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una storia
al termine della notte
                  Federico E. Perozziello
                 prof. a contratto di Antropologia
            presso l’Università degli Studi dell’ Insubria
                  dirigente medico ASL di Milano
una storia al termine della notte
Come molti avranno intuito, il
titolo di questa relazione riprende
quello di un celebre romanzo di
Louis - Ferdinand Céline:

Le voyage au bout de la nuit
Un libro in cui lo scrittore francese,
raccontava le sue esperienze di soldato
nella Grande Guerra e di medico nella
Parigi dei poveri, in cui la Tubercolosi
faceva strage, intorno agli Anni Trenta
del secolo scorso.
Lavorando nei Dispensari                    Louis Ferdinand Céline
Antitubercolari della periferia parigina,   (Louis-Ferdinand Auguste Destouches)
dopo aver collaborato per un breve
periodo con le organizzazioni               1894 - 1961
internazionali nella lotta alla malattia
tubercolare, Céline conobbe bene la
miseria e la TBC.
una storia al termine della notte
Tuttavia, anche le notti più oscure
hanno la loro fine, prima o poi. Quelle
totalmente insonni in cui Céline
scriveva i suoi libri, come i periodi più
tragici della storia umana.

       Ho pensato di raccontarvi una storia poco conosciuta e
       purtroppo di assoluta crudeltà, in cui la Tubercolosi è
       ben presente, anche se rimane sullo sfondo del teatro
       degli eventi. Una storia in cui l’assurdità e la banalità
       del male, come ne scriverà in seguito Hannah Arendt,
       è chiaramente sotto i nostri occhi e davanti alle nostre
       coscienze.
       Una vicenda che una volta appresa non è possibile e
       non dovrà essere dimenticata …
una storia al termine della notte
Hannah Arendt
“[…] la realtà dei campi di concentramento corrisponde in modo
sorprendente alle immagini medievali dell’inferno. L’unica cosa
irrealizzabile è ciò che rendeva sopportabili le concezioni
tradizionali del castigo: il giudizio universale, l’idea di un
principio assoluto di giustizia associato all’infinita possibilità
della grazia. Perché nella valutazione umana non c’è delitto o
peccato che sia commisurabile con le pene eterne dell’inferno.


Di qui il turbamento del buon senso, che si chiede: che cosa
devono aver commesso queste persone per soffrire in modo così
inumano? Di qui anche l’assoluta innocenza delle vittime:
nessun uomo lo ha mai meritato. Di qui infine la grottesca
casualità della scelta degli internati dei Lager nel perfetto stato di
terrore: una simile “pena” può, con eguale giustizia e ingiustizia,
essere inflitta a chiunque […]”
       da H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Milano, 1967
Amburgo, aprile del 1945 …




Siamo in Germania, nella notte tra il 20 e il 21 aprile del 1945, mentre il Terzo Reich, che avrebbe
       dovuto durare dodici secoli, sta crollando dopo dodici anni di dittatura nazista.
la
Germania
nell’aprile
del 1945
Nella notte tra il 20 ed il 21 aprile del 1945, nei sotterranei della scuola di
Bullenhuser Damm, alla periferia di Amburgo, in una città spettrale e devastata
 dai bombardamenti degli Alleati, venti bambini ebrei, dieci femmine e dieci
                               maschi, vennero uccisi.
I bambini erano arrivati in quella scuola dal Lager di Neuengamme, a circa
trenta chilometri da Amburgo, un campo in cui erano stati trasferiti apposta
per essere sottoposti ad una inutile e crudele sperimentazione sulla TBC alla
                    fine del mese di novembre del 1944.
Il lager di Neuengamme, alla periferia di Amburgo, fu l’ultimo lager ad essere liberato,
         nel maggio del 1945: il suo comandante, il maggiore delle SS Max Pauli.
Questi fanciulli avevano
un’età compresa tra gli otto e i
tredici anni e provenivano dal
campo di sterminio di
Auschwitz-Birkenau, nel Sud
dell’odierna Polonia, dove tra
il 1942 e il 1945 persero la vita
oltre un milione di persone.
Erano stati scelti per
quell’esperimento da un
medico nazista, il tristemente
famoso capitano delle SS
Joseph Mengele (1911-1979).

                                    Joseph Mengele
Mengele aveva effettuato
personalmente la selezione dei
fanciulli nella baracca del Blok 10,
quello dei bambini, facendo loro
credere, con una crudeltà priva di
ogni aggettivo, che essere stati scelti
costituiva un privilegio, perché
avrebbe anticipato il momento di
rivedere le loro mamme da cui erano
stati separati all’arrivo nel lager.


Per sottoporsi alla
sperimentazione i fanciulli
ricevettero una dieta più
nutriente e calorica per alcune
settimane e furono trasferiti in
Germania dalla Polonia.
                                          Joseph Mengele
i nomi dei venti bambini
      Georges-André Kohn (francese) nato a Parigi il 23 aprile 1932
      Jacqueline Morgenstern (francese) nata a Parigi il 26 maggio 1932
      W. Junglieb (jugoslavo) nato nel 1932
      Roman Zeller (polacco) nato nel 1932
      Eduard (Edo) Hornemann (olandese) nato a Eindhoven il 1 gennaio 1933
      Marek Steinbaum (polacco) nato nel 1934
      Bluma (Blumele) Mekler (polacca) nata nel 1934
      Surcis Goldinger (polacca) nata nel 1934
      Ruchla (Rachele) Zylberberg (polacca) nata a Zawichost il 6 maggio 1936
      Sergio de Simone (italiano) nato a Napoli il 29 novembre 1937
      Riwka Herszberg (polacca) nata a Zdunska Wola il 7 giugno 1938
      Lelka Birnbaum (polacca) nata nel 1932
      H. Wasserman (polacca) nata nel 1937
      Marek James (polacco) nato a Radom il 17 marzo 1939
      Mania Altmann (polacca) nata a Radom nel giugno del 1940
      Roman Witonski (polacco) nato a Radom il giorno 8 giugno 1938
      Eleonora Witonski (polacca) nata a Radom il 16 settembre 1939
      Alexander (Lexje) Hornemann (olandese) nato a Eindhoven il 31 maggio 1936
      Lea Klygerman (polacca) nata a Ostrowicz nel 1937       
      Eduard Reichenbaum (polacco) nato a Kattowitz il 15 novembre 1934
A Neuengamme vennero
sottoposti per alcuni mesi a una
delirante sperimentazione medica
su di un possibile vaccino per la
tubercolosi da parte di un gruppo
di aguzzini coordinato da un altro
medico appartenente al corpo
delle SS, di nome
Kurt Heissmeyer (1905-1967).
                                     il grande lager di Neuengamme


Heissmeyer era parente di un
generale delle SS ed era un uomo
particolarmente ambizioso.
Aspirava ad una cattedra
universitaria e cercava da tempo
di poter effettuare una
sperimentazione importante che
ne giustificasse il conferimento.
Heissmeyer si era limitato a leggere i
lavori di due medici austriaci, i
fratelli Kutschera, che tra il 1929 e il
1939 avevano pubblicato diversi
articoli sulla tubercolosi. 


Questi avevano sostenuto la
possibilità di combattere la
tubercolosi polmonare attraverso la
creazione artificiale di focolai di
tubercolosi cutanea. Sostenevano che
inoculando bacilli vivi insieme alla
tubercolina si sarebbe potuta
                                                 Il dott. Kurt
innalzare la capacità di reazione                Heissmeyer
immunitaria alla tubercolosi
polmonare. 

Una teoria che già all'epoca era stata ritenuta priva
di qualsiasi fondamento scientifico! Tuttavia
                                                                   Il dott. Leonardo Conti
Heissmeyer si mise in mente di dimostrarne la
                                                                 generale di Corpo d’Armata
validità, perché secondo lui sarebbe stato un                    delle SS e Capo della Sanità
ottimo lavoro per ottenere ciò a cui ambiva.                     del Terzo Reich (1900-1945)
Nel campo di concentramento di
Neuengamme, a partire dal
gennaio del 1945, Kurt
Heissmeyer iniettò quindi il
bacillo della tubercolosi nei corpi
di quelle povere vittime con il
pretesto di studiare un possibile
vaccino antitubercolare.
Gli esperimenti criminali si
protrassero per oltre tre mesi,
riuscendo solo a debilitare
ulteriormente i bambini.
Heissmeyer utilizzò delle
iniezioni a dosi crescenti di
tubercolina, successiva
all’inoculazione del bacillo di
Koch, per stimolare una presunta
formazione di anticorpi specifici
antitubercolari.                      Il dottor Kurt Heissmeyer
Naturalmente non vi fu nessun effetto favorevole, come era da prevedersi in base ai
   lavori sperimentali sui modelli animali già effettuati negli anni Trenta e come
 confermato del resto e inutilmente dall’asportazione cruenta e ingiustificata delle
          linfoghiandole ascellari dei poveri bambini nel marzo del 1945.
Quelle linfoghiandole furono sottoposte ad un esame istologico da parte del patologo
Hans Klein, che sarebbe diventato impunemente dopo la guerra docente di medicina
                      legale presso l’Università di Heidelberg.
il 20 aprile del 1945 Adolf Hitler compì 56 anni
    Nel bunker della Cancelleria, con il rombo dei cannoni sovietici che
annunciavano una fine sempre più prossima, fu festeggiato il genetliaco del
     Führer. Nessuna festa allietò invece la baracca n. 4 a del campo di
 Neuengamme quella notte. Con le truppe Alleate che potevano arrivare ai
cancelli del lager da un momento all’altro era troppo pericoloso continuare
      a tenere prigionieri i bambini, la cui presenza sarebbe apparsa
 ingiustificabile alla Croce Rossa svedese che era giunta ad Amburgo negli
                            ultimi giorni di guerra.




     20 aprile 1945
     in occasione del suo
  compleanno Adolf Hitler
  decora alcuni ragazzi che
 hanno combattuto contro le
truppe sovietiche che stanno
    conquistando Berlino
L’ordine di procedere all’eliminazione dei bambini,
chiesto da Max Pauly, arrivò direttamente da
Berlino. Lo aveva firmato il generale delle SS
Oswald Pohl, governatore plenipotenziario dei 20
campi di concentramento principali e dei 165 satelliti
creati dai nazisti.




                                                         Pohl nel 1944, con il capo
                                                         supremo delle SS
                                                         Heinrich Himmler.


                                                         Oswald Pohl venne
                                                         giustiziato, dopo il
                                                         processo, nel 1951.
Ottenuto l’ordine da Berlino, il
comandante del campo Max
Pauly incaricò dell’esecuzione il
medico SS del lager, Alfred
Trzebinski (1902-1946).
Fu approntato un autocarro su
cui presero posto le dieci
bambine e i dieci bambini.
Erano con loro due medici
francesi, prigionieri di guerra,
due infermieri olandesi e sei
prigionieri russi.
L’automezzo si diresse con una
breve corsa alla periferia di
Amburgo, dove sorgeva la scuola
di Bullenhuser Damm, sede
distaccata del lager di
Neuengamme
                                    il dottor Alfred Trzebinski (1902-1946)
                                            capitano medico delle SS
Al suo arrivo alla scuola,
Trzebinski si dovette
confrontare con il comandante
del piccolo campo di
concentramento,
l’Obersturmführer delle SS, un
grado che corrispondeva più o
meno a quello di tenente,
Arnold Strippel (1911-1994).
Strippel era un nazista
fanatico, cui non importava
alcunché nemmeno che la
guerra fosse prossima alla fine
e che tra i prigionieri da
eliminare vi fossero bambini
innocenti.
                                  Arnold Strippel (1911-1994)
Il gruppo dei
prigionieri venne
condotto nei sotterranei
della scuola.
I medici francesi, gli
infermieri olandesi e i
sei prigionieri russi
vennero impiccati in
uno degli stanzoni,        La scuola di Bullenhuser Damm nel 1945 e oggi

mentre i bambini
sonnolenti e
infreddoliti
attendevano ignari in
un altro locale, con le
loro povere cose che
avevano preso come
bagaglio.
Il medico Trzebinski praticò ai
bambini delle iniezioni
intramuscolari di morfina,
che ne attutirono la
sensibilità, forse ne uccisero
subito i più debilitati per
depressione respiratoria e li
fecero comunque cadere in
un torpore o in un sonno
farmacologico.
Poi, a uno a uno, i fanciulli
vennero portati in un locale
sotterraneo e appesi a dei
ganci di metallo che
pendevano dai tubi
dell’acqua che correvano
lungo il soffitto.
In questo modo furono
strangolati e uccisi.
Kurt Heissmeyer, il medico che
aveva condotto la sperimentazione
sulla Tubercolosi, non era più
presente nel lager al momento
dell’eccidio. Dopo la fine della
guerra trascorse molti anni della
sua vita in totale tranquillità.
Esercitò a lungo e con successo la
sua professione a Magdeburgo.


Heissmeyer venne arrestato nel
1964 e condannato all’ergastolo
nel 1966 perché non si riuscì a
provare il suo coinvolgimento
diretto nell’omicidio dei piccoli.
Morì di cardiopatia ischemica
nell’estate del 1967, mentre era
ancora detenuto.
                                     Kurt Heissmeyer al momento
                                       del suo arresto, nel 1964
Come si era arrivati a questi
comportamenti aberranti in campo
            medico?
Lo psichiatra americano Robert
Lyfton che ha studiato per molti
anni queste vicende, scrivendo un
lungo saggio sull’argomento, ha
ipotizzato due possibili
meccanismi:

1. Un eccesso di distacco
affettivo nei confronti dei
propri pazienti, compensato da
un super-io collettivo evocato
attraverso la fedeltà a falsi meta-
valori, quali la supremazia razziale,
la fedeltà assoluta alla patria e alle
autorità, l’obbedienza ad ordini
superiori indiscutibili e via
elencando.
                                         Robert Lyfton
2. Il baratto faustiano

La possibilità di scegliere di
commettere un crimine in
cambio del raggiungimento di
una possibile e importante
conquista scientifica, che
avrebbe dovuto giustificare il
delitto commesso.

E’ ovvio che entrambe queste
due pseudo-giustificazioni
non sono accettabili.

Tuttavia permettono di
comprendere qualcosa di più
complesso, che illustra
il retroterra ideologico che
aleggia dietro a simili crimini.
perché raccontare questa vicenda poco conosciuta e orribile?


 questa storia, in cui la Tubercolosi entra come protagonista,
ci consentirà di fare alcune riflessioni sulla metodologia
scientifica nello studio delle malattie;

 il modello conoscitivo derivato dallo studio delle malattie
infettive rimane quello dominante nella storia della medicina
moderna. Un modello che ha trovato proprio nella
Tubercolosi un ostacolo alla sua completa affermazione;
 il parziale fallimento di questo modello conoscitivo, basato
sull’assioma: da una causa deriva una malattia, è alla base di
molte problematiche irrisolte della medicina moderna, con
ricadute pratiche che non è possibile ignorare.

         una causa                  una malattia
come era nato tutto questo?

Secondo Louis Pasteur
(1822-1895), il germe che
provocava le alterazioni e le
modificazioni delle funzioni
dell’organismo costituiva la causa
(diretta o indiretta) dei sintomi
presentati dal malato e
permetteva di comprendere
fenomeni molto diversi fra di loro
e variabili da un paziente
all’altro.

Aveva avuto origine in tal modo
il paradigma investigativo della
medicina moderna, che avrebbe
rivoluzionato la scienza medica
sperimentale della seconda metà      Nel 1864 Pasteur dimostra la natura di
del XIX Secolo:                            esseri viventi e la capacità
                                          riproduttiva autonoma dei
una causa           una malattia            microrganismi patogeni
il paradigma conoscitivo della medicina alla fine del XIX Secolo
         si basa su alcuni punti ancora oggi perseguiti:

 il metodo sperimentale e la sua affidabilità e riproducibilità sono
la chiave della conoscenza dei fenomeni biologici;
 le funzioni del corpo umano sono studiabili in laboratorio e negli
animali da esperimento attraverso un numero illimitato di prove
sperimentali;
la malattia è dovuta ad alterazioni della normale fisiologia del
corpo umano;
 le terapie sono basate sul riconoscimento di un rapporto certo di
causa/effetto nel verificarsi di un determinato fenomeno biologico.
le terapie operano un intervento capace di annullare gli effetti di
tali cause patogene o di prevenirle. Devono controllare il male,
modificando i parametri biologici dell’organismo e riportandoli in
un ambito di normalità.
… le cose però non sono mai così semplici, specie per la Tubercolosi …


Paul Thagard,
dell’Università canadese di
Waterloo, in Ontario, è
autore del saggio Conceptual
revolutions in cui ha
discusso le modalità con cui
avvengono le scoperte in
medicina.

Il caso dell'eziologia batterica delle ulcere
peptiche, il processo attraverso cui questa
scoperta è stata accolta nell'ambito di una
comunità scientifica, che non se l'aspettava
minimamente, può spiegare il modo più
articolato e complesso con cui si possono
comprendere anche le malattie infettive.
Secondo Thagard, non esistono leggi universali
circa l'origine del cancro o dell'infarto o di altre
patologie ad eziologia complessa. La statistica è
importante per la comprensione scientifica, in
quanto individua le correlazioni tra le cause delle
patologie e i loro effetti. Tuttavia queste interazioni
non possiedono una forza esplicativa propria e
possono essere il risultato di cause alternative
confondenti.

Concludere che esista una relazione causale e
quindi esplicita tra un fattore e una malattia,
dipende da numerose considerazioni di
coerenza. La spiegazione in medicina e in
biologia non può mai essere in termini di
singole cause, nel senso che non esistono
malattie monocausali.
Nemmeno le malattie monogenetiche possono
essere considerate completamente monocausali, in
quanto la loro manifestazione fenotipica è dovuta
anche a una interazione con l’ambiente esterno.
come Paul Thagard ha organizzato il modello conoscitivo della Tubercolosi:
  Si può contemplare una nuova regola forte: le persone                                        Presenza di un
 con Tubercolosi hanno un’infezione da Mycobacterium
                      Tubercolosis
                                                                                             nuovo concetto nel
                                                                                             contesto generale:
                                                                                              un paziente ha la
  Si tiene conto di un diverso tipo di                                                          Tubercolosi
   manifestazione patologica della
      TB: polmonare circoscritta o                                               Si tiene conto del fatto che nei polmoni
                 miliare                                                         malati si verifica la presenza di tubercoli
                                                                                        da Micobatteri Tubercolari
                                           Ci si accorge del verificarsi della
                                          presenza di un nuovo e importante
                                                                                          Si può aggiungere una nuova istanza di
                                              elemento favorente la TB:                   tipo debole al fatto: ad esempio la TB è
                                                   l’infezione da HIV                              frequente nelle carceri




 Vi è stata una riorganizzazione gerarchica del concetto di TB
    saltando un ramo da un ordine gerarchico ad un altro:
                                                                                                      Si può abbandonare
                  la TB è una malattia infettiva
                                                                                                         una precedente
                                                                                                    distinzione nosografica
                                                                                                         e confondente:
                                                                                                             tubercolosi
                                                                                                           polmonare e
Si può mutare l’intero ordine classificativo e concettuale con cui si affrontano                    linfoghindolare hanno
 le diverse patologie: classificando le malattie in termini di cause, invece che                         lo stesso agente
 di effetti o sintomi. E’ quello che è avvenuto dopo il 1864 grazie a Pasteur e                              patogeno
                             alle scoperte successive
Alla luce di questa
complessità, come
ripensare oggi alla
Tubercolosi, come
elaborare una strategia
per affrontare questo
problema che
ricomprenda la malattia
e il suo impatto medico,
ma anche politico,
sociale, economico e
umano?
Tutti elementi che
diverranno Storia e,
mentre ne discutiamo e li
studiamo, si stanno già
trasformando in essa.
è possibile interpretare
             la Tubercolosi
 secondo due visioni che devono essere
considerate complementari e inseparabili:
 una visione di tipo medico
 una visione sociale e politica
una diversa visione medica
Premio Nobel per la Medicina nel 1958,
Joshua Lederberg ha pensato ad
un’interpretazione evoluzionistica delle
malattie infettive.

L’interazione tra ospite e agente infettante
potrebbe essere vista come un’occasione
evolutiva. Oltre ai batteri, sono coinvolti in
questo processo i virus, capaci di infettare le
cellule degli organismi multicellulari e di
lasciare dei ricordi del proprio passaggio, sotto
forma di piccole sequenze aliene inserite nel
DNA e RNA della specie infettata.

Piccole sequenze di DNA o RNA, inglobate nel
codice genetico dell’ospite dopo l’infezione,
sarebbero capaci di promuovere una forma di
evoluzione adattativa dell’intero organismo
all’ambiente, stimolando e indirizzando sia la
risposta immunitaria, che la morfologia dei
singoli organi e la loro stessa capacità di         Joshua Lederberg
adattamento funzionale.                                (1925-2008)
una visione sociale e politica della Tubercolosi

           Premio Nobel per l’Economia nel 1998, Amartya
          Kumar Sen ha dimostrato nei suoi lavori la difficoltà
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Scrive Sen nel suo saggio            Gli studi di Sen
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godere del tenore di vita            ma con un aumento
corrispondente.                      della qualità della vita.

Tuttavia accade spesso che il        Uno sviluppo
livello di reddito non sia un        sostenibile opposto ad
indicatore adeguato di aspetti       un tipo di liberalismo
importanti come la libertà di        senza regole, capace di
vivere a lungo, la capacità di       generare povertà e
sottrarsi a malattie evitabili, la   diseguaglianze su scala
possibilità di trovare un            planetaria e di cui la
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una comunità pacifica e libera       globale testimonia
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“… La medicina è una
  scienza sociale e la
     politica non è
null’altro che medicina
  condotta su di una
  scala più larga ...”
       Rudolf Virchow,
    Die Medizinische Reform
   (La Riforma Medica), 1848

                               Rudolf Virchow (1821-1902)
le idee di Virchow erano molto avanti rispetto ai suoi Tempi, oppure sono
   quelli che stiamo vivendo dei Tempi arretrati rispetto a questa visione
                sociale e sanitaria di un medico dell’Ottocento?


 la salute delle persone è una questione di diretto interesse
per la Comunità e per lo Stato;

 le condizioni sociali ed economiche possiedono un
importante effetto sulla Salute e la Malattia.

 le influenze di tali co-fattori devono essere soggette ad uno
studio scientifico accurato e continuato nel tempo;

 le misure prese dalle Autorità per promuovere la Salute e
combattere le Malattie devono essere di tipo sociale, oltre che
medico.
                   Rudolf Virchow, La Riforma Medica, 1848
una storia al termine della notte
     Nel 1924 Céline si laureava in Medicina. La sua tesi di
     laurea raccontava la vicenda umana e terribile, per la sua
     assoluta ingiustizia, del medico ungherese Ignazio
     Semmelweis (1818 -1865).

     Ostetrico presso l’Ospedale di Vienna, intorno al 1848,
     Semmelweis scopre il rapporto tra l’infezione trasmessa
     dalle mani sporche degli studenti di medicina e la morte
     delle puerpere visitate senza alcuna precauzione igienica.


     La sua denuncia della causa di quelle morti, così evidente e
     tuttavia totalmente ignorata e derisa dagli altri medici, lo
     porta lentamente alla follia.

      Céline ne deduce che in campo medico anche le verità
      più evidenti e trasparenti non bastano ad essere accettate
      come vere, senza fattori imponderabili. Scoperte che
      appaiono in seguito importanti, sono spesso ostacolate
      dall’ottusità o dall’inadeguatezza di chi esercita il potere.
Scriveva Céline circa novanta anni fa, in una tesi di laurea in medicina che appare
 oggi come profetica ed amarissima, che fare il bene potrebbe non bastare. Occorre
        confrontarsi con la natura umana e con il potere che questa subisce e
          contemporaneamente esercita, con effetti a volte imprevedibili:


  “ … la terribile storia di Ignazio Filippo Semmelweis [ …] ci mostra il pericolo di
 volere troppo bene agli uomini. E’ una vecchia lezione sempre nuova. Supponiamo
che oggi, allo stesso modo, venga un altro innocente che si metta a guarire il cancro.
  Nemmeno si immagina che genere di musica gli farebbero subito ballare e sarebbe
 veramente fenomenale! Meglio che prenda delle doppie misure di prudenza! Meglio
che ne sia avvertito, che se ne stia maledettamente bene in guardia! Sarebbe tanto di
    guadagnato per lui, se si arruolasse immediatamente in una qualche Legione
         Straniera! Niente è gratuito in questo basso mondo. Tutto si espia.
   Il bene come il male, si paga prima o poi. Il bene è molto più caro, per
                             forza.”


                              da Louis-Ferdinad Céline, Il Dottor Semmelweis, 1924
“… non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare
              anche ciò che non ti aspetti …”
                                         Eraclito di Efeso, V secolo a.C.




                                   grazie per l’attenzione

                                federico.perozziello@email.it
                       sito internet: www.filosofia-medicina.it.gg

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  • 1. una storia al termine della notte Federico E. Perozziello prof. a contratto di Antropologia presso l’Università degli Studi dell’ Insubria dirigente medico ASL di Milano
  • 2. una storia al termine della notte Come molti avranno intuito, il titolo di questa relazione riprende quello di un celebre romanzo di Louis - Ferdinand Céline: Le voyage au bout de la nuit Un libro in cui lo scrittore francese, raccontava le sue esperienze di soldato nella Grande Guerra e di medico nella Parigi dei poveri, in cui la Tubercolosi faceva strage, intorno agli Anni Trenta del secolo scorso. Lavorando nei Dispensari Louis Ferdinand Céline Antitubercolari della periferia parigina, (Louis-Ferdinand Auguste Destouches) dopo aver collaborato per un breve periodo con le organizzazioni 1894 - 1961 internazionali nella lotta alla malattia tubercolare, Céline conobbe bene la miseria e la TBC.
  • 3. una storia al termine della notte Tuttavia, anche le notti più oscure hanno la loro fine, prima o poi. Quelle totalmente insonni in cui Céline scriveva i suoi libri, come i periodi più tragici della storia umana. Ho pensato di raccontarvi una storia poco conosciuta e purtroppo di assoluta crudeltà, in cui la Tubercolosi è ben presente, anche se rimane sullo sfondo del teatro degli eventi. Una storia in cui l’assurdità e la banalità del male, come ne scriverà in seguito Hannah Arendt, è chiaramente sotto i nostri occhi e davanti alle nostre coscienze. Una vicenda che una volta appresa non è possibile e non dovrà essere dimenticata …
  • 4. una storia al termine della notte Hannah Arendt “[…] la realtà dei campi di concentramento corrisponde in modo sorprendente alle immagini medievali dell’inferno. L’unica cosa irrealizzabile è ciò che rendeva sopportabili le concezioni tradizionali del castigo: il giudizio universale, l’idea di un principio assoluto di giustizia associato all’infinita possibilità della grazia. Perché nella valutazione umana non c’è delitto o peccato che sia commisurabile con le pene eterne dell’inferno. Di qui il turbamento del buon senso, che si chiede: che cosa devono aver commesso queste persone per soffrire in modo così inumano? Di qui anche l’assoluta innocenza delle vittime: nessun uomo lo ha mai meritato. Di qui infine la grottesca casualità della scelta degli internati dei Lager nel perfetto stato di terrore: una simile “pena” può, con eguale giustizia e ingiustizia, essere inflitta a chiunque […]” da H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Milano, 1967
  • 5. Amburgo, aprile del 1945 … Siamo in Germania, nella notte tra il 20 e il 21 aprile del 1945, mentre il Terzo Reich, che avrebbe dovuto durare dodici secoli, sta crollando dopo dodici anni di dittatura nazista.
  • 7. Nella notte tra il 20 ed il 21 aprile del 1945, nei sotterranei della scuola di Bullenhuser Damm, alla periferia di Amburgo, in una città spettrale e devastata dai bombardamenti degli Alleati, venti bambini ebrei, dieci femmine e dieci maschi, vennero uccisi.
  • 8. I bambini erano arrivati in quella scuola dal Lager di Neuengamme, a circa trenta chilometri da Amburgo, un campo in cui erano stati trasferiti apposta per essere sottoposti ad una inutile e crudele sperimentazione sulla TBC alla fine del mese di novembre del 1944.
  • 9. Il lager di Neuengamme, alla periferia di Amburgo, fu l’ultimo lager ad essere liberato, nel maggio del 1945: il suo comandante, il maggiore delle SS Max Pauli.
  • 10. Questi fanciulli avevano un’età compresa tra gli otto e i tredici anni e provenivano dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, nel Sud dell’odierna Polonia, dove tra il 1942 e il 1945 persero la vita oltre un milione di persone. Erano stati scelti per quell’esperimento da un medico nazista, il tristemente famoso capitano delle SS Joseph Mengele (1911-1979). Joseph Mengele
  • 11. Mengele aveva effettuato personalmente la selezione dei fanciulli nella baracca del Blok 10, quello dei bambini, facendo loro credere, con una crudeltà priva di ogni aggettivo, che essere stati scelti costituiva un privilegio, perché avrebbe anticipato il momento di rivedere le loro mamme da cui erano stati separati all’arrivo nel lager. Per sottoporsi alla sperimentazione i fanciulli ricevettero una dieta più nutriente e calorica per alcune settimane e furono trasferiti in Germania dalla Polonia. Joseph Mengele
  • 12. i nomi dei venti bambini Georges-André Kohn (francese) nato a Parigi il 23 aprile 1932       Jacqueline Morgenstern (francese) nata a Parigi il 26 maggio 1932       W. Junglieb (jugoslavo) nato nel 1932       Roman Zeller (polacco) nato nel 1932       Eduard (Edo) Hornemann (olandese) nato a Eindhoven il 1 gennaio 1933       Marek Steinbaum (polacco) nato nel 1934       Bluma (Blumele) Mekler (polacca) nata nel 1934       Surcis Goldinger (polacca) nata nel 1934       Ruchla (Rachele) Zylberberg (polacca) nata a Zawichost il 6 maggio 1936       Sergio de Simone (italiano) nato a Napoli il 29 novembre 1937       Riwka Herszberg (polacca) nata a Zdunska Wola il 7 giugno 1938       Lelka Birnbaum (polacca) nata nel 1932       H. Wasserman (polacca) nata nel 1937       Marek James (polacco) nato a Radom il 17 marzo 1939       Mania Altmann (polacca) nata a Radom nel giugno del 1940       Roman Witonski (polacco) nato a Radom il giorno 8 giugno 1938       Eleonora Witonski (polacca) nata a Radom il 16 settembre 1939       Alexander (Lexje) Hornemann (olandese) nato a Eindhoven il 31 maggio 1936 Lea Klygerman (polacca) nata a Ostrowicz nel 1937        Eduard Reichenbaum (polacco) nato a Kattowitz il 15 novembre 1934
  • 13. A Neuengamme vennero sottoposti per alcuni mesi a una delirante sperimentazione medica su di un possibile vaccino per la tubercolosi da parte di un gruppo di aguzzini coordinato da un altro medico appartenente al corpo delle SS, di nome Kurt Heissmeyer (1905-1967). il grande lager di Neuengamme Heissmeyer era parente di un generale delle SS ed era un uomo particolarmente ambizioso. Aspirava ad una cattedra universitaria e cercava da tempo di poter effettuare una sperimentazione importante che ne giustificasse il conferimento.
  • 14. Heissmeyer si era limitato a leggere i lavori di due medici austriaci, i fratelli Kutschera, che tra il 1929 e il 1939 avevano pubblicato diversi articoli sulla tubercolosi.  Questi avevano sostenuto la possibilità di combattere la tubercolosi polmonare attraverso la creazione artificiale di focolai di tubercolosi cutanea. Sostenevano che inoculando bacilli vivi insieme alla tubercolina si sarebbe potuta Il dott. Kurt innalzare la capacità di reazione Heissmeyer immunitaria alla tubercolosi polmonare.  Una teoria che già all'epoca era stata ritenuta priva di qualsiasi fondamento scientifico! Tuttavia Il dott. Leonardo Conti Heissmeyer si mise in mente di dimostrarne la generale di Corpo d’Armata validità, perché secondo lui sarebbe stato un delle SS e Capo della Sanità ottimo lavoro per ottenere ciò a cui ambiva. del Terzo Reich (1900-1945)
  • 15. Nel campo di concentramento di Neuengamme, a partire dal gennaio del 1945, Kurt Heissmeyer iniettò quindi il bacillo della tubercolosi nei corpi di quelle povere vittime con il pretesto di studiare un possibile vaccino antitubercolare. Gli esperimenti criminali si protrassero per oltre tre mesi, riuscendo solo a debilitare ulteriormente i bambini. Heissmeyer utilizzò delle iniezioni a dosi crescenti di tubercolina, successiva all’inoculazione del bacillo di Koch, per stimolare una presunta formazione di anticorpi specifici antitubercolari. Il dottor Kurt Heissmeyer
  • 16. Naturalmente non vi fu nessun effetto favorevole, come era da prevedersi in base ai lavori sperimentali sui modelli animali già effettuati negli anni Trenta e come confermato del resto e inutilmente dall’asportazione cruenta e ingiustificata delle linfoghiandole ascellari dei poveri bambini nel marzo del 1945. Quelle linfoghiandole furono sottoposte ad un esame istologico da parte del patologo Hans Klein, che sarebbe diventato impunemente dopo la guerra docente di medicina legale presso l’Università di Heidelberg.
  • 17. il 20 aprile del 1945 Adolf Hitler compì 56 anni Nel bunker della Cancelleria, con il rombo dei cannoni sovietici che annunciavano una fine sempre più prossima, fu festeggiato il genetliaco del Führer. Nessuna festa allietò invece la baracca n. 4 a del campo di Neuengamme quella notte. Con le truppe Alleate che potevano arrivare ai cancelli del lager da un momento all’altro era troppo pericoloso continuare a tenere prigionieri i bambini, la cui presenza sarebbe apparsa ingiustificabile alla Croce Rossa svedese che era giunta ad Amburgo negli ultimi giorni di guerra. 20 aprile 1945 in occasione del suo compleanno Adolf Hitler decora alcuni ragazzi che hanno combattuto contro le truppe sovietiche che stanno conquistando Berlino
  • 18. L’ordine di procedere all’eliminazione dei bambini, chiesto da Max Pauly, arrivò direttamente da Berlino. Lo aveva firmato il generale delle SS Oswald Pohl, governatore plenipotenziario dei 20 campi di concentramento principali e dei 165 satelliti creati dai nazisti. Pohl nel 1944, con il capo supremo delle SS Heinrich Himmler. Oswald Pohl venne giustiziato, dopo il processo, nel 1951.
  • 19. Ottenuto l’ordine da Berlino, il comandante del campo Max Pauly incaricò dell’esecuzione il medico SS del lager, Alfred Trzebinski (1902-1946). Fu approntato un autocarro su cui presero posto le dieci bambine e i dieci bambini. Erano con loro due medici francesi, prigionieri di guerra, due infermieri olandesi e sei prigionieri russi. L’automezzo si diresse con una breve corsa alla periferia di Amburgo, dove sorgeva la scuola di Bullenhuser Damm, sede distaccata del lager di Neuengamme il dottor Alfred Trzebinski (1902-1946) capitano medico delle SS
  • 20. Al suo arrivo alla scuola, Trzebinski si dovette confrontare con il comandante del piccolo campo di concentramento, l’Obersturmführer delle SS, un grado che corrispondeva più o meno a quello di tenente, Arnold Strippel (1911-1994). Strippel era un nazista fanatico, cui non importava alcunché nemmeno che la guerra fosse prossima alla fine e che tra i prigionieri da eliminare vi fossero bambini innocenti. Arnold Strippel (1911-1994)
  • 21. Il gruppo dei prigionieri venne condotto nei sotterranei della scuola. I medici francesi, gli infermieri olandesi e i sei prigionieri russi vennero impiccati in uno degli stanzoni, La scuola di Bullenhuser Damm nel 1945 e oggi mentre i bambini sonnolenti e infreddoliti attendevano ignari in un altro locale, con le loro povere cose che avevano preso come bagaglio.
  • 22. Il medico Trzebinski praticò ai bambini delle iniezioni intramuscolari di morfina, che ne attutirono la sensibilità, forse ne uccisero subito i più debilitati per depressione respiratoria e li fecero comunque cadere in un torpore o in un sonno farmacologico. Poi, a uno a uno, i fanciulli vennero portati in un locale sotterraneo e appesi a dei ganci di metallo che pendevano dai tubi dell’acqua che correvano lungo il soffitto. In questo modo furono strangolati e uccisi.
  • 23. Kurt Heissmeyer, il medico che aveva condotto la sperimentazione sulla Tubercolosi, non era più presente nel lager al momento dell’eccidio. Dopo la fine della guerra trascorse molti anni della sua vita in totale tranquillità. Esercitò a lungo e con successo la sua professione a Magdeburgo. Heissmeyer venne arrestato nel 1964 e condannato all’ergastolo nel 1966 perché non si riuscì a provare il suo coinvolgimento diretto nell’omicidio dei piccoli. Morì di cardiopatia ischemica nell’estate del 1967, mentre era ancora detenuto. Kurt Heissmeyer al momento del suo arresto, nel 1964
  • 24. Come si era arrivati a questi comportamenti aberranti in campo medico? Lo psichiatra americano Robert Lyfton che ha studiato per molti anni queste vicende, scrivendo un lungo saggio sull’argomento, ha ipotizzato due possibili meccanismi: 1. Un eccesso di distacco affettivo nei confronti dei propri pazienti, compensato da un super-io collettivo evocato attraverso la fedeltà a falsi meta- valori, quali la supremazia razziale, la fedeltà assoluta alla patria e alle autorità, l’obbedienza ad ordini superiori indiscutibili e via elencando. Robert Lyfton
  • 25. 2. Il baratto faustiano La possibilità di scegliere di commettere un crimine in cambio del raggiungimento di una possibile e importante conquista scientifica, che avrebbe dovuto giustificare il delitto commesso. E’ ovvio che entrambe queste due pseudo-giustificazioni non sono accettabili. Tuttavia permettono di comprendere qualcosa di più complesso, che illustra il retroterra ideologico che aleggia dietro a simili crimini.
  • 26. perché raccontare questa vicenda poco conosciuta e orribile?  questa storia, in cui la Tubercolosi entra come protagonista, ci consentirà di fare alcune riflessioni sulla metodologia scientifica nello studio delle malattie;  il modello conoscitivo derivato dallo studio delle malattie infettive rimane quello dominante nella storia della medicina moderna. Un modello che ha trovato proprio nella Tubercolosi un ostacolo alla sua completa affermazione;  il parziale fallimento di questo modello conoscitivo, basato sull’assioma: da una causa deriva una malattia, è alla base di molte problematiche irrisolte della medicina moderna, con ricadute pratiche che non è possibile ignorare. una causa una malattia
  • 27. come era nato tutto questo? Secondo Louis Pasteur (1822-1895), il germe che provocava le alterazioni e le modificazioni delle funzioni dell’organismo costituiva la causa (diretta o indiretta) dei sintomi presentati dal malato e permetteva di comprendere fenomeni molto diversi fra di loro e variabili da un paziente all’altro. Aveva avuto origine in tal modo il paradigma investigativo della medicina moderna, che avrebbe rivoluzionato la scienza medica sperimentale della seconda metà Nel 1864 Pasteur dimostra la natura di del XIX Secolo: esseri viventi e la capacità riproduttiva autonoma dei una causa una malattia microrganismi patogeni
  • 28. il paradigma conoscitivo della medicina alla fine del XIX Secolo si basa su alcuni punti ancora oggi perseguiti:  il metodo sperimentale e la sua affidabilità e riproducibilità sono la chiave della conoscenza dei fenomeni biologici;  le funzioni del corpo umano sono studiabili in laboratorio e negli animali da esperimento attraverso un numero illimitato di prove sperimentali; la malattia è dovuta ad alterazioni della normale fisiologia del corpo umano;  le terapie sono basate sul riconoscimento di un rapporto certo di causa/effetto nel verificarsi di un determinato fenomeno biologico. le terapie operano un intervento capace di annullare gli effetti di tali cause patogene o di prevenirle. Devono controllare il male, modificando i parametri biologici dell’organismo e riportandoli in un ambito di normalità.
  • 29. … le cose però non sono mai così semplici, specie per la Tubercolosi … Paul Thagard, dell’Università canadese di Waterloo, in Ontario, è autore del saggio Conceptual revolutions in cui ha discusso le modalità con cui avvengono le scoperte in medicina. Il caso dell'eziologia batterica delle ulcere peptiche, il processo attraverso cui questa scoperta è stata accolta nell'ambito di una comunità scientifica, che non se l'aspettava minimamente, può spiegare il modo più articolato e complesso con cui si possono comprendere anche le malattie infettive.
  • 30. Secondo Thagard, non esistono leggi universali circa l'origine del cancro o dell'infarto o di altre patologie ad eziologia complessa. La statistica è importante per la comprensione scientifica, in quanto individua le correlazioni tra le cause delle patologie e i loro effetti. Tuttavia queste interazioni non possiedono una forza esplicativa propria e possono essere il risultato di cause alternative confondenti. Concludere che esista una relazione causale e quindi esplicita tra un fattore e una malattia, dipende da numerose considerazioni di coerenza. La spiegazione in medicina e in biologia non può mai essere in termini di singole cause, nel senso che non esistono malattie monocausali. Nemmeno le malattie monogenetiche possono essere considerate completamente monocausali, in quanto la loro manifestazione fenotipica è dovuta anche a una interazione con l’ambiente esterno.
  • 31. come Paul Thagard ha organizzato il modello conoscitivo della Tubercolosi: Si può contemplare una nuova regola forte: le persone Presenza di un con Tubercolosi hanno un’infezione da Mycobacterium Tubercolosis nuovo concetto nel contesto generale: un paziente ha la Si tiene conto di un diverso tipo di Tubercolosi manifestazione patologica della TB: polmonare circoscritta o Si tiene conto del fatto che nei polmoni miliare malati si verifica la presenza di tubercoli da Micobatteri Tubercolari Ci si accorge del verificarsi della presenza di un nuovo e importante Si può aggiungere una nuova istanza di elemento favorente la TB: tipo debole al fatto: ad esempio la TB è l’infezione da HIV frequente nelle carceri Vi è stata una riorganizzazione gerarchica del concetto di TB saltando un ramo da un ordine gerarchico ad un altro: Si può abbandonare la TB è una malattia infettiva una precedente distinzione nosografica e confondente: tubercolosi polmonare e Si può mutare l’intero ordine classificativo e concettuale con cui si affrontano linfoghindolare hanno le diverse patologie: classificando le malattie in termini di cause, invece che lo stesso agente di effetti o sintomi. E’ quello che è avvenuto dopo il 1864 grazie a Pasteur e patogeno alle scoperte successive
  • 32. Alla luce di questa complessità, come ripensare oggi alla Tubercolosi, come elaborare una strategia per affrontare questo problema che ricomprenda la malattia e il suo impatto medico, ma anche politico, sociale, economico e umano? Tutti elementi che diverranno Storia e, mentre ne discutiamo e li studiamo, si stanno già trasformando in essa.
  • 33. è possibile interpretare la Tubercolosi secondo due visioni che devono essere considerate complementari e inseparabili:  una visione di tipo medico  una visione sociale e politica
  • 34. una diversa visione medica Premio Nobel per la Medicina nel 1958, Joshua Lederberg ha pensato ad un’interpretazione evoluzionistica delle malattie infettive. L’interazione tra ospite e agente infettante potrebbe essere vista come un’occasione evolutiva. Oltre ai batteri, sono coinvolti in questo processo i virus, capaci di infettare le cellule degli organismi multicellulari e di lasciare dei ricordi del proprio passaggio, sotto forma di piccole sequenze aliene inserite nel DNA e RNA della specie infettata. Piccole sequenze di DNA o RNA, inglobate nel codice genetico dell’ospite dopo l’infezione, sarebbero capaci di promuovere una forma di evoluzione adattativa dell’intero organismo all’ambiente, stimolando e indirizzando sia la risposta immunitaria, che la morfologia dei singoli organi e la loro stessa capacità di Joshua Lederberg adattamento funzionale. (1925-2008)
  • 35. una visione sociale e politica della Tubercolosi Premio Nobel per l’Economia nel 1998, Amartya Kumar Sen ha dimostrato nei suoi lavori la difficoltà di definire il benessere attraverso unicamente la disponibilità di beni materiali. Buona parte dell’Umanità ha un’aspettativa di vita stimabile all’incirca alla metà di quella di cui possono fruire le nazioni e le popolazioni più ricche del Mondo Occidentale e di alcune parti dell’Asia.
  • 36. speranza di vita alla nascita secondo l’Unicef, 2009
  • 37. Scrive Sen nel suo saggio Gli studi di Sen Lo Sviluppo è Libertà: ipotizzano un nuovo concetto di sviluppo, “… I livelli di reddito della che si differenzia da popolazione sono importanti, quello di crescita. perché ogni livello coincide Lo sviluppo economico con una certa possibilità di non coincide più con un acquistare beni e servizi e di aumento del reddito, godere del tenore di vita ma con un aumento corrispondente. della qualità della vita. Tuttavia accade spesso che il Uno sviluppo livello di reddito non sia un sostenibile opposto ad indicatore adeguato di aspetti un tipo di liberalismo importanti come la libertà di senza regole, capace di vivere a lungo, la capacità di generare povertà e sottrarsi a malattie evitabili, la diseguaglianze su scala possibilità di trovare un planetaria e di cui la impiego decente o di vivere in nostra crisi economica una comunità pacifica e libera globale testimonia dal crimine …” l’inadeguatezza.
  • 38. “… La medicina è una scienza sociale e la politica non è null’altro che medicina condotta su di una scala più larga ...” Rudolf Virchow, Die Medizinische Reform (La Riforma Medica), 1848 Rudolf Virchow (1821-1902)
  • 39. le idee di Virchow erano molto avanti rispetto ai suoi Tempi, oppure sono quelli che stiamo vivendo dei Tempi arretrati rispetto a questa visione sociale e sanitaria di un medico dell’Ottocento?  la salute delle persone è una questione di diretto interesse per la Comunità e per lo Stato;  le condizioni sociali ed economiche possiedono un importante effetto sulla Salute e la Malattia.  le influenze di tali co-fattori devono essere soggette ad uno studio scientifico accurato e continuato nel tempo;  le misure prese dalle Autorità per promuovere la Salute e combattere le Malattie devono essere di tipo sociale, oltre che medico. Rudolf Virchow, La Riforma Medica, 1848
  • 40. una storia al termine della notte Nel 1924 Céline si laureava in Medicina. La sua tesi di laurea raccontava la vicenda umana e terribile, per la sua assoluta ingiustizia, del medico ungherese Ignazio Semmelweis (1818 -1865). Ostetrico presso l’Ospedale di Vienna, intorno al 1848, Semmelweis scopre il rapporto tra l’infezione trasmessa dalle mani sporche degli studenti di medicina e la morte delle puerpere visitate senza alcuna precauzione igienica. La sua denuncia della causa di quelle morti, così evidente e tuttavia totalmente ignorata e derisa dagli altri medici, lo porta lentamente alla follia. Céline ne deduce che in campo medico anche le verità più evidenti e trasparenti non bastano ad essere accettate come vere, senza fattori imponderabili. Scoperte che appaiono in seguito importanti, sono spesso ostacolate dall’ottusità o dall’inadeguatezza di chi esercita il potere.
  • 41. Scriveva Céline circa novanta anni fa, in una tesi di laurea in medicina che appare oggi come profetica ed amarissima, che fare il bene potrebbe non bastare. Occorre confrontarsi con la natura umana e con il potere che questa subisce e contemporaneamente esercita, con effetti a volte imprevedibili: “ … la terribile storia di Ignazio Filippo Semmelweis [ …] ci mostra il pericolo di volere troppo bene agli uomini. E’ una vecchia lezione sempre nuova. Supponiamo che oggi, allo stesso modo, venga un altro innocente che si metta a guarire il cancro. Nemmeno si immagina che genere di musica gli farebbero subito ballare e sarebbe veramente fenomenale! Meglio che prenda delle doppie misure di prudenza! Meglio che ne sia avvertito, che se ne stia maledettamente bene in guardia! Sarebbe tanto di guadagnato per lui, se si arruolasse immediatamente in una qualche Legione Straniera! Niente è gratuito in questo basso mondo. Tutto si espia. Il bene come il male, si paga prima o poi. Il bene è molto più caro, per forza.” da Louis-Ferdinad Céline, Il Dottor Semmelweis, 1924
  • 42. “… non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti …” Eraclito di Efeso, V secolo a.C. grazie per l’attenzione federico.perozziello@email.it sito internet: www.filosofia-medicina.it.gg