Storia e analisi dello sviluppo industriale italiano dal dopoguerra ai giorni nostri, con particolare attenzione al fenomeno dei distretti industriali.
13. DIMENSIONE DELLA QUOTA DEL SISTEMA PRODUTTIVO POSSEDUTA DALLO STATO IN TERMINI DI OCCUPATI NEL 1993
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18. 1945: IRI controlla 216 SPA con 135000 addetti IMPRESA PUBBLICA VISTA COME STRUMENTO PER ACCELLERARE I TEMPI DELLA RICOSTRUZIONE USA ENTE NATO COL FASCISMO COMUNISTI NAZIONALIZZARE LIBERALI PRIVATIZZARE NO CAPITALI PRIVATI
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23. CRISI SISTEMA PARTECIPAZIONI STATALI FATICOSO PROCESSO DI PRIVATIZZAZIONE Mancanza di una coerente riforma delle regole e delle istituzioni che presiedono al governo delle imprese pubbliche e private
25. “ Nell’industria manifatturiera italiana (anche nei servizi e nell’agricoltura) ci sarebbero TROPPI NANI e POCHI GIGANTI” “ Che cosa può fare il tritello di piccole e piccolissime imprese di fronte alle sfide della magnifica coppia GLOBALIZZAZIONE dei MERCATI-ORGANIZZAZIONE SCIENTIFICA dei processi produttivi!”
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27. Atmosfera industriale Natura tecnica e sociale Per lo più sono imprese progetto Domanda Differenziata e personalizzata Organizzazione della Divisione del lavoro Elevata specializzazione industriale I DISTRETTI SI’…
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29. IN ITALIA Presenza nei mercati dei beni - per la persona - per la casa - i relativi beni strumentali Ridotti investimenti in settori a tecnologia particolarmente alta
30. Come mai questo ritardo nello sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni nei distretti? Progressi non graditi ai piccoli providers locali Forte ricorso all’esternaliz. per rimanere nani strategici Elevati Costi opportunità per salto di innovazione organizzativa
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32. Impegno nel MANUFACTURING maggiore dell’impegno nelle conoscenze … MA l’eccessiva specializzazione nel loro “saper fare” comporta un deficit di diversificazione.
36. SISTEMA MISTO ACCUMULAZIONE e PROGRESSO TECNICO “ CURA” dei luoghi dove si vive e si lavora Per sostenere la GRANDE IMPRESA Benessere della popolazione, competitività internazionale Influenza la produttività del lavoro delle piccole imprese distrettuali
38. Declino economico “ Il benessere non è eterno, il declino è una tragica possibilità” Causa principale incapacità di adattamento.
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40. Italia: storia di un successo Dovuto alla capacità di creare le condizioni nonostante un sistema produttivo arretrato e privo di materie prime Anni ’80: mancata svolta radicale 1992: sull’orlo del baratro 1992 – 2006: Pil fra i più bassi d’Europa
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51. Non è possibile dare una risposta certa prospettive solo se si ci specializza in produzioni ad alto contenuto tecnologico e di servizi
54. Diagnosi: “Il circolo vizioso” SQUILIBRIO DIMENSIONALE SQUILIBRIO FATTORIALE GENERATO DAL LIMITATO UTILIZZO DEL CAPITALE UMANO, FINANZIARIO E TECONOLOGICO SQUILIBRIO SETTORIALE
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59. Studio del sistema italiano per sbloccare energie nell’ industria Medie imprese e gruppi di impresa come protagonisti? Fase transitoria o quarto capitalismo?
68. La tecnologia cambia in continuazione è cruciale capire quale sia la direzione presa dallo sviluppo tecnologico
69. INFORMAZIONE tutto ciò che può essere digitalizzato Produrre informazione costa, riprodurla no
70. Creando differenti versioni in tempi differenti e vendendo ogni versione a un prezzo differente, è possibile ottenere dalle vendite il maggior valore possibile
71. BENE ESPERIENZA: beni per i quali i consumatori possono giudicarne il valore solo dopo averli consumati MARCHIO
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73. TECNOLOGIA involucro che permette all’informazione di essere trasmessa ai consumatori finali L’infrastruttura tecnologica facilita l’accesso alle informazioni accrescendone il valore
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75. Gli utenti delle varie tecnologie di informazione sono affetti da: SWITCHING COST LOCK-IN
76. ESTERNALITA’ DI RETE : se per il singolo acquirente il valore del prodotto dipende dal numero di utenti che fanno uso dello stesso prodotto Il feedback positivo rende le grandi reti ancora più grandi I sistemi più diffusi hanno un grande vantaggio competitivo rispetto ai sistemi meno popolari Importanza di raggiungere la massa critica per autoalimentare il mercato
77. ANNUNCI PREVENTIVI AL LANCIO DI NUOVI PRODOTTI IMPORTANTE PER IL FUTURO CALO NELLE VENDITE TIMING: sequenza temporale nel lancio nuovo prodotto DEI RIVALI NOSTRE
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79. POLITICHE ECONOMICHE Importanza politiche antitrust Alle imprese è vietata l’acquisizione di dirette rivali NON IMPEDISCONO alle imprese di perseguire le proprie strategie