1. LE FONTI RINNOVABILI IN POLONIA
Il mercato polacco dell’energia elettrica è strutturato come quello italiano, prevede
infatti per produttori di energia da fonti rinnovabili la vendita immessa in rete o la
vendita diretta in borsa (solo per i possessori di certificati verdi).
La cessione dell’energia elettrica immessa in rete è gestita dall'ente Urząd
Regulacji Energetyki (URE) che provvede a remunerarla, corrispondendo al
produttore un prezzo per ogni kWh ritirato.
Il meccanismo di incentivazione generale si basa anche qui sui certificati, con si
basa l’obbligo, posto dalla normativa a carico dei produttori e degli importatori di
energia elettrica prodotta da fonti non rinnovabili, di immettere annualmente nel
sistema elettrico nazionale una quota minima di elettricità prodotta da impianti
alimentati da fonti rinnovabili.
Attualmente in Polonia sono presenti i seguenti certificati:
* Verdi - certificati di origine per l'elettricità da fonti energetiche rinnovabili,
negoziabili nella borsa dell'URE;
* Rossi - certificati di origine di elettricità da cd. impianti di cogenerazione ad alto
rendimento,
* Gialli (in precedenza blu) - certificato di origine da fonti di cogenerazione di
piccola potenza alimentati a gas o elettrico inferiore a 1 MW,
* Viola - certificati di origine da fonti che utilizzano metano o biogas;
* Arancioni - da fonti dotati di sistemi di cattura ed iniezione di anidride carbonica
(CCS - Carbon Capture and Storage)
* Blu – da nuove fonti dall'alto rendimento,
* Bianchi- finalizzati a promuovere l'efficienza energetica e la riduzione del
consumo energetico finale.
Gli incentivi prevedono queste tariffe:
- certificati arancioni e gialli 125 zł/MWh
- certificati rossi ca.7zł/MWh
- certificati viola 59zł/MWh
Dati gli attuali programmi d'incentivazione, queste tariffe sono garantite fino al
2020 (con rendicontazione fino al 31 Marzo 2021) per i certificati gialli, rossi e
viola, mentre per gli arancioni fino al 2030 (con rendicontazione fino al 31 Marzo
2031).
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2. I certificati arancioni sono stati introdotti recentemente per promuovere
maggiormente gli impianti di cogenerazione sul mercato. Il settore dovrebbe trarre
vantaggio da alcuni obiettivi nazionali quali: la riduzione entro il 2020 della
quantità di rifiuti urbani biodegradabili collocati in discarica al 35 % e la
costruzione di impianti termici per il trattamento dei rifiuti, sempre entro il 2020
inoltre è prevista la costruzione di impianti a biogas in ogni comune polacco, la
tassa per il collegamento alla rete per piccoli impianti ( < 5 MW) è ridotta del 50%.
I fondi europei destinati alle fonti rinnovabili nel periodo 2014-2020 dovrebbero
attestarsi intorno ai 9 mld di euro. La bozza del programma è stata completata ad
Aprile, si attendono i primi ufficiali bandi nel secondo semestre 2014.
Gli incentivi saranno implementati principalmente secondo il modello dei prestiti a
tassi agevolati.
Secondo le prime fonti non ufficiali, i progetti di impianti a biogas, con una potenza
inferiore a 20 kWe saranno in grado di ricevere un finanziamento di 40 000 zł /
kWe. Per l'alimentazione a biogas da 20 a 40 kWe il finanziamento dovrebbe
essere di 30 000 zł / kWe.
In aggiunta, il Narodowy Fundusz Ochrony Środowiska ( Fondo Nazionale per
la Protezione Ambientale) prevede un sostegno alle fonti energetiche rinnovabili
ed impianti di cogenerazione.
I progetti possono essere finanziati (costo di almeno 10 milioni di zł) sotto forma di
un prestito al 75% dei costi ammissibili (4-50.000.000 zł). Primi bandi nel 2014.
È operativo il Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2014-2020 che
prevede, tra l'altro, sovvenzioni UE per gli investimenti nelle energie rinnovabili .
Destinatari di questi incentivi sono i comuni , le aziende pubbliche locali ed
associazioni di comuni. In questo caso , l'importo massimo del contributo del
FEASR non deve superare i 2 milioni zł per beneficiario durante l'esecuzione del
programma , l'assistenza finanziaria è fino al 63,63 % dei costi ammissibili del
progetto .
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3. Appendice
Mappa degli impianti di energie rinnovabili in Polonia
(in blu Parchi Eolici, celeste Centrali di energia idroelettrica, in verde chiaro gli Impianti di Biogas, in giallo gli Impianti di
produzione bio-componenti, in rosso gli Impianti di co-combustione di biomasse, in verde scuro le Centrali a biomassa, in
arancione gli Impianti di incenerimento da rifiuti comunali, in viola gli Impianti fotovoltaici).
Fonte: URE – elaborazione PAIZ
Impianti Numero Potenza installata (MW)
Parchi Eolici 785 3079,6
Impianti di Biogas 33 973
Centrali di energia idroelettrica, 782 968,9
Impianti di Biogas 220 153,5
Impianti fotovoltaici 14 1,8
TOTALE 1834 5176,8
Impianti di coincenerimento 41
Dati URE al 30.09.2013
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