2. COHOUSING
Una moderna forma di condivisione, un modo ibrido di vivere
la città e usufruire delle risorse comuni. Anche questo sig-
nifica il termine Cohousing.
Si tratta di una forma di coabitazione, una via di mezzo tra la
comune anni ’70 e la proprietà privata, nata in nord Europa.
La situazione abitativa di cohousing prevede la proprietà pri-
vata dell’abitazione e delle risorse unita alla condivisione di
una parte di esse con i condomini, i vicini o i coinquilini.
In una situazione simile si avrà, ad esempio, la propria ab-
itazione privata, con le proprie risorse unite ad una serie di
servizi comuni, come la babysitter o l’auto, che saranno con-
divisi da tutti i membri. In tal modo il cohousing si pone come
elemento di forte aggregazione tra gli individui che ne fanno
parte, con un vantaggio anche economico, comune. Quel che
lo distingue radicalmente dalla più famosa comune è il tratto
ibrido che lo caratterizza, tratto che ne tutela la normale esi-
genza di privacy e individualità che veniva meno nella prima.
Di seguito sono riportate le sei caratteristiche del cohousing:
1_Processo partecipativo: la partecipazione è una car-
atteristica fondamentale del c. I futuri abitanti parteci-
pano ad ogni passo che comporta la formazione delle
comunità.
2_Design: il c. prevede che vi sia interazione e col-
laborazione non solo tra gli abitanti ma anche con il
quartiere in cui il progetto di c. è inserito.
3_Gli abitanti possiedono l’abitazione in cui vivono e
condividono degli spazi con i vicini, come giardini, ga-
3. rage, laboratori etc.
4_ gli abitanti sono coordinati da associazioni
5_Nella comunità sono istituite delle figure a cui ven-
gono assegnati determinati ruoli, nessuno è “padrone”
e c’è estrema collaborazione tra rappresentanti di di-
verse realtà.
6_Suddivisione delle spese e non degli stipendi: nel
c. gli abitanti condividono le spese ma i guadagni dei
singoli individui rimangono separati.
Vivere in cohousing prevede dunque una serie di regole ed
impegni da rispettare. Gli abitanti, ad esempio, devono es-
sere partecipi alle iniziative del gruppo ed agli incontri, mentre
il costo delle case varia a seconda del reddito di ognuno di
essi.
La realizzazione di case del progetto cohousing, infine, pre-
vede l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e un attento ris-
parmio di risorse.
In Italia il cohousing si presenta come una realtà in divenire,
seppur relativamente giovane, che cerca di porsi in linea con
le più radicate esperienze europee andando anche a creare
una vera e propria comunità nazionale dei facenti parte. Si
tratta ancora, va detto, di un piccolo mondo sconosciuto alla
maggior parte delle persone ma che, se analizzato da vicino,
rappresenta un buon punto di partenza per una discussione
sulla necessità di cambiamento di abitudini e stili di vita che
proprio la società moderna ci chiede e, a breve
termine, pretenderà.
4. CONCEPT.
E’ da simili premesse e dopo un lavoro di ricerca e approfondi-
mento sul tema, che si è giunti ad un’ipotesi di progetto che
unisse alcuni dei tratti caratterizzanti il cohousing a quelli più
immateriali e dinamici di un’applicazione o di un sevizio volti al
miglioramento del sociale e dei rapporti umani che lo costruis-
cono.
L’idea di base affonda le radici nella volontà di creare un servizio,
aperto e disponibile a tutti, che esporti alcuni dei valori etici,
economici ed ecologici del cohousing da una dimensione prin-
cipalmente elitaria o, comunque di nicchia, ad un numero il più
ampio possibile di cittadini.
Avendo individuato uno dei punti deboli del cohousing nel suo
carattere strettamente selettivo, non tutte le persone sarebbero
in grado, a nostro avviso, di adottare senza problemi la logica di
vita di un simile sistema, si è cercato di compensarne gli effetti
potenzialmente negativi con un approccio mediato e, quindi,
meno invasivo per gli utenti coi quali entrerebbe in contatto. Si
è diretta l’attenzione, dunque, verso il crescente mondo delle
app, dal carattere fortemente virale e dei dispositivi mobili che,
sempre più, si stanno diffondendo a vari livelli della comunità
occidentale.
Sfruttare l’attuale ascendente che le app e dispositivi com
l’iPhone di Apple hanno sulla comunità per proporre un servizio
volto al miglioramento della vita e dei rapporti di chi ne fa uso.
FISHING.
Fishing nasce dunque come applicazione per smartphone e si
presenta come un servizio/gioco volto all’incremento della con-
divisione delle risorse ed alla riduzione degli sprechi in genere,
il tutto relazionato al rapporto che il cittadino ha con la propria
città e con l’autorità che la amministra.
5. Scendendo nel dettaglio, con Fishing si vuole fornire uno stru-
mento veloce e dinamico che accompagni l’utente nella ricerca
e condivisione di risorse che, altrimenti, verrebbero sprecate,
favorendo in tal modo anche una funzione di riuso degli oggetti
materiali e un risparmio di energie e denaro per gli utenti coin-
volti.
Si presenta con un interfaccia semplice e dall’utilizzo immedi-
ato, facilitato dall’integrazione di mappe web e sistema di geo
localizzazione.
Una volta effettuato l’accesso l’utente viene posto di fronte ad
una mappa della propria città in cui ha la possibilità di effettuare
delle ricerche qualitative di favori da offrire o ricevere.
Sulla mappa sono visualizzate, oltre all’attuale posizione geo-
grafica dell’utente, una serie di icone rappresentanti varie tipolo-
gie di favori. Tali icone sono di colore verde se della tipologia
offerta, rosso se del tipo richiesta.
Le due diverse categorie distinguono e separano i favori offerti
(offro un’ora al giorno di dogsitting) da quelli richiesti (chiedo
che qualcuno si occupi del mio cane per un’ora al giorno). In tal
modo si potranno effettuare delle ricerche per tipologia di favore
e avere un feedback immediato riguardo alle proprie esigenze.
Una volta individuata l’opzione che meglio risponde a ciò di cui
ha bisogno, l’utente viene messo in diretto contatto con chi ha
postato l’annuncio di offerta o richiesta, passando in tal modo
alla fase due dell’app: offerente e richiedente si potranno vedere
di persona e scambiarsi il favore in questione.
Fishing è strutturata in forma di gioco a punteggio in cui ogni
nuovo utente iscritto ha a disposizione un totale di mille punti da
utilizzare come moneta di scambio per i favori ottenuti.
Ogni qual volta si riceve una favore da un altro utente, infatti,
si cedono un certo numero di punti personali che passano dal
profilo di chi ha ricevuto il servizio a quello di chi lo ha concesso.
Ogni profilo utente, inoltre, è direttamente collegato ad un da-
6. tabase centrale gestito dal Comune di residenza tramite il quale
è possibile utilizzare i propri punti come moneta per l’accesso a
servizi comunali come, ad esempio, ingresso a mostre, accesso
ai mezzi pubblici ecc.
Il sistema a punteggio permette, non solo, di parificare il servizio
svolto a quello richiesto, ma anche di creare un circolo virtuoso
che inciti gli utenti all’utilizzo dell’app e permetta loro di usufruire
di un maggior numero di servizi pubblici. Il vantaggio da parte
dell’autorità comunale si presenta sotto forma di una soddisfazi-
one maggiore dei propri cittadini, con un conseguente abbas-
samento del livello di scontento legato alla disponibilità ed ac-
cessibilità dei servizi, unita ad un atteggiamento maggiormente
attivo e partecipe alla vita comunitaria.
TARGET.
A chi si rivolge Fishing? Ad un pubblico di utenti compresi in
una fascia d’eta, definita del “giovane - adulto”, che va dai 20 ai
45 anni, età nella quale a nostro avviso si è maggiormente attivi
sia a livello tecnologico che sociale. Si ritiene che avere un ap-
proccio diretto verso una fascia d’età come quella selezionata
permetta più facilmente di raggiungere, tramite diffusione virale,
quelle direttamente collegate. L’utente che utilizza l’app, e ne
rimane soddisfatto, ne parlerà ai propri conoscenti, tra cui i figli
o i genitori, in modo da innestare un meccanismo di interesse
verso l’app stessa che, a sua volta, diffonderà un messaggio di
atteggiamento sociale, economico ed ecologico.
-Sociale perché con l’utilizzo di Fishing si faciliterà la condivi-
sione e incontro delle persone, troppo spesso rese individualiste
dalla comune vita cittadina;
-Economico perché sia tramite lo scambio di servizi, che l’utilizzo
del punteggio derivante, gli utenti potranno accedere a beni e
servizi senza dover disporre di denaro;
-Ecologico perché si favorirà il riuso e lo scambio anche di og-
7. getti materiali che, per qualche ragione, non vengono più usati e
che, in una situazione normale, verrebbero più facilmente gettati
o smaltiti, mentre, con l’utilizzo dell’app, potrebbero trovare una
seconda vita in altri proprietari.
COMPETITORS.
La domanda da porsi arrivati a questo punto è: esistono già al-
tri servizi o applicazioni simili a disposizione degli utenti? se sì,
come funzionano e quali caratteristiche hanno?.
La risposta, quasi scontata, è sì, esistono degli esempi di servizi
simili ad Fishing ma il loro funzionamento è diverso e non com-
prende né l’aspetto ludico né il sistema a punteggio.
In particolare ne abbiamo individuato uno: Giftshift progettato e
realizzato da Laura Poluzzi.
Giftshift è un applicazione multi piattaforma che da la possibilità
agli utenti che la usano di ricercare offerte di servizi, archiviati
per categorie, di cui necessitano.
A differenza di Fishing, che integra le Google API ed il relativo
sistema di geo localizzazione, Giftshift presenta una mappa più
approssimativa e meno specifica della zona di riferimento. In-
oltre non è stato progettato un sistema di scambio paritario di
servizi e non c’è un vero ritorno d’interesse per l’utente che ne
mette a disposizione uno.
Tutto il sistema di Giftshift è basato sulla socialità, potremmo
dire innata, dei cittadini e fa forza sul loro senso di appartenen-
za alla comunità, per la quale offrono servizi senza chiedere un
compenso, di qualunque natura esso sia. Semplicemente ci si
affida alla buona volontà dei cittadini nel fare e riceve servizi.
Questo è sicuramente un aspetto importante e di primo piano
anche nella philosophy di Fishing ma che, a nostro avviso, non
basta a rendere di successo l’applicazione e favorirne un’effettiva
diffusione.
Nessuno fa niente per niente e questo vale, bene o male, per tutte
le attività umane. Inserire un sistema premiante e di scambio in
8. un’applicazione che promuove la socialità non è, a nostro av-
viso, un elemento negativo bensì un punto di forza che possa
incitare le persone ad utilizzare l’app.
Il passaggio e lo scambio di punti che possano poi essere usati
per ottenere agevolazioni ai servizi comunali è anche un modo
per rendere più concreto e vicino alla vita reale dei cittadini il
meccanismo virtuoso suggerito dal servizio. Il limite di punteg-
gio accumulabile da ciascun utente, uguale per tutti, è inoltre
un modo per evitare crediti eccessivi che sarebbe difficilmente
gestibili dal servizio comunale e potrebbero intaccare l’originale
senso fortemente etico dell’app.
Il collegamento diretto con i Social Network come Facebook e
Twitter permette infine di avere un miglior controllo sulla ges-
tione e autenticità dei vari profili utenti.
CONCLUSIONI
In conclusione possiamo affermare che Fishing si presenta come
un’app dal carattere semplice e immediato, veloce da utilizzare
e user friendly che ha come principale obiettivo quello di incitare
gli utenti ad instaurare rapporti di collaborazione sociale e ad
acquisire maggior attenzione nei confronti dell’utilizzo e spreco
di risorse.
Un modo semplice, veloce e ludico di chiedere e offrire favori
per migliorare lo stile di vita proprio e dei propri concittadini.