14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “G. Carducci”
2. L'etimologia italiana della parola
"informatica" proviene dalla
lingua francese, dalla
compressione di inform (ation
electronique ou autom) atique, e
sicuramente Philippe Dreyfus,
che per primo utilizza nel 1962 il
termine informatique
(informatica) voleva intendere il
trattamento automatico
dell'informazione mediante
calcolatore (naturale o artificiale)
3. Da notare il fatto che in
lingua inglese non esista
l'equivalente di "informatica"
ma venga utilizzato il termine
"computer science" che, ad
ogni modo, presuppone
l'esistenza della figura dello
scienziato e del ricercatore
interessato
all'approfondimento della
conoscenza della tecnologia
dell'elaborazione.
4. Storia
Oggi informatica è un termine
di uso comune ma dai contorni
ben poco definiti.
Come scienza si accompagna,
si integra, o è di supporto a
tutte le discipline scientifiche e
non; come tecnologia pervade
pressoché qualunque "mezzo"
o "strumento" di utilizzo
comune e quotidiano, tanto
che (quasi) tutti siamo in
qualche modo utenti di servizi
informatici.
5. l'informatica è
diventata talmente
strategica nello
sviluppo economico e
sociale delle
popolazioni che il non
poterla utilizzare, uno
status battezzato con il
termine digital divide,
è un problema di
interesse planetario.
6. Hardware
Nell'informatica questo termine
inglese significa letteralmente
"ferramenta" sin dagli anni 60.
Anche con la sostituzione delle
valvole termoioniche in favore
dei transistor e poi dei primi
circuiti integrati MOS, tali
macchine erano composte da telai
e pannelli metallici robusti tutti
rigorosamente assemblati
mediante bullonature vistose, per
contenere i preziosissimi e
delicatissimi circuiti elettronici
che erano il cuore degli
elaboratori e delle prime
periferiche di base.
7. Oggi la tecnologia si basa
su circuti integrati.
I circuiti integrati si
dividono principalmente in
due grandi categorie:
analogici e digitali. Esistono
tipologie di circuito che non
rientrano in queste due:
sono funzioni particolari, di
uso meno diffuso, come, ad
esempio, gli Active Filter o
i sample and hold. I
produttori le raggruppano in
sottocategorie specializzate.
8. I segnali analogici sono
concepiti per elaborare
segnali analogici (cioè che
possono variare con
continuità nel tempo in
modo arbitrario)
I segnali digitali sono
creati per trattare con
segnali digitali binari,
che possono assumere
soltanto due valori
"legittimi" diversi.
9. Software
E` importante
distinguere il software
di base (oggi chiamato
sistema operativo) dal
software applicativo
(comunemente detto
programma o
applicazione):
Il software di base serve
per rendere operativo
l'elaboratore;
Il software applicativo
serve per implementare
nuove funzioni e/o
rendere operative parti
dell'elaboratore.
10. Una visione semplicistica può
essere quella secondo cui
l'elaboratore usa:
il software di base per se
stesso, come servizio interno;
il software applicativo per
fornire un servizio alle persone
che lo utilizzano.
Il software di base, oggi detto
sistema operativo, nasce con
l'evoluzione tecnologica.
11. Internet
L'origine di Internet risale
agli anni sessanta, in
particolare al progetto del
Dipartimento della difesa
statunitense per lo sviluppo
di una rete decentrata di
computer interconnessi
denominato ARPANET. Per
tale progetto vengono
sviluppati e realizzati i
protocolli di rete alla base di
Internet e le prime
infrastrutture di rete
12. Alla fine della guerra
fredda è stata messa a
disposizione di impieghi
civili, collegando
dapprima i principali
centri universitari e
raggiungendo poi, in modo
ampio, l'utenza aziendale
ed infine quella domestica.
Il termine internet al
giorno d'oggi si riferisce
alla prima ed unica rete di
computer mondiale ad
accesso pubblico
realizzata.
13. Reti
Esempi di grandi reti che
meritano questo uso sono
SIPRNet e FidoNet.
Chiunque disponga di un
computer e degli opportuni
software, appoggiandosi ad
un ISP che gli fornisce un
accesso a Internet attraverso
una linea di
telecomunicazioni dedicata
(ADSL, HDSL, VDSL,
GPRS, HSDPA, ecc.) o una
linea telefonica della rete
telefonica pubblica (POTS,
ISDN, GSM, UMTS, ecc.),
può accedere a Internet ed
utilizzare i suoi servizi.
14. Ciò è reso possibile da
una suite di protocolli di
rete chiamata TCP/IP
dal nome dei due
principali, il TCP e l'IP,
la "lingua" comune con
cui i computer di
Internet si
interconnettono e
comunicano
indipendentemente
dall'architettura
hardware e software su
cui sono basati.
15. Motori di ricerca
Esistono numerosi motori di
ricerca attivi sul Web. Il più
utilizzato, su scala mondiale
(con un indice che supera gli 8
miliardi di pagine), è Google;
molto usati anche Live (motore
di ricerca della Microsoft),
Yahoo! , Ask. Da segnalare il
tentativo di creare il primo
motore di ricerca europeo,
Quaero concorrente di Google
con una iniziativa franco-
germanica. Il progetto, stimato
attorno ai 400 milioni di dollari,
è stato abbandonato dopo pochi
mesi per la rinuncia da parte
della compagnia tedesca.
16. Fra i motori di ricerca nati
in Italia quelli
maggiormente utilizzati
nel nostro paese sono
Libero, Virgilio. Tuttavia
non sono veri motori di
ricerca giacché si limitano
a riutilizzare Google.
Libero e altri ne
evidenziano chiaramente il
logo, mentre Virgilio ne
usa i risultati senza
evidenziarne la fonte,
limitandosi solo ad
aggiungere alcuni propri
risultati sponsorizzati.
17. Per analizzare il web i motori
di ricerca utilizzano dei
programmi detti crawler (o
spider o robot), che si
occupano di visitare
automaticamente gli URI
contenuti nel database e
seguire i successivi URI che
trovano all'interno dei
documenti analizzati,
inserendo di volta in volta nel
database tutte le informazioni
"sensibili" della pagina (il
contenuto testuale, varie
informazioni su di essa come
la data di ultimo
aggiornamento, e altro).La
nuova frontiera dei motori di
ricerca è il web 2.0.
18. Adottando questa logica molti
motori e directory
internazionali puntano a una
maggiore partecipazione degli
utenti nella creazione dei
contenuti dei motori di ricerca,
in modo da eliminare qualsiasi
ricorso a spider o a link
sponsorizzati. Con questa logica
gli utenti possono segnalare essi
stessi i link e decidono se dare o
meno popolarità ai siti segnalati.
I principali progetti sviluppati
su questa logica sono al
momento solo stranieri, in Italia
il primo motore di ricerca che
ha adottato tale logica è Google
19. Futuro
Un gruppo di studiosi britannici
ha tracciato una lista di "grandi
sfide" per l'IT che sperano
spingeranno ulteriormente in
avanti la ricerca allo stesso
modo in cui il progetto sul
genoma umano ha guidato la
ricerca scientifica negli anni '90.
Tra gli obiettivi, ambiziosi, ci
sono lo sfruttamento della
potenza offerta dalla fisica dei
quanti, costruendo sistemi che
non possano sbagliare e in
grado di simulare creature
viventi in ogni minimo
dettaglio.
20. Altre tematiche includono
poi:
Architecture of brain
and mind: una volta
considerato argomento di
dibattito filosofico,
spiegare la connessione tra
cervello (come macchina
di calcolo) e mente (come
macchina software
virtuale) sta diventando
sempre più un problema di
interesse scientifico
nell'ambito dello sviluppo
dei sistemi di elaborazione
delle informazioni;
21. Memories for life: con
l'accumulo di ricordi
personali sotto forma
digitale, come messaggi di
posta elettronica e
fotografia, diverrà
necessario poter gestire le
informazioni raccolte nel
corso di una vita intera. La
sfida sta nel permettere alle
persone di ottenere il
massimo beneficio da
queste "memorie ausiliarie",
mantenendo però nel
contempo la propria
privacy;
22. In vivo - in silico: Attraverso il
progetto di ricerca sul genoma
umano l'IT ha già contribuito
agli avanzamenti nel mondo
scientifico; il prossimo passo sta
nel rendere possibile la
simulazione al computer di
interi organismi viventi,
consentendo agli scienziati di
esaminare piante, animali o
colonie di cellule in un
ambiente virtuale, dalle
dimensioni di una cellula in poi,
e in diversi gradi di evoluzione:
in stato di immobilità o in
accelerazione rispetto al ritmo
nomale di una vita;
23. Science for global ubiquitous computing: Molti di noi sono già
dotati di diversi dispositivi informatici (cellulari, laptop,
organizer) che comunicano tra di loro o con sistemi esterni.
Queste comunicazioni possono però fallire quando il software
interagisce seguendo modalità impreviste. L'obbiettivo di questa
sfida è sviluppare una base scientifica per l'ingegnerizzazione di
dispositivi che funzionino come effettivamente si desidera.
24. Scalable ubiquitous
computing systems: Non
solo si desidera che i
dispositivi interagiscano in
modo prevedibile e
affidabile, ma anche che lo
possano fare con qualsiasi
altro sistema concepibile.
Gli ingegneri informatici
hanno quindi la necessità di
avere a disposizione
principi di design scalabili:
la sfida è svilupparli e
applicarli.
25. Journeys in nonclassical
computation: La tematica
del calcolo informatico
viene tradizionalmente
vista dal punto di vista
matematico in termini di
algoritmi, ma ci sono altre
strade per affrontarla.
Queste includono il
ripensamento di rigidi
schemi di classificazione
che i computer oggi
utilizzano e il passaggio ad
altri basati su principi di
somiglianza o metaforici