1. balance
Questo progetto nasce dalla riflessione su un fenomeno oggi crescente:
la presenza di venditore ambulanti sulle spiagge. I cosiddetti “vu cum-
prà” sono un caso ormai da non trascurale, tanto come fatto sociale,
quanto come lavoro marginale che manca di attrezzatura adatta a que-
sto faticoso “mestiere”.
Spostandoci su un ottica commerciale, una simile attività può davve-
ro dimostrarsi proficua se solo rafforzata della sua capacità di proposta
al pubblico e spogliata del suo forte attaccamento a figure quali quella
dell’ extracomunitario immigrato.
Pensando a una possibile legittimazione a mestiere, di quale attrezza-
tura, non arrangiata, un venditore ambulante avrebbe bisogno per pro-
porre al meglio la sua merce al pubblico? Una simile domanda pone
l’attenzione non solo sul fattore commerciale, ma quanto sulle circo-
stanze in cui si svolge al vendita stessa. Pensando alla modalità di trasporto, l’espediente di uno strumento che sfruttasse il principio di leva è stato
fondamentale. La scelta di un’asta su cui trasportare alle estremità la merce è stata vincente.
Sull’asta agiscono tre forze dirette verticalmente verso il basso: i pesi alle estremità e il peso dell’asse stessa.
Il sostegno del portatore ,inoltre, esercita una forza vincolare diretta verso l’alto: con la forza delle spal-
le, fornirà, automaticamente, una reazione opposta alla risultante dei pesi, realizzando una condizione di
equilibrio. Tale principio è valido solo nella condizione di bracci e forze applicate identiche.
Questo sistema è al contempo semplice ed efficace: l’equa divisione del peso e la posizione dell’asta sulle
Il lavoro del venditore ambulante focalizza l’attenzione sul luogo di vendita: i litorali.
spalle reca una minor fatica a parità di carico, distribuendo simmetricalmente lo sforzo sul corpo in un
Le condizioni di commercio sulla spiaggia portano a soffermarsi su alcuni particolari fattori:
nuovo equilibrio.
• il caldo;
• la lunga esposizione ai raggi solari e alla salsedine;
• i lunghi tempi di attività. Molti vu cumprà percorrono i nostri lidi per intere giornate;
• il trasporto di grandi carichi di merce, più o meno pesanti.
Tenendo conto di questi fattori, sorgono naturali alcune accortezze per la nuova proposta:
• previsione di un carico massimo di 20kg, dato dalle normative specifiche;
• distribuzione del peso di carico sul corpo, evitando di utilizzare un’unica parte del corpo e quindi ledere
quest’ultima. I lunghi tempi di attività possono dolere molto sulla persona, sottoposta a uno sforzo localiz-
zato;
• lo sviluppo di un porta-merce che attiri il pubblico, richiami l’attenzione e al contempo esponga i pro-
Per il materiale dell’asta, la mia scelta è stata il legno. Esclusi i metalli che, seppur leggeri, sono soggetti a
dotti al meglio.
ossidazione e aumento di temperatura per esposizione prolungata, molti sono stati i tipi di legno conside-
Queste considerazioni sono state gli obiettivi e i punti di partenza nel progettare uno strumento mirato a un
rati. Dopo diversi confronti, la mia scelta è caduta sul pioppo: è un legno chiaro e leggero, molto usato per
ampio e specificatamente pensato a tale utilizzo.
la costruzione di mobili, la cui leggerezza è quasi sorprendente.
L’asta in pioppo si presenta leggermente arcuata nel centro, per meglio adattarsi alla linea delle spalle del
portatore. Una sagomatura centrale, inoltre, rende più confortevole l’utilizzo. L’ asta permette una duplice
modalità di trasporto: parallela o perpendicolare alla linea delle spalle.
Per permettere l’aggancio delle apposite sacche, le estremità presentano una curvatura e un ispessimento
del legno, impedendo agli oggetti di cadere secondo l’andamento della curva.
Sapienza Università di Roma Studente: Eleonora Bompieri
Facoltà di Architettura Matricola: 1466759
C. d. L. Disegno Industriale Esercitazione 3
Atelir di Design 1 Titolo: Balance
A.A. 2011 - 2012 Tavola 1/3
Prof. Carlo MARTINO
2. balance
Tale strumento può considerarsi molto simile a molti oggetti d’arredamento proposti negli ultimi anni:
Questo progetto nasce dalla riflessione su un fenomeno oggi crescente: questa forma “a fisarmonica” è stata spesso riutilizzata per leggerissimi contenitori pensili, poco ingom-
branti, molto capienti e richiudibili su se stessi. I più celebri sono sicuramente i portatutto disegnati da
Fulcro del progetto è statavenditore ambulanti sulle spiagge. I cosiddetti “vu cum-
la presenza di la proposta di oggetti decontestualizzati dal Annie Huldèn e Sanna Dahlman per Ikea, “Fangst”.
La riproposta di questo oggetto si presenta non solo come una scelta accattivante, vista la sua forma inte-
loro contesto e riadattati a funzioni differenti dall’ originale. come fatto sociale,
prà” sono un caso ormai da non trascurale, tanto ressante, ma come una ragionata soluzione al trasporto di prodotti in scomparti ben definiti.
Questa ideaquanto come lavoro marginale che lo stravagante utilizzo di
non solo si basa sulla semplicità e manca di attrezzatura adatta a que-
sto faticoso “mestiere”.
cose già esistenti, ma rivaluta molti strumenti nelle loro capacità spes-
so nascoste.
La sfida è stata pensare un un ottica commerciale,funzione diattività può davve-
Spostandoci su oggetto efficiente nella una simile porta-
oggetti ed espositore, che al contemposolo rafforzata della tema d’inte- di proposta
ro dimostrarsi proficua se si ricollegasse a un sua capacità
resse adeguato al contesto di vendita. Traslasciato il tema dell’aestate, il
al pubblico e spogliata del suo forte attaccamento figure quali quella
concept ripropone i classici “coloriimmigrato. cui insistono gli stabi-
dell’ extracomunitario balneari”, su
limenti come elemento d’ identificazione, corredati aastrumenti di quale attrezza-
Pensando a una possibile legittimazione mestiere, per
sè molto vicini alnon arrangiata, un venditore ambulante avrebbe bisogno per pro-
tura, concetto di mare.
Sfruttando tale gioco di formesua merce al pubblico? Una simile domanda pone
porre al meglio la e colori, definire il contesto di attività
l’attenzione non solo sul fattore commerciale, ma quanto sulle circo-
dell’ oggetto è un processo chiaro e immediato.
stanze in cui si svolge al vendita stessa.
A seguito di questi confronti, le sacche del progetto si presentano con una forma originale e capiente. Que-
ste, in tessuto sintetico, sono leggere per il trasporto e poco ingombranti: importanti punti di forza per
l’attività a cui sono finalizzate.
La bretella in tessuto è plurifunzionale: essa crea una forma chiusa per evitare la perdita di oggetti ed è
fondamentale per l’aggancio sull’asta. Tale particolarità ne permette l’utizzo anche come borsa indipenden-
te da portare a mano in spalla. La realizzazione può essere riassunta in quattro fasi:
L’ attenzione del progetto si è soffermata soprattutto sulla creazione di agganci o sacche per portare la merce.
Visto il luogo di vendita, si è cercato di riproporre il tema marino, o meglio marittino, corredandolo alla
funzione considerata. L’ equipaggiamento delle imbarcazioni è così ben integrato nel contesto tanto da ri-
chiamarne l’originale utilizzo anche in circostanze differenti. Dopo una documentazione su tali attrezzature,
uno strumento in particolare ha colto la mia attenzione per forma ed uso.
L’ ancora galleggiante è un accessorio creato per rallentare la barca, mantenendola quasi ferma mentre offre
la prua al vento e al mare. Nata dai veri paracaduti dismessi dall’esercito, questa vela acquatica ha visto molti
cambiamenti fino ad oggi, non solo nei materiali, accostandosi sempre più a tessuti sintetici e anti-strappo,
ma soprattutto nella forma. La classica forma a paracaduta è stata infatti sormontata da una struttura conoi-
dale, che “contiene” la massa d’acqua soprattutto in lunghezza, sfruttandone al massimo il peso.
1 2
La stoffa scelta per le borse presenta un motivo Dal tessuto, si ricavano più quadrati di 70 cen-
a righe dai colori brillanti. Tessuto e tonalità timetri per lato. Dopo essere stati ritagliati e
richiamano immediatamente le attrezzature da rifiniti, questi sono piegati su se stessi fino a ot-
spiaggia degli stabilimenti. tenere dei triangoli. Le forme ricavate saranno
utilizzate per le tasche, mentre altri ritagli più
piccoli per la bretella.
3 4
I pezzi di stoffa sono cuciti alle estremità cre- Bretella e tasca sono cucite tra loro, completan-
Sapienza Università di Roma Studente: Eleonora Bompieri
Facoltà di Architettura Matricola: 1466759 ando la forma conica: la tasca dell’oggetto. Con do la realizzazione. Il risultato sono dei porta-
C. d. L. Disegno Industriale Esercitazione 3 un’ulteriore striscia di tessuto, ripiegata su se oggetti pensili la cui forma ricorda quasi un
Atelir di Design 1 Titolo: Balance stessa e fissata sui lati dell’apertura, viene creata origami.
A.A. 2011 - 2012 Tavola 2/3
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la bretella per il trasporto.
3. balance
1396,19 40
319,75 29,95
37
Ø71,0
Ø122,
Ø5
,86
2
49° 44°
Ø62,33 68,
94
6,38 5°
Ø1150
2 65° 68,4
9,8 8 4
131,66
75,
Ø4
131,86
,4 58
Ø2
Ø7 15°
Ø1
6°
38,
35
164,14
12
62,4
Ø
87
1
,67
42,81
24,1
17° 162,92
Ø115
0
Ø4
2,
81
39,35
1396,19 100
319,75
832
Disegni tecnici, con vista frontale e laterale, dell’ asta e del progetto completo,
con sacche in posizione.
Sapienza Università di Roma Studente: Eleonora Bompieri
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Esercitazione 3
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Scala 1:3
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