Il 2013 si è aperto con un’importante novità per le rinnovabili termiche: l’introduzione di un nuovo incentivo, il cosiddetto “Conto termico”.
Il conto energia termico può dare nuove prospettive al solare termico, ma ci sono ancora ostacoli
1. tecnologie
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Il Sole
ha il suo conto
di Valeria Verga*, Riccardo Battisti**
Il 2013 si è aperto con un’importante novità per le rinnovabili termiche:
l’introduzione di un nuovo incentivo,
il cosiddetto “Conto termico”. Con più di un anno di ritardo, infatti, il 3 gennaio è entrato in vigore il decreto che,
in attuazione di quanto previsto all’art. 28 del Decreto legislativo 28/2011, ha introdotto un meccanismo per
l’«incentivazione della produzione di energia termica
da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni»,
il Conto termico appunto.
Con riferimento alla sola
produzione di energia termica da fonti rinnovabili, tra
cui il solare termico, possono beneficiare dell’incentivo i
soggetti privati (persone fisiche e imprese) e le pubbliche
amministrazioni. L’impegno di spesa annua cumulata è pari
a 700 milioni di euro per i soggetti privati e a 200 milioni
di euro per le pubbliche amministrazioni. Ciò vuol dire
che, se si dovessero raggiungere tali soglie in un anno di
competenza “n” (cosa che allo stato attuale risulta essere
abbastanza improbabile), dal momento di raggiungimento
della soglia, trascorsi 60 giorni, il GSE non accetterebbe
ulteriori richieste di accesso agli incentivi fino alla revisione dell’intero meccanismo (che avverrà, secondo quanto
previsto dal Decreto 28/11, dopo 2 anni dall’entrata in vigore del decreto). Gli incentivi riguardano gli interventi
di installazione di impianti solari termici, anche abbinati
a sistemi di solar cooling, con superficie solare lorda non
superiore ai 1.000 m2 (v. tabella 1).
Due aspetti rendono il meccanismo particolarmente
appetibile: il periodo di diritto all’incentivo e le modalità
di erogazione dello stesso. Gli incentivi vengono infatti
erogati dal GSE, tramite bonifico bancario al soggetto responsabile, in rate annuali
di pari importo e su un
periodo sufficientemente breve che può essere di
2 o 5 anni a seconda della
dimensione dell’impianto;
diversamente da quanto
avviene per il meccanismo
delle detrazioni fiscali, nel
quale il corrispettivo non viene erogato direttamente ma
detratto in sede di dichiarazione dei redditi e ripartito su
10 anni, un periodo decisamente più lungo (v. tabella 2 per
il raffronto tra conto termico e detrazioni fiscali).
CONTO ENERGIA TERMICO
IL
PUÒ DARE NUOVE PROSPETTIVE
AL SOLARE TERMICO, MA CI SONO
ANCORA OSTACOLI
Tabella 1
Conto termico: contributi per
il solare termico
Impianti solari
termici
Impianti solari
termici con sistema
di solar cooling
euro/m²/anno
euro/m²/anno
170
255
55
83
superficie solare lorda
≤ 50 m²
superficie solare lorda
> 50 m² e ≤ 1.000 m²
Incentivo equo
L’incentivo, secondo quanto previsto dal Decreto 28,
dovrebbe «assicurare un’equa remunerazione dei costi di
investimento ed esercizio ed essere commisurato alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili». Per quanto riguarda la proporzionalità rispetto all’energia termica
prodotta, in generale, ma con particolare riferimento al
solare termico, per un’esigenza di semplificazione del meccanismo, si è rinunciato, in questa prima fase, a realizzare un vero e proprio
meccanismo in conto energia, per le difficoltà
inerenti alla contabilizzazione e trasmissione
Periodo
telematica dei dati relativi all’energia termidi diritto
ca prodotta. Nel caso del solare termico, si è
all’incentivo
rinunciato a mettere a punto anche solo una
n. anni
metodologia semplificata di stima della producibilità presunta di un impianto, di fatto
2
trasformando quello che doveva essere un
incentivo in conto energia in un contributo
5
in conto capitale; ed è in parte venuto meno
settembre/ottobre 2013
2. tecnologie
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anche il criterio dell’equa remunerazione Tabella 2
dell’investimento. Se infatti, per alcune tecConto termico e detrazioni 65% a confronto
nologie, il contributo previsto corrisponde
a una percentuale “ragionevole” dell’investidetrazioni fiscali
mento complessivo, per altre la percentuale
conto termico
riqualificazione energetica
risultante è del tutto insufficiente a rendere
l’incentivo appetibile. E ciò è dimostrato dal
entità incentivo
25%-50%
65%
fatto che, soprattutto nel Nord d’Italia e nel
2
130-180 m (spesa
caso di impianti a circolazione forzata, le
dimensione massima impianto
1.000 m2
massima 92.000 €)
detrazioni fiscali risultano essere più inteimpegno di spesa annua
700 M€ (privati)
ressanti del conto termico. Detto ciò, nonon previsto
cumulata (per tutte le tecnologie)
+ 200 M€ (PA)
nostante il decreto presenti alcuni aspetti
soggetti pubblici
passibili di miglioramento, allo stato attuale
beneficiari
soggetti privati
e privati
il giudizio è sicuramente positivo e i prossimi mesi ci diranno se questo meccanismo
periodo di diritto all’incentivo
2-5 anni
10 anni
avrà la forza di rimettere in moto il mercato.
rinnovato annualmente/
Ma le novità non finiscono qui. Lo scordurata incentivo
strutturale
semestralmente
so 3 agosto, il Decreto 63 del 2013 è stato
convertito in legge (Legge n. 90 del 2013). La
Legge 90 ha recepito la Direttiva 2010/31/ Tabella 3
UE sulla prestazione energetica nell’edilizia,
Conto termico: il potenziale per
apportando modifiche al decreto legislativo
il solare termico
192/2005. Il recepimento della Direttiva è
12% delle risorse 20% delle risorse
stata l’occasione per il Governo per intervenire sulle norme che regolano le detrazioni
risorse per il solare termico M€/anno
84
140
fiscali, sia quelle per la riqualificazione enerpiccoli impianti
M€/anno
67
112
getica degli edifici sia quelle per la ristruttugrandi impianti
M€/anno
17
28
razione edilizia. Per quanto riguarda queste
2
395.294
658.824
piccoli impianti
m /anno
ultime, che l’anno scorso la manovra Monti
grandi impianti
m2/anno
305.455
509.091
aveva innalzato al 50% dal 36%, sono state
mercato totale
m2/anno
700.749
1.167.915
prorogate al 31 dicembre di quest’anno, con
l’obiettivo precipuo di continuare a dare un
po’ di respiro al settore delle costruzioni ancora molto in rinnovabili negli edifici, all’etichettatura energetica, alla
difficoltà a causa della crisi economica. Con la Legge 90, qualificazione di installatori e progettisti – in questa sede
le detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifi- proviamo a fare un esercizio che metta in evidenza quale
ci, invece, sono state portate dal 50% al 65% e prorogate potrebbe essere il potenziale di sviluppo del solare terfino al 31 dicembre 2013 per tutte le tipologie di interven- mico nei prossimi anni se il conto termico – anche grazie
to, tranne che per gli interventi nei condomini per i quali a successivi aggiustamenti di cui abbiamo detto sopra –
la proroga è fino al 30 giugno 2014. Il tetto massimo per verrà considerato appetibile dai cittadini e riuscirà a svolsingolo intervento resta di 60.000 euro, corrispondente a gere fino in fondo la funzione che gli è propria. L’esercizio
un importo massimo dell’intervento di 92.300 euro. Ri- che abbiamo fatto è stato quello di ipotizzare, per le sole
spondendo alla richiesta venuta da più parti di rendere risorse annuali destinate ai privati (700 milioni di euro),
strutturali le detrazioni fiscali, all’art. 15 della norma vie- due percentuali – entrambe abbastanza conservative – di
ne inoltre detto che, entro il 31/12/2013, verranno definiti utilizzo delle risorse da parte di chi decide di installare
incentivi strutturali per interventi di efficienza energetica. un impianto solare termico. Per ciascuno dei due scenari
Ovviamente allo stato attuale non ci è dato sapere come abbiamo poi diviso le risorse tra piccoli (80%) e grandi
saranno questi futuri incentivi strutturali e quali interventi (20%) impianti. Come si può vedere nella tabella 3, anche
comprenderanno.
nello scenario più conservativo, in cui abbiamo ipotizzato
che al solare termico vada il 12% delle risorse complessive
Norme importanti
(abbiamo tratto tale percentuale dal rapporto 2010 sulle
Premesso che le prospettive di diffusione del solare detrazioni fiscali), ne risulterebbe un mercato annuale di
termico in Italia non possono passare solo attraverso un 700 mila m2 che, se confrontato con il mercato annuale
incentivo, ma dipendono da un quadro normativo che nel 2012, che è stato di 330 mila m2, dà l’idea dell’enorme
in modo coerente ed efficace ne promuova lo sviluppo potenziale.
n
– pensiamo, per fare solo alcuni esempi, all’obbligo di *Assolterm, **Ambiente Italia
settembre/ottobre 2013