3. Clostridium La maggior parte dei clostridi sono normalmente saprofiti e vivono negli strati superficiali suolo , e nei sedimenti, alcune specie vivono nell’intestino di alcuni animali, compreso l’uomo , nelle feci , in materiale impropriamente sterilizzato , negli alimenti soprattutto quelli dotati di un ambiente a basso potenziale redox ed alcune sono patogene. Per la loro coltivazione è necessario ricorrere quindi a terreni riducenti , ottenuti ad esempio aggiungendo al mezzo frammenti di tessuto di fegato o di cervello oppure eliminando l'ossigeno e sostituendolo eventualmente con altri gas inerti.
6. Clostridium tetani Il bacillo di Nicolayer ( Clostridium tetani ) è responsabile del tetano , a causa delle tossine che esso produce. Bastoncini con una spora tondeggiante ad una estremità che li fa assomigliare a bastoncini di tamburo . Mobile (flagelli) I bacilli vivono nell'intestino degli animali (equini, bovini, ecc.), talvolta anche in quello umano, senza che produca malesseri. Viene espulso con le feci nel terreno. Qui muore rapidamente, ma rimangono vive le sue spore . Quando le spore si introducono in un tessuto attraverso una ferita, trovano un ambiente favorevole e riproducono i bacilli.
8. Clostridium tetani Le spore hanno una resistenza notevole, se riscaldate a 80° resistono per 6 ore , se sottoposte ad ebollizione ( 100° ), vivono ancora per 3-4 minuti. Sono distrutte completamente solo da una ebollizione prolungata di almeno 15 minuti . Le spore possono vivere nel terreno umido per anni. Terra e pulviscolo atmosferico, specialmente in campagna, sono ricche di spore tetaniche.
11. Clostridium ALCUNE SPECIE ELABORANO POTENTI ESOTOSSINE Specie Malattia/tossina prodotta C. tetani TETANO; Tossina tetanica ( tetanospasmina ) C. botulinum BOTULISMO, grave intossicazione; Tossina botulinica C. perfringens GANGRENA GASSOSA, grave patologia che si sviluppa in seguito all'infezione di ferite con spore. I microrganismi producono gas in seguito ai processi di fermentazione ed elaborano numerose tossine ad azione necrotizzante (es. tossina alfa ) C. difficile SINDROME DIARROICA associata all'uso prolungato di antibiotici
17. Clostridium botulinum Esistono 6 TIPI di clostridio del botulino, distinti da 6 tipi di esotossine . Clostridium botulinum A , proteolitico, emolitico, si ritrova nei prodotti vegetali, diffuso negli USA Clostridium botulinum B , proteolitico, presente nei prodotti carnei, diffuso in Europa Clostridium botulinum C, non interessa la patologia Clostridium botulinum D, non interessa la patologia Clostridium botulinum E , non proteolitico cresce a 3°C anche a pH acido (4-8) e si trova nel pesce affumicato, merluzzo, aringhe, tonno conservato. Clostridium botulinum F, raro, osservato nei paté di fegato
18. La SPORA preferisce ambiente anaerobici dove si moltiplica con la formazione di composti solforati e acido butirrico . Sono molto resistenti al calore: 100°C 3-5 ore . Il germe e le spore si trovano anche nel suolo, nei vegetali e l'uomo viene intossicato dalla tossina ingerendo alimenti conservati, conserve alimentari vegetali. Utili spie sono l'odore di putrido, di burro rancido e la disgregazione dell'alimento con formazione di bolle gassose. Viene inibita dalla flora intestinale dove subisce il fenomeno dell’ "antagonismo batterico" ad opera soprattutto dei lattobacilli. Clostridium botulinum
19. Clostridium Composte da catene pesanti e leggere unite da legami disolfuro ; Le catene pesanti si legano alla placca motrice nervosa con internalizzazione, mentre la catena leggera blocca il rilascio mediato del calcio dell’acetilcolina.
23. Clostridium botulinum TERAPIA E’ legata all’immunizzazione passiva con antitossina equina e terapia di supporto. Gli antibiotici non hanno alcun effetto diretto sulla tossina botulinica. Tuttavia, le infezioni secondarie acquisite durante il botulismo richiedono un trattamento antibiotico. Gli aminoglucosidi e la clindamicina sono controindicati per il possibile potenziamento del blocco di placca neuromuscolare.
Il genere Clostridium fu riconosciuto da Prazmowski nel 1880. I microrganismi appartenenti al genere sono bacilli Gram-positivi (talora debolmente Gram-positivi), in gran parte mobili per flagelli peritrichi e raramente capsulati. Riducono il solfito con produzione di solfuri e producono spore termoresistenti e stabili nell’ambiente, generalmente a localizzazione terminale o subterminale. Il genere è molto eterogeneo riguardo all’ossigeno; si ritrovano, infatti, vicino a specie moderatamente aerotolleranti (Cl. aerotolerants, Cl. histolyticum, ecc.), specie anaerobie obbligate, (Cl. perfringens, Cl. haemolyticum, ecc.) che mancano del sistema dei citocromi e di catalasi, e producono ATP esclusivamente mediante reazioni di fosforilazione a livello del substrato. La temperatura è un parametro discriminante per i clostridi: ad esempio, alcuni ceppi di Cl. perfringens sono molto sensibili all’azione del calore, mentre altri lo sono meno.
Cresce in terreni comuni in condizioni di anaerobiosi e in agar sotto forma di colonie cotonose, evanescenti, indefinite.
Fermenta il glucosio e il maltosio, producendo idrogeno solforato dal caratteristico odore di uova marce, inoltre è proteolitico ossia liquefa le gelatine producendo odore putrido e in brodo comune determina un intorbidamento diffuso
Il Botulismo infantile è una particolare forma di botulismo causata non dall’assorbimento di tossina preformata, quanto dall’ingestione di spore ritrovate soprattutto nel miele. Le spore in esso contenute a differenza di quanto accade nell’adulto o in bambini al di sopra dell’anno di età, germinano a livello del colon, con conseguente produzione di tossina. Questo fenomeno sarebbe legato alla particolare composizione della flora microbica intestinale dei soggetti molto giovani. Inoltre la differente composizione della flora microbica intestinale in neonati allatati al seno, può influenzare la germinazione e la moltiplicazione delle spore ingerite. Nei bambini allattati naturalmente l'infezione evolve in maniera più benigna, grazie alla protezione offerta dagli anticorpi materni; nei bambini alimentati artificialmente l'andamento clinico assume più frequentemente un andamento grave e infausto. La costipazione appare essere il sintomo piu’ comune e può precedere di alcuni giornigli altri segni clinici. I casi dovuti a questa malattia vengono calcolati per difetto a causa delle difficoltà diagnostiche. Negli Stati Uniti gli stessi produttori di miele raccomandano di non somministrare miele ai minori di 12 mesi. In Germania l’associazione tedesca di produttori di alimenti per l’infanzia ha dichiarato la sua disponibilità a non impiegare miele come ingrediente dei suoi prodotti.