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Ventesimo Capitolo

                        So wrong, it’s right




         Minho guarda il letto vuoto del leader, inizia a pensare a
cosa stanno facendo sua sorella e Jinki e poiché le immagini che
gli saltano in testa non sono un bel vedere cerca di concentrarsi
solo sulla stanza e su Taemin che dorme tra le sue braccia.
Durante la notte il maknae era venuto ad accoccolarsi in quello
spazio strettissimo, nel silenzio dei sospiri degli altri due si erano
baciati e toccati, cercando di fare meno rumore possibile, e si erano
addormentanti di nuovo. Minho guarda il ragazzo dormire con
un’espressione imbronciata, gli accarezza i capelli ma questo gesto
lo sveglia.
 – Buon giorno…
 – Mi dispiace, stavi dormendo così bene.
 – Non fa niente – si porta una mano allo stomaco. – Mi sta
venendo fame.
 – Ti preparo la colazione se vuoi.
 – Andiamo insieme. – Si alzano e vanno in cucina. Kibum sta
preparando la colazione e Jonghyun tiene il compagno da dietro,
posando le mani sui suoi fianchi.
 – Umma in azione! – Esclama Jong quando si accorge di Minho e
Taemin; i due si siedono a tavola, Key si gira e sorride, Jong ne
approfitta per dargli un bacio.
 – Giusto in tempo! Stavo preparando anche per voi, avevo detto a
Jonghyun di svegliarvi, ma a quanto pare è innamorato del mio
lato B… Forse perché non glielo do mai. – Minho ride, Taemin
arrossisce.
 – Vorresti dire che sei tu l’attivo?
– Perché quella faccia sorpresa, Choi? – Chiede Key mentre inizia
a mettere a tavola le prime cose, ancora con Jong legato a sé. Minho
alza le spalle.
 – Non mi sembravi un tipo attivo…
 – Mi stai sfidando? – Jong ride.
 – In realtà spesso ci scambiamo, ma diciamo che è più lui l’attivo.
 – Io non mi sorprenderei se Taemin fosse quello che te lo infila – il
maknae abbassa lo sguardo ancora più imbarazzato.
 – Kibum, non essere così volgare – Jong gli stuzzica la pancia e
gli dà un bacio sulla guancia. – Non ci pensate, ha le sue cose!
 – Parlando di cose importanti, chissà come sta andando tra Jinki
e Sung.
 – Preferisco non pensarci – Key ridacchia.
 – Beata Sung che ha quel bel boccone tutto per sé!
 – Kibum! – Tutti e tre i ragazzi lo guardando male, il ragazzo
alza le mani.
 – Che c’è? – Minho si passa una mano sul viso, disperato, Jong
fulmina il proprio ragazzo con lo sguardo.
 – Alla fine quale regalo ha scelto hyung? – Chiede Taemin, che
come al solito deve cercare di rivolgere i discorsi verso argomenti
normali.
 – Un braccialetto.
 – Ma secondo te Jinki le ha parlato di Hyoyeon? – Chiede ancora il
maknae pensieroso, rivolto a nessuno in particolare.
 – Non so, spero di no, anche se preferirei che glielo dicesse lui
piuttosto che se lo scoprisse da fonti indirette – risponde Minho.
 – Ci possiamo solo fidare di lui – conclude Key.

Il risveglio è il più piacevole tra quelli fido ad ora provati, da parte
di tutti e due. I corpi nudi si stringono tiepidamente, le carezze
sembrano più dolci nella nebulosità della mattina, i muscoli sono
rilassati.
 – Vorrei restare così per sempre! – Esclama Sung, stiracchiandosi,
Onew l'abbraccia con tenerezza, poi si alza.
– Tu resta qui, io preparo la colazione. – Finalmente sola, la
ragazza si rotola fra le coperte con un sorriso felice, si rannicchia
nella parte del letto dove ha dormito Jinki e respira a pieni polmoni
il suo profumo. Quasi non ci crede di essere in quel letto, sembra
un sogno bellissimo. Ride quando vede tornare Onew con la
colazione in mano, completamente nudo.
 – Potevi anche vestirti!
 – Vuol dire che ti dispiace? – Sung si lecca le labbra, si alza,
prende il vassoio dalle mani dell’altro e lo mette via, abbraccia il
ragazzo e si rilassa con il tepore del suo corpo.
 – Come potrebbe mai dispiacermi?
 – Ah, non lo dire, altrimenti non sarò più padrone delle mie
azioni. – Sung accarezza piano la nuca dell'altro, si avvicina alle
sue labbra, le sfiora, poi passa al collo, Onew sospira e chiude gli
occhi. Sente la bocca della ragazza succhiare la pelle, morderla e
poi leccarla piano, come per scusarsi per il morso. Il ragazzo
continua a sospirare, sperando che il momento in cui Sung inizi
ad agire arrivi presto, ma l'altra continua con movimenti lenti e
strazianti. Quando sente che sta iniziando ad indurirsi, il
ragazzo mugola, mentre la mano della ragazza inizia a scendere.
Jinki trattiene il respiro, mugola di nuovo, questa volta più forte,
quando sente la mano stringerlo. Sung la muove avanti e dietro,
sente l'erezione crescere, sorride maliziosamente al compagno, che
inizia a baciarla con vigore. Progressivamente la velocità della
mano aumenta, Onew cerca di trattenersi, ma un po' di sperma
esce. Sung si ferma e va verso il letto, il ragazzo non ci pensa due
volte a raggiungerla, prima le bacia tutto il corpo, poi inizia a
masturbarla. Infila lentamente un dito, poi un altro, la ragazza
sente la testa completamente vuota, si aggrappa alle lenzuola; un
terzo dito le fa dischiudere la bocca e produrre un urlo soffocato, il
quarto la fa esplodere. Jinki toglie le dita; anche se è ancora nel
pieno del piacere, Sung fa girare Jinki e finisce di occuparsi della
sua erezione con la bocca. Non credeva che avrebbe mai avuto il
coraggio di fare sesso orale fino in fondo, per far godere il ragazzo
è costretta ad aiutarsi con le mani e quando viene sente lo sperma
caldo dentro di sé.
 – Forse dovremmo smetterla – dice Onew ridendo. Si stupisce
quando sente la ragazza rannicchiarsi al suo fianco, ha gli occhi
chiusi e il viso sembra serio. – Hey, è successo qualcosa? – Scuote
la testa, il ragazzo le accarezza i capelli – Dai, facciamo colazione!
– La stringe tra le sue braccia, le bacia la testa, inizia a cullarla,
Sung scoppia a piangere.
 – Jinki... Sono così felice di stare con te. Non ferirmi, ti prego.
 – Non lo farò, te lo prometto.

 – Sono tornato appena ho potuto!
 – Ciao, com'è andato il viaggio? – Taehyo aiuta Andrea a prendere
i bagagli e a metterli in macchina.
 – Lungo, come al solito, per questo l'idea di trasferirci non era
male – la ragazza fa una smorfia che dovrebbe essere un sorriso.
 – Pensiamo a tornare a casa, sarai stanchissimo.
 – È normale quando viaggio in aereo. – Salgono in macchina ed
arrivano in appartamento, Taehyo aspetta che Andrea si sia fatto
una doccia rilassante per parlargli. Gli prepara un pasto veloce e
caldo e si siede al tavolo da pranzo con lui.
 – Sai che sono contenta di essermi riappacificata con te, ma vorrei
chiarire che ho sempre più dubbi su questa storia, non so cosa
voglio da te e non so cosa scegliere per me stessa.
 – Se parli di trasferirci, va bene, cioè, sono disposto a viaggiare per
vederti, andrò in America solo nel caso in cui ci sono problemi
gravi come quest'ultimo, poi farò tutto tramite computer.
 – No – Taehyo sospira – sto cercando di dirti che ho bisogno di
tempo.
 – Sono tornato per sentirmi dire questo?
 – Non volevo dirtelo per telefono, mi sembrava il modo sbagliato,
mi dispiace. Non voglio che ci lasciamo, voglio solo capire, avere le
idee chiare.
– Sei strana ultimamente, Tae, cosa succede? Stai avendo dei
ripensamenti su di noi? Stai vedendo un'altra persona? Anche se
fosse così non ti fare problemi a parlarmene, ti do tutto il tempo che
vuoi per capire cosa, o magari chi vuoi. – Andrea guarda la
ragazza intensamente; che fare? Dire o non dire la verità? Taehyo
si gratta nervosamente il braccio e fa un mezzo sorriso di scuse.
 – In effetti c'è un'altra persona, ma non credo di amarla; tu mi
piaci, Andrea, sei il mio migliore amico e anche il mio amante,
non riesco a pensare che un giorno non entrerai più da quella porta
o che non mi abbraccerai più mentre sto dormendo, l'altra persona è
uno sfizio, una storia che è iniziata ancor prima di decidere di
stare con te seriamente.
 – Lo capisco, facciamo così: sto qui per tutta la settimana, poi
riparto e non mi vedrai per un po', anzi dimmi stesso tu quando
vuoi che io torni, però per favore fatti sentire ogni tanto, dimmi
almeno se sei felice, io cercherò di pensare solo al lavoro e proverò a
dimenticarti per un po'. – Taehyo inizia a piangere, si sente in
colpa, perché ha voluto parlare? Andrea l'abbraccia – Va tutto bene,
non essere triste – le dice mentre le accarezza i capelli. Tra sospiri
spezzati dal pianto, la ragazza si riprende, si scusa abbassando la
testa, Andrea le sorride, ma dentro sta morendo – Allora, come sta
andando il programma?
 – Bene...
 – Sì? Sono contento per te! – Le accarezza il viso e cerca di non
farle sentire che è imbarazzato, deluso, arrabbiato. Non la perderà,
a costo di soffrire.

Il problema fondamentale da affrontare quando una relazione
diventa seria sono le paure, che stranamente si triplicano. Una
relazione più stabile dovrebbe darti sicurezza, invece spesso ti porta
a porti delle domande le cui risposte sono più impegnative.
Tuttavia la felicità, il senso di protezione di un sentimento
sicuramente provato da entrambe le parti riescono a calmarti e a
rassicurarti; non occorre avere la convinzione che l'altra persona
prima o poi ti lascerà, altrimenti finisce che, dubitando di tutto ciò
che fa l'altro, la relazione finisca a priori. Sì, essere una coppia è
faticoso, è impegnativo, non puoi pensare di essere felice sempre e
che tutto venga facile, è come se la vita volesse mettere alla prova il
legame creatosi tra le due persone. Ma se viviamo nel terrore di
amare, non saremo mai completi. Sung Young sta iniziando a
capirlo mentre le braccia forti di Onew la avvolgono. Fuori dalla
finestra si sente il brusio delle foglie mosse dal vento, la giornata è
uggiosa, ma il tempo l’aiuta solo a sentirsi maggiormente in pace
con se stessa. Ascolta i respiri del ragazzo, si lascia cullare dai
movimenti del suo petto, poi alza la testa per farsi baciare. Jinki la
guarda negli occhi prima di baciarla con dolcezza.
 – Chissà quando riusciremo a ritrovare quest’intimità quando
torneremo a Seul. – Dice Sung, sospirando, l’altro le accarezza le
spalle.
 – Se non abitassi ad Incheon sarebbe meglio, magari un giorno
avrai un appartamento tutto tuo a Seul.
 – Devo prima iniziare l’Università e trovarmi un lavoro. Per ora la
soluzione di stare da Taehyo va bene.
 – A me importa solo che stiamo insieme, che tu sia ad Incheon, a
Seul o in Italia.
 – Io non andrò da nessuna parte. Se mia madre riuscirà ad avere
il trasferimento resterò qui, in caso contrario mi dividerò tra Corea
e Italia, ma non abbandonerò mai questo posto. No, non andrò
proprio da nessuna parte… – Sung guarda Jinki, che però tenta di
non incrociare i suoi occhi, aggrotta la sopracciglia – Forse tu ti
riferivi anche a te stesso… Non posso aspettarmi che tu stia sempre
qui.
 – Credo che la SM stia preparando il nostro primo tour ufficiale.
 – Non mi guardare con quello sguardo adorabile da cagnolino,
sono contenta per voi. Non posso sempre averti con me, lo so… –
Onew sospira.
 – È per questo che non ho mai voluto iniziare una relazione! – La
ragazza gli posa delicatamente una mano sulla guancia e gli
sorride, gli bacia il petto e lo rassicura con parole dolci. Decidono di
alzarsi quando ormai il sole coperto dalle nuvole è alto. Anche se il
tempo non è dei migliori, camminano mano nella mano nella
distesa di prato verde, dimentichi del tempo, di chi sono e di cosa li
aspetta dopo. Sono stesi sul prato, con l’erba che gli fa solletico ai
piedi, quando improvvisamente inizia a piovere. Ridendo, tornano
in casa, Jinki suona il pianoforte e canta per Sung Young, che
ogni volta si stupisce della perfezione di quella voce, la sua
profondità e dolcezza è come una mano ricoperta di un guanto di
pura seta che ti percorre la colonna vertebrale. Puoi solo rabbrividire
e provare piacere.
 – Abbiamo scoperto che sai cucinare molto bene e che te la cavi
anche a cantare, ma sei sicura di non avere qualche altro talento
nascosto? Accennava tuo fratello al disegno… Parlava di corsi di
danza. – Sung sente una punta di stizza che le fa irrigidire i
muscoli della schiena, agita la testa.
 – No, la danza no… Non più ormai. Il disegno ogni tanto, ma non
sono particolarmente portata.
 – Dicevi lo stesso per la cucina, in realtà sei una cuoca bravissima.
Quando parli delle tue doti non capisco mai se dici sul serio oppure
no! – Notando che quell’argomento non le piace, Onew si avvicina
a Sung, le prende le mani e cerca di scherzarci su – Per caso vuoi
avere sempre un alone di mistero intorno a te? – Finalmente riesce
a strapparle un sorriso, seppure sforzato.
 – Non sono una persona interessante o talentuosa, tutto qui.
 – Invece secondo me sei speciale.
 – Sì, come un chicco di riso – Onew ride, la bacia.
 – Mi è sembrato strano non vedere ancora Minho con un fucile in
mano entrare da quella porta!
 – No, Taemin lo sta tenendo occupato!
 – Per fortuna, aggiungerei!
 – Perché hai scelto me? – La domanda inaspettata di Sung
prende alla sprovvista il ragazzo. – Insomma, hai tante ragazze
intorno, molto più belle di me, probabilmente anche più
intelligenti, io sono una persona normale. Guarda per esempio le
Girls’ Generation: sono bellissime, divertenti, hanno tutto più di
me… Allora perché hai scelto me?
 – Non lo so, non decidi mica tu di chi innamorarti. Penso che sia
proprio perché tu sei timida, perché non ti ritieni perfetta, questo in
te crea un fascino molto più attraente della bellezza frivola delle
altre ragazze. Non è vero che hanno tutto più di te, anzi penso che
tu abbia molto più di loro, sia nel cuore, sia nel cervello. E poi non
capisco come fai a non renderti conto di essere stupenda! Forse ti
guardo con gli occhi dell’amore… – Jinki ha un’espressione così
tenera in quel momento che, pur non essendo d’accordo con le sue
parole, Sung non riesce a replicare.
 – Non so come fai, ma mi fai innamorare ogni secondo di più di
te.

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Ventesimo capitolo

  • 1. Ventesimo Capitolo So wrong, it’s right Minho guarda il letto vuoto del leader, inizia a pensare a cosa stanno facendo sua sorella e Jinki e poiché le immagini che gli saltano in testa non sono un bel vedere cerca di concentrarsi solo sulla stanza e su Taemin che dorme tra le sue braccia. Durante la notte il maknae era venuto ad accoccolarsi in quello spazio strettissimo, nel silenzio dei sospiri degli altri due si erano baciati e toccati, cercando di fare meno rumore possibile, e si erano addormentanti di nuovo. Minho guarda il ragazzo dormire con un’espressione imbronciata, gli accarezza i capelli ma questo gesto lo sveglia. – Buon giorno… – Mi dispiace, stavi dormendo così bene. – Non fa niente – si porta una mano allo stomaco. – Mi sta venendo fame. – Ti preparo la colazione se vuoi. – Andiamo insieme. – Si alzano e vanno in cucina. Kibum sta preparando la colazione e Jonghyun tiene il compagno da dietro, posando le mani sui suoi fianchi. – Umma in azione! – Esclama Jong quando si accorge di Minho e Taemin; i due si siedono a tavola, Key si gira e sorride, Jong ne approfitta per dargli un bacio. – Giusto in tempo! Stavo preparando anche per voi, avevo detto a Jonghyun di svegliarvi, ma a quanto pare è innamorato del mio lato B… Forse perché non glielo do mai. – Minho ride, Taemin arrossisce. – Vorresti dire che sei tu l’attivo?
  • 2. – Perché quella faccia sorpresa, Choi? – Chiede Key mentre inizia a mettere a tavola le prime cose, ancora con Jong legato a sé. Minho alza le spalle. – Non mi sembravi un tipo attivo… – Mi stai sfidando? – Jong ride. – In realtà spesso ci scambiamo, ma diciamo che è più lui l’attivo. – Io non mi sorprenderei se Taemin fosse quello che te lo infila – il maknae abbassa lo sguardo ancora più imbarazzato. – Kibum, non essere così volgare – Jong gli stuzzica la pancia e gli dà un bacio sulla guancia. – Non ci pensate, ha le sue cose! – Parlando di cose importanti, chissà come sta andando tra Jinki e Sung. – Preferisco non pensarci – Key ridacchia. – Beata Sung che ha quel bel boccone tutto per sé! – Kibum! – Tutti e tre i ragazzi lo guardando male, il ragazzo alza le mani. – Che c’è? – Minho si passa una mano sul viso, disperato, Jong fulmina il proprio ragazzo con lo sguardo. – Alla fine quale regalo ha scelto hyung? – Chiede Taemin, che come al solito deve cercare di rivolgere i discorsi verso argomenti normali. – Un braccialetto. – Ma secondo te Jinki le ha parlato di Hyoyeon? – Chiede ancora il maknae pensieroso, rivolto a nessuno in particolare. – Non so, spero di no, anche se preferirei che glielo dicesse lui piuttosto che se lo scoprisse da fonti indirette – risponde Minho. – Ci possiamo solo fidare di lui – conclude Key. Il risveglio è il più piacevole tra quelli fido ad ora provati, da parte di tutti e due. I corpi nudi si stringono tiepidamente, le carezze sembrano più dolci nella nebulosità della mattina, i muscoli sono rilassati. – Vorrei restare così per sempre! – Esclama Sung, stiracchiandosi, Onew l'abbraccia con tenerezza, poi si alza.
  • 3. – Tu resta qui, io preparo la colazione. – Finalmente sola, la ragazza si rotola fra le coperte con un sorriso felice, si rannicchia nella parte del letto dove ha dormito Jinki e respira a pieni polmoni il suo profumo. Quasi non ci crede di essere in quel letto, sembra un sogno bellissimo. Ride quando vede tornare Onew con la colazione in mano, completamente nudo. – Potevi anche vestirti! – Vuol dire che ti dispiace? – Sung si lecca le labbra, si alza, prende il vassoio dalle mani dell’altro e lo mette via, abbraccia il ragazzo e si rilassa con il tepore del suo corpo. – Come potrebbe mai dispiacermi? – Ah, non lo dire, altrimenti non sarò più padrone delle mie azioni. – Sung accarezza piano la nuca dell'altro, si avvicina alle sue labbra, le sfiora, poi passa al collo, Onew sospira e chiude gli occhi. Sente la bocca della ragazza succhiare la pelle, morderla e poi leccarla piano, come per scusarsi per il morso. Il ragazzo continua a sospirare, sperando che il momento in cui Sung inizi ad agire arrivi presto, ma l'altra continua con movimenti lenti e strazianti. Quando sente che sta iniziando ad indurirsi, il ragazzo mugola, mentre la mano della ragazza inizia a scendere. Jinki trattiene il respiro, mugola di nuovo, questa volta più forte, quando sente la mano stringerlo. Sung la muove avanti e dietro, sente l'erezione crescere, sorride maliziosamente al compagno, che inizia a baciarla con vigore. Progressivamente la velocità della mano aumenta, Onew cerca di trattenersi, ma un po' di sperma esce. Sung si ferma e va verso il letto, il ragazzo non ci pensa due volte a raggiungerla, prima le bacia tutto il corpo, poi inizia a masturbarla. Infila lentamente un dito, poi un altro, la ragazza sente la testa completamente vuota, si aggrappa alle lenzuola; un terzo dito le fa dischiudere la bocca e produrre un urlo soffocato, il quarto la fa esplodere. Jinki toglie le dita; anche se è ancora nel pieno del piacere, Sung fa girare Jinki e finisce di occuparsi della sua erezione con la bocca. Non credeva che avrebbe mai avuto il coraggio di fare sesso orale fino in fondo, per far godere il ragazzo
  • 4. è costretta ad aiutarsi con le mani e quando viene sente lo sperma caldo dentro di sé. – Forse dovremmo smetterla – dice Onew ridendo. Si stupisce quando sente la ragazza rannicchiarsi al suo fianco, ha gli occhi chiusi e il viso sembra serio. – Hey, è successo qualcosa? – Scuote la testa, il ragazzo le accarezza i capelli – Dai, facciamo colazione! – La stringe tra le sue braccia, le bacia la testa, inizia a cullarla, Sung scoppia a piangere. – Jinki... Sono così felice di stare con te. Non ferirmi, ti prego. – Non lo farò, te lo prometto. – Sono tornato appena ho potuto! – Ciao, com'è andato il viaggio? – Taehyo aiuta Andrea a prendere i bagagli e a metterli in macchina. – Lungo, come al solito, per questo l'idea di trasferirci non era male – la ragazza fa una smorfia che dovrebbe essere un sorriso. – Pensiamo a tornare a casa, sarai stanchissimo. – È normale quando viaggio in aereo. – Salgono in macchina ed arrivano in appartamento, Taehyo aspetta che Andrea si sia fatto una doccia rilassante per parlargli. Gli prepara un pasto veloce e caldo e si siede al tavolo da pranzo con lui. – Sai che sono contenta di essermi riappacificata con te, ma vorrei chiarire che ho sempre più dubbi su questa storia, non so cosa voglio da te e non so cosa scegliere per me stessa. – Se parli di trasferirci, va bene, cioè, sono disposto a viaggiare per vederti, andrò in America solo nel caso in cui ci sono problemi gravi come quest'ultimo, poi farò tutto tramite computer. – No – Taehyo sospira – sto cercando di dirti che ho bisogno di tempo. – Sono tornato per sentirmi dire questo? – Non volevo dirtelo per telefono, mi sembrava il modo sbagliato, mi dispiace. Non voglio che ci lasciamo, voglio solo capire, avere le idee chiare.
  • 5. – Sei strana ultimamente, Tae, cosa succede? Stai avendo dei ripensamenti su di noi? Stai vedendo un'altra persona? Anche se fosse così non ti fare problemi a parlarmene, ti do tutto il tempo che vuoi per capire cosa, o magari chi vuoi. – Andrea guarda la ragazza intensamente; che fare? Dire o non dire la verità? Taehyo si gratta nervosamente il braccio e fa un mezzo sorriso di scuse. – In effetti c'è un'altra persona, ma non credo di amarla; tu mi piaci, Andrea, sei il mio migliore amico e anche il mio amante, non riesco a pensare che un giorno non entrerai più da quella porta o che non mi abbraccerai più mentre sto dormendo, l'altra persona è uno sfizio, una storia che è iniziata ancor prima di decidere di stare con te seriamente. – Lo capisco, facciamo così: sto qui per tutta la settimana, poi riparto e non mi vedrai per un po', anzi dimmi stesso tu quando vuoi che io torni, però per favore fatti sentire ogni tanto, dimmi almeno se sei felice, io cercherò di pensare solo al lavoro e proverò a dimenticarti per un po'. – Taehyo inizia a piangere, si sente in colpa, perché ha voluto parlare? Andrea l'abbraccia – Va tutto bene, non essere triste – le dice mentre le accarezza i capelli. Tra sospiri spezzati dal pianto, la ragazza si riprende, si scusa abbassando la testa, Andrea le sorride, ma dentro sta morendo – Allora, come sta andando il programma? – Bene... – Sì? Sono contento per te! – Le accarezza il viso e cerca di non farle sentire che è imbarazzato, deluso, arrabbiato. Non la perderà, a costo di soffrire. Il problema fondamentale da affrontare quando una relazione diventa seria sono le paure, che stranamente si triplicano. Una relazione più stabile dovrebbe darti sicurezza, invece spesso ti porta a porti delle domande le cui risposte sono più impegnative. Tuttavia la felicità, il senso di protezione di un sentimento sicuramente provato da entrambe le parti riescono a calmarti e a rassicurarti; non occorre avere la convinzione che l'altra persona
  • 6. prima o poi ti lascerà, altrimenti finisce che, dubitando di tutto ciò che fa l'altro, la relazione finisca a priori. Sì, essere una coppia è faticoso, è impegnativo, non puoi pensare di essere felice sempre e che tutto venga facile, è come se la vita volesse mettere alla prova il legame creatosi tra le due persone. Ma se viviamo nel terrore di amare, non saremo mai completi. Sung Young sta iniziando a capirlo mentre le braccia forti di Onew la avvolgono. Fuori dalla finestra si sente il brusio delle foglie mosse dal vento, la giornata è uggiosa, ma il tempo l’aiuta solo a sentirsi maggiormente in pace con se stessa. Ascolta i respiri del ragazzo, si lascia cullare dai movimenti del suo petto, poi alza la testa per farsi baciare. Jinki la guarda negli occhi prima di baciarla con dolcezza. – Chissà quando riusciremo a ritrovare quest’intimità quando torneremo a Seul. – Dice Sung, sospirando, l’altro le accarezza le spalle. – Se non abitassi ad Incheon sarebbe meglio, magari un giorno avrai un appartamento tutto tuo a Seul. – Devo prima iniziare l’Università e trovarmi un lavoro. Per ora la soluzione di stare da Taehyo va bene. – A me importa solo che stiamo insieme, che tu sia ad Incheon, a Seul o in Italia. – Io non andrò da nessuna parte. Se mia madre riuscirà ad avere il trasferimento resterò qui, in caso contrario mi dividerò tra Corea e Italia, ma non abbandonerò mai questo posto. No, non andrò proprio da nessuna parte… – Sung guarda Jinki, che però tenta di non incrociare i suoi occhi, aggrotta la sopracciglia – Forse tu ti riferivi anche a te stesso… Non posso aspettarmi che tu stia sempre qui. – Credo che la SM stia preparando il nostro primo tour ufficiale. – Non mi guardare con quello sguardo adorabile da cagnolino, sono contenta per voi. Non posso sempre averti con me, lo so… – Onew sospira. – È per questo che non ho mai voluto iniziare una relazione! – La ragazza gli posa delicatamente una mano sulla guancia e gli
  • 7. sorride, gli bacia il petto e lo rassicura con parole dolci. Decidono di alzarsi quando ormai il sole coperto dalle nuvole è alto. Anche se il tempo non è dei migliori, camminano mano nella mano nella distesa di prato verde, dimentichi del tempo, di chi sono e di cosa li aspetta dopo. Sono stesi sul prato, con l’erba che gli fa solletico ai piedi, quando improvvisamente inizia a piovere. Ridendo, tornano in casa, Jinki suona il pianoforte e canta per Sung Young, che ogni volta si stupisce della perfezione di quella voce, la sua profondità e dolcezza è come una mano ricoperta di un guanto di pura seta che ti percorre la colonna vertebrale. Puoi solo rabbrividire e provare piacere. – Abbiamo scoperto che sai cucinare molto bene e che te la cavi anche a cantare, ma sei sicura di non avere qualche altro talento nascosto? Accennava tuo fratello al disegno… Parlava di corsi di danza. – Sung sente una punta di stizza che le fa irrigidire i muscoli della schiena, agita la testa. – No, la danza no… Non più ormai. Il disegno ogni tanto, ma non sono particolarmente portata. – Dicevi lo stesso per la cucina, in realtà sei una cuoca bravissima. Quando parli delle tue doti non capisco mai se dici sul serio oppure no! – Notando che quell’argomento non le piace, Onew si avvicina a Sung, le prende le mani e cerca di scherzarci su – Per caso vuoi avere sempre un alone di mistero intorno a te? – Finalmente riesce a strapparle un sorriso, seppure sforzato. – Non sono una persona interessante o talentuosa, tutto qui. – Invece secondo me sei speciale. – Sì, come un chicco di riso – Onew ride, la bacia. – Mi è sembrato strano non vedere ancora Minho con un fucile in mano entrare da quella porta! – No, Taemin lo sta tenendo occupato! – Per fortuna, aggiungerei! – Perché hai scelto me? – La domanda inaspettata di Sung prende alla sprovvista il ragazzo. – Insomma, hai tante ragazze intorno, molto più belle di me, probabilmente anche più
  • 8. intelligenti, io sono una persona normale. Guarda per esempio le Girls’ Generation: sono bellissime, divertenti, hanno tutto più di me… Allora perché hai scelto me? – Non lo so, non decidi mica tu di chi innamorarti. Penso che sia proprio perché tu sei timida, perché non ti ritieni perfetta, questo in te crea un fascino molto più attraente della bellezza frivola delle altre ragazze. Non è vero che hanno tutto più di te, anzi penso che tu abbia molto più di loro, sia nel cuore, sia nel cervello. E poi non capisco come fai a non renderti conto di essere stupenda! Forse ti guardo con gli occhi dell’amore… – Jinki ha un’espressione così tenera in quel momento che, pur non essendo d’accordo con le sue parole, Sung non riesce a replicare. – Non so come fai, ma mi fai innamorare ogni secondo di più di te.