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Il NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE
L’ ISTRUZIONE, IMPARTITA PER ALMENO  10 ANNI , E’  OBBLIGATORIA  ED E’ FINALIZZATA A CONSENTIRE IL CONSEGUIMENTO DI UN TITOLO DI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE O DI UNA QUALIFICA PROFESSIONALE DI DURATA ALMENO TRIENNALE ALMENO ENTRO IL 18° ANNO DI ETÀ.
COME NASCE IL NUOVO OBBLIGO
LEGGE 296 DEL 27/12/2006  art.1 c. 622,623,624 D.M. n.139 DEL 22/08/07  REGOLAMENTO RECANTE LE NORME IN MATERIA DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE NEI BIENNI (DOCUMENTO TECNICO, ASSI CULTURALI, COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA   ATTIVA ) NORMATIVA DI RIFERIMENTO RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO EUROPEO  DEL 18/12/2006 RELATIVA ALLE COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
OBBLIGO DI ISTRUZIONE A 16 ANNI UNA SVOLTA UNA SFIDA
UNA SVOLTA PERCHE ’….. IN RISPETTO ALL’ ATTUAZIONE DEGLI IMPEGNI ASSUNTI A LIVELLO EUROPEO IN CUI L’OBBLIGO, DA ANNI, INVESTE TUTTI I CITTADINI FINO AD OLTRE 16 ANNI DI ETÀ.
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
PER MEGLIO COMPRENDERE I CONTENUTI DEL DECRETO MINISTERIALE SUL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE E’ INDISPENSABILE INQUADRARE SCHEMATICAMENTE L’ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
INFANZIA PRIMARIA MEDIA BIENNIO ISTR. LICEALE ISTR. TECN-PROF . FORMAZ. PROF. Sistema  EDUCATIVO  nazionale di  ISTRUZIONE  e  FORMAZIONE OBBLIGO DECENNALE PRIMAVERA AI PRIMI POSTI IN EUROPA NELLE INDAGINI FINALIZZATE A RILEVARE IL RENDIMENTO SCOLASTICO  AGLI ULTIMI POSTI NELLE INDAGINI FINALIZZATE A RILEVARE IL RENDIMENTO SCOLASTICO
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IL D.M.  n.139 DEL 22/08/07   REGOLAMENTO RECANTE LE NORME IN MATERIA DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE NEI BIENNI
FINALITÀ ,[object Object],[object Object],[object Object]
TEMPI DI ATTUAZIONE ,[object Object],[object Object]
[object Object]
PRENDENDO SPUNTO DALLE RACCOMANDAZIONI DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 18/12/2006, L’OBIETTIVO FONDAMENTALE DEL REGOLAMENTO SUL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE E’ QUELLO DI…..  IL REGOLAMENTO DEL NUOVO OBBLIGO
CONSENTIRE IL PASSAGGIO DALL’IMPIANTO CURRICOLARE DI TIPO DISCIPLINARE A QUELLO BASATO SULLE COMPETENZE E SUI RISULTATI DI APPRENDIMENTO….
IN MODO CHE L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGO CONSENTA  L’ACQUISIZIONE DEI  SAPERI  FONDAMENTALI E DELLE  COMPETENZE  PREVISTE DAI CURRICOLA RELATIVI AI PRIMI 2 ANNI DEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SUPERIORE
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Competenze chiave (Raccomandazione Parlamento Europeo e consiglio) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Ponendosi all'interno di questo quadro, caratterizzato da competenze di carattere sia culturale che trasversale, il D.M sul Nuovo Obbligo di Istruzione  mette in evidenza le prime 4 come assi culturali strategici, le seconde 4 come competenze trasversali.  In particolare ha individuato:
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Che costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. 4 assi culturali   strategici
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Imparare ad imparare Ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro.  (Molti dei nostri alunni si disperdono perché non riescono ad acquisirlo) Progettare Ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici.  (Molti alunni  vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità) COSTRUZIONE  DEL  SE
Comunicare  Ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi   (I nostri alunni hanno molte difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere anche testi semplici in lingua italiana) Collaborare e partecipare Ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista.   (I nostri alunni assumono troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri) Agire in modo autonomo e responsabile Ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale.  (I nostri alunni agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non assumersi responsabilità) RELAZIONE  CON GLI ALTRI
RAPPORTO CON LA REALTÀ Risolvere problemi Ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle.  (I nostri alunni tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi per la situazione di malessere esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro) Individuare collegamenti e relazioni Ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo.  (I nostri alunni raramente possiedono questi strumenti) Acquisire ed interpretare l’informazione Ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.  (I nostri alunni sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli)
QUALI CAMBIAMENTI NELLA SCUOLA? ,[object Object],NON CI SARÀ  ALCUNA MODIFICA  DEGLI  ATTUALI ORDINAMENTI  SCOLASTICI E DELL’ATTUALE  ASSETTO DELLE CLASSI DI CONCORSO DEI DOCENTI , MA DOVRANNO ESSERE RESE ESECUTIVE LE MISURE PREVISTE DAL REGOLAMENTO ATTUATIVO E CIOÈ…
[object Object],[object Object]
PER LA PRIMA ATTUAZIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE   IL 28/12/2007 SONO STATE EMANATE LE LINEE GUIDA SONO UNO STRUMENTO DI INDIRIZZO E UNA PROPOSTA DI LAVORO PER I  DIRIGENTI SCOLASTICI  E I  DOCENTI
LE LINEE GUIDA CONTENGONO LE INDICAZIONI PER: ,[object Object],[object Object],[object Object]
IL RUOLO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
COLLEGIO DEI DOCENTI IL COLLEGIO DEI DOCENTI DEVE  DARE  INDICAZIONI CHE SIANO FINALIZZATE ALLA “ ELABORAZIONE  E ALLA  ORGANIZZAZIONE  DI MODALITÀ DI INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO PER GLI STUDENTI CHE SIANO COERENTI CON IL PROPRIO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA”.
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI ,[object Object],[object Object],[object Object]
AI  CONSIGLI DI CLASSE , NELLA LORO AUTONOMIA DIDATTICA, SPETTERA’ IL  COMPITO  DI ARTICOLARE, PER CIASCUNO DEI  4 ASSI GLI  OBIETTIVI TERMINALI  E LE  COMPETENZE ATTESE  IN LINEA CON LE SCELTE GENERALI DEL  PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA CONSIGLI DI CLASSE
[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object]
AL TERMINE DEL BIENNIO
CERTIFICAZIONE  DEI  SAPERI  E DELLE  COMPETENZE  SU APPOSITI  MODELLI  PREDISPOSTI A LIVELLO MINISTERIALE
PIANO DI FORMAZIONE   A SOSTEGNO DEI DOCENTI AL FINE DI FAVORIRE IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELLE CONOSCENZE E DEI PROGRAMMI ALLA SCUOLA BASATA SULLE COMPETENZE E SUI RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO.
SOSTENERE I CAMBIAMENTI NECESSARI, NELL'ATTIVITÀ QUOTIDIANA CHE AIUTINO I DOCENTI A PASSARE DAL “LAVORARE PER PROGRAMMI” AL “LAVORARE PER COMPETENZE”.  INDIVIDUARE METODOLOGIE IDONEE CHE PERMETTANO AI DOCENTI DI ESSERE IN GRADO DI COLLEGARE I SAPERI DISCIPLINARI E GLI ASSI CULTURALI ALLE COMPETENZE CHIAVE; PROGETTARE ATTIVITA’ FORMATIVE FINALIZZATE A….. Migliorare la qualità delle attività didattiche curricolari e lavoro dei Dipartimenti  Lavoro dei Consigli di Classe Protagonismo degli e miglioramento della relazione educativa
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],POSSIBILI ATTIVITA’ FORMATIVE PREVISTE PER I DOCENTI
[object Object],[object Object]
SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE ,[object Object],[object Object],[object Object]
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QUESTO GRUPPO DOVRÀ DIVENIRE IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER UNA ATTIVITÀ DI FORMAZIONE CHE, PARTENDO DALLA LETTURA RAGIONATA DEL DOCUMENTO TECNICO, PROMUOVA L’INNOVAZIONE E LA SPERIMENTAZIONE BIENNALE A CUI L’ATTUAZIONE DELL’INNALZAMENTO È AFFIDATA.  UNO DI QUESTI REFERENTI AVRÀ IL COMPITO DI TENERE UN RAPPORTO CON L’AGENZIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA, LA QUALE A SUA VOLTA PROVVEDERÀ A SOSTENERE L’AZIONE FORMATIVA E DI SPERIMENTAZIONE ATTRAVERSO LA MESSA IN RETE SU SUPPORTO INFORMATICO DI IDEE E PROGETTI E ATTRAVERSO LO SCAMBIO DELLE ESPERIENZE.  COMPITI
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Il nuovo obbligo d'istruzione

  • 1. Il NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE
  • 2. L’ ISTRUZIONE, IMPARTITA PER ALMENO 10 ANNI , E’ OBBLIGATORIA ED E’ FINALIZZATA A CONSENTIRE IL CONSEGUIMENTO DI UN TITOLO DI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE O DI UNA QUALIFICA PROFESSIONALE DI DURATA ALMENO TRIENNALE ALMENO ENTRO IL 18° ANNO DI ETÀ.
  • 3. COME NASCE IL NUOVO OBBLIGO
  • 4. LEGGE 296 DEL 27/12/2006 art.1 c. 622,623,624 D.M. n.139 DEL 22/08/07 REGOLAMENTO RECANTE LE NORME IN MATERIA DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE NEI BIENNI (DOCUMENTO TECNICO, ASSI CULTURALI, COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA ) NORMATIVA DI RIFERIMENTO RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 18/12/2006 RELATIVA ALLE COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
  • 5. OBBLIGO DI ISTRUZIONE A 16 ANNI UNA SVOLTA UNA SFIDA
  • 6. UNA SVOLTA PERCHE ’….. IN RISPETTO ALL’ ATTUAZIONE DEGLI IMPEGNI ASSUNTI A LIVELLO EUROPEO IN CUI L’OBBLIGO, DA ANNI, INVESTE TUTTI I CITTADINI FINO AD OLTRE 16 ANNI DI ETÀ.
  • 7.
  • 8. PER MEGLIO COMPRENDERE I CONTENUTI DEL DECRETO MINISTERIALE SUL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE E’ INDISPENSABILE INQUADRARE SCHEMATICAMENTE L’ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
  • 9. INFANZIA PRIMARIA MEDIA BIENNIO ISTR. LICEALE ISTR. TECN-PROF . FORMAZ. PROF. Sistema EDUCATIVO nazionale di ISTRUZIONE e FORMAZIONE OBBLIGO DECENNALE PRIMAVERA AI PRIMI POSTI IN EUROPA NELLE INDAGINI FINALIZZATE A RILEVARE IL RENDIMENTO SCOLASTICO AGLI ULTIMI POSTI NELLE INDAGINI FINALIZZATE A RILEVARE IL RENDIMENTO SCOLASTICO
  • 10.
  • 11.
  • 12. IL D.M. n.139 DEL 22/08/07 REGOLAMENTO RECANTE LE NORME IN MATERIA DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE NEI BIENNI
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 16. PRENDENDO SPUNTO DALLE RACCOMANDAZIONI DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 18/12/2006, L’OBIETTIVO FONDAMENTALE DEL REGOLAMENTO SUL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE E’ QUELLO DI….. IL REGOLAMENTO DEL NUOVO OBBLIGO
  • 17. CONSENTIRE IL PASSAGGIO DALL’IMPIANTO CURRICOLARE DI TIPO DISCIPLINARE A QUELLO BASATO SULLE COMPETENZE E SUI RISULTATI DI APPRENDIMENTO….
  • 18. IN MODO CHE L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGO CONSENTA L’ACQUISIZIONE DEI SAPERI FONDAMENTALI E DELLE COMPETENZE PREVISTE DAI CURRICOLA RELATIVI AI PRIMI 2 ANNI DEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SUPERIORE
  • 19.
  • 20.
  • 21. Ponendosi all'interno di questo quadro, caratterizzato da competenze di carattere sia culturale che trasversale, il D.M sul Nuovo Obbligo di Istruzione mette in evidenza le prime 4 come assi culturali strategici, le seconde 4 come competenze trasversali. In particolare ha individuato:
  • 22.
  • 23.
  • 24. Imparare ad imparare Ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. (Molti dei nostri alunni si disperdono perché non riescono ad acquisirlo) Progettare Ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. (Molti alunni vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità) COSTRUZIONE DEL SE
  • 25. Comunicare Ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi (I nostri alunni hanno molte difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere anche testi semplici in lingua italiana) Collaborare e partecipare Ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. (I nostri alunni assumono troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri) Agire in modo autonomo e responsabile Ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. (I nostri alunni agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non assumersi responsabilità) RELAZIONE CON GLI ALTRI
  • 26. RAPPORTO CON LA REALTÀ Risolvere problemi Ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle. (I nostri alunni tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi per la situazione di malessere esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro) Individuare collegamenti e relazioni Ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. (I nostri alunni raramente possiedono questi strumenti) Acquisire ed interpretare l’informazione Ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. (I nostri alunni sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli)
  • 27.
  • 28.
  • 29. PER LA PRIMA ATTUAZIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE IL 28/12/2007 SONO STATE EMANATE LE LINEE GUIDA SONO UNO STRUMENTO DI INDIRIZZO E UNA PROPOSTA DI LAVORO PER I DIRIGENTI SCOLASTICI E I DOCENTI
  • 30.
  • 31. IL RUOLO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
  • 32. COLLEGIO DEI DOCENTI IL COLLEGIO DEI DOCENTI DEVE DARE INDICAZIONI CHE SIANO FINALIZZATE ALLA “ ELABORAZIONE E ALLA ORGANIZZAZIONE DI MODALITÀ DI INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO PER GLI STUDENTI CHE SIANO COERENTI CON IL PROPRIO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA”.
  • 33.
  • 34. AI CONSIGLI DI CLASSE , NELLA LORO AUTONOMIA DIDATTICA, SPETTERA’ IL COMPITO DI ARTICOLARE, PER CIASCUNO DEI 4 ASSI GLI OBIETTIVI TERMINALI E LE COMPETENZE ATTESE IN LINEA CON LE SCELTE GENERALI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA CONSIGLI DI CLASSE
  • 35.
  • 36.
  • 37. AL TERMINE DEL BIENNIO
  • 38. CERTIFICAZIONE DEI SAPERI E DELLE COMPETENZE SU APPOSITI MODELLI PREDISPOSTI A LIVELLO MINISTERIALE
  • 39. PIANO DI FORMAZIONE A SOSTEGNO DEI DOCENTI AL FINE DI FAVORIRE IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELLE CONOSCENZE E DEI PROGRAMMI ALLA SCUOLA BASATA SULLE COMPETENZE E SUI RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO.
  • 40. SOSTENERE I CAMBIAMENTI NECESSARI, NELL'ATTIVITÀ QUOTIDIANA CHE AIUTINO I DOCENTI A PASSARE DAL “LAVORARE PER PROGRAMMI” AL “LAVORARE PER COMPETENZE”. INDIVIDUARE METODOLOGIE IDONEE CHE PERMETTANO AI DOCENTI DI ESSERE IN GRADO DI COLLEGARE I SAPERI DISCIPLINARI E GLI ASSI CULTURALI ALLE COMPETENZE CHIAVE; PROGETTARE ATTIVITA’ FORMATIVE FINALIZZATE A….. Migliorare la qualità delle attività didattiche curricolari e lavoro dei Dipartimenti Lavoro dei Consigli di Classe Protagonismo degli e miglioramento della relazione educativa
  • 41.
  • 42.
  • 43.
  • 44.
  • 45. QUESTO GRUPPO DOVRÀ DIVENIRE IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER UNA ATTIVITÀ DI FORMAZIONE CHE, PARTENDO DALLA LETTURA RAGIONATA DEL DOCUMENTO TECNICO, PROMUOVA L’INNOVAZIONE E LA SPERIMENTAZIONE BIENNALE A CUI L’ATTUAZIONE DELL’INNALZAMENTO È AFFIDATA. UNO DI QUESTI REFERENTI AVRÀ IL COMPITO DI TENERE UN RAPPORTO CON L’AGENZIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA, LA QUALE A SUA VOLTA PROVVEDERÀ A SOSTENERE L’AZIONE FORMATIVA E DI SPERIMENTAZIONE ATTRAVERSO LA MESSA IN RETE SU SUPPORTO INFORMATICO DI IDEE E PROGETTI E ATTRAVERSO LO SCAMBIO DELLE ESPERIENZE. COMPITI
  • 46.