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La valutazione dell’outcome
• Il punto di partenza: la misurazione dell’outcome nelle città metropolitane
• Perché è importante valutare l’outcome?
• Che cosa è una politica pubblica?
• Outcome: definizione
• Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome
• L’analisi costi-benefici (cenni)
• Le principali domande relative alla valutazione ex post degli outcome
• La logica sperimentale
• L’analisi controfattuale
• Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro
• La valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche all’estero
• Un esempio: il programma Healthy Food Access della Città di New York
• Quale lezione dall’estero? Cosa ci manca?

2
Il punto di partenza:
La misurazione dell’outcome nelle città metropolitane
Nella prima fase del progetto di valutazione della

performance nelle città metropolitane

il tema della

misurazione dell’impatto rappresenta un ambito di
sviluppo non ancora totalmente esplorato dagli Enti
italiani.

In buona parte delle Amministrazioni prese in esame:
- non sono stati rilevati strumenti specifici e formalizzati
per la misurazione degli outcome

- Esistono iniziative di misurazione indiretta (proxy) degli
impatti (ad es. indagini di customer satisfaction).

3
Perché è importante valutare gli outcome?
●

Esigenza di controllo (outcome delle politiche possono essere prevedibili e stimabili a priori)

●

Richiesta di verifica e rassicurazione da parte della società civile sugli effetti delle politiche

●

●

Accanto alle politiche macroeconomiche, negli ultimi decenni hanno assunto un'importanza
crescente politiche mirate a gruppi variamente ristretti di soggetti − individui, famiglie,
imprese – per cui gli outcome sono più facilmente identificabili
Crescente complessità ed eterogeneità dell’intervento pubblico determinata da:
●

Continuo passaggio dalla “certezza del diritto” all’”incertezza ambientale”

●

Interdipendenza delle politiche pubbliche e dei relativi outcome

●

●

Molte questioni economiche e sociali dipendono dall’effetto causale delle politiche
pubbliche (es. politica industriale, fiscale)
Contrazione delle risorse (scegliere politiche con pay-off migliori)
Che cosa è una politica pubblica?
Logica ex ante

Problema da risolvere

Logica ex post

Impatto atteso

Impatti ed

Obiettivi generali

esiti

Outcome atteso

Outcomes realizzati

Obiettivi specifici

1. Cos’è una politica pubblica?
intervento mirato a una popolazione
determinata con l’intento di indurre un
cambiamento in una condizione e/o in un
comportamento

Risultati ottenuti

Output atteso

Prestazioni rese

Attività previste

Attività realizzate

Costi previsti

Input, costi, risorse

2. Qual è l’obiettivo della politica pubblica?
modificare in un senso desiderato la
condizione e/o il comportamento dei
destinatari mediante l’offerta di un servizio,
l’erogazione di un incentivo, l’imposizione
di un obbligo, una combinazione degli
interventi precedent
3. Chi sono gli stakeholders?
Utenti, ma anche policy-maker
Outcome: definizione
Ci si riferisce alle conseguenze dell’azione della Pubblica Amministrazione
(ossia all’ outcome/esito/impatto) e non a ciò che la Pubblica
Amministrazione ha fatto (ossia all’output/servizio/prestazione )
«Il numero di disoccupati che
partecipano ad un corso di
formazione professionale»

Output

«% di partecipanti che riescono a
trovare lavoro alla fine del corso»

Outcome

«% di riduzione del tasso di
disoccupazione»

Impatto

Outcome/Impatto : una (ma anche più di una) caratteristica osservabile e misurabile delle unità della

popolazione-obiettivo. La variazione di questa caratteristica in presenza del trattamento, rispetto al caso di
assenza di trattamento, è il risultato (impatto) delle politiche pubbliche

6
Le principali domande relative alla
valutazione ex ante degli outcome (1)

Problema da risolvere

RILEVANZA
Impatto atteso
Outcome atteso

Quali sono le caratteristiche, i bisogni, le priorità della
comunità di riferimento? In che misura la politica è
appropriata? In che misura gli obiettivi generali
dell’iniziativa sono coerenti con quelli di altre iniziative?
Rilevanza:
verifica del grado in cui un’iniziativa tiene conto del contesto e
dei problemi che intende risolvere. E’ l’intensità di relazione
tra gli obiettivi generali dell’iniziativa e i bisogni della
collettività di riferimento
Disegno di valutazione:
Analisi dei bisogni (need assessment)
Tecniche e metodi utilizzati:
Indagini ed altri metodi di ricerca sociale
Le principali domande relative alla
valutazione ex ante degli outcome (2)
Impatto atteso

COERENZA
COERENZA

Obiettivi generali

Outcome atteso

Obiettivi specifici

Output atteso
Risultati attesi

Qual è la logica dell’iniziativa? Quali sono gli
obiettivi specifici e le attività che permettono di
ottenere un alto impatto?

Coerenza: rispetto dei nessi di causa effetto fra gli
elementi dell’iniziativa

Tecniche: Logical framework approach, albero causeeffetti, albero degli obiettivi)
(considerato come un’ euristica ‘aid to thinking’),

Attività previste
Le principali domande relative alla
valutazione ex ante degli outcome (3)
Outcome atteso

Qual è il miglior progetto da realizzare?

EFFICIENZA EX ANTE

Obiettivi specifici

Efficienza ex ante: modalità in cui le risorse verranno
utilizzate per ottenere ilrisultato desiderato
Output atteso
Risultati attesi

Domande: Disegno di valutazione: Analisi costi benefici,
analisi costi efficacia, analisi finanziaria

Attività previste

Tecniche e metodi utilizzati: calcolo benefici in forma
monetaria, calcolo TIR e VAN

Costi previsti
Strumenti: l’analisi costi benefici
Origine

Utilizzata per valutare i progetti di gestione delle risorse idrografiche negli anni Trenta
negli Stati Uniti. Il suo impiego si è diffuso dopo la seconda guerra mondiale. E’ la
tecnica di valutazione ex ante più diffusa

Caratteristiche
tecniche

Usata soprattutto prospetticamente. In quest’ultimo caso permette la scelta fra
diverse alternative dei programmi. Si tratta di identificare e riunire l’insieme di
vantaggi (outcome) e degli inconvenienti di ciascuna delle alternative e assegnare un
valore su una scala comune quasi sempre monetaria. Si sceglie l’alternativa che
presenta il rapporto costi-benefici (outcome) più elevato.
Fasi:
1)Identificare tutte le alternative possibili
2)Identificare tutti i gruppi interessati all’intervento
3)Identificare tutti gli effetti per ciascun gruppo
4)Assegnare un valore a ciascun effetto per ciascun gruppo
5)Riassumere l’insieme dei costi e dei benefici di ciascuna alternativa e calcolarne il
rapporto
Le principali domande relative alla
valutazione ex post degli outcome
Problema da risolvere

L’intervento è stato efficace? Ha inciso positivamente sul
problema che l’ha generato?

Impatti ed

esiti

Utilità o efficacia esterna: capacità del progetto di soddisfare i
bisogni dei destinatari. Relazione tra l’insieme degli effetti
ottenuti a fronte dei bisogni. Essendo effettuata ex post si basa
su ciò che è realmente successo (Punto di vista degli utenti)
Disegno di valutazione: Logica sperimentale

Outcomes realizzati
Risultati ottenuti

Prestazioni rese
Strumenti: la logica sperimentale
Origine:

Anni ’70 in US: il Congresso obbliga il Governo federale a testare le innovazioni che voleva
introdurre sotto forma di grandi sperimentazioni sociali

Caratteristiche
tecniche

Sperimentare significa confrontare lo stato attuale della popolazione obiettivo in seguito
all’attuazione di un programma con quello che sarebbe lo stato della popolazione obiettivo in
assenza del trattamento e valutare. Analizzando la differenza si valuta l’impatto del programma
Gruppo
Speriment.
Gruppo
di controllo

Misura preliminare Applicazione trattamento Misura finale
E(0)
X
E(n)

E’ (0)

---

E’(n)

Variazione
Y= E(0)-E(n)

Y= E’(0)-E’(n)

Analisi controfattuale
L’effetto di un intervento è la differenza tra
quanto si osserva in presenza dell’intervento
(osservabile) e quanto si sarebbe osservato in
sua assenza (non osservabile):
L’analisi controfattuale

●

Perché è importante l’analisi controfattuale
●

●

●

Processi spontanei: Durante l’applicazione della politica i processi di
cambiamento – compresi quelli che la politica vuole modificare continuano a fluire: e possono fluire in maniera diversa per partecipanti
e non partecipanti
Effetti mediati: i comportamenti della popolazione cambiano in funzione
dell’applicazione della politica, con possibili effetti mediati sull’outcome
Effetti contestuali: a contesti diversi possono corrispondere esiti diversi

13
Ricostruire il controfattuale:
«distorsione da selezione»
Nelle politiche pubbliche non obbligatorie la «distorsione da selezione» si verifica
perché :
●

●

Non tutti gli ammissibili chiedono l’intervento (processo di auto-selezione) e chi
chiede l’intervento non è uguale a chi non lo chiede (variabili sociodemografiche, motivazionali, culturali, ecc..)
L’intervento viene dato solo ad alcuni tra gli ammissibili (criteri di assegnazione)

Trattati e non-trattati devono essere resi equivalenti in
tutti gli aspetti rilevanti

14
Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai
disoccupati in cerca di lavoro (1/5)
●

Intervento complesso:
●

Misure attive:
–
–

Servizio intensivo di counselling

–
●

Colloquio iniziale di orientamento

Servizio di supporto al matching con domande di lavoro

Misure passive:
–
–

●

●

Sostegno al reddito (limitato e decrescente nel tempo)
Prescrizioni (es. obbligo per il disoccupato di accettare un’offerta di lavoro congrua)

I partecipanti (disoccupati) concorrono in modo volontario (possibile selezione: i migliori
richiedono i servizi)
Gli operatori hanno proprie convinzioni su come operare (possibile selezione: gli operatori
attribuiscono i servizi ai migliori per aumentare le probabilità di successo)

15
Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai
disoccupati in cerca di lavoro (2/5)
Per un disoccupato i che riceve l’intervento, Y1,i è l’outcome realizzato (es. tempo di
disoccupazione dopo l’intervento), o fattuale. Y0,i è il valore dell’outcome che si sarebbe
ottenuto se l’individuo non avesse ricevuto l’intervento, quindi è il suo outcome potenziale
(controfattuale).

Outcome osservato

Outcome
controfattuale

Partecipante (D = 1)

Y1

Y0

Non partecipante (D = 0)

Y0

Y1

16
Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai
disoccupati in cerca di lavoro (3/5)
●

●

Non possiamo misurare l’effetto causale a livello individuale
Dobbiamo rimediare all’assenza di dati sul controfattuale cercando di
stimarlo:
●

●

●

Il trattamento non deve essere diverso tra gli individui trattati

Per poter avere un paragone, dobbiamo osservare sia individui partecipanti
sia individui non partecipanti
Partecipanti e non partecipanti devono essere comparabili tra loro ossia non
devono differire nelle caratteristiche che determinano la (auto)allocazione nel
braccio di trattamento

17
Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai
disoccupati in cerca di lavoro (4/5)

Non possiamo dire nulla sui
“peggiori” (quelli che hanno più
bisogno dell’intervento!)

Popolazione
confrontabile

Non possiamo dire nulla
sui “migliori”

Non
abbiamo
trattati
Non abbiamo nontrattati

Propensione ad accedere all’intervento
Fonte: Trivellato, 2009

Assumiamo di conoscere tutte le variabili X che inducono
alla distorsione da selezione
Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai
disoccupati in cerca di lavoro (5/5)
●

●

●

Se la politica è “razionata” prevede cioè una soglia di ammissibilità si può
procedere con il confronto intorno alla “soglia di discontinuità”
Immaginiamo che il servizio di orientamento venga erogato solo a chi supera un
test attitudinale con punteggio ≥ 56
Il valore 56 rappresenta la soglia di discontinuità:
●

●

Gli individui subito sopra e subito sotto la soglia sono equivalenti rispetto
alle variabili X (situazione simile alla randomizzazione)
La differenza tra il valore medio dell’outcome degli individui subito sopra la
soglia e il valore medio dell’outcome ottenuto dagli individui subito sotto
la soglia rappresenta l’effetto della politica

19
La valutazione dell’impatto
delle politiche pubbliche all’estero
●

USA: lunga tradizione di valutazione delle politiche (metà
degli anni ‘60): What Works Clearing House

●

Germania: riforme “Harz”

●

Francia: politiche di avviamento al lavoro

●

UK: politiche di welfare

20
La valutazione dell’outcome delle politiche
alimentari della città di New York
Le politiche alimentari della città di New York si inseriscono in un più vasto piano strategico per la
città di New York (www.planyc.gov) . Rispetto a tale ambito la legge 52 del 2011 ha definito 19
misure sulla base delle quali valutare gli esiti delle politiche alimentari

Azioni:
1.
2.
3.
4.
5.
6.

City Food Purchasing and Service
Healthy Food Access
Healthy Food Awareness and Promotion
Food Security
Food System Sustainability
Economic Development

21
Analisi degli outcome delle diverse azioni
relative al programma Healthy Food Access

22
Risultati

23
24
25
Quale lezione?
●

All’estero è prassi comune aggiungere nelle leggi istitutive di
politiche pubbliche “clausole valutative”:
●

●

Indicazione sui metodi da utilizzare per misurare l’impatto

●

●

Obiettivi su cui valutare l’impatto/efficacia delle politiche

Stanziamento per lo svolgimento della valutazione

Grande distanza con il nostro modello basato su:
●

Controllo di conformità alla legge

●

Bilancio di previsione e certificazione dei bilanci consuntivi

26
Cosa ci manca?
●

●

●

●

●

Cultura della “misurazione” e del “dato”:
Misurare non è una minaccia per il policy-maker ma strumento per
rafforzare le sue posizioni
Qualità, trasparenza e accessibilità dei dati
Coordinamento e collaborazione con centri di ricerca e/o con chi
detiene le conoscenze tecniche per condurre analisi di impatto a
sostegno della (ri)formulazione delle politiche pubbliche (settore della
sanità è a livelli più avanzati)
Tempestività della valutazione (progetti pilota, social experiments)

27
Grazie per l’attenzione.
Alex Turrini
Giovanni Valotti

28

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  • 2. La valutazione dell’outcome • Il punto di partenza: la misurazione dell’outcome nelle città metropolitane • Perché è importante valutare l’outcome? • Che cosa è una politica pubblica? • Outcome: definizione • Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome • L’analisi costi-benefici (cenni) • Le principali domande relative alla valutazione ex post degli outcome • La logica sperimentale • L’analisi controfattuale • Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro • La valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche all’estero • Un esempio: il programma Healthy Food Access della Città di New York • Quale lezione dall’estero? Cosa ci manca? 2
  • 3. Il punto di partenza: La misurazione dell’outcome nelle città metropolitane Nella prima fase del progetto di valutazione della performance nelle città metropolitane il tema della misurazione dell’impatto rappresenta un ambito di sviluppo non ancora totalmente esplorato dagli Enti italiani. In buona parte delle Amministrazioni prese in esame: - non sono stati rilevati strumenti specifici e formalizzati per la misurazione degli outcome - Esistono iniziative di misurazione indiretta (proxy) degli impatti (ad es. indagini di customer satisfaction). 3
  • 4. Perché è importante valutare gli outcome? ● Esigenza di controllo (outcome delle politiche possono essere prevedibili e stimabili a priori) ● Richiesta di verifica e rassicurazione da parte della società civile sugli effetti delle politiche ● ● Accanto alle politiche macroeconomiche, negli ultimi decenni hanno assunto un'importanza crescente politiche mirate a gruppi variamente ristretti di soggetti − individui, famiglie, imprese – per cui gli outcome sono più facilmente identificabili Crescente complessità ed eterogeneità dell’intervento pubblico determinata da: ● Continuo passaggio dalla “certezza del diritto” all’”incertezza ambientale” ● Interdipendenza delle politiche pubbliche e dei relativi outcome ● ● Molte questioni economiche e sociali dipendono dall’effetto causale delle politiche pubbliche (es. politica industriale, fiscale) Contrazione delle risorse (scegliere politiche con pay-off migliori)
  • 5. Che cosa è una politica pubblica? Logica ex ante Problema da risolvere Logica ex post Impatto atteso Impatti ed Obiettivi generali esiti Outcome atteso Outcomes realizzati Obiettivi specifici 1. Cos’è una politica pubblica? intervento mirato a una popolazione determinata con l’intento di indurre un cambiamento in una condizione e/o in un comportamento Risultati ottenuti Output atteso Prestazioni rese Attività previste Attività realizzate Costi previsti Input, costi, risorse 2. Qual è l’obiettivo della politica pubblica? modificare in un senso desiderato la condizione e/o il comportamento dei destinatari mediante l’offerta di un servizio, l’erogazione di un incentivo, l’imposizione di un obbligo, una combinazione degli interventi precedent 3. Chi sono gli stakeholders? Utenti, ma anche policy-maker
  • 6. Outcome: definizione Ci si riferisce alle conseguenze dell’azione della Pubblica Amministrazione (ossia all’ outcome/esito/impatto) e non a ciò che la Pubblica Amministrazione ha fatto (ossia all’output/servizio/prestazione ) «Il numero di disoccupati che partecipano ad un corso di formazione professionale» Output «% di partecipanti che riescono a trovare lavoro alla fine del corso» Outcome «% di riduzione del tasso di disoccupazione» Impatto Outcome/Impatto : una (ma anche più di una) caratteristica osservabile e misurabile delle unità della popolazione-obiettivo. La variazione di questa caratteristica in presenza del trattamento, rispetto al caso di assenza di trattamento, è il risultato (impatto) delle politiche pubbliche 6
  • 7. Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome (1) Problema da risolvere RILEVANZA Impatto atteso Outcome atteso Quali sono le caratteristiche, i bisogni, le priorità della comunità di riferimento? In che misura la politica è appropriata? In che misura gli obiettivi generali dell’iniziativa sono coerenti con quelli di altre iniziative? Rilevanza: verifica del grado in cui un’iniziativa tiene conto del contesto e dei problemi che intende risolvere. E’ l’intensità di relazione tra gli obiettivi generali dell’iniziativa e i bisogni della collettività di riferimento Disegno di valutazione: Analisi dei bisogni (need assessment) Tecniche e metodi utilizzati: Indagini ed altri metodi di ricerca sociale
  • 8. Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome (2) Impatto atteso COERENZA COERENZA Obiettivi generali Outcome atteso Obiettivi specifici Output atteso Risultati attesi Qual è la logica dell’iniziativa? Quali sono gli obiettivi specifici e le attività che permettono di ottenere un alto impatto? Coerenza: rispetto dei nessi di causa effetto fra gli elementi dell’iniziativa Tecniche: Logical framework approach, albero causeeffetti, albero degli obiettivi) (considerato come un’ euristica ‘aid to thinking’), Attività previste
  • 9. Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome (3) Outcome atteso Qual è il miglior progetto da realizzare? EFFICIENZA EX ANTE Obiettivi specifici Efficienza ex ante: modalità in cui le risorse verranno utilizzate per ottenere ilrisultato desiderato Output atteso Risultati attesi Domande: Disegno di valutazione: Analisi costi benefici, analisi costi efficacia, analisi finanziaria Attività previste Tecniche e metodi utilizzati: calcolo benefici in forma monetaria, calcolo TIR e VAN Costi previsti
  • 10. Strumenti: l’analisi costi benefici Origine Utilizzata per valutare i progetti di gestione delle risorse idrografiche negli anni Trenta negli Stati Uniti. Il suo impiego si è diffuso dopo la seconda guerra mondiale. E’ la tecnica di valutazione ex ante più diffusa Caratteristiche tecniche Usata soprattutto prospetticamente. In quest’ultimo caso permette la scelta fra diverse alternative dei programmi. Si tratta di identificare e riunire l’insieme di vantaggi (outcome) e degli inconvenienti di ciascuna delle alternative e assegnare un valore su una scala comune quasi sempre monetaria. Si sceglie l’alternativa che presenta il rapporto costi-benefici (outcome) più elevato. Fasi: 1)Identificare tutte le alternative possibili 2)Identificare tutti i gruppi interessati all’intervento 3)Identificare tutti gli effetti per ciascun gruppo 4)Assegnare un valore a ciascun effetto per ciascun gruppo 5)Riassumere l’insieme dei costi e dei benefici di ciascuna alternativa e calcolarne il rapporto
  • 11. Le principali domande relative alla valutazione ex post degli outcome Problema da risolvere L’intervento è stato efficace? Ha inciso positivamente sul problema che l’ha generato? Impatti ed esiti Utilità o efficacia esterna: capacità del progetto di soddisfare i bisogni dei destinatari. Relazione tra l’insieme degli effetti ottenuti a fronte dei bisogni. Essendo effettuata ex post si basa su ciò che è realmente successo (Punto di vista degli utenti) Disegno di valutazione: Logica sperimentale Outcomes realizzati Risultati ottenuti Prestazioni rese
  • 12. Strumenti: la logica sperimentale Origine: Anni ’70 in US: il Congresso obbliga il Governo federale a testare le innovazioni che voleva introdurre sotto forma di grandi sperimentazioni sociali Caratteristiche tecniche Sperimentare significa confrontare lo stato attuale della popolazione obiettivo in seguito all’attuazione di un programma con quello che sarebbe lo stato della popolazione obiettivo in assenza del trattamento e valutare. Analizzando la differenza si valuta l’impatto del programma Gruppo Speriment. Gruppo di controllo Misura preliminare Applicazione trattamento Misura finale E(0) X E(n) E’ (0) --- E’(n) Variazione Y= E(0)-E(n) Y= E’(0)-E’(n) Analisi controfattuale L’effetto di un intervento è la differenza tra quanto si osserva in presenza dell’intervento (osservabile) e quanto si sarebbe osservato in sua assenza (non osservabile):
  • 13. L’analisi controfattuale ● Perché è importante l’analisi controfattuale ● ● ● Processi spontanei: Durante l’applicazione della politica i processi di cambiamento – compresi quelli che la politica vuole modificare continuano a fluire: e possono fluire in maniera diversa per partecipanti e non partecipanti Effetti mediati: i comportamenti della popolazione cambiano in funzione dell’applicazione della politica, con possibili effetti mediati sull’outcome Effetti contestuali: a contesti diversi possono corrispondere esiti diversi 13
  • 14. Ricostruire il controfattuale: «distorsione da selezione» Nelle politiche pubbliche non obbligatorie la «distorsione da selezione» si verifica perché : ● ● Non tutti gli ammissibili chiedono l’intervento (processo di auto-selezione) e chi chiede l’intervento non è uguale a chi non lo chiede (variabili sociodemografiche, motivazionali, culturali, ecc..) L’intervento viene dato solo ad alcuni tra gli ammissibili (criteri di assegnazione) Trattati e non-trattati devono essere resi equivalenti in tutti gli aspetti rilevanti 14
  • 15. Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (1/5) ● Intervento complesso: ● Misure attive: – – Servizio intensivo di counselling – ● Colloquio iniziale di orientamento Servizio di supporto al matching con domande di lavoro Misure passive: – – ● ● Sostegno al reddito (limitato e decrescente nel tempo) Prescrizioni (es. obbligo per il disoccupato di accettare un’offerta di lavoro congrua) I partecipanti (disoccupati) concorrono in modo volontario (possibile selezione: i migliori richiedono i servizi) Gli operatori hanno proprie convinzioni su come operare (possibile selezione: gli operatori attribuiscono i servizi ai migliori per aumentare le probabilità di successo) 15
  • 16. Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (2/5) Per un disoccupato i che riceve l’intervento, Y1,i è l’outcome realizzato (es. tempo di disoccupazione dopo l’intervento), o fattuale. Y0,i è il valore dell’outcome che si sarebbe ottenuto se l’individuo non avesse ricevuto l’intervento, quindi è il suo outcome potenziale (controfattuale). Outcome osservato Outcome controfattuale Partecipante (D = 1) Y1 Y0 Non partecipante (D = 0) Y0 Y1 16
  • 17. Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (3/5) ● ● Non possiamo misurare l’effetto causale a livello individuale Dobbiamo rimediare all’assenza di dati sul controfattuale cercando di stimarlo: ● ● ● Il trattamento non deve essere diverso tra gli individui trattati Per poter avere un paragone, dobbiamo osservare sia individui partecipanti sia individui non partecipanti Partecipanti e non partecipanti devono essere comparabili tra loro ossia non devono differire nelle caratteristiche che determinano la (auto)allocazione nel braccio di trattamento 17
  • 18. Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (4/5) Non possiamo dire nulla sui “peggiori” (quelli che hanno più bisogno dell’intervento!) Popolazione confrontabile Non possiamo dire nulla sui “migliori” Non abbiamo trattati Non abbiamo nontrattati Propensione ad accedere all’intervento Fonte: Trivellato, 2009 Assumiamo di conoscere tutte le variabili X che inducono alla distorsione da selezione
  • 19. Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (5/5) ● ● ● Se la politica è “razionata” prevede cioè una soglia di ammissibilità si può procedere con il confronto intorno alla “soglia di discontinuità” Immaginiamo che il servizio di orientamento venga erogato solo a chi supera un test attitudinale con punteggio ≥ 56 Il valore 56 rappresenta la soglia di discontinuità: ● ● Gli individui subito sopra e subito sotto la soglia sono equivalenti rispetto alle variabili X (situazione simile alla randomizzazione) La differenza tra il valore medio dell’outcome degli individui subito sopra la soglia e il valore medio dell’outcome ottenuto dagli individui subito sotto la soglia rappresenta l’effetto della politica 19
  • 20. La valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche all’estero ● USA: lunga tradizione di valutazione delle politiche (metà degli anni ‘60): What Works Clearing House ● Germania: riforme “Harz” ● Francia: politiche di avviamento al lavoro ● UK: politiche di welfare 20
  • 21. La valutazione dell’outcome delle politiche alimentari della città di New York Le politiche alimentari della città di New York si inseriscono in un più vasto piano strategico per la città di New York (www.planyc.gov) . Rispetto a tale ambito la legge 52 del 2011 ha definito 19 misure sulla base delle quali valutare gli esiti delle politiche alimentari Azioni: 1. 2. 3. 4. 5. 6. City Food Purchasing and Service Healthy Food Access Healthy Food Awareness and Promotion Food Security Food System Sustainability Economic Development 21
  • 22. Analisi degli outcome delle diverse azioni relative al programma Healthy Food Access 22
  • 24. 24
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  • 26. Quale lezione? ● All’estero è prassi comune aggiungere nelle leggi istitutive di politiche pubbliche “clausole valutative”: ● ● Indicazione sui metodi da utilizzare per misurare l’impatto ● ● Obiettivi su cui valutare l’impatto/efficacia delle politiche Stanziamento per lo svolgimento della valutazione Grande distanza con il nostro modello basato su: ● Controllo di conformità alla legge ● Bilancio di previsione e certificazione dei bilanci consuntivi 26
  • 27. Cosa ci manca? ● ● ● ● ● Cultura della “misurazione” e del “dato”: Misurare non è una minaccia per il policy-maker ma strumento per rafforzare le sue posizioni Qualità, trasparenza e accessibilità dei dati Coordinamento e collaborazione con centri di ricerca e/o con chi detiene le conoscenze tecniche per condurre analisi di impatto a sostegno della (ri)formulazione delle politiche pubbliche (settore della sanità è a livelli più avanzati) Tempestività della valutazione (progetti pilota, social experiments) 27
  • 28. Grazie per l’attenzione. Alex Turrini Giovanni Valotti 28