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Consumo combinato (l/100 km) 4,8 - Emissioni CO2 (g/km) 126
Ducato Furgone
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Cassetto porta oggetti post. con chiaveCassetto porta oggetti post. con chiave
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33 cassette della frutta
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www.ecoagricoltore.it
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“L’Eco dell’Agricoltore
- Cultura e Sapori” è
un progetto editoriale
creato da un gruppo di
imprenditori collegati
al mondo dell’”agri-
cultura”, una finestra
sul mondo agricolo
a 360° attraverso la
stampa di un maga-
zine cartaceo con una
tiratura di 11.000 co-
pie e un portale web:
www.ecoagricoltore.it che rappresenta un mezzo di in-
formazione e confronto attraverso l’interazione con una
redazione di esperti del settore agricolo e non solo. Un
tempo parlare di agricoltura significava limitarsi alla sola
fase di produzione di beni, con attività che si ripeteva-
no sempre uguali di stagione in stagione. Oggi quando si
parla di agricoltura si affronta un settore moderno con un
alto contenuto di innovazione spesso collegato alla tra-
dizione, in cui alla produzione si affiancano la gestione e
la salvaguardia delle risorse ambientali e del territorio, la
sicurezza alimentare e la tutela del consumatore.
I processi di trasformazione dei prodotti agricoli sono mu-
tati passando da un mercato locale a un mercato globale
con tutte le opportunità, i rischi, i vincoli normativi e le
nuove esigenze qualitative. Da tutto questo nasce l’esi-
genza di valorizzare una cultura millenaria come quella
agricola che è arte, storia e curiosità di luoghi e sapori del
nostro territorio che sono unici al mondo.
La crescente industrializzazione della produzione agrico-
la alimentare, cui si accompagna il crescente peso della
grande distribuzione, la perdita del rapporto diretto fra
l’agricoltore produttore e il consumatore sono problemi
sentiti soprattutto dai consumatori che ricercano la diver-
sificazione dei prodotti, la ricchezza di una sperimentata
qualità, la possibilità di assegnare una provenienza di luo-
go a quanto giunge sulla nostra tavola.
L’eco dell’agricoltore attraverso il collegamento diretto con
gli imprenditori del mondo agricolo che producono, tra-
sformano in proprio e vendono prodotti tipici d’eccellenza,
rappresenta una risposta concreta a questo crescente ri-
schio di una discesa di qualità, di una standardizzazione,
in una banalizzazione dei suoi prodotti che, perdendo di
connotazione, portano a una sorta di “civiltà di massa a
tavola”.
l’editoriale
di Stefano Pasquino
in copertina
Titolo: “Tra le risaie”
Stampa su tela pittorica, 60 x 40 cm (è una particolare
tecnica di stampa fotografica che permette di ottenere un
quadro che è una esatta riproduzione di una immagine fo-
tografica). La tela sarà esposta all’ Agora Gallery di New
York dal 7 al 27 luglio 2012 ed inseguito sarà messa in
vendita sul sito www.art-mine.com, al prezzo di 650,00 $.
www.agora-gallery.com
Autore: Max Giannotta
Max Giannotta è nato a Vercelli il 12 giugno 1968 dove tuttora
vive e lavora come fotografo professionista. L'artista ha svilup-
pato il suo stile pittorico di manipolazione digitale nel corso di
una lunga pausa dal lavoro, inseguito ad un grave incidente
stradale che lo ha portato alla scoperta della “pittura digitale”.
Giannotta usa il computer come stru-
mento per distillare le sue immagini e
trasformare le sue foto in parte, con
le stesse modalità che gli artisti usa-
no quando dipingono, lasciando alcu-
ni dettagli della fotografia reale nelle
opere. La fusione della fotografia con
la pittura porta due mondi e due forme
d'arte verso un obiettivo comune.
www.maxgiannotta.com
2
www.ecoagricoltore.it
Editore
Lorenzo Casalino
info@lorenzocasalino.com
Direttore Responsabile
Lorenzo Casalino
info@lorenzocasalino.com
Caporedattore
Stefano Pasquino
redazione@ecoagricoltore.it
Grafica e Impaginazione
HamsterLab
info@hamsterlab.it
Fotografia
Max Giannotta
info@maxgiannotta.com
& Fotolia
Stampa
CPZ SpA
info@cpzgroup.com
via Landri, 37
Costa di Mezzate (Bg)
Hanno collaborato
Carlo Felice Balduzzi, Luca Bonzanni,
Andrea Mariano, Luca Pacchiani,
Stefano Pasquino, Enea Zampoleri
Anno 01 | Numero 00 | 24 Febbraio 2012
Distribuzione Gratuita
www.ecoagricoltore.it
3
in questo numero
4
7
9
10
11
13
35^ Fiera
in Campo
L’agricoltura in campo a Vercelli
per coltivare progetti: sinergie e
multifunzionalità
Vi presento la nuo-
va rivista di settore
Il direttore de “L’Eco dell’Agricol-
tore” racconta dove è nata l’idea
del nuovo progetto editoriale
Soland: energie
rinnovabili
Una realtà imprenditoriale
del Piemonte
L’energia elettrica
a costo zero
L’impianto fotovoltaico
19
20
22
25
26
Sì alla tassa sui
cibi spazzatura
Una tassa su patatine e bibite
gassate per togliere l’Imu
alle aziende agricole
Azienda Agricola
Lodigiana
Tecnologie moderne,
ma rispettose della tradizione
Dai rifiuti
al compost
Due domande a Costanzo Borda,
amministratore unico di Koster
Il Piemonte divora
mille ettari l’anno
La Regione aggiorna i dati:
il suolo “consumato” sale al 7,2%
L’informatica
dalla tua parte
Glocal Value è Information
and Communication Technology
nel vercellese e non solo
greeneconomy
Fotovoltaico
e Biomasse
l’albuminserto fotografico
il principato di lucedio
leggende e misteri
trovi questa rivista
anche sul sito web!
www.ecoagricoltore.it
www.ecoagricoltore.it
4
35^ Fiera in Campo
L’agricoltura in campo a Vercelli per coltivare
progetti: sinergie e multifunzionalità
I
ncontriamo Gian Mario Fra, il Pre-
sidente dell’A.N.G.A., l’Associazio-
ne Nazionale Giovani Agricoltori
di Vercelli, alla vigilia dell’apertura
della Fiera in Campo 2012, edizione
numero 35: per gli addetti ai lavori
una tre giorni imperdibile, sono atte-
si 20.000 visitatori. Gian Mario Fra ci
parla della novità di questa edizione.
Ogni edizione della Fiera in
campo ha uno slogan, quello del
2012 mentre si vive un periodo
di transizione del mondo agrico-
lo verso nuovi scenari è?
«Lo slogan di questa edizione è
“Fieraincampo 2012... coltiva pro-
getti: sinergie & multifunzionalità”,
le sinergie sono rappresentate dalle
collaborazioni che abbiamo realiz-
zato con i partner storici, Provincia
di Vercelli, Camera di Commercio
e BPN che hanno reso raggiungi-
bili tutti gli obiettivi che di anno in
anno ci siamo preposti, per ampliare
le prospettive di Fiera in campo. La
multifunzionalità è invece rappresen-
tata dal progetto “Eu-Rice”. Un pro-
getto finanziato dall’Unione Europea
nell’ambito del programma “Europe
for citizens” che ha come obiettivo
la creazione di una rete di coopera-
zione tra le aree risicole europee per
garantire lo scambio di informazioni,
esperienze, iniziative e per valutare
assieme come affrontare gli effet-
ti del cambiamento climatico nelle
aree del progetto. Il partenariato
europeo è composto da Italia (Pro-
vincia di Vercelli- Capofila), Spagna
(Federacio Valenciana de Municipis e
Provincies), Grecia (Dimos Thessalo-
nikys), Portogallo (Cluster Agroindu-
strial do Ribatejo) e Bulgaria (Marita
Municipality) e noi giovani di Anga
Vercelli come supporters. La nostra
delegazione in occasione della pe-
nultima tappa di EU-Rice in Bulgaria
ha elaborato in collaborazione con i
partners del progetto un documento
sulla riforma della Politica Agricola
Comune che verrà presentato a Bru-
xelles con il proposito di stimolare le
politiche agricole europee almeno
per quanto riguarda il settore Riso».
Il mondo delle energie rinnova-
bili è una delle possibili linee di
sviluppo e diversificazione del
mondo agricolo?
«Gli argomenti legati alle biomasse
e al fotovoltaico sono molto sentiti
dal settore agricolo, io stesso nella
mia azienda ho realizzato un impian-
to da 240 kWp abbinato alla boni-
fica delle coperture in amianto. Si
cerca di diversificare le entrate alla
ricerca di garanzie nel tempo che
con il fotovoltaico sono garantite
dagli incentivi. Tutto l’opposto di ciò
che sta accadendo nel mercato del
riso, dove dobbiamo confrontarci
costantemente con il mercato este-
ro. Nell’ultimo periodo in particolare
con il mercato dell’America del Sud.
Dall’Argentina viene importato riso di
qualità pari al nostro al costo di 16
dollari al quintale, mentre noi ven-
diamo il nostro riso al costo di 30
euro al quintale, una differenza no-
tevole. Questi prezzi bassi sono do-
vuti al minore costo della manodo-
pera, all’utilizzo di mezzi aerei da noi
vietati per legge e soprattutto all’uso
di principi attivi per quanto riguarda
i diserbi che in Italia non si utilizzano
più da anni. Ma tutto questo in gene-
rale poco importa alla maggioranza
dei consumatori finali».
Quali sono le novità della Fiera
in Campo 2012?
«A dimostrazione della continua in-
novazione e dinamicità della nostra
Fiera, in questa edizione vi saranno
due novità inedite: piazzale test drive
dove i visitatori potranno apprezzare
i nuovi cambi dei maggiori produttori
di trattori e una nuova area esterna
tutta da scoprire».
L’A.N.G.A, acronimo di Associazione Na-
zionale Giovani Agricoltori, è l’organizza-
zione sindacale dei giovani imprenditori
agricoli di cui tutela gli interessi favoren-
done l’inserimento nel tessuto economi-
co nazionale ed internazionale e stimo-
lando il processo di sviluppo dell’impresa
che opera in agricoltura sia come entità
economica, produttrice di beni ed occu-
pazione, che come soggetto della gestio-
ne del territorio e dell’ambiente.
di Stefano Pasquino
®
Main Sponsor Si ringrazia per la collaborazione
Banca Popolare di Novara
35
A
edizione
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
GIOVANIAGRICOLTORI
Sezione Provinciale diVercelli
...coltiva progetti
Caresanablot -Vercelli
Vercelli Fiere
Fiera in Campo 2012
®
Sabato e Domenica
“prove in campo”
AreaTEST DRIVE
Orari: venerdì, sabato e domenica dalle 8,30 alle 18,00
Ingresso Euro 5,00
Ingresso gratuito ai minori di 14 anni
Parcheggio gratuito
Servizio Bar e Ristorante
Venerdì Convegno finale
Progetto EU-RICE,ore 9,30
Sabato e Domenica
mostra di Modellismo Agricolo
NEW
24•25•26
Febbraio 2012
MAZZERI
assicurazioni snc
Concessionario di zona
Gruppo SAME DEUTZ-FAHR
CONSORZIO AGRARIO
DEL PIEMONTE ORIENTALE
Officina autorizzata
Gruppo SAME DEUTZ-FAHR
ROSSO e MOGNATO
mazzeri
assicurazioni
Una lunga
tradizione
al servizio
dell’agricoltura.
Agenzia di assicurazione operante nel nord
ovest d’Italia fondata nel 1958 da Vittorio
Mazzeri, padre di Alberto e Giovanni Mazzeri.
Da oltre 15 anni l’Agenzia è specializzata
nell’offrire soluzioni assicurative al mondo
dell’agricoltura con uno staff di dieci esperti.
via Ariosto,16 - Vercelli
Tel. e Fax 0161.210200/260863/250998
via Roma, 9 - Borgo d’Ale (Vc)
Tel. 0161.468068
Prima sede Mazzeri Assicurazioni a Vercelli (1958)
www.ecoagricoltore.it
7
Vipresentolanuovarivistadisettore
Il Direttore de “L’Eco dell’Agricoltore” racconta
dove è nata l’idea del nuovo progetto editoriale
N
asce “L’Eco dell’Agricoltore”,
Cultura e Sapori. Una nuova
rivista di settore destinata
a dare una comunicazione
globale e pertinente a chi da sempre
vuole informato e stare al passo coi
tempi. I nuovi investimenti da fare,
tecnologie e sipari sull’efficacia del
prodotto di ciascun addetto ai lavori.
Uno staff di giornalisti, sul “pezzo”,
è pronto a dare voce anche ai pro-
tagonisti che mirano sempre di più
all’eccellenza del proprio mestiere. A
tal riguardo, la Redazione de “L’Eco
dell’Agricoltore” ha intervistato il Di-
rettore, Lorenzo Casalino, giornalista
bergamasco nonché noto anche a
Vercelli per la conduzione editoriale
del giornale dedicato alle vicende
sportive della F.C. Pro Vercelli, cioè
www.tuttoprovercelli.com.
Da dove nasce l’idea di questa
rivista?
«è un giornale che parte in via speri-
mentale con la trentacinquesima Fiera
in Campo che si terrà a Vercelli - spie-
ga - Ho avuto la fortuna, attraverso
l’apertura di TuttoProVercelli.com, di
capire meglio il territorio piemontese e
il settore, oltre allo sport cui mi riverso
quotidianamente, che valesse la pena
approfondire dando una prospettiva
diversa rispetto ad altri contributi d’in-
formazione presenti».
Sfogliando il giornale notiamo
subito una grafica di un certo
impatto.
«Ho volutamente scelto un aspetto
che potesse, per certi versi, stupire
il destinatario di questa rivista. C’è
chi avrebbe pensato di certo che la
semplicità, colori tenui e una format-
tazione a mo’ di giornale cartaceo
fosse più indicata ad esaminare cer-
te tematiche, invece, ho voluto dare
un’impronta fresca, di un certo ap-
peal e che potesse allo stesso tempo
portare con colori accesi il lettore a
ciò che potrà essere il domani...».
Approfondendo il progetto, no-
tiamo che “L’Eco dell’Agricol-
tore” non si limita ad uscire a
livello cartaceo con le 11.000
copie stampate.
«Dice bene, perchè ormai l’informa-
zione corre online in maniera accele-
rata ed efficace. Nel momento in cui
ho voluto investire con progetti pret-
tamente web, ho pensato che anche
una rivista di questo tipo necessitava
di un suo habitat anche in rete con
il rispettivo sito internet (www.eco-
agricoltore.it), dedicato alla ripresa
dei contenuti affrontati, nonchè del-
la possibilità di poter scaricare diret-
tamente l’intero giornale sul proprio
computer o i-pad».
Ma ci sarà un seguito per questa
rivista?
«Stiamo già lavorando in prospettiva fu-
tura, considerando l’eventualità di dare
una cadenza trimestrale al progetto».
Sul territorio ha comunque su-
scitato interesse.
«Siamo felici di questo e il nostro au-
gurio è quello di poter ospitare partner
o realtà del settore che possano sfrut-
tare questo indotto e canale per fare
business e nuove pubbliche relazioni:
insomma un vero e proprio b2b».
Dove sarà possibile trovarlo poi?
«L’obiettivo primario è quello di ar-
rivare nelle aziende e in tutte le ca-
scine del ramo, oltre a soddisfare poi
la richiesta del territorio e di realtà
interessate».
Avrà un costo?
«Assolutamente no, la rivista arrive-
rà gratuitamente».
Un nuovo progetto interessante
quindi per Vercelli...
«Non solo».
Cioè?
«Il nostro intento è quello di arrivare
nelle principali città del settore agri-
colo, in Piemonte e Lombardia».
Insomma, chi ben incomincia...
«Incrociamo le dita - sorride e con-
clude Casalino - l’imperativo è quel-
lo di poter dare comunicazione e un
servizio in più, di certo lavoriamo con
idee e proposte per dare un prodotto
di qualità».
Riceviamo e pubblichiamo
Invia a redazione@ecoagricoltore.it i tuoi commenti, impressioni o soluzioni
di tematiche che desideri siano affrontate sulla rivista. La nostra Redazione, nei
prossimi numeri, provvederà a pubblicare i più significativi nel nostro angolo
dedicato alla posta e ad approfondire quelli più interessanti segnalati da Voi.
di Enea Zampoleri
Papà coltiva
energia.
Vercelli - 77,40 kWp Novara - 40,32 kWp
SOLAND ENERGIA FOTOVOLTAICA | S.S. 11km 46,500 Borgo D’Ale (Vc) - Italy | t. +39 0161 49537 | f +39 0161 427254 | info@soland.it
Biella - 70,56 kWp
Oltre 220 impianti e 25 MWp di potenza installata
Impianti aziendali chiavi in mano
Assistenza tecnico-burocratica in ogni fase del progetto
Manutenzione e garanzia di prestazione per tutta la vita dell’impianto
Un simpatico gadget FV per chi viene a trovarci con
questa pagina per valutare 1 impianto sui tetti dei
suoi capannoni agricoli.
Se hai spazio, è ancora tempo di
investire nel fotovoltaico.
www.ecoagricoltore.it
9
di Stefano Pasquino
Soland: energie rinnovabili
Una realtà imprenditoriale del Piemonte
L
a redazione de ”L’Eco dell’Agricol-
tore” ha visitato la società Soland
- divisione fotovoltaica con sede a
Borgo d’Ale (VC). L’azienda certi-
ficata ISO 9001 è nata dall’integrazione
delle esperienze di imprenditori prove-
nienti da settori quali energie rinnovabili,
impiantistica elettrica industriale e finan-
za; un team altamente specializzato in
cui le diverse professionalità confluiscono
per garantire al Cliente un servizio e una
collaborazione completi, sicuri e duraturi.
Durante la nostra visita presso l’azienda
a Borgo d’Ale (VC) abbiamo visitato gli
uffici tecnici, il campo prove con installa-
zioni di modelli pilota e intervistato Luca
Bassi responsabile dell’ufficio commer-
ciale di Soland.
Soland è una realtà ormai consoli-
data del settore fotovoltaico, avete
creduto nel settore delle energie
rinnovabili in tempi lontani, quando
è iniziata la vostra attività?
«Il gruppo Soland è presente nel merca-
to da circa 30 anni, proviene dal settore
dell’automazione industriale ed ha avvia-
to attività nelle fonti rinnovabili da circa
10 anni: non solo fotovoltaico, ma anche
geotermia (Geonovis Srl) e partecipazio-
ne nell’eolico (Fonteolica Srl)».
Quanti sono i tecnici che compon-
gono la struttura di Soland?
«Siamo un team di quasi 50 persone per
fornire impianti completamente “chiavi in
mano” e seguire il cliente in ogni fase del
progetto: progettazione (elettrica e strut-
turale), burocrazia per la messa in ser-
vizio dell’impianto, gestione dei cantieri
con personale interno tramite squadre
proprie di elettricisti e carpentieri esclusi-
vamente impegnati nella realizzazione di
impianti fotovoltaici».
Quanti sono gli impianti fotovoltaici
che avete realizzato in questi dieci
anni di attività?
«Ad oggi sono oltre 220 impianti (azien-
dali) realizzati e 25 MWp di potenza in-
stallata; tra questi anche investimenti
diretti per la realizzazione di impianti di
proprietà, crediamo nella tecnologia,
nella bontà dell’investimento e pensia-
mo che avere impianti di proprietà sia un
elemento di sicurezza anche per i clienti.
Negli ultimi anni abbiamo installato pa-
recchi impianti per le aziende agricole
(anche grazie a collaborazione con le as-
sociazioni di categoria), soprattutto nelle
zone di Novara, Vercelli e Biella».
Soland è sinonimo di affidabilità,
serietà e garanzia grazie anche al
servizio post-vendita, cosa offrite?
«Forniamo un servizio di post-vendita
completo e professionale garantendo
assistenza e manutenzione ovunque per
mezzo di una equipe di tecnici specializ-
zati in grado di risolvere qualsiasi proble-
ma. Il cliente Soland viene assistito da
tecnici e consulenti commerciali di eleva-
ta competenza sia in fase di realizzazio-
ne che in fase post-impianto garantendo
anche assistenza burocratica/fiscale. Di
norma un impianto fotovoltaico funziona
in maniera completamente autonoma e
sono infrequenti i guasti nel corso degli
anni. La manutenzio-
ne, quindi, consiste
soprattutto nel verifi-
care il buon funziona-
mento dell’impianto e
la sua resa nel corso
del tempo. Tutti gli
impianti fotovoltaici
nel corso degli anni
hanno un decadi-
mento naturale sulla
produzione di energia
e grazie alla nostra
maturata esperienza
sul campo da oltre 10
anni siamo in grado di
garantire la produzio-
ne minima dei nostri impianti conoscen-
do con certezza la percentuale di decadi-
mento. Un’altro intervento necessario è
la pulizia periodica dei pannelli fotovoltai-
ci, soprattutto nell’evenienza di giornate
ventilate o nevose, quando accumuli di
sporcizia o di ghiaccio potrebbero causa-
re cali nel rendimento se non vengono
rimossi. Oltre ad offrire una manutenzio-
ne ordinaria Soland è in grado di verifica-
re con il proprio cliente se l’impianto sta
funzionando correttamente e in modo
ottimale o se necessita di una manuten-
zione straordinaria. Soland fornisce, su
richiesta, sistemi elettronici di monito-
raggio remoto. Tali sistemi consentono
di acquisire, analizzare e documentarsi
continuamente sui dati di funzionamen-
to dell’impianto fotovoltaico installato. I
nostri Clienti ricevono automaticamente
e periodicamente un dettagliato report
contenente i dati e le statiche di produ-
zione del proprio impianto, utile anche
per effettuare un’analisi economica».
Oggi Soland però non è più solo fo-
tovoltaico, quale altra fonte energe-
tica rinnovabile state sviluppando?
«L’ultima società nata nel gruppo è Geo-
novis che si occupa della realizzazione di
impianti geotermici chiavi in mano per la
generazione di energia termica (acqua cal-
da sanitaria e riscaldamento degli edifici).
Soland e Geonovis interagiscono tra loro
per realizzare edifici completamente auto-
nomi dal punto di vista energetico, elettri-
co (fotovoltaico) e termico (geotermia)».
www.ecoagricoltore.it
10
L’energia elettrica a costo zero
L’impianto fotovoltaico
L’
impianto fotovoltaico, or-
mai ampiamente diffuso,
consente di trasformare in
energia elettrica la luce del
sole. Il suo funzionamento è sempli-
ce: i pannelli fotovoltaici producono
energia (a corrente continua) dai
raggi solari e la inviano ad un ap-
parato elettronico chiamato “inver-
ter”, che serve a trasformare questa
energia in corrente alternata, cioè a
renderla utilizzabile per i normali usi
domestici. Poiché i pannelli produco-
no energia esclusivamente durante
il giorno, l’elettricità non immediata-
mente utilizzata viene, per così dire,
immagazzinata nella Rete pubblica,
dalla quale potrà essere prelevata
durante la notte.
Come funziona il meccani-
smo, chiamato tecnicamente
“scambio sul posto”?
DURANTE IL GIORNO
•	 viene consumata direttamen-
te parte dell’energia prodotta
•	 la parte di energia non consu-
mata viene immessa nella rete
pubblica
DURANTE LA NOTTE
•	 l’energia necessaria viene pre-
levata dalla rete pubblica (nel-
la quale è stata immessa)
Secondo le normative in vigore, se
la quantità di energia immessa nel-
la Rete pubblica risulterà superio-
re all’energia prelevata, il titolare
dell’impianto realizzerà un ricavo in
denaro corrispondente alla quanti-
tà di energia non prelevata. Un im-
pianto fotovoltaico di buona qualità,
correttamente dimensionato, può
tranquillamente produrre l’energia
necessaria per almeno trent’anni.
L’energia così prodotta (che darà
ovviamente diritto a percepire gli in-
centivi economici previsti dal Conto
Energia a favore di chiunque installi
un impianto fotovoltaico) potrà esse-
re utilizzata in due modi:
a) una parte sarà destinata a sod-
disfare al 100% le esigenze dell’a-
bitazione, che sarà quindi del tutto
autonoma;
b) un’altra parte verrà immessa nel-
la rete elettrica e darà diritto a per-
cepire un ulteriore ricavo annuale,
commisurato alla quantità di energia
immessa e non consumata.
è ancora importante sottolineare che
i pannelli fotovoltaici sono sicuri e
rispettano l’ambiente: non generano
campi elettromagnetici, non produ-
cono emissioni di alcun tipo e non
attirano i fulmini. Il loro eventuale
smaltimento, in base a quanto pre-
vedono le normative vigenti, può es-
sere effettuato senza problemi, alla
stregua di normali apparecchi elettri-
ci o elettronici.
di Stefano Pasquino
Tabella incentivi del Conto Energia
Per ogni kWh prodotto, il proprietario dell’impianto riceverà dal GSE (Ge-
store dei servizi energetici) per la durata di vent’anni, la somma stabilita
al momento dell’entrata in funzione dell’impianto.
www.ecoagricoltore.it
11
greeneconomy
Fotovoltaico e Biomasse
Sarà pur stato, sotto tantissimi aspetti, un annus horribi-
lis per l’economia, ma il 2011 appena andato in archivio
ha saputo evidenziare - in un mare magnum di difficoltà
- elementi che fanno ben sperare. In Piemonte, la scorsa
rivoluzione terrestre ha segnato il boom delle energie rin-
novabili. Nello spazio di 365 giorni, sono sorti ben 11.390
- secondo i dati diffusi da Enel - nuovi impianti da energie
rinnovabili. Il che, calcolatrice alla mano, significa un dato
interessantissimo: il doppio rispetto alla situazione del
2010. Un anno d’oro, almeno sotto questo punto di vista.
La parte del leone la recita l’energia solare, che hanno rag-
giunto e ampiamente superato, al 31 dicembre 2011, quota
22mila impianti. Tra le province più intraprendenti si se-
gnalano Torino e Cuneo. Capoluogo e hinterland hanno
attivato lo scorso anno 3.566 nuovi impianti, mentre nel
cuneese ne sono sorti 3.039. Oltre al fotovoltaico, un peso
sempre crescente lo stanno acquisendo le centrali a bio-
gas e biomasse. Sul territorio piemontese si contano ora
oltre un centinaio di impianti che sfruttano queste tecnolo-
gie, uno dei cui vantaggi è un’emissione contenuta, limitata
di anidride carbonica.
A proposito di questa nuova frontiera, sono fresche di de-
libera le nuove linee guida della Regione Piemonte circa
le aree non idonee all’installazione di impianti alimentati,
appunto, con biomasse. Una prima delibera, approvata
a fine gennaio dalla Giunta Regionale sulla proposta de-
gli assessori Casoni, Cavallera, Giordano, Ravello e Sac-
chetto, ha indicato come non idonee, tra le altre, le aree
inserite o candidate a patrimonio mondiale dell’Unesco, i
comuni inseriti nella “Zona di Piano”, ovvero con criticità
nella qualità dell’area, comuni a elevato carico zootecnico,
i tenimenti dell’Ordine Mauriziano, aree agricole e naturali
ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso
del suolo, terreni agricoli irrigati con impianti irrigui a bas-
so consumo idrico realizzati con finanziamento pubblico, i
boschi da seme o costituenti habitat di interesse comunita-
rio e le zone soggette a rischio di esondazione dei fiumi e
gravi dissesti idraulici e idrogeologici.
Sempre il 30 gennaio, un’altra delibera della Giunta re-
gionale ha definito il percorso circa il “rilascio dell’auto-
rizzazione alla costruzione di impianti per la produzione
di energia elettrica da fonte rinnovabile”. Il provvedimen-
to pone l’obiettivo di attuare le Linee guida emanate dal
decreto ministeriale del 10 settembre 2010, con l’obiettivo
di una semplificazione generale del procedimento, unifor-
mando e superando le difformità presenti tra province e
province. Si ha quindi la trasposizione, anche sul territorio
piemontese, della mission delle linee guida nazionali, ov-
vero l’evitare “duplicazioni di atti ovvero di valutazioni in
materia ambientale e paesaggistica”, “la possibilità di indi-
viduare le più opportune forme di semplificazione e coor-
dinamento tra i procedimenti per il rilascio di concessioni
di derivazione d’acqua pubblica ovvero di concessioni per
lo sfruttamento delle risorse geotermiche”. La delibera
regionale indica poi la documentazione da allegare alla
richiesta di autorizzazione, gli oneri istruttori, le modalità
d’esame delle richieste di autorizzazione, la valutazione
del cumulo degli interventi, i poteri comunali nell’ambito
del procedimento unico e la compatibilità paesaggistica
dell’opera.
Torino
Cuneo
Alessandria
Novara
Asti
Biella
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
7.221
6.179
2.448
2.065
1.815
1.098
1.046
536
53
79
6
12
1
12
17
37
4
2
1
0
0
0
0
0
21
21
14
4
3
1
7
0
6
9
6
1
0
6
3
3
PIEMONTE 22.408 217 7 71 34
impianti
solari
idraulica eolico biogas biomasse
Numero impianti da fonti rinnovabili in Piemonte al 31/12/2011
3.566
3.039
1.308
1.129
886
588
576
298
11.390
nuovi
impianti
nel 2011
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a cura di
Max Giannotta
#01
il principato di lucedio
leggende e misteri
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lucedio
Lucedio, luogo estremamente
suggestivo e di antichissime origi-
ni, sorge nel cuore della campagna
di Vercelli in prossimità del comune
di Trino Vercellese. La sua storia e
le sue leggende sono famose a
livello europeo e la fama del luogo
ha varcato l’oceano tanto che,
verso la fine del 2000, gli america-
ni della Triagenic sono arrivati nel
principato per girare una puntata di
“The Scariest Placet on Earth” per
conto della Fox Family Channel.
La data di costruzione di Lucedio
è l’anno 1123, ad opera di Ranieri
marchese del Monferrato, il quale
vi chiamò i monaci Cistercensi,
che iniziando la coltivazione del
riso, fecero un’opera grandiosa e
geniale da un punto di vista econo-
mico e sociale che molti definirono
(e definiscono) miracolosa. Nel
medioevo la pianura vercellese era
malsana, inospitale e vi cresceva
una fitta boscaglia. I monaci, con
grande fatica e dedizione, disbo-
scarono e dissodarono il terreno,
incanalarono l’acqua per permet-
tere la coltivazione del riso, pianta
allora semisconosciuta, che in
seguito andò persino a sostituire
il grano, molto più costoso e con
un minor apporto nutritivo. Inuti-
le ribadire che questo lavoro fu
di fondamentale importanza per
l’economia di Vercelli. (fonte: www.teses.net)
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19
Sì alla tassa sui cibi spazzatura
Una tassa su patatine e bibite gassate
per togliere l’Imu alle aziende agricole
V
eni, vidi, ICI. Anzi, IMU. Ov-
vero l’Imposta Municipale
Propria (o Unica), refrain-
tormento per tanti, dopo
le recenti introduzioni del Governo
Monti. Non sono mancate, ovvia-
mente, le polemiche. E in campo
sono scesi anche le aziende, in parti-
colare quelle che operano nel settore
dell’agricoltura. Già, perché l’imposta
andrà a incidere parecchio su fabbri-
cati e terreni agricoli. Gli aumenti?
Alti: tra il 100 e il 400%, secondo
quanto risulta anche alla Coldiretti,
che ha già dissotterrato l’ascia di
guerra. Insostenibili, secondo molti.
Due le diverse aliquote i cui calcoli
faranno passare notti insonni a chi
si occupa di agricoltura. Per i terreni
agricoli si applica lo 0,76%, passibile
di un aumento o diminuzione - che
dovrà essere deliberata dai Consigli
comunali - dello 0,3%. La base im-
ponibile la si otterrà moltiplicando il
redditto dominicale (al 1° gennaio)
per la categoria catastale, con una
rivalutazione del 25% (in quanto si
tratta di terreni). Il moltiplicatore
sarà 130, che scende a 110 per i col-
tivatori diretti iscritti alla previdenza
agricola. Il secondo aspetto, come
già accennato, riguarda i fabbricati
rurali, quelli classificabili nella cate-
goria catastale D/10. Qui l’aliquota è
dello 0,2%, con un margine di ridu-
zione fino allo 0,1% applicabile dai
comuni. Anche in questo caso, l’im-
posta andrà calcolata moltiplicando
la rendita per una rivalutazione del
5%, il tutto nuovamente moltiplicato
per il coefficiente 60 (che è destinato
ad alzarsi a 65 a partire dal 1° gen-
naio 2013). Le proteste non posso-
no mancare. Una doppia tassazione,
secondo i critici: da un lato perché,
sui terreni, vengono già pagati Irpef
e Ici; dall’altro, il nuovo, aspro prov-
vedimento. Come andare in contro
alle nuove difficoltà che le aziende
agricole si sobbarcheranno? C’è chi
invoca un contributo, un incentivo da
parte dello Stato. Di riflesso, la do-
manda è però atavica: da dove pren-
dere i soldi? Una corrente di pensie-
ro, interessante e
che sta arricchen-
do le sue fila, in-
voca la Fat tax.
Ovvero la tassa sui
cibi-spazzatura:
patatine fritte, bi-
bite gassate, fast
food et similia. Lo
ha proposto anche
Claudio Sacchetto,
assessore all’Agri-
coltura della Re-
gione Piemonte,
che ha sostenuto
la linea davanti alla Commissione
Politiche Agricole del Parlamento. Ri-
torna così in voga un provvedimento
che fece discutere nello scorso di-
cembre, ma che è al vaglio in altri
paesi, Inghilterra e Francia su tutti,
come arma per contrastare la cre-
scente obesità. Insomma, il motto è
questo: tassare il junk food per sal-
vaguardare l’agricoltura. E, magari,
pagare qualche centesimo in più le
patatine fritte, ma sovvenzionare un
settore che rischia. Per non rischiare,
invece, di perdersi i prodotti di Ma-
dre Terra, certamente più salutari di
un pranzo al fast food.
di Luca Bonzanni
www.ecoagricoltore.it
20
di Stefano Pasquino
Azienda Agricola Lodigiana
Tecnologie moderne, ma rispettose della tradizione
D
a ben tre generazioni le ter-
re dell’Azienda Agricola Lo-
digiana sono coltivate dalla
famiglia Eusebione che si
dedica con passione alla coltivazione
del riso, curando in particolar modo
la qualità del prodotto, sia sul campo
che durante la trasformazione.
La redazione de ”L’Eco dell’Agricolto-
re” ha incontrato Antonio Eusebione
che circa 20 anni fa, decise di trasfor-
mare il riso all’interno della sua azien-
da, di confezionarlo e di rivenderlo
direttamente al pubblico, avendo
così creato tutta la filiera all’interno
dell’azienda. L’Azienda Agricola Lodi-
giana ha istituito un Sistema Qualità
Aziendale conforme alle norme UNI
EN ISO 9001-2008 (Vision) e i suoi
prodotti sono assoggettati al sistema
di autocontrollo HACCP, garantendo
la provenienza e la tracciabilità del
prodotto. L’obiettivo della visita all’
Azienda Agricola Lodigiana situata
sulla strada delle Grange a Ronsec-
co (VC) è quello di scoprire come si
crea un modello vincente di azienda
moderna rispettosa della tradizione
e della lavorazione artigianale.
Sono ormai diversi anni che i
prodotti dell’Agricola Lodigiana
sono apprezzati in Italia e all’e-
stero, cosa vi distingue dalle al-
tre aziende agricole?
«Grazie all’esperienza maturata e
alla disponibilità di alcuni terreni, 12
anni fa si scelse la via del biologico
dalla quale nasce la nuova linea “La
Lodigiana”. Questa linea comprende
confezioni di riso bianco e integrale
da 500 g. e una vasta gamma di con-
fezioni da 250 g. di risotti pronti».
Quali sono gli elementi fonda-
mentali per sviluppare l’eccel-
lenza dei vostri prodotti?
«La qualità del prodotto dell’Azienda
Agricola Lodigiana ha origine da un
equilibrio ideale fra tradizione e in-
novazione: tradizione perché l’azien-
da opera nel massimo rispetto della
natura, innovazione perché grazie ai
sofisticati macchinari presenti nel-
la riseria dell’azienda, si seleziona
chicco per chicco per avere la più
alta qualità del prodotto. Il riso della
Lodigiana è infatti privo di rottura e
consente quindi una cottura omoge-
nea, per risotti sempre perfetti».
Si sa che le aziende devono pro-
porsi sul mercato per trovare
nuove opportunità, cosa state
sviluppando attualmente?
«Circa 5 anni or sono abbiamo lan-
ciato una nuova linea di produzione
di gallette di riso soffiato prodotte
con riso integrale, stiamo crescendo
notevolmente e a breve avvieremo
un nuovo stabilimento di 2500 metri
quadri per la produzione delle cialde
di riso”.
Quali sono i paesi esteri dove
esportate maggiormente i vostri
prodotti?
«Francia, Spagna, Portogallo, Sviz-
zera, Australia, Giappone e Cana-
da. Oggi stiamo cercando di coprire
anche tutto il territorio italiano con
particolare riguardo verso il settore
della ristorazione».
Presso l’Azienda Agricola Lo-
digiana si possono acquistare
direttamente i vostri prodotti
e visitare i vostri laboratori di
produzione?
«Si certo, sono diverse le visite del-
le scolaresche in primavera e spesso
ospitiamo comitive provenienti dalla
Svizzera e dalla Germania, abbiamo
in previsione a breve di creare un sa-
lone attrezzato con un locale cucina
per insegnare ai nostri ospiti come si
preparano i risotti con il nostro riso.
Crediamo molto nel turismo eno-
gastronomico, è un nuovo modo di
viaggiare che sta conquistando un
numero sempre crescente di ap-
passionati, alla ricerca di sapori e di
tradizioni autentiche. In questo con-
testo, infatti, il cibo assume un ruolo
nuovo, diventando il medium di un
territorio, di una cultura e dei valori
legati alla terra ed alle proprie radi-
ci». (www.lodigiana.it)
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22
Dai rifiuti al compost
Due domande a Costanzo Borda,
amministratore unico di Koster
Q
uando dei rifiuti non si but-
ta via niente. Un ossimoro
che fa rima con riciclaggio,
risparmio e tutela dell’am-
biente. Al giorno d’oggi, più che mai,
la questione riveste un ruolo prima-
rio nel dibattito. Se ne discute pure
in politica, se ne discute ovunque.
Una delle tecniche più innovative, e
pure interessanti, è il compostaggio.
Dagli scarti delle nostre cucine ai
nostri giardini: riciclare è la parola
d’ordine. Il compost viene appunto
incontro a queste esigenze. Esistono
aziende specializzate nel processo
di compostaggio, ma assai diffuso
è pure il fai-da-te. I vantaggi sono
noti: un fertilizzante nutriente, ricco
di elementi nutritivi, costi relativa-
mente contenuti. Una compo-
nente essenziale delle nuove
tecniche sostenibili dell’agri-
coltura, in cui si trovano ele-
menti come azoto, calcio, fo-
sforo, magnesio e potassio.
Un successo e un impiego
sempre più crescente?
«Il prodotto offerto che noi
offriamo è ampiamente uti-
lizzato come fertilizzante e
per reintegrare la sostanza
organica del suolo - ci spiega
Costanzo Borda, amministra-
tore unico di Koster, che con il
suo impianto di compostaggio
rappresenta una realtà consolidata -,
arricchendolo e rendendolo più pro-
duttivo. Ma non solo, perché il suo
uso può essere ricondotto anche nel
giardinaggio, in cui il compost, ade-
guatamente miscelato col terriccio, si
rivela un valido substrato validissimo
per il manto erboso».
Anche il Piemonte, da questo punto
di vista, presenta strutture e poten-
zialità notevoli. A partire dalla raccol-
ta differenziata, base essenziale da
cui partire: le statistiche più recenti
attestano la Regione nelle prime tre
posizioni in Italia, con una percentua-
le di differenziata superiore al 50%.
«E a Novara si arriva al 70% - chiosa
Borda, che ben conosce il territorio
novarese, in cui Koster si è ritagliata
un ruolo importante -. Fondamentale
è, appunto, la raccolta differenziata,
sia per la salvaguardia dell’ambiente
che per il corretto processo di com-
postaggio: l’umido viene raccolto
porta a porta e trattato nel nostro
impianto».
Il percorso del compostaggio in-
dustriale si snoda attorno a diversi
step. Si parte quindi dai rifiuti orga-
nici, che vengono triturati e a cui si
aggiungono scarti di potature, «così
da avere un materiale non inqui-
nante e soprattutto prezioso», pro-
segue Borda. Il processo naturale
di decomposizione aerobica diventa
così un elemento preziosissimo per
l’agricoltura. Tutto il materiale viene
depositato in apposite vasche, in cui
sul fondo sono installate grate per il
riciclo del percolato. Successivamen-
te, si assiste all’aumento della tem-
peratura, causato dai batteri presenti
nella massa, e si entra nella seconda
fase - detta termofila -, durante la
quale si raggiungono temperature
al di sopra dei 60°C. Conseguente a
ciò è l’evaporazione dell’acqua e la
diminuzione dell’umidità. Nella fase
di maturazione si assiste allo svilup-
po di funghi che rilasciano enzimi
indispensabili per la disgregazione
di sostanze come la cellulosa. Per
accelerare il processo, ci spiega in-
fine Borda, «la massa viene rivoltata
più volte e insufflata d’aria. Il tutto si
conclude con l’ultima tappa del per-
corso: la vagliatura e raffinazione,
in cui si eliminano le ultime, residue
tracce estranee».
di Luca Bonzanni
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25
IlPiemontedivoramilleettaril’anno
La Regione aggiorna i dati:
il suolo “consumato” sale al 7,2%
U
n terreno che se ne sta an-
dando. Consumato, man-
giato, eroso, dalla fame
dell’uomo. è fresco di stam-
pa il rapporto elaborato dalla Regio-
ne Piemonte sul consumo del suolo
che ripercorre una arco di tempo di
quasi vent’anni, dal 1991 al 2008. E
i dati sono significativi: una cresciu-
ta annua del consumo pari all’1,2%,
per una media di circa mille ettari
l’anno inghiottiti dall’urbanizzazione,
e tutto al netto delle infrastrutture.
Infrastrutture che rappresentano un
quinto del suolo consumato. Il tota-
le, tra abitazioni, insediamenti indu-
striali e, appunto, edilizia pubblica,
sfiora i 183mila ettari di superficie
“consumata”, ovvero il 7,2% dell’in-
tero territorio regionale. Pallottoliere
alla mano, sottratte le infrastrutture,
la percentuale scende al 5,9. Quale
futuro per il Piemonte? Si cerca di
contenere il fenomeno, tramite piani
regolatori che lo limitino. L’esempio
più lampante lo fornisce il Piano ter-
ritoriale di coordinamento partorito
dalla Provincia di Torino (tra i terri-
tori più colpiti), che impedisce l’edi-
ficazione nelle aree ancora “vergini”.
Già, perché è proprio questo uno dei
nodi fondamentali. C’è crisi, già, e ai
comuni servono soldi. E le concezio-
ni urbanistiche, in questi anni, han-
no spesso rappresentato una manna
per le assetate casse comunali: nel
solo 2008, i comuni hanno incassato
oltre 3 miliardi di euro in oneri di ur-
banizzazione. A farne le spese, poi,
ecco l’agricoltura, messa sull’altare
sacrificale.Le fette più consistenti di
terreno impermeabilizzato riguarda-
no suoli a uso agricolo, soprattutto
pregiati, di prima, seconda e terza
classe, per un totale che sfiora di
117mila ettari. Una vastissima por-
zione di terreno così alla coltivazione
diretta. Si mobilitano gli agricoltori,
ma anche comuni cittadini con a
cuore l’ambiente e il territorio. Pri-
vilegiando quindi il recupero delle
costruzioni edilizie già in essere, ma-
gari inutilizzate, e evitare una pro-
liferazione eccessiva e spesso fuori
luogo. In mano, a mo’ di spada, il
diritto: quella legge urbanistica re-
gionale del ‘77, datata ma ancora im-
portante. E che all’Articolo 1 sanciva
una “razionale utilizzazione delle ri-
sorse e delle aree agricole, evitando
ogni immotivato consumo del suolo”.
(lu. bon.)
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26
L’informatica dalla tua parte
Glocal Value è Information and Communication
Technology nel vercellese e non solo
I
l mondo dell’Ict (Information &
communication technology) è uno
degli ambiti più vitali e in continua
evoluzione nelle moderne eco-
nomie. Tra i soggetti più interessanti
in questo settore si annovera, senza
dubbio, la vercellese Glocal Value Srl,
una società costituita proprio al fine
di consolidare una realtà specializzata
nei servizi professionali per il mercato
Ict e riconosciuta in ambito nazionale
per le sue competenze sulle soluzioni
di Print Management (maggiori detta-
gli su www.glocalvalue.it) Lo slogan
associato al logo dell’azienda è “L’in-
formatica dalla Tua parte”, poche pa-
role con cui Glocal Value intende espli-
citare il suo vero valore aggiunto, la
sua caratteristica distin-
tiva. L’azienda si propo-
ne come interlocutore o
anche unico interlocuto-
re per le problematiche
legate all’informatica:
dalla consulenza alla for-
nitura hardware e sof-
tware, dalla installazio-
ne alla configurazione,
dall’assistenza e suppor-
to alla manutenzione,
dai servizi web a quelli
finanziari. Il tutto per il
privato come per il pro-
fessionista, per l’azien-
da agricola come per lo
studio professionale, per
la piccola come per la grande impre-
sa, per le associazioni come per l’ente
pubblico. Glocal Value nasce dall’ini-
ziativa dei due soci fondatori Lorenzo
Gozzi e Savio Avilia (foto) che forti
dell’esperienza ventennale nel merca-
to dell’Information & Communication
Technology hanno deciso di creare
una realtà “a casa” nel vercellese per
dare servizi e soluzioni informatiche
anche alle aziende locali e non solo
a multinazionali e ad altre società sul
territorio nazionale. Una realtà che
oggi conta una decina di risorse tra
tecnici, sistemisti e programmatori.
La dimensione corretta per portare al
cliente il meglio del mercato senza i
limiti della grande azienda che snobba
le piccole esigenze o del bravo free-
lance che è pur sempre una singola
risorsa senza il dono della ubiquità.
In cosa si differenzia Glocal Va-
lue? In estrema sintesi nel suo ap-
proccio semplice e pragmatico ma
attento alla reale esigenza e budget
del cliente. Un approccio fondato su
competenza, esperienza, professio-
nalità, flessibilità e cultura del lavoro
apprezzato già da molti clienti a Ver-
celli, tra cui alcune aziende agricole
(in particolare quelle che hanno scel-
to il software AgriViù www.agriviu.
it sviluppato ad hoc da Glocal Value
per le aziende agricole). Lorenzo e Sa-
vio sono orgogliosi di aver creato una
realtà come Glocal Value che seppur
con grande fatica continua a crescere
anche in un momento molto partico-
lare per l’economia nazionale ed in un
territorio non semplice come quello
vercellese. Cosi come sono orgogliosi
del valore e dei valori della “squadra”
dei propri dipendenti ricca di compe-
tenze e qualità umane senza la quale
non sarebbe stato possibile raggiun-
gere gli attuali traguardi e porsi ovvia-
mente quelli futuri. Dal
2010 Glocal Value ha
sede operativa presso
il Centro Fiere e Con-
gressi di Caresanablot
dove in ampi e moder-
ni locali può accogliere
quei clienti che vogliono
non solo conoscere me-
glio l’azienda ed i suoi
componenti ma testare
e provare con mano al-
cune delle soluzioni pro-
poste o semplicemen-
te portare a riparare il
computer guasto o poco
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Eco dell'agricoltore

  • 1.
  • 2. Consumo combinato (l/100 km) 4,8 - Emissioni CO2 (g/km) 126 Ducato Furgone 28 Quintali 2.0 Multijet 16v 115CV PREZZO € 13.900,00 *(Iva, Messa in Strada ed IPT escluse offerta valida solo in caso di rottamazione) offerte valide fino al 29/02/2012 * Consumo combinato (l/100 km) 4,8 - Emissioni CO2 (g/km) 126 AGGIUNGI 1 EURO IN PIU’ E TI OFFRIAMO ANCHE PIANALE E VASCA IN ALLUMINIO *(l’offerta comprende un pianale multistrato fenolico spessore 12 mm e una vasca in alluminio ossidato con fianchi in acciaio verniciati bucciati – offerta valida anche su Fiorino, Doblo’ e Scudo fino ad esaurimento scorte). Consumi ed emissioni a partire da 6,4 l/100km, con 169 g/100km di emissioni di CO2 Doblò Work Up Es. 1.3 90 CV Euro 5 a partire da € 12.500,00 *(IVA, Messa in Strada ed IPT Escluse offerta valida in caso di usato da rottmare) Cosa può trasportare? Cosa contiene? Cassone con sponde in alluminio (h350 mm) Lunghezza 2300 mm Larghezza 1860 mm Soglia di carico 900 mm Paratia vetrata Cassetto porta oggetti post. con chiaveCassetto porta oggetti post. con chiave SOLUZIONE SPA Tangenziale Sud, 66 - 13100 Vercelli Tel 0161. 60 66 1 - 0161. 60 66 21 3 Responsabile Comm.le Marchio Fiat Professional – Aziende: Andrea Peron cell. 3421764908 www.soluzionespa.it soluzione@soluzionespa.it GraficabyThiago3287658542 33 cassette della frutta 3 europallet SPONSOR
  • 3. www.ecoagricoltore.it 1 “L’Eco dell’Agricoltore - Cultura e Sapori” è un progetto editoriale creato da un gruppo di imprenditori collegati al mondo dell’”agri- cultura”, una finestra sul mondo agricolo a 360° attraverso la stampa di un maga- zine cartaceo con una tiratura di 11.000 co- pie e un portale web: www.ecoagricoltore.it che rappresenta un mezzo di in- formazione e confronto attraverso l’interazione con una redazione di esperti del settore agricolo e non solo. Un tempo parlare di agricoltura significava limitarsi alla sola fase di produzione di beni, con attività che si ripeteva- no sempre uguali di stagione in stagione. Oggi quando si parla di agricoltura si affronta un settore moderno con un alto contenuto di innovazione spesso collegato alla tra- dizione, in cui alla produzione si affiancano la gestione e la salvaguardia delle risorse ambientali e del territorio, la sicurezza alimentare e la tutela del consumatore. I processi di trasformazione dei prodotti agricoli sono mu- tati passando da un mercato locale a un mercato globale con tutte le opportunità, i rischi, i vincoli normativi e le nuove esigenze qualitative. Da tutto questo nasce l’esi- genza di valorizzare una cultura millenaria come quella agricola che è arte, storia e curiosità di luoghi e sapori del nostro territorio che sono unici al mondo. La crescente industrializzazione della produzione agrico- la alimentare, cui si accompagna il crescente peso della grande distribuzione, la perdita del rapporto diretto fra l’agricoltore produttore e il consumatore sono problemi sentiti soprattutto dai consumatori che ricercano la diver- sificazione dei prodotti, la ricchezza di una sperimentata qualità, la possibilità di assegnare una provenienza di luo- go a quanto giunge sulla nostra tavola. L’eco dell’agricoltore attraverso il collegamento diretto con gli imprenditori del mondo agricolo che producono, tra- sformano in proprio e vendono prodotti tipici d’eccellenza, rappresenta una risposta concreta a questo crescente ri- schio di una discesa di qualità, di una standardizzazione, in una banalizzazione dei suoi prodotti che, perdendo di connotazione, portano a una sorta di “civiltà di massa a tavola”. l’editoriale di Stefano Pasquino in copertina Titolo: “Tra le risaie” Stampa su tela pittorica, 60 x 40 cm (è una particolare tecnica di stampa fotografica che permette di ottenere un quadro che è una esatta riproduzione di una immagine fo- tografica). La tela sarà esposta all’ Agora Gallery di New York dal 7 al 27 luglio 2012 ed inseguito sarà messa in vendita sul sito www.art-mine.com, al prezzo di 650,00 $. www.agora-gallery.com Autore: Max Giannotta Max Giannotta è nato a Vercelli il 12 giugno 1968 dove tuttora vive e lavora come fotografo professionista. L'artista ha svilup- pato il suo stile pittorico di manipolazione digitale nel corso di una lunga pausa dal lavoro, inseguito ad un grave incidente stradale che lo ha portato alla scoperta della “pittura digitale”. Giannotta usa il computer come stru- mento per distillare le sue immagini e trasformare le sue foto in parte, con le stesse modalità che gli artisti usa- no quando dipingono, lasciando alcu- ni dettagli della fotografia reale nelle opere. La fusione della fotografia con la pittura porta due mondi e due forme d'arte verso un obiettivo comune. www.maxgiannotta.com
  • 4. 2 www.ecoagricoltore.it Editore Lorenzo Casalino info@lorenzocasalino.com Direttore Responsabile Lorenzo Casalino info@lorenzocasalino.com Caporedattore Stefano Pasquino redazione@ecoagricoltore.it Grafica e Impaginazione HamsterLab info@hamsterlab.it Fotografia Max Giannotta info@maxgiannotta.com & Fotolia Stampa CPZ SpA info@cpzgroup.com via Landri, 37 Costa di Mezzate (Bg) Hanno collaborato Carlo Felice Balduzzi, Luca Bonzanni, Andrea Mariano, Luca Pacchiani, Stefano Pasquino, Enea Zampoleri Anno 01 | Numero 00 | 24 Febbraio 2012 Distribuzione Gratuita
  • 5. www.ecoagricoltore.it 3 in questo numero 4 7 9 10 11 13 35^ Fiera in Campo L’agricoltura in campo a Vercelli per coltivare progetti: sinergie e multifunzionalità Vi presento la nuo- va rivista di settore Il direttore de “L’Eco dell’Agricol- tore” racconta dove è nata l’idea del nuovo progetto editoriale Soland: energie rinnovabili Una realtà imprenditoriale del Piemonte L’energia elettrica a costo zero L’impianto fotovoltaico 19 20 22 25 26 Sì alla tassa sui cibi spazzatura Una tassa su patatine e bibite gassate per togliere l’Imu alle aziende agricole Azienda Agricola Lodigiana Tecnologie moderne, ma rispettose della tradizione Dai rifiuti al compost Due domande a Costanzo Borda, amministratore unico di Koster Il Piemonte divora mille ettari l’anno La Regione aggiorna i dati: il suolo “consumato” sale al 7,2% L’informatica dalla tua parte Glocal Value è Information and Communication Technology nel vercellese e non solo greeneconomy Fotovoltaico e Biomasse l’albuminserto fotografico il principato di lucedio leggende e misteri trovi questa rivista anche sul sito web! www.ecoagricoltore.it
  • 6. www.ecoagricoltore.it 4 35^ Fiera in Campo L’agricoltura in campo a Vercelli per coltivare progetti: sinergie e multifunzionalità I ncontriamo Gian Mario Fra, il Pre- sidente dell’A.N.G.A., l’Associazio- ne Nazionale Giovani Agricoltori di Vercelli, alla vigilia dell’apertura della Fiera in Campo 2012, edizione numero 35: per gli addetti ai lavori una tre giorni imperdibile, sono atte- si 20.000 visitatori. Gian Mario Fra ci parla della novità di questa edizione. Ogni edizione della Fiera in campo ha uno slogan, quello del 2012 mentre si vive un periodo di transizione del mondo agrico- lo verso nuovi scenari è? «Lo slogan di questa edizione è “Fieraincampo 2012... coltiva pro- getti: sinergie & multifunzionalità”, le sinergie sono rappresentate dalle collaborazioni che abbiamo realiz- zato con i partner storici, Provincia di Vercelli, Camera di Commercio e BPN che hanno reso raggiungi- bili tutti gli obiettivi che di anno in anno ci siamo preposti, per ampliare le prospettive di Fiera in campo. La multifunzionalità è invece rappresen- tata dal progetto “Eu-Rice”. Un pro- getto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Europe for citizens” che ha come obiettivo la creazione di una rete di coopera- zione tra le aree risicole europee per garantire lo scambio di informazioni, esperienze, iniziative e per valutare assieme come affrontare gli effet- ti del cambiamento climatico nelle aree del progetto. Il partenariato europeo è composto da Italia (Pro- vincia di Vercelli- Capofila), Spagna (Federacio Valenciana de Municipis e Provincies), Grecia (Dimos Thessalo- nikys), Portogallo (Cluster Agroindu- strial do Ribatejo) e Bulgaria (Marita Municipality) e noi giovani di Anga Vercelli come supporters. La nostra delegazione in occasione della pe- nultima tappa di EU-Rice in Bulgaria ha elaborato in collaborazione con i partners del progetto un documento sulla riforma della Politica Agricola Comune che verrà presentato a Bru- xelles con il proposito di stimolare le politiche agricole europee almeno per quanto riguarda il settore Riso». Il mondo delle energie rinnova- bili è una delle possibili linee di sviluppo e diversificazione del mondo agricolo? «Gli argomenti legati alle biomasse e al fotovoltaico sono molto sentiti dal settore agricolo, io stesso nella mia azienda ho realizzato un impian- to da 240 kWp abbinato alla boni- fica delle coperture in amianto. Si cerca di diversificare le entrate alla ricerca di garanzie nel tempo che con il fotovoltaico sono garantite dagli incentivi. Tutto l’opposto di ciò che sta accadendo nel mercato del riso, dove dobbiamo confrontarci costantemente con il mercato este- ro. Nell’ultimo periodo in particolare con il mercato dell’America del Sud. Dall’Argentina viene importato riso di qualità pari al nostro al costo di 16 dollari al quintale, mentre noi ven- diamo il nostro riso al costo di 30 euro al quintale, una differenza no- tevole. Questi prezzi bassi sono do- vuti al minore costo della manodo- pera, all’utilizzo di mezzi aerei da noi vietati per legge e soprattutto all’uso di principi attivi per quanto riguarda i diserbi che in Italia non si utilizzano più da anni. Ma tutto questo in gene- rale poco importa alla maggioranza dei consumatori finali». Quali sono le novità della Fiera in Campo 2012? «A dimostrazione della continua in- novazione e dinamicità della nostra Fiera, in questa edizione vi saranno due novità inedite: piazzale test drive dove i visitatori potranno apprezzare i nuovi cambi dei maggiori produttori di trattori e una nuova area esterna tutta da scoprire». L’A.N.G.A, acronimo di Associazione Na- zionale Giovani Agricoltori, è l’organizza- zione sindacale dei giovani imprenditori agricoli di cui tutela gli interessi favoren- done l’inserimento nel tessuto economi- co nazionale ed internazionale e stimo- lando il processo di sviluppo dell’impresa che opera in agricoltura sia come entità economica, produttrice di beni ed occu- pazione, che come soggetto della gestio- ne del territorio e dell’ambiente. di Stefano Pasquino
  • 7. ® Main Sponsor Si ringrazia per la collaborazione Banca Popolare di Novara 35 A edizione ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIOVANIAGRICOLTORI Sezione Provinciale diVercelli ...coltiva progetti Caresanablot -Vercelli Vercelli Fiere Fiera in Campo 2012 ® Sabato e Domenica “prove in campo” AreaTEST DRIVE Orari: venerdì, sabato e domenica dalle 8,30 alle 18,00 Ingresso Euro 5,00 Ingresso gratuito ai minori di 14 anni Parcheggio gratuito Servizio Bar e Ristorante Venerdì Convegno finale Progetto EU-RICE,ore 9,30 Sabato e Domenica mostra di Modellismo Agricolo NEW 24•25•26 Febbraio 2012 MAZZERI assicurazioni snc Concessionario di zona Gruppo SAME DEUTZ-FAHR CONSORZIO AGRARIO DEL PIEMONTE ORIENTALE Officina autorizzata Gruppo SAME DEUTZ-FAHR ROSSO e MOGNATO
  • 8. mazzeri assicurazioni Una lunga tradizione al servizio dell’agricoltura. Agenzia di assicurazione operante nel nord ovest d’Italia fondata nel 1958 da Vittorio Mazzeri, padre di Alberto e Giovanni Mazzeri. Da oltre 15 anni l’Agenzia è specializzata nell’offrire soluzioni assicurative al mondo dell’agricoltura con uno staff di dieci esperti. via Ariosto,16 - Vercelli Tel. e Fax 0161.210200/260863/250998 via Roma, 9 - Borgo d’Ale (Vc) Tel. 0161.468068 Prima sede Mazzeri Assicurazioni a Vercelli (1958)
  • 9. www.ecoagricoltore.it 7 Vipresentolanuovarivistadisettore Il Direttore de “L’Eco dell’Agricoltore” racconta dove è nata l’idea del nuovo progetto editoriale N asce “L’Eco dell’Agricoltore”, Cultura e Sapori. Una nuova rivista di settore destinata a dare una comunicazione globale e pertinente a chi da sempre vuole informato e stare al passo coi tempi. I nuovi investimenti da fare, tecnologie e sipari sull’efficacia del prodotto di ciascun addetto ai lavori. Uno staff di giornalisti, sul “pezzo”, è pronto a dare voce anche ai pro- tagonisti che mirano sempre di più all’eccellenza del proprio mestiere. A tal riguardo, la Redazione de “L’Eco dell’Agricoltore” ha intervistato il Di- rettore, Lorenzo Casalino, giornalista bergamasco nonché noto anche a Vercelli per la conduzione editoriale del giornale dedicato alle vicende sportive della F.C. Pro Vercelli, cioè www.tuttoprovercelli.com. Da dove nasce l’idea di questa rivista? «è un giornale che parte in via speri- mentale con la trentacinquesima Fiera in Campo che si terrà a Vercelli - spie- ga - Ho avuto la fortuna, attraverso l’apertura di TuttoProVercelli.com, di capire meglio il territorio piemontese e il settore, oltre allo sport cui mi riverso quotidianamente, che valesse la pena approfondire dando una prospettiva diversa rispetto ad altri contributi d’in- formazione presenti». Sfogliando il giornale notiamo subito una grafica di un certo impatto. «Ho volutamente scelto un aspetto che potesse, per certi versi, stupire il destinatario di questa rivista. C’è chi avrebbe pensato di certo che la semplicità, colori tenui e una format- tazione a mo’ di giornale cartaceo fosse più indicata ad esaminare cer- te tematiche, invece, ho voluto dare un’impronta fresca, di un certo ap- peal e che potesse allo stesso tempo portare con colori accesi il lettore a ciò che potrà essere il domani...». Approfondendo il progetto, no- tiamo che “L’Eco dell’Agricol- tore” non si limita ad uscire a livello cartaceo con le 11.000 copie stampate. «Dice bene, perchè ormai l’informa- zione corre online in maniera accele- rata ed efficace. Nel momento in cui ho voluto investire con progetti pret- tamente web, ho pensato che anche una rivista di questo tipo necessitava di un suo habitat anche in rete con il rispettivo sito internet (www.eco- agricoltore.it), dedicato alla ripresa dei contenuti affrontati, nonchè del- la possibilità di poter scaricare diret- tamente l’intero giornale sul proprio computer o i-pad». Ma ci sarà un seguito per questa rivista? «Stiamo già lavorando in prospettiva fu- tura, considerando l’eventualità di dare una cadenza trimestrale al progetto». Sul territorio ha comunque su- scitato interesse. «Siamo felici di questo e il nostro au- gurio è quello di poter ospitare partner o realtà del settore che possano sfrut- tare questo indotto e canale per fare business e nuove pubbliche relazioni: insomma un vero e proprio b2b». Dove sarà possibile trovarlo poi? «L’obiettivo primario è quello di ar- rivare nelle aziende e in tutte le ca- scine del ramo, oltre a soddisfare poi la richiesta del territorio e di realtà interessate». Avrà un costo? «Assolutamente no, la rivista arrive- rà gratuitamente». Un nuovo progetto interessante quindi per Vercelli... «Non solo». Cioè? «Il nostro intento è quello di arrivare nelle principali città del settore agri- colo, in Piemonte e Lombardia». Insomma, chi ben incomincia... «Incrociamo le dita - sorride e con- clude Casalino - l’imperativo è quel- lo di poter dare comunicazione e un servizio in più, di certo lavoriamo con idee e proposte per dare un prodotto di qualità». Riceviamo e pubblichiamo Invia a redazione@ecoagricoltore.it i tuoi commenti, impressioni o soluzioni di tematiche che desideri siano affrontate sulla rivista. La nostra Redazione, nei prossimi numeri, provvederà a pubblicare i più significativi nel nostro angolo dedicato alla posta e ad approfondire quelli più interessanti segnalati da Voi. di Enea Zampoleri
  • 10. Papà coltiva energia. Vercelli - 77,40 kWp Novara - 40,32 kWp SOLAND ENERGIA FOTOVOLTAICA | S.S. 11km 46,500 Borgo D’Ale (Vc) - Italy | t. +39 0161 49537 | f +39 0161 427254 | info@soland.it Biella - 70,56 kWp Oltre 220 impianti e 25 MWp di potenza installata Impianti aziendali chiavi in mano Assistenza tecnico-burocratica in ogni fase del progetto Manutenzione e garanzia di prestazione per tutta la vita dell’impianto Un simpatico gadget FV per chi viene a trovarci con questa pagina per valutare 1 impianto sui tetti dei suoi capannoni agricoli. Se hai spazio, è ancora tempo di investire nel fotovoltaico.
  • 11. www.ecoagricoltore.it 9 di Stefano Pasquino Soland: energie rinnovabili Una realtà imprenditoriale del Piemonte L a redazione de ”L’Eco dell’Agricol- tore” ha visitato la società Soland - divisione fotovoltaica con sede a Borgo d’Ale (VC). L’azienda certi- ficata ISO 9001 è nata dall’integrazione delle esperienze di imprenditori prove- nienti da settori quali energie rinnovabili, impiantistica elettrica industriale e finan- za; un team altamente specializzato in cui le diverse professionalità confluiscono per garantire al Cliente un servizio e una collaborazione completi, sicuri e duraturi. Durante la nostra visita presso l’azienda a Borgo d’Ale (VC) abbiamo visitato gli uffici tecnici, il campo prove con installa- zioni di modelli pilota e intervistato Luca Bassi responsabile dell’ufficio commer- ciale di Soland. Soland è una realtà ormai consoli- data del settore fotovoltaico, avete creduto nel settore delle energie rinnovabili in tempi lontani, quando è iniziata la vostra attività? «Il gruppo Soland è presente nel merca- to da circa 30 anni, proviene dal settore dell’automazione industriale ed ha avvia- to attività nelle fonti rinnovabili da circa 10 anni: non solo fotovoltaico, ma anche geotermia (Geonovis Srl) e partecipazio- ne nell’eolico (Fonteolica Srl)». Quanti sono i tecnici che compon- gono la struttura di Soland? «Siamo un team di quasi 50 persone per fornire impianti completamente “chiavi in mano” e seguire il cliente in ogni fase del progetto: progettazione (elettrica e strut- turale), burocrazia per la messa in ser- vizio dell’impianto, gestione dei cantieri con personale interno tramite squadre proprie di elettricisti e carpentieri esclusi- vamente impegnati nella realizzazione di impianti fotovoltaici». Quanti sono gli impianti fotovoltaici che avete realizzato in questi dieci anni di attività? «Ad oggi sono oltre 220 impianti (azien- dali) realizzati e 25 MWp di potenza in- stallata; tra questi anche investimenti diretti per la realizzazione di impianti di proprietà, crediamo nella tecnologia, nella bontà dell’investimento e pensia- mo che avere impianti di proprietà sia un elemento di sicurezza anche per i clienti. Negli ultimi anni abbiamo installato pa- recchi impianti per le aziende agricole (anche grazie a collaborazione con le as- sociazioni di categoria), soprattutto nelle zone di Novara, Vercelli e Biella». Soland è sinonimo di affidabilità, serietà e garanzia grazie anche al servizio post-vendita, cosa offrite? «Forniamo un servizio di post-vendita completo e professionale garantendo assistenza e manutenzione ovunque per mezzo di una equipe di tecnici specializ- zati in grado di risolvere qualsiasi proble- ma. Il cliente Soland viene assistito da tecnici e consulenti commerciali di eleva- ta competenza sia in fase di realizzazio- ne che in fase post-impianto garantendo anche assistenza burocratica/fiscale. Di norma un impianto fotovoltaico funziona in maniera completamente autonoma e sono infrequenti i guasti nel corso degli anni. La manutenzio- ne, quindi, consiste soprattutto nel verifi- care il buon funziona- mento dell’impianto e la sua resa nel corso del tempo. Tutti gli impianti fotovoltaici nel corso degli anni hanno un decadi- mento naturale sulla produzione di energia e grazie alla nostra maturata esperienza sul campo da oltre 10 anni siamo in grado di garantire la produzio- ne minima dei nostri impianti conoscen- do con certezza la percentuale di decadi- mento. Un’altro intervento necessario è la pulizia periodica dei pannelli fotovoltai- ci, soprattutto nell’evenienza di giornate ventilate o nevose, quando accumuli di sporcizia o di ghiaccio potrebbero causa- re cali nel rendimento se non vengono rimossi. Oltre ad offrire una manutenzio- ne ordinaria Soland è in grado di verifica- re con il proprio cliente se l’impianto sta funzionando correttamente e in modo ottimale o se necessita di una manuten- zione straordinaria. Soland fornisce, su richiesta, sistemi elettronici di monito- raggio remoto. Tali sistemi consentono di acquisire, analizzare e documentarsi continuamente sui dati di funzionamen- to dell’impianto fotovoltaico installato. I nostri Clienti ricevono automaticamente e periodicamente un dettagliato report contenente i dati e le statiche di produ- zione del proprio impianto, utile anche per effettuare un’analisi economica». Oggi Soland però non è più solo fo- tovoltaico, quale altra fonte energe- tica rinnovabile state sviluppando? «L’ultima società nata nel gruppo è Geo- novis che si occupa della realizzazione di impianti geotermici chiavi in mano per la generazione di energia termica (acqua cal- da sanitaria e riscaldamento degli edifici). Soland e Geonovis interagiscono tra loro per realizzare edifici completamente auto- nomi dal punto di vista energetico, elettri- co (fotovoltaico) e termico (geotermia)».
  • 12. www.ecoagricoltore.it 10 L’energia elettrica a costo zero L’impianto fotovoltaico L’ impianto fotovoltaico, or- mai ampiamente diffuso, consente di trasformare in energia elettrica la luce del sole. Il suo funzionamento è sempli- ce: i pannelli fotovoltaici producono energia (a corrente continua) dai raggi solari e la inviano ad un ap- parato elettronico chiamato “inver- ter”, che serve a trasformare questa energia in corrente alternata, cioè a renderla utilizzabile per i normali usi domestici. Poiché i pannelli produco- no energia esclusivamente durante il giorno, l’elettricità non immediata- mente utilizzata viene, per così dire, immagazzinata nella Rete pubblica, dalla quale potrà essere prelevata durante la notte. Come funziona il meccani- smo, chiamato tecnicamente “scambio sul posto”? DURANTE IL GIORNO • viene consumata direttamen- te parte dell’energia prodotta • la parte di energia non consu- mata viene immessa nella rete pubblica DURANTE LA NOTTE • l’energia necessaria viene pre- levata dalla rete pubblica (nel- la quale è stata immessa) Secondo le normative in vigore, se la quantità di energia immessa nel- la Rete pubblica risulterà superio- re all’energia prelevata, il titolare dell’impianto realizzerà un ricavo in denaro corrispondente alla quanti- tà di energia non prelevata. Un im- pianto fotovoltaico di buona qualità, correttamente dimensionato, può tranquillamente produrre l’energia necessaria per almeno trent’anni. L’energia così prodotta (che darà ovviamente diritto a percepire gli in- centivi economici previsti dal Conto Energia a favore di chiunque installi un impianto fotovoltaico) potrà esse- re utilizzata in due modi: a) una parte sarà destinata a sod- disfare al 100% le esigenze dell’a- bitazione, che sarà quindi del tutto autonoma; b) un’altra parte verrà immessa nel- la rete elettrica e darà diritto a per- cepire un ulteriore ricavo annuale, commisurato alla quantità di energia immessa e non consumata. è ancora importante sottolineare che i pannelli fotovoltaici sono sicuri e rispettano l’ambiente: non generano campi elettromagnetici, non produ- cono emissioni di alcun tipo e non attirano i fulmini. Il loro eventuale smaltimento, in base a quanto pre- vedono le normative vigenti, può es- sere effettuato senza problemi, alla stregua di normali apparecchi elettri- ci o elettronici. di Stefano Pasquino Tabella incentivi del Conto Energia Per ogni kWh prodotto, il proprietario dell’impianto riceverà dal GSE (Ge- store dei servizi energetici) per la durata di vent’anni, la somma stabilita al momento dell’entrata in funzione dell’impianto.
  • 13. www.ecoagricoltore.it 11 greeneconomy Fotovoltaico e Biomasse Sarà pur stato, sotto tantissimi aspetti, un annus horribi- lis per l’economia, ma il 2011 appena andato in archivio ha saputo evidenziare - in un mare magnum di difficoltà - elementi che fanno ben sperare. In Piemonte, la scorsa rivoluzione terrestre ha segnato il boom delle energie rin- novabili. Nello spazio di 365 giorni, sono sorti ben 11.390 - secondo i dati diffusi da Enel - nuovi impianti da energie rinnovabili. Il che, calcolatrice alla mano, significa un dato interessantissimo: il doppio rispetto alla situazione del 2010. Un anno d’oro, almeno sotto questo punto di vista. La parte del leone la recita l’energia solare, che hanno rag- giunto e ampiamente superato, al 31 dicembre 2011, quota 22mila impianti. Tra le province più intraprendenti si se- gnalano Torino e Cuneo. Capoluogo e hinterland hanno attivato lo scorso anno 3.566 nuovi impianti, mentre nel cuneese ne sono sorti 3.039. Oltre al fotovoltaico, un peso sempre crescente lo stanno acquisendo le centrali a bio- gas e biomasse. Sul territorio piemontese si contano ora oltre un centinaio di impianti che sfruttano queste tecnolo- gie, uno dei cui vantaggi è un’emissione contenuta, limitata di anidride carbonica. A proposito di questa nuova frontiera, sono fresche di de- libera le nuove linee guida della Regione Piemonte circa le aree non idonee all’installazione di impianti alimentati, appunto, con biomasse. Una prima delibera, approvata a fine gennaio dalla Giunta Regionale sulla proposta de- gli assessori Casoni, Cavallera, Giordano, Ravello e Sac- chetto, ha indicato come non idonee, tra le altre, le aree inserite o candidate a patrimonio mondiale dell’Unesco, i comuni inseriti nella “Zona di Piano”, ovvero con criticità nella qualità dell’area, comuni a elevato carico zootecnico, i tenimenti dell’Ordine Mauriziano, aree agricole e naturali ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo, terreni agricoli irrigati con impianti irrigui a bas- so consumo idrico realizzati con finanziamento pubblico, i boschi da seme o costituenti habitat di interesse comunita- rio e le zone soggette a rischio di esondazione dei fiumi e gravi dissesti idraulici e idrogeologici. Sempre il 30 gennaio, un’altra delibera della Giunta re- gionale ha definito il percorso circa il “rilascio dell’auto- rizzazione alla costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile”. Il provvedimen- to pone l’obiettivo di attuare le Linee guida emanate dal decreto ministeriale del 10 settembre 2010, con l’obiettivo di una semplificazione generale del procedimento, unifor- mando e superando le difformità presenti tra province e province. Si ha quindi la trasposizione, anche sul territorio piemontese, della mission delle linee guida nazionali, ov- vero l’evitare “duplicazioni di atti ovvero di valutazioni in materia ambientale e paesaggistica”, “la possibilità di indi- viduare le più opportune forme di semplificazione e coor- dinamento tra i procedimenti per il rilascio di concessioni di derivazione d’acqua pubblica ovvero di concessioni per lo sfruttamento delle risorse geotermiche”. La delibera regionale indica poi la documentazione da allegare alla richiesta di autorizzazione, gli oneri istruttori, le modalità d’esame delle richieste di autorizzazione, la valutazione del cumulo degli interventi, i poteri comunali nell’ambito del procedimento unico e la compatibilità paesaggistica dell’opera. Torino Cuneo Alessandria Novara Asti Biella Vercelli Verbano Cusio Ossola 7.221 6.179 2.448 2.065 1.815 1.098 1.046 536 53 79 6 12 1 12 17 37 4 2 1 0 0 0 0 0 21 21 14 4 3 1 7 0 6 9 6 1 0 6 3 3 PIEMONTE 22.408 217 7 71 34 impianti solari idraulica eolico biogas biomasse Numero impianti da fonti rinnovabili in Piemonte al 31/12/2011 3.566 3.039 1.308 1.129 886 588 576 298 11.390 nuovi impianti nel 2011
  • 14. mazzeri assicurazioni La nostra cultura rifugge da logiche economiche tese al profitto, offrendo garanzie elevate. Obiettivo della Mazzeri Assicurazioni è quel- lo di offrire polizze assicurative tarate sulle reali esigenze del cliente. Ci impegniamo a predisporre tutti gli ele- menti utili al nostro cliente per compara- re le nostre offerte assicurative rispetto a quelle del mercato che aiutino a capire le scelte e le implicazioni liquidative. Alcuni esempi: Assicurazione trattori a prezzo ridotto del 50% rispetto al prezzo di mercato con un massimale di 6 milioni di Euro. A fronte di bassi costi vengono erogate ga- ranzie elevate. Noi assicuriamo tettoie e fienili aperti da tutti i quattro lati, mentre alcune compa- gnie non prevedono la copertura per danni a causa di evento atmosferico se la tettoia o il fienile è aperto anche da un solo lato. via Ariosto,16 - Vercelli Tel. e Fax 0161.210200/260863/250998 via Roma, 9 - Borgo d’Ale (Vc) Tel. 0161.468068
  • 15. l’albuminserto fotografico a cura di Max Giannotta #01 il principato di lucedio leggende e misteri www.ecoagricoltore.it
  • 16. lucedio Lucedio, luogo estremamente suggestivo e di antichissime origi- ni, sorge nel cuore della campagna di Vercelli in prossimità del comune di Trino Vercellese. La sua storia e le sue leggende sono famose a livello europeo e la fama del luogo ha varcato l’oceano tanto che, verso la fine del 2000, gli america- ni della Triagenic sono arrivati nel principato per girare una puntata di “The Scariest Placet on Earth” per conto della Fox Family Channel. La data di costruzione di Lucedio è l’anno 1123, ad opera di Ranieri marchese del Monferrato, il quale vi chiamò i monaci Cistercensi, che iniziando la coltivazione del riso, fecero un’opera grandiosa e geniale da un punto di vista econo- mico e sociale che molti definirono (e definiscono) miracolosa. Nel medioevo la pianura vercellese era malsana, inospitale e vi cresceva una fitta boscaglia. I monaci, con grande fatica e dedizione, disbo- scarono e dissodarono il terreno, incanalarono l’acqua per permet- tere la coltivazione del riso, pianta allora semisconosciuta, che in seguito andò persino a sostituire il grano, molto più costoso e con un minor apporto nutritivo. Inuti- le ribadire che questo lavoro fu di fondamentale importanza per l’economia di Vercelli. (fonte: www.teses.net) principatodi
  • 18. Colleziona tutti gli inserti fotografi- ci, li puoi trovare su ogni numero de “L’eco dell’Agricoltore” oppure comodamente scaricare dal sito: www.ecoagricoltore.it
  • 19. L’OFFERTA DI SOLUZIONE DEDICATA ALLE AZIENDE DI OGNI DIMENSIONE. Come clienti Aziende, Vi aspettate che le vostre necessità siano soddisfatte al meglio. A noi questo non basta. Vogliamo fare di più. Abbiamo da sempre l’ambizione di costruire e sviluppare un rapporto preferenziale con la nostra clientela, attraverso l’ascolto, l’apprendimento ed il continuo miglioramento. Per questo Vi offriamo un servizio di consulenza globale personalizzata, anche presso la vostra sede, che Vi accompagni in tutte le fasi di scelta, gestione e soluzione dei prodotti e servizi legati al mondo delle automobili e dei veicoli commerciali per la vostra Azienda, consigliandoVi le modalità di acquisizione e gestione più adatti alle Vostre dimensioni. Inoltre, offriamo servizi specifici adatti a soddisfare ogni tipo di esigenza, come ad esempio: - Allestimenti come officina mobile con scaffali, cassettiere, valigette estraibili e banchi di lavoro. - Portapacchi e portascale per furgoni. - Rampe di carico per veicoli di tutti i generi, con portate fino a 1.500 Kg. - Quanto di più innovativo nel trasporto e per la guida dei diversamente abili, DOBLO’, SCUDO e DUCATO con pedane elettroidrauliche. Oltre a questo, Vi offriamo una numerosa e completa gamma di servizi legati al post vendita e all’assistenza: il tutto ALL’INTERNO della nostra sede, in cui troverete anche vetture d’occasione a Km zero e Aziendali di tutti i marchi. Dal finanziamento al leasing sulla gestione amministrazione della flotta, dall’acquisto in proprietà al Noleggio a Lungo Termine, il nostro Team dedicato alle aziende è a Vostra disposizione per proporVi offerte competitive e diventare il Vostro partner preferito nella realizzazione di una soluzione ideale per il parco vetture della Vostra azienda. I NOSTRI MARCHI - Fiat - Alfa Romeo - Fiat Professional - Land Rover - Peugeot - Tata- Tata - Citroen I NOSTRI SERVIZI INTERNI - Officina e Ricambi - Autonoleggio - Assicurazioni - Accessori - Personale dedicato per assistenza Post Venditaper assistenza Post Vendita - Infortunistica Stradale LA NOSTRA OFFERTA RISERVATA ALLE AZIENDE - Personale Dedicato - Noleggio a Lungo Termine - Consulenza Fiscale - Finanziamenti e Leasing PersonalizzatiPersonalizzati - Infortunistica Stradale SOLUZIONE S.p.a. 13100 Vercelli - Tangenziale Sud 66 Tel. 0161. 60.66. 1 - Fax 0161. 60. 66.260 Sito internet: www.soluzionespa.it E-mail: soluzione@soluzionespa.it
  • 20. mazzeri assicurazioni Polizza grandine. Non permettete che il mal tempo distrugga i frutti del vostro lavoro. Mazzeri Assicurazioni è una solida real- tà specializzata nella gestione del rischio grandine e avversità atmosferiche. La lunghissima tradizione, la solidità e l’e- sperienza maturate nel soddisfare le esi- genze di copertura dei rischi climatici degli agricoltori, ci ha permesso di conquistare la fiducia di oltre cinquecento aziende agri- cole del nostro territorio. Chi sceglie Mazzeri Assicurazioni ha la cer- tezza di trovare assistenza completa ed ef- ficace. Prima di fare un’offerta eseguiamo sempre un sopraluogo e una analisi delle problematiche collegate all’azienda, alla ti- pologia del terreno e della coltura. Assicu- riamo cereali, frutta, verdura e vigneti. via Ariosto,16 - Vercelli Tel. e Fax 0161.210200/260863/250998 via Roma, 9 - Borgo d’Ale (Vc) Tel. 0161.468068
  • 21. www.ecoagricoltore.it 19 Sì alla tassa sui cibi spazzatura Una tassa su patatine e bibite gassate per togliere l’Imu alle aziende agricole V eni, vidi, ICI. Anzi, IMU. Ov- vero l’Imposta Municipale Propria (o Unica), refrain- tormento per tanti, dopo le recenti introduzioni del Governo Monti. Non sono mancate, ovvia- mente, le polemiche. E in campo sono scesi anche le aziende, in parti- colare quelle che operano nel settore dell’agricoltura. Già, perché l’imposta andrà a incidere parecchio su fabbri- cati e terreni agricoli. Gli aumenti? Alti: tra il 100 e il 400%, secondo quanto risulta anche alla Coldiretti, che ha già dissotterrato l’ascia di guerra. Insostenibili, secondo molti. Due le diverse aliquote i cui calcoli faranno passare notti insonni a chi si occupa di agricoltura. Per i terreni agricoli si applica lo 0,76%, passibile di un aumento o diminuzione - che dovrà essere deliberata dai Consigli comunali - dello 0,3%. La base im- ponibile la si otterrà moltiplicando il redditto dominicale (al 1° gennaio) per la categoria catastale, con una rivalutazione del 25% (in quanto si tratta di terreni). Il moltiplicatore sarà 130, che scende a 110 per i col- tivatori diretti iscritti alla previdenza agricola. Il secondo aspetto, come già accennato, riguarda i fabbricati rurali, quelli classificabili nella cate- goria catastale D/10. Qui l’aliquota è dello 0,2%, con un margine di ridu- zione fino allo 0,1% applicabile dai comuni. Anche in questo caso, l’im- posta andrà calcolata moltiplicando la rendita per una rivalutazione del 5%, il tutto nuovamente moltiplicato per il coefficiente 60 (che è destinato ad alzarsi a 65 a partire dal 1° gen- naio 2013). Le proteste non posso- no mancare. Una doppia tassazione, secondo i critici: da un lato perché, sui terreni, vengono già pagati Irpef e Ici; dall’altro, il nuovo, aspro prov- vedimento. Come andare in contro alle nuove difficoltà che le aziende agricole si sobbarcheranno? C’è chi invoca un contributo, un incentivo da parte dello Stato. Di riflesso, la do- manda è però atavica: da dove pren- dere i soldi? Una corrente di pensie- ro, interessante e che sta arricchen- do le sue fila, in- voca la Fat tax. Ovvero la tassa sui cibi-spazzatura: patatine fritte, bi- bite gassate, fast food et similia. Lo ha proposto anche Claudio Sacchetto, assessore all’Agri- coltura della Re- gione Piemonte, che ha sostenuto la linea davanti alla Commissione Politiche Agricole del Parlamento. Ri- torna così in voga un provvedimento che fece discutere nello scorso di- cembre, ma che è al vaglio in altri paesi, Inghilterra e Francia su tutti, come arma per contrastare la cre- scente obesità. Insomma, il motto è questo: tassare il junk food per sal- vaguardare l’agricoltura. E, magari, pagare qualche centesimo in più le patatine fritte, ma sovvenzionare un settore che rischia. Per non rischiare, invece, di perdersi i prodotti di Ma- dre Terra, certamente più salutari di un pranzo al fast food. di Luca Bonzanni
  • 22. www.ecoagricoltore.it 20 di Stefano Pasquino Azienda Agricola Lodigiana Tecnologie moderne, ma rispettose della tradizione D a ben tre generazioni le ter- re dell’Azienda Agricola Lo- digiana sono coltivate dalla famiglia Eusebione che si dedica con passione alla coltivazione del riso, curando in particolar modo la qualità del prodotto, sia sul campo che durante la trasformazione. La redazione de ”L’Eco dell’Agricolto- re” ha incontrato Antonio Eusebione che circa 20 anni fa, decise di trasfor- mare il riso all’interno della sua azien- da, di confezionarlo e di rivenderlo direttamente al pubblico, avendo così creato tutta la filiera all’interno dell’azienda. L’Azienda Agricola Lodi- giana ha istituito un Sistema Qualità Aziendale conforme alle norme UNI EN ISO 9001-2008 (Vision) e i suoi prodotti sono assoggettati al sistema di autocontrollo HACCP, garantendo la provenienza e la tracciabilità del prodotto. L’obiettivo della visita all’ Azienda Agricola Lodigiana situata sulla strada delle Grange a Ronsec- co (VC) è quello di scoprire come si crea un modello vincente di azienda moderna rispettosa della tradizione e della lavorazione artigianale. Sono ormai diversi anni che i prodotti dell’Agricola Lodigiana sono apprezzati in Italia e all’e- stero, cosa vi distingue dalle al- tre aziende agricole? «Grazie all’esperienza maturata e alla disponibilità di alcuni terreni, 12 anni fa si scelse la via del biologico dalla quale nasce la nuova linea “La Lodigiana”. Questa linea comprende confezioni di riso bianco e integrale da 500 g. e una vasta gamma di con- fezioni da 250 g. di risotti pronti». Quali sono gli elementi fonda- mentali per sviluppare l’eccel- lenza dei vostri prodotti? «La qualità del prodotto dell’Azienda Agricola Lodigiana ha origine da un equilibrio ideale fra tradizione e in- novazione: tradizione perché l’azien- da opera nel massimo rispetto della natura, innovazione perché grazie ai sofisticati macchinari presenti nel- la riseria dell’azienda, si seleziona chicco per chicco per avere la più alta qualità del prodotto. Il riso della Lodigiana è infatti privo di rottura e consente quindi una cottura omoge- nea, per risotti sempre perfetti». Si sa che le aziende devono pro- porsi sul mercato per trovare nuove opportunità, cosa state sviluppando attualmente? «Circa 5 anni or sono abbiamo lan- ciato una nuova linea di produzione di gallette di riso soffiato prodotte con riso integrale, stiamo crescendo notevolmente e a breve avvieremo un nuovo stabilimento di 2500 metri quadri per la produzione delle cialde di riso”. Quali sono i paesi esteri dove esportate maggiormente i vostri prodotti? «Francia, Spagna, Portogallo, Sviz- zera, Australia, Giappone e Cana- da. Oggi stiamo cercando di coprire anche tutto il territorio italiano con particolare riguardo verso il settore della ristorazione». Presso l’Azienda Agricola Lo- digiana si possono acquistare direttamente i vostri prodotti e visitare i vostri laboratori di produzione? «Si certo, sono diverse le visite del- le scolaresche in primavera e spesso ospitiamo comitive provenienti dalla Svizzera e dalla Germania, abbiamo in previsione a breve di creare un sa- lone attrezzato con un locale cucina per insegnare ai nostri ospiti come si preparano i risotti con il nostro riso. Crediamo molto nel turismo eno- gastronomico, è un nuovo modo di viaggiare che sta conquistando un numero sempre crescente di ap- passionati, alla ricerca di sapori e di tradizioni autentiche. In questo con- testo, infatti, il cibo assume un ruolo nuovo, diventando il medium di un territorio, di una cultura e dei valori legati alla terra ed alle proprie radi- ci». (www.lodigiana.it)
  • 23. La Qualità Garantita Agricola Lodigiana Srl - Strada delle Grange, 20 - 13036 Ronsecco - VERCELLI - Italy Tel. (0039) 161 816001 - (0039) 161 816114 - Fax (0039) 161 816900 www.lodigiana.com - info@lodigiana.com
  • 24. www.ecoagricoltore.it 22 Dai rifiuti al compost Due domande a Costanzo Borda, amministratore unico di Koster Q uando dei rifiuti non si but- ta via niente. Un ossimoro che fa rima con riciclaggio, risparmio e tutela dell’am- biente. Al giorno d’oggi, più che mai, la questione riveste un ruolo prima- rio nel dibattito. Se ne discute pure in politica, se ne discute ovunque. Una delle tecniche più innovative, e pure interessanti, è il compostaggio. Dagli scarti delle nostre cucine ai nostri giardini: riciclare è la parola d’ordine. Il compost viene appunto incontro a queste esigenze. Esistono aziende specializzate nel processo di compostaggio, ma assai diffuso è pure il fai-da-te. I vantaggi sono noti: un fertilizzante nutriente, ricco di elementi nutritivi, costi relativa- mente contenuti. Una compo- nente essenziale delle nuove tecniche sostenibili dell’agri- coltura, in cui si trovano ele- menti come azoto, calcio, fo- sforo, magnesio e potassio. Un successo e un impiego sempre più crescente? «Il prodotto offerto che noi offriamo è ampiamente uti- lizzato come fertilizzante e per reintegrare la sostanza organica del suolo - ci spiega Costanzo Borda, amministra- tore unico di Koster, che con il suo impianto di compostaggio rappresenta una realtà consolidata -, arricchendolo e rendendolo più pro- duttivo. Ma non solo, perché il suo uso può essere ricondotto anche nel giardinaggio, in cui il compost, ade- guatamente miscelato col terriccio, si rivela un valido substrato validissimo per il manto erboso». Anche il Piemonte, da questo punto di vista, presenta strutture e poten- zialità notevoli. A partire dalla raccol- ta differenziata, base essenziale da cui partire: le statistiche più recenti attestano la Regione nelle prime tre posizioni in Italia, con una percentua- le di differenziata superiore al 50%. «E a Novara si arriva al 70% - chiosa Borda, che ben conosce il territorio novarese, in cui Koster si è ritagliata un ruolo importante -. Fondamentale è, appunto, la raccolta differenziata, sia per la salvaguardia dell’ambiente che per il corretto processo di com- postaggio: l’umido viene raccolto porta a porta e trattato nel nostro impianto». Il percorso del compostaggio in- dustriale si snoda attorno a diversi step. Si parte quindi dai rifiuti orga- nici, che vengono triturati e a cui si aggiungono scarti di potature, «così da avere un materiale non inqui- nante e soprattutto prezioso», pro- segue Borda. Il processo naturale di decomposizione aerobica diventa così un elemento preziosissimo per l’agricoltura. Tutto il materiale viene depositato in apposite vasche, in cui sul fondo sono installate grate per il riciclo del percolato. Successivamen- te, si assiste all’aumento della tem- peratura, causato dai batteri presenti nella massa, e si entra nella seconda fase - detta termofila -, durante la quale si raggiungono temperature al di sopra dei 60°C. Conseguente a ciò è l’evaporazione dell’acqua e la diminuzione dell’umidità. Nella fase di maturazione si assiste allo svilup- po di funghi che rilasciano enzimi indispensabili per la disgregazione di sostanze come la cellulosa. Per accelerare il processo, ci spiega in- fine Borda, «la massa viene rivoltata più volte e insufflata d’aria. Il tutto si conclude con l’ultima tappa del per- corso: la vagliatura e raffinazione, in cui si eliminano le ultime, residue tracce estranee». di Luca Bonzanni
  • 25. dai rifiuti organici della nostra cucina al compost la terra per il tuo giardino KOSTER Srl Tenuta Devesio - San Nazzaro Sesia (NO) tel. 0321/834239 iscritto sul sul Registro dei Fabricati e dei Fertilizzanti N.900/09 presso il Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
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  • 27. www.ecoagricoltore.it 25 IlPiemontedivoramilleettaril’anno La Regione aggiorna i dati: il suolo “consumato” sale al 7,2% U n terreno che se ne sta an- dando. Consumato, man- giato, eroso, dalla fame dell’uomo. è fresco di stam- pa il rapporto elaborato dalla Regio- ne Piemonte sul consumo del suolo che ripercorre una arco di tempo di quasi vent’anni, dal 1991 al 2008. E i dati sono significativi: una cresciu- ta annua del consumo pari all’1,2%, per una media di circa mille ettari l’anno inghiottiti dall’urbanizzazione, e tutto al netto delle infrastrutture. Infrastrutture che rappresentano un quinto del suolo consumato. Il tota- le, tra abitazioni, insediamenti indu- striali e, appunto, edilizia pubblica, sfiora i 183mila ettari di superficie “consumata”, ovvero il 7,2% dell’in- tero territorio regionale. Pallottoliere alla mano, sottratte le infrastrutture, la percentuale scende al 5,9. Quale futuro per il Piemonte? Si cerca di contenere il fenomeno, tramite piani regolatori che lo limitino. L’esempio più lampante lo fornisce il Piano ter- ritoriale di coordinamento partorito dalla Provincia di Torino (tra i terri- tori più colpiti), che impedisce l’edi- ficazione nelle aree ancora “vergini”. Già, perché è proprio questo uno dei nodi fondamentali. C’è crisi, già, e ai comuni servono soldi. E le concezio- ni urbanistiche, in questi anni, han- no spesso rappresentato una manna per le assetate casse comunali: nel solo 2008, i comuni hanno incassato oltre 3 miliardi di euro in oneri di ur- banizzazione. A farne le spese, poi, ecco l’agricoltura, messa sull’altare sacrificale.Le fette più consistenti di terreno impermeabilizzato riguarda- no suoli a uso agricolo, soprattutto pregiati, di prima, seconda e terza classe, per un totale che sfiora di 117mila ettari. Una vastissima por- zione di terreno così alla coltivazione diretta. Si mobilitano gli agricoltori, ma anche comuni cittadini con a cuore l’ambiente e il territorio. Pri- vilegiando quindi il recupero delle costruzioni edilizie già in essere, ma- gari inutilizzate, e evitare una pro- liferazione eccessiva e spesso fuori luogo. In mano, a mo’ di spada, il diritto: quella legge urbanistica re- gionale del ‘77, datata ma ancora im- portante. E che all’Articolo 1 sanciva una “razionale utilizzazione delle ri- sorse e delle aree agricole, evitando ogni immotivato consumo del suolo”. (lu. bon.)
  • 28. www.ecoagricoltore.it 26 L’informatica dalla tua parte Glocal Value è Information and Communication Technology nel vercellese e non solo I l mondo dell’Ict (Information & communication technology) è uno degli ambiti più vitali e in continua evoluzione nelle moderne eco- nomie. Tra i soggetti più interessanti in questo settore si annovera, senza dubbio, la vercellese Glocal Value Srl, una società costituita proprio al fine di consolidare una realtà specializzata nei servizi professionali per il mercato Ict e riconosciuta in ambito nazionale per le sue competenze sulle soluzioni di Print Management (maggiori detta- gli su www.glocalvalue.it) Lo slogan associato al logo dell’azienda è “L’in- formatica dalla Tua parte”, poche pa- role con cui Glocal Value intende espli- citare il suo vero valore aggiunto, la sua caratteristica distin- tiva. L’azienda si propo- ne come interlocutore o anche unico interlocuto- re per le problematiche legate all’informatica: dalla consulenza alla for- nitura hardware e sof- tware, dalla installazio- ne alla configurazione, dall’assistenza e suppor- to alla manutenzione, dai servizi web a quelli finanziari. Il tutto per il privato come per il pro- fessionista, per l’azien- da agricola come per lo studio professionale, per la piccola come per la grande impre- sa, per le associazioni come per l’ente pubblico. Glocal Value nasce dall’ini- ziativa dei due soci fondatori Lorenzo Gozzi e Savio Avilia (foto) che forti dell’esperienza ventennale nel merca- to dell’Information & Communication Technology hanno deciso di creare una realtà “a casa” nel vercellese per dare servizi e soluzioni informatiche anche alle aziende locali e non solo a multinazionali e ad altre società sul territorio nazionale. Una realtà che oggi conta una decina di risorse tra tecnici, sistemisti e programmatori. La dimensione corretta per portare al cliente il meglio del mercato senza i limiti della grande azienda che snobba le piccole esigenze o del bravo free- lance che è pur sempre una singola risorsa senza il dono della ubiquità. In cosa si differenzia Glocal Va- lue? In estrema sintesi nel suo ap- proccio semplice e pragmatico ma attento alla reale esigenza e budget del cliente. Un approccio fondato su competenza, esperienza, professio- nalità, flessibilità e cultura del lavoro apprezzato già da molti clienti a Ver- celli, tra cui alcune aziende agricole (in particolare quelle che hanno scel- to il software AgriViù www.agriviu. it sviluppato ad hoc da Glocal Value per le aziende agricole). Lorenzo e Sa- vio sono orgogliosi di aver creato una realtà come Glocal Value che seppur con grande fatica continua a crescere anche in un momento molto partico- lare per l’economia nazionale ed in un territorio non semplice come quello vercellese. Cosi come sono orgogliosi del valore e dei valori della “squadra” dei propri dipendenti ricca di compe- tenze e qualità umane senza la quale non sarebbe stato possibile raggiun- gere gli attuali traguardi e porsi ovvia- mente quelli futuri. Dal 2010 Glocal Value ha sede operativa presso il Centro Fiere e Con- gressi di Caresanablot dove in ampi e moder- ni locali può accogliere quei clienti che vogliono non solo conoscere me- glio l’azienda ed i suoi componenti ma testare e provare con mano al- cune delle soluzioni pro- poste o semplicemen- te portare a riparare il computer guasto o poco performante. di Stefano Pasquino
  • 29. a riviùg la soluzione software per avere sotto controllo la gestione della tua azienda agricola “software e buoi dei paesi tuoi” AgriViù è la soluzione applicativa di GlocalValue srl per la gestione della azienda agricola. Ti permette di elaborare i conti colturali, gestire le coltivazioni, monitorare costi e ricavi, scadenziari, quaderno di campagna, il tutto senza avere particolari competenze informatiche. www.agriviu.it AgriViù è una soluzione Glocal Value srl 13030 Caresanablot (VC) - Tel. 0161 392110 Nato dalle specifiche richieste degli agricoltori ✓ Semplice anche per operatori con poca competenza informatica ✓ Riduzione di oltre il 70% del tempo occorrente per la gestione dell’azienda ✓ Risultati diretti e immediati a costi sostenibili ✓
  • 30. l’albuminserto fotografico www.ecoagricoltore.it Colleziona tutti gli inserti fotografi- ci, li puoi trovare su ogni numero de “L’eco dell’Agricoltore” oppure comodamente scaricare dal sito: divertiti a scoprire il luogo che Max Giannotta ha scelto per il prossimo numero ecco un’anticipazione... ...solo su L’Eco dell’Agricoltore
  • 31. mazzeri assicurazioni via Ariosto,16 - Vercelli Tel. e Fax 0161.210200/260863/250998 via Roma, 9 - Borgo d’Ale (Vc) Tel. 0161.468068 Le migliori offerte assicurative a 360°. Sono oltre 3.000 i clienti che hanno scelto Mazzeri Assicurazioni e alcuni sono clienti da oltre cinquantenni. Rami assicurativi: - auto - moto - infortuni - malattia - incendio - responsabilità civile generale - tutela legale - assistenza
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