTERAZIONE DI FUNZIONE (Patologia Cellulare ) Correzione dell’alterazione NECROSI PATOLOGIA D’ORGANO FENOMENI REATTIVI (Rigenerazione e Riparazione) ALTERAZIONI D’ORGANISMO (Alterazioni dell’ omeostasi d’organismo)
  • 34. ADATTAMENTO A livello di cellula A livello di tessuto IPERTROFIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del volume delle singole cellule IPOTROFIA: Dimunuzione del volume di un organo in seguito a diminuzione del volume delle singole cellule IPERPLASIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del numero di cellule che lo compongono IPOPLASIA: Diminuzione del volume di un organo in seguito a diminuzione del numero di cellule che lo compongono
  • 35. Figure 1-1 Stages in the cellular response to stress and injurious stimuli. Downloaded from: Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease (on 15 September 2005 04:26 PM) © 2005 Elsevier
  • 36. Figure 1-8 Schematic representation of a normal cell and the changes in reversible and irreversible cell injury. Depicted are morphologic changes, which are described in the following pages and shown in electron micrographs in Figure 1-17. Reversible injury is characterized by generalized swelling of the cell and its organelles; blebbing of the plasma membrane; detachment of ribosomes from the endoplasmic reticulum; and clumping of nuclear chromatin. Transition to irreversible injury is characterized by increasing swelling of the cell; swelling and disruption of lysosomes; presence of large amorphous densities in swollen mitochondria; disruption of cellular membranes; and profound nuclear changes. The latter include nuclear codensation (pyknosis), followed by fragmentation (karyorrhexis) and dissolution of the nucleus (karyolysis). Laminated structures (myelin figures) derived from damaged membranes of organelles and the plasma membrane first appear during the reversible stage and become more pronounced in irreversibly damaged cells. The mechanisms underlying these changes are discussed in the text that follows. Downloaded from: Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease (on 15 September 2005 04:26 PM) © 2005 Elsevier
  • 37. MALATTIA Turbamento della funzione di uno o più organi che modifica la condizione omeostatica fisiologica ed induce uno stato di reattività dell’organismo. -Condizione dinamica in evoluzione -Guarigione -Cronicizzazione -Condizione che può essere: -Conclamata -Asintomatica -Sindrome: associazione di diversi fenomeni patologici riguardanti più organi o sistemi che hanno in comune un nesso patogenetico
  • 38. In seguito alla necrosi un tessuto può essere RIGENERATO Per rigenerazione si intende la sostituzione delle cellule andate perdute con cellule dello stesso tipo Certi tessuti non possono essere rigenerati e vengono semplicemente riparati con una cicatrice. La formazione di una cicatrice è uno dei meccanismi con i quali la “reazione al danno”, innescata dalla necrosi, causa patologia
  • 39. Cellule Perenni (non hanno capacità mitotica) neuroni Cellule muscolari scheletriche e cardiache adipociti (?)
  • 40. Cellule Stabili (hanno una capacità mitotica limitata, in risposta a stimoli appropriati) epatociti cellule muscolari lisce Fibroblasti ed endoteli
  • 41. Cellule labili (hanno capacità mitotica) Cellule emopoietiche (del sangue. Però non tutte le differenziate) cellule epiteliali: cute, intestino
  • 42. I progressi fatti nella caratterizzazione delle cellule staminali suggeriscono una riclassificazione Delle capacità rigenerative di un tessuto che tiene conto: 1. Delle capacità proliferative delle cellule differenziate 2. Dell’entità del comparto di cellule staminali in grado di differenziare The extent to which the effects of ageing on the resident stem cells determine the phenotype of an aged tissue is likely to correlate with the extent to which stem cells are responsible for normal tissue homeostasis and repair. Along this spectrum, tissues generally fall into one of three categories. First, tissues with high turnover (such as blood, skin and gut) have a prominent stem-cell compartment and, by definition, have high regenerative capacity. Second, tissues with low turnover but high regenerative potential might use different strategies to ensure effective repair in the setting of acute injury. In skeletal muscle, for example, differentiated myofibres are unable to proliferate to generate new tissue, so muscle must rely on resident stem cells for all turnover and repair. For the liver, it seems that differentiated hepatocytes can proliferate sufficiently to mediate effective tissue remodelling, repair and replacement normally, whereas stem cells might be recruited in the setting of severe injury. Third, tissues with low turnover and low regenerative potential might have stem cells that mediate only limited tissue repair. Although there is much interest in harnessing the potential of stem cells in the brain and heart for therapeutic purposes, for example, there is limited endogenous repair capacity of these tissues following acute injuries. Nature vol. 441 (29 Giugno 2006), pag. 1080
  • 43. Dal volume: Pontieri “Patologia Generale” Piccin Nuova Libraria S.p.A.
  • 44. Nell’organismo esistono – per tutta la durata della vita - “cellule staminali” (stem cells) che sono in grado di formare cellule differenziate in grado di svolgere specifiche funzioni “Self-renewal”
  • 45. Le cellule staminali possono essere “multipotenti” o “unipotenti”
  • 46. Il concetto che sta emergendo è che la multipotenzialità delle cellule staminali rappresenta più la regola che l’eccezione.