Nastradin e i racconti delle sue imprese sono entrati nella leggenda… Questo personaggio usa abilmente l’astuzia per imbrogliare, deridere e colpire i corrotti e gli ottusi, ridicolizzarne i limiti e i vizi. In alcuni aneddoti, con le sue battute, sdrammatizza i problemi della vita, strappandoci un sorriso che attenua almeno un po’ la nostra frustrazione verso le ingiustizie dei potenti. La sua filosofia di vita e la libertà di giudizio, che mostra in ogni occasione, ci trasmettono la gioia di vivere il nostro comune "viaggio" e ci insegnano a divertirci e a vincere la noia e la solitudine. Prendendosi gioco della propria ignoranza e delle proprie paure, grazie a uno spiccato senso dell’umorismo, Nastradin ci dimostra che malgrado tutto la vita è un gioco in cui il divertimento ha un ruolo importante, ed è per questo che va vissuta attimo dopo attimo, con intensità e con allegria. (Pubblicazione www.Lulu.com)
https://linguaculture.stores.streetlib.com/it/
5. Gino LUKA
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PREFAZIONE
Nastradin Hoxha nasce nel 1208 nel villaggio di Hortu, nei pressi
della città di Sivrihisar (provincia di Eskişehir), situato nella zona
ovest dell’Anatolia centrale in Turchia. È figlio di Abdullah
Effendi, Imam1 del villaggio Hortu, e di Sidika Hatun. Nel 1237 si
reca nella città di Akşehir (Konya) per studiare nella medrese2,
scuola celebre a quel tempo grazie a pedagoghi illuminati come il
derviscio3 Seid Mahmud Hairani4. In seguito, Nastradin diventerà
professore in questa stessa scuola. In gioventù lavora come Imam
e a Eskişehir presta servizio come cadi5 fino al 1268-69, anno in
cui si pensa che sia morto6.
Nastradin in Albania
Il Nastradin “albanese” è figlio del personaggio d’origine turca
Nasreddin Hoca; Nasr-ed-Din significa “Il trionfo della fede” e
Hoca vuol dire maestro (“c” in turco si pronuncia “g” Hogia, in
albanese “xh” Hoxha). Per gli albanesi questo filosofo popolare è
un uomo molto saggio, spiritoso e divertente.
Della permanenza di Nasr-ed-Din (Nasreddin) in Albania
non si hanno notizie esatte. All’età di quarant’anni, dopo la morte
della prima moglie, Nasreddin si risposa con una donna albanese
originaria di Scutari7. Dall’unione nasce un maschio identico al
padre. In seguito la vita di Nasreddin è in perfetta sintonia con la
tradizione dell’umorismo scutarino.
Prima della nascita del figlio, Nasreddin, appena tornato
da uno dei suoi viaggi, muore durante un’epidemia di colera. La
moglie, profondamente innamorata del marito, per mantenerne il
ricordo chiama il figlio Nastradin, un adattamento albanese del
nome turco Nasreddin.
La data della morte e la tomba di Nasreddin non sono mai
state individuate con esattezza. Si pensa che Nastradin junior sia
andato a cercare il padre in Turchia, quindi le sue tracce si
perdono nella storia...
6. Nastradin
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Le altre identità di Nastradin
Anche altri popoli considerano Nastradin il loro figlio legittimo:
ad esempio, in Azerbaigian fino a poco tempo fa esisteva un
gruppo di letterati chiamati “Discepoli di Nastradin Hoxha”,
anche se Nastradin è stato in realtà adottato da molti paesi in
Asia, Africa, Europa e ultimamente anche in America. Da circa
800 anni, infatti, la sua filosofia e il suo humour nutrono le menti
e i cuori di tutti i popoli.
A ulteriore dimostrazione del fatto, esistono numerose
opere musicali, film, cartoni animati e opere teatrali dedicate al
nostro personaggio, al suo gemello o a suo figlio.
Le storie della sua epopea, oltrepassando i confini
geografici e superando le barriere linguistiche, hanno circolato in
tutte le culture del globo e senza dubbio le storie attribuite a
Nastradin sono arricchite dallo spirito collettivo a cui hanno dato
il loro contributo non soltanto i turchi e gli albanesi, ma anche
altri popoli.
In seguito si riporta una lista non esaustiva dei nomi di
Nastradin, del fratello gemello, del sosia o del figlio nelle lingue di
molti paesi del mondo:
I molti nomi di Nastradin
Afghanistan Mullah Nasruddin
Africa settentrionale (tribù
Berbere)
Ceha
Albania Nastradin Hoxha, Nastradin/i,
Nastro/ja
Arabia Mulla Nasrudin, Juha o Giuha,
Cuha, Coho, Cuhi, Ğuhâ
Armenia Pulu Pugi
Azerbaigian Molla Nasreddin
Bosnia Nasruddin Khoja
7. Gino LUKA
11
1. Sopra l’asino al contrario
D’abitudine Nastradin montava l’asino al contrario, cioè girato
dalla parte opposta rispetto al senso di marcia.
«Nastradin! Perché monti l’asino in quel modo?» gli
domandava la gente.
E lui rispondeva: «Io mi sono seduto nella posizione
giusta, è l’asino che si è girato».
2. La risposta
«Nastradin! Perché rispondi a una domanda con un’altra
domanda?»
«Davvero?»
3. Il galateo a tavola
Seduto a un banchetto, Nastradin mangiava con molto appetito.
Uno dei suoi amici, per prenderlo in giro, gli chiese: «Nastradin,
come si spiega che vostra signoria mangia con cinque dita?...». 11
«Perché ancora non ne ho sei!» rispose Nastradin.
4. Il galateo al funerale
Un giorno morì un parente di Nastradin. Mentre questi si stava
incamminando verso il cimitero, una persona gli si avvicinò e gli
domandò con rispetto: «Nastradin! Qual è il modo migliore di
8. Nastradin
12
accompagnare il morto verso l’ultima dimora? Da quale parte
della bara dobbiamo stare?».
«Non preoccuparti!» rispose Nastradin. «Fintanto che non
starai dentro la bara, potrai scegliere il lato che più ti piace...»
5. Baklava12
Un giorno di festa, mentre tornava a casa, Nastradin fu fermato
da un compaesano, la cui ghiottoneria era nota. Il compaesano lo
fermò e gli disse: «Nastradin, ho visto due uomini trasportare
un’enorme teglia di baklava».
«Non m’interessa. Non è affar mio!» rispose Nastradin.
«Ma, Nastradin! La stanno portando a casa tua!»
«Beh! A questo punto non è affar tuo!»
6. L’odore dei sogni
Per un certo periodo Nastradin visse da solo.
Erano passati pochi mesi dalla morte della moglie e le
faccende di casa, per quanto poteva, le sbrigava lui. Un giorno,
dopo aver lavorato sodo, si mise a sedere, appoggiò i gomiti sul
tavolo, si prese la testa fra le mani e cominciò a sognare: “Ah, se
avessi una minestra calda, qui sul tavolo, adesso… Se questa
minestra avesse dentro dei pezzettini di carne, io ci aggiungerei un
po’ di pepe e con un cucchiaio comincerei a gustarmela”.
9. Nastradin
96
EPILOGO
A proposito della presenza di Nastradin in Turchia e nel mondo,
si narrano molti aneddoti, tra cui quelli compresi in questa
raccolta, sebbene nessuno sia stato ancora suffragato da
documenti storici. Le rivendicazioni di alcuni studiosi che
vorrebbero considerare Nastradin46 cittadino di un paese o di un
altro sono plausibili, considerando la grande diffusione degli
aneddoti che lo riguardano e di cui nei secoli si è avuta traccia dal
Turkmenistan al Portogallo e dalla Siberia all’Africa:
Quelle est la nationalité de Nasreddin Hodja – est-il turc, avar,
tatar, tadjik, persan ou ouzbek? Plusieurs peuples d’Orient se
disputent sa nationalité, parce qu’ils considèrent qu’il leur
appartient. Parfois un héros anecdotique peut être le reflet de
toute une époque...47
Qual è la nazionalità di Nasreddin Hodja? È turco avaro, tataro,
tagico, persiano o usbeco? Diverse nazioni orientali se ne
contendono i natali, perché ognuna ritiene che le appartenga. A
volte un eroe popolare può rispecchiare un’epoca intera...
10. Nastradin
100
Sorge in un'oasi ed è nota fin dai tempi più antichi in quanto ricordata
col nome di Yathrib negli Annali di epoca assira. La città fu
rinominata personalmente da Maometto. A Medina si trovano le tre
moschee più antiche dell’Islam.
29Alessandro Magno Nacque nel 356 a.C. a Pellas l’antica capitale della
Macedonia. È conosciuto anche come Alessandro il Grande,
Alessandro il Conquistatore o Alessandro il Macedone. Il termine
“magno” deriva dal latino magnus che significa “grande”, in greco
mégas. È considerato uno dei più celebri conquistatori e strateghi della
storia. Alessandro era figlio di Filippo II, re di Macedonia, e di
Olimpia, figlia di re Neoptolemus dell’Epiro, ora moderna Albania. Il
re morì a Babilonia il 28 dasios (12 giugno) del 323 a.C. e dopo la sua
morte l'impero macedone fu suddiviso tra i generali che lo avevano
accompagnato nelle sue spedizioni dando vita ai regni ellenistici, tra
cui quello tolemaico in Egitto, quello degli Antigonidi in Macedonia e
quello dei Seleucidi in Siria, Asia Minore e negli altri territori orientali.
30Berat Città del sud dell’Albania.
31Namaz Pratica regolare della preghiera secondo il rito islamico. Uno dei
cinque pilastri della fede.
32Hafiz Maestro di Corano. Il suo nome in arabo significa: “colui che conosce
il Corano a memoria”.
33Padishah Padshah, Padeshah, Badishah o Badshah (persiano Pādeshāh) è un
titolo reale, composto dalla parola persiana pād “Maestro” e dal
sostantivo shāh “imperatore, re”. Il termine padishah è stato adottato
da vari monarchi che pretendevano per sé il più alto titolo regio,
equivalente al concetto antico-persiano di “Grande Re”, adottato
successivamente da sovrani post-Achemenidi. La parola Padshah è
mutata in seguito nella parola turca Pascià.
34Jebrail Nome arabo di Gabriele è Jibrīl o Jabrāʾ. Il nome deriva dall'ebraico e
significa: “La forza di Dio”, “Dio è forte”, o anche “L'Eroe di Dio”.
È il primo ad apparire nel “Libro di Daniele” della Bibbia. Era anche
rappresentato come “la mano sinistra di Dio”. Ha predetto la nascita
di Giovanni Battista e di Gesù, e per i musulmani è stato il tramite
attraverso cui Dio rivelò il Corano a Maometto. Nella tradizione
biblica è a volte rappresentato come l'angelo della morte, uno dei
Messaggeri di Dio e anche come angelo del fuoco. Nell'Islam,
Gabriele è uno dei capi Messaggeri di Dio.
35Mehmed Tahir Bey Bursa Nato a Londra nel 1891 e morto a Istanbul nel
11. Nastradin
106
Hengirmen M., Nasreddin Hodja Stories, Paperback, New York 1996.
Hikmet M., One day the Hodja, illustrations by Muammer Bakir, Tarhan,
Ankara 1959.
Holthoer R., Nasreddin Hoca, Finlandiya’da ki Zaman Otesi Dogulu
Kozmopolit, I. Milletlerarasi Nasreddin Hoca Sempozyumu
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Irfan Nasrattinoglu I., Nasreddin Hoca´nin Dünyasi, Türkiye Is Bankasi
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Johnson-davies D., Goha, Tales from Egypt & the Arab World Series,
Nessim Girgis Illustrator, Paperback, New York 1993.
Kabacali A., Butun Yonleriyle Nasreddin Hoca, Ozgur Yayin Dagitim,
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Kabacali A., Nasreddin Hodja, Illustrations by Fatih M. Durmus, Net
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Kabacali A., Nasreddin Hodja, NET Turistik Yayinlar A. S., Istanbul
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Kanik O. Veil, Nasreddin Hoca (70 Manzum Hikaye), Dogan Kardes
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Karahasan M., Nasreddin Hodza I Njegov Humor, Belgrad 1959.
Köprülü F., Manzum Nasreddin Hoca Fikralari, Haz.: Dr. Ata Catikbas,
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Koz S., Nasreddin Hoca’dan kikralar / Nasrettin Hoca, Erenler matbaasi :
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Kúnos I., A török hodzsa tréfái : Naszreddin mesternek, a Közel és Távol
Keleten ismert bölcs és híres kisázsiai hodzsának csalafintaságai és
mulatságos esetei / török eredetijét gyüjtötte és magyarul megírta,
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Kunos I., Anecdotes of Nasr-Eddin, Budapeste 1899.
Kúnos I., Naszreddin hodsa tréfái, Terebess, Budapest 1899.
Kurgan Ş., Nasreddin Hoca, TC Kültür Bakanlığı Yayınları, Ankara 1996.
Leroy D., La sagesse afghane du malicieux Nasroddine, Collection : L’Aube
poche, La Tour d’Aigues, Editions de l’Aube, Paris 2002.
Leroy D., Les aventures de l’incomparable Molla Nasroddine Bouffon de la Perse,
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Lo Nigro S., Racconti popolari siciliani, Olschki, Firenze 1958.
Lombardo P., Giufà e ancora Giufà, Editore Il Lunario 1996.
Luka G., Nastradini, Camaj-Pipa, Shkoder (Albania) 2001.
Mahen J., Janosik ulicka odvahy Nasreddin, Prag 1962.
12. Gino LUKA
113
Esperienza professionale e pubblicazioni dell'autore
Laureato in Studi Interculturali all’Università di Firenze (Teoria e
pratica della traduzione) Gino LUKA, interprete e traduttore, mediatore
linguistico culturale, collaboratore COSPE (Cooperazione per lo
Sviluppo dei Paesi Emergenti) e OIM (Organizzazione Internazionale
per le Migrazioni), ha pubblicato:
- Favole albanesi, Editrice Nuovi Autori, Milano (2° posto al Premio
letterario internazionale “Tito Casini” dell'Università Cattolica di
Milano 1999.
- Appunti di cucina (ricette tipiche della cucina italo-albanese), Editrice
Shkodra (AL) 2000.
- Nastradini (raccolta di aneddoti), Editrice Camaj-Pipa (AL) 2001.
- Il mercante di frottole (fiaba selezionata dal concorso letterario EksEtTra
- Associazione interculturale) pubblicata nell'antologia Il doppio sguardo,
Adnkronos Libri, Roma 2002.
- La Sposa delle acque (antologia di favole in versione bilingue italiano-
albanese), Editrice Vannini, Brescia 2003.
- Il Mediatore culturale in Interpretazione di Trattativa, a cura di M. Russo e
G. Mack, Hoepli Editore, Milano 2005.
I libri sono reperibili in rete: <www.lulu.com/spotlight/intercultura>.
Conferenze e interventi come relatore
- Interpretariato di comunità e di tribunale, Tavola rotonda, AITI, presso la
Scuola Superiore per Interpreti e traduttori di Firenze, Firenze 2002.
- La Via delle Fiabe, Convegno internazionale, L’Europa e l’altra Europa,
un viaggio tra oralità e scrittura, Università di Pavia, Pavia 2003.
- Interprete e traduttore di trattativa (formazione e professione), Università degli
Studi di Bologna, Dip. di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e
Culture, Forlì 2003.
- Se la Scuola incontra il mondo, Convegno nazionale, Firenze 2004.
Gino LUKA è membro dell'AITI (Associazione Italiana Interpreti e
Traduttori) e MLA (Modern Language Association).
Attualmente gestisce un ufficio di traduzioni a Firenze:
<www.foxp2translations.com>.