SMAU MILANO 2023 | SMAU MILANO 2023 | Intelligenza Artificiale e chatbots
Smau Milano 2010 Massimo Mattone
1. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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L’Editoria dalla Carta al Web
Nuove opportunità e modelli di business
Massimo Mattone
2. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori: lo scenario, le proposte, gli
esperimenti
• Esperimenti paywall
– Attitudine al pay per news in Italia e nel mondo
– Paywall totale, a livello e blogger friendly
– Casi di successo internazionali e primi esperimenti in Italia
• Lo scenario in cui ci muoviamo
– Editori: il rapporto con Google e i Provider
– Editori: la resistenza interna dei giornalisti
– Il problema del copyright
– Normativa: i tentativi del legislatore
3. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall – Il pioniere
“Quando i navigatori
non avranno nessun
altro posto dove
trovare le notizie,
inizieranno a
pagarle”
Rupert Murdoch
The Times - The Sunday Times - News of the
World - The Sun - New York Post - Wall
Street Journal
4. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall – Survey: attitudine al pay per news (Usa)
Continueresti
a navigare
il tuo sito
preferito
qualora
diventasse
a pagamento?
www.stateofthemedia.org/2010/specialreports_economic_
attitudes.php#online_paywalls
5. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall – Survey: attitudine al pay per news (Italia)
Il 20.7% degli italiani
(3,3 milioni su un
campione di 16,2)
sarebbe disposto
a pagare le news
FONTE - ASTRA RICERCHE - Ott 2009
http://www.odg.mi.it/files/AstraRicerche-OdG-ombardia_2009.ppt
NULLO
(12.800.000)
79.3%
POSITIVO
(3.300.000)
20.7%
6. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall totale – Case study: The Times (modello)
Articoli non indicizzati su
Google (tranne la HOME)
Link della HOME puntano
direttamente al paywall
senza abstract e/o
anteprima
(come avviene per il Wall
Street Journal e il
Financial Times)
The Times + The Sunday Times (News Corporation
Murdoch)
stanno sperimentando questo modello
7. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall totale – Case study: The Times (primi effetti)
La sola registrazione
gratuita (obbligatoria)
per leggere gli articoli
ha fatto perdere al
quotidiano circa il
50%
dei suoi visitatori
Ma… con 175mila abbonati
(o 50 mila in più nel cartaceo)
“The Times paywall”
sarebbe in attivo
Fonte: hitwise
http://weblogs.hitwise.com/robin-goad/2010/06/times_paywall_initial_data
_
8. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall totale – Case study: The Times (risultati)
L’obbligo di pagare (una
sterlina per 24ore, 2 sterline
per una settimana) avrebbe
portato, nel primo mese, a un
-27% di utenti unici
DATI: COMSCORE
Però: 11 milioni di pagine viste
in meno (da 20 a 9 milioni). Un –
68% ben più vicino al -90%
“previsto”!
PROBLEMA ADVERTISING
“Su di un sito che non fa traffico,
semplicemente, non c'è motivo per far
pubblicità” (MED)
9. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall totale – Case study: The Times (valore utente)
Un abbonato online del
Times rende esattamente
¼
rispetto a un abbonato
all’edizione cartacea
DATI: Enders Analysis
Sommando ai paywall dell’online gli introiti
derivanti dalle versioni per iPad, si
otterrebbe la metà dei ricavi attuali dalle
edizioni cartacee
UN BEL PROBLEMA PER GLI
EDITORI
Nella migliore delle ipotesi, si troverebbero con il
50% degli introiti che avevano dal cartaceo
10. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall a livello e blogger friendly
Il paywall si attiva solo
dopo un certo numero di
articoli letti.
Però , anche se si è
raggiunta la quota max
di lettura, si può
accedere ai contenuti
attraverso
i link dei blogger
È questo il modello che intende
sperimentare (2011), ad
esempio,
il NEW YORK TIMES
http://www.nytimes.com/2010/01/21/business/media/21times.html?_r=1
11. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall: casi di successo
Financial Times è
riuscito ad adottare
il paywall incassando
piùdagli abbonamenti
dei suoi utenti che
dall’advertising online
Il “sospetto” è che si tratti
di un target di lettori
alto-spendente fortemente interessato
all’affidabilità delle fonti
12. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Paywall: primi esperimenti in Italia
Il Sole 24Ore
sta applicando
il modello
Paywall a livello
con limite di 20 articoli
al mese
Abbonamento base 9 euro/mese
Abbonamento plus “Finanza”
16,90 euro/mese
13. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori: il problema è Google?
<< Io ho una grandissima ammirazione – e se fossi proprio
sincero direi – anche una grande invidia per chi possiede
Google e chi ha inventato gli algoritmi relativi. Però bisogna
che questa gente si convinca che non può vivere da
parassita. Google in Italia, nel corso di quest’anno, ha fatto
400 milioni di euro di pubblicità senza fornire un prodotto.
Fornisce un motore di ricerca ma non ha un prodotto. E lo fa
fondamentalmente sui nostri contenuti. E quindi noi abbiamo
aperta una procedura d’infrazione nei confronti dell’Antitrust
italiana. La Germania ha fatto lo stesso, anzi ha chiesto alla
FIEG che è la Federazione Italiana degli Editori Giornali la
copia della nostra denuncia all’Anititrust e l’ha fatta tale e
quale in Germania. (...) Google non può continuare a trarre
profitto colossale, colossale, da contenuti che prende
gratuitamente da noi. Saranno buoni, saranno cattivi ma a
noi costano. È assurdo che qualcuno ci faccia dei soldi sopra e
noi paghiamo il prezzo. Non esiste. Queste cose Google non è
che non le capisca. Fa resistenza perché è ovvio che quando
uno ha trovato la torta con la marmellata, lo zucchero e la
vaniglia sopra, prima di mollarne una fettina ci pensa un
momento >>
DE BENEDETTI CONTRO GOOGLE - (Capri, 08 OTT 2010 – Convegno BETWEEN)
http://tv.repubblica.it/copertina/de-benedetti-contro-google/54414?video
La prima lettera di De Benedetti al Sole 24 Ore (GEN 10) :
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/
14. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori e Google: la soluzione francese
In Francia si è scelto di
consorziare gli Editori per
creare un motore di ricerca,
tutto francese, capace di
indicizzare le notizie di attualità
opponendosi allo strapotere di
Google News.
Tempi previsti: fine 2010.
* Si ricordi il fallimento di Quaero (primo
tentativo di un motore di ricerca Francese)
http://www.lesechos.fr/info/comm/020677604235-les-journaux-francais-von
15. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori: l’apertura di Google
“We see ourselves as a technology partner
and we are working with many publishers to
determine if it’s possible to develop a
payment platform,” Schindler said during a
panel discussion at the Media Days event in
Munich today. “We are convinced that first,
copyright must be protected; second, quality
content is valuable; and third, we hope
publishers manage to adjust their business
models to the digital world.”
*said Philipp Schindler, managing director for
Northern and Central Europe. - October 14, 2010
http://www.businessweek.com/news/2010-10-14/google-talks-with-publishe
NB – In precedenza Google aveva provato a collaborare
ipotizzando Newspass, un sistema di pagamento integrato con la
ricerca che consente agli utenti di acquistare gli articoli con un solo
click (“First Click Free”) e agli editori di utilizzare una propria
infrastruttura per capitalizzare i propri contenuti.
16. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori: i provider e la “tassa sull’ADSL”
<< Bisogna far sì che gli operatori di rete, le telecom,
accettino di condividere con noi una quota dei loro
ricavi dovuti all'accesso. Sono quasi 13 milioni le Adsl
attive in Italia. Il tasso di crescita di attivazione delle
utenze a banda larga nel prossimo quinquennio può
essere stimato in circa il 10% annuo. Le telecom hanno
sfruttato e sfruttano - esattamente come i motori di
ricerca - il traffico creato dai contenuti dall'informazione
di qualità. Paradossalmente, più sono i contenuti free,
più crescono i guadagni degli operatori, meno crescono
quelli degli editori che li hanno prodotti: i contenuti
attraggono utenza, ma i ricavi vanno tutti agli
oligopolisti dell'intermediazione. È ora di cambiare
registro >>.
lettera di De Benedetti (Repubblica + Espresso) al Sole 24 Ore (GEN 10) :
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commen
ti-sole-24-ore/24-gennaio-2010/web-notizie-valore-verita.shtml
17. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori: il problema del copyright
«Come Google, molti altri soggetti, dagli
aggregatori alle rassegne stampa, non
rispettano le regole che tutelano i diritti di
proprietà intellettuale. Questi diritti
devono trovare una definizione legislativa
più netta e, soprattutto, ampliarsi.
Dobbiamo pertanto rilanciare la
protezione del copyright, studiando
l'adozione di software e sistemi che
consentano un reale controllo dell'uso e
del rispetto dei diritti connessi a ciascun
contenuto».
lettera di Carlo De Benedetti al Sole 24 Ore (GEN 10) :
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commen
ti-sole-24-ore/24-gennaio-2010/web-notizie-valore-verita.shtml
18. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Leggi di Carta vs informazione di Bit
Un recente Disegno di Legge (DDL Butti) intende
vietare "l'utilizzo o la riproduzione, in qualsiasi
forma e con qualsiasi mezzo, di articoli di
attualità pubblicati nelle riviste o nei giornali,
allo scopo di trarne profitto“.
Incipit della Relazione al Senato dell’on. Alessio Butti:
«Il presente disegno di legge intende garantire la tutela della
proprietà intellettuale dell'opera editoriale sia nelle forme
tradizionali (carta stampata) sia nelle forme digitali
(diffusione via internet). Le nuove tecnologie informatiche e
di comunicazione, il diverso ruolo in cui si atteggiano le
piattaforme che mediano tali contenuti informativi, le
peculiarità di alcuni sistemi di distribuzione e di
categorizzazione delle notizie (tra cui, in primis, i motori di
ricerca) rendono, infatti, necessario ed improrogabile un
intervento del legislatore. L'inosservanza dei diritti di
utilizzazione economica dell'opera editoriale danneggia le
imprese editrici i cui giornali, da prodotto di una complessa e
costosa attività produttiva ed intellettuale, diventano
oggetto di illecita riproduzione».
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/35706.ht
m
Approfondimento su Punto Informatico – Avv. Guido Scorza
http://punto-informatico.it/3007100/PI/Commenti/leggi-
carta-contro-informazione-bit.aspx
19. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori: il copyright come limite
«Continuare a stabilire per ogni opera che
“tutti i diritti sono riservati” non ha senso
perché danneggia la circolazione delle
idee e della conoscenza e limita la
possibilità degli autori di farsi conoscere.
Naturalmente un libro, un film, una
canzone o un programma tv hanno
esigenze diverse ma, come mi disse una
volta Cory Doctorow, «il mio problema
non è essere copiato, è essere ignorato».
lettera di Riccardo Luna (Wired) a Gianni Riotta (Sole 24 Ore) -OTT 10
http://mag.wired.it/rivista/storie/se-il-web-e-morto-il-
copyright-cos-e.html
20. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori: il copyright come opportunità
Juan Carlos de Martin (responsabile italiano del
progetto Creative Commons):
«Il Creative Commons può essere una
risorsa per un giornale: si può usare il
diritto d’autore in maniera mirata per fare
più traffico e portare nuovi lettori.
Permettere al pubblico di ripubblicare un
articolo – obbligandolo solo a citare la
fonte e la url di provenienza – significa
dare nuova vita al contenuto originario.
Sui blog ci saranno discussioni, ci sarà un
ritorno di immagine e magari si sarà
conquistata una fetta di pubblico in più».
intervista a Jaun Carlos de Martin – OTT 10
http://mag.wired.it/news/juan-carlos-de-martin-perche-gli-editori-
italiani-non-usano-il-creative-commons.html
21. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori: la resistenza interna dei giornalisti
«Non è più accettabile che parte della
redazione non lavori per il Web o che si
pretenda per questo una speciale
remunerazione. Non è più accettabile
l'atteggiamento, di sufficienza e sospetto,
con cui parte della redazione ha accolto
l'affermazione e il successo della web tv. Non
è più accettabile, e nemmeno possibile, che
l’edizione iPad non preveda il contributo di
alcun giornalista dell’edizione cartacea. Non
è più accettabile la riluttanza con la quale si
accolgono programmi di formazione alle
nuove tecnologie. Continuando così, non c'è
più futuro per la nostra professione. Tutto
ciò deve farci riflettere. Seriamente».
Lettera di De Bortoli ai giornalisiti del Corriere della Sera – SET 10
http://www.corriere.it/economia/10_settembre_30/lettera-de-
bortoli_2d41fc98-ccd0-11df-b9cd-00144f02aabe.shtml
22. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Dalla Carta al Web: un delicato equilibrio
«I giornali di carta lentamente spariranno,
soppiantati dalle edizioni elettroniche».
Il problema è che questo processo non è
attualmente sostenibile perché il segno più
alla voce online non compensa il segno
meno alla voce carta.
L'unica strada è quella di fare pagare i
contenuti online. Per farlo occorre non
perdere il treno dei tablet: «La diffusione di
iPad e altre piattaforme simili è
un'opportunità da non lasciarsi scappare.
Solo così l'informazione potrà tornare ad
essere redditizia»
Erik Willberg, professore della Norwegian School
of Management – “Newspaper, future and
change study” (ricerca presentatata al World
Editors Forum di Amburgo- OTT 10)
http://www.erikwilberg.no/Future_and_Change_study_2009final.pdf
23. Milano, 20-22 ottobre - Fieramilanocity
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Editori e giornalisti: abbracciare il cambiamento
«I giornalisti tradizionali, abituati a lavorare e
scrivere per decenni secondo paradigmi e
dinamiche tipiche della carta stampata - devono
uscire – e presto – dal retaggio secondo cui il Web
sia un media di serie B. Devono abbracciare il
cambiamento piuttosto che opporvi resistenza. I
mercati – d’altronde - parlano chiaro: il futuro
dell’informazione è digitale. È sul Web (e in ambito
Mobile, si pensi solo ad IPad e iPhone) che vanno
trovati e sperimentati al più presto nuovi e vincenti
modelli di business. Capaci di creare sinergie con il
cartaceo e trasformare l’attuale crisi dell’Editoria in
una nuova, grande opportunità. Anche per i
giornalisti. Il cui modo di lavorare – è vero – sta
mutando velocemente. Occorre imparare in fretta.
Ma guai a farne un alibi per abbassare la guardia. È
proprio sul Web – infatti – che la qualità dei
contenuti farà la differenza».
Massimo Mattone – Editoriale Internet Magazine – Novembre 2010