SlideShare a Scribd company logo
1 of 37
INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO
   Sistemi e Materiali innovativi per la conservazione
     del patrimonio Archeologico in Siti Sommersi




                                                         LEGNO 4



                  SIMPASS
           STORIA DEI MATERIALI

            Prof.ssa Philomène Gattuso
Nel mondo orientale, soprattutto in Cina e in Giappone, l'architettura lignea tradizionale è
tuttora diffusa accanto a quella di tipo moderno.

                                 Architettura tradizionale giapponese

Le caratteristiche dell'architettura tradizionale giapponese si possono vedere tutte visitando
qualunque tempio: austerità e metodi della costruzione, materiali leggeri e porosi, pareti
interne ed esterne molto sottili.

Gli occidentali, infatti, nel corso dei secoli hanno tradizionalmente scelto la pietra, forte e
resistente, per sopraffare la natura producendo strutture monumentali e torreggianti, mentre i
giapponesi volendo essere più in armonia con la natura, hanno scelto come materiale
predominante il legno.

Inoltre, mentre l'architettura occidentale spesso è stata caratterizzata da guglie e alte proiezioni
verticali mirate a mostrare la potenza di Dio, e dell'uomo, sulla natura, i templi e santuari del
Giappone di solito hanno una struttura orizzontale e spesso sono relativamente piccoli e
nascosti da alberi e altre componenti naturali.
Il Giappone è la patria del design minimalista. Mentre architetti occidentali hanno
tradizionalmente cercato di rendere i loro edifici interessanti con l'aggiunta di decorazioni
accessorie, organizzando moduli di diverse altezze, gli architetti giapponesi si sono impegnati a
rendere le loro strutture sublimi e misteriose cercando l'essenziale semplicità su un piano
orizzontale.
I          carpentieri           giapponesi
tradizionalmente        hanno       lavorato
maggiormente sulle parti esterne dei
loro edifici, mentre gli occidentali si
sono preoccupati di più degli arredi
interni. Infatti i luoghi di culto e le case
giapponesi tradizionalmente hanno
pochi mobili.

Prima che gli utensili elettrici azionati a
mano fossero introdotti nel paese, nel
1943, la cassetta degli attrezzi del
falegname giapponese conteneva 179
oggetti, per lo più strumenti di
lavorazione del legno.

I carpentieri giapponesi e asiatici
lavorano sulla parte esterna delle
strutture salendo su pali piuttosto che
utilizzando    ponteggi      di     tipo
occidentale.
Falegnami e architetti giapponesi utilizzano le loro competenze non per decorare la superficie
del legno, ma piuttosto per massimizzare l'effetto delle superfici disadorne.
Le variazioni sono realizzate con legni diversi e finiture.
Nelle falegnamerie giapponesi i pezzi di legno non sono accatastati in pile grandi, come nei
depositi occidentali, ma sono organizzate per colore e grana.
Gli accostamenti dei vari tipi di legno sono spesso gli stessi che si trovano in natura.
Non ci sono libri che insegnino la carpenteria, le abilità sono tramandate solo attraverso il
sistema dell'apprendistato.
Architettura giapponese, legno, terremoti
e fuoco
Solitamente si pensa che uno dei motivi
principali per cui il legno era dominante
nell'architettura giapponese rispetto alla
pietra è che le strutture in legno erano
meno vulnerabili ai terremoti.
Ma non è sempre così: anche strutture in
legno sono state spesso distrutte dai
terremoti, inoltre sono più vulnerabili al
fuoco e ai tifoni rispetto agli edifici in
pietra.
La pietra utilizzata nei castelli di Osaka,
Nagoya e in altri luoghi per respingere la
minaccia delle armi da fuoco europea,
spesso ha resistito a terremoti meglio di
templi e santuari di legno.
Per fornire una spiegazione migliore sul predominio del legno, Edward Morse nel 1885 ha
scritto: "La casa giapponese risponde mirabilmente alle esigenze della gente. Un edificio a prova
di fuoco è sicuramente oltre i mezzi della maggioranza delle persone, come in effetti è anche per
noi, così non avendo la possibilità di costruire una dimora, per necessità costruiscono una casa la
cui stessa struttura consente di essere rapidamente demolita nel percorso di un incendio e poi
facilmente ricostruita“.

"Tegole, pareti mobili e anche i soffitti possono essere rapidamente smontati e portati via" ha
scritto Morse. "La copertura è rapidamente spogliata di tegole e tavole, e la struttura rimanente
è di lenta combustione per le fiamme. Gli sforzi dei vigili del fuoco, nel contrastare il progredire di
un incendio, consistono principalmente nell'abbattere queste strutture regolabili e in tal senso è
interessante registrare il fatto curioso che spesso i getti d'acqua non sono rivolti sulle fiamme,
ma sugli uomini impegnati a smontare l'edificio!”

L'utilizzo di materiali leggeri era, quindi, in parte la risposta alla frequenza dei terremoti, in parte
dovuta agli incendi e in parte dovuta alla traduzione dell'insegnamento Buddhista secondo cui
ogni cosa ha una natura effimera, transitoria, caduca (questa filosofia tuttavia non si concretizza
nell'architettura di paesi come India, Cina e Corea, i tre paesi da cui il Buddhismo è arrivato in
Giappone, fatto questo che dimostra che i giapponesi sono sempre stati in grado di arricchire le
varie influenze con elementi distintivi propri).
Gojunoto è una pagoda antisismica eretta nel
1407 a Nara.

I cinque piani oscillano in fase opposte quando
ci sono scosse di terremoto, impedendo alla
struttura di spezzarsi.

Le stesse tecniche sono utilizzate in edifici
moderni.

La pagoda Yasaka a Kyoto è sopravvissuta a più
di cinque secoli di terremoti.

Durante un tremore l'intero edificio oscilla e
ogni sezione si muove intorno ad una colonna
indipendente di ancoraggio centrale.

Gli scienziati stanno studiando questa pagoda
per poter rendere più sicure le moderne
costruzioni antisismiche.
Architettura giapponese e Meteorologia
Le case tradizionali sono state costruite più per contrastare il calore estivo piuttosto che il freddo
invernale, partendo dal presupposto che i residenti potevano combattere il freddo coprendosi
maggiormente. Quindi sono state costruite con materiali leggeri, legno, bambù, paglia e carta
che forniscono poco isolamento ma che permettono alle brezze di entrare, favorendo la
circolazione dell'aria e la dissipazione del calore. Nei vecchi tempi alcune case, in inverno, erano
così fredde che i bambini andavano fuori a giocare per riscaldarsi.
Alcuni edifici giapponesi sono stati costruiti per
rispondere       alle   mutevoli       condizioni
atmosferiche. Il Tempio Shosoin (a destra), ad
esempio, archivio del tesoro imperiali a Nara,
ha un tetto costituito da travi triangolari che si
espandono durante la pioggia per proteggere
l'interno dalla pioggia e si contraggono con il
caldo secco per favorire la ventilazione.

Case e tetti molto sporgenti offrono protezione dalle forti piogge monsoniche. Durante la calda
e umida estate giapponese, la gente ama mantenere la calma, creando l'illusione di freschezza
con il suono dell'acqua corrente e del vento con campanelli che suonano alla minima brezza.
Sviluppo dell'Architettura in legno

Le costruzione in pietra non mancano: sono state infatti utilizzate sofisticate tecniche per
costruire soprattutto ponti e tombe. Ma nonostante questo, non è rimasto un solo esempio di
antico edificio di pietra.
"Lo sviluppo precoce della metallurgia giapponese può aiutarci a comprendere il loro uso
precoce di legno" scrive Boorstin. La pietra può essere lavorata con la pietra, mentre la
lavorazione del legno e delle costruzioni in legno richiede strumenti di ferro. Attrezzi di ferro,
basati su prototipi portati dal continente asiatico, erano già ampiamente in uso quando
l'architettura giapponese cominciò nell'era primitiva Yayoi (300 aC - 300 dC).

Un'altra componente importante è stata l'abbondanza di alberi di cipresso, un legno tenero,
facile da tagliare. I primi carpentieri giapponesi non hanno nemmeno dovuto sviluppare seghe a
taglio trasversale o piano, necessarie nei boschi con grani irregolari. Il cipresso ha anche una
trama accattivante ideale per superfici disadorne.

Con il 16° secolo la tipica casa giapponese raggiunge elaborati livelli di falegnameria, col
pavimento sollevato da terra, poggiato su pali posati sulle fondamenta di pietra, che
consentivano alla struttura di fluttuare in caso di un terremoto. Questo stile di casa è ancora
dominante oggi nelle aree rurali.
Case tradizionali

La casa rurale nel secolo diciannovesimo era influenzata dal buddhismo zen: semplice, austera
ed elegante. Caratteristiche comuni comprendono un piano scomponibile creato da schermi
mobili e l'uso dei legnami indigeni, paglia, bambù e carta. Le case con grandi cortili erano
circondate da mura per la privacy.
I tipi di abitazioni tradizionali sono le case di paglia Minka, le residenze dei samurai, le case da
thè, le trattorie tipiche, i rifugi di montagna e i ritiri Haokone.
Stili unici di architettura hanno preso forma nel periodo Heian (794-1185). I palazzi e le case
costruite durante questo periodo avevano elaborate sale di ricevimento, giardini scolpiti e travi
in legno poggianti su pilastri. L'interno aveva pavimenti in legno con divisori fissi, schermi singoli
e pieghevoli, tatami e altri materiali leggeri che permettevano di definire e modificare gli spazi
liberamente.
La casa giapponese tradizionale, come lo conosciamo oggi, ha le sue origini nelle case dei ricchi
agricoltori nei primi anni del periodo Edo (1603-1868) costruite con strumenti e metodi
importati dalla Corea e Cina.
L'interno ha pavimenti in legno con divisori fissi.

La casa tradizionale giapponese è costruita su un'intelaiatura di pali e travi di legno su cui si
inseriscono le pareti esterne, costituite da pannelli scorrevoli in legno e carta di riso che
permettono di areare e ventilare i locali.
Lo spazio interno è organizzato in modo semplice e con ampia flessibilità grazie all'utilizzo di
pannelli e pareti scorrevoli che permettono di trasformarlo in base alle esigenze e alle ore del
giorno.
Case con tetti di paglia

Le case coloniche Minka, a più piani, con tetto di paglia venivano progettate con scopi
utilitaristici per grandi famiglie allargate con 40 o più persone, che vivevano ai piani alti, mentre
gli animali domestici erano tenuti al piano inferiore. Il calore e la luce erano forniti dal fuoco di
un camino centrale nel piano conosciuto come irori. La mancanza di finestre rendeva l'interno
simile a una caverna. Il posto migliore per vedere queste case è Shirakawamura. Queste
costruzioni sono anche chiamate gassho-zukuti, in riferimento al fatto che sembrano braccia
nell'atto di pregare.


Edificate con un impegno comune, soprattutto dai seguaci della setta del buddhismo
Jodoshinshu, le gassho-zukuti erano in genere costruite con tavolette non verniciate, con pareti
di fango e senza usare un solo chiodo.

I tetti di paglia possono avere fino a un metro di spessore ed erano intrecciati a mano e legati
alle travi della casa con corde di paglia. Si estendevano quasi fino a terra e le finestre erano solo
nella parte anteriore e posteriore delle case. Le case di grandi dimensioni erano a quattro piani
inclusi gli spazi per l'allevamento dei bachi da seta.

Ai giorni nostri i tetti di paglia sono sostituiti ogni 30 o 40 anni, di solito in aprile. Il lavoro deve
essere fatto rapidamente, in modo che la casa non sia danneggiata dalla pioggia. Fino a 500
persone partecipano a sostituire un unico tetto. Con tutto questo lavoro il costo può arrivare
fino a 170.000 Euro. Ogni anno vengono ristrutturate in questo modo tre o quattro case, con il
generoso assorbimento dei costi da parte del governo.
Caratteristiche di una casa tradizionale

Una casa tradizionale giapponese oggi è di legno con
pavimenti in tatami (copertura per pavimenti
composta di 5 cm. di spessore di paglia pressata,
rivestita da pannelli di canne), porte scorrevoli shoji,
pareti in legno, porte laccate, muri di argilla, soffitto a
cassettoni, un tetto di tegole, muri di legno e gesso.
I giapponesi hanno inventato porte e pareti scorrevoli.
Nelle case tradizionali le pareti scorrevoli sono di
carta pesante, separano una stanza da un'altra e
possono essere aperte o rimosse per creare un unico
grande ambiente. Alcune case hanno muri spessi solo
in inverno che possono essere sostituiti con quelli
estivi sottili.

Molte case hanno gli shoji (schermi scorrevoli di carta pesante) al posto delle pareti.
Gli Shoji diffondono una luce morbida e naturale.
Casa del thè

Nel periodo Ashikaga (1338-1573), le classi superiori amavano sedere con gli amici in un
ambiente del tutto separato dalle preoccupazioni della vita, ascoltando il suono dolce
dell'acqua. I membri dell'aristocrazia crearono speciali sale da thè nei loro palazzi o case da thè
nei loro giardini, costruzioni in apparenza semplici, ma progettate con estrema cura in ogni
dettaglio. I Daimyo (la carica feudale più importante) tennero importanti riunioni proprio nelle
case da thé, spesso realizzate per mostrare la loro ricchezza.

L'idea era quella di creare un'atmosfera di calma e di meditazione. Le case progettate dal grande
architetto del 15° secolo Senno Rikyu (1522-1591) erano piccole con un tetto di bambù, pareti
nude, porte scorrevoli di carta traslucida bianca e pilastri in legno. L'unico ornamento era un
cartiglio di calligrafia appeso o una composizione floreale nel tokonoma, la nicchia destinata ai
fiori o all'esposizione di un'opera d'arte.

L'obiettivo era di creare qualcosa di simile alla capanna di un eremita con un senso di Wabi
(gusto tranquillo) e Shibumi (sobrietà). Anche il percorso per arrivare alla casa da thè era curato
con particolare attenzione per preparare lo spirito alla cerimonia.
Santuari shintoisti

I santuari Shintoisti consistono in un edificio circondato da alberi.
Queste costruzioni erano realizzate per armonizzare con la natura circostante. Spesso di piccole
dimensioni, a volte inseriti dentro alberi, risultano anche difficili da vedere. Niente a che vedere
con le grandi cattedrali occidentali.
In Giappone ci sono circa 80.000 santuari Shinto. Quasi ogni quartiere ne ha uno.Agli albori dello
shintoismo non vi erano santuari. I fedeli si raccoglievano per semplici riti eseguiti in prossimità
di oggetti sacri come gli alberi di sakaki (ora presenti in ogni santuario). I più antichi santuari
shintoisti erano luoghi contrassegnati con corde speciali (shimenawa) e strisce di carta bianca
(gohei). Recinzioni e cancelli Torii (ora caratteristiche comuni a tutti i santuari) sono state
introdotti in seguito.
I santuari shintoisti hanno varie forme e dimensioni. L'architettura della maggior parte di loro si
crede che sia basata su quella dei magazzini e delle abitazioni in legno dei tempi preistorici. I
santuari che rispettano rigorosamente l'architettura di questi antichi edifici sono definiti in stile
"puro".
Il miglior esempio di stile "puro" è il santuario di Ise, l più venerato tra tutti i santuari del
Giappone.
I frammenti di legno degli edifici distrutti vengono distribuiti come reliquie in tutto il Giappone.
santuario di Ise
Il Santuario di Ise (伊勢神宮 Ise-jingū), situato nella città di Ise, è il più importante santuario
scintoista del Giappone ed è uno dei migliori esempi di architettura tradizionale giapponese.
Fondato nel 690 dC, è stato ricostruito ogni 20 anni (con alcune eccezioni), con una procedurà
che è metà rito e metà ricostruzione vera e propria.
Dedicato alla dea scintoista Ise è composto da strutture austere di hinoke (Cipresso
giapponese) in quello che si dice sia lo stile più puro e più semplice dell'architettura shintoista.

La sua storia è ricca di fascino e mistero. Si racconta che esso sia sorto all'interno del "Sacro
Bosco di Ise Jingu," un fitto bosco di cipressi giapponesi (hinoki) che copre 5500 ettari.
In tempi remoti questi cipressi erano considerati sacri ed adorati come divinità.
Successivamente, uno di questi alberi “speciali” fu tagliato e intorno al suo tronco fu edificato
il santuario.
In realtà il Santuario è costituito da più di un centinaio di templi autonomi, ognuno dei quali
circondato da decine di ettari di foresta.
Gli edifici hanno la forma del tradizionale deposito di riso. Le colonne di sostegno passano
attraverso un piano rialzato e sono inserite direttamente nel terreno. Rispondendo più a principi
naturali che a quelli architettonici, queste colonne sono molto più spesse di quanto sia
necessario per sostenere la struttura. Infatti hanno la forma e lo spessore di un albero vivo e
sono collocati nel terreno per aspirare l'umidità proprio come un albero vivo.

Non sono stati utilizzati chiodi, solo tasselli e giunti di collegamento. Il tetto è di paglia, il legno
non è verniciato, mostra la bellezza selvaggia della trama naturale del cipresso.
Principali edifici Shinto


All'interno del santuario si possono
trovare:

1) il santuario (Haiden), un luogo di
culto dove si prega
2) il santuario principale (Honden),
vale a dire un luogo sacro inibito ai
laici, dove si ritiene risieda il kami
(l'oggetto di venerazione) del
santuario.
3) un padiglione a capanna, per la
purificazion dei fedeli, dove la
gente lava le mani e la bocca con
acqua prelevata da un bacino
(chozuya).
Caratteristiche dei santuari shintoisti

Caratteristiche dei santuari in stile "puro" sono le colonne e le pareti in legno naturale (in
contrasto con quelli dipinti di rosso e bianco), tetti di paglia, le corna (Chigi) che sporgono dalla
sommità del tetto.

La maggior parte dei santuari hanno elementi dell'architettura cinese che sono stati inseriti nei
santuari dopo che il buddhismo fu introdotto in Giappone nel 6° secolo. Queste caratteristiche
"cinesi" includono le colorazioni in rosso, pareti e colonne bianchi, tetti di tegole, gronde
rovesciate e sculture dettagliate e ornamenti del sottogronda.

Funi speciali e nappe pendenti (shimenawa) e strisce di carta bianca (gohei) risalgono ai tempi
antichi quando venivano usate per delimitare i luoghi sacri.
Le Shimenawa sono state tradizionalmente collocate sopra l'ingresso dei templi principali per
segnalare il luogo come sacro. Possono essere enormi: le corde possono pesare 200 kg e le
nappe, che assomigliano a fasci di essiccazione del riso, misurano anche 1,5 metri di altezza.
Sono messe in atto con una gru.

Le corde più larghe sono al santuario di Izumo, uno dei più antichi del Giappone. Pesano sei
tonnellate, sono fatte con fili intrecciati di paglia di riso. Versioni più piccole di queste corde
sono conservate in quasi tutti i santuari shintoisti per allontanare gli spiriti maligni. La corda più
grande del mondo è di 15 metri di lunghezza, 5 metri di diametro, è stata realizzata in paglia di
riso per il festival annuale di Naha a Okinawa nel mese di ottobre del 1995.
L'ingresso dei santuari spesso è protetto da statue in pietra di leoni cinesi o cani coreani. Queste
statue di aspetto minaccioso di solito appaiono in coppia. Su un lato della porta una ha la bocca
aperta, sputando buona fortuna. Sull'altro lato l'altra, con la bocca chiusa, cattura il male.
Porte Torii
Un cancello rosso arancio Torii segnala che si sta per
entrare in un luogo sacro.
Spesso i grandi santuari hanno molte porte Torii.
Le porte antiche erano di cipresso colorato, in seguito
sono state realizzate anche in legno, pietra, bronzo o
persino cemento. Una porta dipinta in rosso mostra
l'influenza cinese-buddhista.
Templi buddhisti

In Giappone ci sono circa 70.000 templi buddhisti (mentre i luoghi di culto shintoisti sono
definiti santuari). Un tempio contiene generalmente un'immagine di Buddha e ha un posto dove
i buddhisti praticano attività devozionali. Spesso sono utilizzati come luoghi per la meditazione
silenziosa, mentre molti atti di culto e di devozione avvengono davanti a un altare privato in
casa.
Templi buddisti sono in genere gruppi di edifici, il cui numero e dimensione dipende
dall'importanza del tempio. Quelli più piccoli hanno una sala e una casa per un monaco
residente. Alcuni templi comprendono anche un cimitero.

L'architettura dei templi buddhisti è influenzata dall'architettura di Corea e Cina, i due paesi che
hanno introdotto il Buddhismo in Giappone.

I primi templi buddhisti giapponesi consistevano di pagode, che sono stati modellate in stile
cinese (a loro volta erano stati modellate sulle stupa indiane). Col passare del tempo queste
pagode divennero parte di un complesso di grandi dimensioni con molti edifici.

I templi buddisti costruiti nel 7° secolo sono caratterizzati da colonne rosse, grondaie sostenute
e decorate da immagini di animali mitologici scolpiti in strati di tessuto di canapa incollati tra
loro e ricoperti di vernice, oppure in bronzo.

Purtroppo non restano esempi di questo stile originale che aveva una forte influenza indiana.
Tipi di templi e di edifici buddhisti

Ci sono tre tipi principali di templi
buddhisti:
1) stile giapponese (wayo),
2) stile Grande Buddha (daibutsuyo),
3) stile cinese (karayo).
Questi a loro volta, variano secondo
la scuola buddhista e il periodo
storico in cui sono stati costruiti.

La sala principale (Kondo o Hondo) si
trova di solito al centro del tempio.
All'interno ci sono immagini del
Buddha, altre immagini, un altare o
altari con vari oggetti e lo spazio per i
monaci e fedeli. La sala principale è a
volte collegata ad una sala di
conferenze.
Altri edifici includono una sala
conferenze (Kodo), dove i monaci si
riuniscono per studiare e cantare i
sutra, il depositario dei sutra (Kyozo), un
luogo in cui sono tenute le scritture
buddhiste, spesso a forma di casetta di
legno su palafitte; ci sono poi gli edifici
dove vivono e lavorano i monaci.

I templi più grandi spesso hanno
apposite sale dove sono conservati ed
esposti i tesori.
Alcuni hanno anche una pagoda.
L’edificio di legno più antico del mondo




Una sala di un tempio buddista di Nara potrebbe essere la più antica struttura lignea del mondo
ancora in uso, più vecchia di un secolo dell’Hōryū-ji (法隆寺), costruito tra il 600 e il 700.
Lo afferma un esperto di dendrocronologia, il metodo di datazione delle piante basato sulla
misurazione dei loro anelli di accrescimento
Secondo lo studio condotto da Mitsutani Takumi, visiting professor presso il Research Institute
for Humanity and Nature (総合地球環境学研究所, Sōgō Chikyūkankyō-gaku Kenkyūsha) di
Kyoto, il legno di cipresso giapponese del tetto della Zenshitsu (sala zen) del tempio Gangō-ji (
元興寺) risale all’anno 586.
Mitsutani sostiene che le sue ricerche indicano che la struttura della sala è stata realizzata 100
anni prima del tempio Hōryū-ji in Ikaruga (prefettura di Nara), fino ad oggi considerato l’edificio
ligneo più antico del mondo.
I nuovi studi dimostrano che il Gangō-ji, ex tempio Asukadera di Asuka (prefettura di Nara), sia
stato trasferito a Nara dopo che la città divenne capitale nel 710 dove prese il nome di Gangō-ji.
Prima si pensava che il tempio fosse stato costruito direttamente nella nuova sede nel 718,
ma stando a Mitsutani, la struttura della Zenshitsu proviene dal sito di Asuka.
Il tempio originale fu quindi diviso in due: un Gangō-ji nell'area della città di Chiun-cho, ed un
altro Gangō-ji nell'area di Shibanoshin-ya-cho. Il Chuin-cho Gangō-ji è diventato patrimonio
dell'Umanità ed è degno di nota per il suo Kondō (sala principale) e lo Zenshitsu (la sala per la
meditazione zen).

Nel 2000, Mitsutani ha esaminato dei pezzi di legno rimossi dalla Zenshitsu nella metà degli anni
’40 per dei restauri.
Il ricercatore ha scoperto che quel legno proviene da alberi abbattuti nel 582.
Le sue ultime ricerche si riferiscono ad una trave orizzontale in legno ancora in uso.
Nel 2007, ha scattato delle foto a tutto il tetto della sala con una fotocamera digitale e
successivamente ha analizzato gli anelli del legno al computer.
Il legno della trave orizzontale è risultato essere il più vecchio.
Stando al “Nihon Shoki” (日本書紀, Annali del Giappone), compilato nel 720, gli alberi usati per
la costruzione dell’Asukadera furono abbattuti nel 590.

La sala misura 26,8 metri da est-ovest e 12,8 metri da nord-sud, ed è alta 8,4 metri.

La struttura è ad un piano, ed è designata come Tesoro Nazionale.
tempio Gangō-ji
http://www.giapponizzati.com/2010/08/20/gangoji-temple-la-struttura-in-legno-piu-antica/
tempio buddista di Nara


       tempio Hōryū-ji in Ikaruga



http://www.cultorweb.com/Arch_JPN/AJC2.ht
ml

More Related Content

What's hot

Timber as a Building Material.pptx
Timber as a Building Material.pptxTimber as a Building Material.pptx
Timber as a Building Material.pptxSravaniKaruturi2
 
Architecture houses
Architecture  housesArchitecture  houses
Architecture housesjcmrarejob
 
Lec 7 early christian architecture
Lec 7 early christian architectureLec 7 early christian architecture
Lec 7 early christian architectureDivyanshi Trivedi
 
3. gothic architecture
3. gothic architecture3. gothic architecture
3. gothic architectureMartin Brown
 
Hoa1 lecture 6 early christian architecture
Hoa1 lecture 6 early christian architectureHoa1 lecture 6 early christian architecture
Hoa1 lecture 6 early christian architectureCarla Faner
 
Early christian architecture
Early christian architectureEarly christian architecture
Early christian architectureGoby Cracked
 
Art and architecture powerpoint
Art and architecture powerpointArt and architecture powerpoint
Art and architecture powerpointbmorin54
 
[Fletcher] history of architecture
[Fletcher] history of architecture [Fletcher] history of architecture
[Fletcher] history of architecture Vishvendu pandey
 
Comparison between early christian and byzantine architecture
Comparison between early christian and byzantine architectureComparison between early christian and byzantine architecture
Comparison between early christian and byzantine architectureNguyễn Việt
 
Mesopotamia
MesopotamiaMesopotamia
MesopotamiaZue UP
 
Introduction to Early Christian and Byzantine
Introduction to Early Christian and ByzantineIntroduction to Early Christian and Byzantine
Introduction to Early Christian and ByzantineAmal Shah
 
Arquitectura en madera presentación - copia
Arquitectura en madera   presentación - copiaArquitectura en madera   presentación - copia
Arquitectura en madera presentación - copiaSindy Parra
 
Ancient Roman Architecture
Ancient  Roman  ArchitectureAncient  Roman  Architecture
Ancient Roman Architectureguestf607233
 
Japanese architectural style
Japanese architectural styleJapanese architectural style
Japanese architectural styleDiana Draganova
 

What's hot (20)

Prehistoric Culture & Shelter
Prehistoric Culture & ShelterPrehistoric Culture & Shelter
Prehistoric Culture & Shelter
 
Timber as a Building Material.pptx
Timber as a Building Material.pptxTimber as a Building Material.pptx
Timber as a Building Material.pptx
 
Architecture houses
Architecture  housesArchitecture  houses
Architecture houses
 
Timber
TimberTimber
Timber
 
Lec 7 early christian architecture
Lec 7 early christian architectureLec 7 early christian architecture
Lec 7 early christian architecture
 
3. gothic architecture
3. gothic architecture3. gothic architecture
3. gothic architecture
 
Hoa1 lecture 6 early christian architecture
Hoa1 lecture 6 early christian architectureHoa1 lecture 6 early christian architecture
Hoa1 lecture 6 early christian architecture
 
Early christian architecture
Early christian architectureEarly christian architecture
Early christian architecture
 
Art and architecture powerpoint
Art and architecture powerpointArt and architecture powerpoint
Art and architecture powerpoint
 
[Fletcher] history of architecture
[Fletcher] history of architecture [Fletcher] history of architecture
[Fletcher] history of architecture
 
Comparison between early christian and byzantine architecture
Comparison between early christian and byzantine architectureComparison between early christian and byzantine architecture
Comparison between early christian and byzantine architecture
 
Mesopotamia
MesopotamiaMesopotamia
Mesopotamia
 
Introduction to Early Christian and Byzantine
Introduction to Early Christian and ByzantineIntroduction to Early Christian and Byzantine
Introduction to Early Christian and Byzantine
 
Arquitectura en madera presentación - copia
Arquitectura en madera   presentación - copiaArquitectura en madera   presentación - copia
Arquitectura en madera presentación - copia
 
Egyptian architecture
Egyptian architectureEgyptian architecture
Egyptian architecture
 
Maison carree
Maison carree Maison carree
Maison carree
 
Early christian architecture
Early christian architectureEarly christian architecture
Early christian architecture
 
Roman architecture
Roman architectureRoman architecture
Roman architecture
 
Ancient Roman Architecture
Ancient  Roman  ArchitectureAncient  Roman  Architecture
Ancient Roman Architecture
 
Japanese architectural style
Japanese architectural styleJapanese architectural style
Japanese architectural style
 

Viewers also liked (6)

Legno - 5
Legno - 5Legno - 5
Legno - 5
 
Materiali lapidei 1
Materiali lapidei 1Materiali lapidei 1
Materiali lapidei 1
 
UD2 materiali lapidei
UD2   materiali lapideiUD2   materiali lapidei
UD2 materiali lapidei
 
I leganti
I legantiI leganti
I leganti
 
Legno - 2
Legno - 2Legno - 2
Legno - 2
 
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

More from STORIA DEI MATERIALI. Materiale didattico (6)

Materiali lapidei artificiali 4 - Architettura romana
Materiali lapidei artificiali 4 - Architettura romanaMateriali lapidei artificiali 4 - Architettura romana
Materiali lapidei artificiali 4 - Architettura romana
 
Materiali lapidei 3 - Architettura romana
Materiali lapidei 3 - Architettura romanaMateriali lapidei 3 - Architettura romana
Materiali lapidei 3 - Architettura romana
 
Materiali lapidei 2 - Il vetro
Materiali lapidei 2 - Il vetroMateriali lapidei 2 - Il vetro
Materiali lapidei 2 - Il vetro
 
Legno - 6
Legno - 6Legno - 6
Legno - 6
 
Legno - 3
Legno - 3Legno - 3
Legno - 3
 
Programma e introduzione
Programma e introduzioneProgramma e introduzione
Programma e introduzione
 

Recently uploaded

Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 

Recently uploaded (18)

Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 

Legno - 4

  • 1. INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Sistemi e Materiali innovativi per la conservazione del patrimonio Archeologico in Siti Sommersi LEGNO 4 SIMPASS STORIA DEI MATERIALI Prof.ssa Philomène Gattuso
  • 2. Nel mondo orientale, soprattutto in Cina e in Giappone, l'architettura lignea tradizionale è tuttora diffusa accanto a quella di tipo moderno. Architettura tradizionale giapponese Le caratteristiche dell'architettura tradizionale giapponese si possono vedere tutte visitando qualunque tempio: austerità e metodi della costruzione, materiali leggeri e porosi, pareti interne ed esterne molto sottili. Gli occidentali, infatti, nel corso dei secoli hanno tradizionalmente scelto la pietra, forte e resistente, per sopraffare la natura producendo strutture monumentali e torreggianti, mentre i giapponesi volendo essere più in armonia con la natura, hanno scelto come materiale predominante il legno. Inoltre, mentre l'architettura occidentale spesso è stata caratterizzata da guglie e alte proiezioni verticali mirate a mostrare la potenza di Dio, e dell'uomo, sulla natura, i templi e santuari del Giappone di solito hanno una struttura orizzontale e spesso sono relativamente piccoli e nascosti da alberi e altre componenti naturali. Il Giappone è la patria del design minimalista. Mentre architetti occidentali hanno tradizionalmente cercato di rendere i loro edifici interessanti con l'aggiunta di decorazioni accessorie, organizzando moduli di diverse altezze, gli architetti giapponesi si sono impegnati a rendere le loro strutture sublimi e misteriose cercando l'essenziale semplicità su un piano orizzontale.
  • 3. I carpentieri giapponesi tradizionalmente hanno lavorato maggiormente sulle parti esterne dei loro edifici, mentre gli occidentali si sono preoccupati di più degli arredi interni. Infatti i luoghi di culto e le case giapponesi tradizionalmente hanno pochi mobili. Prima che gli utensili elettrici azionati a mano fossero introdotti nel paese, nel 1943, la cassetta degli attrezzi del falegname giapponese conteneva 179 oggetti, per lo più strumenti di lavorazione del legno. I carpentieri giapponesi e asiatici lavorano sulla parte esterna delle strutture salendo su pali piuttosto che utilizzando ponteggi di tipo occidentale.
  • 4. Falegnami e architetti giapponesi utilizzano le loro competenze non per decorare la superficie del legno, ma piuttosto per massimizzare l'effetto delle superfici disadorne. Le variazioni sono realizzate con legni diversi e finiture. Nelle falegnamerie giapponesi i pezzi di legno non sono accatastati in pile grandi, come nei depositi occidentali, ma sono organizzate per colore e grana. Gli accostamenti dei vari tipi di legno sono spesso gli stessi che si trovano in natura. Non ci sono libri che insegnino la carpenteria, le abilità sono tramandate solo attraverso il sistema dell'apprendistato. Architettura giapponese, legno, terremoti e fuoco Solitamente si pensa che uno dei motivi principali per cui il legno era dominante nell'architettura giapponese rispetto alla pietra è che le strutture in legno erano meno vulnerabili ai terremoti. Ma non è sempre così: anche strutture in legno sono state spesso distrutte dai terremoti, inoltre sono più vulnerabili al fuoco e ai tifoni rispetto agli edifici in pietra. La pietra utilizzata nei castelli di Osaka, Nagoya e in altri luoghi per respingere la minaccia delle armi da fuoco europea, spesso ha resistito a terremoti meglio di templi e santuari di legno.
  • 5. Per fornire una spiegazione migliore sul predominio del legno, Edward Morse nel 1885 ha scritto: "La casa giapponese risponde mirabilmente alle esigenze della gente. Un edificio a prova di fuoco è sicuramente oltre i mezzi della maggioranza delle persone, come in effetti è anche per noi, così non avendo la possibilità di costruire una dimora, per necessità costruiscono una casa la cui stessa struttura consente di essere rapidamente demolita nel percorso di un incendio e poi facilmente ricostruita“. "Tegole, pareti mobili e anche i soffitti possono essere rapidamente smontati e portati via" ha scritto Morse. "La copertura è rapidamente spogliata di tegole e tavole, e la struttura rimanente è di lenta combustione per le fiamme. Gli sforzi dei vigili del fuoco, nel contrastare il progredire di un incendio, consistono principalmente nell'abbattere queste strutture regolabili e in tal senso è interessante registrare il fatto curioso che spesso i getti d'acqua non sono rivolti sulle fiamme, ma sugli uomini impegnati a smontare l'edificio!” L'utilizzo di materiali leggeri era, quindi, in parte la risposta alla frequenza dei terremoti, in parte dovuta agli incendi e in parte dovuta alla traduzione dell'insegnamento Buddhista secondo cui ogni cosa ha una natura effimera, transitoria, caduca (questa filosofia tuttavia non si concretizza nell'architettura di paesi come India, Cina e Corea, i tre paesi da cui il Buddhismo è arrivato in Giappone, fatto questo che dimostra che i giapponesi sono sempre stati in grado di arricchire le varie influenze con elementi distintivi propri).
  • 6. Gojunoto è una pagoda antisismica eretta nel 1407 a Nara. I cinque piani oscillano in fase opposte quando ci sono scosse di terremoto, impedendo alla struttura di spezzarsi. Le stesse tecniche sono utilizzate in edifici moderni. La pagoda Yasaka a Kyoto è sopravvissuta a più di cinque secoli di terremoti. Durante un tremore l'intero edificio oscilla e ogni sezione si muove intorno ad una colonna indipendente di ancoraggio centrale. Gli scienziati stanno studiando questa pagoda per poter rendere più sicure le moderne costruzioni antisismiche.
  • 7. Architettura giapponese e Meteorologia Le case tradizionali sono state costruite più per contrastare il calore estivo piuttosto che il freddo invernale, partendo dal presupposto che i residenti potevano combattere il freddo coprendosi maggiormente. Quindi sono state costruite con materiali leggeri, legno, bambù, paglia e carta che forniscono poco isolamento ma che permettono alle brezze di entrare, favorendo la circolazione dell'aria e la dissipazione del calore. Nei vecchi tempi alcune case, in inverno, erano così fredde che i bambini andavano fuori a giocare per riscaldarsi. Alcuni edifici giapponesi sono stati costruiti per rispondere alle mutevoli condizioni atmosferiche. Il Tempio Shosoin (a destra), ad esempio, archivio del tesoro imperiali a Nara, ha un tetto costituito da travi triangolari che si espandono durante la pioggia per proteggere l'interno dalla pioggia e si contraggono con il caldo secco per favorire la ventilazione. Case e tetti molto sporgenti offrono protezione dalle forti piogge monsoniche. Durante la calda e umida estate giapponese, la gente ama mantenere la calma, creando l'illusione di freschezza con il suono dell'acqua corrente e del vento con campanelli che suonano alla minima brezza.
  • 8.
  • 9. Sviluppo dell'Architettura in legno Le costruzione in pietra non mancano: sono state infatti utilizzate sofisticate tecniche per costruire soprattutto ponti e tombe. Ma nonostante questo, non è rimasto un solo esempio di antico edificio di pietra. "Lo sviluppo precoce della metallurgia giapponese può aiutarci a comprendere il loro uso precoce di legno" scrive Boorstin. La pietra può essere lavorata con la pietra, mentre la lavorazione del legno e delle costruzioni in legno richiede strumenti di ferro. Attrezzi di ferro, basati su prototipi portati dal continente asiatico, erano già ampiamente in uso quando l'architettura giapponese cominciò nell'era primitiva Yayoi (300 aC - 300 dC). Un'altra componente importante è stata l'abbondanza di alberi di cipresso, un legno tenero, facile da tagliare. I primi carpentieri giapponesi non hanno nemmeno dovuto sviluppare seghe a taglio trasversale o piano, necessarie nei boschi con grani irregolari. Il cipresso ha anche una trama accattivante ideale per superfici disadorne. Con il 16° secolo la tipica casa giapponese raggiunge elaborati livelli di falegnameria, col pavimento sollevato da terra, poggiato su pali posati sulle fondamenta di pietra, che consentivano alla struttura di fluttuare in caso di un terremoto. Questo stile di casa è ancora dominante oggi nelle aree rurali.
  • 10. Case tradizionali La casa rurale nel secolo diciannovesimo era influenzata dal buddhismo zen: semplice, austera ed elegante. Caratteristiche comuni comprendono un piano scomponibile creato da schermi mobili e l'uso dei legnami indigeni, paglia, bambù e carta. Le case con grandi cortili erano circondate da mura per la privacy. I tipi di abitazioni tradizionali sono le case di paglia Minka, le residenze dei samurai, le case da thè, le trattorie tipiche, i rifugi di montagna e i ritiri Haokone. Stili unici di architettura hanno preso forma nel periodo Heian (794-1185). I palazzi e le case costruite durante questo periodo avevano elaborate sale di ricevimento, giardini scolpiti e travi in legno poggianti su pilastri. L'interno aveva pavimenti in legno con divisori fissi, schermi singoli e pieghevoli, tatami e altri materiali leggeri che permettevano di definire e modificare gli spazi liberamente. La casa giapponese tradizionale, come lo conosciamo oggi, ha le sue origini nelle case dei ricchi agricoltori nei primi anni del periodo Edo (1603-1868) costruite con strumenti e metodi importati dalla Corea e Cina. L'interno ha pavimenti in legno con divisori fissi. La casa tradizionale giapponese è costruita su un'intelaiatura di pali e travi di legno su cui si inseriscono le pareti esterne, costituite da pannelli scorrevoli in legno e carta di riso che permettono di areare e ventilare i locali. Lo spazio interno è organizzato in modo semplice e con ampia flessibilità grazie all'utilizzo di pannelli e pareti scorrevoli che permettono di trasformarlo in base alle esigenze e alle ore del giorno.
  • 11. Case con tetti di paglia Le case coloniche Minka, a più piani, con tetto di paglia venivano progettate con scopi utilitaristici per grandi famiglie allargate con 40 o più persone, che vivevano ai piani alti, mentre gli animali domestici erano tenuti al piano inferiore. Il calore e la luce erano forniti dal fuoco di un camino centrale nel piano conosciuto come irori. La mancanza di finestre rendeva l'interno simile a una caverna. Il posto migliore per vedere queste case è Shirakawamura. Queste costruzioni sono anche chiamate gassho-zukuti, in riferimento al fatto che sembrano braccia nell'atto di pregare. Edificate con un impegno comune, soprattutto dai seguaci della setta del buddhismo Jodoshinshu, le gassho-zukuti erano in genere costruite con tavolette non verniciate, con pareti di fango e senza usare un solo chiodo. I tetti di paglia possono avere fino a un metro di spessore ed erano intrecciati a mano e legati alle travi della casa con corde di paglia. Si estendevano quasi fino a terra e le finestre erano solo nella parte anteriore e posteriore delle case. Le case di grandi dimensioni erano a quattro piani inclusi gli spazi per l'allevamento dei bachi da seta. Ai giorni nostri i tetti di paglia sono sostituiti ogni 30 o 40 anni, di solito in aprile. Il lavoro deve essere fatto rapidamente, in modo che la casa non sia danneggiata dalla pioggia. Fino a 500 persone partecipano a sostituire un unico tetto. Con tutto questo lavoro il costo può arrivare fino a 170.000 Euro. Ogni anno vengono ristrutturate in questo modo tre o quattro case, con il generoso assorbimento dei costi da parte del governo.
  • 12.
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18. Caratteristiche di una casa tradizionale Una casa tradizionale giapponese oggi è di legno con pavimenti in tatami (copertura per pavimenti composta di 5 cm. di spessore di paglia pressata, rivestita da pannelli di canne), porte scorrevoli shoji, pareti in legno, porte laccate, muri di argilla, soffitto a cassettoni, un tetto di tegole, muri di legno e gesso. I giapponesi hanno inventato porte e pareti scorrevoli. Nelle case tradizionali le pareti scorrevoli sono di carta pesante, separano una stanza da un'altra e possono essere aperte o rimosse per creare un unico grande ambiente. Alcune case hanno muri spessi solo in inverno che possono essere sostituiti con quelli estivi sottili. Molte case hanno gli shoji (schermi scorrevoli di carta pesante) al posto delle pareti. Gli Shoji diffondono una luce morbida e naturale.
  • 19. Casa del thè Nel periodo Ashikaga (1338-1573), le classi superiori amavano sedere con gli amici in un ambiente del tutto separato dalle preoccupazioni della vita, ascoltando il suono dolce dell'acqua. I membri dell'aristocrazia crearono speciali sale da thè nei loro palazzi o case da thè nei loro giardini, costruzioni in apparenza semplici, ma progettate con estrema cura in ogni dettaglio. I Daimyo (la carica feudale più importante) tennero importanti riunioni proprio nelle case da thé, spesso realizzate per mostrare la loro ricchezza. L'idea era quella di creare un'atmosfera di calma e di meditazione. Le case progettate dal grande architetto del 15° secolo Senno Rikyu (1522-1591) erano piccole con un tetto di bambù, pareti nude, porte scorrevoli di carta traslucida bianca e pilastri in legno. L'unico ornamento era un cartiglio di calligrafia appeso o una composizione floreale nel tokonoma, la nicchia destinata ai fiori o all'esposizione di un'opera d'arte. L'obiettivo era di creare qualcosa di simile alla capanna di un eremita con un senso di Wabi (gusto tranquillo) e Shibumi (sobrietà). Anche il percorso per arrivare alla casa da thè era curato con particolare attenzione per preparare lo spirito alla cerimonia.
  • 20. Santuari shintoisti I santuari Shintoisti consistono in un edificio circondato da alberi. Queste costruzioni erano realizzate per armonizzare con la natura circostante. Spesso di piccole dimensioni, a volte inseriti dentro alberi, risultano anche difficili da vedere. Niente a che vedere con le grandi cattedrali occidentali. In Giappone ci sono circa 80.000 santuari Shinto. Quasi ogni quartiere ne ha uno.Agli albori dello shintoismo non vi erano santuari. I fedeli si raccoglievano per semplici riti eseguiti in prossimità di oggetti sacri come gli alberi di sakaki (ora presenti in ogni santuario). I più antichi santuari shintoisti erano luoghi contrassegnati con corde speciali (shimenawa) e strisce di carta bianca (gohei). Recinzioni e cancelli Torii (ora caratteristiche comuni a tutti i santuari) sono state introdotti in seguito. I santuari shintoisti hanno varie forme e dimensioni. L'architettura della maggior parte di loro si crede che sia basata su quella dei magazzini e delle abitazioni in legno dei tempi preistorici. I santuari che rispettano rigorosamente l'architettura di questi antichi edifici sono definiti in stile "puro". Il miglior esempio di stile "puro" è il santuario di Ise, l più venerato tra tutti i santuari del Giappone. I frammenti di legno degli edifici distrutti vengono distribuiti come reliquie in tutto il Giappone.
  • 22. Il Santuario di Ise (伊勢神宮 Ise-jingū), situato nella città di Ise, è il più importante santuario scintoista del Giappone ed è uno dei migliori esempi di architettura tradizionale giapponese. Fondato nel 690 dC, è stato ricostruito ogni 20 anni (con alcune eccezioni), con una procedurà che è metà rito e metà ricostruzione vera e propria. Dedicato alla dea scintoista Ise è composto da strutture austere di hinoke (Cipresso giapponese) in quello che si dice sia lo stile più puro e più semplice dell'architettura shintoista. La sua storia è ricca di fascino e mistero. Si racconta che esso sia sorto all'interno del "Sacro Bosco di Ise Jingu," un fitto bosco di cipressi giapponesi (hinoki) che copre 5500 ettari. In tempi remoti questi cipressi erano considerati sacri ed adorati come divinità. Successivamente, uno di questi alberi “speciali” fu tagliato e intorno al suo tronco fu edificato il santuario. In realtà il Santuario è costituito da più di un centinaio di templi autonomi, ognuno dei quali circondato da decine di ettari di foresta. Gli edifici hanno la forma del tradizionale deposito di riso. Le colonne di sostegno passano attraverso un piano rialzato e sono inserite direttamente nel terreno. Rispondendo più a principi naturali che a quelli architettonici, queste colonne sono molto più spesse di quanto sia necessario per sostenere la struttura. Infatti hanno la forma e lo spessore di un albero vivo e sono collocati nel terreno per aspirare l'umidità proprio come un albero vivo. Non sono stati utilizzati chiodi, solo tasselli e giunti di collegamento. Il tetto è di paglia, il legno non è verniciato, mostra la bellezza selvaggia della trama naturale del cipresso.
  • 23.
  • 24. Principali edifici Shinto All'interno del santuario si possono trovare: 1) il santuario (Haiden), un luogo di culto dove si prega 2) il santuario principale (Honden), vale a dire un luogo sacro inibito ai laici, dove si ritiene risieda il kami (l'oggetto di venerazione) del santuario. 3) un padiglione a capanna, per la purificazion dei fedeli, dove la gente lava le mani e la bocca con acqua prelevata da un bacino (chozuya).
  • 25. Caratteristiche dei santuari shintoisti Caratteristiche dei santuari in stile "puro" sono le colonne e le pareti in legno naturale (in contrasto con quelli dipinti di rosso e bianco), tetti di paglia, le corna (Chigi) che sporgono dalla sommità del tetto. La maggior parte dei santuari hanno elementi dell'architettura cinese che sono stati inseriti nei santuari dopo che il buddhismo fu introdotto in Giappone nel 6° secolo. Queste caratteristiche "cinesi" includono le colorazioni in rosso, pareti e colonne bianchi, tetti di tegole, gronde rovesciate e sculture dettagliate e ornamenti del sottogronda. Funi speciali e nappe pendenti (shimenawa) e strisce di carta bianca (gohei) risalgono ai tempi antichi quando venivano usate per delimitare i luoghi sacri. Le Shimenawa sono state tradizionalmente collocate sopra l'ingresso dei templi principali per segnalare il luogo come sacro. Possono essere enormi: le corde possono pesare 200 kg e le nappe, che assomigliano a fasci di essiccazione del riso, misurano anche 1,5 metri di altezza. Sono messe in atto con una gru. Le corde più larghe sono al santuario di Izumo, uno dei più antichi del Giappone. Pesano sei tonnellate, sono fatte con fili intrecciati di paglia di riso. Versioni più piccole di queste corde sono conservate in quasi tutti i santuari shintoisti per allontanare gli spiriti maligni. La corda più grande del mondo è di 15 metri di lunghezza, 5 metri di diametro, è stata realizzata in paglia di riso per il festival annuale di Naha a Okinawa nel mese di ottobre del 1995.
  • 26. L'ingresso dei santuari spesso è protetto da statue in pietra di leoni cinesi o cani coreani. Queste statue di aspetto minaccioso di solito appaiono in coppia. Su un lato della porta una ha la bocca aperta, sputando buona fortuna. Sull'altro lato l'altra, con la bocca chiusa, cattura il male.
  • 27. Porte Torii Un cancello rosso arancio Torii segnala che si sta per entrare in un luogo sacro. Spesso i grandi santuari hanno molte porte Torii. Le porte antiche erano di cipresso colorato, in seguito sono state realizzate anche in legno, pietra, bronzo o persino cemento. Una porta dipinta in rosso mostra l'influenza cinese-buddhista.
  • 28. Templi buddhisti In Giappone ci sono circa 70.000 templi buddhisti (mentre i luoghi di culto shintoisti sono definiti santuari). Un tempio contiene generalmente un'immagine di Buddha e ha un posto dove i buddhisti praticano attività devozionali. Spesso sono utilizzati come luoghi per la meditazione silenziosa, mentre molti atti di culto e di devozione avvengono davanti a un altare privato in casa. Templi buddisti sono in genere gruppi di edifici, il cui numero e dimensione dipende dall'importanza del tempio. Quelli più piccoli hanno una sala e una casa per un monaco residente. Alcuni templi comprendono anche un cimitero. L'architettura dei templi buddhisti è influenzata dall'architettura di Corea e Cina, i due paesi che hanno introdotto il Buddhismo in Giappone. I primi templi buddhisti giapponesi consistevano di pagode, che sono stati modellate in stile cinese (a loro volta erano stati modellate sulle stupa indiane). Col passare del tempo queste pagode divennero parte di un complesso di grandi dimensioni con molti edifici. I templi buddisti costruiti nel 7° secolo sono caratterizzati da colonne rosse, grondaie sostenute e decorate da immagini di animali mitologici scolpiti in strati di tessuto di canapa incollati tra loro e ricoperti di vernice, oppure in bronzo. Purtroppo non restano esempi di questo stile originale che aveva una forte influenza indiana.
  • 29.
  • 30. Tipi di templi e di edifici buddhisti Ci sono tre tipi principali di templi buddhisti: 1) stile giapponese (wayo), 2) stile Grande Buddha (daibutsuyo), 3) stile cinese (karayo). Questi a loro volta, variano secondo la scuola buddhista e il periodo storico in cui sono stati costruiti. La sala principale (Kondo o Hondo) si trova di solito al centro del tempio. All'interno ci sono immagini del Buddha, altre immagini, un altare o altari con vari oggetti e lo spazio per i monaci e fedeli. La sala principale è a volte collegata ad una sala di conferenze.
  • 31. Altri edifici includono una sala conferenze (Kodo), dove i monaci si riuniscono per studiare e cantare i sutra, il depositario dei sutra (Kyozo), un luogo in cui sono tenute le scritture buddhiste, spesso a forma di casetta di legno su palafitte; ci sono poi gli edifici dove vivono e lavorano i monaci. I templi più grandi spesso hanno apposite sale dove sono conservati ed esposti i tesori. Alcuni hanno anche una pagoda.
  • 32. L’edificio di legno più antico del mondo Una sala di un tempio buddista di Nara potrebbe essere la più antica struttura lignea del mondo ancora in uso, più vecchia di un secolo dell’Hōryū-ji (法隆寺), costruito tra il 600 e il 700. Lo afferma un esperto di dendrocronologia, il metodo di datazione delle piante basato sulla misurazione dei loro anelli di accrescimento Secondo lo studio condotto da Mitsutani Takumi, visiting professor presso il Research Institute for Humanity and Nature (総合地球環境学研究所, Sōgō Chikyūkankyō-gaku Kenkyūsha) di Kyoto, il legno di cipresso giapponese del tetto della Zenshitsu (sala zen) del tempio Gangō-ji ( 元興寺) risale all’anno 586.
  • 33. Mitsutani sostiene che le sue ricerche indicano che la struttura della sala è stata realizzata 100 anni prima del tempio Hōryū-ji in Ikaruga (prefettura di Nara), fino ad oggi considerato l’edificio ligneo più antico del mondo. I nuovi studi dimostrano che il Gangō-ji, ex tempio Asukadera di Asuka (prefettura di Nara), sia stato trasferito a Nara dopo che la città divenne capitale nel 710 dove prese il nome di Gangō-ji. Prima si pensava che il tempio fosse stato costruito direttamente nella nuova sede nel 718, ma stando a Mitsutani, la struttura della Zenshitsu proviene dal sito di Asuka. Il tempio originale fu quindi diviso in due: un Gangō-ji nell'area della città di Chiun-cho, ed un altro Gangō-ji nell'area di Shibanoshin-ya-cho. Il Chuin-cho Gangō-ji è diventato patrimonio dell'Umanità ed è degno di nota per il suo Kondō (sala principale) e lo Zenshitsu (la sala per la meditazione zen). Nel 2000, Mitsutani ha esaminato dei pezzi di legno rimossi dalla Zenshitsu nella metà degli anni ’40 per dei restauri. Il ricercatore ha scoperto che quel legno proviene da alberi abbattuti nel 582. Le sue ultime ricerche si riferiscono ad una trave orizzontale in legno ancora in uso. Nel 2007, ha scattato delle foto a tutto il tetto della sala con una fotocamera digitale e successivamente ha analizzato gli anelli del legno al computer. Il legno della trave orizzontale è risultato essere il più vecchio. Stando al “Nihon Shoki” (日本書紀, Annali del Giappone), compilato nel 720, gli alberi usati per la costruzione dell’Asukadera furono abbattuti nel 590. La sala misura 26,8 metri da est-ovest e 12,8 metri da nord-sud, ed è alta 8,4 metri. La struttura è ad un piano, ed è designata come Tesoro Nazionale.
  • 35.
  • 37. tempio buddista di Nara tempio Hōryū-ji in Ikaruga http://www.cultorweb.com/Arch_JPN/AJC2.ht ml