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Seduta d’allenamento:
la prima squadra
Competenze acquisite
Progressioni didattiche e unità di
allenamento nel settore giovanile
Competenze da acquisire
FATTORI PREDISPONENTI
• RESISTENZA
• FORZA GENERALE
FATTORI DETERMINANTI
• CAPACITA’ TECNICHE
• CAPACITA’ TATTICHE
• CAPACITA’ DI RESISTENZA SPECIFICA
• CAPACITA’ COMUNICATIVE E PSICOLOGICHE
Fattori che incidono sulla capacità di
prestazione
CAPACITA’ DI PRESTAZIONE
E COMPONENTI DEL CARICO
COMPONENTE METABOLICA
CARICO METABOLICO
CARICO
Resistenza
Forza
Velocità
ALTERAZIONE
DELL’OMEOSTASI
ADATTAMENTO
STATO FUNZIONALE PIU’
ELEVATO
FATTORI PREDISPONENTI
CARICO
Percezione
Abilità tecniche
Spazio – Tempo
Pensiero tattico
Codici comunicativi
CONSOLIDAMENTO
DEGLI
APPRENDIMENTI
STIMOLI COGNITIVI
PIU’ ELEVATI
COMPONENTE COGNITIVA
CARICO COGNITIVO
FATTORI DETERMINANTI
APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
CHE COS’E’ L’ALLENAMENTO
Processo d’azione complesso il cui scopo è quello di raggiungere, attraverso la
pianificazione dei carichi di lavoro: tecnici – tattici – fisici e psichici
un risultato o una prestazione di alto livello.
Ferretto Ferretti L’allenamento fisico nel calcio
1. Carico condizionale sui meccanismi energetici o neuro – muscolari
2. Carico tecnico aspetti coordinativi e biomeccanici ( percezione , tempo e spazio )
3. Carico tattico aspetti tecnici , cognitivi, comunicativi
4. Carico psicologico aspetti cognitivi, emotivi e sociali.
Con l’allenamento si tende ad instaurare il ciclo adattamento – risposta ai
carichi ( metabolici – cognitivi ) e allo stress mediante adeguati stimoli.
Possiamo in fine dire che il carico di allenamento sarà la somma del lavoro
richiesto all’atleta cioè, l’insieme delle sollecitazioni funzionali di carattere metabolico
e cognitivo provocate da quest’ultimo in un determinato periodo di tempo.
IL CARICO D’ ALLENAMENTO
CARICO ESTERNO
E’ rappresentata dalla quantità
oggettiva dei mezzi utilizzati
nell’allenamento.
CARICO INTERNO
E’ rappresentato dalla somma
degli stress
( metabolici e cognitivi ) che
subisce l’organismo sottoposto
ad un carico esterno, ed è
strettamente soggettivo.
CARICO DI
ALLENAMENTO
INTENSITA’ DELLO STIMOLO
DENSITA’ DELLO STIMOLO
DURATA DELLO STIMOLO
FREQUENZA DELLO STIMOLO
VOLUME DELLO STIMOLO
COMPLESSITA’ DELLO STIMOLO
COMPONENTI E PARAMETRI DEL CARICO
COMPONENTE METABOLICA
i parametri
C
A
R
I
C
O
M
E
T
A
B
O
L
I
C
O
INTENSITA’ DELLO
STIMOLO
Sviluppo di
grandezza/forza dello
stimolo. Troppo debole
DENSITA’ DELLO STIMOLO
Rapporto temporale tra
fasi di carico e di recupero .
Pause troppo lunghe o
troppo corte
DURATA DELLO STIMOLO
Durata dell’ azione di un
singolo stimolo o di una
serie di stimoli. Lo stimolo
deve avere una durata
allenante
VOLUME DELLO STIMOLO
Durata e numero degli
stimoli per unità
d’allenamento
FREQUENZA DELLO
STIMOLO
Numero delle unità di
allenamento quotidiane o
settimanali adeguete
COMPONENTI DEL
CARICO
STIMOLO DI FORZA STIMOLO DI RAPIDITA’ STIMOLO DI
RESISTENZA
INTENSITA’ DELLO STIMOLO
Peso ( kg)
Percentuale 1 RM forza dinamica
Percentuale 1 RM forza statica
Grandezza dell’impulso
Qualità dell’impulso di una forma di
esercizio ( salto,lancio, CdD con
intensità massima,
submassimale,media )
Massima velocità di corsa ( m/s ) in
diversi tratti parziali della distanza.
Percentuale della velocità massima di
corsa. Velocità aciclica di movimento
m/s , frequenza del movimento.
Velocità di movimento ( m/s : km/h ).
Carico frequenza cardiaca. Percentuale
della massima velocità di corsa .
Velocità di prestazione nella zona della
soglia anaerobica. Trasformazione
dell’energia ( aerobica-anaerobica ).
Percentuale di VO2 max.
DURATA DELLO STIMOLO
Durata ( min, sec. ) di una contrazione
massimale, submassimale,isometrica
Tempo ( min, sec. ) necessario per una
serie e per un circuito.
Tempo ( min, sec ) necessario per
coprire una distanza. Tempo di
contatto (ms). Tempo necessario per
realizzare un certo numero di
ripetizioni.
Tempo ( min, sec ) necessario per
coprire una distanza. Tempo ( min,sec )
per il quale viene mantenuta una
posizione isometrica. Tempo ( min,sec )
per eseguire una sequenza di
movimenti in sequenza ciclica o
aciclica.
VOLUME DELLO STIMOLO
Totale del peso ( kg )nell’unità di
allenamento. Numero globale di
ripetizioni nell’unità di allenamento.
Lunghezza delle distanze ( mt )
numero di ripetizioni e di serie di una
determinata forma di esercizio in una
unità di allenamento. Ripetizioni di
determinate forme di esercizio .
Numero totale /distanze di sprint
Lunghezza delle distanze ( m.t ).
Ripetizioni serie per unità di
allenamento. Durata dell’allenamento
( giorno ,settimana mese ). Unità di
allenamento
( giorno, settimana, mese ).
DENSITA’ DELLO STIMOLO
Durata delle pause ( min, sec ) tra le
ripetizioni, i set e le serie. Durata delle
pause tra le diverse stazioni ( circuit
training )
Durata delle pause ( min, sec ) tra gli
sprint le serie di sprint e balzi.
Rapporto fra carico e recupero ( 1:1,
2:1, 3:1…. ) secondo l’obiettivo
dell’allenamento ( sprint-resistenza )
Durata delle pause ( min, sec ) tra le
corse/serie di corse. Rapporto fra
carico e recupero ( 1.1, 2:1, 3:1 …).
Secondo l’obiettivo dell’allenamento
resistenza ( aerobica- anaerobica ).
COMPLESSITA’ DELLO STIMOLO
Combinazioni tra metodi diversi di
allenamento ( statici, dinamici ).
Combinazioni tra velocità diverse di
esecuzione ( rapida e lenta ).
Combinazione fra corse in condizioni
facilitate /difficili. Combinazione fra
corse facilitate /rese più difficili :
traino. Combinazione tra massima
tensione isometrica e sprint.
Combinazione tra metodi diversi di
allenamento ( durata/interval training )
Combinazione tra corse facilitate/rese
più difficili) Allenamento abbinato con
attrezzi e senza.
La percezione dello spazio nel movimento e nel gioco
In ogni movimento che sia inserito in un contesto educativo e formativo si è
stimolati continuamente ad adattamenti ed aggiustamenti nelle dimensioni
spazio temporali. Potremmo infatti affermare che non esiste nessun movimento
se non vi sono spostamenti in un determinato spazio ed in un certo tempo,
ogni spostamento e’ infatti soggetto a una certa durata temporale. La capacità di
utilizzare al meglio l’analizzatore visivo, ci permette di realizzare efficacemente
i propri movimenti, quelli degli altri giocatori intesi come compagni ed avversari e
di saper vedere o prevedere le linee di flusso della palla. L’informazione di tipo
visivo,evidenzia i processi di movimento esterni alla propria attività motoria che
portano spesso a mutamenti delle diverse situazioni che si vengono a creare
nel contesto di gioco e che risultano molto importanti per il comportamento motorio
dei diversi giocatori durante lo sviluppo della gara. L’azione tattica la potremmo
dunque definire come “ Azione tecnica portata nello spazio con il corretto
tempo di collegamento “ ( Cilia, Ceciliani, Dugnani e Monti ).
1 ANALISI: Nel gioco del calcio non esistono limiti spaziali di spostamento
dei giocatori la situazione consente la presenza del giocatore in
una qualsiasi zona del campo.
2 ANALISI: Lo spazio può essere percepito come ambito in cui muoversi , quindi
tutti gli spazi rientrano nel concetto tattico di:
 Possibile possesso dello spazio
 Eventuale zona in cui potersi trovare per eseguire un qualsiasi gesto tecnico
 Eventuale zona dove potersi inserire con o senza palla per eseguire un azione
 Eventuale spazio dove poter far arrivare la palla tramite un passaggio ad un
compagno o tramite uno spostamento diretto avendo il possesso della palla stessa
Dove mi
muovo
?
Quando mi
muovo
?
GIOCO DEL CALCIO
Non esistono limiti spaziali
i giocatori si possono muovere in
tutto il campo
Ampia variabilità della situazione
dovuta alla presenza del contrasto
diretto degli avversari
La palla può essere:
portata direttamente alla meta del gioco ( rete )
trattenuta in un contatto prolungato attraverso
fasi comunicative concretizzate in passaggi e
movimenti senza palla ( smarcamenti )
COMPONENTE COGNITIVA
i parametri
C
A
R
I
C
O
C
O
G
N
I
T
I
V
O
INTENSITA’ DELLO STIMOLO
Sviluppo di difficoltà
Troppo semplice
Troppo complesso
DENSITA’ DELLO STIMOLO
Rapporto temporale tra fasi
di carico e di recupero
Pause per rielaborare
le informazioni
DURATA DELLO STIMOLO
Durata dell’ azione di un
singolo stimolo o di una
serie di stimoli. Tempo
necessario per consolidare
le abilità o le regole
d’azione
VOLUME DELLO STIMOLO
Durata e numero degli stimoli
per unità d’allenamento.
Quantità complessiva per
allenamento necessaria per
migliorare gli apprendimenti
FREQUENZA DELLO STIMOLO
Numero delle unità di
allenamento quotidiane o
settimanali. Quantità di unità
di lavoro necessarie per
strutturare o consolidare gli
apprendimenti
COMPLESSITA’ DELLO
STIMOLO
Grado di difficoltà dello
stimolo. Sviluppo degli
apprendimenti in relazione al
principio che va dal semplice
al complesso.
LE
COMPONENTI
DEL
CARICO
STIMOLI
PERCETTIVI
STIMOLI
SPAZIALI
STIMOLI
TEMPORALI
STIMOLI
TECNICI
STIMOLI
TATTICI
STIMOLI
COMUNICATIVI
Linguaggio
INTENSITA’
DELLO STIMOLO
Velocità di
percezione di stimoli
durante il carico
proposto. Diverse
tipologie di stimoli
proposti visivo ,
acustico, tattile.
Saper riconoscere
uno spazio fisso.
Saper riconoscere
uno spazio mobile
che può dilatarsi o
stringersi.
Velocità in relazione al
passaggio e velocità in
funzione dello
spostamento senza la
palla
( smarcamento )
Timing
Realizzazione delle
diverse gestualità
tecniche variando la
velocità di
esecuzione.
Saper risolvere
problemi di natura
cognitiva con
gradienti di difficoltà
sempre più elevati:
Avversari , tempo ,
spazi …….
Velocità di utilizzo di
codici comunicativi:
Parole chiave in
funzione di
movimenti senza
palla e con la palla.
DURATA DELLO
STIMOLO
Durata dello stimolo
in (sec )
Saper gestire lo
spazio in funzione
delconcetto
dentro e fuori .
Saper gestire lo spazio
in funzione del tempo
dentro e fuori riferito
al giocatore e riferito
alle linee di flusso
della palla
Durata dello stimolo
nella proposta
didattica in relazione
ad una o più
gestualità tecniche
Tempo necessario
per poter elaborare
l’informazione e
prendere una
decisione.
Durata dell’azione in
relazione al numero
dei codici utilizzati.
VOLUME DELLO
STIMOLO
Totale degli stimoli
in relazione :alla
natura dello stimolo
solo visivo o acustico
o complessivamente
tutti gli stimoli dati
visivi , acustici ecc..
Saper gestire più
spazi all’interno
dell’esercitazione
Saper gestire più
tempi in funzione
degli spazi lento –
veloce ….
Quantità di stimoli
per automatizzare o
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tecniche
Quantità di stimoli e
proposte necessarie
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d’azione nella
seduta e nella
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DENSITA’ DELLO
STIMOLO
Durata delle pause
fra i diversi stimoli
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pause fra i diversi
stimoli percettivi.
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percettivi.
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COMPLESSITA’
DELLO STIMOLO
Numero degli stimoli
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di disturbo e
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selezionare o
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importanti .
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spazio in funzione
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avversari :
occupare lo spazio,
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in funzione dei
compagni e dello
spazio tempo del
passaggio dove
trasmettere la palla e
quando trasmettere
la palla.
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diversi gesti tecnici
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vicino alla
prestazione gara.
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utilizzati e velocità
comunicativa .
Nel settore giovanile
non si riproduce un lavoro simile alle
prime squadre ma si producono nel
tempo apprendimenti:
• Tecnici : motori coordinativi
• Condizionali: resistenza – forza – velocità
• Percettivi: saper vedere
• Spazio – temporali: saper gestire lo spazio in tutte le sue componenti
• Cognitivi : il pensiero tattico i principi di gioco
• Comportamentali : saper collaborare, saper comunicare
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Gli obiettivi all’interno
dell’unità di allenamento
Capacità coordinative , condizionali : resistenza , forza , velocità.
andature coordinative, stili di corsa, la cura degli appoggi.
Abilità tecniche : Conduzione ,Ricevere , Calciare ,Colpo di testa ,Fallo laterale ,Contrasto tackle ,Tecnica del portiere.
Controllo e precisione Spazio e tempo Componente cognitiva
Il pensiero tattico :
5 Principi in fase offensiva
Finta e dribbling, Difesa della palla, Trasmissione passaggio, Smarcamento, Tiro in porta
5 Principi in fase difensiva
Presa di posizione, Marcamento, Difesa della porta, Intercettamento, Contrasto e tackle.
I principi di gioco:
5 Principi in fase offensiva
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5 Principi in fase difensiva
Scaglionamento, equilibrio, concentrazione , azione ritardatrice, controllo e limitazione.
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Motori:
Percettivi:
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Fase percettiva ed attentiva su stimoli esterni posizione ( spazio,palla ,compagni, avversari ).
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comunicativi e
comportamentali
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allenamento elementi chiave
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tattici
Aspetti motori
Coordinativi
Condizionali
CARICO COGNITIVO CARICO METABOLICO INTERNO
Resistenza ( F.C , VAM, S2 – S4 , LATTATO )
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CARICO METABOLICO ESTERNO
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Accelerazioni – Decelerazioni – Frenate – Cambi di
direzione, Cambi di senso.
Percezione ,Spazio, Tempo ,Comunicazione
Abilità tecniche, Pensiero tattico
• Io e lo spazio il tempo …
• Io lo spazio e la palla il tempo …
• Io lo spazio la palla il compagno il tempo …
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• io lo spazio la palla il compagno e l’avversario il tempo …
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Aipac

  • 1. Seduta d’allenamento: la prima squadra Competenze acquisite
  • 2. Progressioni didattiche e unità di allenamento nel settore giovanile Competenze da acquisire
  • 3. FATTORI PREDISPONENTI • RESISTENZA • FORZA GENERALE FATTORI DETERMINANTI • CAPACITA’ TECNICHE • CAPACITA’ TATTICHE • CAPACITA’ DI RESISTENZA SPECIFICA • CAPACITA’ COMUNICATIVE E PSICOLOGICHE Fattori che incidono sulla capacità di prestazione
  • 4. CAPACITA’ DI PRESTAZIONE E COMPONENTI DEL CARICO COMPONENTE METABOLICA CARICO METABOLICO CARICO Resistenza Forza Velocità ALTERAZIONE DELL’OMEOSTASI ADATTAMENTO STATO FUNZIONALE PIU’ ELEVATO FATTORI PREDISPONENTI CARICO Percezione Abilità tecniche Spazio – Tempo Pensiero tattico Codici comunicativi CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI STIMOLI COGNITIVI PIU’ ELEVATI COMPONENTE COGNITIVA CARICO COGNITIVO FATTORI DETERMINANTI APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
  • 5. CHE COS’E’ L’ALLENAMENTO Processo d’azione complesso il cui scopo è quello di raggiungere, attraverso la pianificazione dei carichi di lavoro: tecnici – tattici – fisici e psichici un risultato o una prestazione di alto livello. Ferretto Ferretti L’allenamento fisico nel calcio 1. Carico condizionale sui meccanismi energetici o neuro – muscolari 2. Carico tecnico aspetti coordinativi e biomeccanici ( percezione , tempo e spazio ) 3. Carico tattico aspetti tecnici , cognitivi, comunicativi 4. Carico psicologico aspetti cognitivi, emotivi e sociali. Con l’allenamento si tende ad instaurare il ciclo adattamento – risposta ai carichi ( metabolici – cognitivi ) e allo stress mediante adeguati stimoli. Possiamo in fine dire che il carico di allenamento sarà la somma del lavoro richiesto all’atleta cioè, l’insieme delle sollecitazioni funzionali di carattere metabolico e cognitivo provocate da quest’ultimo in un determinato periodo di tempo.
  • 6. IL CARICO D’ ALLENAMENTO CARICO ESTERNO E’ rappresentata dalla quantità oggettiva dei mezzi utilizzati nell’allenamento. CARICO INTERNO E’ rappresentato dalla somma degli stress ( metabolici e cognitivi ) che subisce l’organismo sottoposto ad un carico esterno, ed è strettamente soggettivo.
  • 7. CARICO DI ALLENAMENTO INTENSITA’ DELLO STIMOLO DENSITA’ DELLO STIMOLO DURATA DELLO STIMOLO FREQUENZA DELLO STIMOLO VOLUME DELLO STIMOLO COMPLESSITA’ DELLO STIMOLO COMPONENTI E PARAMETRI DEL CARICO
  • 8. COMPONENTE METABOLICA i parametri C A R I C O M E T A B O L I C O INTENSITA’ DELLO STIMOLO Sviluppo di grandezza/forza dello stimolo. Troppo debole DENSITA’ DELLO STIMOLO Rapporto temporale tra fasi di carico e di recupero . Pause troppo lunghe o troppo corte DURATA DELLO STIMOLO Durata dell’ azione di un singolo stimolo o di una serie di stimoli. Lo stimolo deve avere una durata allenante VOLUME DELLO STIMOLO Durata e numero degli stimoli per unità d’allenamento FREQUENZA DELLO STIMOLO Numero delle unità di allenamento quotidiane o settimanali adeguete
  • 9. COMPONENTI DEL CARICO STIMOLO DI FORZA STIMOLO DI RAPIDITA’ STIMOLO DI RESISTENZA INTENSITA’ DELLO STIMOLO Peso ( kg) Percentuale 1 RM forza dinamica Percentuale 1 RM forza statica Grandezza dell’impulso Qualità dell’impulso di una forma di esercizio ( salto,lancio, CdD con intensità massima, submassimale,media ) Massima velocità di corsa ( m/s ) in diversi tratti parziali della distanza. Percentuale della velocità massima di corsa. Velocità aciclica di movimento m/s , frequenza del movimento. Velocità di movimento ( m/s : km/h ). Carico frequenza cardiaca. Percentuale della massima velocità di corsa . Velocità di prestazione nella zona della soglia anaerobica. Trasformazione dell’energia ( aerobica-anaerobica ). Percentuale di VO2 max. DURATA DELLO STIMOLO Durata ( min, sec. ) di una contrazione massimale, submassimale,isometrica Tempo ( min, sec. ) necessario per una serie e per un circuito. Tempo ( min, sec ) necessario per coprire una distanza. Tempo di contatto (ms). Tempo necessario per realizzare un certo numero di ripetizioni. Tempo ( min, sec ) necessario per coprire una distanza. Tempo ( min,sec ) per il quale viene mantenuta una posizione isometrica. Tempo ( min,sec ) per eseguire una sequenza di movimenti in sequenza ciclica o aciclica. VOLUME DELLO STIMOLO Totale del peso ( kg )nell’unità di allenamento. Numero globale di ripetizioni nell’unità di allenamento. Lunghezza delle distanze ( mt ) numero di ripetizioni e di serie di una determinata forma di esercizio in una unità di allenamento. Ripetizioni di determinate forme di esercizio . Numero totale /distanze di sprint Lunghezza delle distanze ( m.t ). Ripetizioni serie per unità di allenamento. Durata dell’allenamento ( giorno ,settimana mese ). Unità di allenamento ( giorno, settimana, mese ). DENSITA’ DELLO STIMOLO Durata delle pause ( min, sec ) tra le ripetizioni, i set e le serie. Durata delle pause tra le diverse stazioni ( circuit training ) Durata delle pause ( min, sec ) tra gli sprint le serie di sprint e balzi. Rapporto fra carico e recupero ( 1:1, 2:1, 3:1…. ) secondo l’obiettivo dell’allenamento ( sprint-resistenza ) Durata delle pause ( min, sec ) tra le corse/serie di corse. Rapporto fra carico e recupero ( 1.1, 2:1, 3:1 …). Secondo l’obiettivo dell’allenamento resistenza ( aerobica- anaerobica ). COMPLESSITA’ DELLO STIMOLO Combinazioni tra metodi diversi di allenamento ( statici, dinamici ). Combinazioni tra velocità diverse di esecuzione ( rapida e lenta ). Combinazione fra corse in condizioni facilitate /difficili. Combinazione fra corse facilitate /rese più difficili : traino. Combinazione tra massima tensione isometrica e sprint. Combinazione tra metodi diversi di allenamento ( durata/interval training ) Combinazione tra corse facilitate/rese più difficili) Allenamento abbinato con attrezzi e senza.
  • 10. La percezione dello spazio nel movimento e nel gioco In ogni movimento che sia inserito in un contesto educativo e formativo si è stimolati continuamente ad adattamenti ed aggiustamenti nelle dimensioni spazio temporali. Potremmo infatti affermare che non esiste nessun movimento se non vi sono spostamenti in un determinato spazio ed in un certo tempo, ogni spostamento e’ infatti soggetto a una certa durata temporale. La capacità di utilizzare al meglio l’analizzatore visivo, ci permette di realizzare efficacemente i propri movimenti, quelli degli altri giocatori intesi come compagni ed avversari e di saper vedere o prevedere le linee di flusso della palla. L’informazione di tipo visivo,evidenzia i processi di movimento esterni alla propria attività motoria che portano spesso a mutamenti delle diverse situazioni che si vengono a creare nel contesto di gioco e che risultano molto importanti per il comportamento motorio dei diversi giocatori durante lo sviluppo della gara. L’azione tattica la potremmo dunque definire come “ Azione tecnica portata nello spazio con il corretto tempo di collegamento “ ( Cilia, Ceciliani, Dugnani e Monti ). 1 ANALISI: Nel gioco del calcio non esistono limiti spaziali di spostamento dei giocatori la situazione consente la presenza del giocatore in una qualsiasi zona del campo. 2 ANALISI: Lo spazio può essere percepito come ambito in cui muoversi , quindi tutti gli spazi rientrano nel concetto tattico di:  Possibile possesso dello spazio  Eventuale zona in cui potersi trovare per eseguire un qualsiasi gesto tecnico  Eventuale zona dove potersi inserire con o senza palla per eseguire un azione  Eventuale spazio dove poter far arrivare la palla tramite un passaggio ad un compagno o tramite uno spostamento diretto avendo il possesso della palla stessa Dove mi muovo ? Quando mi muovo ?
  • 11. GIOCO DEL CALCIO Non esistono limiti spaziali i giocatori si possono muovere in tutto il campo Ampia variabilità della situazione dovuta alla presenza del contrasto diretto degli avversari La palla può essere: portata direttamente alla meta del gioco ( rete ) trattenuta in un contatto prolungato attraverso fasi comunicative concretizzate in passaggi e movimenti senza palla ( smarcamenti )
  • 12. COMPONENTE COGNITIVA i parametri C A R I C O C O G N I T I V O INTENSITA’ DELLO STIMOLO Sviluppo di difficoltà Troppo semplice Troppo complesso DENSITA’ DELLO STIMOLO Rapporto temporale tra fasi di carico e di recupero Pause per rielaborare le informazioni DURATA DELLO STIMOLO Durata dell’ azione di un singolo stimolo o di una serie di stimoli. Tempo necessario per consolidare le abilità o le regole d’azione VOLUME DELLO STIMOLO Durata e numero degli stimoli per unità d’allenamento. Quantità complessiva per allenamento necessaria per migliorare gli apprendimenti FREQUENZA DELLO STIMOLO Numero delle unità di allenamento quotidiane o settimanali. Quantità di unità di lavoro necessarie per strutturare o consolidare gli apprendimenti COMPLESSITA’ DELLO STIMOLO Grado di difficoltà dello stimolo. Sviluppo degli apprendimenti in relazione al principio che va dal semplice al complesso.
  • 13. LE COMPONENTI DEL CARICO STIMOLI PERCETTIVI STIMOLI SPAZIALI STIMOLI TEMPORALI STIMOLI TECNICI STIMOLI TATTICI STIMOLI COMUNICATIVI Linguaggio INTENSITA’ DELLO STIMOLO Velocità di percezione di stimoli durante il carico proposto. Diverse tipologie di stimoli proposti visivo , acustico, tattile. Saper riconoscere uno spazio fisso. Saper riconoscere uno spazio mobile che può dilatarsi o stringersi. Velocità in relazione al passaggio e velocità in funzione dello spostamento senza la palla ( smarcamento ) Timing Realizzazione delle diverse gestualità tecniche variando la velocità di esecuzione. Saper risolvere problemi di natura cognitiva con gradienti di difficoltà sempre più elevati: Avversari , tempo , spazi ……. Velocità di utilizzo di codici comunicativi: Parole chiave in funzione di movimenti senza palla e con la palla. DURATA DELLO STIMOLO Durata dello stimolo in (sec ) Saper gestire lo spazio in funzione delconcetto dentro e fuori . Saper gestire lo spazio in funzione del tempo dentro e fuori riferito al giocatore e riferito alle linee di flusso della palla Durata dello stimolo nella proposta didattica in relazione ad una o più gestualità tecniche Tempo necessario per poter elaborare l’informazione e prendere una decisione. Durata dell’azione in relazione al numero dei codici utilizzati. VOLUME DELLO STIMOLO Totale degli stimoli in relazione :alla natura dello stimolo solo visivo o acustico o complessivamente tutti gli stimoli dati visivi , acustici ecc.. Saper gestire più spazi all’interno dell’esercitazione Saper gestire più tempi in funzione degli spazi lento – veloce …. Quantità di stimoli per automatizzare o consolidare le abilità tecniche Quantità di stimoli e proposte necessarie per apprendere le diverse regole d’azione nella seduta e nella programmazione. Quantità degli stimoli necessari per consolidare l’utilizzo di codici comunicativi nella seduta o nella programmazione. DENSITA’ DELLO STIMOLO Durata delle pause fra i diversi stimoli percettivi. Durata delle pause fra i diversi stimoli percettivi. Durata delle pause fra i diversi stimoli percettivi. Durata delle pause fra i diversi stimoli tecnico -coordinativi Durata delle pause fra i diversi stimoli cognitivi. Durata delle pause fra i diversi stimoli comunicativi. COMPLESSITA’ DELLO STIMOLO Numero degli stimoli proposti elementi di disturbo e capacità di selezionare o percepire le afferenze importanti . Saper gestire lo spazio in funzione di compagni ed avversari : occupare lo spazio, liberare lo spazio, occupare lo spazio liberato. Saper gestire il tempo in funzione dei compagni e dello spazio tempo del passaggio dove trasmettere la palla e quando trasmettere la palla. Combinazione dei diversi gesti tecnici con gradienti di difficoltà maggiori ( abilità ) Aspetti coordinativi. Saper risolvere problemi in un contesto sempre più vicino alla prestazione gara. Numero dei codici utilizzati e velocità comunicativa .
  • 14. Nel settore giovanile non si riproduce un lavoro simile alle prime squadre ma si producono nel tempo apprendimenti: • Tecnici : motori coordinativi • Condizionali: resistenza – forza – velocità • Percettivi: saper vedere • Spazio – temporali: saper gestire lo spazio in tutte le sue componenti • Cognitivi : il pensiero tattico i principi di gioco • Comportamentali : saper collaborare, saper comunicare • Emotivi : capacità volitive, saper decidere ecc…..
  • 15. Gli obiettivi all’interno dell’unità di allenamento Capacità coordinative , condizionali : resistenza , forza , velocità. andature coordinative, stili di corsa, la cura degli appoggi. Abilità tecniche : Conduzione ,Ricevere , Calciare ,Colpo di testa ,Fallo laterale ,Contrasto tackle ,Tecnica del portiere. Controllo e precisione Spazio e tempo Componente cognitiva Il pensiero tattico : 5 Principi in fase offensiva Finta e dribbling, Difesa della palla, Trasmissione passaggio, Smarcamento, Tiro in porta 5 Principi in fase difensiva Presa di posizione, Marcamento, Difesa della porta, Intercettamento, Contrasto e tackle. I principi di gioco: 5 Principi in fase offensiva Scaglionamento, mobilità, ampiezza, profondità, imprevedibilità 5 Principi in fase difensiva Scaglionamento, equilibrio, concentrazione , azione ritardatrice, controllo e limitazione. Principi relazionali: la comunicazione Le parole chiave utilizzo di un linguaggio comune Utilizzo di codici verbali relativi ai gesti tecnici, al pensiero tattico, ai principi di gioco. Motori: Percettivi: Capacità di vedere lo stimolo ( visione periferica , tempo di reazione visuale). Fase percettiva ed attentiva su stimoli esterni posizione ( spazio,palla ,compagni, avversari ). Spazio e tempo: Capacità di occupare uno spazio, di liberare uno spazio, di occupare uno spazio liberato
  • 16. Aspetti comunicativi e comportamentali Saper costruire l’unità di allenamento elementi chiave Aspetti tecnico tattici Aspetti motori Coordinativi Condizionali CARICO COGNITIVO CARICO METABOLICO INTERNO Resistenza ( F.C , VAM, S2 – S4 , LATTATO ) Forza ( CdD , Accelerazioni, Frenate ) Forza ( Forza esplosiva, Forza max, Potenza ) Velocità ( tempi ri reazione ) CARICO METABOLICO ESTERNO Potenza metabolica – Costo energetico Watt – velocità km/H Accelerazioni – Decelerazioni – Frenate – Cambi di direzione, Cambi di senso. Percezione ,Spazio, Tempo ,Comunicazione Abilità tecniche, Pensiero tattico • Io e lo spazio il tempo … • Io lo spazio e la palla il tempo … • Io lo spazio la palla il compagno il tempo … • io lo spazio la palla i compagni il tempo … • io lo spazio la palla il compagno e l’avversario il tempo … • Io lo spazio la palla i compagni e gli avversari il tempo … Codici verbali Linguaggio le parole chiave