2. Sommario
• Die Brucke
• Edvard Munch
• Oskar Kokoschka
• Egon Schiele
3. Die Brucke
Il gruppo Die Briicke (Il Ponte),
nasce il 7giugno 1905 a Dresda
a opera di quattro artisti,
Kirchner, Heckel, Schmidt-
Rottluff e Emil Nolde. Secondo
Kirchner il loro nome indica
“un ponte verso il fu turo”, ma
sono evidenti le allusioni a
Nietzsche, da loro molto
ammirato.
4. Ernest Ludwig Kirchner
Nasce a Aschaffenburg nel 1880. Ottenuto il
diploma in architettura a Dresda, rinuncia
a una comoda carriera per dedicarsi alla
pittura. Ha una formazione che attinge
dalle incisioni del 500 (Durer), mista al
gusto delle stampe giapponesi; poi, con
Bleyl, Heckel e Schmidt-Rottluff, fonda il
gruppo Il Ponte. Allo scoppio della prima
guerra mondiale viene arruolato, ma non
riesce ad adattarsi alla disciplina
militare. Per le sue precarie condizioni di
Ernest Kirchner, Autoritratto salute è ricoverato nel sanatorio di
Stampa su tela, 1917
Kònigstein; poi, nel 1917, riesce a
rifugiarsi in Svizzera, a Davos.
5. Qui fonda un nuovo gruppo, Rosso-Blu,
che ha una grande influenza sulla
formazione dei giovani artisti elvetici.
Quando viene nominato membro
dell’Accademia delle belle arti di Berlino,
nel 1931, e ancor più due anni dopo,
allorché è invitato a partecipare alle
decorazioni del Folkwang Museum di
Essen, si illude di poter ritornare a
dipingere in patria. Ma i nazisti al
potere lo inseriscono tra gli “artisti
degenerati” e gli tolgono ogni incarico.
Questo fatto lo amareggia e lo getta in
uno stato di prostrazione che sfocia nel Ernest Kirchner, Autoritratto
suicidio (15 giugno 1938). Olio su tela, 1917
10. Ernest L. Kirchner Coppia a
Passeggio
1907 olio su tela
Brema, Collezione Budczies
11. Ernest L. Kirchner I pittori della
Brucke
1925 olio su tela
Colonia, Collezione Wallraf-
Richartz Museum
( da sinistra: Muller,
Kirchner, Heckel,
Schmidt-Rottluff)
12. Ernest L. Kirchner Donna allo
specchio
1912 olio su tela
Dusseldorf, Collezione von der
Goltz
13. Ernest L. Kirchner Donne
nude che si lavano
1909 olio su tela
Offenburg, Collezione Burda
14. Ernest L. Kirchner Finestra di
Atelier
1909 olio su tela
Colonia, Collezione Privata
16. Ernest L. Kirchner Ragazza con girasoli
1906 olio su tela
Offenburg, Collezione Burda
17. Ernest L. Kirchner Ritratto di Graf
1924 olio su tela
Dusseldorf, Stadtische
Kunstsammlungen
18. Ernest L. Kirchner Stazione
Zoo a Berlino
1909 olio su tela
Offenburg, Collezione Burda
19. Ernest L. Kirchner Sulla riva degli angeli
1912 olio su tela
Mannheim, Kunsthalle
20. Ernest L. Kirchner Torre rossa
ad Halle
1915 olio su tela
Essen, Museum Folkwang
21. Ernest L. Kirchner Villa
bianca ad Amburgo
1918 olio su tela
Brema, Collezione
Wolfgang Budczies
22. Ernest L. Kirchner Villa
presso Grunau
1911 olio su tela
Collezione Ketterer
23. Emil Nolde
Una delle personalità più ricche
dell'espressionismo è Emil Nolde,
pseudonimo di Emil Hansen, nato a Nolde,
nello Schleswig, il 7 agosto 1867. Originario
da una famiglia contadina, studia da
apprendista in una fabbrica di mobili a
Flensburg; più tardi segue i corsi serali di
pittura a Karlsruhe e completa la propria
formazione ad Amsterdam e a Parigi. Nel
1906 conosce; Schmidt-Rottluff, che lo introduce nel gruppo Die Brucke (Il Ponte), di cui
diventa uno dei punti di riferimento. Nel 1911 si reca in Belgio e in
Olanda: qui rimane colpito dai dipinti di Van Gogh e conosce Ensor, da cui è
fortemente influenzato, tanto da accentuare la componente drammatica e visionaria delle
sue opere.
24. Intanto partecipa alle mostre della Secessione di Berlino, della Nuova Secessione e del
Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) di Monaco. L'anno seguente I fa un viaggio nelle
isole del Pacifico, dove entra in contatto con le culture locali: le sue opere si
arricchiscono di elementi esotici e di colori ancor più accesi. Dopo la prima guerra
mondiale Nolde continua a lavorare in Germania, ma nonostante abbia aderito fin
dal 1920 al partito nazionalsocialista, viene perseguitato dai nazisti. Dopo la
seconda guerra si trasferisce a Seebull, vicino al confine danese, dove riprende a
dipingere fino alla morte, il 13 aprile 1956.
Emil Nolde Sole tropicale
1914 olio su tela
Stiftung Seebull Ada und
Emil Nolde
34. Erich Heckel
Erich Heckel mani-festa in maniera più evidente i
legami estetici e filosofici con il romanticismo
tedesco. Lo rivela la sua visione della vita, in
particolare là dove esprime la sua solidarietà verso
gli oppressi e gli infelici, visti nelle loro miserie
materiali e umane. Nel 1901 conosce Schmidt-
Rottluff, che lo convince ad abbandonare la poesia
per dedicarsi alla pittura. A Dresda, dove studia
architettura, è tra gli esponenti più attivi del
Ponte: si fa carico degli aspetti tecnici e
organizzativi delle mostre collettive e si impegna a
far accettare i lavori del gruppo in altre Erich Heckel Autoritratto
esposizioni. Nel 1910 stringe amicizia con Otto 1907 litografia
Miiller e comincia a esporre regolarmente alle
mostre i della Secessione di Berlino.
35. Tra il 1909 e il 1936 compie
numerosi viaggi in Europa che gli
permettono di studiare l'arte antica
e di frequentare altri pittori delle
avanguardie, in particolare i fauves
e i cubisti. Negli anni venti il suo
stile si allontana da quello del
Ponte - grazie anche all'incontro
con la poetica del Cavaliere Azzurro
- e assume aspetti personali e
originali. Negli anni trenta subisce
l'ostracismo da parte dei nazisti e
solo dopo la guerra può tornare a
insegnare e a dipingere liberamente.
Erich Heckel Titisse
1907 litografia
Stoccarda, Collezione Willi Hahn
40. Karl Schmidt-Rottluff
Tra i fondatori del Ponte, un posto di rilievo va a
Karl Schmidt. Nato il primo dicembre 1884 a
Rottluff, in Sassonia, a partire dal 1905 aggiunge
al proprio cognome, piuttosto comune, quello della
città natale, per non essere confuso con altri
artisti. È un vero e proprio leader: è lui a
battezzare l'associazione Die Brucke e nel 1909
l'Album del Ponte è interamente dedicato alle sue
opere. Nel 1911, dopo aver trascorso l'estate in
Norvegia, si tra-sferisce a Berlino dove frequenta
Otto Muller e Lyonel Feininger. Quest'ultimo gli
fa conoscere le teorie del cubismo, da cui rimane
molto colpito. Inoltre approfondisce lo studio delle K. Schmidt-Rottluff
opere di Munch e non è insensibile alle suggestioni Autoritratto
dell'arte africana.
41. Durante la prima guerra
mondiale combatte sul fronte
orientale; congedato nel1919
compie viaggi in Italia e in
Francia. Nel 1931 è eletto
membro dell'Accademia delle
belle arti di Berlino, ma due
anni dopo ne viene espulso per
ordine dei nazisti; dal 1937 è
nell'elenco degli "artisti
degenerati" e nel 1941 deve
K. Schmidt-Rottluff Barche
smettere di dipingere. Nel 1944 1912 olio su tela
il suo studio, dove conserva Dusseldorf, Collezione Forberg
centinaia di quadri e disegni,
viene distrutto dalle bombe. Nel 1946 può riprendere il suo posto di insegnante
all'Accademia di belle arti ed è tra i fondatori del Brucke Museum
46. K. Schmidt-Rottluff Quattro bagnanti sulla spiaggia
1913 olio su tela
Hannover, Niedersachsisches Landesmuseum
47. Edvard Munch
Uno dei primi e più significativi esponenti della
pittura espressionista europea è senza dubbio Edvard
Munch,
il cui influsso fu assolutamente determinante
anche per il successivo sviluppo delle esperienze
tedesche e austriache.
Personalità complessa e contraddittoria, Munch
nasce a Loten, in Norvegia, il 12 dicembre 1863.
L'anno successivo la sua numerosa e sfortunata
famiglia si trasferisce a Oslo e nel 1868 la madre
muore di tubercolosi. Nel 1877 anche la sorella
appena quindicenne muore dello stesso male. Sono i Autoritratto con lo scheletro
primi dei molti, precoci appuntamenti con la malattia e con la morte che
costelleranno tutta 1'esistenza dell' artista, in-fluendo in modo certo non
secondario anche nella maturazione di un pensiero fortemente negativo.
48. A partire dal 1880 Munch intraprende regolari studi artistici alla Scuola Reale
di Pittura di Oslo e la sua formazione risente dell' evidente impostazione
naturalistica dei suoi primi maestri. Il con-tatto con gli Impressionisti parigini
gli consente di illuminare la propria tavolozza. Anche 1'esperienza impressionista,
comunque, viene presto superata: «non dipingo mai ciò che ve-do», scrive al
riguardo 1'artista, scartando ogni tentazione di pittura en plein air, «ma ciò che
ho visto».
Nel 1892 Munch espone a Berlino una cinquantina di suoi dipinti e il giudizio
della critica è così drastico (“un insulto all'arte”) che dopo una sola settimana la
mostra viene sospesa. Nonostante la salute cagionevole prende parte a tutte le
mostre d'avanguardia europee.
49. Nel 1914 i tempi sono ormai maturi affinché
la sua arte, anche se mai del tutto compresa,
venga comunque accettata anche dalla
critica. Membro dell' Accademia tedesca delle
arti e socio onorario dell' Accademia
bavarese di arti figurative, nel 1937 Munch
conosce le prime persecuzioni naziste. Il
regime hitleriano definisce «degenerate» ben
82 opere dell'artista esposte nei vari musei
pubblici della Germania e ne dispone la loro Il Munch Musset ad Oslo
vendita.
Muore poco dopo, il 23 gennaio 1944, nella sua pro-prietà di Ekely, presso Oslo,
lasciando tutti i suoi beni e le opere di sua proprietà al municipio della capitale che
nel 1963, in occasione del centenario della nascita, gli dedica un apposito museo: il
Munch Museet.
62. Oskar Kokoschka
Nato il primo marzo 1886 a Pochlarn, in riva al
Danubio, da padre praghese e madre stiriana, Oskar
Kòkoschka, viennese per cultura e formazione, nel
1905 inizia gli studi alla Scuola di arti decorative di
Vienna, la stessa a suo tempo frequentata da Klirnt,
Nel 1912, dopo aver rinunciato a un incarico di
insegna-mento presso la Scuola di arti decorative,
espone a Berlino e a Colonia e intraprende un intenso
e tempestoso rapporto sentimentale con Alma Mahler,
la colta e affascinante vedova del grande musicista.
Due anni dopo, allo scoppiare della guerra, si arruola
volontario e nel 1915 rimane anche gravemente ferito.
Nel 1917, dopo una lunga convalescenza, è
completamente ristabilito e si trasferisce a Dresda
dove, due anni dopo, ottiene una cattedra alla
prestigiosa Accademia di quella città.
63. Il decennio che segue è uno dei più intensi della sua
attività di pittore, alla quale unisce anche quella -
non meno brillante - di scenografo, esponendo in
tutta Europa e partecipando con grande entusiasmo
anche a varie esperienze di avanguardia. Nel 1935
incontra Olda Palkovska, sua fu-tura moglie e grande
musa ispiratrice.
Nel 1938, accusato dal regime hitleriano di essere un
“artista degenerato” e antitedesco, in quanto non
metteva in luce, nei suoi dipinti, quelle che la
propaganda nazista riteneva dover essere le superiori
virtù del popolo ariano, Kokoschka si rifugia a
Londra. In seguito, ottenuta la cittadinanza
britannica e rinnegata la propria patria, macchiatasi
degli or-rendi genocidi della Seconda guerra mondiale, Autoritratto con giacca
soggiorna a lungo anche negli Stati Uniti stabilendosi
definitivamente, dal 1953, a Villeneuve, sul lago di
Ginevra, dove la morte lo coglie, ormai
novantaquattrenne, il 22 febbraio del 1980.
76. Egon Schiele
Nato in Austria, il 12 giugno 1890, Egon Schiele
compie i primi studi nella cittadina natale
trasferendosi poi a Klosterneuburg, presso Vienna, per
frequenta-re il ginnasio e il liceo.. Nel 1905, quando
Klimt e il suo gruppo già escono dalla Secessione, il
giovane Egon rimane orfano di padre e passa sotto la
tutela di uno zio. Questi acconsente a iscrivere il
nipote alla prestigiosa Accademia di belle arti di
Vienna, per accedere alla quale Schiele supera l'esame di
am-missione nel 1906, ad appena sedici anni. La
progressione artistica è incredibilmente rapida: dal
modesto verismo di maniera del suo primo maestro, il
mediocre Christian Griepenkerl (1839-1912) Schiele
giunge in breve a una sintesi stilistica e formale che nel
1907 faranno esclamare allo stesso Klimt: «Lei disegna
già meglio di me!»,
77. A Klimt, del resto, egli fa riferimento giudicandolo il proprio "padre spirituale", ma ciò
non gli impedisce, a partire dal 1909, di allontanarsi anche dalle suggestioni simboliste
del maestro per maturare una propria, personalissima autonomia artistica.
Nel 1911 1'artista, poco più che ventenne, si trasferisce a Krumau. il gretto ambiente di
provincia vede di malocchio lo stile di vita strano e decisamente anticonvenzionale di
Schiele che fa spesso posare giovani ragazze per i suoi nudi.
Nel 1914 Schiele è a Vienna, dove conosce Edith Harms, sua futura moglie. Allo scoppio
della Prima guerra mondiale viene chiamato alle armi, ma questo non gli impedisce di
ritornare spesso anche al suo atelier viennese dove continua a lavorare con impegno
febbrile. Proprio al periodo bellicori. salgono alcuni dei suoi dipinti più intensi e famosi e
nel 1918, quando la guerra è quasi al suo tragico epilogo, egli partecipa con grande
successo a varie mostre a Zurigo, Praga e Dresda.
Negli ultimi mesi del conflitto Vienna è colpita da un'epidemia di febbre spagnola, la
disastrosa ondata influenzale che stava seminando in quel periodo milioni di vittime.
Anche Schiele e la moglie ne vengono contagiati. Il 28 ottobre 1918 la giovane Edith muore,
in preda al delirio, e dopo tre giorni la segue anche Egon, all' età di appena 28 anni.
86. Bibliografia
• Volumi 7 e 8 de “L’arte moderna – espressionismo e fauvismo”, ed.
Fabbri Editori
• Art Dossier “Schiele” di Eva di Stefano, ed. Giunti
• Art Dossier “Munch” di Eva di Stefano, ed.Giunti