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GIUSTIZIA TRA MOGLI
RIGUARDO IL
MANTENIMENTO

Dr. Abdullah bin Sālih Az-Zīr
Università di Ṭāʾif - Arabia Saudita

Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
Introduzione1
Tutta la lode appartiene ad Allāh l’Onnipotente che ha
creato gli esseri umani dall’acqua e ha stabilito tra di loro
relazioni

matrimoniali

caratterizzate

da

intimità,

misericordia e amore, Lo lodo e Lo ringrazio per le Sue
innumerevoli benedizioni. Testimonio che non c’è divinità
degna di adorazione tranne Allāh, al Quale non associamo
alcuno e che conosce ciò che si nasconde nel nostro cuore.
Testimonio inoltre che il nostro Profeta Muhammad è il
servo e Messaggero di Allāh che ci ha guidato alla via
migliore, la pace e la benedizione di Allāh siano su di lui,
la sua famiglia e i compagni.
Invero, la famiglia, che è il vero fondamento della società e
la fonte da cui le nazioni e i popoli sorgono naturalmente,
è composta essenzialmente dal marito e dalla moglie:

َ َ َ َ َ َ َ َ ِّ
َ َ َ َّ
َّ َ َ
ۚ ٰٓ َ َ َ ِ َ َ َ
َّ‫يـٰٓأ َُّيہا ٱلناس إِنا خل ۡقنـكم من ذكر وأنثى وجع ۡلنـكمۡ شعوبا وقبآٰٮلَ لِتعارفوا إِن‬
َ ِ َّ
‫أَڪرمكمۡ عِ ندَ ٱّلل أَ ۡتقٮكمۡ ۚ إِنَّ ٱّلل علِيم خبير‬
َ َ َّ
َ َ ۡ
ِ َ

Un sentito ringraziamento va a una preziosa sorella che ha contribuito alla traduzione di
questo testo, chiedendomi però di restare anonima. Che Allāh la ricompensi.
1

1
“O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una
femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù,
affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allāh, il
più nobile di voi è colui che più Lo teme. In verità
Allāh è sapiente, ben informato [su tutte le cose].”
[Al-Ĥujurāt, 13]
Inoltre, la famiglia è il rifugio in cui gli esseri umani
trovano la stabilità e la pace della mente e dell’anima.
Pertanto, l’istituzione del matrimonio è il fondamento su
cui è costruito l’intero universo, in cui l’anima può trovare
tranquillità e gioia, con cui la vita può essere organizzata e
attraverso il quale la castità può essere preservata.
Attraverso il matrimonio, Allāh unisce lignaggi tra
persone distanti, stabilisce relazioni di consanguineità e
porta alla ricchezza materiale e morale:

َّ ِ ِ َ َ َ
‫وأَنكِحوا ٱۡلَيـمى مِنكمۡ وٱلصـلِحِينَ مِن عِ بادِكمۡ وإِمآٰٮڪمۡ ۚ إِن يكونوا فقرآٰء ي ۡغنهم ٱّلل‬
َ
َ ۡ
َّ َ
َ َ ۡ
َ
ِ َ َ
‫مِن فضلِهِۦ وٱّلل وٲسِ ع علِيم‬
َ
َ َّ َ ۗ ۡ َ
“Unite in matrimonio quelli tra voi che non sono
sposati e i vostri schiavi, maschi e femmine che
siano onesti. E se sono bisognosi, Allāh li
arricchirà della Sua Grazia. Allāh è largo nel dare
e sapiente.” [An-Nūr, 32]

2
Di fatto, i matrimoni servono a stabilire un rapporto di
amicizia tra marito e moglie, che li porta più vicini gli uni
agli altri ed elimina tutte le difficoltà che la vita quotidiana
può comportare:

ٰٓ َ َ َ
ۡ َِ َ
ِ َّ
‫وعاشِ روهنَّ بٱلم ۡعروفِ ۚ فإِن كرهتموهنَّ فعسى أَن ت ۡكرهوا ش ۡيـا ويجعلَ ٱّلل فِيه‬
َ َۡ َ َ
َ َ
َ ِۡ
َ َ
َ
َ
‫خ ۡيرا ڪثِيرا‬
“Comportatevi

verso di

loro

equamente. Se

provate avversione nei loro confronti, può darsi
che abbiate avversione per qualcosa in cui Allāh
ha riposto un grande bene.” [An-Nisā, 19]
Tra le grandi e meravigliose caratteristiche della Sharī’ah
Islamica vi è che essa attribuisce pari importanza agli
interessi del singolo come a quelli della comunità. La
comunità Musulmana ha bisogno del matrimonio al fine
di concepire le generazioni a venire che accrescono la sua
forza e massimizzano le proprie risorse, in modo che essa
possa competere ed eccellere in tutti i ceti sociali e avere il
ruolo che le spetta tra le nazioni. Inoltre, l’individuo
Musulmano ha bisogno di avere una buona discendenza
che gli recherà felicità in questa vita e in quella futura. Egli
ha bisogno del matrimonio anche per mantenere la sua
castità e proteggersi contro gli atti proibiti e illeciti.

3
E’ per questa ragione che Allāh ha reso lecito per i
Musulmani sposare una, due, tre o quattro mogli, al fine
di realizzare gli interessi sia dell’individuo sia della
comunità in generale. Attraverso le sublimi sentenze che
l’Islām ha stabilito per rendere prospera l’istituzione del
matrimonio, essa ha subito garantito la felicità per
l’individuo e la dignità per la comunità. Affinché la
famiglia Musulmana sia benedetta e felice, l’Islām ha
anche stabilito le sentenze della giustizia in caso di
poligamia, in modo che, sia l’individuo sia la comunità
possano raggiungere l’armonia e la concordia prospettata,
ed evitare mancanze e difetti che possono sorgere come
risultato dell’ingiustizia tra le mogli.
Quest’aspetto

della

giustizia

si

ottiene

attraverso

numerose regole e controlli sottili che i giuristi Musulmani
hanno discusso in ampio dettaglio e anche scrivendo testi
che descrivono ogni aspetto della giustizia tra le mogli.
Tuttavia, alcuni dei temi concernenti questa materia
devono essere approfonditi, in particolare quello relativo
all’uguaglianza nel mantenimento (nafaqah), che ho
cercato di discutere nel presente studio. Va notato che
questo diritto di uguaglianza è parte integrante degli altri
diritti che dovrebbero essere dati a ciascuna moglie.
La domanda principale che si pone è: È obbligatorio per il
marito, dopo aver soddisfatto tutti i suoi obblighi verso le
4
sue mogli, trattarle allo stesso modo per quanto riguarda il
mantenimento? Tale questione è nella sua capacità o no?

Primo tema: La poligamia è la
regola o l’eccezione?
Allāh ha reso la poligamia lecita se sono soddisfatte
determinate condizioni, la più importante tra queste è la
giustizia fra le mogli:

ۡ ۡ َ ۖ َ َ َ َ َ َ َ ِ َ ِّ
َ
َ
ً َ‫فٱنكِحوا ما طاب لكم منَ ٱلنسآٰء م ۡثنى وثلَـث وربـع فإِن خِۡتمۡ أَ ََّّ ت ۡعدِلوا فوٲحِد‬
ََ
ِّ َ َ َ َ
“Sposate allora due o tre o quattro tra le donne
che vi piacciono; ma se temete di essere ingiusti,
allora sia una sola.”2
Muhammad bin Jarīr At-Tabarī commenta, “Se garantite
che nessuna ingiustizia sarà compiuta nel trattare le vostre
mogli, vi è permesso sposare due, tre o quattro mogli.
Tuttavia, se temete di non essere in grado di trattarle
equamente, non sposate più di una moglie.”3
Ash-Shāfi’ī sostiene, “Preferisco che l’uomo sposi una sola
moglie, anche se gli è permesso sposarne più di una.”4

Sūrat An-Nisā’, 3.
Tafsīr At-Tabarī, 7/540.
4 Yahya Al-Umrānī, Al-Bayān fi Madhhab Al-Imām Ash-Shāfi’ī, 11/189.
2
3

5
Il noto sapiente Ash-Shanqītī scrive, “Per essere onesti, si
dovrebbe ammettere la liceità della poligamia.”5
Alcuni giuristi contemporanei sostengono che la sentenza
originaria riguardante il matrimonio è quella di avere più
di una moglie per coloro che hanno i mezzi per trattare le
loro mogli equamente, perché una tale pratica garantisce
più castità, sia per il marito sia per le donne che si
sposano, più il supporto per le donne che non possono
trovare qualcuno da sposare, e più figli che serviranno ad
accrescere la forza della nazione Musulmana. Va notato
che il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) sposò
più di una moglie, Allāh dice:

ۡ َ َ ۡ َ َّ
َ َ َ
‫لَّق ۡد كانَ لكمۡ فِى رسول ٱّلل أسوً حسنة لمن كانَ ي ۡرجوا ٱّلل وٱلي ۡوم ٱۡلَخِر وذكر ٱّلل‬
َ َ َ ِّ َ َ َ َ ۡ ِ َّ ِ
َ
َ َّ َ َ َ َ َ
َ
َ
‫كثِيرا‬
“Avete nel Messaggero di Allāh un bell’esempio [di
comportamento] per voi, per chi spera in Allāh e
nell’Ultimo

Giorno

e

ricorda

Allāh

frequentemente.”6
Anas bin Mālik (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò, “Un
gruppo di tre uomini venne nelle case delle mogli del
Profeta chiedendo come il Profeta adorasse [Allāh], e
quando ne furono informati, sembrò loro (che la propria
5
6

Ash-Shanqītī, Muhammad Amīn, Adhwā’ Al-Bayān, 3/377.
Sūrat Al-‘Aĥzāb, 21.

6
adorazione) fosse ben poca cosa. Dissero, “Ma chi siamo
noi paragonati al Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di
lui), al quale Allāh ha perdonato i peccati passati e futuri?”
Uno di essi poi disse, “Per quanto mi riguarda, passerò
tutte le notti in preghiera.” L’altro dichiarò, “Quanto a me,
digiunerò tutti i giorni.” L’ultimo disse, “Per quanto mi
riguarda, non mi sposerò mai, in modo da non avvicinare
alcuna donna.” Allora il Profeta venne verso di loro disse,
“Siete voi che avete detto la tale e la tal cosa? Sappiate
dunque

che

io

sono

quello,

tra

voi,

che

teme

maggiormente Allāh e che è più pio nei Suoi confronti.
Tuttavia, io digiuno alcuni giorni e altri non digiuno.
Prego una parte della notte e dormo il resto della notte. E
sposo le donne. Allora chiunque disdegna la mia Sunnah,
non fa parte di me (cioè non uno dei miei seguaci).”7 Si
noti che il suddetto hadīth riguarda la poligamia così come
sposare una sola moglie.8

Secondo tema: La saggezza dietro
la liceità della poligamia
Non vi è dubbio che la legislazione stabilita da Allāh per
gli esseri umani includa grandi benefici, alcuni dei quali
Riportato da Al-Bukhārī, Muhammad bin Ismā’īl, Al-Jāmi’ As-Sāhīh, Libro del Matrimonio,
parte sull’Incoraggiare la Gente a Sposarsi, Hadīth n. 5063, 3/354.
8 Questa è la visione espresso da Shaykh Abdul Azīz bin Bāz. Vedere Fatāwā dei Sapienti della
Città Santa di Khālid Al-Juraisī, pag. 494.
7

7
sono noti alla gente, anche se molti di essi restano al di
fuori della loro comprensione. La Sharī’ah Islamica è
sicuramente destinata a realizzare gli interessi della
comunità e a prevenire danni. I sapienti Musulmani
hanno approfondito i segreti e i benefici della liceità della
poligamia, alcuni dei quali si riassumono nei seguenti
punti:
1. La poligamia aumenta la castità dei membri della
società, sia maschi sia femmine. Inoltre, sposare più di
una donna accresce la ricompensa che un individuo può
conseguire, come chiaramente spiegato dal Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui). Abū Dharr narrò, “Alcune
delle persone tra i Compagni del Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui) gli dissero: “Messaggero di
Allāh, i ricchi ci hanno portato via la ricompensa.
Osservano la preghiera come noi, digiunano come noi, e
danno la sadaqa (carità) dalle loro ricchezze in eccedenza.”
Al che il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui)
disse, “Allāh non ha prescritto per voi [un percorso],
seguendo il quale potete [anche] fare la sadaqa anche
voi? In ogni dichiarazione della glorificazione di Allāh
(cioè dire Subhāna Allāh) vi è una sadaqa, e in ogni takbīr
(cioè dire Allāhu Akbar) vi è una sadaqa, e in ogni Sua
lode (dire al-hamduli-llāh) vi è una sadaqa, e in ogni
dichiarazione che Egli è Uno (La ilāha illa-llāh) vi è una
8
sadaqa; e comandare il bene è una sadaqa, e proibire ciò
che è male è una sadaqa, e nel rapporto sessuale
dell’uomo [con sua moglie] vi è una sadaqa.” Essi (cioè i
compagni) chiesero, “Messaggero di Allāh, c’è una
ricompensa per colui tra noi che soddisfa la sua passione
sessuale?” Egli rispose, “Ditemi: se egli indirizzasse i suoi
desideri a qualcosa di proibito, questo non sarebbe un
peccato da parte sua? Allo stesso modo, se egli si
dedicasse a qualcosa di lecito, avrebbe una ricompensa.”9
2. La poligamia è stata permessa perché è un mezzo per
accrescere il numero della progenie. Il Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui) esortò così i Musulmani:
“Sposate donne gentili e feconde, perché io mi sentirò
orgoglioso del vostro [grande] numero nel Giorno del
Giudizio.”10
3. La poligamia è una chiara espressione del seguire
l’esempio del Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui)
perché egli adottò la poligamia. Pertanto, gli uomini che
sono in grado di soddisfare le condizioni e le spese della
poligamia sono esortati a sposare più di una donna. Allāh
dice:

Riportato da Muslim, Libro della Zakāt, n. 1006, 2/770.
Riportato da Abū Dāwūd, n. 2050, 2/542 e An-Nasā’ī, n. 3227, 6/66 attraverso una catena
di narratori autentica.
9

10

9
ۡ َ َ ۡ َ َّ
َ َ َ
‫لَّق ۡد كانَ لكمۡ فِى رسول ٱّلل أسوً حسنة لمن كانَ ي ۡرجوا ٱّلل وٱلي ۡوم ٱۡلَخِر وذكر ٱّلل‬
َ َ َ ِّ َ َ َ َ ۡ ِ َّ ِ
َ
َ َّ َ َ َ َ َ
َ
َ
‫كثِيرا‬
“Avete nel Messaggero di Allāh un bell’esempio (di
comportamento) per voi, per chi spera in Allāh e
nell’Ultimo

Giorno

e

ricorda

Allāh

frequentemente.”11
4. La poligamia è anche un modo col quale l’Islām
protegge i diritti delle donne. Infatti, l’Islām dà la
precedenza all’interesse pubblico sul quello personale. La
poligamia è senza dubbio un interesse pubblico, e l’Islām
l’ha permessa in modo tale che l’enorme numero di donne
rispetto agli uomini possono trovare dei mariti. Se a un
uomo fosse stata permessa solo una donna, molte di esse
sarebbero rimaste senza mariti. Se l’Islām non avesse
permesso la poligamia, i figli illegittimi sarebbero stati
ovunque, come nel caso nei paesi occidentali nei giorni
nostri. La prima vittima di un tale stato sarebbe stata la
donna stessa, che avrebbe poi dovuto educare un figlio il
cui padre non conosce! Che razza di giustizia è questa
allora? Questo esempio mostra chiaramente la grande
importanza che l’Islām attribuisce ai diritti delle donne.
Andrebbe qui notato che, dopo la Seconda Guerra
Mondiale, le donne europee si dimostrarono nel bisogno

11

Sūrat Al-‘Aĥzāb, 21.

10
della poligamia, perché il numero delle zitelle fu pari a
venticinque milioni.12
6. Le donne sono più soggette a imperfezioni sessuali e a
disturbi della fertilità rispetto agli uomini. Invece di
divorziare da una moglie con un tale difetto, il marito può
sposare un’altra donna e mantenere la moglie sterile
invece di divorziare da lei per poterne sposare un’altra.
7. Alcuni uomini hanno una forte carica sessuale e hanno
bisogno di più di una moglie per soddisfare i propri
impulsi sessuali. Imām Ahmad scrive, “Io sono del parere
che gli uomini di questo tempo dovrebbero sposare due,
tre o quattro mogli, se la loro intenzione è quella di
mantenere la loro castità.”
8. La poligamia porta più famiglie nel cerchio della
consanguineità.
Sposare più di una moglie solitamente favorisce le
relazioni tra persone di diversi lignaggi. Allāh dice:

َ َ ُّ َ َ َ ۗ ۡ َ َ َ َ َ َ َ َ َ ِ َ ۡ
َ ََ
‫وهو ٱلَّذِى خلق مِنَ ٱلمآٰء بشرا فجعله ۥ نسبا وصِ هرا وكانَ ربَ قدِيرا‬
َ َ
“Egli è Colui che dall’acqua ha creato una specie
umana e l’ha resa consanguinea e affine. Il tuo
Signore è potente (su tutte le cose).”13
12

Wahbah Az-Zuhailī, Poligamia, pag. 21.

11
9. Un uomo può ammirare una donna per i suoi elevati
principi o per l’impegno religioso, o viceversa. L’unico
modo

legale

per

unirsi

insieme

è

attraverso

il

matrimonio.14
10. Possono verificarsi delle differenze tra marito e moglie
per i quali l’unica soluzione è divorziare la moglie e
sposarne un altra. Tuttavia, queste differenze possono
essere risolte più tardi e il marito e l’ex moglie potrebbero
desiderare di tornare l’uno con l’altra. L’unico modo per
risolvere questo problema è la poligamia.15
11. La poligamia accresce l’amicizia e l’amore tra il marito
e le sue mogli in modo che, quando è il turno di uno di
loro, sia il marito sia la moglie sentono più desiderio l’uno
dell’altra dopo tre giorni di separazione.16
12. La poligamia è un modo di prendersi cura di molte
famiglie che hanno numerose figlie per le quali non sono
in grado di trovare marito. Infatti, l’unico modo per
risolvere i problemi di tante donne nubili è applicare
l’istituzione della poligamia. Inoltre, le donne divorziate
che hanno difficoltà a prendere come mariti degli uomini
celibi, troverebbero molto più facilmente dei mariti tra
coloro che sono già sposati.
13
14

15
16

Sūrat Al-Furqān, 54.
Ihsān Al-Otaibī, Sentenze sulla Poligamia alla Luce del Qur’ān e della Sunnah, pag. 32.
Ibid.
Ibid.

12
13. Molti uomini muoiono e lasciano le loro mogli con
degli orfani che non trovano il modo di essere curati se
non essendo presi in cura da un altro uomo attraverso il
matrimonio con la loro madre. Il Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Il tutore di un orfano
ed io, in Paradiso saremo come questi”, e unì il suo dito
medio insieme all’indice [mentre lo diceva].17 Pertanto, la
poligamia è il modo migliore di trovare un marito per la
vedova e un tutore per i suoi figli orfani, ed è infine un
modo per il marito di guadagnare di più ricompensa da
parte di Allāh.
14. La poligamia è un mezzo per acquisire ricchezza. Allāh
dice:

َّ ِ ِ َ َ َ
‫وأَنكِحوا ٱۡلَيـمى مِنكمۡ وٱلصـلِحِينَ مِن عِ بادِكمۡ وإِمآٰٮڪمۡ ۚ إِن يكونوا فقرآٰء ي ۡغنهم ٱّلل‬
َ
َ ۡ
َّ َ
َ َ ۡ
َ
ِ َ َ
‫مِن فضلِهِۦ وٱّلل وٲسِ ع علِيم‬
َ
َ َّ َ ۗ ۡ َ
“Unite in matrimonio quelli tra voi che non sono
sposati e i vostri schiavi, maschi e femmine che
siano onesti. E se sono bisognosi, Allāh li
arricchirà della Sua Grazia. Allāh è largo nel dare
e sapiente.”18

17
18

Riportato da Al-Bukhārī, Libro del Matrimonio, n. 5304, 3/413 e Muslim, n. 2983, 4/2285.
Sūrat An-Nūr, 32.

13
Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Tre
persone certamente riceveranno l’aiuto di Allāh: il
combattente per la causa di Allāh, lo schiavo che desidera
affrancarsi,

e

quello

desideroso

di

sposarsi

per

preservare la sua castità.”19 Egli inoltre disse, “Sposate le
donne, perché vi porteranno ricchezza.”20

Terzo tema: Il numero permesso di mogli
Allāh ha permesso a ogni uomo Musulmano di sposare
fino a quattro mogli, il cui numero non può essere
superato in nessun caso. Allāh dice:

َ
‫فٱنكِحوا ما طاب لكم منَ ٱلنسآٰء م ۡثنى وثلَـث وربـع‬
َ َ َ َ َ َ َ ِ َ ِّ
ِّ َ َ َ َ
“Sposate allora due o tre o quattro tra le donne
che vi piacciono.”21
Prima dell’Islām gli uomini erano soliti sposare quante
donne desideravano, senza limiti o condizioni. Quando
l’Islām fu rivelato, venne prescritto un limite al numero di
donne che si possono sposare. L’Islām prescrive che il
numero massimo di donne che un uomo può sposare è
Riportato da At-Tirmidhī, n. 1655, 42/157. Abū Īsā At-Tirmidhī disse, “Questo hadīth è
buono.” E’ anche riportato da An-Nasā’ī, Libro del Matrimonio, n. 3218, 6/61.
20 Riportato da Al-Hākim in Al-Mustadrak, 2/160. Egli disse, “Questo è un hadīth autentico
secondo le condizioni stabilite da Al-Bukhārī e Muslim.”
21 Sūrat An-Nisā’, 3.
19

14
quattro. In conformità con gli insegnamenti Islamici, i
Compagni del Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di
lui) che furono sposati a più di quattro mogli divorziarono
le mogli oltre le quattro. Qays bin Al-Hārith (che Allāh sia
soddisfatto di lui) disse, “Quando abbracciai l’Islām avevo
otto mogli. Andai dal Profeta (pace e benedizioni di Allāh
su di lui) e gli parlai di questo fatto. Mi disse, “Scegli
quattro di loro.”22 Ghailān bin Salamah Ath-Thaqafī (che
Allāh sia soddisfatto di lui) abbracciò l’Islām e aveva dieci
mogli che avevano anch’esse abbracciato l’Islām. Il Profeta
(pace e benedizioni di Allāh su di lui) gli ordinò di
scegliere quattro di loro e di divorziare le altre.23
Vi è un consenso tra i sapienti Musulmani che un libero,
sano Musulmano maggiorenne ha il diritto di sposare fino
a quattro donne Musulmane libere o meno. Essi inoltre
hanno concordato che sposare più di quattro donne non è
lecito per nessun Musulmano oltre al Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui).24
Tuttavia, alcuni erronei punti di vista contrari all’opinione
della maggioranza dei sapienti considerano lecito avere
più di quattro mogli alla volta. Al-Qurtubī scrive, “Si deve
sapere che i numeri due, tre e quattro non significano in
Riportato da Ibn Mājah, Libro del Matrimonio, n. 1952, 1/628.
Riportato da At-Tirmidhī, Libro del Matrimonio, n. 1128, 3/435 e Ibn Mājah, Libro del
Matrimonio, n. 1953, 1/628.
24 Ibn Hazm, Marātib Al-Ijmā’, pagg. 62-63.
22
23

15
alcun modo che è permesso di avere il totale (addizionato)
di esse (cioè nove mogli), come sostenuto da alcuni di
coloro che non comprendono il Libro e la Sunnah e che
hanno opinioni che contrastano con quelle adottate dai
nostri Predecessori ben guidati. La loro argomentazione
che poggia sul fatto che anche il Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui) ebbe nove mogli nello stesso
periodo di tempo è infondata, perché un caso del genere è
speciale per il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di
lui). Questa errata asserzione è adottata dagli sciiti e da
alcuni dei Dhahiriti. Questa visione riflette la loro totale
ignoranza della lingua [Araba] e della Sunnah, e
contraddice

chiaramente

il

consenso

dei

sapienti

Musulmani.”25

Quarto tema: Il beneficio di limitare a
quattro il numero delle mogli
Va da sé che un Musulmano dovrebbe assoggettarsi
completamente a tutto ciò che Allāh e il Suo Messaggero
hanno ordinato, che egli comprenda la saggezza dietro tali
legislazioni
chiaramente

o

meno.
stabilita

Questa
nella

norma
seguente

della

fede

dichiarazione

coranica:

25

Al-Jāmi’ li Ahkām Al-Qur’ān, 5/13. Al-Qurtubī discusse queste visioni deboli e le refutò.

16

è
َ
َ َ َ َّ
َ ٰٓ
َ ۡ َ
َ َ َ َۡ
ِ ۡ
‫إِنما كانَ ق ۡولَ ٱلم ۡؤمنِينَ إِذا دعوا إِلى ٱّلل ورسولِهِۦ لِيحكم ب ۡينهمۡ أَن يقولوا سمِعنا‬
َ
َ َ ِ َّ
ۡ
َ ِ َ َ َۚ َ َ
َ‫وأَط ۡعنا وأولـٰٓٮَ هم ٱلم ۡۡلِحون‬
“Quando i credenti sono chiamati ad Allāh e al
Suo Inviato affinché egli giudichi tra loro, la loro
risposta è “Ascoltiamo e obbediamo”. Essi sono
coloro che prospereranno!”26
Quando Umm Mu’ādhah (che Allāh sia soddisfatta di lei)
chiese ad Ā’ishah, la madre dei credenti (che Allāh sia
soddisfatta di lei) sulla saggezza dietro al recupero per la
donna mestruata dei giorni di digiuno persi ma non delle
mancate le preghiere, Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di
lei) esclamò, “Sei una Harūrita [kharigita]?” Ella rispose
che non era un Harūrita ma che stava chiedendo solo per
sapere. Ā’ishah rispose, “Questo ci stava capitando e ci fu
ordinato di recuperare i giorni di digiuno persi ma non le
preghiere perse.”27 Così Ā’ishah giustificò un tale caso
come obbedienza agli ordini del Profeta (pace e
benedizioni di Allāh sia su di lui).
Tuttavia, questa completa sottomissione agli ordini di
Allāh e del Suo Messaggero non ostacola il Musulmano dal
cercare di comprendere la saggezza dietro alcune
26

Sūrat An-Nūr, 51.

27

Riportato da Al-Bukhārī, n. 321, 1/120.

17
ingiunzioni divine, poiché la Sharī’ah è originariamente
destinata a realizzare gli interessi e a prevenire i danni.
Alcuni sapienti hanno fatto del loro meglio per spiegare la
saggezza dietro al limitare il matrimonio a quattro mogli.
Ibn Al-Qayyim scrive, “Il numero di mogli è stato limitato
a quattro, mentre il numero delle schiave (immā’) è stato
mantenuto illimitato. Questa è una chiara indicazione
della

perfetta

e

saggia

legislazione,

che

è

una

manifestazione della misericordia e del migliore interesse
della comunità Musulmana. Il matrimonio è normalmente
destinato a soddisfare i bisogni sessuali di entrambi i
membri maschili e femminili della società in modo lecito.
Tuttavia, alcuni uomini hanno una forte carica sessuale e
allora hanno bisogno di più di una moglie per soddisfare i
loro bisogni sessuali. Pertanto, Allāh ha dato loro il diritto
di sposare una seconda, una terza e una quarta moglie.
Tale numero è, ovviamente, in completa armonia con la
natura fisica dell’uomo che può soddisfare i suoi desideri
sessuali nel modo giusto attraverso la poligamia...
Nondimeno, il legislatore ha fissato alcune condizioni per
qualunque uomo che desidera avere più di una moglie, che
dovrebbe adempiere in modo tale che gli sia permesso di
sposare più di una moglie.”28

28

I’lām Al-Muwaqi’īn, 2/103.

18
Ash-Shanqītī afferma, “Limitare il numero di mogli a
quattro dimostra i più alti gradi di saggezza, perché questo
numero è la via mediana tra una moglie che non può
soddisfare le esigenze sessuali di alcuni uomini e il
numero di mogli oltre le quattro, che può provocare
ingiustizie tra loro.”29
Detto questo, la saggezza dietro la limitazione del numero
di mogli a quattro si può riassumere di seguito:
1. Questa limitazione a quattro mogli è in completa
armonia

con

la

natura

dell’uomo

in

materia

di

soddisfacimento dei propri bisogni sessuali e di capacità di
soddisfare i bisogni sessuali delle sue mogli.
2. Avvalora inoltre alcune statistiche che generalmente
indicano che il numero delle donne ammonta a quattro
volte quello degli uomini.
3. Essa dà all’uomo una certa libertà di scelta tra i tipi di
donne riguardo la religione, la bellezza, la ricchezza e
lignaggio, e riguardo il colore: bianca, bionda, chiara e
nera e riguardo la corporatura: alta, bassa, magra e grassa.
4. Concorda con il ciclo mestruale che di solito dura per
una settimana; un quarto del mese.

29

Adhwā’ Al-Bayān, 3/380.

19
Nonostante le ragioni di cui sopra siano basate sul
discernimento, la saggezza generale dietro al limitare il
numero delle donne a quattro è sconosciuta. E’ qualcosa
che solo Allāh, il Creatore degli esseri umani, conosce.30

Quinto tema: Quando si è tenuti a
sposare più di una moglie
Sposare una sola moglie è una questione che può essere
regolata in base alle condizioni di ciascun uomo. A volte è
obbligatorio, in altri casi è gradito e in altri ancora è
riprovato. E’ obbligatorio per gli uomini che temono di
commettere adulterio, secondo la maggioranza dei
giuristi; costoro sono tenuti ad agire in una maniera che è
destinata a proteggerli dal commettere atti illeciti.31
Per gli uomini con meno inclinazioni sessuali, è più
desiderabile sposarsi che impegnarsi in atti di culto
opzionali. Questa è l’opinione della maggioranza dei
giuristi che adottano il metodo razionale di interpretare le

Vedere Abdun-Nāsir Attār, Poligamia, pag. 187; Muhammad Az-Zharānī, Prospettive sulla
Poligamia, pag. 54; Dr. Abdullah At-Tayyār, Giustizia nella Poligamia, pag. 40 e Abdul Karīm
Zaidān, Elaborazione delle Sentenze riguardanti le Donne, 6/289-290.
31 Al-Mughnī, 9/341; Ibn Hubairah, Al-Ifsāh, 2/110; Az-Zaila’ī, Tabyīn Al-Haqā’iq, 2/95-96;
Al-Hattāb, Mawāhib Al-Jalīl, 3/403; Al-Bahūtī, Kash-shāf Al-Qinā’, 5/6-7; Sharh Muntahā
Al-Irādāt, 3/2; Al-Mardāwī, At-Tanqīh, pag. 213 e Ibn Hajar, Fathul Bārī, 9/9.
30

20
leggi della Sharī’ah (Ahlur-Ra’ī) e l’opinione apparente e la
pratica dei Compagni del Profeta.32
Tuttavia, gli uomini che non hanno inclinazione sessuale
nei confronti delle donne o che soffrono di alcuni disturbi
che potrebbero impedir loro di soddisfare i bisogni
sessuali delle donne, sono regolamentati in uno dei due
modi secondo Ibn Qudāmah: “È per loro auspicabile
sposarsi ed è per loro riprovato sposarsi, e quest’ultima è
la visione migliore, perché essi non soddisfano le
condizioni del matrimonio e, in questo caso, essi molto
probabilmente

causeranno

danno

alle

loro

mogli,

impedendo a esse di sposare uomini che possono
soddisfare i loro bisogni sessuali. Così facendo, questi
uomini finiscono per essere gravati da diritti e obblighi
supplementari che sono destinati a impedirgli di tenersi
occupati con la conoscenza benefica.”33
Pertanto, si può affermare che il diritto alla poligamia
dipende dalle condizioni di ogni uomo: i suoi bisogni
sessuali che lo sollecitano a sposare più di una moglie e la
sua capacità di soddisfare le condizioni del matrimonio.
Com’è già stato detto, la poligamia è originariamente
lecita a condizione che sia mantenuta la giustizia tra le
Tabyīn Al-Haqā’iq, 2/95; Fathul Qadīr, 3/100; Mawāhib Al-Jalīl, 3/403; Tuhfat Al- Muhtāj,
7/183.
32

33

Al-Mughnī, 9/343-344.

21
mogli con particolare riguardo al preservare la loro castità,
in modo che nessun danno sia causato ad esse e alla
capacità di soddisfare le loro esigenze di vita. Allāh dice:

َّ
َّ َ
َِ
َ ۡ َ َ
ِ ۡ َ
‫و ۡليست ۡعِۡفِ ٱلَّذِينَ ََّ يجدونَ نكاحا حتى ي ۡغنيہم ٱّلل مِن فضلِه‬
َِ
ِ َ
“E coloro che non hanno [i mezzi] di sposarsi
cerchino la castità, finché Allāh non li arricchisca
con la Sua Grazia.”34
Pertanto, se un uomo è convinto che non sarà in grado di
osservare la giustizia fra le sue mogli, è proibito per lui
sposarne più di una. Inoltre, è per lui riprovato sposare
più di una moglie se sente che una delle sue mogli sarà
trattata ingiustamente. Tuttavia, è obbligatorio per ogni
uomo che sente che può commettere adulterio, sposare
più di una moglie.
Ibn Al-Arabī Al-Mālikī descrive ciò come segue, “Se un
uomo è finanziariamente e fisicamente in grado di sposare
fino a quattro donne può farlo, ma se non è né
finanziariamente né fisicamente in grado di sposare
quattro donne può sposare un numero di donne inferiore
a quattro per le quali è in grado di soddisfare le loro
esigenze sia finanziariamente che fisicamente. E’ fatto ben
noto che, se un uomo ha una moglie e può soddisfare le
34

Sūrat An-Nūr, 33.

22
sue esigenze finanziarie e sessuali, è meglio per lui non
sposare un’altra donna che, se non soddisfatta, potrebbe
sentire che la disuguaglianza è stata esercitata contro di
lei. Il risultato, ovviamente, sarà il conflitto e la mancanza
di amicizia e di amore.”35

Capitolo Uno
Definizione di giustizia, le sue leggi
e i comandi che si è tenuti a rispettare
e di cui si ha diritto
Primo tema: Definizione
Secondo Ibn Fāris, il verbo arabo ‘adl ha due significati
contraddittori: il primo indica giustizia e uguaglianza,
mentre l’altro indica deviazione.36 In generale, la parola
‘adl significa giustizia o equità, cioè fare i propri doveri e
ricevere i propri diritti.37
Tecnicamente parlando, i giuristi differiscono riguardo la
definizione di ‘adl (giustizia) tra le mogli a seconda delle
loro differenze riguardo l’applicazione del principio di
giustizia. Gli Hanafiti la definiscono come astensione
dall’ingiustizia tra le mogli. Con questo essi non intendono
Ahkām Al-Qur’ān, 1/313.
Mu’jam Maqāyīs Al-Lughah, 4/246.
37 Al-Mu’jam Al-Wasīt, 2/588.
35

36

23
che la giustizia debba comprendere l’uguaglianza assoluta.
Secondo loro, l’uguaglianza nel mantenimento non è
obbligatoria.38

Altri,

invece,

la

definiscono

come

l’uguaglianza tra le mogli secondo lo stato di ciascuno di
esse, come sostiene Ibn Hajar.39
Pertanto,

la

giustizia

può

essere

definita

come

“l’uguaglianza tra le mogli nei diritti, dove l’uguaglianza
può essere mantenuta e il dare a ogni moglie i sufficienti
diritti dove l’uguaglianza non può essere realizzata.”

Secondo tema: Norme di
giustizia tra le mogli
Tra le grandi caratteristiche della Sharī’ah Islamica vi è
che gli esseri umani sono esortati a fare ciò che è nelle loro
capacità. Allāh dice:

َ َّ
َ
َۚ َ ۡ
‫ََّ يكلِّف ٱّلل ن ۡۡسا إِ ََّّ وسعها‬
“Allāh non impone a nessun’anima aldilà delle
sue capacità.”40
Egli inoltre dice:
38
39

40

Radd Al-Muhtār Alā Ad-Dur Al-Mukhtār, 2/398.
Fathul Bārī, 9/224.
Sūrat Al-Baqarah, 286.

24
َ َ ۡ َ َ َّ
َّ َ
ۡ‫فٱتقوا ٱّلل ما ٱستط ۡعتم‬
“Temete Allāh per quello che potete.”41
Pertanto, all’uomo che sposa più di una moglie è richiesto
soltanto di essere giusto nelle questioni in cui egli può
essere giusto. Infatti, nessun marito può osservare la
giustizia fra le sue mogli sotto tutti gli aspetti, anche se si
sforza di farlo.
Allāh dice,

َََ ِ َ ۡ
َ َ َ ۡ َ َ َ َ ِ َ ِّ
َ
‫ولن تستطِ يعوا أَن ت ۡعدِلوا ب ۡينَ ٱلنسآٰء ول ۡو حرصتمۡ ۖ فَ تمِيلوا ڪل َّ ٱلم ۡيل فتذروهَا‬
َ
ٰٓ َ ۡ َ َ َ
ِ َ َ ۡ َ
‫كٱلمعلَّقة‬
“Non potrete mai essere equi e giusti con le vostre
mogli anche se lo desiderate. Non seguite però la
vostra inclinazione fino a lasciarne una come in
sospeso.”42
Quindi, il tipo di giustizia che è alla portata del marito è
quello che serve a realizzare l’uguaglianza tra mogli in
termini di cibo, vestiario, mantenimento, alloggio e quota
di rapporti sessuali.

41
42

Sūrat At-Taghābun, 16.
Sūrat An-Nisā’, 129.

25
Per quanto riguarda le questioni legate all’amore,
all’amicizia e al desiderio carnale, non sono soggette a
giustizia e uguaglianza. Allāh ha creato gli esseri umani
con certe inclinazioni che essi non possono controllare,
non importa quanto duramente possano sforzarsi. Ā’ishah
(che Allāh sia soddisfatto di lei) disse, “Il Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui) era giusto nel dividere il suo
tempo tra le sue mogli, ma diceva: “O mio Signore! Questa
è la mia divisione com’è nella mia capacità; così non
biasimarmi per ciò che è aldilà della mia capacità.”43
Mujāhid scrive, “Non causate danno deliberatamente alle
vostre mogli; piuttosto siate onesti nel dare a ognuna il
suo tempo del

rapporto sessuale e

la quota di

mantenimento, perché queste cose sono nelle vostra
capacità.”44 Ibn Qudāmah afferma, “Non siamo a
conoscenza di alcuna differenza tra i sapienti riguardo
all’uguaglianza nel dare alle mogli la loro quota di
rapporto sessuale.45
Allāh dice,
ِ
‫وعاشِ روهنَّ بٱلم ۡعروف‬
َ ِۡ
َ َ

Riportato da Abū Dāwūd, n. 2134, 2/601; An-Nasā’ī, n. 3943; At-Tirmidhī, n. 1140, 3/446;
Ibn Mājah, n. 1971, 1/634; Ibn Hibbān, n. 4192, 6/302 e Al-Hākim, 2/187. Al-Baihaqī lo
classificò come autentico in As-Sunnan Al-Kubrā, 7/298. In Fathul Bārī, Ibn Hajar dichiara,
“E’ narrato da quattro eminenti sapienti dell’hadīth e classificato come autentico da Ibn
Hibbān e Al-Hākim”, 9/313.
44 Al-Qurtubī, Al-Jāmi’ li Ahkām Al-Qur’ān, 5/261.
45 Sūrat An-Nisā’, 19.
43

26
“Comportatevi verso di loro equamente”, una
regola che non è soddisfatta se vi è qualunque tipo di
disuguaglianza tra le mogli.”46
Abū Hurairah (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò che il
Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Chi
inclina di più verso una delle sue due mogli arriverà nel
Giorno del Giudizio con un corpo inclinato.”47
E’ fuor di dubbio che il marito è tenuto a trattare le mogli
in modo uguale nelle questioni in cui può essere giusto, e
ad agire in buona fede nelle questioni in cui non può
essere giusto. Il suo amore per la bontà e il suo timore di
Allāh nelle questioni che non sono soggette a equità sono i
principali elementi che controllano i suoi atti, perché
l’Islām richiede ai Musulmani di fare tutte le cose per
compiacere Allāh e cercando la ricompensa nell’Aldilà.
Allāh dice,

َ َ ۡ
‫وما ت ۡۡعلوا مِن خ ۡير فإِنَّ ٱّلل كانَ بهِۦ علِيما‬
َ ِ َ َ َّ
َ َ َ َ
“Allāh conosce tutto il bene che operate.”48

Al-Mughnī, 10/235.
Riportato da At-Tirmidhī, n. 1141; Abū Dāwūd, 2133, 2/601; Ibn Mājah, n. 1969, 1/633, Ibn
Al-Jārūd, n. 722; Ibn Hibbān, 4207 e Al-Hākim, Al-Mustadrak, 2/186 con una autentica
catena di narratori.
48 Sūrat An-Nisā’, 127.
46
47

27
Dopo aver affermato che gli uomini non potranno mai
realizzare la giustizia tra le mogli, Allāh dice:

َ
ۡ
َّ َ َ
‫وإِن تحسِ نوا وتتقوا فإِنَّ ٱّلل كانَ بما ت ۡعملونَ خبيرا‬
َ َ َ ِ َ َ َّ
َ
ِ َ
“…ma se agite bene e temete [Allāh, sappiate che]
Allāh è ben informato di quello che fate.”49
Quindi, il modo richiesto di realizzare la giustizia è
compiere il bene e osservare la giustizia:

َ
َ
ۡ
َ َ َّ
َّ َ َ
‫وإِن تصلِحوا وتتقوا فإِنَّ ٱّلل كانَ غۡورا رحِيما‬
َّ
َ
“Se poi vi riconcilierete e temerete [Allāh] ebbene
Allāh è Perdonatore, Misericordioso.”50
Osservare la giustizia “nelle quote” significa che il marito
“deve dividere il proprio tempo tra le sue mogli”51 in egual
misura, anche senza avere rapporti sessuali52, e che egli
dovrebbe dividere il tempo del suo sonno tra le sue mogli
allo stesso modo. Il marito è quindi tenuto a dare a ogni
moglie un tempo pari a quello dato alle altre (un giorno o
più per ciascuna) a seconda del numero di mogli che ha.

Sūrat An-Nisā’, 128.
Sūrat An-Nisā’, 129.
51 Al-Hajjāwī, Al-Iqnā’, 3/244.
52 Al-Qalyūbī e Umairah, Al-Hāshiyah, 3/199.
49
50

28
Terzo tema: Sentenza sulla giustizia tra le mogli
Non c’è alcuna differenza tra i giuristi sul fatto che la
giustizia tra le mogli sia un dovere da parte del marito,
tanto quanto quest’aspetto della giustizia sia sotto il suo
controllo e la capacità, come la distribuzione del suo
tempo, il dormire tra le mogli e la gentilezza verso
ciascuna di esse in termini di equità. Per quanto riguarda i
sentimenti del cuore, il marito non è tenuto a osservare la
giustizia tra le sue mogli, perché questi sentimenti e
desideri sono al di fuori del suo controllo.53
Allāh dice,

َ َّ
َ
َۚ َ ۡ
‫ََّ يكلِّف ٱّلل ن ۡۡسا إِ ََّّ وسعها‬
“Allāh non impone a nessun’anima al di là delle
sue capacità.”54
Le prove a sostegno della conclusione di cui sopra possono
essere riassunte di seguito:
1. Allāh dice,

ۡ ۡ َ
َ
ً َ‫فإِن خِۡتمۡ أَ ََّّ ت ۡعدِلوا فوٲحِد‬
ََ
53

Ibn Qudāmah, Al-Mughnī, 10/235 e Al-Qurtubī, Al-Jāmi’ li Ahkām Al-Qur’ān, 5/12.

54

Sūrat Al-Baqarah, 286.

29
“Ma se temete di essere ingiusti (con esse), allora
sia una sola.”55
Al-Kamāl bin Al-Humām scrive, “Quest’affermazione
indica che la soluzione di sposare quattro mogli è limitata
dal fatto che nessuna ingiustizia si teme possa essere
commessa, e questo significa che una moglie è sufficiente
per qualunque marito che teme di commettere qualsiasi
tipo di ingiustizia nei confronti di una delle sue mogli. In
conclusione, la giustizia è obbligatoria se un marito ha più
di una moglie.”56
2. Allāh dice,

ِ
‫وعاشِ روهنَّ بٱلم ۡعروف‬
َ ِۡ
َ َ
“Comportatevi verso di loro equamente.”57
Non vi è dubbio che la mancanza di giustizia tra le mogli
contraddice gli ordini di Allāh sul trattamento equo delle
mogli, perché tendere a una di esse più che per le altre è
contrario a un trattamento equo.
3. Allāh dice,

َ
ٰٓ َ َ ۡ
َ
َ ِ َ ۚ
َ
‫فَ تتبعوا ٱلهوى أَن ت ۡعدِلوا وإن ت ۡلو ۥاا أ ۡو ت ۡعرضوا فإِنَّ ٱّلل كانَ بما ت ۡعملونَ خبيرا‬
َ َ َ ِ َ َ َّ
َِ
ِ َّ َ َ َ
ِ
Sūrat An-Nisā’, 3.
Fathul Qadīr, 3/299.
57 Sūrat An-Nisā’, 19.
55

56

30
“Non abbandonatevi alle passioni (dei vostri
cuori), sì che possiate essere giusti. Se vi
destreggerete o vi disinteresserete, ebbene Allāh è
ben informato di quello che fate.”58
Egli inoltre dice,

ٰٓ َ َ
َ
ََ
َّ َ ِ ۡ َ َ ۡ ۡ ِ َ َ ِ َّ ِ
‫يـٰٓأ َُّيہا ٱلَّذِينَ ءامنوا كونوا قوٲمِينَ ّلل شہدَ آٰء بٱلقِسطِ ۖ و ََّ يجرمنڪمۡ شنـَان ق ۡوم على‬
َّ َ
َ َ
َ َ
ۡ ۚ
َّ َ ۖ َ َّ
َ
َۚ َّ
َ‫أَ ََّّ ت ۡعدِلوا ٱعدِلوا هو أ ۡقرب لِلت ۡقوى وٱتقوا ٱّلل إِنَّ ٱّلل خبير بما ت ۡعملون‬
َ َ َ ِ ِ َ َ َّ
َ َ َ
“O voi che credete, siate testimoni sinceri davanti
ad

Allāh

secondo

giustizia.

Non

vi

spinga

all’iniquità l’odio per un certo popolo. Siate equi:
l’equità è consona alla devozione. Temete Allāh.
Allāh è ben informato su quello che fate.”59
Queste affermazioni coraniche sono prove evidenti del
fatto che Allāh ha ordinato ai Musulmani di rispettare la
giustizia come principio generale e globale che deve essere
applicato a tutti i membri della società. Le mogli sono i
membri della società più vicini al marito, quindi, egli
dovrebbe trattarle equamente, anche se detesta qualcuna
di loro.
4. Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse a
Umm Salamah quando la sposò e rimase con lei per tre
58
59

Sūrat An-Nisā’, 135.
Sūrat Al-Mā’idah, 8.

31
giorni, “Tu non sei inferiore [riguardo alla parità di
trattamento] a nessuna delle mie mogli, e se passo sette
giorni con te, devo passare sette giorni con ciascuna di
esse.”60
5. Abū Hurairah (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò che
il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Chi
inclina di più verso una delle sue due mogli arriverà nel
Giorno del Giudizio con un corpo inclinato.”61
Quanto alla prova supportante che nessuna giustizia è
richiesta in questioni che sono al di là del controllo e della
capacità del marito, ‘Āish’ah (che Allāh sia soddisfatto di
lei) disse, “Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui)
era giusto nel dividere il suo tempo tra le sue mogli ma era
solito dire, “O mio Signore! Questa è la mia divisione
com’è nella mia capacità; così non biasimarmi per ciò che
è aldilà della mia capacità.”62
Ciò che è fuori del controllo e della capacità del marito
sono i sentimenti del cuore, che non sono materiali. Si può
amare una moglie più di un’altra.63 Questo fatto è evidente
nella dichiarazione coranica,

Riportato da Muslim, n. 1460, 2/1803.
Già verificato.
62 Già verificato.
63 Wahbah Az-Zuhailī, Poligamia, pag. 13.
60
61

32
َََ ِ َ ۡ
َ َ َ ۡ َ َ َ َ ِ َ ِّ
َ
‫ولن تستطِ يعوا أَن ت ۡعدِلوا ب ۡينَ ٱلنسآٰء ول ۡو حرصتمۡ ۖ فَ تمِيلوا ڪل َّ ٱلم ۡيل فتذروهَا‬
َ
ٰٓ َ ۡ َ َ َ
ِ َ َ ۡ َ
‫كٱلمعلَّقة‬
“Non potrete mai essere equi con le vostre mogli
anche se lo desiderate. Non seguite però la vostra
inclinazione

fino

a

lasciarne

una

come

in

sospeso.”64

Capitolo Due
Sentenze sulla giustizia tra mogli
nel mantenimento
Primo tema: Definizione di mantenimento
La parola araba “nafaqah” significa mantenimento, un
termine che viene utilizzato solo per le cose buone. Ibn
Fāris afferma che la parola è usata per due diversi
significati: il primo per indicare la fine di qualcosa, mentre
l’altro per indicare occultamento; ma quando sono usate
nei loro contesti, diventano accurate nel significato.
Il primo significato è dato nel versetto:

َۡ
‫قل لَّ ۡو أَنتمۡ تملِكونَ خزآٰٮنَ رحمة ربى إِذا َّۡلَمس ۡكتمۡ خشية ٱۡلِنۡاق وكانَ ٱۡلِنسـن‬
َ ۡ َ َ ِۚ َ ۡ َ َ ۡ َ
َ ۡ
ٰٓ ِّ َ ِ َ ۡ َ ِ َ َ
َ
‫قتورا‬
64

Sūrat An-Nisā’, 129.

33
“Dì: «Se possedeste i tesori della misericordia del
mio Signore, li lesinereste per paura di spenderli,
ché l’uomo è avaro».”65,66
In termini tecnici, la parola “nafaqah” ha diverse
definizioni.
Ibn ‘Ābidīn lo definisce come il “dare alla persona di cui si
è responsabili del mantenimento sufficienti provviste di
cibo, alloggio e vestiario.”67 Tuttavia, Al-Kamāl bin AlHumām lo definisce come lo “spendere per qualcuno tanto
quanto lo mantiene.”68 Eppure, secondo Al-Hudūd da Ibn
‘Arafah, il termine è definito come lo “spendere per un
essere umano tanto quanto normalmente lo mantiene in
uno stato di benessere senza alcuna stravaganza.”69
Al-Khatīb Ash-Sharbīnī scrive, “I diritti economici [che
spetta al marito garantire] nel matrimonio sono sette: il
cibo, qualsiasi cosa si mangi col pane, vestiario, prodotti
per la pulizia, mobili, alloggio e aiutanti per la casa se la
moglie era abituata ad avere domestici prima di
sposarsi.”70 Al-Bahūtī lo definisce come il “dare a
qualcuno di cui si è responsabili del mantenimento il

Sūrat Al-‘Isrā’, 100.
Mu’jam Maqāyīs Al-Lughah.
67 Ad-Dur Al-Mukhtār, 2/886.
68 Fathul Qadīr, 4/378.
69 Abu Abdullah Ar-Rassā’, 1/421.
70 Mughnī Al-Muhtāj, 3/426.
65

66

34
pane, qualunque cosa mangiata con esso, vestiario,
alloggio e articoli connessi.”71
Quanto sopra dimostra che nafaqah (mantenimento)
significa il diritto di una moglie che suo marito gli fornisca
cibo, vestiario, alloggio e altre cose necessarie per la vita.”

Secondo tema: Sentenza sul mantenimento
della moglie e le relative prove testuali
Tutti i giuristi concordano che è obbligatorio per il marito
mantenere le sue mogli. Ibn Rushd scrive, “Essi (cioè i
sapienti) sono generalmente d’accordo che i diritti della
moglie includono il mantenimento economico e il
vestiario.”72 Ibn Qudāmah scrive, “Mantenere la moglie è
obbligatorio [per il marito] secondo il Qur’ān, la Sunnah e
il consenso dei sapienti.”73
Nel Qur’ān leggiamo,

َّ
ۡ
َ
َ َ َّ ِ ۡ َ
‫لِينِۡق ذو سعة من سعتهِۦ ومن قدِر عل ۡيه ر ۡزقه ۥ ف ۡلينِۡق ممآٰ ءاتٮه ٱّلل ََّ يكلِّف ٱّلل‬
ۚ َّ
َ َ ۖ ِ َ َ ِّ َ َ
ِ ِ ََ َ
ۡ
ۡ
َ
‫ن ۡۡسا إِ ََّّ مآٰ ءاتٮها سيجعل ٱّلل ب ۡعدَ عسر يسرا‬
َ َّ
َ ََۡ َۚ َ َ َ
“L’agiato spenda della sua agiatezza, colui che ha
scarse risorse spenda di quello che Allāh gli ha
Sharh Al-Muntaha, 3/343.
Ibn Rushd, Bidayat Al-Mujtahid, 2/40.
73 Ibn Qudāmah, Al-Mughnī.
71

72

35
concesso. Allāh non impone a nessuno se non in
misura di ciò che Egli ha concesso.”74
Egli ha anche detto:

َ َ
َ‫ق ۡد علِمنا ما فرضنا عل ۡيهمۡ فِى أَ ۡزوٲجهمۡ وما ملڪَت أَ ۡيمـنهمۡ لِك ۡي‬
َ ۡ َ َ َ َ ِ ِ َ ٰٓ ِ َ َ َ ۡ َ َ َ َ ۡ َ َ
“Ben sappiamo quello che abbiamo imposto loro a
proposito delle loro spose e delle schiave che
possiedono.”75
Egli ha inoltre detto:

َ َ َ ۚ َ َ َ َّ َّ ِ
َ
‫۞ وٱلوٲلِدَ ٲت ي ۡرضِ ۡعنَ أَ ۡولـدَ هنَّ ح ۡول ۡين كامل ۡين لِمن أَرادَ أَن يتم ٱلرضاعة وعلى‬
َ ۡ َ ِۖ َ ِ َ ِ َ َ
َۡ َ
ۡ
ِ‫ٱلم ۡولود له ۥ ر ۡزقهنَّ وكِسوتہنَّ بٱلم ۡعروف‬
َ ِۡ
َ ۡ َ
ِ َ ِ َ
“Per

coloro

che

vogliono

completare

l’allattamento, le madri allatteranno per due anni
completi. Il padre del bambino ha il dovere di
nutrirle e vestirle in base alla consuetudine.”76
Al-Umrānī scrive, “Questa è la prova evidente che il
mantenimento della moglie durante il momento del parto
è obbligatorio da parte del marito e non lascia alcun

Sūrat Aţ-Ţalāq, 7.
Sūrat Al-‘Aĥzāb, 50.
76 Sūrat Al-Baqarah, 233.
74
75

36
dubbio sul fatto che spendere per lei sia un dovere in ogni
momento.”77
Inoltre, Allāh dice,

َ َِ َ
ۡ
ََ
‫ٱلرجال قوٲمونَ على ٱلنسآٰء بما فضلَ ٱّلل ب ۡعضهمۡ على ب ۡعض وبمآٰ أَنۡقوا مِن‬
َ ََ
َ َ َّ
َّ َ َ ِ ِ َ ِّ
َّ َ َ ِّ
ۡ‫أَموٲلِهم‬
ِ َ ۡ
“Gli uomini sono preposti alle donne, a causa
della preferenza che Allāh concede agli uni
rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i
loro beni.”78
Nella Sunnah del Profeta, Hakīm Mu’āwiyah bin AlQushayrī (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò
sull’autorità di suo padre che egli chiese al Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui) sul diritto della moglie che
spetta a suo marito garantirle, e lui rispose: “[Il suo
diritto] è che la nutri col cibo che hai e la vesti con gli
abiti che hai.”79
Ibn Al-Qayyim scrive a questo proposito, “Questo hadīth è
una prova che la moglie ha diritto al mantenimento
economico e al vestiario senza limiti specifici, ma in
Al-Bayān fi Madhhab Al-Imām Ash-Shāfi’ī, 11/185.
Sūrat An-Nisā’, 4:34.
79 Riportato da Abū Dāwūd, n. 2142, An-Nasā’ī, n. 9171, Ibn Mājah, 1850. Al-Hāfidh bin Hajar
disse, “Al-Bukhārī lo considerò come un’addizione mentre Ad-Daraqutnī valutò l’hadīth
come autentico in Al-‘Ilal." Vedere At-Talkhīs Al-Habīr, 1/212. Al-Albānī inoltre disse, “è un
buono e autentico hadīth." Vedere Irwā’ Al-Ghalīl, 7/98.
77

78

37
qualunque maniera possibile e quanto più le risorse del
marito possano permettergli di spendere. Fintanto che è
considerato un diritto dal Profeta (pace e benedizioni di
Allāh su di lui), è, pertanto obbligatorio per il marito
osservarlo in ogni momento.”80
Jābir (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò che il Profeta
(pace e benedizioni di Allāh su di lui) pronunciò un
discorso in cui disse, “Temete Allāh riguardo alle donne,
perché le avete prese come un pegno da parte di Allāh e le
avete prese come le vostre mogli con la parola di Allāh;
dovete mantenerle e vestirle su condizioni eque.”81
Al-Bukhārī e Muslim riportarono che Hind bint Utbah
venne dal Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) e
disse, “Abū Sufyan è un avaro, è peccato per me nutrire i
nostri figli dalla sua proprietà?” L’Apostolo di Allāh disse,
“No, tranne se prendi per le vostre necessità ciò che è
giusto e ragionevole.”82
Per quanto riguarda il consenso dei giuristi, Ibn Qudāmah
scrive, “I sapienti sono d’accordo che spendere per le
mogli è obbligatorio da parte dei loro mariti, tranne che
nel caso delle mogli disobbedienti.”83

Tahdhīb Sunan Abi Dāwūd, 3/67-68.
Riportato da Muslim, n. 1218.
82 Riportato da Al-Bukhārī, n. 2311 e Muslim, n. 1714
83 Al-Mughnī, 11/348.
80
81

38
Terzo tema: motivi e condizioni
per considerare obbligatorio il
mantenimento delle mogli
Le basi su cui spendere per le mogli è considerato
obbligatorio da parte dei mariti è il contratto di
matrimonio valido, che dà al marito il diritto di godere di
sua moglie. Ibn Qudāmah scrive, “E’ perché il marito ha il
diritto di godere di sua moglie che le viene impedito di
provvedere a se stessa. Pertanto, egli deve mantenerla.”84
Per quanto riguarda le condizioni che devono essere
soddisfatte al fine di obbligare il marito a spendere per la
moglie, la maggioranza dei sapienti ha dichiarato le
quattro condizioni che seguono:
1. La moglie deve permettere al marito di avere rapporti
sessuali con lei, concedendosi a lui o mostrando la volontà
di concedersi a lui in un modo che non mostra alcun segno
di obiezione o rigetto quando lui le chiede di farlo, sia che
il

marito

abbia

effettivamente

consumato

il

suo

matrimonio con lei o meno, e sia che lei o il suo tutore lo
chiami a consumare il matrimonio o meno.85
Tuttavia, i Mālikiti hanno stabilito alcune condizioni
affinché il mantenimento sia obbligatorio prima della
Al-Mughnī, 11/348.
Badā’i’ As-Sanā’I’, 4/18; Fathul Qadīr, 3/324; Mughnī Al-Muhtāj, 3/435 e Kash-shāf AlQinā’, 5/473.
84
85

39
consumazione del matrimonio. Queste condizioni sono: la
moglie o il suo tutore devono chiedere al marito di
consumare il matrimonio con lei; lei dovrebbe essere in
grado di avere rapporti sessuali, il marito dovrebbe essere
pubere e, né il marito né la moglie devono essere vicini
alla morte al momento di chiedere al marito di consumare
il matrimonio. Nondimeno, se il marito ha già consumato
il matrimonio, essi stabiliscono alcune altre condizioni,
vale a dire, il marito deve avere risorse sufficienti e la
moglie non dovrebbe causare a suo marito di perdere il
diritto di avere un rapporto sessuale con lei senza avere
una giustificazione legale. Se lo fa disobbedendogli, lei non
ha diritto ad alcun tipo di mantenimento.86
2. La moglie deve essere abbastanza matura e fisicamente
in forma per avere rapporti sessuali. Se è così giovane da
non sopportare un rapporto sessuale, allora non ha diritto
ad alcun tipo di mantenimento perché esso diventa
obbligatorio sulla base del consentire al marito di avere
rapporti sessuali con la moglie. Non è accettabile
obbligare il marito a spendere per la moglie se il rapporto
sessuale con lei non è possibile.87
3. Il contratto di matrimonio deve essere valido. Se non è
valido, il marito non può essere obbligato a spendere per
Jawāhir Al-Iklīl, 1/402; Ash-Sharh As-Saghīr, 1/480 e Ad-Dusūqī, Ash-Sharh Al-Kabīr,
2/508.
87 Ibid. Vedere anche Al-Mirdāwī, Al-Insāf , 9/393.
86

40
la moglie. Piuttosto, il contratto deve essere rescisso. In
questo caso, la moglie non può essere considerata
conforme al diritto del marito, perché permettergli di
avere rapporti sessuali con lei nel quadro di un contratto
invalido è inammissibile. Quindi, nessun mantenimento è
obbligatorio da parte del marito. L’autore di Ad-Durr alMukhtār spiega, “Il mantenimento della moglie diventa
obbligatorio

solo

nell’ambito

di

un

contratto

di

matrimonio valido. Se si viene a sapere che il contratto di
matrimonio non è valido, il marito può reclamare le
somme che ha speso nel mantenere la moglie.”88
4. Il diritto del marito ad avere rapporti sessuali con la
moglie in qualsiasi momento lo desideri dovrebbe essere
garantito, a meno che non ci sia una ragione legale che
impedisca alla moglie di avere rapporti sessuali con lui. Se
la

moglie

si

rifiuta

di

concedergli

tale

diritto

disobbedendogli o essendo refrattaria quando lui la
chiama a letto, allora lei non ha diritto ad alcun
mantenimento, salvo che il non avere rapporti sessuali sia
dovuto al marito stesso, nel qual caso lei ha assolutamente
diritto al mantenimento. Questo è un punto di accordo tra
i sapienti.

Tuttavia,

i Mālikiti sostengono che

il

mantenimento è obbligatorio da parte del marito se la

88

Ad-Durr Al-Mukhtār, 2/644 e Al-Muhadhab, 4/599.

41
moglie non è responsabile della perdita del diritto del
marito di avere rapporti sessuali con lei.89

Quarto tema: L’ammontare del
mantenimento che il marito deve fornire
Com’è già stato detto, i giuristi sono d’accordo sul fatto
che il mantenimento della moglie è obbligatorio da parte
del marito. Il mantenimento comprende cibo, vestiario e
alloggio, come il Qur’ān afferma chiaramente:

ِ
‫وعلى ٱلم ۡولودِ له ۥ ر ۡزقهنَّ وكِسوتہنَّ بٱلم ۡعروف‬
َ ِۡ
َ ۡ َ
َ ۡ ََ َ
ِ َ
“Il padre del bambino (cioè il marito) ha il dovere di
dare loro sussistenza e di vestirle in base alla
consuetudine.”90

ۡ
ۡ
ََ
َّ‫أَسكِنوهنَّ مِن ح ۡيث سكنتم من وجدِكمۡ و ََّ تضآٰروهنَّ لِتضيقوا عل ۡيہن‬
ِّ َ
ُّ َ
َ
ِّ
َ ۡ
ِ ََ
“Fatele abitare dove voi stessi abitate, secondo i
vostri mezzi. Non tormentatele mettendole in
ristrettezze.”91

Ibid.
Sūrat Al-Baqarah, 233.
91 Sūrat Aţ-Ţalāq, 6.
89

90

42
Essi

sono

anche

d’accordo

che

l’ammontare

del

mantenimento previsto per il vestiario e l’alloggio non può
essere specificato; che il marito è obbligato a fornire alle
sue mogli vestiario a sufficienza e un alloggio adeguato,
ma tenendo sempre in considerazione le condizioni di
ricchezza e povertà.92 Tuttavia, essi hanno differito
riguardo all’ammontare del mantenimento riguardante il
cibo. Due punti di vista sono espressi in proposito:
1. Il mantenimento è stimato da ciò che è sufficiente per la
moglie. Pertanto, l’ammontare del mantenimento varia
secondo la condizione della moglie che ha diritto a tale
mantenimento.

Questa

è

l’opinione

espressa

dalla

maggioranza dei sapienti dei Mālikiti, degli Hanafiti e
degli Hanbaliti.93
2. Il mantenimento è chiaramente specificato; è due
amdād (manciate di cibo) al giorno se il marito è
abbastanza ricco, un mudd se è povero e un mudd e mezzo
se il marito è di media ricchezza. Secondo i giuristi, un
povero è colui che ha il diritto alla zakāt o uno che non
guadagna abbastanza. Per quanto riguarda il tipo di cibo
soggetto alla quantità di cui sopra, è l’alimento comune
del paese in cui vivono le coppie, come grano, orzo, datteri
o simili. Tuttavia, se l’alimento comunemente consumato
Bidayāt Al-Mujtahid, 2/41; Fathul Qadīr, 4/195-195; Iqd Al-Jawāhir Ath-Thaminah di Ibn
Shās, 2/298, Hashiyat Ad-Dusūqī, 2/209, Al-Bahūtī, Sharh Al-Muntahā, 3/244.
93 Mughnī Al-Muhtāj, 2/426-427 e 3/432 e Al-Mughnī, 11/349.
92

43
nel paese è diverso da una regione all’altra, il tipo di cibo
adatto al marito è quello che dovrebbe essere preso in
considerazione. Questo è il giudizio espresso dagli
Shāfi’iti.94

Prove
I. Le prove supportanti le opinioni della maggioranza dei
sapienti;

1. Allāh dice,

ۡ ََ َ
ِ
‫وعلى ٱلم ۡولود له ۥ ر ۡزقهنَّ وكِسوتہنَّ بٱلم ۡعروف‬
َ ِۡ
َ ۡ َ
ِ َ ِ َ
“Il padre del bambino (cioè il marito) ha il dovere di
dare loro sussistenza e vestirle in base alla
consuetudine.”95
Argomentazione:

Allāh

ha

reso

obbligatorio

il

mantenimento delle mogli, ma non l’ha specificato. Per
quanto riguarda il mantenimento, Egli usa la parola
“sussistenza” (rizq) che, in base alle norme pubbliche,
copre i sufficienti mezzi di vita, come i guadagni di ogni
commerciante.
Al-Mughnī, 11/349; Badā’i’ As-Sanā’i’, 4/23, Ash-Sharh Al-Kabīr bi Hashiyat Ad-Dusūqī,
2/509; Kash-āf Al-Kinā’, 5/460.
95 Sūrat Al-Baqarah, 233.
94

44
2. Dalla Sunnah, i sostenitori di quest’opinione citano
l’hadīth di Hind, moglie di Abū Sufyan, così: “Hind bint
Utbah andò dal Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di
lui) e disse, “Abū Sufyan è un avaro, quindi è peccato per
me nutrire i nostri figli dalla sua proprietà?” L’Apostolo di
Allāh disse: “No, tranne se prendi per le vostre necessità
ciò che è giusto e ragionevole.”
Argomentazione: La dichiarazione del Profeta “ciò che è
giusto e ragionevole”96 è la chiara prova che il
mantenimento deve essere sufficiente. Pertanto, la moglie
ha il diritto di prendere ciò che è sufficiente per lei senza
specificare alcun ammontare.
3. Ancora dalla Sunnah, essi citano la dichiarazione del
Profeta: “Vi occuperete della loro sussistenza e del
vestiario su condizioni eque.”97
Argomentazione: Qui il Profeta (pace e benedizioni di
Allāh su di lui) stima il mantenimento della moglie con ciò
che è equo. Ciò che è equo è ciò che è sufficiente, perché
qualsiasi cosa è minore di ciò che è sufficiente non è equa.
Perciò, è obbligatorio per il marito mantenere le sue mogli
con sufficienti mezzi economici.98

Riportato da Al-Bukhārī, n. 5364, 3/427 e Muslim, n. 7/1714, 3/1338.
Riportato da Muslim, n. 147, 2/886.
98 Abdul Karīm Zaidan, Elaborazione delle Sentenze riguardanti le Donne, 7/194.
96
97

45
4.

Attraverso

il

ragionamento,

i

sostenitori

di

quest’opinione sostengono che la ragione del rendere il
mantenimento della moglie obbligatorio per il marito è
che lei si relega per lui; lei non può guadagnarsi da vivere
giacché è obbligata a soddisfare i diritti di suo marito.
Pertanto, lei dovrebbe essere dotata di sufficienti mezzi di
vita.99
5. Essi sostengono anche che tracciare un’analogia tra un
determinato ammontare delle espiazioni e quello del
mantenimento della moglie non è valido per il semplice
motivo che le espiazioni non sono spese obbligatorie ma
puri atti di culto come la carità e la zakāt. Inoltre,
l’ammontare delle espiazioni è specificato in analogia con
la zakāt, mentre il mantenimento della moglie non è un
atto di carità. Pertanto, la sufficienza è la sentenza che
determina l’ammontare del mantenimento come nel caso
del mantenimento dei familiari.100

II. Le prove supportanti l’opinione degli Shāfi’iti;
Essi citano prove dal Qur’ān e altre basate sul
ragionamento come segue:
1. Dal Qur’ān citano il versetto:

99

Badā’i’ As-Sanā’i’, 4/23.
Al-Mufassal, 7/193.

100

46
َّ
ۡ
َ
َ َ َّ ِ ۡ َ
‫لِينِۡق ذو سعة من سعتهِۦ ومن قدِر عل ۡيه ر ۡزقه ۥ ف ۡلينِۡق ممآٰ ءاتٮه ٱّلل ََّ يكلِّف ٱّلل‬
ۚ َّ
َ َ ۖ ِ َ َ ِّ َ َ
ِ ِ ََ َ
ۡ
ۡ
َ
‫ن ۡۡسا إِ ََّّ مآٰ ءاتٮها سيجعل ٱّلل ب ۡعدَ عسر يسرا‬
َ َّ
َ ََۡ َۚ َ َ َ
“L’agiato spenda della sua agiatezza, colui che ha
scarse risorse spenda di quello che Allāh gli ha
concesso. Allāh non impone a nessuno se non in
misura di ciò che Egli ha concesso.”101
Argomentazione: Allāh fa una distinzione riguardo il
mantenimento della moglie tra il marito ricco e quello
povero, ma non dichiara nessun importo specifico del
mantenimento. Pertanto, l’ammontare del mantenimento
deve essere specificato dal ragionamento discrezionale.
Essi traggono un’analogia tra il mantenimento della
moglie e l’espiazione per il danno causato durante il
tempo del pellegrinaggio: due amdād per la persona
benestante e un mudd per la persona povera, così come
tra essa e l’espiazione per il pronunciamento del dhihār
(un marito che dice a sua moglie che lei è come la madre;
cioè, che gli è proibito coricarsi con lei). Considerano
anche il mantenimento della moglie simile all’espiazione
che richiede il pagamento di una somma per il povero tale
da mitigare la sua fame.102

101
102

Sūrat Aţ-Ţalāq, 7.
Mughnī Al-Muhtāj, 3/426 e Abū Ishāq Ash-Shirāzī, Al-Muhadhab , 2/160.

47
2. Essi hanno anche ponderato che il mantenimento è il
diritto della moglie come compensazione del suo relegarsi
per il marito, secondo i Mālikiti, e nella compensazione
del marito che ha la proprietà della moglie, secondo i
Shāfi’iti. Pertanto, l’ammontare del mantenimento deve
essere stimato come nel caso del prezzo di vendita e della
dote nel matrimonio. E’ anche comparato con la quantità
di cibo offerto per i poveri in caso di espiazione.103
3. Essi inoltre sostengono che, se l’ammontare del
mantenimento non è specificato, potrebbero sorgere
conflitti tra marito e moglie, perché l’ammontare che
soddisfa

il

livello

di

sufficienza

non

può

essere

determinato.104

L’opinione prevalente
Uno sguardo più da vicino alle prove fornite dai due partiti
rivelerà che l’opinione della maggioranza dei sapienti è
quella prevalente, perché la loro evidenza è più
convincente rispetto a quella fornita dagli Shāfi’iti, per i
seguenti motivi:
1. L’hadīth relativo a Hind è esplicito riguardo al tema
della differenza, perché considera l’ammontare della
103
104

Al-Māwardī, Al-Hāwī Al-Kabīr , 11/423.
Mughnī Al-Muhtāj, 3/426 e Badā’i’ As-Sanā’i’, 4/23.

48
sufficienza obbligatorio, senza specificare tale ammontare.
Inoltre, non vi è alcuna necessità dell’analogia fintanto che
la prova testuale è presente.
2. L’argomentazione che gli Shāfi’iti offrono, e cioè che il
versetto che essi citano sarebbe una prova del fatto che
l’ammontare

del

mantenimento

dovrebbe

essere

specificato, non è accettabile poiché ciò istruisce il marito
ricco

a

spendere

più

che

può

senza

specificare

l’ammontare del mantenimento in peso o misura. Limitare
la generalità di un testo senza una chiara prova non è
applicabile, e l’analogia che gli Shāfi’iti tracciano non può
limitare la generalità del testo. Al-Kāsānī afferma, “Il
versetto stabilisce la prova contro di loro perché istruisce
il marito ricco a spendere più che può senza specificare un
certo

peso

o

misura.

Qualsiasi

specificazione

dell’ammontare è un tipo di limitazione della generalità
del testo che non può essere applicata senza che vi sia
ampia prova per la stessa.”105
3.

L’argomentazione

degli Shāfi’iti secondo

cui

il

mantenimento della moglie è reso obbligatorio dal fatto
che il marito ha relegato la moglie per il proprio interesse
o perché la possiede non è accettabile. Va detto che il
mantenimento è obbligatorio come un indennizzo per il
relegare sua moglie per l’interesse del marito, ma non è
105

Badā’i’ As-Sanā’i’, 4/23.

49
obbligatorio come compensazione per il “possesso” della
moglie sotto il contratto di matrimonio. Non vi è alcun
effetto di proprietà in questo caso, perché è già stato fatto
una volta quando il marito ha pagato la dote; quindi, non
c’è spazio per una compensazione aggiuntiva. Nulla che è
stato dato una volta, può essere compensato due volte. Il
mantenimento della moglie è obbligatorio perché lei è
relegata per l’interesse del marito, che le impedisce di
guadagnarsi da vivere. Pertanto, esso è obbligatorio tanto
quanto è sufficiente per la moglie.106
4. L’argomentazione degli Shāfi’iti secondo cui, se è
specificato l’ammontare

del

mantenimento

possono

sorgere conflitti tra marito e moglie non è accettabile
perché l’ammontare non è sconosciuto; anzi è noto, vale a
dire ciò che è sufficiente per la moglie. Nessun conflitto
può sorgere se la sufficienza è soddisfatta.
5. Alcuni degli Shāfi’iti danno atto che l’opinione della
maggioranza

dei

sapienti

è

quella

prevalente.

Commentando l’hadīth di Hind, Imām An-Nawawī
afferma, “Questo hadīth confuta l’opinione espressa dai
nostri compagni, gli Shāfi’iti, che specificano l’ammontare
del mantenimento in amdād. Ad-Adhru’ī disse, “Non
conosco nessuna opinione del nostro Imām (Muhammad
bin Idrīs Ash-Shāfi’ī, che Allāh sia soddisfatto di lui) che
106

Ibid.

50
specifichi il mantenimento della moglie in amdād. Se non
mi fosse stato richiesto di essere garbato con i nostri
compagni, avrei detto che la corretta opinione sul
mantenimento della moglie è quella più bilanciata nelle
orme dei nostri Predecessori.”107

Quinto tema: Uguaglianza tra
mogli nel mantenimento
I giuristi sono generalmente d’accordo che l’uguaglianza
tra mogli in materia di amore e appetito carnale non è
obbligatoria, come riportato da Abū Dāwūd sull’autorità di
Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di lei) che disse: “Il
Profeta (che la pace e le benedizioni di Allāh siano su di
lui) distribuiva equamente il suo tempo tra di noi. Egli era
solito dire, “O mio Signore! Questa è la mia divisione
com’è nella mia capacità; così non biasimarmi per ciò che
è aldilà della mia capacità.”108 Questi desideri e
sentimenti sono di là del controllo del marito, e di
conseguenza, egli non è tenuto a mantenere la giustizia fra
le sue donne per quanto riguarda l’amore e l’appetito
carnale o i desideri del suo cuore. Questo è ciò che
s’intende con l’affermazione coranica:

107
108

An-Nawawī, Sharh Sahīh Muslim, 6/249 e Mughnī Al-Muhtāj, 3/426.
Già verificato.

51
ۡ َ َ َ َ ِ َ ِّ
َ
ۡ‫ولن تستطِ يعوا أَن ت ۡعدِلوا ب ۡينَ ٱلنسآٰء ول ۡو حرصتم‬
َ
ٰٓ َ ۡ َ َ َ
“Non potrete mai essere equi con le vostre mogli
anche se lo desiderate.”109
Inoltre, non vi è alcuna differenza tra i giuristi riguardo
all’obbligo del marito di trattare le mogli in modo uguale
nel dividere il suo tempo tra di loro. Tuttavia, essi
differiscono riguardo al mantenimento: cibo, vestiario,
alloggio e simili. Anche se sono d’accordo riguardo alla
sentenza della sufficienza nel mantenimento, differiscono
sul fatto che il marito debba trattarle allo stesso modo
riguardo al mantenimento, o che sia obbligatorio da parte
sua spendere per ciascuna di esse l’ammontare che è
sufficiente per lei senza dare alcuna considerazione
all’eguaglianza.110
I sapienti differiscono a questo proposito, come segue:
1. Il marito è obbligato a trattare le sue mogli allo stesso
modo per quanto riguarda il mantenimento. Questa è una
delle due opinioni espresse dagli Hanafiti, e un’opinione
che è supportata da Shaykhul Islām Ibn Taymiyah che
scrive, “L’uguaglianza in materia di mantenimento e
vestiario era la pratica del Profeta (pace e benedizioni di
Allāh su di lui), perché egli trattava le sue mogli allo stesso
Sūrat An-Nisā’, 129.
Al-Qurtubī, Al-Jāmi’ li Ahkām Al-Qur’ān, 5/261; Al-Mughnī, 10/235 e Sa’dī Abū Habīb,
Enciclopedia del Consenso nella Giurisprudenza Islamica, 2/885.
109
110

52
modo riguardo al mantenimento, così come le trattava allo
stesso modo riguardo alla divisione del suo tempo tra di
loro, anche se i sapienti sono in disaccordo sul fatto che
fosse un obbligo o un atto lecito osservare l’equità nel
dividere il suo tempo e se era un obbligo o un atto lecito
farlo riguardo al mantenimento tra le sue mogli.
L’opinione che si tratta di un obbligo piuttosto che di un
atto lecito è più convincente a causa delle prove che la
supportano nel Qur’ān e nella Sunnah.111
Al-Kāsānī scrive, “Egli (cioè il marito) deve osservare
l’equità tra le sue mogli riguardo ai loro diritti nel suo
tempo, e riguardo al mantenimento e al vestiario. Se egli
ha due donne libere o schiave, deve trattarle in modo
uguale riguardo al cibo, al vestiario, all’alloggio e alla
divisione del tempo.”112
2. E’ un obbligo da parte del marito fornire a ogni moglie il
mantenimento sufficiente, ma egli non è tenuto a trattarle
allo stesso modo per quanto riguarda il mantenimento,
anche se è meglio farlo. Questa è l’opinione espressa dagli
Hanafiti

contemporanei

e

rappresenta

l’opinione

consolidata dei Mālikiti, degli Shāfi’iti e degli Hanbaliti.
In Radd Al-Muhtār leggiamo, “L’opinione data nelle
fatāwā, secondo cui le condizioni delle mogli dovrebbero
111
112

Ibn Taymiyah, Majmū’ Al-Fatāwā, 32/270.
Badā’i’ As-Sanā’i’, 2/332.

53
essere prese in considerazione (essendo una povera e
l’altra ricca), non è corretta, perché non è necessario
trattarle allo stesso modo riguardo al mantenimento.”113
In Hāshiyat Ad-Dusūqī inoltre leggiamo, “Ibn ‘Arafah e
Ibn Rushd dissero, “Mālik e i suoi compagni sostengono
che se il marito fornisce ad ogni moglie il mantenimento
adatto alla sua posizione, non vi è alcun problema per lui
nel dare a una di loro un importo supplementare in
aggiunta alla sua quota, fintanto che egli fornisce a
ciascuna di esse la loro quota in pieno…”114
Ibn Hajar afferma, “Non c’è alcun peccato superfluo sul
marito se egli sceglie alcune delle sue mogli per i regali
fintanto che egli soddisfa le loro esigenze e dà a ciascuna
di esse il suo dovuto per intero.”115 Ibn Qudāmah scrive,
“Egli (cioè il marito) non è obbligato a trattare le sue mogli
allo stesso modo riguardo al mantenimento e al vestiario
fintanto che soddisfa in pieno le esigenze di ciascuna di
esse. Ahmad commenta il caso di un marito che ha due
mogli e che può preferire l’una rispetto all’altro per il
mantenimento, in cose che sono eccedenti al fabbisogno e
all’alloggio fintanto che provvede all’altra con sufficienti
mezzi di vita. Egli può anche fornire a una di esse vestiti

Radd Al-Muhtār, 2/398.
Hāshiyat Ad-Dusūqī, 2/339.
115 Fath Al-Bārī, 9/224.
113

114

54
migliori fintanto che provvede all’altra con vestiario
sufficiente.”116

Prove
I. Le prove supportanti la prima opinione secondo cui è
obbligatorio da parte del marito trattare le sue mogli allo
stesso modo;
1.

I

sostenitori

di

quest’opinione

affermano

che

l’uguaglianza assoluta è obbligatoria da parte del marito.
Citano le prove che ingiungono la completa uguaglianza e
che proibiscono l’inclinazione e l’ingiustizia, com’è già
stato detto sopra.117 Queste prove non fanno alcuna
eccezione per qualsiasi grado d’inclinazione, e quindi
l’uguaglianza assoluta è obbligatoria.
Commentando l’hadīth, “Chi ha due mogli e inclina (cioè
favorisce) verso una di loro (sull’altra), arriverà nel
Giorno della Resurrezione con metà del suo corpo
inclinato”118, As-San’ānī scrive “Tutte le mogli devono
essere trattate allo stesso modo e che ogni inclinazione sia
proibita, perché Allāh dice:

Al-Mughnī, 10/242.
Già discusso.
118 Riportato da Abū Dāwūd nel suo Sunan, Libro del Matrimonio, n. 2133; At-Tirmidhī nel
suo Sunan, Libro del Matrimonio, n. 1141; An-Nasā’ī nel suo Sunan, n. 3942; Shaykh AlAlbānī catalogò questo hadīth come autentico (sahīh) in Sahīh Al-Jāmi’, n. 6515 e As-Silsilah
As-Sahīhah, n. 2077.
116
117

55
َ ََ
‫فَ تمِيلوا ڪل َّ ٱلم ۡيل‬
ِ َ ۡ
“Non seguite però la vostra inclinazione…”119, che
significa favorire una sull’altra per il mantenimento e il
tempo, ma non nell’amore.”120
Ash-Shawkānī spiega che la frase “inclina verso una di
loro”, indica che è proibito favorire una moglie sull’altra
nelle questioni che sono sotto il suo controllo, come il
tempo, il cibo e il vestiario.121
2. Essi citano il versetto:

ۡ ۡ َ ۖ َ َ َ َ َ َ َ ِ َ ِّ
َ
َ
‫فٱنكِحوا ما طاب لكم منَ ٱلنسآٰء م ۡثنى وثلَـث وربـع فإِن خِۡتمۡ أَ ََّّ ت ۡعدِلوا فوٲحِدَ ً أَ ۡو‬
ََ
ِّ َ َ َ َ
ٰٓ َ َ َ َ
َ
‫ما ملكت أَ ۡيمـنكمۡ ۚ ذٲلَِ أ ۡدنى أَ ََّّ تعولوا‬
َ ۡ َََ َ
“…sposate allora due o tre o quattro tra le donne
che vi piacciono; ma se temete di essere ingiusti,
allora sia una sola o le ancelle che le vostre destre
possiedono, ciò è più atto ad evitare di essere
ingiusti.”122
Argomentazione: Al-Kāsānī commenta, “La sentenza
originaria nel versetto è “se temete di essere ingiusti,
Sūrat An-Nisā’, 129.
Subul Assalām, 3/340.
121 Ibid, 6/216.
122 Sūrat An-Nisā’, 3.
119

120

56
allora sia una sola”, che segue la dichiarazione,
“sposate allora due o tre o quattro tra le donne
che vi piacciono.” Questo significa che, se temete di
essere ingiusti nel dividere il vostro tempo e nel
mantenimento tra le vostre mogli, dovete sposare una sola
moglie. Qui temere si riferisce a ciò che è obbligatorio, il
che significa che la giustizia riguardo al tempo e al
mantenimento è un obbligo, come indicato nell’ultima
parte del versetto:
ٰٓ َ َ َ َ
َ
‫ذٲلَِ أ ۡدنى أَ ََّّ تعولوا‬
“…ciò è più atto a evitare di essere ingiusti.”
L’ingiustizia è proibita, e quindi la giustizia è un obbligo
per via della necessità.”123
3. Essi incoraggiano i Musulmani a seguire l’esempio del
Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) che trattò
sempre le sue mogli in modo equo e paritario nel
mantenimento, così come le trattò allo stesso modo per
quanto riguarda la divisione del suo tempo tra di loro.124
II. Le prove supportanti la seconda opinione secondo cui
non è necessario trattare le mogli allo stesso modo;
1. Essi citano l’hadīth narrato da Ā’ishah (che Allāh sia
soddisfatto di lei): “La gente era solita fare regali al
Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui), nel giorno
123
124

Badā’i’ As-Sanā’i’, 2/332.
Ibn Taymiyah, Majmū’ Al-Fatāwā, 30/270.

57
che egli era con Ā’ishah, cercando di compiacere il Profeta
(che la pace e le benedizioni di Allāh siano su di lui.”125
2. Essi citano anche l’hadīth narrato da Ā’ishah (che Allāh
sia soddisfatto di lei): “Le mogli dell’Apostolo di Allāh
erano in due gruppi. Un gruppo composto da Ā’ishah,
Hafsah, Safiyyah e Sawdah, e l’altro gruppo era costituito
da Umm Salamah e le altre mogli dell’Apostolo di Allāh. I
Musulmani sapevano che l’Apostolo di Allāh amava
Ā’ishah, quindi se qualcuno di essi aveva un dono e
desiderava darlo all’Apostolo di Allāh, avrebbe rimandato
fin quando l’Apostolo di Allāh andava nella casa di Ā’ishah
e quindi gli avrebbe inviato il suo dono nella casa di lei. Il
gruppo di Umm Salamah discusse insieme la questione e
decise che Umm Salamah avrebbe chiesto all’Apostolo di
Allāh di dire alla gente d’inviargli i loro doni in casa di
qualunque moglie egli stesse. Umm Salamah parlò
all’Apostolo di Allāh di quello che esse avevano detto, ma
lui non rispose. Poi (quelle mogli) chiesero a Umm
Salamah a questo proposito, e lei disse: “Non mi ha detto
niente.” Esse le chiesero di parlare nuovamente con lui.
Lei parlò ancora con lui quando lo incontrò nel suo giorno,
ma egli non le diede alcuna risposta. Quando la
interrogarono, lei rispose che egli non le aveva dato alcuna
risposta. Allora esse le dissero, “Parlagli finché non ti darà

125

Riportato da Muslim, n. 2441 e Al-Bukhārī, n. 2580.

58
una risposta.” Quando fu il suo turno, lei parlò di nuovo
con lui. Egli allora le disse, “Non feritemi riguardo
Ā’ishah, poiché le ispirazioni divine non vengono a me su
nessuno dei letti tranne che in quello di Ā’ishah.” Al che
Umm Salamah disse, “Mi pento ad Allāh per averti
ferito.”126
Argomentazione: Ibn Hajar commenta che l’hadīth di cui
sopra è la prova evidente che il Profeta (che Allāh gli
conceda la pace e le benedizioni) preferiva Ā’ishah alle
altre sue mogli, e che non vi è nulla di male nel favorire
una moglie sull’altra con alcuni doni, e che l’uguaglianza
riguardo al tempo e al mantenimento, tra le altre cose, è
tutto ciò che il marito è tenuto a soddisfare.”
3. Essi considerano che, osservare la parità tra le mogli
riguardo al mantenimento, il vestiario e le cose che sono
oltre il necessario, causerà certamente una gran quantità
di difficoltà al marito. Pertanto, non è obbligatorio da
parte del marito trattarle allo stesso modo in queste
faccende tanto quanto è obbligatorio osservare equità nel
dividere il suo tempo tra le sue mogli.127

126
127

Riportato da Al-Bukhārī, Libro dei Doni, n. 2581, 2/231.
Al-Mughnī, 11/242.

59
L’opinione prevalente
Viste le prove sopra citate da entrambe le parti, l’opinione
prevalente, e Allāh ne sa di più, è quella secondo cui la
parità tra mogli nel mantenimento è obbligatoria per le
seguenti ragioni:
1. Coloro che sostengono che le mogli devono essere
trattate allo stesso modo riguardo al mantenimento
forniscono prove più convincenti, soprattutto le prove
generali che esortano alla giustizia e che mettono in
guardia contro l’ingiustizia e l’inclinazione. Nessun altro
testo limita la generalità di queste prove, tranne quello
riguardante il desiderio del cuore e il relativo godimento
sessuale e l’amore, che sono normalmente al di là del
proprio controllo anche se uno è tenuto a fare quanto in
suo potere per realizzare l’uguaglianza in tali questioni.
Ibn Taymiyah scrive in questo contesto, “Considerare tale
questione obbligatoria fornisce un’argomentazione più
convincente ed è molto più vicina alle disposizioni
contenute nel Qur’ān e nella Sunnah.”128
2. Le prove fornite dai sapienti secondo cui l’uguaglianza
non è obbligatoria non sono esplicite in merito al tema
della differenza. Dato che essi affrontano il tema della
differenza,

possono

essere

argomenti;
128

Majmū’ Al-Fatāwā, 30/270.

60

confutate

dai

seguenti
a. L’hadīth narrato da Ā’ishah: “La gente avrebbe ritardato
nel dare i doni al Profeta finché egli non andava a casa di
Ā’ishah e quindi avrebbero mandato i loro doni al Profeta
nella sua casa” è stato contestato da Ibn Al-Munīr. In
Fathul Bārī leggiamo, “Ibn al-Munīr commenta questo
hadīth dicendo che non era il Profeta (pace e benedizioni
di Allāh su di lui) a fare questo, ma piuttosto erano le
persone che gli inviavano doni che lo facevano, e quindi
che era la loro scelta, e il Profeta (pace e benedizioni di
Allāh su di lui) non chiedeva loro di farlo perché non è
buona educazione chiedere alla gente di farlo poiché è un
modo di domandare alla gente di inviargli qualcosa.
Inoltre, chi inviava doni per il bene di Ā’ishah (che Allāh
sia soddisfatto di lei) intendeva che i suddetti doni fossero
di proprietà della sola Ā’ishah, ma sembra che il Profeta
(pace e benedizioni di Allāh su di lui) inviò alcuni di questi
doni alle sue altre mogli. Sembra che una tale concorrenza
tra le sue mogli accadde perché i doni erano stati inviati ad
esse dalla casa di Ā’ishah.”129
b.

La

tesi

secondo

cui

la

giustizia

riguardo

al

mantenimento provoca difficoltà che possono portare a
problemi e che quindi non è obbligatoria, può essere
confutata come segue;

129

Ibn Hajar, Fathul Bārī, 5/246. Vedere anche Al-Ainī, Umdat Al-Qārī, 11/40.

61
1. Se un marito cerca di osservare l’equità tra le sue mogli,
allora egli non sarà la causa di alcun danno se spende più
di quello che può.
Allāh dice:

َ َ ۡ َ َ َّ
َّ َ
ۡ‫فٱتقوا ٱّلل ما ٱستط ۡعتم‬
“Temete Allāh per quello che potete.”130
Egli inoltre dice:

َ َّ
َ
َۚ َ ۡ
‫ََّ يكلِّف ٱّلل ن ۡۡسا إِ ََّّ وسعها‬
“Allāh non impone a nessun’anima al di là delle
sue capacità.”131
Questo è l’esatto significato dell’hadīth narrato da Ā’ishah
(che Allāh sia soddisfatto di lei): “Il Profeta (pace e
benedizioni di Allāh su di lui) era giusto nel dividere il suo
tempo tra le sue mogli, ma era solito dire: “O mio Signore!
Questa è la mia divisione com’è nella mia capacità; così
non biasimarmi per ciò che è aldilà della mia
capacità.”132 L’uguaglianza tra le mogli nel mantenimento
e nell’alloggio è qualcosa che un marito può controllare
tanto quanto controlla la divisione del suo tempo tra le sue
Sūrat At-Taghābun, 16.
Sūrat Al-Baqarah, 2:286
132 Già verificato.
130
131

62
mogli. Pertanto, è alla portata del marito osservare l’equità
tra le sue mogli in materia di mantenimento.
2. Causare al marito difficoltà nel trattare le sue mogli
equamente per quanto riguarda il mantenimento, non fa
decadere il diritto delle sue mogli alla giustizia. Pertanto, il
modo per uscire da queste difficoltà è realizzare la
giustizia e chiedere al titolare del diritto di liberarlo
riguardo a qualsiasi mancanza da parte sua. Perciò, il
marito non ha la scelta di far decadere il diritto delle sue
mogli senza chiedere loro di liberarlo dal soddisfare
questo diritto.

Conclusioni
Le conclusioni più importanti che si possono trarre da
questo studio possono essere riassunte nei seguenti punti:
1. La poligamia è lecita secondo il Sacro Qur’ān, in base
alle condizioni specifiche che l’uomo disposto ad avere più
di una moglie deve soddisfare.
2. I sapienti Musulmani hanno ampiamente discusso il
tema della poligamia. Essi hanno parlato di diversi punti
che supportano il principio della poligamia tra cui i
seguenti:

63
• La poligamia accresce la castità del marito e delle donne
che lui prende come mogli.
• E’ una pratica che segue l’esempio del Profeta (pace e
benedizioni su di lui), se sono soddisfatte le condizioni di
uguaglianza e di capacità economica.
• La poligamia aumenta il numero della progenie, il che è
raccomandato dall’Islām.
• Il numero degli uomini è di natura inferiore a quello
delle femmine in generale. Gli uomini sono più soggetti
alla morte per diversi motivi. Pertanto, limitare il
matrimonio a una moglie aumenterà il numero delle
donne che restano nubili.
• Infertilità o altri difetti sessuali che le donne possono
avere impediscono matrimoni piacevoli. Perciò, il marito
può tenere la moglie che ha tali disturbi e sposarne
un’altra donna per godersi la sua vita matrimoniale.
• Alcuni uomini hanno una forte carica sessuale tale che
una donna non è sufficiente a soddisfare i loro bisogni
sessuali e quindi, necessitano di più di una moglie per
proteggersi dalla deviazione.
• I matrimoni multipli aumentano le relazioni tra le
diverse famiglie.

64
• La poligamia può essere una ragione del prendersi cura
di un orfano che ha bisogno di cura e di sostegno.
3. Limitare la poligamia a quattro mogli è una
manifestazione della benedizione e della misericordia di
Allāh. Ricorrendo alla poligamia, il matrimonio è
destinato a soddisfare i propri bisogni sessuali che
rimangono insoddisfatti. Una donna può tenersi lontana
dai rapporti sessuali per tre mesi, e allora quattro mogli è
il numero ideale.
4. La poligamia è basata sulla condizione del marito e sul
suo bisogno di più di una moglie e la sua capacità di
soddisfare i diritti delle sue mogli. In origine, la poligamia
è lecita se l’uguaglianza in tutte le questioni sessuali ed
economiche è garantita.
5. L’uguaglianza è controllata dal livello di parità di
trattamento possibile delle mogli correlata a vestiario,
cibo, alloggio e rapporto sessuale. Pertanto, l’amore e gli
altri sentimenti non sono richiesti per considerare
l’uguaglianza tra le mogli.
6. Tutti i giuristi sono d’accordo che la parità tra le mogli è
obbligatoria in base alle risorse del marito.
7. Tutti i giuristi sono d’accordo che il marito deve
mantenere tutte le sue mogli.

65
8. Il fondamento per il sostegno della moglie da parte di
suo marito è il contratto di matrimonio valido tra loro.
9. L’opinione prevalente riguardo all’ammontare del
mantenimento che il marito deve provvedere alle sue
mogli è che il sostegno sufficiente dovrebbe essere fornito
come generalmente accettabile.
10. L’opinione prevalente afferma che è obbligatorio per il
marito dare alle sue mogli quote uguali in nulla eccedenti
all’ammontare

del

mantenimento

accettabile.

66

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  • 1. GIUSTIZIA TRA MOGLI RIGUARDO IL MANTENIMENTO Dr. Abdullah bin Sālih Az-Zīr Università di Ṭāʾif - Arabia Saudita Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
  • 2. Introduzione1 Tutta la lode appartiene ad Allāh l’Onnipotente che ha creato gli esseri umani dall’acqua e ha stabilito tra di loro relazioni matrimoniali caratterizzate da intimità, misericordia e amore, Lo lodo e Lo ringrazio per le Sue innumerevoli benedizioni. Testimonio che non c’è divinità degna di adorazione tranne Allāh, al Quale non associamo alcuno e che conosce ciò che si nasconde nel nostro cuore. Testimonio inoltre che il nostro Profeta Muhammad è il servo e Messaggero di Allāh che ci ha guidato alla via migliore, la pace e la benedizione di Allāh siano su di lui, la sua famiglia e i compagni. Invero, la famiglia, che è il vero fondamento della società e la fonte da cui le nazioni e i popoli sorgono naturalmente, è composta essenzialmente dal marito e dalla moglie: َ َ َ َ َ َ َ َ ِّ َ َ َ َّ َّ َ َ ۚ ٰٓ َ َ َ ِ َ َ َ َّ‫يـٰٓأ َُّيہا ٱلناس إِنا خل ۡقنـكم من ذكر وأنثى وجع ۡلنـكمۡ شعوبا وقبآٰٮلَ لِتعارفوا إِن‬ َ ِ َّ ‫أَڪرمكمۡ عِ ندَ ٱّلل أَ ۡتقٮكمۡ ۚ إِنَّ ٱّلل علِيم خبير‬ َ َ َّ َ َ ۡ ِ َ Un sentito ringraziamento va a una preziosa sorella che ha contribuito alla traduzione di questo testo, chiedendomi però di restare anonima. Che Allāh la ricompensi. 1 1
  • 3. “O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allāh, il più nobile di voi è colui che più Lo teme. In verità Allāh è sapiente, ben informato [su tutte le cose].” [Al-Ĥujurāt, 13] Inoltre, la famiglia è il rifugio in cui gli esseri umani trovano la stabilità e la pace della mente e dell’anima. Pertanto, l’istituzione del matrimonio è il fondamento su cui è costruito l’intero universo, in cui l’anima può trovare tranquillità e gioia, con cui la vita può essere organizzata e attraverso il quale la castità può essere preservata. Attraverso il matrimonio, Allāh unisce lignaggi tra persone distanti, stabilisce relazioni di consanguineità e porta alla ricchezza materiale e morale: َّ ِ ِ َ َ َ ‫وأَنكِحوا ٱۡلَيـمى مِنكمۡ وٱلصـلِحِينَ مِن عِ بادِكمۡ وإِمآٰٮڪمۡ ۚ إِن يكونوا فقرآٰء ي ۡغنهم ٱّلل‬ َ َ ۡ َّ َ َ َ ۡ َ ِ َ َ ‫مِن فضلِهِۦ وٱّلل وٲسِ ع علِيم‬ َ َ َّ َ ۗ ۡ َ “Unite in matrimonio quelli tra voi che non sono sposati e i vostri schiavi, maschi e femmine che siano onesti. E se sono bisognosi, Allāh li arricchirà della Sua Grazia. Allāh è largo nel dare e sapiente.” [An-Nūr, 32] 2
  • 4. Di fatto, i matrimoni servono a stabilire un rapporto di amicizia tra marito e moglie, che li porta più vicini gli uni agli altri ed elimina tutte le difficoltà che la vita quotidiana può comportare: ٰٓ َ َ َ ۡ َِ َ ِ َّ ‫وعاشِ روهنَّ بٱلم ۡعروفِ ۚ فإِن كرهتموهنَّ فعسى أَن ت ۡكرهوا ش ۡيـا ويجعلَ ٱّلل فِيه‬ َ َۡ َ َ َ َ َ ِۡ َ َ َ َ ‫خ ۡيرا ڪثِيرا‬ “Comportatevi verso di loro equamente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allāh ha riposto un grande bene.” [An-Nisā, 19] Tra le grandi e meravigliose caratteristiche della Sharī’ah Islamica vi è che essa attribuisce pari importanza agli interessi del singolo come a quelli della comunità. La comunità Musulmana ha bisogno del matrimonio al fine di concepire le generazioni a venire che accrescono la sua forza e massimizzano le proprie risorse, in modo che essa possa competere ed eccellere in tutti i ceti sociali e avere il ruolo che le spetta tra le nazioni. Inoltre, l’individuo Musulmano ha bisogno di avere una buona discendenza che gli recherà felicità in questa vita e in quella futura. Egli ha bisogno del matrimonio anche per mantenere la sua castità e proteggersi contro gli atti proibiti e illeciti. 3
  • 5. E’ per questa ragione che Allāh ha reso lecito per i Musulmani sposare una, due, tre o quattro mogli, al fine di realizzare gli interessi sia dell’individuo sia della comunità in generale. Attraverso le sublimi sentenze che l’Islām ha stabilito per rendere prospera l’istituzione del matrimonio, essa ha subito garantito la felicità per l’individuo e la dignità per la comunità. Affinché la famiglia Musulmana sia benedetta e felice, l’Islām ha anche stabilito le sentenze della giustizia in caso di poligamia, in modo che, sia l’individuo sia la comunità possano raggiungere l’armonia e la concordia prospettata, ed evitare mancanze e difetti che possono sorgere come risultato dell’ingiustizia tra le mogli. Quest’aspetto della giustizia si ottiene attraverso numerose regole e controlli sottili che i giuristi Musulmani hanno discusso in ampio dettaglio e anche scrivendo testi che descrivono ogni aspetto della giustizia tra le mogli. Tuttavia, alcuni dei temi concernenti questa materia devono essere approfonditi, in particolare quello relativo all’uguaglianza nel mantenimento (nafaqah), che ho cercato di discutere nel presente studio. Va notato che questo diritto di uguaglianza è parte integrante degli altri diritti che dovrebbero essere dati a ciascuna moglie. La domanda principale che si pone è: È obbligatorio per il marito, dopo aver soddisfatto tutti i suoi obblighi verso le 4
  • 6. sue mogli, trattarle allo stesso modo per quanto riguarda il mantenimento? Tale questione è nella sua capacità o no? Primo tema: La poligamia è la regola o l’eccezione? Allāh ha reso la poligamia lecita se sono soddisfatte determinate condizioni, la più importante tra queste è la giustizia fra le mogli: ۡ ۡ َ ۖ َ َ َ َ َ َ َ ِ َ ِّ َ َ ً َ‫فٱنكِحوا ما طاب لكم منَ ٱلنسآٰء م ۡثنى وثلَـث وربـع فإِن خِۡتمۡ أَ ََّّ ت ۡعدِلوا فوٲحِد‬ ََ ِّ َ َ َ َ “Sposate allora due o tre o quattro tra le donne che vi piacciono; ma se temete di essere ingiusti, allora sia una sola.”2 Muhammad bin Jarīr At-Tabarī commenta, “Se garantite che nessuna ingiustizia sarà compiuta nel trattare le vostre mogli, vi è permesso sposare due, tre o quattro mogli. Tuttavia, se temete di non essere in grado di trattarle equamente, non sposate più di una moglie.”3 Ash-Shāfi’ī sostiene, “Preferisco che l’uomo sposi una sola moglie, anche se gli è permesso sposarne più di una.”4 Sūrat An-Nisā’, 3. Tafsīr At-Tabarī, 7/540. 4 Yahya Al-Umrānī, Al-Bayān fi Madhhab Al-Imām Ash-Shāfi’ī, 11/189. 2 3 5
  • 7. Il noto sapiente Ash-Shanqītī scrive, “Per essere onesti, si dovrebbe ammettere la liceità della poligamia.”5 Alcuni giuristi contemporanei sostengono che la sentenza originaria riguardante il matrimonio è quella di avere più di una moglie per coloro che hanno i mezzi per trattare le loro mogli equamente, perché una tale pratica garantisce più castità, sia per il marito sia per le donne che si sposano, più il supporto per le donne che non possono trovare qualcuno da sposare, e più figli che serviranno ad accrescere la forza della nazione Musulmana. Va notato che il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) sposò più di una moglie, Allāh dice: ۡ َ َ ۡ َ َّ َ َ َ ‫لَّق ۡد كانَ لكمۡ فِى رسول ٱّلل أسوً حسنة لمن كانَ ي ۡرجوا ٱّلل وٱلي ۡوم ٱۡلَخِر وذكر ٱّلل‬ َ َ َ ِّ َ َ َ َ ۡ ِ َّ ِ َ َ َّ َ َ َ َ َ َ َ ‫كثِيرا‬ “Avete nel Messaggero di Allāh un bell’esempio [di comportamento] per voi, per chi spera in Allāh e nell’Ultimo Giorno e ricorda Allāh frequentemente.”6 Anas bin Mālik (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò, “Un gruppo di tre uomini venne nelle case delle mogli del Profeta chiedendo come il Profeta adorasse [Allāh], e quando ne furono informati, sembrò loro (che la propria 5 6 Ash-Shanqītī, Muhammad Amīn, Adhwā’ Al-Bayān, 3/377. Sūrat Al-‘Aĥzāb, 21. 6
  • 8. adorazione) fosse ben poca cosa. Dissero, “Ma chi siamo noi paragonati al Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui), al quale Allāh ha perdonato i peccati passati e futuri?” Uno di essi poi disse, “Per quanto mi riguarda, passerò tutte le notti in preghiera.” L’altro dichiarò, “Quanto a me, digiunerò tutti i giorni.” L’ultimo disse, “Per quanto mi riguarda, non mi sposerò mai, in modo da non avvicinare alcuna donna.” Allora il Profeta venne verso di loro disse, “Siete voi che avete detto la tale e la tal cosa? Sappiate dunque che io sono quello, tra voi, che teme maggiormente Allāh e che è più pio nei Suoi confronti. Tuttavia, io digiuno alcuni giorni e altri non digiuno. Prego una parte della notte e dormo il resto della notte. E sposo le donne. Allora chiunque disdegna la mia Sunnah, non fa parte di me (cioè non uno dei miei seguaci).”7 Si noti che il suddetto hadīth riguarda la poligamia così come sposare una sola moglie.8 Secondo tema: La saggezza dietro la liceità della poligamia Non vi è dubbio che la legislazione stabilita da Allāh per gli esseri umani includa grandi benefici, alcuni dei quali Riportato da Al-Bukhārī, Muhammad bin Ismā’īl, Al-Jāmi’ As-Sāhīh, Libro del Matrimonio, parte sull’Incoraggiare la Gente a Sposarsi, Hadīth n. 5063, 3/354. 8 Questa è la visione espresso da Shaykh Abdul Azīz bin Bāz. Vedere Fatāwā dei Sapienti della Città Santa di Khālid Al-Juraisī, pag. 494. 7 7
  • 9. sono noti alla gente, anche se molti di essi restano al di fuori della loro comprensione. La Sharī’ah Islamica è sicuramente destinata a realizzare gli interessi della comunità e a prevenire danni. I sapienti Musulmani hanno approfondito i segreti e i benefici della liceità della poligamia, alcuni dei quali si riassumono nei seguenti punti: 1. La poligamia aumenta la castità dei membri della società, sia maschi sia femmine. Inoltre, sposare più di una donna accresce la ricompensa che un individuo può conseguire, come chiaramente spiegato dal Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui). Abū Dharr narrò, “Alcune delle persone tra i Compagni del Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) gli dissero: “Messaggero di Allāh, i ricchi ci hanno portato via la ricompensa. Osservano la preghiera come noi, digiunano come noi, e danno la sadaqa (carità) dalle loro ricchezze in eccedenza.” Al che il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Allāh non ha prescritto per voi [un percorso], seguendo il quale potete [anche] fare la sadaqa anche voi? In ogni dichiarazione della glorificazione di Allāh (cioè dire Subhāna Allāh) vi è una sadaqa, e in ogni takbīr (cioè dire Allāhu Akbar) vi è una sadaqa, e in ogni Sua lode (dire al-hamduli-llāh) vi è una sadaqa, e in ogni dichiarazione che Egli è Uno (La ilāha illa-llāh) vi è una 8
  • 10. sadaqa; e comandare il bene è una sadaqa, e proibire ciò che è male è una sadaqa, e nel rapporto sessuale dell’uomo [con sua moglie] vi è una sadaqa.” Essi (cioè i compagni) chiesero, “Messaggero di Allāh, c’è una ricompensa per colui tra noi che soddisfa la sua passione sessuale?” Egli rispose, “Ditemi: se egli indirizzasse i suoi desideri a qualcosa di proibito, questo non sarebbe un peccato da parte sua? Allo stesso modo, se egli si dedicasse a qualcosa di lecito, avrebbe una ricompensa.”9 2. La poligamia è stata permessa perché è un mezzo per accrescere il numero della progenie. Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) esortò così i Musulmani: “Sposate donne gentili e feconde, perché io mi sentirò orgoglioso del vostro [grande] numero nel Giorno del Giudizio.”10 3. La poligamia è una chiara espressione del seguire l’esempio del Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) perché egli adottò la poligamia. Pertanto, gli uomini che sono in grado di soddisfare le condizioni e le spese della poligamia sono esortati a sposare più di una donna. Allāh dice: Riportato da Muslim, Libro della Zakāt, n. 1006, 2/770. Riportato da Abū Dāwūd, n. 2050, 2/542 e An-Nasā’ī, n. 3227, 6/66 attraverso una catena di narratori autentica. 9 10 9
  • 11. ۡ َ َ ۡ َ َّ َ َ َ ‫لَّق ۡد كانَ لكمۡ فِى رسول ٱّلل أسوً حسنة لمن كانَ ي ۡرجوا ٱّلل وٱلي ۡوم ٱۡلَخِر وذكر ٱّلل‬ َ َ َ ِّ َ َ َ َ ۡ ِ َّ ِ َ َ َّ َ َ َ َ َ َ َ ‫كثِيرا‬ “Avete nel Messaggero di Allāh un bell’esempio (di comportamento) per voi, per chi spera in Allāh e nell’Ultimo Giorno e ricorda Allāh frequentemente.”11 4. La poligamia è anche un modo col quale l’Islām protegge i diritti delle donne. Infatti, l’Islām dà la precedenza all’interesse pubblico sul quello personale. La poligamia è senza dubbio un interesse pubblico, e l’Islām l’ha permessa in modo tale che l’enorme numero di donne rispetto agli uomini possono trovare dei mariti. Se a un uomo fosse stata permessa solo una donna, molte di esse sarebbero rimaste senza mariti. Se l’Islām non avesse permesso la poligamia, i figli illegittimi sarebbero stati ovunque, come nel caso nei paesi occidentali nei giorni nostri. La prima vittima di un tale stato sarebbe stata la donna stessa, che avrebbe poi dovuto educare un figlio il cui padre non conosce! Che razza di giustizia è questa allora? Questo esempio mostra chiaramente la grande importanza che l’Islām attribuisce ai diritti delle donne. Andrebbe qui notato che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, le donne europee si dimostrarono nel bisogno 11 Sūrat Al-‘Aĥzāb, 21. 10
  • 12. della poligamia, perché il numero delle zitelle fu pari a venticinque milioni.12 6. Le donne sono più soggette a imperfezioni sessuali e a disturbi della fertilità rispetto agli uomini. Invece di divorziare da una moglie con un tale difetto, il marito può sposare un’altra donna e mantenere la moglie sterile invece di divorziare da lei per poterne sposare un’altra. 7. Alcuni uomini hanno una forte carica sessuale e hanno bisogno di più di una moglie per soddisfare i propri impulsi sessuali. Imām Ahmad scrive, “Io sono del parere che gli uomini di questo tempo dovrebbero sposare due, tre o quattro mogli, se la loro intenzione è quella di mantenere la loro castità.” 8. La poligamia porta più famiglie nel cerchio della consanguineità. Sposare più di una moglie solitamente favorisce le relazioni tra persone di diversi lignaggi. Allāh dice: َ َ ُّ َ َ َ ۗ ۡ َ َ َ َ َ َ َ َ َ ِ َ ۡ َ ََ ‫وهو ٱلَّذِى خلق مِنَ ٱلمآٰء بشرا فجعله ۥ نسبا وصِ هرا وكانَ ربَ قدِيرا‬ َ َ “Egli è Colui che dall’acqua ha creato una specie umana e l’ha resa consanguinea e affine. Il tuo Signore è potente (su tutte le cose).”13 12 Wahbah Az-Zuhailī, Poligamia, pag. 21. 11
  • 13. 9. Un uomo può ammirare una donna per i suoi elevati principi o per l’impegno religioso, o viceversa. L’unico modo legale per unirsi insieme è attraverso il matrimonio.14 10. Possono verificarsi delle differenze tra marito e moglie per i quali l’unica soluzione è divorziare la moglie e sposarne un altra. Tuttavia, queste differenze possono essere risolte più tardi e il marito e l’ex moglie potrebbero desiderare di tornare l’uno con l’altra. L’unico modo per risolvere questo problema è la poligamia.15 11. La poligamia accresce l’amicizia e l’amore tra il marito e le sue mogli in modo che, quando è il turno di uno di loro, sia il marito sia la moglie sentono più desiderio l’uno dell’altra dopo tre giorni di separazione.16 12. La poligamia è un modo di prendersi cura di molte famiglie che hanno numerose figlie per le quali non sono in grado di trovare marito. Infatti, l’unico modo per risolvere i problemi di tante donne nubili è applicare l’istituzione della poligamia. Inoltre, le donne divorziate che hanno difficoltà a prendere come mariti degli uomini celibi, troverebbero molto più facilmente dei mariti tra coloro che sono già sposati. 13 14 15 16 Sūrat Al-Furqān, 54. Ihsān Al-Otaibī, Sentenze sulla Poligamia alla Luce del Qur’ān e della Sunnah, pag. 32. Ibid. Ibid. 12
  • 14. 13. Molti uomini muoiono e lasciano le loro mogli con degli orfani che non trovano il modo di essere curati se non essendo presi in cura da un altro uomo attraverso il matrimonio con la loro madre. Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Il tutore di un orfano ed io, in Paradiso saremo come questi”, e unì il suo dito medio insieme all’indice [mentre lo diceva].17 Pertanto, la poligamia è il modo migliore di trovare un marito per la vedova e un tutore per i suoi figli orfani, ed è infine un modo per il marito di guadagnare di più ricompensa da parte di Allāh. 14. La poligamia è un mezzo per acquisire ricchezza. Allāh dice: َّ ِ ِ َ َ َ ‫وأَنكِحوا ٱۡلَيـمى مِنكمۡ وٱلصـلِحِينَ مِن عِ بادِكمۡ وإِمآٰٮڪمۡ ۚ إِن يكونوا فقرآٰء ي ۡغنهم ٱّلل‬ َ َ ۡ َّ َ َ َ ۡ َ ِ َ َ ‫مِن فضلِهِۦ وٱّلل وٲسِ ع علِيم‬ َ َ َّ َ ۗ ۡ َ “Unite in matrimonio quelli tra voi che non sono sposati e i vostri schiavi, maschi e femmine che siano onesti. E se sono bisognosi, Allāh li arricchirà della Sua Grazia. Allāh è largo nel dare e sapiente.”18 17 18 Riportato da Al-Bukhārī, Libro del Matrimonio, n. 5304, 3/413 e Muslim, n. 2983, 4/2285. Sūrat An-Nūr, 32. 13
  • 15. Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Tre persone certamente riceveranno l’aiuto di Allāh: il combattente per la causa di Allāh, lo schiavo che desidera affrancarsi, e quello desideroso di sposarsi per preservare la sua castità.”19 Egli inoltre disse, “Sposate le donne, perché vi porteranno ricchezza.”20 Terzo tema: Il numero permesso di mogli Allāh ha permesso a ogni uomo Musulmano di sposare fino a quattro mogli, il cui numero non può essere superato in nessun caso. Allāh dice: َ ‫فٱنكِحوا ما طاب لكم منَ ٱلنسآٰء م ۡثنى وثلَـث وربـع‬ َ َ َ َ َ َ َ ِ َ ِّ ِّ َ َ َ َ “Sposate allora due o tre o quattro tra le donne che vi piacciono.”21 Prima dell’Islām gli uomini erano soliti sposare quante donne desideravano, senza limiti o condizioni. Quando l’Islām fu rivelato, venne prescritto un limite al numero di donne che si possono sposare. L’Islām prescrive che il numero massimo di donne che un uomo può sposare è Riportato da At-Tirmidhī, n. 1655, 42/157. Abū Īsā At-Tirmidhī disse, “Questo hadīth è buono.” E’ anche riportato da An-Nasā’ī, Libro del Matrimonio, n. 3218, 6/61. 20 Riportato da Al-Hākim in Al-Mustadrak, 2/160. Egli disse, “Questo è un hadīth autentico secondo le condizioni stabilite da Al-Bukhārī e Muslim.” 21 Sūrat An-Nisā’, 3. 19 14
  • 16. quattro. In conformità con gli insegnamenti Islamici, i Compagni del Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) che furono sposati a più di quattro mogli divorziarono le mogli oltre le quattro. Qays bin Al-Hārith (che Allāh sia soddisfatto di lui) disse, “Quando abbracciai l’Islām avevo otto mogli. Andai dal Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) e gli parlai di questo fatto. Mi disse, “Scegli quattro di loro.”22 Ghailān bin Salamah Ath-Thaqafī (che Allāh sia soddisfatto di lui) abbracciò l’Islām e aveva dieci mogli che avevano anch’esse abbracciato l’Islām. Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) gli ordinò di scegliere quattro di loro e di divorziare le altre.23 Vi è un consenso tra i sapienti Musulmani che un libero, sano Musulmano maggiorenne ha il diritto di sposare fino a quattro donne Musulmane libere o meno. Essi inoltre hanno concordato che sposare più di quattro donne non è lecito per nessun Musulmano oltre al Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui).24 Tuttavia, alcuni erronei punti di vista contrari all’opinione della maggioranza dei sapienti considerano lecito avere più di quattro mogli alla volta. Al-Qurtubī scrive, “Si deve sapere che i numeri due, tre e quattro non significano in Riportato da Ibn Mājah, Libro del Matrimonio, n. 1952, 1/628. Riportato da At-Tirmidhī, Libro del Matrimonio, n. 1128, 3/435 e Ibn Mājah, Libro del Matrimonio, n. 1953, 1/628. 24 Ibn Hazm, Marātib Al-Ijmā’, pagg. 62-63. 22 23 15
  • 17. alcun modo che è permesso di avere il totale (addizionato) di esse (cioè nove mogli), come sostenuto da alcuni di coloro che non comprendono il Libro e la Sunnah e che hanno opinioni che contrastano con quelle adottate dai nostri Predecessori ben guidati. La loro argomentazione che poggia sul fatto che anche il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) ebbe nove mogli nello stesso periodo di tempo è infondata, perché un caso del genere è speciale per il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui). Questa errata asserzione è adottata dagli sciiti e da alcuni dei Dhahiriti. Questa visione riflette la loro totale ignoranza della lingua [Araba] e della Sunnah, e contraddice chiaramente il consenso dei sapienti Musulmani.”25 Quarto tema: Il beneficio di limitare a quattro il numero delle mogli Va da sé che un Musulmano dovrebbe assoggettarsi completamente a tutto ciò che Allāh e il Suo Messaggero hanno ordinato, che egli comprenda la saggezza dietro tali legislazioni chiaramente o meno. stabilita Questa nella norma seguente della fede dichiarazione coranica: 25 Al-Jāmi’ li Ahkām Al-Qur’ān, 5/13. Al-Qurtubī discusse queste visioni deboli e le refutò. 16 è
  • 18. َ َ َ َ َّ َ ٰٓ َ ۡ َ َ َ َ َۡ ِ ۡ ‫إِنما كانَ ق ۡولَ ٱلم ۡؤمنِينَ إِذا دعوا إِلى ٱّلل ورسولِهِۦ لِيحكم ب ۡينهمۡ أَن يقولوا سمِعنا‬ َ َ َ ِ َّ ۡ َ ِ َ َ َۚ َ َ َ‫وأَط ۡعنا وأولـٰٓٮَ هم ٱلم ۡۡلِحون‬ “Quando i credenti sono chiamati ad Allāh e al Suo Inviato affinché egli giudichi tra loro, la loro risposta è “Ascoltiamo e obbediamo”. Essi sono coloro che prospereranno!”26 Quando Umm Mu’ādhah (che Allāh sia soddisfatta di lei) chiese ad Ā’ishah, la madre dei credenti (che Allāh sia soddisfatta di lei) sulla saggezza dietro al recupero per la donna mestruata dei giorni di digiuno persi ma non delle mancate le preghiere, Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di lei) esclamò, “Sei una Harūrita [kharigita]?” Ella rispose che non era un Harūrita ma che stava chiedendo solo per sapere. Ā’ishah rispose, “Questo ci stava capitando e ci fu ordinato di recuperare i giorni di digiuno persi ma non le preghiere perse.”27 Così Ā’ishah giustificò un tale caso come obbedienza agli ordini del Profeta (pace e benedizioni di Allāh sia su di lui). Tuttavia, questa completa sottomissione agli ordini di Allāh e del Suo Messaggero non ostacola il Musulmano dal cercare di comprendere la saggezza dietro alcune 26 Sūrat An-Nūr, 51. 27 Riportato da Al-Bukhārī, n. 321, 1/120. 17
  • 19. ingiunzioni divine, poiché la Sharī’ah è originariamente destinata a realizzare gli interessi e a prevenire i danni. Alcuni sapienti hanno fatto del loro meglio per spiegare la saggezza dietro al limitare il matrimonio a quattro mogli. Ibn Al-Qayyim scrive, “Il numero di mogli è stato limitato a quattro, mentre il numero delle schiave (immā’) è stato mantenuto illimitato. Questa è una chiara indicazione della perfetta e saggia legislazione, che è una manifestazione della misericordia e del migliore interesse della comunità Musulmana. Il matrimonio è normalmente destinato a soddisfare i bisogni sessuali di entrambi i membri maschili e femminili della società in modo lecito. Tuttavia, alcuni uomini hanno una forte carica sessuale e allora hanno bisogno di più di una moglie per soddisfare i loro bisogni sessuali. Pertanto, Allāh ha dato loro il diritto di sposare una seconda, una terza e una quarta moglie. Tale numero è, ovviamente, in completa armonia con la natura fisica dell’uomo che può soddisfare i suoi desideri sessuali nel modo giusto attraverso la poligamia... Nondimeno, il legislatore ha fissato alcune condizioni per qualunque uomo che desidera avere più di una moglie, che dovrebbe adempiere in modo tale che gli sia permesso di sposare più di una moglie.”28 28 I’lām Al-Muwaqi’īn, 2/103. 18
  • 20. Ash-Shanqītī afferma, “Limitare il numero di mogli a quattro dimostra i più alti gradi di saggezza, perché questo numero è la via mediana tra una moglie che non può soddisfare le esigenze sessuali di alcuni uomini e il numero di mogli oltre le quattro, che può provocare ingiustizie tra loro.”29 Detto questo, la saggezza dietro la limitazione del numero di mogli a quattro si può riassumere di seguito: 1. Questa limitazione a quattro mogli è in completa armonia con la natura dell’uomo in materia di soddisfacimento dei propri bisogni sessuali e di capacità di soddisfare i bisogni sessuali delle sue mogli. 2. Avvalora inoltre alcune statistiche che generalmente indicano che il numero delle donne ammonta a quattro volte quello degli uomini. 3. Essa dà all’uomo una certa libertà di scelta tra i tipi di donne riguardo la religione, la bellezza, la ricchezza e lignaggio, e riguardo il colore: bianca, bionda, chiara e nera e riguardo la corporatura: alta, bassa, magra e grassa. 4. Concorda con il ciclo mestruale che di solito dura per una settimana; un quarto del mese. 29 Adhwā’ Al-Bayān, 3/380. 19
  • 21. Nonostante le ragioni di cui sopra siano basate sul discernimento, la saggezza generale dietro al limitare il numero delle donne a quattro è sconosciuta. E’ qualcosa che solo Allāh, il Creatore degli esseri umani, conosce.30 Quinto tema: Quando si è tenuti a sposare più di una moglie Sposare una sola moglie è una questione che può essere regolata in base alle condizioni di ciascun uomo. A volte è obbligatorio, in altri casi è gradito e in altri ancora è riprovato. E’ obbligatorio per gli uomini che temono di commettere adulterio, secondo la maggioranza dei giuristi; costoro sono tenuti ad agire in una maniera che è destinata a proteggerli dal commettere atti illeciti.31 Per gli uomini con meno inclinazioni sessuali, è più desiderabile sposarsi che impegnarsi in atti di culto opzionali. Questa è l’opinione della maggioranza dei giuristi che adottano il metodo razionale di interpretare le Vedere Abdun-Nāsir Attār, Poligamia, pag. 187; Muhammad Az-Zharānī, Prospettive sulla Poligamia, pag. 54; Dr. Abdullah At-Tayyār, Giustizia nella Poligamia, pag. 40 e Abdul Karīm Zaidān, Elaborazione delle Sentenze riguardanti le Donne, 6/289-290. 31 Al-Mughnī, 9/341; Ibn Hubairah, Al-Ifsāh, 2/110; Az-Zaila’ī, Tabyīn Al-Haqā’iq, 2/95-96; Al-Hattāb, Mawāhib Al-Jalīl, 3/403; Al-Bahūtī, Kash-shāf Al-Qinā’, 5/6-7; Sharh Muntahā Al-Irādāt, 3/2; Al-Mardāwī, At-Tanqīh, pag. 213 e Ibn Hajar, Fathul Bārī, 9/9. 30 20
  • 22. leggi della Sharī’ah (Ahlur-Ra’ī) e l’opinione apparente e la pratica dei Compagni del Profeta.32 Tuttavia, gli uomini che non hanno inclinazione sessuale nei confronti delle donne o che soffrono di alcuni disturbi che potrebbero impedir loro di soddisfare i bisogni sessuali delle donne, sono regolamentati in uno dei due modi secondo Ibn Qudāmah: “È per loro auspicabile sposarsi ed è per loro riprovato sposarsi, e quest’ultima è la visione migliore, perché essi non soddisfano le condizioni del matrimonio e, in questo caso, essi molto probabilmente causeranno danno alle loro mogli, impedendo a esse di sposare uomini che possono soddisfare i loro bisogni sessuali. Così facendo, questi uomini finiscono per essere gravati da diritti e obblighi supplementari che sono destinati a impedirgli di tenersi occupati con la conoscenza benefica.”33 Pertanto, si può affermare che il diritto alla poligamia dipende dalle condizioni di ogni uomo: i suoi bisogni sessuali che lo sollecitano a sposare più di una moglie e la sua capacità di soddisfare le condizioni del matrimonio. Com’è già stato detto, la poligamia è originariamente lecita a condizione che sia mantenuta la giustizia tra le Tabyīn Al-Haqā’iq, 2/95; Fathul Qadīr, 3/100; Mawāhib Al-Jalīl, 3/403; Tuhfat Al- Muhtāj, 7/183. 32 33 Al-Mughnī, 9/343-344. 21
  • 23. mogli con particolare riguardo al preservare la loro castità, in modo che nessun danno sia causato ad esse e alla capacità di soddisfare le loro esigenze di vita. Allāh dice: َّ َّ َ َِ َ ۡ َ َ ِ ۡ َ ‫و ۡليست ۡعِۡفِ ٱلَّذِينَ ََّ يجدونَ نكاحا حتى ي ۡغنيہم ٱّلل مِن فضلِه‬ َِ ِ َ “E coloro che non hanno [i mezzi] di sposarsi cerchino la castità, finché Allāh non li arricchisca con la Sua Grazia.”34 Pertanto, se un uomo è convinto che non sarà in grado di osservare la giustizia fra le sue mogli, è proibito per lui sposarne più di una. Inoltre, è per lui riprovato sposare più di una moglie se sente che una delle sue mogli sarà trattata ingiustamente. Tuttavia, è obbligatorio per ogni uomo che sente che può commettere adulterio, sposare più di una moglie. Ibn Al-Arabī Al-Mālikī descrive ciò come segue, “Se un uomo è finanziariamente e fisicamente in grado di sposare fino a quattro donne può farlo, ma se non è né finanziariamente né fisicamente in grado di sposare quattro donne può sposare un numero di donne inferiore a quattro per le quali è in grado di soddisfare le loro esigenze sia finanziariamente che fisicamente. E’ fatto ben noto che, se un uomo ha una moglie e può soddisfare le 34 Sūrat An-Nūr, 33. 22
  • 24. sue esigenze finanziarie e sessuali, è meglio per lui non sposare un’altra donna che, se non soddisfatta, potrebbe sentire che la disuguaglianza è stata esercitata contro di lei. Il risultato, ovviamente, sarà il conflitto e la mancanza di amicizia e di amore.”35 Capitolo Uno Definizione di giustizia, le sue leggi e i comandi che si è tenuti a rispettare e di cui si ha diritto Primo tema: Definizione Secondo Ibn Fāris, il verbo arabo ‘adl ha due significati contraddittori: il primo indica giustizia e uguaglianza, mentre l’altro indica deviazione.36 In generale, la parola ‘adl significa giustizia o equità, cioè fare i propri doveri e ricevere i propri diritti.37 Tecnicamente parlando, i giuristi differiscono riguardo la definizione di ‘adl (giustizia) tra le mogli a seconda delle loro differenze riguardo l’applicazione del principio di giustizia. Gli Hanafiti la definiscono come astensione dall’ingiustizia tra le mogli. Con questo essi non intendono Ahkām Al-Qur’ān, 1/313. Mu’jam Maqāyīs Al-Lughah, 4/246. 37 Al-Mu’jam Al-Wasīt, 2/588. 35 36 23
  • 25. che la giustizia debba comprendere l’uguaglianza assoluta. Secondo loro, l’uguaglianza nel mantenimento non è obbligatoria.38 Altri, invece, la definiscono come l’uguaglianza tra le mogli secondo lo stato di ciascuno di esse, come sostiene Ibn Hajar.39 Pertanto, la giustizia può essere definita come “l’uguaglianza tra le mogli nei diritti, dove l’uguaglianza può essere mantenuta e il dare a ogni moglie i sufficienti diritti dove l’uguaglianza non può essere realizzata.” Secondo tema: Norme di giustizia tra le mogli Tra le grandi caratteristiche della Sharī’ah Islamica vi è che gli esseri umani sono esortati a fare ciò che è nelle loro capacità. Allāh dice: َ َّ َ َۚ َ ۡ ‫ََّ يكلِّف ٱّلل ن ۡۡسا إِ ََّّ وسعها‬ “Allāh non impone a nessun’anima aldilà delle sue capacità.”40 Egli inoltre dice: 38 39 40 Radd Al-Muhtār Alā Ad-Dur Al-Mukhtār, 2/398. Fathul Bārī, 9/224. Sūrat Al-Baqarah, 286. 24
  • 26. َ َ ۡ َ َ َّ َّ َ ۡ‫فٱتقوا ٱّلل ما ٱستط ۡعتم‬ “Temete Allāh per quello che potete.”41 Pertanto, all’uomo che sposa più di una moglie è richiesto soltanto di essere giusto nelle questioni in cui egli può essere giusto. Infatti, nessun marito può osservare la giustizia fra le sue mogli sotto tutti gli aspetti, anche se si sforza di farlo. Allāh dice, َََ ِ َ ۡ َ َ َ ۡ َ َ َ َ ِ َ ِّ َ ‫ولن تستطِ يعوا أَن ت ۡعدِلوا ب ۡينَ ٱلنسآٰء ول ۡو حرصتمۡ ۖ فَ تمِيلوا ڪل َّ ٱلم ۡيل فتذروهَا‬ َ ٰٓ َ ۡ َ َ َ ِ َ َ ۡ َ ‫كٱلمعلَّقة‬ “Non potrete mai essere equi e giusti con le vostre mogli anche se lo desiderate. Non seguite però la vostra inclinazione fino a lasciarne una come in sospeso.”42 Quindi, il tipo di giustizia che è alla portata del marito è quello che serve a realizzare l’uguaglianza tra mogli in termini di cibo, vestiario, mantenimento, alloggio e quota di rapporti sessuali. 41 42 Sūrat At-Taghābun, 16. Sūrat An-Nisā’, 129. 25
  • 27. Per quanto riguarda le questioni legate all’amore, all’amicizia e al desiderio carnale, non sono soggette a giustizia e uguaglianza. Allāh ha creato gli esseri umani con certe inclinazioni che essi non possono controllare, non importa quanto duramente possano sforzarsi. Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di lei) disse, “Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) era giusto nel dividere il suo tempo tra le sue mogli, ma diceva: “O mio Signore! Questa è la mia divisione com’è nella mia capacità; così non biasimarmi per ciò che è aldilà della mia capacità.”43 Mujāhid scrive, “Non causate danno deliberatamente alle vostre mogli; piuttosto siate onesti nel dare a ognuna il suo tempo del rapporto sessuale e la quota di mantenimento, perché queste cose sono nelle vostra capacità.”44 Ibn Qudāmah afferma, “Non siamo a conoscenza di alcuna differenza tra i sapienti riguardo all’uguaglianza nel dare alle mogli la loro quota di rapporto sessuale.45 Allāh dice, ِ ‫وعاشِ روهنَّ بٱلم ۡعروف‬ َ ِۡ َ َ Riportato da Abū Dāwūd, n. 2134, 2/601; An-Nasā’ī, n. 3943; At-Tirmidhī, n. 1140, 3/446; Ibn Mājah, n. 1971, 1/634; Ibn Hibbān, n. 4192, 6/302 e Al-Hākim, 2/187. Al-Baihaqī lo classificò come autentico in As-Sunnan Al-Kubrā, 7/298. In Fathul Bārī, Ibn Hajar dichiara, “E’ narrato da quattro eminenti sapienti dell’hadīth e classificato come autentico da Ibn Hibbān e Al-Hākim”, 9/313. 44 Al-Qurtubī, Al-Jāmi’ li Ahkām Al-Qur’ān, 5/261. 45 Sūrat An-Nisā’, 19. 43 26
  • 28. “Comportatevi verso di loro equamente”, una regola che non è soddisfatta se vi è qualunque tipo di disuguaglianza tra le mogli.”46 Abū Hurairah (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò che il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Chi inclina di più verso una delle sue due mogli arriverà nel Giorno del Giudizio con un corpo inclinato.”47 E’ fuor di dubbio che il marito è tenuto a trattare le mogli in modo uguale nelle questioni in cui può essere giusto, e ad agire in buona fede nelle questioni in cui non può essere giusto. Il suo amore per la bontà e il suo timore di Allāh nelle questioni che non sono soggette a equità sono i principali elementi che controllano i suoi atti, perché l’Islām richiede ai Musulmani di fare tutte le cose per compiacere Allāh e cercando la ricompensa nell’Aldilà. Allāh dice, َ َ ۡ ‫وما ت ۡۡعلوا مِن خ ۡير فإِنَّ ٱّلل كانَ بهِۦ علِيما‬ َ ِ َ َ َّ َ َ َ َ “Allāh conosce tutto il bene che operate.”48 Al-Mughnī, 10/235. Riportato da At-Tirmidhī, n. 1141; Abū Dāwūd, 2133, 2/601; Ibn Mājah, n. 1969, 1/633, Ibn Al-Jārūd, n. 722; Ibn Hibbān, 4207 e Al-Hākim, Al-Mustadrak, 2/186 con una autentica catena di narratori. 48 Sūrat An-Nisā’, 127. 46 47 27
  • 29. Dopo aver affermato che gli uomini non potranno mai realizzare la giustizia tra le mogli, Allāh dice: َ ۡ َّ َ َ ‫وإِن تحسِ نوا وتتقوا فإِنَّ ٱّلل كانَ بما ت ۡعملونَ خبيرا‬ َ َ َ ِ َ َ َّ َ ِ َ “…ma se agite bene e temete [Allāh, sappiate che] Allāh è ben informato di quello che fate.”49 Quindi, il modo richiesto di realizzare la giustizia è compiere il bene e osservare la giustizia: َ َ ۡ َ َ َّ َّ َ َ ‫وإِن تصلِحوا وتتقوا فإِنَّ ٱّلل كانَ غۡورا رحِيما‬ َّ َ “Se poi vi riconcilierete e temerete [Allāh] ebbene Allāh è Perdonatore, Misericordioso.”50 Osservare la giustizia “nelle quote” significa che il marito “deve dividere il proprio tempo tra le sue mogli”51 in egual misura, anche senza avere rapporti sessuali52, e che egli dovrebbe dividere il tempo del suo sonno tra le sue mogli allo stesso modo. Il marito è quindi tenuto a dare a ogni moglie un tempo pari a quello dato alle altre (un giorno o più per ciascuna) a seconda del numero di mogli che ha. Sūrat An-Nisā’, 128. Sūrat An-Nisā’, 129. 51 Al-Hajjāwī, Al-Iqnā’, 3/244. 52 Al-Qalyūbī e Umairah, Al-Hāshiyah, 3/199. 49 50 28
  • 30. Terzo tema: Sentenza sulla giustizia tra le mogli Non c’è alcuna differenza tra i giuristi sul fatto che la giustizia tra le mogli sia un dovere da parte del marito, tanto quanto quest’aspetto della giustizia sia sotto il suo controllo e la capacità, come la distribuzione del suo tempo, il dormire tra le mogli e la gentilezza verso ciascuna di esse in termini di equità. Per quanto riguarda i sentimenti del cuore, il marito non è tenuto a osservare la giustizia tra le sue mogli, perché questi sentimenti e desideri sono al di fuori del suo controllo.53 Allāh dice, َ َّ َ َۚ َ ۡ ‫ََّ يكلِّف ٱّلل ن ۡۡسا إِ ََّّ وسعها‬ “Allāh non impone a nessun’anima al di là delle sue capacità.”54 Le prove a sostegno della conclusione di cui sopra possono essere riassunte di seguito: 1. Allāh dice, ۡ ۡ َ َ ً َ‫فإِن خِۡتمۡ أَ ََّّ ت ۡعدِلوا فوٲحِد‬ ََ 53 Ibn Qudāmah, Al-Mughnī, 10/235 e Al-Qurtubī, Al-Jāmi’ li Ahkām Al-Qur’ān, 5/12. 54 Sūrat Al-Baqarah, 286. 29
  • 31. “Ma se temete di essere ingiusti (con esse), allora sia una sola.”55 Al-Kamāl bin Al-Humām scrive, “Quest’affermazione indica che la soluzione di sposare quattro mogli è limitata dal fatto che nessuna ingiustizia si teme possa essere commessa, e questo significa che una moglie è sufficiente per qualunque marito che teme di commettere qualsiasi tipo di ingiustizia nei confronti di una delle sue mogli. In conclusione, la giustizia è obbligatoria se un marito ha più di una moglie.”56 2. Allāh dice, ِ ‫وعاشِ روهنَّ بٱلم ۡعروف‬ َ ِۡ َ َ “Comportatevi verso di loro equamente.”57 Non vi è dubbio che la mancanza di giustizia tra le mogli contraddice gli ordini di Allāh sul trattamento equo delle mogli, perché tendere a una di esse più che per le altre è contrario a un trattamento equo. 3. Allāh dice, َ ٰٓ َ َ ۡ َ َ ِ َ ۚ َ ‫فَ تتبعوا ٱلهوى أَن ت ۡعدِلوا وإن ت ۡلو ۥاا أ ۡو ت ۡعرضوا فإِنَّ ٱّلل كانَ بما ت ۡعملونَ خبيرا‬ َ َ َ ِ َ َ َّ َِ ِ َّ َ َ َ ِ Sūrat An-Nisā’, 3. Fathul Qadīr, 3/299. 57 Sūrat An-Nisā’, 19. 55 56 30
  • 32. “Non abbandonatevi alle passioni (dei vostri cuori), sì che possiate essere giusti. Se vi destreggerete o vi disinteresserete, ebbene Allāh è ben informato di quello che fate.”58 Egli inoltre dice, ٰٓ َ َ َ ََ َّ َ ِ ۡ َ َ ۡ ۡ ِ َ َ ِ َّ ِ ‫يـٰٓأ َُّيہا ٱلَّذِينَ ءامنوا كونوا قوٲمِينَ ّلل شہدَ آٰء بٱلقِسطِ ۖ و ََّ يجرمنڪمۡ شنـَان ق ۡوم على‬ َّ َ َ َ َ َ ۡ ۚ َّ َ ۖ َ َّ َ َۚ َّ َ‫أَ ََّّ ت ۡعدِلوا ٱعدِلوا هو أ ۡقرب لِلت ۡقوى وٱتقوا ٱّلل إِنَّ ٱّلل خبير بما ت ۡعملون‬ َ َ َ ِ ِ َ َ َّ َ َ َ “O voi che credete, siate testimoni sinceri davanti ad Allāh secondo giustizia. Non vi spinga all’iniquità l’odio per un certo popolo. Siate equi: l’equità è consona alla devozione. Temete Allāh. Allāh è ben informato su quello che fate.”59 Queste affermazioni coraniche sono prove evidenti del fatto che Allāh ha ordinato ai Musulmani di rispettare la giustizia come principio generale e globale che deve essere applicato a tutti i membri della società. Le mogli sono i membri della società più vicini al marito, quindi, egli dovrebbe trattarle equamente, anche se detesta qualcuna di loro. 4. Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse a Umm Salamah quando la sposò e rimase con lei per tre 58 59 Sūrat An-Nisā’, 135. Sūrat Al-Mā’idah, 8. 31
  • 33. giorni, “Tu non sei inferiore [riguardo alla parità di trattamento] a nessuna delle mie mogli, e se passo sette giorni con te, devo passare sette giorni con ciascuna di esse.”60 5. Abū Hurairah (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò che il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) disse, “Chi inclina di più verso una delle sue due mogli arriverà nel Giorno del Giudizio con un corpo inclinato.”61 Quanto alla prova supportante che nessuna giustizia è richiesta in questioni che sono al di là del controllo e della capacità del marito, ‘Āish’ah (che Allāh sia soddisfatto di lei) disse, “Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) era giusto nel dividere il suo tempo tra le sue mogli ma era solito dire, “O mio Signore! Questa è la mia divisione com’è nella mia capacità; così non biasimarmi per ciò che è aldilà della mia capacità.”62 Ciò che è fuori del controllo e della capacità del marito sono i sentimenti del cuore, che non sono materiali. Si può amare una moglie più di un’altra.63 Questo fatto è evidente nella dichiarazione coranica, Riportato da Muslim, n. 1460, 2/1803. Già verificato. 62 Già verificato. 63 Wahbah Az-Zuhailī, Poligamia, pag. 13. 60 61 32
  • 34. َََ ِ َ ۡ َ َ َ ۡ َ َ َ َ ِ َ ِّ َ ‫ولن تستطِ يعوا أَن ت ۡعدِلوا ب ۡينَ ٱلنسآٰء ول ۡو حرصتمۡ ۖ فَ تمِيلوا ڪل َّ ٱلم ۡيل فتذروهَا‬ َ ٰٓ َ ۡ َ َ َ ِ َ َ ۡ َ ‫كٱلمعلَّقة‬ “Non potrete mai essere equi con le vostre mogli anche se lo desiderate. Non seguite però la vostra inclinazione fino a lasciarne una come in sospeso.”64 Capitolo Due Sentenze sulla giustizia tra mogli nel mantenimento Primo tema: Definizione di mantenimento La parola araba “nafaqah” significa mantenimento, un termine che viene utilizzato solo per le cose buone. Ibn Fāris afferma che la parola è usata per due diversi significati: il primo per indicare la fine di qualcosa, mentre l’altro per indicare occultamento; ma quando sono usate nei loro contesti, diventano accurate nel significato. Il primo significato è dato nel versetto: َۡ ‫قل لَّ ۡو أَنتمۡ تملِكونَ خزآٰٮنَ رحمة ربى إِذا َّۡلَمس ۡكتمۡ خشية ٱۡلِنۡاق وكانَ ٱۡلِنسـن‬ َ ۡ َ َ ِۚ َ ۡ َ َ ۡ َ َ ۡ ٰٓ ِّ َ ِ َ ۡ َ ِ َ َ َ ‫قتورا‬ 64 Sūrat An-Nisā’, 129. 33
  • 35. “Dì: «Se possedeste i tesori della misericordia del mio Signore, li lesinereste per paura di spenderli, ché l’uomo è avaro».”65,66 In termini tecnici, la parola “nafaqah” ha diverse definizioni. Ibn ‘Ābidīn lo definisce come il “dare alla persona di cui si è responsabili del mantenimento sufficienti provviste di cibo, alloggio e vestiario.”67 Tuttavia, Al-Kamāl bin AlHumām lo definisce come lo “spendere per qualcuno tanto quanto lo mantiene.”68 Eppure, secondo Al-Hudūd da Ibn ‘Arafah, il termine è definito come lo “spendere per un essere umano tanto quanto normalmente lo mantiene in uno stato di benessere senza alcuna stravaganza.”69 Al-Khatīb Ash-Sharbīnī scrive, “I diritti economici [che spetta al marito garantire] nel matrimonio sono sette: il cibo, qualsiasi cosa si mangi col pane, vestiario, prodotti per la pulizia, mobili, alloggio e aiutanti per la casa se la moglie era abituata ad avere domestici prima di sposarsi.”70 Al-Bahūtī lo definisce come il “dare a qualcuno di cui si è responsabili del mantenimento il Sūrat Al-‘Isrā’, 100. Mu’jam Maqāyīs Al-Lughah. 67 Ad-Dur Al-Mukhtār, 2/886. 68 Fathul Qadīr, 4/378. 69 Abu Abdullah Ar-Rassā’, 1/421. 70 Mughnī Al-Muhtāj, 3/426. 65 66 34
  • 36. pane, qualunque cosa mangiata con esso, vestiario, alloggio e articoli connessi.”71 Quanto sopra dimostra che nafaqah (mantenimento) significa il diritto di una moglie che suo marito gli fornisca cibo, vestiario, alloggio e altre cose necessarie per la vita.” Secondo tema: Sentenza sul mantenimento della moglie e le relative prove testuali Tutti i giuristi concordano che è obbligatorio per il marito mantenere le sue mogli. Ibn Rushd scrive, “Essi (cioè i sapienti) sono generalmente d’accordo che i diritti della moglie includono il mantenimento economico e il vestiario.”72 Ibn Qudāmah scrive, “Mantenere la moglie è obbligatorio [per il marito] secondo il Qur’ān, la Sunnah e il consenso dei sapienti.”73 Nel Qur’ān leggiamo, َّ ۡ َ َ َ َّ ِ ۡ َ ‫لِينِۡق ذو سعة من سعتهِۦ ومن قدِر عل ۡيه ر ۡزقه ۥ ف ۡلينِۡق ممآٰ ءاتٮه ٱّلل ََّ يكلِّف ٱّلل‬ ۚ َّ َ َ ۖ ِ َ َ ِّ َ َ ِ ِ ََ َ ۡ ۡ َ ‫ن ۡۡسا إِ ََّّ مآٰ ءاتٮها سيجعل ٱّلل ب ۡعدَ عسر يسرا‬ َ َّ َ ََۡ َۚ َ َ َ “L’agiato spenda della sua agiatezza, colui che ha scarse risorse spenda di quello che Allāh gli ha Sharh Al-Muntaha, 3/343. Ibn Rushd, Bidayat Al-Mujtahid, 2/40. 73 Ibn Qudāmah, Al-Mughnī. 71 72 35
  • 37. concesso. Allāh non impone a nessuno se non in misura di ciò che Egli ha concesso.”74 Egli ha anche detto: َ َ َ‫ق ۡد علِمنا ما فرضنا عل ۡيهمۡ فِى أَ ۡزوٲجهمۡ وما ملڪَت أَ ۡيمـنهمۡ لِك ۡي‬ َ ۡ َ َ َ َ ِ ِ َ ٰٓ ِ َ َ َ ۡ َ َ َ َ ۡ َ َ “Ben sappiamo quello che abbiamo imposto loro a proposito delle loro spose e delle schiave che possiedono.”75 Egli ha inoltre detto: َ َ َ ۚ َ َ َ َّ َّ ِ َ ‫۞ وٱلوٲلِدَ ٲت ي ۡرضِ ۡعنَ أَ ۡولـدَ هنَّ ح ۡول ۡين كامل ۡين لِمن أَرادَ أَن يتم ٱلرضاعة وعلى‬ َ ۡ َ ِۖ َ ِ َ ِ َ َ َۡ َ ۡ ِ‫ٱلم ۡولود له ۥ ر ۡزقهنَّ وكِسوتہنَّ بٱلم ۡعروف‬ َ ِۡ َ ۡ َ ِ َ ِ َ “Per coloro che vogliono completare l’allattamento, le madri allatteranno per due anni completi. Il padre del bambino ha il dovere di nutrirle e vestirle in base alla consuetudine.”76 Al-Umrānī scrive, “Questa è la prova evidente che il mantenimento della moglie durante il momento del parto è obbligatorio da parte del marito e non lascia alcun Sūrat Aţ-Ţalāq, 7. Sūrat Al-‘Aĥzāb, 50. 76 Sūrat Al-Baqarah, 233. 74 75 36
  • 38. dubbio sul fatto che spendere per lei sia un dovere in ogni momento.”77 Inoltre, Allāh dice, َ َِ َ ۡ ََ ‫ٱلرجال قوٲمونَ على ٱلنسآٰء بما فضلَ ٱّلل ب ۡعضهمۡ على ب ۡعض وبمآٰ أَنۡقوا مِن‬ َ ََ َ َ َّ َّ َ َ ِ ِ َ ِّ َّ َ َ ِّ ۡ‫أَموٲلِهم‬ ِ َ ۡ “Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allāh concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni.”78 Nella Sunnah del Profeta, Hakīm Mu’āwiyah bin AlQushayrī (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò sull’autorità di suo padre che egli chiese al Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) sul diritto della moglie che spetta a suo marito garantirle, e lui rispose: “[Il suo diritto] è che la nutri col cibo che hai e la vesti con gli abiti che hai.”79 Ibn Al-Qayyim scrive a questo proposito, “Questo hadīth è una prova che la moglie ha diritto al mantenimento economico e al vestiario senza limiti specifici, ma in Al-Bayān fi Madhhab Al-Imām Ash-Shāfi’ī, 11/185. Sūrat An-Nisā’, 4:34. 79 Riportato da Abū Dāwūd, n. 2142, An-Nasā’ī, n. 9171, Ibn Mājah, 1850. Al-Hāfidh bin Hajar disse, “Al-Bukhārī lo considerò come un’addizione mentre Ad-Daraqutnī valutò l’hadīth come autentico in Al-‘Ilal." Vedere At-Talkhīs Al-Habīr, 1/212. Al-Albānī inoltre disse, “è un buono e autentico hadīth." Vedere Irwā’ Al-Ghalīl, 7/98. 77 78 37
  • 39. qualunque maniera possibile e quanto più le risorse del marito possano permettergli di spendere. Fintanto che è considerato un diritto dal Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui), è, pertanto obbligatorio per il marito osservarlo in ogni momento.”80 Jābir (che Allāh sia soddisfatto di lui) narrò che il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) pronunciò un discorso in cui disse, “Temete Allāh riguardo alle donne, perché le avete prese come un pegno da parte di Allāh e le avete prese come le vostre mogli con la parola di Allāh; dovete mantenerle e vestirle su condizioni eque.”81 Al-Bukhārī e Muslim riportarono che Hind bint Utbah venne dal Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) e disse, “Abū Sufyan è un avaro, è peccato per me nutrire i nostri figli dalla sua proprietà?” L’Apostolo di Allāh disse, “No, tranne se prendi per le vostre necessità ciò che è giusto e ragionevole.”82 Per quanto riguarda il consenso dei giuristi, Ibn Qudāmah scrive, “I sapienti sono d’accordo che spendere per le mogli è obbligatorio da parte dei loro mariti, tranne che nel caso delle mogli disobbedienti.”83 Tahdhīb Sunan Abi Dāwūd, 3/67-68. Riportato da Muslim, n. 1218. 82 Riportato da Al-Bukhārī, n. 2311 e Muslim, n. 1714 83 Al-Mughnī, 11/348. 80 81 38
  • 40. Terzo tema: motivi e condizioni per considerare obbligatorio il mantenimento delle mogli Le basi su cui spendere per le mogli è considerato obbligatorio da parte dei mariti è il contratto di matrimonio valido, che dà al marito il diritto di godere di sua moglie. Ibn Qudāmah scrive, “E’ perché il marito ha il diritto di godere di sua moglie che le viene impedito di provvedere a se stessa. Pertanto, egli deve mantenerla.”84 Per quanto riguarda le condizioni che devono essere soddisfatte al fine di obbligare il marito a spendere per la moglie, la maggioranza dei sapienti ha dichiarato le quattro condizioni che seguono: 1. La moglie deve permettere al marito di avere rapporti sessuali con lei, concedendosi a lui o mostrando la volontà di concedersi a lui in un modo che non mostra alcun segno di obiezione o rigetto quando lui le chiede di farlo, sia che il marito abbia effettivamente consumato il suo matrimonio con lei o meno, e sia che lei o il suo tutore lo chiami a consumare il matrimonio o meno.85 Tuttavia, i Mālikiti hanno stabilito alcune condizioni affinché il mantenimento sia obbligatorio prima della Al-Mughnī, 11/348. Badā’i’ As-Sanā’I’, 4/18; Fathul Qadīr, 3/324; Mughnī Al-Muhtāj, 3/435 e Kash-shāf AlQinā’, 5/473. 84 85 39
  • 41. consumazione del matrimonio. Queste condizioni sono: la moglie o il suo tutore devono chiedere al marito di consumare il matrimonio con lei; lei dovrebbe essere in grado di avere rapporti sessuali, il marito dovrebbe essere pubere e, né il marito né la moglie devono essere vicini alla morte al momento di chiedere al marito di consumare il matrimonio. Nondimeno, se il marito ha già consumato il matrimonio, essi stabiliscono alcune altre condizioni, vale a dire, il marito deve avere risorse sufficienti e la moglie non dovrebbe causare a suo marito di perdere il diritto di avere un rapporto sessuale con lei senza avere una giustificazione legale. Se lo fa disobbedendogli, lei non ha diritto ad alcun tipo di mantenimento.86 2. La moglie deve essere abbastanza matura e fisicamente in forma per avere rapporti sessuali. Se è così giovane da non sopportare un rapporto sessuale, allora non ha diritto ad alcun tipo di mantenimento perché esso diventa obbligatorio sulla base del consentire al marito di avere rapporti sessuali con la moglie. Non è accettabile obbligare il marito a spendere per la moglie se il rapporto sessuale con lei non è possibile.87 3. Il contratto di matrimonio deve essere valido. Se non è valido, il marito non può essere obbligato a spendere per Jawāhir Al-Iklīl, 1/402; Ash-Sharh As-Saghīr, 1/480 e Ad-Dusūqī, Ash-Sharh Al-Kabīr, 2/508. 87 Ibid. Vedere anche Al-Mirdāwī, Al-Insāf , 9/393. 86 40
  • 42. la moglie. Piuttosto, il contratto deve essere rescisso. In questo caso, la moglie non può essere considerata conforme al diritto del marito, perché permettergli di avere rapporti sessuali con lei nel quadro di un contratto invalido è inammissibile. Quindi, nessun mantenimento è obbligatorio da parte del marito. L’autore di Ad-Durr alMukhtār spiega, “Il mantenimento della moglie diventa obbligatorio solo nell’ambito di un contratto di matrimonio valido. Se si viene a sapere che il contratto di matrimonio non è valido, il marito può reclamare le somme che ha speso nel mantenere la moglie.”88 4. Il diritto del marito ad avere rapporti sessuali con la moglie in qualsiasi momento lo desideri dovrebbe essere garantito, a meno che non ci sia una ragione legale che impedisca alla moglie di avere rapporti sessuali con lui. Se la moglie si rifiuta di concedergli tale diritto disobbedendogli o essendo refrattaria quando lui la chiama a letto, allora lei non ha diritto ad alcun mantenimento, salvo che il non avere rapporti sessuali sia dovuto al marito stesso, nel qual caso lei ha assolutamente diritto al mantenimento. Questo è un punto di accordo tra i sapienti. Tuttavia, i Mālikiti sostengono che il mantenimento è obbligatorio da parte del marito se la 88 Ad-Durr Al-Mukhtār, 2/644 e Al-Muhadhab, 4/599. 41
  • 43. moglie non è responsabile della perdita del diritto del marito di avere rapporti sessuali con lei.89 Quarto tema: L’ammontare del mantenimento che il marito deve fornire Com’è già stato detto, i giuristi sono d’accordo sul fatto che il mantenimento della moglie è obbligatorio da parte del marito. Il mantenimento comprende cibo, vestiario e alloggio, come il Qur’ān afferma chiaramente: ِ ‫وعلى ٱلم ۡولودِ له ۥ ر ۡزقهنَّ وكِسوتہنَّ بٱلم ۡعروف‬ َ ِۡ َ ۡ َ َ ۡ ََ َ ِ َ “Il padre del bambino (cioè il marito) ha il dovere di dare loro sussistenza e di vestirle in base alla consuetudine.”90 ۡ ۡ ََ َّ‫أَسكِنوهنَّ مِن ح ۡيث سكنتم من وجدِكمۡ و ََّ تضآٰروهنَّ لِتضيقوا عل ۡيہن‬ ِّ َ ُّ َ َ ِّ َ ۡ ِ ََ “Fatele abitare dove voi stessi abitate, secondo i vostri mezzi. Non tormentatele mettendole in ristrettezze.”91 Ibid. Sūrat Al-Baqarah, 233. 91 Sūrat Aţ-Ţalāq, 6. 89 90 42
  • 44. Essi sono anche d’accordo che l’ammontare del mantenimento previsto per il vestiario e l’alloggio non può essere specificato; che il marito è obbligato a fornire alle sue mogli vestiario a sufficienza e un alloggio adeguato, ma tenendo sempre in considerazione le condizioni di ricchezza e povertà.92 Tuttavia, essi hanno differito riguardo all’ammontare del mantenimento riguardante il cibo. Due punti di vista sono espressi in proposito: 1. Il mantenimento è stimato da ciò che è sufficiente per la moglie. Pertanto, l’ammontare del mantenimento varia secondo la condizione della moglie che ha diritto a tale mantenimento. Questa è l’opinione espressa dalla maggioranza dei sapienti dei Mālikiti, degli Hanafiti e degli Hanbaliti.93 2. Il mantenimento è chiaramente specificato; è due amdād (manciate di cibo) al giorno se il marito è abbastanza ricco, un mudd se è povero e un mudd e mezzo se il marito è di media ricchezza. Secondo i giuristi, un povero è colui che ha il diritto alla zakāt o uno che non guadagna abbastanza. Per quanto riguarda il tipo di cibo soggetto alla quantità di cui sopra, è l’alimento comune del paese in cui vivono le coppie, come grano, orzo, datteri o simili. Tuttavia, se l’alimento comunemente consumato Bidayāt Al-Mujtahid, 2/41; Fathul Qadīr, 4/195-195; Iqd Al-Jawāhir Ath-Thaminah di Ibn Shās, 2/298, Hashiyat Ad-Dusūqī, 2/209, Al-Bahūtī, Sharh Al-Muntahā, 3/244. 93 Mughnī Al-Muhtāj, 2/426-427 e 3/432 e Al-Mughnī, 11/349. 92 43
  • 45. nel paese è diverso da una regione all’altra, il tipo di cibo adatto al marito è quello che dovrebbe essere preso in considerazione. Questo è il giudizio espresso dagli Shāfi’iti.94 Prove I. Le prove supportanti le opinioni della maggioranza dei sapienti; 1. Allāh dice, ۡ ََ َ ِ ‫وعلى ٱلم ۡولود له ۥ ر ۡزقهنَّ وكِسوتہنَّ بٱلم ۡعروف‬ َ ِۡ َ ۡ َ ِ َ ِ َ “Il padre del bambino (cioè il marito) ha il dovere di dare loro sussistenza e vestirle in base alla consuetudine.”95 Argomentazione: Allāh ha reso obbligatorio il mantenimento delle mogli, ma non l’ha specificato. Per quanto riguarda il mantenimento, Egli usa la parola “sussistenza” (rizq) che, in base alle norme pubbliche, copre i sufficienti mezzi di vita, come i guadagni di ogni commerciante. Al-Mughnī, 11/349; Badā’i’ As-Sanā’i’, 4/23, Ash-Sharh Al-Kabīr bi Hashiyat Ad-Dusūqī, 2/509; Kash-āf Al-Kinā’, 5/460. 95 Sūrat Al-Baqarah, 233. 94 44
  • 46. 2. Dalla Sunnah, i sostenitori di quest’opinione citano l’hadīth di Hind, moglie di Abū Sufyan, così: “Hind bint Utbah andò dal Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) e disse, “Abū Sufyan è un avaro, quindi è peccato per me nutrire i nostri figli dalla sua proprietà?” L’Apostolo di Allāh disse: “No, tranne se prendi per le vostre necessità ciò che è giusto e ragionevole.” Argomentazione: La dichiarazione del Profeta “ciò che è giusto e ragionevole”96 è la chiara prova che il mantenimento deve essere sufficiente. Pertanto, la moglie ha il diritto di prendere ciò che è sufficiente per lei senza specificare alcun ammontare. 3. Ancora dalla Sunnah, essi citano la dichiarazione del Profeta: “Vi occuperete della loro sussistenza e del vestiario su condizioni eque.”97 Argomentazione: Qui il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) stima il mantenimento della moglie con ciò che è equo. Ciò che è equo è ciò che è sufficiente, perché qualsiasi cosa è minore di ciò che è sufficiente non è equa. Perciò, è obbligatorio per il marito mantenere le sue mogli con sufficienti mezzi economici.98 Riportato da Al-Bukhārī, n. 5364, 3/427 e Muslim, n. 7/1714, 3/1338. Riportato da Muslim, n. 147, 2/886. 98 Abdul Karīm Zaidan, Elaborazione delle Sentenze riguardanti le Donne, 7/194. 96 97 45
  • 47. 4. Attraverso il ragionamento, i sostenitori di quest’opinione sostengono che la ragione del rendere il mantenimento della moglie obbligatorio per il marito è che lei si relega per lui; lei non può guadagnarsi da vivere giacché è obbligata a soddisfare i diritti di suo marito. Pertanto, lei dovrebbe essere dotata di sufficienti mezzi di vita.99 5. Essi sostengono anche che tracciare un’analogia tra un determinato ammontare delle espiazioni e quello del mantenimento della moglie non è valido per il semplice motivo che le espiazioni non sono spese obbligatorie ma puri atti di culto come la carità e la zakāt. Inoltre, l’ammontare delle espiazioni è specificato in analogia con la zakāt, mentre il mantenimento della moglie non è un atto di carità. Pertanto, la sufficienza è la sentenza che determina l’ammontare del mantenimento come nel caso del mantenimento dei familiari.100 II. Le prove supportanti l’opinione degli Shāfi’iti; Essi citano prove dal Qur’ān e altre basate sul ragionamento come segue: 1. Dal Qur’ān citano il versetto: 99 Badā’i’ As-Sanā’i’, 4/23. Al-Mufassal, 7/193. 100 46
  • 48. َّ ۡ َ َ َ َّ ِ ۡ َ ‫لِينِۡق ذو سعة من سعتهِۦ ومن قدِر عل ۡيه ر ۡزقه ۥ ف ۡلينِۡق ممآٰ ءاتٮه ٱّلل ََّ يكلِّف ٱّلل‬ ۚ َّ َ َ ۖ ِ َ َ ِّ َ َ ِ ِ ََ َ ۡ ۡ َ ‫ن ۡۡسا إِ ََّّ مآٰ ءاتٮها سيجعل ٱّلل ب ۡعدَ عسر يسرا‬ َ َّ َ ََۡ َۚ َ َ َ “L’agiato spenda della sua agiatezza, colui che ha scarse risorse spenda di quello che Allāh gli ha concesso. Allāh non impone a nessuno se non in misura di ciò che Egli ha concesso.”101 Argomentazione: Allāh fa una distinzione riguardo il mantenimento della moglie tra il marito ricco e quello povero, ma non dichiara nessun importo specifico del mantenimento. Pertanto, l’ammontare del mantenimento deve essere specificato dal ragionamento discrezionale. Essi traggono un’analogia tra il mantenimento della moglie e l’espiazione per il danno causato durante il tempo del pellegrinaggio: due amdād per la persona benestante e un mudd per la persona povera, così come tra essa e l’espiazione per il pronunciamento del dhihār (un marito che dice a sua moglie che lei è come la madre; cioè, che gli è proibito coricarsi con lei). Considerano anche il mantenimento della moglie simile all’espiazione che richiede il pagamento di una somma per il povero tale da mitigare la sua fame.102 101 102 Sūrat Aţ-Ţalāq, 7. Mughnī Al-Muhtāj, 3/426 e Abū Ishāq Ash-Shirāzī, Al-Muhadhab , 2/160. 47
  • 49. 2. Essi hanno anche ponderato che il mantenimento è il diritto della moglie come compensazione del suo relegarsi per il marito, secondo i Mālikiti, e nella compensazione del marito che ha la proprietà della moglie, secondo i Shāfi’iti. Pertanto, l’ammontare del mantenimento deve essere stimato come nel caso del prezzo di vendita e della dote nel matrimonio. E’ anche comparato con la quantità di cibo offerto per i poveri in caso di espiazione.103 3. Essi inoltre sostengono che, se l’ammontare del mantenimento non è specificato, potrebbero sorgere conflitti tra marito e moglie, perché l’ammontare che soddisfa il livello di sufficienza non può essere determinato.104 L’opinione prevalente Uno sguardo più da vicino alle prove fornite dai due partiti rivelerà che l’opinione della maggioranza dei sapienti è quella prevalente, perché la loro evidenza è più convincente rispetto a quella fornita dagli Shāfi’iti, per i seguenti motivi: 1. L’hadīth relativo a Hind è esplicito riguardo al tema della differenza, perché considera l’ammontare della 103 104 Al-Māwardī, Al-Hāwī Al-Kabīr , 11/423. Mughnī Al-Muhtāj, 3/426 e Badā’i’ As-Sanā’i’, 4/23. 48
  • 50. sufficienza obbligatorio, senza specificare tale ammontare. Inoltre, non vi è alcuna necessità dell’analogia fintanto che la prova testuale è presente. 2. L’argomentazione che gli Shāfi’iti offrono, e cioè che il versetto che essi citano sarebbe una prova del fatto che l’ammontare del mantenimento dovrebbe essere specificato, non è accettabile poiché ciò istruisce il marito ricco a spendere più che può senza specificare l’ammontare del mantenimento in peso o misura. Limitare la generalità di un testo senza una chiara prova non è applicabile, e l’analogia che gli Shāfi’iti tracciano non può limitare la generalità del testo. Al-Kāsānī afferma, “Il versetto stabilisce la prova contro di loro perché istruisce il marito ricco a spendere più che può senza specificare un certo peso o misura. Qualsiasi specificazione dell’ammontare è un tipo di limitazione della generalità del testo che non può essere applicata senza che vi sia ampia prova per la stessa.”105 3. L’argomentazione degli Shāfi’iti secondo cui il mantenimento della moglie è reso obbligatorio dal fatto che il marito ha relegato la moglie per il proprio interesse o perché la possiede non è accettabile. Va detto che il mantenimento è obbligatorio come un indennizzo per il relegare sua moglie per l’interesse del marito, ma non è 105 Badā’i’ As-Sanā’i’, 4/23. 49
  • 51. obbligatorio come compensazione per il “possesso” della moglie sotto il contratto di matrimonio. Non vi è alcun effetto di proprietà in questo caso, perché è già stato fatto una volta quando il marito ha pagato la dote; quindi, non c’è spazio per una compensazione aggiuntiva. Nulla che è stato dato una volta, può essere compensato due volte. Il mantenimento della moglie è obbligatorio perché lei è relegata per l’interesse del marito, che le impedisce di guadagnarsi da vivere. Pertanto, esso è obbligatorio tanto quanto è sufficiente per la moglie.106 4. L’argomentazione degli Shāfi’iti secondo cui, se è specificato l’ammontare del mantenimento possono sorgere conflitti tra marito e moglie non è accettabile perché l’ammontare non è sconosciuto; anzi è noto, vale a dire ciò che è sufficiente per la moglie. Nessun conflitto può sorgere se la sufficienza è soddisfatta. 5. Alcuni degli Shāfi’iti danno atto che l’opinione della maggioranza dei sapienti è quella prevalente. Commentando l’hadīth di Hind, Imām An-Nawawī afferma, “Questo hadīth confuta l’opinione espressa dai nostri compagni, gli Shāfi’iti, che specificano l’ammontare del mantenimento in amdād. Ad-Adhru’ī disse, “Non conosco nessuna opinione del nostro Imām (Muhammad bin Idrīs Ash-Shāfi’ī, che Allāh sia soddisfatto di lui) che 106 Ibid. 50
  • 52. specifichi il mantenimento della moglie in amdād. Se non mi fosse stato richiesto di essere garbato con i nostri compagni, avrei detto che la corretta opinione sul mantenimento della moglie è quella più bilanciata nelle orme dei nostri Predecessori.”107 Quinto tema: Uguaglianza tra mogli nel mantenimento I giuristi sono generalmente d’accordo che l’uguaglianza tra mogli in materia di amore e appetito carnale non è obbligatoria, come riportato da Abū Dāwūd sull’autorità di Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di lei) che disse: “Il Profeta (che la pace e le benedizioni di Allāh siano su di lui) distribuiva equamente il suo tempo tra di noi. Egli era solito dire, “O mio Signore! Questa è la mia divisione com’è nella mia capacità; così non biasimarmi per ciò che è aldilà della mia capacità.”108 Questi desideri e sentimenti sono di là del controllo del marito, e di conseguenza, egli non è tenuto a mantenere la giustizia fra le sue donne per quanto riguarda l’amore e l’appetito carnale o i desideri del suo cuore. Questo è ciò che s’intende con l’affermazione coranica: 107 108 An-Nawawī, Sharh Sahīh Muslim, 6/249 e Mughnī Al-Muhtāj, 3/426. Già verificato. 51
  • 53. ۡ َ َ َ َ ِ َ ِّ َ ۡ‫ولن تستطِ يعوا أَن ت ۡعدِلوا ب ۡينَ ٱلنسآٰء ول ۡو حرصتم‬ َ ٰٓ َ ۡ َ َ َ “Non potrete mai essere equi con le vostre mogli anche se lo desiderate.”109 Inoltre, non vi è alcuna differenza tra i giuristi riguardo all’obbligo del marito di trattare le mogli in modo uguale nel dividere il suo tempo tra di loro. Tuttavia, essi differiscono riguardo al mantenimento: cibo, vestiario, alloggio e simili. Anche se sono d’accordo riguardo alla sentenza della sufficienza nel mantenimento, differiscono sul fatto che il marito debba trattarle allo stesso modo riguardo al mantenimento, o che sia obbligatorio da parte sua spendere per ciascuna di esse l’ammontare che è sufficiente per lei senza dare alcuna considerazione all’eguaglianza.110 I sapienti differiscono a questo proposito, come segue: 1. Il marito è obbligato a trattare le sue mogli allo stesso modo per quanto riguarda il mantenimento. Questa è una delle due opinioni espresse dagli Hanafiti, e un’opinione che è supportata da Shaykhul Islām Ibn Taymiyah che scrive, “L’uguaglianza in materia di mantenimento e vestiario era la pratica del Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui), perché egli trattava le sue mogli allo stesso Sūrat An-Nisā’, 129. Al-Qurtubī, Al-Jāmi’ li Ahkām Al-Qur’ān, 5/261; Al-Mughnī, 10/235 e Sa’dī Abū Habīb, Enciclopedia del Consenso nella Giurisprudenza Islamica, 2/885. 109 110 52
  • 54. modo riguardo al mantenimento, così come le trattava allo stesso modo riguardo alla divisione del suo tempo tra di loro, anche se i sapienti sono in disaccordo sul fatto che fosse un obbligo o un atto lecito osservare l’equità nel dividere il suo tempo e se era un obbligo o un atto lecito farlo riguardo al mantenimento tra le sue mogli. L’opinione che si tratta di un obbligo piuttosto che di un atto lecito è più convincente a causa delle prove che la supportano nel Qur’ān e nella Sunnah.111 Al-Kāsānī scrive, “Egli (cioè il marito) deve osservare l’equità tra le sue mogli riguardo ai loro diritti nel suo tempo, e riguardo al mantenimento e al vestiario. Se egli ha due donne libere o schiave, deve trattarle in modo uguale riguardo al cibo, al vestiario, all’alloggio e alla divisione del tempo.”112 2. E’ un obbligo da parte del marito fornire a ogni moglie il mantenimento sufficiente, ma egli non è tenuto a trattarle allo stesso modo per quanto riguarda il mantenimento, anche se è meglio farlo. Questa è l’opinione espressa dagli Hanafiti contemporanei e rappresenta l’opinione consolidata dei Mālikiti, degli Shāfi’iti e degli Hanbaliti. In Radd Al-Muhtār leggiamo, “L’opinione data nelle fatāwā, secondo cui le condizioni delle mogli dovrebbero 111 112 Ibn Taymiyah, Majmū’ Al-Fatāwā, 32/270. Badā’i’ As-Sanā’i’, 2/332. 53
  • 55. essere prese in considerazione (essendo una povera e l’altra ricca), non è corretta, perché non è necessario trattarle allo stesso modo riguardo al mantenimento.”113 In Hāshiyat Ad-Dusūqī inoltre leggiamo, “Ibn ‘Arafah e Ibn Rushd dissero, “Mālik e i suoi compagni sostengono che se il marito fornisce ad ogni moglie il mantenimento adatto alla sua posizione, non vi è alcun problema per lui nel dare a una di loro un importo supplementare in aggiunta alla sua quota, fintanto che egli fornisce a ciascuna di esse la loro quota in pieno…”114 Ibn Hajar afferma, “Non c’è alcun peccato superfluo sul marito se egli sceglie alcune delle sue mogli per i regali fintanto che egli soddisfa le loro esigenze e dà a ciascuna di esse il suo dovuto per intero.”115 Ibn Qudāmah scrive, “Egli (cioè il marito) non è obbligato a trattare le sue mogli allo stesso modo riguardo al mantenimento e al vestiario fintanto che soddisfa in pieno le esigenze di ciascuna di esse. Ahmad commenta il caso di un marito che ha due mogli e che può preferire l’una rispetto all’altro per il mantenimento, in cose che sono eccedenti al fabbisogno e all’alloggio fintanto che provvede all’altra con sufficienti mezzi di vita. Egli può anche fornire a una di esse vestiti Radd Al-Muhtār, 2/398. Hāshiyat Ad-Dusūqī, 2/339. 115 Fath Al-Bārī, 9/224. 113 114 54
  • 56. migliori fintanto che provvede all’altra con vestiario sufficiente.”116 Prove I. Le prove supportanti la prima opinione secondo cui è obbligatorio da parte del marito trattare le sue mogli allo stesso modo; 1. I sostenitori di quest’opinione affermano che l’uguaglianza assoluta è obbligatoria da parte del marito. Citano le prove che ingiungono la completa uguaglianza e che proibiscono l’inclinazione e l’ingiustizia, com’è già stato detto sopra.117 Queste prove non fanno alcuna eccezione per qualsiasi grado d’inclinazione, e quindi l’uguaglianza assoluta è obbligatoria. Commentando l’hadīth, “Chi ha due mogli e inclina (cioè favorisce) verso una di loro (sull’altra), arriverà nel Giorno della Resurrezione con metà del suo corpo inclinato”118, As-San’ānī scrive “Tutte le mogli devono essere trattate allo stesso modo e che ogni inclinazione sia proibita, perché Allāh dice: Al-Mughnī, 10/242. Già discusso. 118 Riportato da Abū Dāwūd nel suo Sunan, Libro del Matrimonio, n. 2133; At-Tirmidhī nel suo Sunan, Libro del Matrimonio, n. 1141; An-Nasā’ī nel suo Sunan, n. 3942; Shaykh AlAlbānī catalogò questo hadīth come autentico (sahīh) in Sahīh Al-Jāmi’, n. 6515 e As-Silsilah As-Sahīhah, n. 2077. 116 117 55
  • 57. َ ََ ‫فَ تمِيلوا ڪل َّ ٱلم ۡيل‬ ِ َ ۡ “Non seguite però la vostra inclinazione…”119, che significa favorire una sull’altra per il mantenimento e il tempo, ma non nell’amore.”120 Ash-Shawkānī spiega che la frase “inclina verso una di loro”, indica che è proibito favorire una moglie sull’altra nelle questioni che sono sotto il suo controllo, come il tempo, il cibo e il vestiario.121 2. Essi citano il versetto: ۡ ۡ َ ۖ َ َ َ َ َ َ َ ِ َ ِّ َ َ ‫فٱنكِحوا ما طاب لكم منَ ٱلنسآٰء م ۡثنى وثلَـث وربـع فإِن خِۡتمۡ أَ ََّّ ت ۡعدِلوا فوٲحِدَ ً أَ ۡو‬ ََ ِّ َ َ َ َ ٰٓ َ َ َ َ َ ‫ما ملكت أَ ۡيمـنكمۡ ۚ ذٲلَِ أ ۡدنى أَ ََّّ تعولوا‬ َ ۡ َََ َ “…sposate allora due o tre o quattro tra le donne che vi piacciono; ma se temete di essere ingiusti, allora sia una sola o le ancelle che le vostre destre possiedono, ciò è più atto ad evitare di essere ingiusti.”122 Argomentazione: Al-Kāsānī commenta, “La sentenza originaria nel versetto è “se temete di essere ingiusti, Sūrat An-Nisā’, 129. Subul Assalām, 3/340. 121 Ibid, 6/216. 122 Sūrat An-Nisā’, 3. 119 120 56
  • 58. allora sia una sola”, che segue la dichiarazione, “sposate allora due o tre o quattro tra le donne che vi piacciono.” Questo significa che, se temete di essere ingiusti nel dividere il vostro tempo e nel mantenimento tra le vostre mogli, dovete sposare una sola moglie. Qui temere si riferisce a ciò che è obbligatorio, il che significa che la giustizia riguardo al tempo e al mantenimento è un obbligo, come indicato nell’ultima parte del versetto: ٰٓ َ َ َ َ َ ‫ذٲلَِ أ ۡدنى أَ ََّّ تعولوا‬ “…ciò è più atto a evitare di essere ingiusti.” L’ingiustizia è proibita, e quindi la giustizia è un obbligo per via della necessità.”123 3. Essi incoraggiano i Musulmani a seguire l’esempio del Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) che trattò sempre le sue mogli in modo equo e paritario nel mantenimento, così come le trattò allo stesso modo per quanto riguarda la divisione del suo tempo tra di loro.124 II. Le prove supportanti la seconda opinione secondo cui non è necessario trattare le mogli allo stesso modo; 1. Essi citano l’hadīth narrato da Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di lei): “La gente era solita fare regali al Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui), nel giorno 123 124 Badā’i’ As-Sanā’i’, 2/332. Ibn Taymiyah, Majmū’ Al-Fatāwā, 30/270. 57
  • 59. che egli era con Ā’ishah, cercando di compiacere il Profeta (che la pace e le benedizioni di Allāh siano su di lui.”125 2. Essi citano anche l’hadīth narrato da Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di lei): “Le mogli dell’Apostolo di Allāh erano in due gruppi. Un gruppo composto da Ā’ishah, Hafsah, Safiyyah e Sawdah, e l’altro gruppo era costituito da Umm Salamah e le altre mogli dell’Apostolo di Allāh. I Musulmani sapevano che l’Apostolo di Allāh amava Ā’ishah, quindi se qualcuno di essi aveva un dono e desiderava darlo all’Apostolo di Allāh, avrebbe rimandato fin quando l’Apostolo di Allāh andava nella casa di Ā’ishah e quindi gli avrebbe inviato il suo dono nella casa di lei. Il gruppo di Umm Salamah discusse insieme la questione e decise che Umm Salamah avrebbe chiesto all’Apostolo di Allāh di dire alla gente d’inviargli i loro doni in casa di qualunque moglie egli stesse. Umm Salamah parlò all’Apostolo di Allāh di quello che esse avevano detto, ma lui non rispose. Poi (quelle mogli) chiesero a Umm Salamah a questo proposito, e lei disse: “Non mi ha detto niente.” Esse le chiesero di parlare nuovamente con lui. Lei parlò ancora con lui quando lo incontrò nel suo giorno, ma egli non le diede alcuna risposta. Quando la interrogarono, lei rispose che egli non le aveva dato alcuna risposta. Allora esse le dissero, “Parlagli finché non ti darà 125 Riportato da Muslim, n. 2441 e Al-Bukhārī, n. 2580. 58
  • 60. una risposta.” Quando fu il suo turno, lei parlò di nuovo con lui. Egli allora le disse, “Non feritemi riguardo Ā’ishah, poiché le ispirazioni divine non vengono a me su nessuno dei letti tranne che in quello di Ā’ishah.” Al che Umm Salamah disse, “Mi pento ad Allāh per averti ferito.”126 Argomentazione: Ibn Hajar commenta che l’hadīth di cui sopra è la prova evidente che il Profeta (che Allāh gli conceda la pace e le benedizioni) preferiva Ā’ishah alle altre sue mogli, e che non vi è nulla di male nel favorire una moglie sull’altra con alcuni doni, e che l’uguaglianza riguardo al tempo e al mantenimento, tra le altre cose, è tutto ciò che il marito è tenuto a soddisfare.” 3. Essi considerano che, osservare la parità tra le mogli riguardo al mantenimento, il vestiario e le cose che sono oltre il necessario, causerà certamente una gran quantità di difficoltà al marito. Pertanto, non è obbligatorio da parte del marito trattarle allo stesso modo in queste faccende tanto quanto è obbligatorio osservare equità nel dividere il suo tempo tra le sue mogli.127 126 127 Riportato da Al-Bukhārī, Libro dei Doni, n. 2581, 2/231. Al-Mughnī, 11/242. 59
  • 61. L’opinione prevalente Viste le prove sopra citate da entrambe le parti, l’opinione prevalente, e Allāh ne sa di più, è quella secondo cui la parità tra mogli nel mantenimento è obbligatoria per le seguenti ragioni: 1. Coloro che sostengono che le mogli devono essere trattate allo stesso modo riguardo al mantenimento forniscono prove più convincenti, soprattutto le prove generali che esortano alla giustizia e che mettono in guardia contro l’ingiustizia e l’inclinazione. Nessun altro testo limita la generalità di queste prove, tranne quello riguardante il desiderio del cuore e il relativo godimento sessuale e l’amore, che sono normalmente al di là del proprio controllo anche se uno è tenuto a fare quanto in suo potere per realizzare l’uguaglianza in tali questioni. Ibn Taymiyah scrive in questo contesto, “Considerare tale questione obbligatoria fornisce un’argomentazione più convincente ed è molto più vicina alle disposizioni contenute nel Qur’ān e nella Sunnah.”128 2. Le prove fornite dai sapienti secondo cui l’uguaglianza non è obbligatoria non sono esplicite in merito al tema della differenza. Dato che essi affrontano il tema della differenza, possono essere argomenti; 128 Majmū’ Al-Fatāwā, 30/270. 60 confutate dai seguenti
  • 62. a. L’hadīth narrato da Ā’ishah: “La gente avrebbe ritardato nel dare i doni al Profeta finché egli non andava a casa di Ā’ishah e quindi avrebbero mandato i loro doni al Profeta nella sua casa” è stato contestato da Ibn Al-Munīr. In Fathul Bārī leggiamo, “Ibn al-Munīr commenta questo hadīth dicendo che non era il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) a fare questo, ma piuttosto erano le persone che gli inviavano doni che lo facevano, e quindi che era la loro scelta, e il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) non chiedeva loro di farlo perché non è buona educazione chiedere alla gente di farlo poiché è un modo di domandare alla gente di inviargli qualcosa. Inoltre, chi inviava doni per il bene di Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di lei) intendeva che i suddetti doni fossero di proprietà della sola Ā’ishah, ma sembra che il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) inviò alcuni di questi doni alle sue altre mogli. Sembra che una tale concorrenza tra le sue mogli accadde perché i doni erano stati inviati ad esse dalla casa di Ā’ishah.”129 b. La tesi secondo cui la giustizia riguardo al mantenimento provoca difficoltà che possono portare a problemi e che quindi non è obbligatoria, può essere confutata come segue; 129 Ibn Hajar, Fathul Bārī, 5/246. Vedere anche Al-Ainī, Umdat Al-Qārī, 11/40. 61
  • 63. 1. Se un marito cerca di osservare l’equità tra le sue mogli, allora egli non sarà la causa di alcun danno se spende più di quello che può. Allāh dice: َ َ ۡ َ َ َّ َّ َ ۡ‫فٱتقوا ٱّلل ما ٱستط ۡعتم‬ “Temete Allāh per quello che potete.”130 Egli inoltre dice: َ َّ َ َۚ َ ۡ ‫ََّ يكلِّف ٱّلل ن ۡۡسا إِ ََّّ وسعها‬ “Allāh non impone a nessun’anima al di là delle sue capacità.”131 Questo è l’esatto significato dell’hadīth narrato da Ā’ishah (che Allāh sia soddisfatto di lei): “Il Profeta (pace e benedizioni di Allāh su di lui) era giusto nel dividere il suo tempo tra le sue mogli, ma era solito dire: “O mio Signore! Questa è la mia divisione com’è nella mia capacità; così non biasimarmi per ciò che è aldilà della mia capacità.”132 L’uguaglianza tra le mogli nel mantenimento e nell’alloggio è qualcosa che un marito può controllare tanto quanto controlla la divisione del suo tempo tra le sue Sūrat At-Taghābun, 16. Sūrat Al-Baqarah, 2:286 132 Già verificato. 130 131 62
  • 64. mogli. Pertanto, è alla portata del marito osservare l’equità tra le sue mogli in materia di mantenimento. 2. Causare al marito difficoltà nel trattare le sue mogli equamente per quanto riguarda il mantenimento, non fa decadere il diritto delle sue mogli alla giustizia. Pertanto, il modo per uscire da queste difficoltà è realizzare la giustizia e chiedere al titolare del diritto di liberarlo riguardo a qualsiasi mancanza da parte sua. Perciò, il marito non ha la scelta di far decadere il diritto delle sue mogli senza chiedere loro di liberarlo dal soddisfare questo diritto. Conclusioni Le conclusioni più importanti che si possono trarre da questo studio possono essere riassunte nei seguenti punti: 1. La poligamia è lecita secondo il Sacro Qur’ān, in base alle condizioni specifiche che l’uomo disposto ad avere più di una moglie deve soddisfare. 2. I sapienti Musulmani hanno ampiamente discusso il tema della poligamia. Essi hanno parlato di diversi punti che supportano il principio della poligamia tra cui i seguenti: 63
  • 65. • La poligamia accresce la castità del marito e delle donne che lui prende come mogli. • E’ una pratica che segue l’esempio del Profeta (pace e benedizioni su di lui), se sono soddisfatte le condizioni di uguaglianza e di capacità economica. • La poligamia aumenta il numero della progenie, il che è raccomandato dall’Islām. • Il numero degli uomini è di natura inferiore a quello delle femmine in generale. Gli uomini sono più soggetti alla morte per diversi motivi. Pertanto, limitare il matrimonio a una moglie aumenterà il numero delle donne che restano nubili. • Infertilità o altri difetti sessuali che le donne possono avere impediscono matrimoni piacevoli. Perciò, il marito può tenere la moglie che ha tali disturbi e sposarne un’altra donna per godersi la sua vita matrimoniale. • Alcuni uomini hanno una forte carica sessuale tale che una donna non è sufficiente a soddisfare i loro bisogni sessuali e quindi, necessitano di più di una moglie per proteggersi dalla deviazione. • I matrimoni multipli aumentano le relazioni tra le diverse famiglie. 64
  • 66. • La poligamia può essere una ragione del prendersi cura di un orfano che ha bisogno di cura e di sostegno. 3. Limitare la poligamia a quattro mogli è una manifestazione della benedizione e della misericordia di Allāh. Ricorrendo alla poligamia, il matrimonio è destinato a soddisfare i propri bisogni sessuali che rimangono insoddisfatti. Una donna può tenersi lontana dai rapporti sessuali per tre mesi, e allora quattro mogli è il numero ideale. 4. La poligamia è basata sulla condizione del marito e sul suo bisogno di più di una moglie e la sua capacità di soddisfare i diritti delle sue mogli. In origine, la poligamia è lecita se l’uguaglianza in tutte le questioni sessuali ed economiche è garantita. 5. L’uguaglianza è controllata dal livello di parità di trattamento possibile delle mogli correlata a vestiario, cibo, alloggio e rapporto sessuale. Pertanto, l’amore e gli altri sentimenti non sono richiesti per considerare l’uguaglianza tra le mogli. 6. Tutti i giuristi sono d’accordo che la parità tra le mogli è obbligatoria in base alle risorse del marito. 7. Tutti i giuristi sono d’accordo che il marito deve mantenere tutte le sue mogli. 65
  • 67. 8. Il fondamento per il sostegno della moglie da parte di suo marito è il contratto di matrimonio valido tra loro. 9. L’opinione prevalente riguardo all’ammontare del mantenimento che il marito deve provvedere alle sue mogli è che il sostegno sufficiente dovrebbe essere fornito come generalmente accettabile. 10. L’opinione prevalente afferma che è obbligatorio per il marito dare alle sue mogli quote uguali in nulla eccedenti all’ammontare del mantenimento accettabile. 66 generalmente