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Progetto di
miglioramento
Un esperienza applicativaRosa Rita Zortea Infermiere esperto Wound Care
Direzione Servizio Infermieristico Ass1 Trieste
Consiglio Direttivo Aislec
Il progetto ha un anima ?
Il punto di partenza……
Immaginare di essere protagonisti
Obiettivo del Servizio Sanitario Nazionale
Garantire il miglioramento dello stato di salute e della
qualità di vita della collettività a cui il servizio sanitario
stesso è rivolto
….quindi dai professionisti che vi operano
Immaginare che i protagonisti siano
ingabbiati….
• Dal sistema
• Dall’organizzazione
• Dalle politiche economiche
• Consapevolezza del valore e della
competenza professionale?
Immaginare che il cambiamento siamo
noi….
L’esperienza dell’Ass1
Trieste
Il coraggio di compromettersi
Al 1 gennaio 2012 popolazione > 65 anni: Italia :20,3%
Provincia TS: 27,9%
Ass1
43% donne – mono nucleo familiare
L’ORGANIZZAZIONE DELLA ASS 1 –TRIESTINA
PREVEDE 4 DISTRETTI CON 6 SEDI OPERATE, DI
CUI 2 PERIFERICHE.
NEL CORSO DEL 2005 I DISTRETTI STANNO
SPERIMENTANDO UNA ULTERIORE
ARTICOLAZIONE TERRITORIALE IN MICROAREE
(AREE DI CIRCA 1000-2000 ABITANTI)
PERSONA
REFERENTE
DI MICROAREA
MMG
DIP.PREV.
VOLONTARIATO
DISTRETTO
CSM
OSPEDALE
SERT
ASS.SOC. COMUNE
ATER
• UO MED SPECIALISTICA
• CENTRO ANTIDIABETICO
• AMBUL. INFERMIERISTICO
• UO CURE PRIMARIE DOMIC.
• UO RIABILITAZIONE
• CONSULTORIO FAMILIARE
• UO ANZIANI
• UO BAMBINI ADOLESCENTI
Infermiere di Famiglia’
Territorio:
Nursig olistico e abilitante
Perché…………………
….
L ’acuzia investe l’ambito
ospedaliero
La cronicità investe il territorioMission aziendale
• Creare servizi vicini al cittadino
• Consentire alle persone di essere curate nella
propria casa
• Creare alternative abitative/sociali
Tasso Deospedalizzazione
Continuità Infermieristica Ospedale
Territorio
Deospedalizzazione
protetta
Lavoro in rete
Presenza infermieristica
territoriale in pronto
Soccorso
Presa in carico
Lavoro in rete
Le lesioni nel panorama delle patologie
croniche
Nel 2004 gli infermieri del Territorio iniziano a
studiare in modo sistematico il problema
delle lesioni cutanee degli arti inferiori.
Quali problematiche
• AOUTS : 1.000 dimissioni annue con una o più ulcere agli
arti inferiori.
• Variabilità e disomogeneità del percorso diagnostico
terapeutico e assistenziale
• Impegno infermieristico nell’assistenza
• Sofferenza e disagio sociale dei pazienti
• Frustrazione/impotenza degli operatori
Obbiettivo Generale
Migliorare la qualità di vita delle persone
con ulcere degli arti inferiori
Gestione coordinata e globale T-H
dei PDTA nella prevenzione e cura
delle ulcere agli arti inferiori
CRITERI PRIORITARI
Definire le migliori pratiche professionali e
gestionali
Presenza di linee guida e di evidenze
di buona qualità a sostegno della
terapia compressiva nel trattamento
delle lesioni di origine vascolare
venosa
Published by the Royal College of Nursing,20 Cavendish Square, London, W1G 0RN
L’uso della terapia compressiva nel
trattamento delle ulcere venose: un
algoritmo gestionale raccomandato
international
leg ulcer advisory
board
Il trattamento di scelta per l’ulcerazione venosa non
complicata da altri fattori consiste nel bendaggio a
compressione graduata applicato in maniera corretta
abbinato all’esercizio fisico.
Evidenza A (RNAO 2007
La valutazione e le indagini cliniche dovrebbero essere
intraprese ad opera di professionisti della salute formati e
con esperienza nella gestione dell’ulcera dell’arto inferiore
Evidenza C RNAO 2007
Il supporto delle
evidenze
Progetto sostenuto da………………….
Credibilità
condivision
e
Bendaggio multicomponente Medic
avanzate
Minidoppler
sistema strutturato di documentazione
Motivazione degli operatori infermieri e
medici
Disponibilità della politica Sanitaria
Aziendale
Forte leadership infermieristica
Teorico/pratica con il supporto
dell’infermiere esperto
(riconoscimento delle
competenze)
Disponibili
tà di
risorse
Formazio
ne
Credibilità
condivisione
Fasi operative del progetto
• Identificazione di infermieri del SID/AID e medici
referenti per la costituzione della commissione
multiprofessionale ed interaziendale
• Progettazione degli eventi formativi
• Ideazione e costruzione delle procedure operative
• Avvio della fase di sperimentazione con utilizzo
sistematico di tutta la documentazione infermieristica
per i nuovi casi presi in carico
• Revisione e discussione delle principali
problematiche metodologiche riscontrate durante la
fase del progetto
I livello Medico Medicina Gen.
Infermiere SID/AID
2 livello specialisti del territorio
e dell’UO ospedaliere infermieri
3 livello UO ospedaliere
Convezione chirurghi plastici nei distretti
Il percorso di continuità con la Clinica dermatologica (accesso 4 posti
letto)Delibera del Direttore generale n630 del 2005
diagnosi
Ulcera
MEDICAZIONE
Bendaggio
Altri dispositivi
WBP
Gestione
delle
cause
Ospedalizzazione solo nel 5-13% dei
soggetti che necessitano di interventi
chirurgici- rivascolarizzazioni
Trattamento di quadri settici
PDTA
Attivatore /richiedente
Richiedent
e
infermiere
Unità di degenza ospedaliera
Specialisti del territorio (2
livello) Strutture protette
Medico di Medicina
generale
Le fasi della presa in carico
Approccio olistico
La storia oltre la raccolta dati….
Vissuto del
paziente rispetto
alla malattia
La rete di
supporto
Piano
assistenziale
PAI
Progetto
educativo
Valutazione clinica della
lesione
Sede
Forma
Singola o multipla
Fondo
Segni clinici di
infezione
Essudato
Primaria o recidiva
Tempo di insorgenza
Trattamento
precedente
Esami strumentali
terapia
Perfusione tessutale
Una patologia venosa degli arti inferiori viene valutata inizialmente attraverso la
combinazione dell’esame clinico e una misurazione dell’indice ppessorio caviglia braccio
(Indice di Winsor -ABI)
La misurazione mediante doppler ad ultrasuoni dovrebbe essere effettuata da
professionisti addestrati a tale misurazione Evidenza A –RNAO 2004
ABPI ≤ 0,5 invio al chirurgo vascolare
ABPI =05-08 comparsa dolore durante
la marcia invio al chirurgo specialista
ABPI 0,8-1 patologia terapia compressiva
(compressione tollerata dal paziente
ABPI>1 applicazione terapia compressiva
Dalla valutazione al percorso diagnostico
Il paziente ambulatoriale /domiciliare
Assenza di
diagnosi
I livello Infermiere Medico di Medicina
Generale
Conferma del problema vascolare
Presenza e segni di infezione
Dolore non controllato
PRIORITA’’
I primi dati (2009)
Efficacia delle presa in carico
Esito Follow up
IV settimana
Follow up
XII
settimana
Totale
Guarigione 35 (43%) 29 (35%) 64 (78%)
Riduzione
superficie
9 9 (11%)
Aumento
superficie
2 2 (2.4%)
Interruzione 3 4 7 (8.6%)
Incidenza
2008
Fascia
d’età
Nuovi
accolti
Nuovi
accolti
con ulcera
Incidenza
(x 1.000
accolti)
I.C. 95%
L. Inf. L. Sup.
0 – 39 269 2 7.4 0.9 26.8
40 – 59 730 17 23.3 13.6 37.3
60 – 79 3.398 139 40.9 34.5 48.4
80+ 3.893 153 39.3 33.5 46.3
Totale 8.290 311 37.5 33.6 41.9
Lo studio d’incidenza annuale a Trieste
Finalmente abbiamo i
dati!!!!!!!!!!!!
Indagine conoscitiva sulla valutazione del
percorso clinico assistenziale del paziente
portatore di ulcera dell’arto inferiore (anno 2009)
Il questionario è rivolto agli infermieri che si occupano della gestione
clinico assistenziale del paziente con ulcera dell’arto inferiore in ambito
domiciliare e ambulatoriale, ha lo scopo di conoscere attraverso
l’opinione dei professionisti i punti di forza e/o le criticità del percorso
( 68 questionari suddivisi nei 4 distretti dell’ASS1 )
Imparare dalle esperienze
SLIDE: RAFAELLA FONDA COORDINATORE servizi ambulatoriali e domiciliari distretto1
Il progetto di miglioramento
Potenziamento del 1-2 livello : incarico di tutor
dell’infermiere esperto con la funzione generale
di formazione e coordinamento
Convenzione interaziendale per la presenza
dello specialista chirurgo vascolare nei distretti
nell’unità di valutazione multidisciplinare
Incarico di consulente distrettuale dello
specialista dermatologo /internista
Nomina infermieri referenti esperti di distretti
Delibera del Direttore Generale 198 del 27 maggio 2011
Il progetto di miglioramento
 Documentare il percorso di cura dei pazienti
 Imparare dall’esperienza
 Condividere le conoscenze
 Misurare i miglioramenti della propria pratica
 Controllo costo efficacia delle medicazioni
avanzate/nuove tecnologie
 Aderenza al processo assistenziale
Obbiettivi assistenziali e outcome attesi
• Efficacia dei nuovi percorsi diagnostico-terapeutici
• Esiti su tutti i “nuovi casi presi in carico” con ulcere agli arti
inferiori primarie o recidive
• controllo/gestione del dolore
• self-care
•numero di diagnosi accertate sul numero di percorsi diagnostici
attivati
•percentuale di guarigioni sul totale delle ulcere trattate
•Applicazione dei sistemi compressivi nelle lesioni di diversa
eziologia.
 Rilevazione e monitoraggio del dolore
Indicatori
La valutazione del dolore
Criteri di rilevazione
Alterazione del ritmo
del sonno
Alterazione
dell’umore
Impotenza
funzionale
Postura obbligata
Limitazione
dell’ADL
Cambio medicazione
sede
Quando
NRS statico
0-1-2-3-4-5-6-7-8-9-10
NRS dinamico
0-1-2-3-4-5-6-7-8-9-10
Caratteristiche
m
Data accoglienza ________Distretto n. ___ Sede __SID AID
Assistito inviato da: MMG Reparto AOUTS Amb. AOUTS
ASS n. 2 Isontina altre aziende regionali altre aziende
Infermiere referente (cognome e nome)____________________
Codice identificativo dell’assistito _ _ _ _ _età _____ M F
Diagnosi d’ingresso
Arteriosa venosa mista neoplastica
diabetica traumatica altro
data insorgenza ulcera ______________________
ulcera recidiva si no superficie iniziale cm2__
Indice di pressione caviglia/braccio (ABI)_______
Intensità iniziale del dolore (secondo scala NRS da 0 a 10) ____
Scheda di monitoraggio
Invio
1° livello MMG infermiere
2° livello (distrettuale)
dermatologo chirurgo plastico chirurgo vascolare diabetologo
3° livello (ospedaliero)
dermatologo chirurgo plastico chirurgo vascolare diabetologo
infettivologo radiologo interv. H extra provincia H extra reg.
Indagini diagnostiche
Ecocolordoppler venoso/arterioso TcPO2 Biopsia
Data di accertamento della diagnosi_________________________
arteriosa venosa mista
neoplastica diabetica traumatica altro_____
Bendaggio compressivo si no Se si, specificare la tipologia_____
Pressione negativa si no
Valutazione degli esiti a 4 settimane dalla data di
accertamento della diagnosi o dall'inizio dell'eventuale
terapia compressiva (informatizzare i dati sul database)
guarigione riduzione superficie
superficie invariata aumento superficie
Eventuale interruzione del monitoraggio in data_____________
per: guarigione ricovero rifiuto decesso
Intensità del dolore (secondo scala NRS da 0 a 10) _____
Data______________________
Infermiere referente (cognome e nome)_____________________
Valutazione degli esiti a 6 settimane dalla data di
accertamento della diagnosi o dall'inizio dell'eventuale
terapia compressiva (informatizzare i dati sul database)
guarigione riduzione superficie
superficie invariata aumento superficie
Eventuale interruzione del monitoraggio in data_____________
per: guarigione ricovero rifiuto decesso
Intensità del dolore (secondo scala NRS da 0 a 10) _____
Data______________________
Infermiere referente (cognome e nome)_____________________
FORMA: SEDE DELLA LESIONE ESAMI DI I° LIVELLO:
IRREGOLARE □
STAMPO □
MANICOTTO □
MULTIPLA □
UNICA □
DIMENSIONI cmq ………………
PROFONDITA’:
cm …………………………………
ESPOSIZIONE OSSEA:
SI □ NO □
P.A. ………………………………
ABI ………………………………
NON RIL. □
GLICEMIA STICH ………………
mg / dl ……………………………..
DESTRA ZONA 1 ZONA 2 ZONA 3 SINISTRA ZONA 1 ZONA 2 ZONA 3
MEDIALE MEDIALE
LATERALE LATERALE
POSTERIORE POSTERIORE
ANTERIORE ANTERIORE
PLANTARE PLANTARE
CIRCONFERENZA GINOCCHIO DX □ cm ……………………. SX □ cm ………………………..
CIRCONFERENZA ALLA CAVIGLIA DX □ cm …………………….. SX □ cm …………………………
ALTERAZIONE DEL TERMOTATTO SI □ CALDO □ FREDDO □
DISCROMIA □ XEROSI □ ECZEMA □ VARICI □ TELECTASIE □ CORONA FLEBO STATICA □
ATROFIA BIANCA □ EDEMA □ DEFORMAZIONI PIEDE □ DEF. DITA □ IMMOBILITA’ CAVIGLIA □
W. B. S. Punteggio da 0 a 16 _____________
Caratteristiche del letto 0 1 2
Bordi in via di guarigione No 25-75% >75%
Escara Nera > 25% dell’area della ferita 0-25% Assente
Profondità / ipergranulazione Severamente depresso o rialzato se
comparato con la cute circostante
Moderato Pareggiato o
quasi pari
Quantità di essudato Severo □ maleodorante □ Moderato Lieve o assente
Edema Severo Moderato Lieve o assente
Dermatite perilesionale Severo Moderato Minima o assente
Bordi callosi/fibrosi Severo Moderato Minima o assente
Letto della ferita rosa Necrosi/Fibrina 50-75% > 75%
CONDIZIONI CHE POSSONO INTERFERIRE CON IL PROCESSO DI GUARIGIONE
PATOLOGIE CORELLATE: DIABETE □ IPERTENSIONE □ INSUFFICIENZA RENALE □ EPATOPATIA □ EMATOPATIE □
PATOLOGIE AUTOIMMUNI □ ARTERIOPATIA □ INSUFFICIENZA VENOSA □
FARMACI FANS □ ANTICOAGULANTI □ IMMUNOSOPPRESSORI □
FATTORI DI RISCHIO: TABAGISMO □ ABUSO ALCOLICO □ OBESITA’ □ ALTERAZIONE DELLA DEAMBULAZIONE □
DOLORE □ DEPRESSIONE □ DISAGIO SOCIALE □ SCARSA ADESIONE AL PIANO DI CURA □
Valutazione 4-12 settimana
Rivalutazione della gestione, diagnosi e compliance del Paziente
Livello osmotico dei livelli
assistenziali
Chirurgia venosa
Rivascolarizzazio
ne
Biopsia
approfondimento
diagnostico
Interventi di
ricostruzione
Sostitutivi dermici
Invio dallo specialista
Chirurgo
vascolare
dermatologo
Chirurgo plastico
Risultati (media/anni dal 2008 al 2011)
1. Trattate 650 persone/anno (300 nuovi casi/anno)
2. Guarite il 78% delle ulcere flebopatiche e miste
tra la 4° e la 12° settimana
Fonte dati: SIA
Rosolino Trabona
Risultati (anno 2012)
1.Attivati 206 PDTA
2.Diagnosi accertate 204 (99%)
3.Guarigione a 6 mesi dalla data di
accertamento della diagnosi 85,3%
La valutazione multidisciplinare
interaziendale
Ambulatorio 2° livello
Chirurgo vascolare
ospedaliero
Specialista Dermatologo
di Distretto
Infermiere Referente/case
manager
Valutazione dei casi
complessi
PUNTO DI FORZA
Obiettivo delle valutazioni economiche
• Misurare il miglioramento sanitario della
• popolazione mediante indicatori sanitari
• (esiti);
• Confrontare costi ed esiti allo scopo di
• massimizzare i benefici;
• Ottenere il massimo miglioramento nel livello
della salute utilizzando un quantitativo
limitato di risorse.
Perché considerare la valutazione
economica
1. Aumento dell’aspettativa di vita in condizioni di
benessere e dell’incidenza di patologie
croniche
2. Progressivo aumento della popolazione
anziana
3. Affinamento delle capacità delle procedure
terapeutiche
 Commissione DSC (Dipartimento Servizi Condivisi)
70% infermieri esperti (competenze tecniche e cliniche)
 Valutazione clinica dei prodotti (ruolo clinico)
 Acquisizione ( ruolo tecnico e clinico )
 (collaborazione ufficio approvvigionamento
/distribuzione)
L’infermiere esperto nella filiera del
processo
Valutazione clinica dei
fabbisogni
Setting di
cura
Numero
di lesioni
razionale
Monitorare gli esiti delle nuove
tecnologie
Rapporto assistiti/accessi SID per lesioni cutanee
distretto 1 distretto 2 distretto 3 distretto 4 ass1
n. assistiti con lesioni 111 166 127 170 574
n. accessi settimanali 169 490 212 258 1129
n. accessi settimanali medi/assistito 1,5 2,9 1,7 1,5 2
Ulteriore indagine
rapporto
Tutorato
clinico
domanda dei
professionist
i
setting
di cura
PUNTO DI FORZA
2012
• 48 corsi residenziali
• 1200 consulenze infermieristiche
Il tutorato clinico
obbiettivo
Supportare
l’attività
clinica
Monitorare
I processi
Infermiere
Esperto
Wound Care
FACILITATOR
E DI
PERCORSI
Condivisione
TIME / TRATTAMENTO PAZIENTE
……………………………………………………….
LESIONE VASCOLARE □ PIEDE DIABETICO □
L.D.D. □ ALTRO □
DATA PRESA
IN CARICO
…………………….
T.1
DETERSIONE
T.2
DEBRIDEMENT I.
DEBRIDEMENT M
T.3
GESTIONE DELLA
CARICA BATTERICA
T.4
GESTIONE
DELL’ESSUDATO
T.5
STIMOLAZIONE
T. GRAN./RIEP.
T.6
CONTROLLO
DEL DOLORE
PRODOTTO UTILIZZATO
(indicare nome commerciale)
Obbiettivi
T.1 □
T.2 □
T.3 □
T.4 □
T.5 □
T.6 □
Sol. Fisiologica □
Ringer lattato □
Altro detergente □
Enzimatico □
Autolitico □
Chirurgico □
Combinato □
Altro □
Curettage di
mantenimento □
Idrofibra Ag □
Alginato Ag □
Nanocristalli Ag □
Schiuma di
poliuretano Ag □
Carbone+Ag □
Medicazione a
captazione
batterica □
Alginato □
Idrofibra □
Schiuma
poliuretano □
Med. adsorbenti □
Press. Negativa □
Altro □
Bendaggio
compressivo □
Collagene □
Acido ialuronico □
Sostitutivi dermici □
Innesto omologo
autologo □
Pressione negativa □
Mediatore delle
metalloproteasi □
Silicone □
Medicazioni
non
aderenti □
Altro □
T.1 ____________________
____________________
T.2 ____________________
____________________
T.3 ____________________
____________________
T.4 ____________________
____________________
T.5 ____________________
____________________
T.6 ____________________
____________________
DATA W.B.S. DIMENSIONE NOTE OBBIETTIVO: T.1 T.2 T.3 T.4 T.5 T.6 PRODOTTO UTILIZZATO (nome comm.)
Il valore del Sistema
consapevolezza
partecipazione
coerenza
professioni
sti
pazienti
Sistema
Sanitario
Se la salute è un valore ,
il valore è emozione
l’emozione ha un anima
che sogna di realizzare quello in cui
crede
e talvolta ci riesce
Zortea Rosa Rita
2013
Il progetto ha un anima
Andare nella stessa
direzione
Congresso AISLeC 2013 | Intervento Zortea

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  • 1. Progetto di miglioramento Un esperienza applicativaRosa Rita Zortea Infermiere esperto Wound Care Direzione Servizio Infermieristico Ass1 Trieste Consiglio Direttivo Aislec
  • 2. Il progetto ha un anima ?
  • 3. Il punto di partenza…… Immaginare di essere protagonisti Obiettivo del Servizio Sanitario Nazionale Garantire il miglioramento dello stato di salute e della qualità di vita della collettività a cui il servizio sanitario stesso è rivolto ….quindi dai professionisti che vi operano
  • 4. Immaginare che i protagonisti siano ingabbiati…. • Dal sistema • Dall’organizzazione • Dalle politiche economiche • Consapevolezza del valore e della competenza professionale?
  • 5. Immaginare che il cambiamento siamo noi…. L’esperienza dell’Ass1 Trieste Il coraggio di compromettersi
  • 6. Al 1 gennaio 2012 popolazione > 65 anni: Italia :20,3% Provincia TS: 27,9% Ass1 43% donne – mono nucleo familiare
  • 7. L’ORGANIZZAZIONE DELLA ASS 1 –TRIESTINA PREVEDE 4 DISTRETTI CON 6 SEDI OPERATE, DI CUI 2 PERIFERICHE. NEL CORSO DEL 2005 I DISTRETTI STANNO SPERIMENTANDO UNA ULTERIORE ARTICOLAZIONE TERRITORIALE IN MICROAREE (AREE DI CIRCA 1000-2000 ABITANTI)
  • 8. PERSONA REFERENTE DI MICROAREA MMG DIP.PREV. VOLONTARIATO DISTRETTO CSM OSPEDALE SERT ASS.SOC. COMUNE ATER • UO MED SPECIALISTICA • CENTRO ANTIDIABETICO • AMBUL. INFERMIERISTICO • UO CURE PRIMARIE DOMIC. • UO RIABILITAZIONE • CONSULTORIO FAMILIARE • UO ANZIANI • UO BAMBINI ADOLESCENTI Infermiere di Famiglia’
  • 9. Territorio: Nursig olistico e abilitante Perché………………… …. L ’acuzia investe l’ambito ospedaliero La cronicità investe il territorioMission aziendale • Creare servizi vicini al cittadino • Consentire alle persone di essere curate nella propria casa • Creare alternative abitative/sociali
  • 10. Tasso Deospedalizzazione Continuità Infermieristica Ospedale Territorio Deospedalizzazione protetta Lavoro in rete Presenza infermieristica territoriale in pronto Soccorso Presa in carico Lavoro in rete
  • 11. Le lesioni nel panorama delle patologie croniche Nel 2004 gli infermieri del Territorio iniziano a studiare in modo sistematico il problema delle lesioni cutanee degli arti inferiori. Quali problematiche • AOUTS : 1.000 dimissioni annue con una o più ulcere agli arti inferiori. • Variabilità e disomogeneità del percorso diagnostico terapeutico e assistenziale • Impegno infermieristico nell’assistenza • Sofferenza e disagio sociale dei pazienti • Frustrazione/impotenza degli operatori
  • 12. Obbiettivo Generale Migliorare la qualità di vita delle persone con ulcere degli arti inferiori Gestione coordinata e globale T-H dei PDTA nella prevenzione e cura delle ulcere agli arti inferiori
  • 13. CRITERI PRIORITARI Definire le migliori pratiche professionali e gestionali Presenza di linee guida e di evidenze di buona qualità a sostegno della terapia compressiva nel trattamento delle lesioni di origine vascolare venosa Published by the Royal College of Nursing,20 Cavendish Square, London, W1G 0RN L’uso della terapia compressiva nel trattamento delle ulcere venose: un algoritmo gestionale raccomandato international leg ulcer advisory board
  • 14. Il trattamento di scelta per l’ulcerazione venosa non complicata da altri fattori consiste nel bendaggio a compressione graduata applicato in maniera corretta abbinato all’esercizio fisico. Evidenza A (RNAO 2007 La valutazione e le indagini cliniche dovrebbero essere intraprese ad opera di professionisti della salute formati e con esperienza nella gestione dell’ulcera dell’arto inferiore Evidenza C RNAO 2007 Il supporto delle evidenze
  • 15. Progetto sostenuto da…………………. Credibilità condivision e Bendaggio multicomponente Medic avanzate Minidoppler sistema strutturato di documentazione Motivazione degli operatori infermieri e medici Disponibilità della politica Sanitaria Aziendale Forte leadership infermieristica Teorico/pratica con il supporto dell’infermiere esperto (riconoscimento delle competenze) Disponibili tà di risorse Formazio ne Credibilità condivisione
  • 16. Fasi operative del progetto • Identificazione di infermieri del SID/AID e medici referenti per la costituzione della commissione multiprofessionale ed interaziendale • Progettazione degli eventi formativi • Ideazione e costruzione delle procedure operative • Avvio della fase di sperimentazione con utilizzo sistematico di tutta la documentazione infermieristica per i nuovi casi presi in carico • Revisione e discussione delle principali problematiche metodologiche riscontrate durante la fase del progetto
  • 17. I livello Medico Medicina Gen. Infermiere SID/AID 2 livello specialisti del territorio e dell’UO ospedaliere infermieri 3 livello UO ospedaliere Convezione chirurghi plastici nei distretti Il percorso di continuità con la Clinica dermatologica (accesso 4 posti letto)Delibera del Direttore generale n630 del 2005
  • 18. diagnosi Ulcera MEDICAZIONE Bendaggio Altri dispositivi WBP Gestione delle cause Ospedalizzazione solo nel 5-13% dei soggetti che necessitano di interventi chirurgici- rivascolarizzazioni Trattamento di quadri settici PDTA
  • 19. Attivatore /richiedente Richiedent e infermiere Unità di degenza ospedaliera Specialisti del territorio (2 livello) Strutture protette Medico di Medicina generale
  • 20. Le fasi della presa in carico Approccio olistico La storia oltre la raccolta dati…. Vissuto del paziente rispetto alla malattia La rete di supporto Piano assistenziale PAI Progetto educativo
  • 21. Valutazione clinica della lesione Sede Forma Singola o multipla Fondo Segni clinici di infezione Essudato Primaria o recidiva Tempo di insorgenza Trattamento precedente Esami strumentali terapia
  • 22. Perfusione tessutale Una patologia venosa degli arti inferiori viene valutata inizialmente attraverso la combinazione dell’esame clinico e una misurazione dell’indice ppessorio caviglia braccio (Indice di Winsor -ABI) La misurazione mediante doppler ad ultrasuoni dovrebbe essere effettuata da professionisti addestrati a tale misurazione Evidenza A –RNAO 2004 ABPI ≤ 0,5 invio al chirurgo vascolare ABPI =05-08 comparsa dolore durante la marcia invio al chirurgo specialista ABPI 0,8-1 patologia terapia compressiva (compressione tollerata dal paziente ABPI>1 applicazione terapia compressiva
  • 23. Dalla valutazione al percorso diagnostico Il paziente ambulatoriale /domiciliare Assenza di diagnosi I livello Infermiere Medico di Medicina Generale Conferma del problema vascolare Presenza e segni di infezione Dolore non controllato PRIORITA’’
  • 24. I primi dati (2009) Efficacia delle presa in carico Esito Follow up IV settimana Follow up XII settimana Totale Guarigione 35 (43%) 29 (35%) 64 (78%) Riduzione superficie 9 9 (11%) Aumento superficie 2 2 (2.4%) Interruzione 3 4 7 (8.6%) Incidenza 2008
  • 25. Fascia d’età Nuovi accolti Nuovi accolti con ulcera Incidenza (x 1.000 accolti) I.C. 95% L. Inf. L. Sup. 0 – 39 269 2 7.4 0.9 26.8 40 – 59 730 17 23.3 13.6 37.3 60 – 79 3.398 139 40.9 34.5 48.4 80+ 3.893 153 39.3 33.5 46.3 Totale 8.290 311 37.5 33.6 41.9 Lo studio d’incidenza annuale a Trieste
  • 27. Indagine conoscitiva sulla valutazione del percorso clinico assistenziale del paziente portatore di ulcera dell’arto inferiore (anno 2009) Il questionario è rivolto agli infermieri che si occupano della gestione clinico assistenziale del paziente con ulcera dell’arto inferiore in ambito domiciliare e ambulatoriale, ha lo scopo di conoscere attraverso l’opinione dei professionisti i punti di forza e/o le criticità del percorso ( 68 questionari suddivisi nei 4 distretti dell’ASS1 ) Imparare dalle esperienze
  • 28. SLIDE: RAFAELLA FONDA COORDINATORE servizi ambulatoriali e domiciliari distretto1
  • 29. Il progetto di miglioramento Potenziamento del 1-2 livello : incarico di tutor dell’infermiere esperto con la funzione generale di formazione e coordinamento Convenzione interaziendale per la presenza dello specialista chirurgo vascolare nei distretti nell’unità di valutazione multidisciplinare Incarico di consulente distrettuale dello specialista dermatologo /internista Nomina infermieri referenti esperti di distretti Delibera del Direttore Generale 198 del 27 maggio 2011
  • 30. Il progetto di miglioramento  Documentare il percorso di cura dei pazienti  Imparare dall’esperienza  Condividere le conoscenze  Misurare i miglioramenti della propria pratica  Controllo costo efficacia delle medicazioni avanzate/nuove tecnologie  Aderenza al processo assistenziale
  • 31. Obbiettivi assistenziali e outcome attesi • Efficacia dei nuovi percorsi diagnostico-terapeutici • Esiti su tutti i “nuovi casi presi in carico” con ulcere agli arti inferiori primarie o recidive • controllo/gestione del dolore • self-care
  • 32. •numero di diagnosi accertate sul numero di percorsi diagnostici attivati •percentuale di guarigioni sul totale delle ulcere trattate •Applicazione dei sistemi compressivi nelle lesioni di diversa eziologia.  Rilevazione e monitoraggio del dolore Indicatori
  • 33. La valutazione del dolore Criteri di rilevazione Alterazione del ritmo del sonno Alterazione dell’umore Impotenza funzionale Postura obbligata Limitazione dell’ADL Cambio medicazione sede Quando NRS statico 0-1-2-3-4-5-6-7-8-9-10 NRS dinamico 0-1-2-3-4-5-6-7-8-9-10 Caratteristiche
  • 34. m
  • 35. Data accoglienza ________Distretto n. ___ Sede __SID AID Assistito inviato da: MMG Reparto AOUTS Amb. AOUTS ASS n. 2 Isontina altre aziende regionali altre aziende Infermiere referente (cognome e nome)____________________ Codice identificativo dell’assistito _ _ _ _ _età _____ M F Diagnosi d’ingresso Arteriosa venosa mista neoplastica diabetica traumatica altro data insorgenza ulcera ______________________ ulcera recidiva si no superficie iniziale cm2__ Indice di pressione caviglia/braccio (ABI)_______ Intensità iniziale del dolore (secondo scala NRS da 0 a 10) ____ Scheda di monitoraggio
  • 36. Invio 1° livello MMG infermiere 2° livello (distrettuale) dermatologo chirurgo plastico chirurgo vascolare diabetologo 3° livello (ospedaliero) dermatologo chirurgo plastico chirurgo vascolare diabetologo infettivologo radiologo interv. H extra provincia H extra reg. Indagini diagnostiche Ecocolordoppler venoso/arterioso TcPO2 Biopsia Data di accertamento della diagnosi_________________________ arteriosa venosa mista neoplastica diabetica traumatica altro_____ Bendaggio compressivo si no Se si, specificare la tipologia_____ Pressione negativa si no
  • 37. Valutazione degli esiti a 4 settimane dalla data di accertamento della diagnosi o dall'inizio dell'eventuale terapia compressiva (informatizzare i dati sul database) guarigione riduzione superficie superficie invariata aumento superficie Eventuale interruzione del monitoraggio in data_____________ per: guarigione ricovero rifiuto decesso Intensità del dolore (secondo scala NRS da 0 a 10) _____ Data______________________ Infermiere referente (cognome e nome)_____________________
  • 38. Valutazione degli esiti a 6 settimane dalla data di accertamento della diagnosi o dall'inizio dell'eventuale terapia compressiva (informatizzare i dati sul database) guarigione riduzione superficie superficie invariata aumento superficie Eventuale interruzione del monitoraggio in data_____________ per: guarigione ricovero rifiuto decesso Intensità del dolore (secondo scala NRS da 0 a 10) _____ Data______________________ Infermiere referente (cognome e nome)_____________________
  • 39. FORMA: SEDE DELLA LESIONE ESAMI DI I° LIVELLO: IRREGOLARE □ STAMPO □ MANICOTTO □ MULTIPLA □ UNICA □ DIMENSIONI cmq ……………… PROFONDITA’: cm ………………………………… ESPOSIZIONE OSSEA: SI □ NO □ P.A. ……………………………… ABI ……………………………… NON RIL. □ GLICEMIA STICH ……………… mg / dl …………………………….. DESTRA ZONA 1 ZONA 2 ZONA 3 SINISTRA ZONA 1 ZONA 2 ZONA 3 MEDIALE MEDIALE LATERALE LATERALE POSTERIORE POSTERIORE ANTERIORE ANTERIORE PLANTARE PLANTARE CIRCONFERENZA GINOCCHIO DX □ cm ……………………. SX □ cm ……………………….. CIRCONFERENZA ALLA CAVIGLIA DX □ cm …………………….. SX □ cm ………………………… ALTERAZIONE DEL TERMOTATTO SI □ CALDO □ FREDDO □ DISCROMIA □ XEROSI □ ECZEMA □ VARICI □ TELECTASIE □ CORONA FLEBO STATICA □ ATROFIA BIANCA □ EDEMA □ DEFORMAZIONI PIEDE □ DEF. DITA □ IMMOBILITA’ CAVIGLIA □ W. B. S. Punteggio da 0 a 16 _____________ Caratteristiche del letto 0 1 2 Bordi in via di guarigione No 25-75% >75% Escara Nera > 25% dell’area della ferita 0-25% Assente Profondità / ipergranulazione Severamente depresso o rialzato se comparato con la cute circostante Moderato Pareggiato o quasi pari Quantità di essudato Severo □ maleodorante □ Moderato Lieve o assente Edema Severo Moderato Lieve o assente Dermatite perilesionale Severo Moderato Minima o assente Bordi callosi/fibrosi Severo Moderato Minima o assente Letto della ferita rosa Necrosi/Fibrina 50-75% > 75% CONDIZIONI CHE POSSONO INTERFERIRE CON IL PROCESSO DI GUARIGIONE PATOLOGIE CORELLATE: DIABETE □ IPERTENSIONE □ INSUFFICIENZA RENALE □ EPATOPATIA □ EMATOPATIE □ PATOLOGIE AUTOIMMUNI □ ARTERIOPATIA □ INSUFFICIENZA VENOSA □ FARMACI FANS □ ANTICOAGULANTI □ IMMUNOSOPPRESSORI □ FATTORI DI RISCHIO: TABAGISMO □ ABUSO ALCOLICO □ OBESITA’ □ ALTERAZIONE DELLA DEAMBULAZIONE □ DOLORE □ DEPRESSIONE □ DISAGIO SOCIALE □ SCARSA ADESIONE AL PIANO DI CURA □
  • 40. Valutazione 4-12 settimana Rivalutazione della gestione, diagnosi e compliance del Paziente Livello osmotico dei livelli assistenziali Chirurgia venosa Rivascolarizzazio ne Biopsia approfondimento diagnostico Interventi di ricostruzione Sostitutivi dermici Invio dallo specialista Chirurgo vascolare dermatologo Chirurgo plastico
  • 41. Risultati (media/anni dal 2008 al 2011) 1. Trattate 650 persone/anno (300 nuovi casi/anno) 2. Guarite il 78% delle ulcere flebopatiche e miste tra la 4° e la 12° settimana Fonte dati: SIA Rosolino Trabona Risultati (anno 2012) 1.Attivati 206 PDTA 2.Diagnosi accertate 204 (99%) 3.Guarigione a 6 mesi dalla data di accertamento della diagnosi 85,3%
  • 42. La valutazione multidisciplinare interaziendale Ambulatorio 2° livello Chirurgo vascolare ospedaliero Specialista Dermatologo di Distretto Infermiere Referente/case manager Valutazione dei casi complessi PUNTO DI FORZA
  • 43. Obiettivo delle valutazioni economiche • Misurare il miglioramento sanitario della • popolazione mediante indicatori sanitari • (esiti); • Confrontare costi ed esiti allo scopo di • massimizzare i benefici; • Ottenere il massimo miglioramento nel livello della salute utilizzando un quantitativo limitato di risorse.
  • 44. Perché considerare la valutazione economica 1. Aumento dell’aspettativa di vita in condizioni di benessere e dell’incidenza di patologie croniche 2. Progressivo aumento della popolazione anziana 3. Affinamento delle capacità delle procedure terapeutiche
  • 45.  Commissione DSC (Dipartimento Servizi Condivisi) 70% infermieri esperti (competenze tecniche e cliniche)  Valutazione clinica dei prodotti (ruolo clinico)  Acquisizione ( ruolo tecnico e clinico )  (collaborazione ufficio approvvigionamento /distribuzione) L’infermiere esperto nella filiera del processo
  • 46. Valutazione clinica dei fabbisogni Setting di cura Numero di lesioni razionale
  • 47. Monitorare gli esiti delle nuove tecnologie
  • 48. Rapporto assistiti/accessi SID per lesioni cutanee distretto 1 distretto 2 distretto 3 distretto 4 ass1 n. assistiti con lesioni 111 166 127 170 574 n. accessi settimanali 169 490 212 258 1129 n. accessi settimanali medi/assistito 1,5 2,9 1,7 1,5 2 Ulteriore indagine rapporto
  • 49. Tutorato clinico domanda dei professionist i setting di cura PUNTO DI FORZA 2012 • 48 corsi residenziali • 1200 consulenze infermieristiche
  • 50. Il tutorato clinico obbiettivo Supportare l’attività clinica Monitorare I processi Infermiere Esperto Wound Care FACILITATOR E DI PERCORSI Condivisione
  • 51. TIME / TRATTAMENTO PAZIENTE ………………………………………………………. LESIONE VASCOLARE □ PIEDE DIABETICO □ L.D.D. □ ALTRO □ DATA PRESA IN CARICO ……………………. T.1 DETERSIONE T.2 DEBRIDEMENT I. DEBRIDEMENT M T.3 GESTIONE DELLA CARICA BATTERICA T.4 GESTIONE DELL’ESSUDATO T.5 STIMOLAZIONE T. GRAN./RIEP. T.6 CONTROLLO DEL DOLORE PRODOTTO UTILIZZATO (indicare nome commerciale) Obbiettivi T.1 □ T.2 □ T.3 □ T.4 □ T.5 □ T.6 □ Sol. Fisiologica □ Ringer lattato □ Altro detergente □ Enzimatico □ Autolitico □ Chirurgico □ Combinato □ Altro □ Curettage di mantenimento □ Idrofibra Ag □ Alginato Ag □ Nanocristalli Ag □ Schiuma di poliuretano Ag □ Carbone+Ag □ Medicazione a captazione batterica □ Alginato □ Idrofibra □ Schiuma poliuretano □ Med. adsorbenti □ Press. Negativa □ Altro □ Bendaggio compressivo □ Collagene □ Acido ialuronico □ Sostitutivi dermici □ Innesto omologo autologo □ Pressione negativa □ Mediatore delle metalloproteasi □ Silicone □ Medicazioni non aderenti □ Altro □ T.1 ____________________ ____________________ T.2 ____________________ ____________________ T.3 ____________________ ____________________ T.4 ____________________ ____________________ T.5 ____________________ ____________________ T.6 ____________________ ____________________ DATA W.B.S. DIMENSIONE NOTE OBBIETTIVO: T.1 T.2 T.3 T.4 T.5 T.6 PRODOTTO UTILIZZATO (nome comm.)
  • 52. Il valore del Sistema consapevolezza partecipazione coerenza professioni sti pazienti Sistema Sanitario
  • 53. Se la salute è un valore , il valore è emozione l’emozione ha un anima che sogna di realizzare quello in cui crede e talvolta ci riesce Zortea Rosa Rita 2013 Il progetto ha un anima