3. L a Vita
Théodore Géricault fu una figura fondamentale
del Romanticismo francese. N el corso di una
carriera conclusasi precocemente, e in modo
tragico, prese le distanze dalla tradizione
sfidando i canoni del Salon e dell'Accademia. Il
suo dipinto più famoso è L a zattera della
Medusa, opera che suscitò dissenso nei
contemporanei per la modernità e per i forti toni
politici. E ra affascinato dai cavalli: il tema più
ricorrente della sua opera, lo scontro fra l'uomo
e il cavallo indomito, rappresenta il tentativo
interiore di imbrigliare il proprio temperamento
tumultuoso. Géricault, pur appartenendo a una
famiglia facoltosa che gli consentiva di
dipingere senza il bisogno di guadagnare, non
ebbe un'esistenza facile. Si arruolò nell'esercito
realista e fu costretto a nascondersi alle truppe
napoleoniche; intraprese una contrastata
relazione amorosa con una zia e subì una serie
di incidenti a cavallo che accelerarono la sua
morte prematura.
4. O pere
• L a Zattera Della Medusa
• Ufficiale Dei Cacciatori A Cavallo Durante L a Carica
• Teste Di Giustiziati
• Il Derby Di E psom
• L a Corsa Dei Barberi
• Paesaggio Con Tomba Romana
• Cavallo Fermato Dagli Schiavi
• Cavallo Pomellato Grigio
• Ufficiale Dei Cavalleggeri 1
• Ufficiale Dei Cavalleggeri 2
• Trombettieri A Cavallo
5. • Corazziere Ferito Che L ascia IL Campo Di Battaglia
• Uomo N udo Con L ancia Seduto Su Una Roccia
• Ritratto Di un Giovane
• Insegna Di Maniscalco
• Alienata Con Monomania Del Gioco
• Alienato Con Monomania Del Furto
• Alienata Con Monomania Dell'invidia
• Il Mercato Dei Buoi
• Marina
7. D escrizione
Dipinta da Théodore Géricault fra il 1818 e il 1819,
quest'opera rappresenta con drammatico realismo un
celebre naufragio avvenuto nel 1816, in cui la nave del
governo francese Medusa affondò al largo della costa
dell'Africa occidentale. Il quadro, oggi esposto al L ouvre di
Parigi, suscitò l'ostilità dei contemporanei per la crudezza
della rappresentazione.
9. D escrizione
Considerato il capolavoro del periodo inglese di Gericault,
in quest’opera l’artista riprende uno dei suoi temi prediletti,
già ampliamente trattato in una serie di tele anteriori,
quello del cavallo in movimento considerato immagine di
quella potenza e di quella energia vitale che l’arte di
Gericault costantemente intende esprimere; alla novità
dell’impostazione cromatica non è estraneo l’influsso dei
paesaggi inglesi.
11. D escrizione
Uno degli avvenimenti che più colpì Géricault a Roma fu la
corsa dei cavalli barberi, organizzata a conclusione delle
festività del carnevale. Istituita da Papa Paolo II nel 1465, si
svolgeva lungo la via del Corso, da Palazzo Venezia a
piazza del Popolo, e consisteva nel lasciare correre i cavalli
senza fantino, i quali, alla fine, venivano ripresi dai
palafrenieri. Al tema della gara, Géricault dedicò diverse
composizioni; questa coglie il momento della partenza,
quando i cavalli eccitati sono tenuti a freno da possenti
stallieri, che nelle loro proporzioni e nella loro volumetria
rievocano le immagini michelangiolesche.
12. C O RAZZIERE
FERITO C H E
L ASC IA IL cam po
d i battaglia
13. D escrizione
CORAZZIE RE FE RITO CH E L ASCIA IL
FUOCO 1812-1816; olio su tela; 358 x 294 cm
Parigi, L ouvre. E sposto al Salon nel 1814,
esso è connesso alla disfatta napoleonica, il
soggetto è ritratto come un vinto non eroico
che cerca di aver salva la vita.
14. U fficiale d ei
C acciatori a
cavallo d urante la
carica
15. D escrizione
UFFICIAL E DE I CAVAL L E GGE RI DE L L A
GUARDIA IMPE RIAL E AL L A CARICA 1812-1816
olio su tela; 292 x 194 cm Parigi, L ouvre. E sposto al
Salon nel 1812, esso è connesso alla disfatta
napoleonica, il soggetto è ritratto mentre sta
caricando l’esercito nemico.
17. D escrizione
Il bozzetto della Zattera è molto interessante e ci rivela molti indizi per
comprendere l’evoluzione verso la stesura definitiva del quadro. I l
motivo delle due diagonali contrapposte era già presente ma il progetto
iniziale, prevedeva una nave all’orizzonte verso la quale i naufraghi
facevano segnali per farsi notare. Questa nave scompare nella versione
finale, e, se si guarda attentamente il quadro definitivo, si nota che lì
dove doveva apparire la nave vi è un’onda che si solleva sulla linea
d’orizzonte. Probabile quindi che la scelta di non far apparire la nave
sia stata presa proprio all’ultimo momento, quando essa era già stata
abbozzata sulla tela definitiva e quell’onda all’orizzonte è servita
proprio per cancellare la figura del vascello. In effetti il gruppo che si
agita non ha motivo di compiere una simile azione se all’orizzonte non
c’è nulla: ma qui sta l’effetto di suspense voluto da Gericault, per
toglierci il lieto fine ed amplificare il senso di disperazione di chi sta
naufragando in mare. Un altro elemento di differenza che si nota è la
mancanza, nel bozzetto, dell’ultima figura sulla sinistra in basso, quella
per la quale posò Delacroix. Ciò ci dà ulteriore conferma della
introduzione di questa figura proprio per la precisa richiesta di
Delacroix, il quale, entusiasta del progetto che andava realizzando
l’amico, chiese di poter partecipare anche lui alla definizione del
quadro.
19. D escrizione
Questo esempio di gusto macabro, tra i più orridi presenti
nella storia dell’arte, furono studi realizzati da Gericault per
la realizzazione della zattera. L a scelta di studiare
frammenti anatomici, per le potenzialità espressive che se
ne potevano trarre, ci rivelano alcuni aspetti precisi sulla
psiche di Gericault, che di sicuro anticipa molti dei tratti
più introversi e drammatici che ritroviamo nei successivi
artisti romantici, e non solo pittori.
21. D escrizione
Altra ricerca al limite dell’ossessivo fu quella che Gericault
condusse sui pazzi. Questa è solo una delle diverse tele che
l’artista dedicò ai malati di mente, in uno studio teso a
ritrovare nella inespressività degli alienati le linee di confine
tra l’umano e ciò che non è più tale.
23. D escrizione
AL IE N IATO CON MON OMAN IA DE L
FURTO( AL I E N ATO CL E PTOMAN E .
PAZZO ASSASSIN O) 1821-1824 olio su tela;
61 x 51 cmGand, Museum voor Schone
Kunsten. Questa è un’ altra delle tele che
l’artista dedicò ai malati di mente, in uno
studio teso a ritrovare nella inespressività
degli alienati le linee di confine tra l’umano
e ciò che non è più tale.
24. AL IN EATA C O N
M O N O M AN IA
D EL L 'IN VID IA
25. D escrizione
AL IN E ATA CON MON OMAN IA
DE L L 'IN VIDIA ( L A I E N A DE L L A
SAL PE TRIE RE ) 1821-1824; olio su tela; 72 x
58 cm L ione, Musee des Beaux-Arts. Questa
è un’ altra delle tele che l’artista dedicò ai
malati di mente, in uno studio teso a
ritrovare nella inespressività degli alienati le
linee di confine tra l’umano e ciò che non è
più tale.
47. D escrizione
" Paesaggio con tomba romana" , olio su tela,
250 x 220 cm, 1818, Parigi, Petit Palais
48. BIBL IO GRAFIA
• E nciclopedia di storia dell’ arte De
Agostini;
• E nciclopedia E ncarta Plus;
• G. Cricco, F. P. Di Teodoro, Itinerario
nell’arte vol. 3, Zanichelli;
• Siti e immagini varie, da www.google.it;
• G.C. Argan, Storia dell’arte italiana vol. 3,
Sansoni.