2. BENCHMARKING TRA REGIONI
STANDARDIZZAZIONE SECONDO LA L. 42-2009
PROIEZIONE DELLE SPESE (STANDARD E LORDE)
PROIEZIONE DELLA POPOLAZIONE E DEL PIL
PROIEZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
MATRICE DEI FLUSSI DI REDISTRIBUZIONE
LETTURA DI POLICY E SPENDING REVIEW “GIARDA”
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
3. FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
4. FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
5. Mobilità sanitaria tra Regioni
milioni di Euro, 2010
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6. D. LGS. 68-2011 (adesso in stand-by)
Solo Regioni statuto ordinario
Costi e fabbisogni standard determinati annualmente
Fsn finanziato top-down, nel rispetto equilibrio di finanza pubblica e del
target di massima pressione fiscale (5% collettiva ambiente di lavoro, 51% distrettuale, 44%
ospedaliera)
Avvio nel 2013
Standard definiti dalle Regioni più virtuose. Si estende a tutte le Regioni la
spesa pro-capite delle Regioni benchmark, calcolata su popolazione pesata
I pesi sono quelli utilizzati ai fini del riparto due anni prima
Regioni benchmark sono quelle che soddisfano: equilibrio bilancio sanitario
con risorse ordinarie (Fsn e risorse proprie incardinate); qualità delle
prestazioni …
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7. D. LGS. 68-2011
… I bench dovranno garantire rappresentatività geografica e contenere
almeno una Regione piccola
Ai fini degli standard, la spesa è depurata: della quota finanziata da risorse
proprie aggiuntive; delle quote di ammortamento finanziate al di fuori del
Fsn; delle quote che finanziano extra Lea
Revisione biennale dei criteri degli standard
Transizione in 5 anni
Durante la transizione, perequazione delle dotazioni infrastrutturali (art.
119 Cost.)
Implementazione di sistema di valutazione della qualità, di guida subito
durante la transizione
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8. SIMUL 68-2011
Si calcolano profili di • ospedaliera accreditata (25,2 mld)
spesa pro-capite per • farmaceutica territoriale (11 mld)
fascia di età per: • diagnostica-specialistica accreditata (4,1 mld)
Bene le Regioni che, negli ultimi 5 anni, hanno
mostrato:
Le spese per gestione
diretta sono profilate • il miglior equilibrio finanziamento-spesa
secondo il profilo della • erogato prestazioni di qualità
spesa ospedaliera • ricevuto mobilità netta in ingresso
accreditata (ratio)
Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria,
Veneto
Che cosa accade estendendo a tutte le regioni i profili di spesa pro-capite?
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10. Quadro macrofinanziario
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11. 22,0%
21,5%
21,0%
20,5%
20,0%
19,5%
19,0%
Quote di Pil regionali su Pil nazionale
18,5%
18,0%
17,5%
17,0% 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 average
16,5%
16,0%
15,5%
15,0%
14,5%
14,0%
13,5%
13,0%
12,5%
12,0%
11,5%
11,0%
10,5%
10,0%
9,5%
9,0%
8,5%
8,0%
7,5%
7,0%
6,5%
6,0%
5,5%
5,0%
4,5%
4,0%
3,5%
3,0%
2,5%
2,0%
1,5%
1,0%
0,5%
0,0%
PIE VdO LO M BO L TRE VEN FVG LIG EMR TO S UMB MAR LAZ ABR MO L CAM PUG BAS CAL SIC SAR
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14. FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
15. Struttura demografica attuale
Grafico 1 : Struttura popolazione 2011, scenario centrale Istat
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16. Struttura demografica prospettica (2030)
Grafico 2 : Struttura popolazione 2030, scenario centrale Istat
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17. Benchmarking per devianza percentuale
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18. standardizzata delta delta %
effettiva 2010
Euro/mile
l pop 1/1/2011 pop 1/1/2011 pop 1/1/2011
LAZ 11.271.541 10.147.563 -1.123.978 -9,97%
CAM 10.402.783 9.401.462 -1.001.321 -9,63%
PUG 7.499.234 6.985.821 -513.413 -6,85% 61%
BO L 1.106.974 850.463 -256.511 -23,17%
PIE 8.656.944 8.432.924 -224.020 -2,59%
CAL 3.668.295 3.467.783 -200.512 -5,47% 76%
SAR 3.158.152 2.961.193 -196.959 -6,24%
TRE 1.117.869 927.054 -190.815 -17,07%
SIC 8.794.089 8.621.111 -172.978 -1,97%
VEN 8.935.292 8.772.827 -162.465 -1,82%
FVG 2.474.842 2.363.385 -111.457 -4,50% 95%
VdA 296.811 233.403 -63.408 -21,36%
LIG 3.344.810 3.295.211 -49.599 -1,48%
BAS 1.094.244 1.048.109 -46.135 -4,22%
MO L 627.511 594.409 -33.102 -5,28%
ABR 2.453.780 2.457.656 - -
TO S 7.126.774 7.157.105 - -
MAR 2.881.878 2.931.638 - -
EMR 8.228.392 8.298.280 - -
UMB 1.636.616 1.719.763 - -
LO M 17.515.019 17.670.211 - -
ITALIA 112.291.850 108.337.372 -4.346.673 -3,87%
= Nord
= Centro … e per devianza assoluta
= Sud e Isole (Mezzogiorno)
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19. Indicatore sintetico di qualità
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20. Indicatore sintetico di infrastrutturazione
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21. Indicatore sintetico di infrastrutturazione
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22. scarto dallo stnd. (Euro/mld, scala sin.) indicatore sintetico di qualità CeRM
indicatore sintetico di infrastrutturazione Istat
1,2
97
1,1
92
1,0
87
0,9
82
0,8
77
0,7
72
0,6
67
0,5
0,4 62
0,3 57
0,2 52
0,1 47
0,0 42
LAZ CAM PUG BO L PIE CAL SAR TRE SIC VEN FVG VdA LIG BAS MO L ABR TO S MAR EMR UMB LO M
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
23. QUANTA PEREQUAZIONE?
La regola è semplice, trasparente, inequivocabile nei parametri
Il pro-capite omogeneo per fascia di età mette già in atto perequazione
Piuttosto che tentare di rafforzare questa funzione equitativa complicando la
regola di standardizzazione e di riparto, appare utile rendere efficaci gli altri
due canali di redistribuzione oggi trascurati:
Perequazione delle infrastrutture durante la transizione
Quali infrastrutture? Con quali risorse?
In quanto tempo? Con quali regole operative per i progetti?
Valorizzazione delle Regioni nel declinare le scelte di universalismo
selettivo, per raffinare la composizione e la destinazione dei flussi
redistributivi
La regola opera perequazione tra Regioni. La selettività approfondisce l’obiettivo
redistributivo all’interno della Regione.
A ogni Regione il suo schema, o schema base nazionale con varianti?
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24. QUANTA PEREQUAZIONE?
Regole di pesatura/riparto che tentino di inglobare altre variabili economico-sociali (es.: il
cosiddetto indicatore di deprivazione) resterebbero continuamente esposte ad opinabilità:
Quali variabili?
Come partecipano alla formula di riparto?
Come tener conto del fatto che le grandezze socio-sanitario-economiche territoriali
possono arrivare a compensarsi nei confronti tra macroaree?
(es. incidenze epidemiologiche prevalenti)
O seguire, in luogo della “canonica” distinzione Nord-Centro-Sud o accanto/sovrapposta a
questa, quella tra aree metropolitane e aree di provincia, oppure tra aree ad elevato e
basso costo della vita, a vocazione industriale o di terziario, etc.?
Come evitare di “accomodare” in toto o troppo il fabbisogno sanitario endogeno, quello
che è un portato della cattiva governance?
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25. 8.000 Scenario di proiezione: spread 1,5 p.p. su Pil pro-capite + HA
7.500
7.000
6.500
6.000
5.500
5.000
4.500
4.000
3.500
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
2030 senza HA 2030 con HA 2020 senza HA 2020 con HA 2012
-
<1
1-4
5-9
10 - 14
15 - 19
20 - 24
25 - 29
30 - 34
35 - 39
40 - 44
45 - 49
50 - 54
55 - 59
60 - 64
65 - 69
70 - 74
75 - 79
80 - 84
85 - 89
90 - 94
95 - plus
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
26. Incidenza sul Pil del fabbisogno standard
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
27. Incidenza sul Pil delle inefficienze
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28. Flussi di redistribuzione in ipotesi di finanziamento a “egual sacrifico proporzionale”
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
29. Matrice di redistribuzione standard
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
30. Flussi redistributivi in ingresso (Euro/mld)
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030
13,50
13,00
12,50
12,00
11,50
11,00
10,50
10,00
9,50
9,00
8,50
8,00
7,50
7,00
6,50
6,00
5,50
5,00
4,50
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00
-0,50
vs. Mezzogiorno vs. Centro vs. Nord
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
31. Flussi redistributivi in uscita (Euro/mld)
0,00
-0,50
-1,00
-1,50
-2,00
-2,50
-3,00
-3,50
-4,00
-4,50
-5,00
-5,50
-6,00
-6,50
-7,00
-7,50
-8,00
-8,50
-9,00
-9,50
-10,00
-10,50
-11,00
-11,50
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030
da Mezzogiorno da Centro da Nord
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
32. Incidenza delle inefficienze sulla redistribuzione
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
33. REGIONI CHE RICEVONO E CHE USANO BENE
REGIONI CHE RICEVONO E CHE SPRECANO
REGIONI CHE DOVREBBERO DARE,
MENTRE RICEVONO E USANO ANCHE MALE
REGIONI CHE DOVREBBERO DARE,
MENTRE HANNO FISCALITÀ SPECIALE
REGIONI CHE DOVREBBERO DARE,
MENTRE HANNO FISCALITÀ SPECIALE E USANO ANCHE MALE
REGIONI VICINE ALL’EFFICIENZA
MA CON MARGINI DI MIGLIORAMENTO
REGIONI BENCHMARK
(CON I FLUSSI DI MOBILITÀ = 1 MLD ANNO)
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
34. IN Più, AI PROBLEMI DELL’ANNO BASE
SI AGGIUNGONO QUELLI DELLE PROIEZIONI
Forbice in divaricazione tra spesa potenziale e risorse.
Serve un assetto di governance in grado di:
- promuovere efficienza
- compiere scelte di priorità (universalismo selettivo)
- ribilanciare il carico del pay-as-you-go (multipilastro)
Le prestazioni Ltc finanziate dal pubblico dovranno divenire molto selettive
rispetto alla situazione economico-patrimoniale.
In Italia un criticità in più: la transizione federalista che stenta a chiudersi. Le
Regioni economicamente più deboli, con gap di efficienza, qualità e
infrastrutture, sono le stesse che sperimenteranno il più rapido invecchiamento.
Il processo attuativo del 68-2011 è sospeso. Avviata spending review “Giarda” su
singole poste di spesa. Si punta a risultati più immediati (forse), mettendo per
adesso da parte la visione di sistema.
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
35. PROGRAMMAZIONE FSN
Sforzo di programmazione del Fsn per tutta la durata della transizione.
Sono sufficienti 5 anni?
A regime, Fsn programmato per 5 anni con sistema a decalage. Ogni anno si
aggiunge la programmazione di un anno nuovo, ferma restando quella degli altri
quattro
Programmazione il più possibile al riparo da pressioni congiunturali
(il compito che normalmente dovrebbe essere svolto da plasticità di bilancio e
debito pubblico)
Riparto secondo regole codificate, trasparenti e semplici. Sulla base dei profili
Durante la transizione iI Fsn regionali convergono in maniera lineare verso i
valori programmati per il primo anno di nuove regole a regime
Per le Regioni sotto piano di rientro, la convergenza verso standard deve
inglobare il piano di rientro
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
36. RESPONSABILITà FISCALE
Le Regioni che chiudono sanità in deficit hanno l’obbligo di fissare addizionale
Irpef all’1,4% (l’aliquota base/minima è 0,9%)
Nel 2010 e 2011, per le Regioni con disavanzo sanitario più grave è scattato
l’obbligo di addizionale Irpef all’1,7% (il Lazio tra queste)
Sul fronte Irap, dal 2010 nelle Regioni in disavanzo è scattata la
maggiorazione di 0,15% sull’aliquota in vigore l’anno prima (aliquota
base/minima è 3,9%, con facoltà delle Regioni di aumentarla di 1 p.p.)
Per alcune Regioni (il Lazio tra queste), la maggiorazione Irap era già al
massimo dal 2005
Quadro di responsabilità sufficiente?
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
37. RESPONSABILITà FISCALE
Non bastano aumenti automatici limitati nell’importo e non vincolati
Ce lo dimostra il caso del Lazio. Gli aumenti si sono persi nei “meandri soffici”
del bilancio regionale, non impedendo l’accumularsi di una posizione debitoria
di circa 10 mld
La leva fiscale dovrebbe scattare automaticamente e sino a ripiano integrale del
disavanzo, anno per anno. Massima credibilità
Ce lo possiam permettere? Scogli politici e fattibilità economica …
La piena resposanbilizzazione dovrebbe valere sin da subito sui prestiti
trentennali dallo Stato alle Regioni con debito sanitario. Come si ripagano i
prestiti? Basta la promessa?
Addizionali/maggiorazioni vincolate alla redenzione del prestito. Avrebbe forte
valore “simbolico”. Aiuterebbe a far chiarezza su gettiti contesi da più livelli di
governo e da più finalità
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
38. RESPONSABILITà FISCALE
Quando sono toccate le posizioni economiche individuali, aumentano
attenzione, ricerca di informazione, partecipazione politica attiva …
Con le tornate elettorali si può punire l’inadempienza/incapacità di politici e
amministratori. Ma sino alla maturazione di questa nuova consapevolezza? E,
anche dopo, per permettere correzioni di governace non necessariamente legate
alle cadenze elettorali?
Fallimento politico
Decadenza da mandato/ufficio
Ineleggibilità
Restituzione dei finanziamenti elettorali
Perdita parte premiale di remunerazione di politici/amministratori
Decadenza rappresentanza regionale nel futuro Senato Federale
Obbligo di implementare azioni strutturali decise in Conferenza (l’obbligo in capo al
nuovo Presidente/Governatore)
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
39. PDS SANITARI REGIONALI
Quale governance ordinaria durante la transizione e poi a regime? Annuale
Programma di Convergenza del Ssr che, a regime, diviene Programma di
Sostenibilità del Ssr
Presentato dalla Regione e discusso/approvato dalla Conferenza (futuro Senato
Federale). Ne possono scaturire anche policy guideline a carattere cogente
Il primo programma copre tutta la transizione. Poi orizzonti di 5 anni con
sistema a decalage. Gradualmente capitolo con proiezioni a m/l
Che cosa c’è nel piano?
Deospedalizzazione e razioanalizzazione rete ospedaliera
Razionalizzazione del personale medico e amministrativo
Integrazione socio-sanitaria & Prevenzione
Coordinamento con Province e Comuni per la copertura territoriale
Verifica pratiche terapeutiche e prescrittive
Farmacie dei servizi
Funding in altre parti bilancio Regione (certi, strutturali, senza squilibri altrove)
Universalismo selettivo
FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM
40. FIRENZE, 25 Maggio 2012 | Sostenibilità dei Sistemi Sanitari Regionali | CeRM