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Alfieri 2 palamaza
1. L’IDEOLOGIA
Illuministi francesi Alfieri
Scienza Esaltano il razionalismo e la Rifiuta il razionalismo scientifico,
scienza ritenendoli fattori di esaltando la dimensione passionale
progresso dell’uomo
Religione Sottopongono la religione a una È mosso da uno spirito religioso
seria critica,approdando a posizioni che si manifesta in un’oscura
atee e deiste tensione verso l’infinito,pur non
avendo una grande fede
Rapporto uomo-realtà Esprimono grande ottimismo nelle La sua visione è pervasa dal
possibilità dell’uomo di migliorare la pessimismo e dal senso di
propria condizione grazie al impotenza di fronte alla realtà
progresso
Economia Sostengono la necessità di Vede nello sviluppo dei commerci e
incrementare le attività industriali e dell’industria l’incentivo al
commerciali, fonte di ricchezza per moltiplicarsi della classe borghese
lo stato
Politica Favorevoli a forme di governo Dopo aver auspicato alla fine
repubblicane che sanciscano la fine dell’ancien regime, lo rimpiange non
della monarchia e dei privilegi riconoscendosi nel nuovo assetto
aristocratici borghese
Cultura Il valore della cultura risiede nella La concepisce come uno strumento
sua utilità ai fini del progresso di alto sentire e non come uno
umano strumento di divulgazione
2. ILTITANISMO
Il titanismo è un atteggiamento tipico del Romanticismo, ma fa già la sua piena
comparsa a fine Settecento, in certe tendenze della cultura preromantica. Il termine
deriva dalla mitologia greca in quanto i Titani osarono ribellarsi a Zeus. Titanismo fu
chiamato infatti un atteggiamento di ribellione e di sfida ad ogni forma di autorità e di
potere oppressivo che gravi sugli uomini.
In alfieri si possono riscontrare atteggiamenti titanici. Vi è in lui un senso orgoglioso
della propria eccezionalità spirituale in contrapposizione ad un’umanità mediocre e vile
di schiavi, una tensione ad una grandezza sovraumana, un’ansia d’affermazione del
proprio io che si traduce in insofferenza per ogni costrizione, in avversione esasperata
nei confronti dell’oppressivo assolutismo dei suoi tempi. Per questo nel trattato Della
Tirannide e in molte altre tragedie lo scrittore traccia le linee di una figura eroica che si
erge a sfidare la potenza avversa, anche a prezzo della vita. L’eroe anche se vinto non è
mai domato interiormente, ed affronta senza esitazione il sacrificio e la morte pur di
affermare la sua scelta di libertà.