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Il fenomeno dell’Enterprise 2.0 sotto la lente
           dell’Actor-Network Theory




     CLASSE: SOCIOLOGIA DEI FENOMENI TECNOLOGICI (2012)
                    PROF. ATTILA BRUNI

 CORSO: LAVORO, ORGANIZAZZIONE, SISTEMI INFORMATIVI (L.O.S.I.)




                                PAPER DI FINE CORSO BY ALESSANDRO BOZZO
                                                            FEBBRAIO 2013
Alessandro Bozzo – Matr. 155631           IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY



Sommario
   Abstract............................................................................................................................................. 3

Introduzione ......................................................................................................................................... 3

   Web 2.0 ............................................................................................................................................. 3

   Enterprise 2.0.................................................................................................................................... 5

Actor-Network Theory .......................................................................................................................... 6

L’analisi ................................................................................................................................................. 8

   Gli attori ............................................................................................................................................ 8

   Network .......................................................................................................................................... 10

       Problematizzazione ..................................................................................................................... 10

       Interessamento ........................................................................................................................... 11

       Arruolamento.............................................................................................................................. 11

       Naturalizzazione.......................................................................................................................... 11

Supporti per la Social Network Analysis ............................................................................................. 12

Bibliografia .......................................................................................................................................... 14

Grafo ................................................................................................................................................... 15




          2     Introduzione
IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY   AlessandroBozzo – Matr 155631



Abstract
Oggi, quando la “popolazione” di Facebook è prossima a toccare il miliardo di utenti
(aggiornamento del 4/10/2012: superata la soglia del miliardo di utenti) e operazioni quali
“condividere”, “postare”, “taggare” e “co-editare” sono diventate azioni comuni, l’interesse per
l’uso delle tecnologie legate al Web 2.0 per fini professionali si fa sempre più vivo. Negli ultimi anni,
all’applicazione dei princìpi cardine del Web 2.0 al mondo business è stato associato il termine
Enterprise 2.0 (McAfee, 2006). Poiché questa è una tecnologia in continuo divenire, alla cui
definizione contribuiscono le forze rappresentate dai manager delle aziende, dalle softwarehouse,
dagli utenti e dai continui sviluppi presentati dai più popolari servizi 2.0, l’Actor-Network Theory si
rivela una lente adeguata attraverso cui osservare il fenomeno più in profondità. L’obiettivo che si
pone questa tesina è tentare di fornire una o più translation del processo di stabilizzazione di
questo fenomeno, a seconda di quali siano gli attori più influenti e gli interessi più condivisi.



Introduzione
Prima di addentrarci nell’analisi del fenomeno, è bene capire a cosa si fa riferimento quando si
parla di Web 2.0 ed Enterprise 2.0.

Web 2.0
Nel 2004 l’editore irlandese Tim O’Reilly (O'Reilly, What Is Web 2.0 - Design Patterns and Business
Models for the Next Generation of Software, 2005) proponeva attraverso la “ WEB 2.0 conference”
di rivoluzionare lo sviluppo del web introducendo il concetto di WEB 2.0 come “tutto quanto
concerne l’imbrigliamento dell’intelligenza collettiva”, annunciando cinque anni dopo, nel 2009, il
successo della propria proposta, testimoniato dalla straordinaria realtà del WEB quale
"crowdsourcing," ovvero dalla evidenza che un numeroso gruppo di persone può dare vita ad un
lavoro collettivo il cui valore supera grandemente quello fornito da ciascuno degli individui che
aderiscono al gruppo: il Web si configura come un prodigio di crowdsourcing, dai marketplace quali
quelli di eBay e Craigslist, alle collezioni di media quali YouTube e Flickr, alle vaste collezioni di
scambi di notizie personali su Twitter, MySpace, and Facebook (O'Reilly & Battelle, Web Squared:
Web 2.0 Five Years On, 2009).

Oggi, la dizione “Web 2.0” fa riferimento a un utile, sebbene imperfetto, ombrello concettuale sotto
il quale analisti, player e altri portatori di interessi nel campo della tecnologia possono raggruppare
le nuove generazioni di internet application e modelli di business che sono emersi dal web
partecipativo così come lo conosciamo oggi (Madden & Fox, 2006).



                                                                                      Introduzione       3
Alessandro Bozzo – Matr. 155631   IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY



I servizi on-line “user-driven” , quali MySpace, Wikipedia e YouTube, affermatisi nei primi anni del
2000, hanno attratto l’attenzione delle imprese verso gli sviluppi di una famiglia di tecnologie,
basate sulla collaborazione fra i loro utilizzatori, denominata WEB 2.0.

Tali tecnologie comprendono:

           BLOGS (denominazione in breve dei “ Web logs”) : giornali e diari on-line residenti su un
            sito Web e spesso distribuiti fra altri siti o diversi lettori attraverso RSS
           COLLECTIVE INTELLIGENCE: qualsivoglia sistema che cerca di sfruttare la competenza di un
            gruppo piuttosto che di una singola persona per prendere decisioni. In questa classe di
            tecnologie sono comprese le pubblicazioni create in collaborazione ed i database messi in
            comune per condividere la conoscenza
           MASH-UPS: aggregazioni di contenuti estratti da diverse fonti online per dare luogo ad un
            nuovo servizio.
           PEER-TO-PEER NETWORKING: tecnica per condividere in modo efficiente files musicali,
            video o testi sia attraverso Internet sia entro un definito insieme di utenti. In particolare,
            attraverso questa tecnica, i files sono sezionati e distribuiti fra diverse macchine e
            diventano accessibili raccogliendo ed assemblando le diverse parti dalle diverse macchine.
           PODCASTS: registrazioni audio o video, spesso distribuiti attraverso uno strumento di
            raccolta quale ad esempio iTunes
           RSS (Really Simple Syndication): strumento che consente l’abbonamento alla distribuzione
            online di notizie, blogs, podcasts o altre informazioni
           SOCIAL NETWORKING: sistemi che consentono agli utenti di uno specifico sito di conoscere
            delle competenze, idee, preferenze, relazioni di altri utenti. Facebook e Linkedin sono stati i
            primi esempi commerciali di tali reti.
           WEB SERVICES: sistemi software che facilitano la comunicazione automatica fra diversi
            sistemi per lo scambio di informazioni o per lo svolgimento di transazioni.
           WIKIS: sistemi per la redazione e pubblicazione di testi in collaborazione fra diversi autori
            che online contribuiscono a discussioni ed alla stesura di documenti.

Altri strumenti e tecnologie di più recente sviluppo ed adozione anche da parte delle imprese:

           VIDEO SHARING: condivisione di file video attraverso Internet
           PREDICTION MARKETS (o VIRTUAL MARKETS): mercati speculativi creati allo scopo di
            formulare previsioni



        4     Introduzione
IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY   AlessandroBozzo – Matr 155631



         TAGGING: attribuzione di una o più parole chiave che individuano un argomento specifico a
          file su Internet

Enterprise 2.0
Nel 2006 il Prof. Andrew McAfee (McAfee, 2006) aveva coniato il termine "ENTERPRISE 2.0" per
descrivere un modello di business basato sull’impiego del WEB 2.0, definendolo come “ l’utilizzo
delle piattaforme di social software all’interno delle imprese o tra le imprese ed i loro partner o
clienti “.

L’impiego dei due termini WEB 2.0 ed ENTERPRISE 2.0 ha dato origine a diversi confronti sulle
differenze dei loro significati,        che ancora oggi sono spesso impiegati come sinonimi, pur
prevalendo l’accezione per ENTERPRISE 2.0 di tecnologie WEB 2.0 impiegate in ambito aziendale.

    -     Kevin Muller ritiene che le tecnologie WEB 2.0 ed ENTERPRISE 2.0 sono impiegate
          rispettivamente in applicazioni commerciali ed in aziende, pur essendo alcune delle prime,
          quali Flickr e My Space adatte anche a gestire specifici processi organizzativi all’interno
          delle imprese;
    -     Andrew Filev fornisce la stessa definizione per i due termini, ritenendo che la differenza sta
          nella categoria di utilizzatori delle applicazioni che sono sviluppate, siano essi “consumers”
          o “imprese”

Le caratteristiche di una piattaforma per l’Enterprise 2.0 sono:

         È Informale, perché il software può essere impiegato in maniera discrezionale, non è dotato
          di workflow in fase progettuale, accetta molteplici tipologie di dati e prescinde dalle
          gerarchie aziendali
         È Emergente, perché la struttura e i flussi delle piattaforme usate non sono imposti a priori,
          ma è il software stesso a far emergere nel tempo, e come risultato delle interazioni tra le
          persone, gli schemi di utilizzo
         È Sociale, perché predilige un approccio di adozione bottom-up che sia il più semplice
          possibile
         Richiede un management innovativo che sia in grado di correggere i fattori culturali e
          comportamentali che impediscono la collaborazione, l’esplorazione di nuove strade e
          l’innovazione




                                                                                         Introduzione       5
Alessandro Bozzo – Matr. 155631   IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY



I principali impieghi delle tecnologie Web 2.0 nelle aziende sono consistiti inizialmente nella
comunicazione con i clienti e con i partner, in particolare con i fornitori, e nella promozione della
collaborazione all’interno delle aziende stesse.

Il miglioramento dei servizi alla clientela, la sollecitazione di riscontri da parte della clientela in
merito all’offerta di prodotti e servizi, il “knowledge management” aziendale, lo scambio di idee per
la progettazione e lo sviluppo di nuovi prodotti hanno visto l’impiego crescente in ordine di
importanza di WEB SERVICES, PEER-TO-PEER NETWORKS, COLLECTIVE INTELLIGENCES, SOCIAL
NETWORKS, PODCASTS, BLOGS, RSS, WIKIS e MASH-UP.

Man mano che la familiarità delle aziende con il WEB 2.0 è cresciuta, si è approfondita la
comprensione del valore apportato al business dai singoli strumenti e tecnologie ed il mix del loro
impiego si è andato a modificare, con una maggiore rilevanza di BLOGS, RSS, WIKIS e PODCASTS e
con un crescente numero di componenti del mix.

L’uso all’interno delle aziende, l’interfaccia con i clienti e l’interfaccia con i partner e fornitori
rimangono le aree applicative in cui si giustifica l’impiego di strumenti e tecnologie WEB 2.0 e si
estendono in ognuna di tali aree i tipi di applicazione :

             all’interno delle aziende:         il “knowledge management” , il rafforzamento della
              collaborazione, il miglioramento della cultura aziendale, l’aggiornamento professionale, lo
              sviluppo di prodotti e servizi , l’assunzione di personale
             nell’area clienti: il miglioramento dei servizi, l’acquisizione di nuovi clienti, il coinvolgimento
              del clientela nello sviluppo prodotti, l’interazione fra loro dei clienti
             nei rapporti con partner e fornitori: il rafforzamento della integrazione con i fornitori, il
              ricorso a reti di esperti.



Actor-Network Theory
L’Actor-Network Theory è stata concepita, alla fine degli anni ’80, come un approccio alla ricerca
sociotecnica che consideri i contributi degli attori umani e di quelli non umani in egual misura
(Callon, Law, & Rip, Mapping the Dynamics of Science and Technology: Sociology of Science in the
Real World, 1986). L’ANT indaga la costruzione e la stabilizzazione di network costituiti sia da attori
umani che non umani, rimanendo imparziale verso tutti gli attori considerati, sia umani che non
umani (Principio di simmetria1), e non facendo distinzione tra ciò che è sociale, naturale e
tecnologico (Callon, Actor-Network Theory – the Market Test, 1997) (Latour, 1993). L’ANT

1
    Ereditato dal Programma Forte di Bloor (1976)
          6     Actor-Network Theory
IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY   AlessandroBozzo – Matr 155631



considera il mondo come pieno di entità ibride nelle quali coesistono elementi umani e non umani
così da superare sia il determinismo tecnologico che quello sociale. Attraverso questo approccio
niente è puramente sociale e niente è puramente tecnologico. L’obiettivo è quello di analizzare
come diversi attori, umani e non umani, costruiscano relazioni tra di essi e negozino i loro interessi
fino ad arrivare ad una possibile stabilizzazione delle relazioni tra gli elementi eterogenei presenti
all’interno di un network attraverso il processo della traduzione2. Il risultato di questo processo è la
trasformazione di risultati sperimentali, di asserzioni o di un prototipo tecnologico in una scatola
nera, cioè un prodotto scientifico o tecnologico solidificato in grado di assolvere determinate
funzioni e del quale non ci si debba più preoccupare di sapere da quali network di attori sia
costituito.

Questa breve descrizione dell’ANT non può prescindere dalla definizione di attore, che Law (Law,
1987) descrive come qualsiasi entità umana o non umana in grado di far percepire la propria
presenza agli altri attori, quindi ogni entità che ha un qualche tipo di effetto sul fenomeno indagato.
Callon (1986), inoltre, sostiene che, a volte, un attore può essere considerato come una scatola
nera¸ in virtù del fatto che non è sempre necessario osservare i dettagli e l’operato del network di
interazioni che è racchiuso in esso. Questo processo di riduzione del network ad un limitato numero
di elementi viene detto semplificazione, e viene messo in atto per far fronte alla grande complessità
della realtà.

L’Actor-Network Theory guarda al processo di stabilizzazione in termini traduzione o, forse più
appropriatamente¸ di traslazione da uno stato ad un altro. A questo proposito Callon (1986)
suggerisce che nel processo di traduzione si possono individuare quattro “momenti”:

       1. Problematizzazione: uno o più attori chiave (il promotore), sulla base di un’analisi della
           realtà esterna, tenta di definire la natura di un problema e i ruoli di altri attori così che
           questi attori chiave vengano visti come i portatori della soluzione (Tatnall, 2010). In questa
           fase il gruppo definisce e condivide la rappresentazione della realtà e gli obiettivi. Quindi il
           problema viene ridefinito in termini di soluzioni offerte da questi attori promotori che
           tentano, a questo punto, di assumere il ruolo di “punto di passaggio indispensabile” (Callon,
           1986) che va negoziato come parte della soluzione
       2. Interessamento: è il momento della sensibilizzazione e del coinvolgimento di altri attori
           attorno alla rappresentazione fornita dal gruppo promotore. Vengono tradotti nel network
           gli interessi di gruppi eterogenei.



2
    Il termine usato dagli autori è translation
                                                                              Actor-Network Theory           7
Alessandro Bozzo – Matr. 155631   IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY



    3. Arruolamento: rappresenta l’esito positivo della fase di interessamento che conduce alla
             costituzione di un network stabile di alleanze tra i diversi attori. Vengono quindi definiti gli
             insiemi di mansioni e ruoli all’interno del network. Affinché l’arruolamento abbia successo è
             necessario che più di un gruppo di attori imponga la propria volontà sugli altri e che questi
             cedano (Singleton & Michael, 1993).
    4. Naturalizzazione: è l’esito del processo sociotecnico in cui tutte le entità coinvolte
             accettano un ruolo e sono quindi identificabili sulla base delle mansioni che svolgono nel
             dispositivo tecnico.



L’analisi
Come è stato descritto in precedenza, l’Enterprise 2.0 è un concetto abbastanza recente a cui è
capitato che autori diversi dessero diverse definizioni: è una “scienza in costruzione”, quella faccia
del “Giano bifronte” oggetto di studio della sociologia secondo l’Actor-Network Theory. È un
fenomeno sociotecnico che, ad oggi, non è ancora stabilizzato e che presenta diversi attori intenti a
disegnare il proprio network in relazione ai propri interessi e al proprio modello di realtà.

Questo mi ha portato a credere che l’ANT sia uno strumento particolarmente adeguato per
analizzare il fenomeno Enterprise 2.0, così ho pensato di svolgere l’analisi seguendo i seguenti
passi:

    1. Individuare gli attori coinvolti nel fenomeno
    2. Ipotizzare, sulla base delle caratteristiche note degli attori, le potenziali relazioni che
             possono instaurarsi tra di essi
    3. Immaginare quali possano essere le potenziali traduzioni di questa tecnologia

Gli attori
Ad un primo sguardo verso la realtà dell’Enterprise 2.0 è possibile individuare quali sono gli attori
umani: gli sviluppatori software, i lavoratori, i manager delle imprese, gli studiosi accademici, gli
analisti, i legislatori. Gli attori non umani sono: le connessioni dati, le tecnologie web 2.0, le
imprese, i computer aziendali, i server, gli smartphone, i regolamenti aziendali, i sindacati, le leggi
sul lavoro e sulla privacy, la tecnologia delle piattaforme di Enterprise 2.0 in sé, il mercato.

Ognuno di questi attori può, come è facilmente intuibile, essere aperto e ulteriormente suddiviso in
attori più circoscritti: ad esempio tra i lavoratori sarebbe possibile individuare quelli più inclini o
meno all’utilizzo delle tecnologie ICT, quelli che vedono il social networking come un’opportunità e
quelli che lo vedono come una minaccia; le connessioni dati includono cavi, switch, centri stella,

         8     L’analisi
IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY   AlessandroBozzo – Matr 155631



dorsali, operatori. Qui, però, ho voluto usare il processo della semplificazione per ridurre il numero
di attori in gioco nel tentativo di ridurre la complessità del fenomeno.

Naturalmente non tutti gli attori possiedono lo stesso grado di influenza sugli altri.

Nel caso specifico, il gruppo che ha promosso la problematizzazione è stato quello dei grandi player
del mercato ICT nel tentativo di imporsi come “punto obbligato di passaggio” e fornitori di
soluzioni, cui hanno immediatamente dato seguito i gruppi delle grandi società di consulenza e
delle Università con il ruolo di supporto all’istituzionalizzazione del fenomeno e al design
funzionale.

I manager       delle imprese (intesi come CEO/Amministratori) vedono nell’Enterprise 2.0 uno
strumento per aumentare la competitività delle imprese di cui sono a capo o per aumentarne la
produttività.

Gli utenti di queste piattaforme vorrebbero che queste agevolino la comunicazione e la
collaborazione nonché l’aggiornamento e lo sviluppo professionale

Il legislatore mira a regolare l’uso di questi strumenti e a far si che nessuna delle parti coinvolte
tragga più vantaggio rispetto alle altre, stabilendo i criteri di sicurezza, diffusione e proprietà dei
dati generati da questi sistemi.

La connessione dati è quell’attore non umano che consente il passaggio di dati (in seguito
informazioni) da un punto a un altro di una rete: è dalla sua presenza e dalla sua qualità che
dipende l’utilizzo di una qualsiasi tecnologia legata a Internet. Poiché il contesto che stiamo
analizzando è quello delle tecnologie web, si presuppone che questo attore sia disponibile e
adeguato, ragion per cui non lo inserirò nel network.

Tecnologie 2.0, Server, Smartphone, Pc li chiuderemo in una black box a cui attribuiremo il nome di
Complesso delle tecnologie HW/SW perché le interazioni di questi artefatti con gli altri attori
vanno approssimativamente nella stessa direzione.

I regolamenti aziendali disciplinano il comportamento dei lavoratori all’interno delle organizzazioni,
incluse le policy di utilizzo dei sistemi di Enterprise 2.0

I Sindacati analizzano l’Enterprise 2.0 con l’intento di comprendere se vi siano, all’interno di questi
sistemi, delle potenziali minacce per i lavoratori.

Le leggi sul lavoro e sulla privacy sono il mezzo attraverso il quale il legislatore fissa i confini
dell’utilizzo dei sistemi di Enterprise 2.0.
                                                                                             L’analisi    9
Alessandro Bozzo – Matr. 155631   IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY




Network
Individuati gli attori, il passo successivo è definire le relazioni che vi sono tra di essi, in quanto non
sono gli attori di per se stessi ad essere importanti, quanto le loro reciproche interazioni. Secondo
l’ANT un network è un’interconnessione di attori (umani e non umani) che porta alla luce queste
interazioni. Per determinare le interazioni che hanno condotto alla traduzione dominante è
necessario procedere con la raccolta di dati. Non avendo in questo momento fonti dirette di
implementazione di sistemi web 2.0 in azienda e non essendo la definizione della tecnologia
Enterprise 2.0 un processo ancora concluso, posso comunque identificare le potenziali interazioni e
considerare potenzialmente reali le traduzioni che scaturiscono da queste interazioni.

È sulla base delle interazioni che il gruppo promotore degli sviluppatori di tecnologia modifica e
mette a punto la piattaforma di Enterprise 2.0 al fine di incontrare e sposare il gruppo di interesse
più influente.

Problematizzazione
Ho già avuto modo di osservare come la problematizzazione sia avvenuta ad opera dei maggiori
operatori globali di ICT. Questi hanno osservato il proliferare di tecnologie cosiddette 2.0 nel
mercato consumer apprezzandone tanto la presa sugli utenti quanto la velocità con la quale vi
circolavano le informazioni. Hanno quindi pensato (prendendo spunto dalle comunità open source
che già stavano operando in questa direzione) che l’adozione di queste tecnologie da parte del
mondo business sarebbe avvenuta con la stessa facilità se queste fossero state modellate sui
processi che caratterizzano il funzionamento delle organizzazioni. Hanno così posto la
problematizzazione in questi termini: le organizzazioni, per far fronte alla crescente quantità di
informazioni generata dall’attività lavorativa, per facilitare la collaborazione e la generazione di
conoscenza e migliorare la comunicazione, avrebbero senz’altro dovuto adottare nuovi strumenti,
ispirati a quelli caratteristici del Web 2.0. Essendo un campo ancora inesplorato, quello
dell’Enterprise 2.0 è divenuto un fenomeno di studio da parte sia degli analisti delle grandi
consulting firm che dei ricercatori universitari: i primi con l’intento di capire quali potessero essere i
reali benefici per le organizzazioni, i secondi per contribuire attivamente allo sviluppo di queste
nuove architetture. Insieme, analisti e sviluppatori, costituiscono il gruppo promotore che ha il
maggior interesse nel veder affermate le tecnologie in oggetto.




     10     L’analisi
IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY   AlessandroBozzo – Matr 155631



Interessamento
Per far si che la loro visione abbia successo, è necessario che i manager delle imprese siano convinti
della potenziale bontà delle soluzioni offerte dal gruppo promotore e che, conseguentemente,
abbia avvio la fase di interessamento. In questo gli sviluppatori hanno gioco facile perché
supportati attivamente dagli analisti e dal canale i quali portano come evidenze, ad esempio, gli
studi sull’inadeguatezza di strumenti di collaborazione quali la eMail, etichettandoli come obsoleti.

Prima di arrivare alla fase dell’arruolamento c’è da fare una breve osservazione: diversamente da
altre tecnologie, l’Enterprise 2.0, per le sue innate caratteristiche che ho riportato sopra, non può
essere implementata senza un attivo coinvolgimento della base utenti. Questo significa che, una
volta che l’interessamento ha avuto esito positivo verso i manager, questi dovranno a loro volta
innescare una fase di problematizzazione, interessamento e così via nei confronti dei propri
dipendenti i quali si potranno dire “arruolati” solo quando avranno negoziato con lo strumento il
proprio modo di utilizzarlo.

Arruolamento
Adesso ci troviamo nella fase di arruolamento, dove gli amministratori delle imprese stanno
accettando la visione fornita dal gruppo promotore, cedendo di fatto sugli strumenti e sulle
pratiche che per due decenni hanno dominato e scandito la vita organizzativa. È un passaggio
travagliato perché l’introduzione di sistemi di Enterprise 2.0 richiede un cambiamento radicale nel
modo di organizzare le risorse: è infatti richiesto che venga riservato un alto livello di autonomia ad
ognuna di esse in modo tale che il workflow non venga imposto bensì nasca ed evolva sulla base
delle esigenze che si presentano. Questo cozza contro la necessità di controllo e prevedibilità che
qualsiasi centro decisionale dovrebbe avere: è questo il terreno dello scontro/incontro negoziale
tra manager e utenti, la soluzione del quale porterà alla fase di naturalizzazione.

Naturalizzazione
In quella fase subentreranno attori, inizialmente estranei al contesto specifico, che saranno
chiamati in causa dalla larga diffusione degli strumenti di Enterprise 2.0 e che daranno il proprio
contributo a seconda degli esiti delle negoziazioni tra amministratori delle imprese e utenti. In
particolare assumeranno un ruolo di garanti della tutela dei cittadini e regolatori degli strumenti
digitali i sindacati, il legislatore, le leggia da questo promulgate, i regolamenti aziendali.




                                                                                             L’analisi    11
Alessandro Bozzo – Matr. 155631   IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY



Supporti per la Social Network Analysis
Uno strumento utile per la rappresentazione e l’analisi dei network sono i software per la Social
Network Analysis. A supporto delle congetture fatte per analizzare il fenomeno dell’Enterprise 2.0
attraverso l’ANT, ho voluto provare a dare in pasto ad uno di questi software gli attori e le relazioni
ipotizzate tra di essi. Il software che ho utilizzato è Gephi, una piattaforma per la visualizzazione
interattiva e l’esplorazione di qualsiasi tipo di network o sistema complesso. In realtà questo tipo di
applicazione esprime il massimo del suo potenziale per l’analisi esplorativa dei dati di network
estremamente complessi; tuttavia ha saputo restituire risultati interessanti anche nel piccolo e
semplificato network che ho preso in considerazione in questa tesina. Il risultato dell’elaborazione
di Gephi è il seguente grafico:




1. Ent 2.0 network - In allegato immagine a pagina intera

I parametri presi in considerazione per generare il grafo sono quelli della centralità che determina
la grandezza dei nodi e quello della modularità che determina il colore dei nodi.




      12    Supporti per la Social Network Analysis
IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY   AlessandroBozzo – Matr 155631



In particolare sono stati utilizzati:

            La degree centrality che indica il numero di connessioni che incidono su un singolo nodo e
             che, nel caso specifico, rappresenta l’importanza di un attore
            La modularità che misura il grado di divisione di un network in moduli e che Gephi usa per
             la community detection, ovvero l’individuazione di gruppo all’interno del network

Nel caso dell’Enterprise 2.0 possiamo osservare come al centro del network vi siano gli
amministratori delle imprese, coloro che hanno l’impegno negoziale maggiore. Inoltre sono
immediatamente identificabili il gruppo dei promotori (in verde), quello interno alle aziende3 (in
amaranto) e quello relativo agli attori che entreranno nel network una volta avviata la fase di
naturalizzazione (in blu).

Il fatto che il grafo supporti quanto esposto in sede di analisi del network mi conforta circa la
coerenza tra le relazioni ipotizzate e la struttura del network descritta.




3
    Con utenti si vuole far riferimento anche a clienti e fornitori dell’impresa
                                                              Supporti per la Social Network Analysis          13
Alessandro Bozzo – Matr. 155631        IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY



Bibliografia
Callon, M. (1997, Lug). Actor-Network Theory – the Market Test. Retrieved from Lancaster
          University: http://www.lancs.ac.uk/fass/sociology/papers/callon-market-test.pdf

Callon, M., Law, J., & Rip, A. (1986). Mapping the Dynamics of Science and Technology: Sociology of
          Science in the Real World. London: MacMillan.

Latour, B. (1993). We have never been modern. Cambridge: Harvester University Press.

Law, J. (1987). Technology and Heterogeneous Engineering: The Case of Portuguese. In W. Bijker, T.
          Hughes, & T. Pinch, The Social Construction of Technological Systems: New Directions in the
          Sociology and History of Technology. Cambridge: MIT Press.

Madden, M., & Fox, S. (2006, Ottobre 5). Riding the Waves of "Web 2.0". Retrieved from Pew
          Internet: http://www.pewinternet.org/Reports/2006/Riding-the-Waves-of-Web-20.aspx

McAfee, A. (2006). Enterprise 2.0: The Dawn of Emergent Collaboration. MIT Sloan Management
          Review.

O'Reilly, T. (2005, 9 30). What Is Web 2.0 - Design Patterns and Business Models for the Next
          Generation                 of             Software.            Retrieved             from            O'Reilly:
          http://oreilly.com/pub/a/web2/archive/what-is-web-20.html

O'Reilly, T., & Battelle, J. (2009, 10). Web Squared: Web 2.0 Five Years On. Retrieved from Web2.0
          Summit: http://www.web2summit.com/web2009/public/schedule/detail/10194

Singleton, V., & Michael, M. (1993). Actor-Networks and Ambivalence: General Practitioners in the
          UK Cervical Screening Programme. Social Studies of Science.

Tatnall, A. (2010). Using Actor-Network Theory to Understand the Process of Information Systems
          Curriculum Innovation. Education and Information Technologies.

Tatnall, A., & Burgess, S. (2002). Using Actor-Network Theory to Research the Implementation of a
          B-B Portal for Regional SMEs in Melbourne, Australia. 15th Bled Electronic Commerce
          Conference eReality: Constructing the eEconomy.




     14     Bibliografia
IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY   AlessandroBozzo – Matr 155631



Grafo




                                                                                             Grafo     15

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IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY

  • 1. Il fenomeno dell’Enterprise 2.0 sotto la lente dell’Actor-Network Theory CLASSE: SOCIOLOGIA DEI FENOMENI TECNOLOGICI (2012) PROF. ATTILA BRUNI CORSO: LAVORO, ORGANIZAZZIONE, SISTEMI INFORMATIVI (L.O.S.I.) PAPER DI FINE CORSO BY ALESSANDRO BOZZO FEBBRAIO 2013
  • 2. Alessandro Bozzo – Matr. 155631 IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY Sommario Abstract............................................................................................................................................. 3 Introduzione ......................................................................................................................................... 3 Web 2.0 ............................................................................................................................................. 3 Enterprise 2.0.................................................................................................................................... 5 Actor-Network Theory .......................................................................................................................... 6 L’analisi ................................................................................................................................................. 8 Gli attori ............................................................................................................................................ 8 Network .......................................................................................................................................... 10 Problematizzazione ..................................................................................................................... 10 Interessamento ........................................................................................................................... 11 Arruolamento.............................................................................................................................. 11 Naturalizzazione.......................................................................................................................... 11 Supporti per la Social Network Analysis ............................................................................................. 12 Bibliografia .......................................................................................................................................... 14 Grafo ................................................................................................................................................... 15 2 Introduzione
  • 3. IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY AlessandroBozzo – Matr 155631 Abstract Oggi, quando la “popolazione” di Facebook è prossima a toccare il miliardo di utenti (aggiornamento del 4/10/2012: superata la soglia del miliardo di utenti) e operazioni quali “condividere”, “postare”, “taggare” e “co-editare” sono diventate azioni comuni, l’interesse per l’uso delle tecnologie legate al Web 2.0 per fini professionali si fa sempre più vivo. Negli ultimi anni, all’applicazione dei princìpi cardine del Web 2.0 al mondo business è stato associato il termine Enterprise 2.0 (McAfee, 2006). Poiché questa è una tecnologia in continuo divenire, alla cui definizione contribuiscono le forze rappresentate dai manager delle aziende, dalle softwarehouse, dagli utenti e dai continui sviluppi presentati dai più popolari servizi 2.0, l’Actor-Network Theory si rivela una lente adeguata attraverso cui osservare il fenomeno più in profondità. L’obiettivo che si pone questa tesina è tentare di fornire una o più translation del processo di stabilizzazione di questo fenomeno, a seconda di quali siano gli attori più influenti e gli interessi più condivisi. Introduzione Prima di addentrarci nell’analisi del fenomeno, è bene capire a cosa si fa riferimento quando si parla di Web 2.0 ed Enterprise 2.0. Web 2.0 Nel 2004 l’editore irlandese Tim O’Reilly (O'Reilly, What Is Web 2.0 - Design Patterns and Business Models for the Next Generation of Software, 2005) proponeva attraverso la “ WEB 2.0 conference” di rivoluzionare lo sviluppo del web introducendo il concetto di WEB 2.0 come “tutto quanto concerne l’imbrigliamento dell’intelligenza collettiva”, annunciando cinque anni dopo, nel 2009, il successo della propria proposta, testimoniato dalla straordinaria realtà del WEB quale "crowdsourcing," ovvero dalla evidenza che un numeroso gruppo di persone può dare vita ad un lavoro collettivo il cui valore supera grandemente quello fornito da ciascuno degli individui che aderiscono al gruppo: il Web si configura come un prodigio di crowdsourcing, dai marketplace quali quelli di eBay e Craigslist, alle collezioni di media quali YouTube e Flickr, alle vaste collezioni di scambi di notizie personali su Twitter, MySpace, and Facebook (O'Reilly & Battelle, Web Squared: Web 2.0 Five Years On, 2009). Oggi, la dizione “Web 2.0” fa riferimento a un utile, sebbene imperfetto, ombrello concettuale sotto il quale analisti, player e altri portatori di interessi nel campo della tecnologia possono raggruppare le nuove generazioni di internet application e modelli di business che sono emersi dal web partecipativo così come lo conosciamo oggi (Madden & Fox, 2006). Introduzione 3
  • 4. Alessandro Bozzo – Matr. 155631 IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY I servizi on-line “user-driven” , quali MySpace, Wikipedia e YouTube, affermatisi nei primi anni del 2000, hanno attratto l’attenzione delle imprese verso gli sviluppi di una famiglia di tecnologie, basate sulla collaborazione fra i loro utilizzatori, denominata WEB 2.0. Tali tecnologie comprendono:  BLOGS (denominazione in breve dei “ Web logs”) : giornali e diari on-line residenti su un sito Web e spesso distribuiti fra altri siti o diversi lettori attraverso RSS  COLLECTIVE INTELLIGENCE: qualsivoglia sistema che cerca di sfruttare la competenza di un gruppo piuttosto che di una singola persona per prendere decisioni. In questa classe di tecnologie sono comprese le pubblicazioni create in collaborazione ed i database messi in comune per condividere la conoscenza  MASH-UPS: aggregazioni di contenuti estratti da diverse fonti online per dare luogo ad un nuovo servizio.  PEER-TO-PEER NETWORKING: tecnica per condividere in modo efficiente files musicali, video o testi sia attraverso Internet sia entro un definito insieme di utenti. In particolare, attraverso questa tecnica, i files sono sezionati e distribuiti fra diverse macchine e diventano accessibili raccogliendo ed assemblando le diverse parti dalle diverse macchine.  PODCASTS: registrazioni audio o video, spesso distribuiti attraverso uno strumento di raccolta quale ad esempio iTunes  RSS (Really Simple Syndication): strumento che consente l’abbonamento alla distribuzione online di notizie, blogs, podcasts o altre informazioni  SOCIAL NETWORKING: sistemi che consentono agli utenti di uno specifico sito di conoscere delle competenze, idee, preferenze, relazioni di altri utenti. Facebook e Linkedin sono stati i primi esempi commerciali di tali reti.  WEB SERVICES: sistemi software che facilitano la comunicazione automatica fra diversi sistemi per lo scambio di informazioni o per lo svolgimento di transazioni.  WIKIS: sistemi per la redazione e pubblicazione di testi in collaborazione fra diversi autori che online contribuiscono a discussioni ed alla stesura di documenti. Altri strumenti e tecnologie di più recente sviluppo ed adozione anche da parte delle imprese:  VIDEO SHARING: condivisione di file video attraverso Internet  PREDICTION MARKETS (o VIRTUAL MARKETS): mercati speculativi creati allo scopo di formulare previsioni 4 Introduzione
  • 5. IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY AlessandroBozzo – Matr 155631  TAGGING: attribuzione di una o più parole chiave che individuano un argomento specifico a file su Internet Enterprise 2.0 Nel 2006 il Prof. Andrew McAfee (McAfee, 2006) aveva coniato il termine "ENTERPRISE 2.0" per descrivere un modello di business basato sull’impiego del WEB 2.0, definendolo come “ l’utilizzo delle piattaforme di social software all’interno delle imprese o tra le imprese ed i loro partner o clienti “. L’impiego dei due termini WEB 2.0 ed ENTERPRISE 2.0 ha dato origine a diversi confronti sulle differenze dei loro significati, che ancora oggi sono spesso impiegati come sinonimi, pur prevalendo l’accezione per ENTERPRISE 2.0 di tecnologie WEB 2.0 impiegate in ambito aziendale. - Kevin Muller ritiene che le tecnologie WEB 2.0 ed ENTERPRISE 2.0 sono impiegate rispettivamente in applicazioni commerciali ed in aziende, pur essendo alcune delle prime, quali Flickr e My Space adatte anche a gestire specifici processi organizzativi all’interno delle imprese; - Andrew Filev fornisce la stessa definizione per i due termini, ritenendo che la differenza sta nella categoria di utilizzatori delle applicazioni che sono sviluppate, siano essi “consumers” o “imprese” Le caratteristiche di una piattaforma per l’Enterprise 2.0 sono:  È Informale, perché il software può essere impiegato in maniera discrezionale, non è dotato di workflow in fase progettuale, accetta molteplici tipologie di dati e prescinde dalle gerarchie aziendali  È Emergente, perché la struttura e i flussi delle piattaforme usate non sono imposti a priori, ma è il software stesso a far emergere nel tempo, e come risultato delle interazioni tra le persone, gli schemi di utilizzo  È Sociale, perché predilige un approccio di adozione bottom-up che sia il più semplice possibile  Richiede un management innovativo che sia in grado di correggere i fattori culturali e comportamentali che impediscono la collaborazione, l’esplorazione di nuove strade e l’innovazione Introduzione 5
  • 6. Alessandro Bozzo – Matr. 155631 IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY I principali impieghi delle tecnologie Web 2.0 nelle aziende sono consistiti inizialmente nella comunicazione con i clienti e con i partner, in particolare con i fornitori, e nella promozione della collaborazione all’interno delle aziende stesse. Il miglioramento dei servizi alla clientela, la sollecitazione di riscontri da parte della clientela in merito all’offerta di prodotti e servizi, il “knowledge management” aziendale, lo scambio di idee per la progettazione e lo sviluppo di nuovi prodotti hanno visto l’impiego crescente in ordine di importanza di WEB SERVICES, PEER-TO-PEER NETWORKS, COLLECTIVE INTELLIGENCES, SOCIAL NETWORKS, PODCASTS, BLOGS, RSS, WIKIS e MASH-UP. Man mano che la familiarità delle aziende con il WEB 2.0 è cresciuta, si è approfondita la comprensione del valore apportato al business dai singoli strumenti e tecnologie ed il mix del loro impiego si è andato a modificare, con una maggiore rilevanza di BLOGS, RSS, WIKIS e PODCASTS e con un crescente numero di componenti del mix. L’uso all’interno delle aziende, l’interfaccia con i clienti e l’interfaccia con i partner e fornitori rimangono le aree applicative in cui si giustifica l’impiego di strumenti e tecnologie WEB 2.0 e si estendono in ognuna di tali aree i tipi di applicazione :  all’interno delle aziende: il “knowledge management” , il rafforzamento della collaborazione, il miglioramento della cultura aziendale, l’aggiornamento professionale, lo sviluppo di prodotti e servizi , l’assunzione di personale  nell’area clienti: il miglioramento dei servizi, l’acquisizione di nuovi clienti, il coinvolgimento del clientela nello sviluppo prodotti, l’interazione fra loro dei clienti  nei rapporti con partner e fornitori: il rafforzamento della integrazione con i fornitori, il ricorso a reti di esperti. Actor-Network Theory L’Actor-Network Theory è stata concepita, alla fine degli anni ’80, come un approccio alla ricerca sociotecnica che consideri i contributi degli attori umani e di quelli non umani in egual misura (Callon, Law, & Rip, Mapping the Dynamics of Science and Technology: Sociology of Science in the Real World, 1986). L’ANT indaga la costruzione e la stabilizzazione di network costituiti sia da attori umani che non umani, rimanendo imparziale verso tutti gli attori considerati, sia umani che non umani (Principio di simmetria1), e non facendo distinzione tra ciò che è sociale, naturale e tecnologico (Callon, Actor-Network Theory – the Market Test, 1997) (Latour, 1993). L’ANT 1 Ereditato dal Programma Forte di Bloor (1976) 6 Actor-Network Theory
  • 7. IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY AlessandroBozzo – Matr 155631 considera il mondo come pieno di entità ibride nelle quali coesistono elementi umani e non umani così da superare sia il determinismo tecnologico che quello sociale. Attraverso questo approccio niente è puramente sociale e niente è puramente tecnologico. L’obiettivo è quello di analizzare come diversi attori, umani e non umani, costruiscano relazioni tra di essi e negozino i loro interessi fino ad arrivare ad una possibile stabilizzazione delle relazioni tra gli elementi eterogenei presenti all’interno di un network attraverso il processo della traduzione2. Il risultato di questo processo è la trasformazione di risultati sperimentali, di asserzioni o di un prototipo tecnologico in una scatola nera, cioè un prodotto scientifico o tecnologico solidificato in grado di assolvere determinate funzioni e del quale non ci si debba più preoccupare di sapere da quali network di attori sia costituito. Questa breve descrizione dell’ANT non può prescindere dalla definizione di attore, che Law (Law, 1987) descrive come qualsiasi entità umana o non umana in grado di far percepire la propria presenza agli altri attori, quindi ogni entità che ha un qualche tipo di effetto sul fenomeno indagato. Callon (1986), inoltre, sostiene che, a volte, un attore può essere considerato come una scatola nera¸ in virtù del fatto che non è sempre necessario osservare i dettagli e l’operato del network di interazioni che è racchiuso in esso. Questo processo di riduzione del network ad un limitato numero di elementi viene detto semplificazione, e viene messo in atto per far fronte alla grande complessità della realtà. L’Actor-Network Theory guarda al processo di stabilizzazione in termini traduzione o, forse più appropriatamente¸ di traslazione da uno stato ad un altro. A questo proposito Callon (1986) suggerisce che nel processo di traduzione si possono individuare quattro “momenti”: 1. Problematizzazione: uno o più attori chiave (il promotore), sulla base di un’analisi della realtà esterna, tenta di definire la natura di un problema e i ruoli di altri attori così che questi attori chiave vengano visti come i portatori della soluzione (Tatnall, 2010). In questa fase il gruppo definisce e condivide la rappresentazione della realtà e gli obiettivi. Quindi il problema viene ridefinito in termini di soluzioni offerte da questi attori promotori che tentano, a questo punto, di assumere il ruolo di “punto di passaggio indispensabile” (Callon, 1986) che va negoziato come parte della soluzione 2. Interessamento: è il momento della sensibilizzazione e del coinvolgimento di altri attori attorno alla rappresentazione fornita dal gruppo promotore. Vengono tradotti nel network gli interessi di gruppi eterogenei. 2 Il termine usato dagli autori è translation Actor-Network Theory 7
  • 8. Alessandro Bozzo – Matr. 155631 IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY 3. Arruolamento: rappresenta l’esito positivo della fase di interessamento che conduce alla costituzione di un network stabile di alleanze tra i diversi attori. Vengono quindi definiti gli insiemi di mansioni e ruoli all’interno del network. Affinché l’arruolamento abbia successo è necessario che più di un gruppo di attori imponga la propria volontà sugli altri e che questi cedano (Singleton & Michael, 1993). 4. Naturalizzazione: è l’esito del processo sociotecnico in cui tutte le entità coinvolte accettano un ruolo e sono quindi identificabili sulla base delle mansioni che svolgono nel dispositivo tecnico. L’analisi Come è stato descritto in precedenza, l’Enterprise 2.0 è un concetto abbastanza recente a cui è capitato che autori diversi dessero diverse definizioni: è una “scienza in costruzione”, quella faccia del “Giano bifronte” oggetto di studio della sociologia secondo l’Actor-Network Theory. È un fenomeno sociotecnico che, ad oggi, non è ancora stabilizzato e che presenta diversi attori intenti a disegnare il proprio network in relazione ai propri interessi e al proprio modello di realtà. Questo mi ha portato a credere che l’ANT sia uno strumento particolarmente adeguato per analizzare il fenomeno Enterprise 2.0, così ho pensato di svolgere l’analisi seguendo i seguenti passi: 1. Individuare gli attori coinvolti nel fenomeno 2. Ipotizzare, sulla base delle caratteristiche note degli attori, le potenziali relazioni che possono instaurarsi tra di essi 3. Immaginare quali possano essere le potenziali traduzioni di questa tecnologia Gli attori Ad un primo sguardo verso la realtà dell’Enterprise 2.0 è possibile individuare quali sono gli attori umani: gli sviluppatori software, i lavoratori, i manager delle imprese, gli studiosi accademici, gli analisti, i legislatori. Gli attori non umani sono: le connessioni dati, le tecnologie web 2.0, le imprese, i computer aziendali, i server, gli smartphone, i regolamenti aziendali, i sindacati, le leggi sul lavoro e sulla privacy, la tecnologia delle piattaforme di Enterprise 2.0 in sé, il mercato. Ognuno di questi attori può, come è facilmente intuibile, essere aperto e ulteriormente suddiviso in attori più circoscritti: ad esempio tra i lavoratori sarebbe possibile individuare quelli più inclini o meno all’utilizzo delle tecnologie ICT, quelli che vedono il social networking come un’opportunità e quelli che lo vedono come una minaccia; le connessioni dati includono cavi, switch, centri stella, 8 L’analisi
  • 9. IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY AlessandroBozzo – Matr 155631 dorsali, operatori. Qui, però, ho voluto usare il processo della semplificazione per ridurre il numero di attori in gioco nel tentativo di ridurre la complessità del fenomeno. Naturalmente non tutti gli attori possiedono lo stesso grado di influenza sugli altri. Nel caso specifico, il gruppo che ha promosso la problematizzazione è stato quello dei grandi player del mercato ICT nel tentativo di imporsi come “punto obbligato di passaggio” e fornitori di soluzioni, cui hanno immediatamente dato seguito i gruppi delle grandi società di consulenza e delle Università con il ruolo di supporto all’istituzionalizzazione del fenomeno e al design funzionale. I manager delle imprese (intesi come CEO/Amministratori) vedono nell’Enterprise 2.0 uno strumento per aumentare la competitività delle imprese di cui sono a capo o per aumentarne la produttività. Gli utenti di queste piattaforme vorrebbero che queste agevolino la comunicazione e la collaborazione nonché l’aggiornamento e lo sviluppo professionale Il legislatore mira a regolare l’uso di questi strumenti e a far si che nessuna delle parti coinvolte tragga più vantaggio rispetto alle altre, stabilendo i criteri di sicurezza, diffusione e proprietà dei dati generati da questi sistemi. La connessione dati è quell’attore non umano che consente il passaggio di dati (in seguito informazioni) da un punto a un altro di una rete: è dalla sua presenza e dalla sua qualità che dipende l’utilizzo di una qualsiasi tecnologia legata a Internet. Poiché il contesto che stiamo analizzando è quello delle tecnologie web, si presuppone che questo attore sia disponibile e adeguato, ragion per cui non lo inserirò nel network. Tecnologie 2.0, Server, Smartphone, Pc li chiuderemo in una black box a cui attribuiremo il nome di Complesso delle tecnologie HW/SW perché le interazioni di questi artefatti con gli altri attori vanno approssimativamente nella stessa direzione. I regolamenti aziendali disciplinano il comportamento dei lavoratori all’interno delle organizzazioni, incluse le policy di utilizzo dei sistemi di Enterprise 2.0 I Sindacati analizzano l’Enterprise 2.0 con l’intento di comprendere se vi siano, all’interno di questi sistemi, delle potenziali minacce per i lavoratori. Le leggi sul lavoro e sulla privacy sono il mezzo attraverso il quale il legislatore fissa i confini dell’utilizzo dei sistemi di Enterprise 2.0. L’analisi 9
  • 10. Alessandro Bozzo – Matr. 155631 IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY Network Individuati gli attori, il passo successivo è definire le relazioni che vi sono tra di essi, in quanto non sono gli attori di per se stessi ad essere importanti, quanto le loro reciproche interazioni. Secondo l’ANT un network è un’interconnessione di attori (umani e non umani) che porta alla luce queste interazioni. Per determinare le interazioni che hanno condotto alla traduzione dominante è necessario procedere con la raccolta di dati. Non avendo in questo momento fonti dirette di implementazione di sistemi web 2.0 in azienda e non essendo la definizione della tecnologia Enterprise 2.0 un processo ancora concluso, posso comunque identificare le potenziali interazioni e considerare potenzialmente reali le traduzioni che scaturiscono da queste interazioni. È sulla base delle interazioni che il gruppo promotore degli sviluppatori di tecnologia modifica e mette a punto la piattaforma di Enterprise 2.0 al fine di incontrare e sposare il gruppo di interesse più influente. Problematizzazione Ho già avuto modo di osservare come la problematizzazione sia avvenuta ad opera dei maggiori operatori globali di ICT. Questi hanno osservato il proliferare di tecnologie cosiddette 2.0 nel mercato consumer apprezzandone tanto la presa sugli utenti quanto la velocità con la quale vi circolavano le informazioni. Hanno quindi pensato (prendendo spunto dalle comunità open source che già stavano operando in questa direzione) che l’adozione di queste tecnologie da parte del mondo business sarebbe avvenuta con la stessa facilità se queste fossero state modellate sui processi che caratterizzano il funzionamento delle organizzazioni. Hanno così posto la problematizzazione in questi termini: le organizzazioni, per far fronte alla crescente quantità di informazioni generata dall’attività lavorativa, per facilitare la collaborazione e la generazione di conoscenza e migliorare la comunicazione, avrebbero senz’altro dovuto adottare nuovi strumenti, ispirati a quelli caratteristici del Web 2.0. Essendo un campo ancora inesplorato, quello dell’Enterprise 2.0 è divenuto un fenomeno di studio da parte sia degli analisti delle grandi consulting firm che dei ricercatori universitari: i primi con l’intento di capire quali potessero essere i reali benefici per le organizzazioni, i secondi per contribuire attivamente allo sviluppo di queste nuove architetture. Insieme, analisti e sviluppatori, costituiscono il gruppo promotore che ha il maggior interesse nel veder affermate le tecnologie in oggetto. 10 L’analisi
  • 11. IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY AlessandroBozzo – Matr 155631 Interessamento Per far si che la loro visione abbia successo, è necessario che i manager delle imprese siano convinti della potenziale bontà delle soluzioni offerte dal gruppo promotore e che, conseguentemente, abbia avvio la fase di interessamento. In questo gli sviluppatori hanno gioco facile perché supportati attivamente dagli analisti e dal canale i quali portano come evidenze, ad esempio, gli studi sull’inadeguatezza di strumenti di collaborazione quali la eMail, etichettandoli come obsoleti. Prima di arrivare alla fase dell’arruolamento c’è da fare una breve osservazione: diversamente da altre tecnologie, l’Enterprise 2.0, per le sue innate caratteristiche che ho riportato sopra, non può essere implementata senza un attivo coinvolgimento della base utenti. Questo significa che, una volta che l’interessamento ha avuto esito positivo verso i manager, questi dovranno a loro volta innescare una fase di problematizzazione, interessamento e così via nei confronti dei propri dipendenti i quali si potranno dire “arruolati” solo quando avranno negoziato con lo strumento il proprio modo di utilizzarlo. Arruolamento Adesso ci troviamo nella fase di arruolamento, dove gli amministratori delle imprese stanno accettando la visione fornita dal gruppo promotore, cedendo di fatto sugli strumenti e sulle pratiche che per due decenni hanno dominato e scandito la vita organizzativa. È un passaggio travagliato perché l’introduzione di sistemi di Enterprise 2.0 richiede un cambiamento radicale nel modo di organizzare le risorse: è infatti richiesto che venga riservato un alto livello di autonomia ad ognuna di esse in modo tale che il workflow non venga imposto bensì nasca ed evolva sulla base delle esigenze che si presentano. Questo cozza contro la necessità di controllo e prevedibilità che qualsiasi centro decisionale dovrebbe avere: è questo il terreno dello scontro/incontro negoziale tra manager e utenti, la soluzione del quale porterà alla fase di naturalizzazione. Naturalizzazione In quella fase subentreranno attori, inizialmente estranei al contesto specifico, che saranno chiamati in causa dalla larga diffusione degli strumenti di Enterprise 2.0 e che daranno il proprio contributo a seconda degli esiti delle negoziazioni tra amministratori delle imprese e utenti. In particolare assumeranno un ruolo di garanti della tutela dei cittadini e regolatori degli strumenti digitali i sindacati, il legislatore, le leggia da questo promulgate, i regolamenti aziendali. L’analisi 11
  • 12. Alessandro Bozzo – Matr. 155631 IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY Supporti per la Social Network Analysis Uno strumento utile per la rappresentazione e l’analisi dei network sono i software per la Social Network Analysis. A supporto delle congetture fatte per analizzare il fenomeno dell’Enterprise 2.0 attraverso l’ANT, ho voluto provare a dare in pasto ad uno di questi software gli attori e le relazioni ipotizzate tra di essi. Il software che ho utilizzato è Gephi, una piattaforma per la visualizzazione interattiva e l’esplorazione di qualsiasi tipo di network o sistema complesso. In realtà questo tipo di applicazione esprime il massimo del suo potenziale per l’analisi esplorativa dei dati di network estremamente complessi; tuttavia ha saputo restituire risultati interessanti anche nel piccolo e semplificato network che ho preso in considerazione in questa tesina. Il risultato dell’elaborazione di Gephi è il seguente grafico: 1. Ent 2.0 network - In allegato immagine a pagina intera I parametri presi in considerazione per generare il grafo sono quelli della centralità che determina la grandezza dei nodi e quello della modularità che determina il colore dei nodi. 12 Supporti per la Social Network Analysis
  • 13. IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY AlessandroBozzo – Matr 155631 In particolare sono stati utilizzati:  La degree centrality che indica il numero di connessioni che incidono su un singolo nodo e che, nel caso specifico, rappresenta l’importanza di un attore  La modularità che misura il grado di divisione di un network in moduli e che Gephi usa per la community detection, ovvero l’individuazione di gruppo all’interno del network Nel caso dell’Enterprise 2.0 possiamo osservare come al centro del network vi siano gli amministratori delle imprese, coloro che hanno l’impegno negoziale maggiore. Inoltre sono immediatamente identificabili il gruppo dei promotori (in verde), quello interno alle aziende3 (in amaranto) e quello relativo agli attori che entreranno nel network una volta avviata la fase di naturalizzazione (in blu). Il fatto che il grafo supporti quanto esposto in sede di analisi del network mi conforta circa la coerenza tra le relazioni ipotizzate e la struttura del network descritta. 3 Con utenti si vuole far riferimento anche a clienti e fornitori dell’impresa Supporti per la Social Network Analysis 13
  • 14. Alessandro Bozzo – Matr. 155631 IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY Bibliografia Callon, M. (1997, Lug). Actor-Network Theory – the Market Test. Retrieved from Lancaster University: http://www.lancs.ac.uk/fass/sociology/papers/callon-market-test.pdf Callon, M., Law, J., & Rip, A. (1986). Mapping the Dynamics of Science and Technology: Sociology of Science in the Real World. London: MacMillan. Latour, B. (1993). We have never been modern. Cambridge: Harvester University Press. Law, J. (1987). Technology and Heterogeneous Engineering: The Case of Portuguese. In W. Bijker, T. Hughes, & T. Pinch, The Social Construction of Technological Systems: New Directions in the Sociology and History of Technology. Cambridge: MIT Press. Madden, M., & Fox, S. (2006, Ottobre 5). Riding the Waves of "Web 2.0". Retrieved from Pew Internet: http://www.pewinternet.org/Reports/2006/Riding-the-Waves-of-Web-20.aspx McAfee, A. (2006). Enterprise 2.0: The Dawn of Emergent Collaboration. MIT Sloan Management Review. O'Reilly, T. (2005, 9 30). What Is Web 2.0 - Design Patterns and Business Models for the Next Generation of Software. Retrieved from O'Reilly: http://oreilly.com/pub/a/web2/archive/what-is-web-20.html O'Reilly, T., & Battelle, J. (2009, 10). Web Squared: Web 2.0 Five Years On. Retrieved from Web2.0 Summit: http://www.web2summit.com/web2009/public/schedule/detail/10194 Singleton, V., & Michael, M. (1993). Actor-Networks and Ambivalence: General Practitioners in the UK Cervical Screening Programme. Social Studies of Science. Tatnall, A. (2010). Using Actor-Network Theory to Understand the Process of Information Systems Curriculum Innovation. Education and Information Technologies. Tatnall, A., & Burgess, S. (2002). Using Actor-Network Theory to Research the Implementation of a B-B Portal for Regional SMEs in Melbourne, Australia. 15th Bled Electronic Commerce Conference eReality: Constructing the eEconomy. 14 Bibliografia
  • 15. IL FENOMENO DELL’ENTERPRISE 2.0 SOTTO LA LENTE DELL’ACTOR-NETWORK THEORY AlessandroBozzo – Matr 155631 Grafo Grafo 15