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DOCENTI



Video: guida all’esportazione nei vari formati   Gianluca Meassi
0.1 Struttura di file A/V - Container e Codec
Vediamo di definire in modo chiaro un flusso audo-video


0.2 Caratteristiche di un formato video e Flusso di lavoro
Panoramica dei formati più diffusi attualmente


0.3 Differenza tra formati “televisivi” e formati “multimediali”
Due mondi in opposizione


0.4 Analisi dei formati e bitrate
Analizzare il file sorgente e definire la qualità finale


0.5 Scelta del formato di esportazione e alcuni esempi
Non esiste il formato migliore, non esistono settaggi universali
0.1 Struttura di file A/V - Container e Codec
“AVI” “MOV” “MPEG” non definicono un flusso video
Per definire in modo estensivo un formato video o un file audiovisivo e' necessario
dichiarare codec Audio e Video. Questo perché è il codec a definire come sono
compressi i dati dentro al file o come vengono processati da un determinato hardware.

Non esiste un codec universale o “migliore”
In generale non si ha la possibilità di scegliere il codec ma semplicemente si opta per il
codec presupposto per quel determinato media di fruizione. Se abbiamo la scelta
possiamo optare per quello che reputiamo migliore ma solo quando si e' definito il
mezzo di fruizione. Il nostro scopo non è la ricerca del miglior formato ma individuare
percorso migliore che ci porti da una sorgente ad una destinazione inserendo meno
(possibilmente nessuna) alterazioni possibili nel nostro video.

“Ottimizzare si ma quanto?”
L'ottimizzazione deve seguire la linea ovvia del rapporto qualità/prezzo, ovvero risultati
e il tempo impegato per ottenerli. Operare in modo chirurgico su un codec richiede
competenza specifica, strumenti complessi e valutazioni sperimentali. Tale bagaglio di
informazione e strumenti è strettamente legato al media di destinazione (es. H.264 per
broadcast, web/mobile) e varia con l'evoluzione della tecnologia.
0.1 Struttura di file A/V - Container e Codec



                     Flusso Video 1                           Flusso Audio 1
                                                                                                        Altri dati
                                                                                               (es. sottotitoli, metadati)

                     Flusso Video 2                           Flusso Audio 1


                                                                                                           Container



                               Container : file tipo AVI, MOV, MPEG, ecc.

                               Codec : AVI, MOV, MPEG, ecc.



  Nota : Sopra è rappresentato un caso generico. Comunemente avremo un solo flusso video (con il suo codec) e e un flusso
  audio (con il suo codec)
0.1 Struttura di file A/V - Container e Codec
 Container            Quicktime          Audio-Video             MPEG             Matroska         MPEG-4 Part            Windows                   FlashVideo
                                         Interleaved                                                  14                   Media



 Estensione              .mov                 .avi             variabile            .mkv               .mp4                  .wmv                    .flv .f4v

 Codecs                  DV                  DV                  MPG1               MPG2              MPEG-4               VC-1                 Sorenson Sparks
                      DVCPRO             Uncompress              MPG2               MPG4                              Windows Media 8               (H.263)
                       MJPEG                DviX                 MP3                WMV                               Windows Media 9              On2 VP6
                      Animation             XViD                 PCM                 Any                                                             H.264
                       MPG4

 E' importante comprendere che l'universo dei codec e' in continuo mutamento e non è facile tracciare
 chi e' causa e chi è effetto di questi mutamenti. La rete (es. “youtube” o il p2p) ha influenzato ed è
 stata influenzata dei codec. Allo stesso modo i produttori dei chip che gestiscono i codec nei vari
 dispositivi (sorgente o destinazione) influenzano e sono influenzati dalla diffusione dei codec.
 I codec con maggiore diffusione sono spesso parte di una famiglia di codec, definiti da un organismo
 che ne certifica lo standard. Per fare un esempio, lo standard MPEG-4 e' presente in una enorme
 quantita' formati video (MOV, F4V, M4V, MP4, AVI/MKV-DivX7, Bluray, ecc.)
 Alcune sue varianti :
 Part 2 - ASP - implementazione Microsoft - DivX5
 Part 10 – il noto H.264
 Part 12 – (una versione de) il noto 3gp e successive revisioni
 Part 13 e Part 14 (mp4)

 Nota : In generale gli standard MPEG derivano dal comitato ISO/IEC (International Organization for Standardization/International Electrotechnical Commission)
 mentre gli standard H.xxx derivano dal comitato ITU-T (Telecommunication Standardization Sector of International Telecommunication Union)
0.2 Caratteristiche di un formato video
 Nome                            Nome Inglese o             Descrizione
                                 convenzionale
 Codec Audio
 Codec Video
 Fotogramma                      Frame                      Dimensione del video – altezza e larghezza
 Rapporto d'aspetto              Aspect Ratio               Rapporto altezza / larghezza del fotogramma
 Rapporto d'aspetto del Pixel    PAR (Pixel Aspect Ratio)   Rapporto altezza / larghezza del pixel
 Fotogrammi per secondo          FPS (Frames per Second)    Numero di fotogrammi per secondo
 Campi / semiquadri (superiore   Field (LFF / UFF)          Video interlacciato (TV/DV/HDV/i) o
 o inferiore)                                               progressivo (Computer, Mobile,Web,p)
 Spazio colore                   Color Space                RBG o YUV

 Alcuni punti da ricordare :
 E' importante che il software che abbiamo scelto sappia gestire formato e caratteristiche del
 ns. sorgente (es. PAR, interlacciato,ecc.) e del formato/device di destinazione.
 Codec : algoritmo che si occupa di COmprimere e DEComprimere un flusso audio o video.
 Esistono codec senza perdita (loseless) e con perdita (lossy) di qualità.
 La compressione effettuata dal codec può operare sul singolo fotogramma in modo
 indipendente dagli altri (intraframe) o in modo dipendente essendo influenzata dai
 fotogrammi vicino (compressione interframe). Generalmente avvengono entrambe sui
 codec di fruizione di contenuti, avviene solo la prima sui codec professionali
Nota :
Questi sono solo alcuni dei formati video (come dimensione) presenti in commercio. Il problema della
distorsione dell'immagine rappresenta uno dei problemi.
SD = Definizione Standard / HD = Alta Definizione
0.2 Flusso di lavoro


                                                                       Strumento
                         Strumento 1                 Strumento 2   v               Destinazione A   v
                                                                       N-esimo

      Sorgente
      o Software di
      montaggio


                                       Strumento 1                                 Destinazione B




 Alcuni punti da ricordare :

 Limitare il numero di strumenti utilizzati (il secondo flusso di lavoro è da preferire)
 Strumenti “general purpose” (facilità e versatilità) e specialistici (esigenze particolari)
 La scelta degli strumenti deve essere in funzione della versatilità verso il formato di
 destinazione
 E' importante che il software scelto sappia gestire il formato sorgente (es. gestione del
 PAR, deinterlacciare un video interlacciato,ecc.)
 Strumenti che vedremo : Quicktime, Adobe Media Encoder, ffmpeg
0.3 Differenza tra formati “televisivi” e formati “multimediali”
 Campi o Quadri – Interlacciamento e Deinterlacciamento :
 Semplificando possiamo suddividere i formati video in 2 macro categorie :
 Televisivi : interlacciati (semiquadri/campi) e solitamente con pixel non quadrati
 Multimediali : progressivi, pixel quadrati (square)
 Questo sono importanti perche' non sempre (ben) gestiti da tutti i software.
0.3 Differenza tra formati “televisivi” e formati “multimediali”
 Conversione di un formato PAR non quadrato in uno quadrato :

 Quello che cambia e' la dimensione orizzontale del fotogramma.L' “altezza” non è
 infleunzata dal PAR

            Dimensione (quadrato) = dimensione standard * Pixel Aspect Ratio

 Vi sono casi in cui due formati video differenti risultano identici all'atto pratico (in una
 timeline o in riproduzione) perche' soddisfano l'equazione di sopra.
 Esempio. Il formato HDV 1440x720 ha un PAR di 1.33 (non quadrato) e corrisponde al formato FullHD 1080
 HDTV che ha dimensione 1920x1080 e pixel quadrato. Questo si puo' comprendere se applico la formulina di
 sopra 1440*1.333...=1920.

 Fortunatamente alcuni formati (es. Full HD) mantengono il pixel quadrato e quindi
 non avremo problemi di “aspetto” (dimensione del fotogramma) nella conversione
 verso il mondo multimediale legato a computer, mobile o il web.
 Attenzione che il 16:9 HD non e' identico al 16:9 di un PAL DV.

 Ritagliare o bande nere? (letterbox o pan&scan)
0.3 Differenza tra formati “televisivi” e formati “multimediali”
Il Pixel Aspect Ratio (proporzione pixel) e' un sistema usato nel campo video per
simulare la variazione di aspetto del fotogramma nel sistema di destinazione senza
variare la dimensione in pixel orizzontale.
0.4 Analisi dei formati e bitrate
 Alcuni strumenti per analisi:

 Windows : Mediainfo – VirtualDub - VLC - Gspot – Avicodec
 MacOSX : Videospec - Quicktime Pro ($) – Mediainfo($) – Aviinfo – VLC - Media Inspector($)

 Alcuni strumenti per conversione :

 Windows : Adobe Media Encoder, Quicktime Pro, WinFF, VLC, Procoder
 MacOSX : Adobe Media Encoder, Quicktime Pro, ffmpegX, VLC, Compressor
 Bitrate :

 Quantità di informazione per unita' di tempo.
 In generale per i dispositivi mobile come per certi servizi web il valore è prestabilito dal
 produttore/fornitore. Anche se vengono accettati non ha in generale senso creare file di
 bitrate nettamente superiori.
 Dimensione file = bitrate[A+V]*durata è vera per file non compressi (versione simple)
 In un video e' il “Video bitrate” che la fa da padrone (esiste anche il problema del Audio b/r)
0.4 Analisi dei formati e bitrate
 Il bitrate può essere costante (CBR) o variabile (VBR)

 CBR : la quantità di dati che passa per unità di tempo è fissata e costante. L'analisi del
 contenuto da comprimere avviene durante la compressione.(affidabilità)

 VBR : definito da un bitrate di riferimento ed da eventuali margini min/max.
 Essendo variabile la quantità di dati per tempo è necessario che il compressore analizzi il
 sorgente in modo da aumentare o diminuire il valore del bitrate in funzione del contenuto in
 un determinato momento. Queste analisi vengono chiamate “passate” (1 o 2 o multi). VBR
 richiede di solito più “passate” per essere efficace.(performance)

 Altri fattori che influenzano l'esportazione :

 Frame : dimensione del fotogramma del video – la scelta della dimensione va in funzione
 del media di destinazione. In alcuni codec le dimensioni sono fissate a valori prestabiliti o
 frazioni di essi, in altri è consigliato che siano multipli di un numero.
                                          Alcuni range di bitrate

      Mpeg-4 FullHD : 6-12 Mbit               HDTV : 8-15 Mbit            VideoCD-MPG1 : 1.5 Mbit

        DVD Video : 6-8 Mbit            Bluray disc : 20-35 Mbit    DV-HDV-DVCAM : 25-100 Mbit
         Iphone : 1-2,5 Mbit            Youtube/Vimeo : 2-5 Mbit    Windows Media “720” : 3-7 Mbit
0.5 Scelta del formato di esportazione e alcuni esempi
                              “Non esiste il formato migliore”

 Vi sono formati di distribuzione e formati intermedi di lavorazione. Sono entrambi
 importanti.
 La scelta del formato dipende dal mezzo di fruizione.
 Il formato deve essere “friendly” all'utilizzatore nel caso che il mezzo permette una
 scelta.
 Alcuni formati hanno caratteristiche per cui sono da preferire rispetto a codec con
 prestazioni migliori (metadata, maggiore integrazione nel flusso di lavoro, ecc.)

                            “Non esistono settaggi universali”
 Si possono definire dei “preset” in funzione del media di distribuzione, degli strumenti e
 dei sorgenti utilizzati (il ns. flusso di lavoro). Questi preset variano al variare dei 3
 elementi elencati. Sul primo non abbiamo spesso possibilità di operare scelte ma solo
 subirle.
 Differenti media di distribuzione con lo “stesso codec” possono richiedere settaggi
 differenti
0.5 Scelta del formato di esportazione e alcuni esempi
Web :
Servizio                HD 720p                HD 1080                SD 4:3                     SD16:9                  Audio Codec                 Video Codec



Vimeo              Bitrate 5 Mbit         Bitrate 5 Mbit         640x480 - 2 Mbit           853x480 (2 Mbit)        320 kbps / AAC (H.264)           H.264 / AVC



Youtube            Bitrate 2 Mbit         Bitrate 4 Mbit      Molte – 75...1250 kbps)     854x480 (75 – 1250        128 kbps / AAC (H.264)        FLV -> H.264/AVC
                                                                                                kbps)




Mobile :
Device                               Display                    File/Codec                       Bitrate               Dimensione                  Dimensione
                                                                                                 (kbps)              Fotogramma 4:3             Fotogramma 16:9
                                                                                        600 (display) – 1500 (TV)       480x320
Apple Iphone 3G                     480x320                     mp4/mov                                                                             480x270
                                                                                          – 2500 (max) / 30 fps      (480x360 Apple)

                                                                                        2500 (H.264) up to 35000
Apple Iphone 4                      960x640                    mp4/mov/AVI                                                                     852x480 - 960x540
                                                                                            (m-jpeg) / 30 fps

Samsung Galaxy S                    800x480                  3gp/webM/DiVX              1000 (low) – 2000 (high)                                    720x480


Apple Ipad/Ipad2                    1024x768                       mp4                      same of iphone 4                                 1024x576 – 852x480 (TV)


Samsung Galaxy Tablet       1024x600 / 1280x800          mp4/3gp4/H.263/H.264/Div          (2 Gb file) / 30 fps                                     1024x576
                                                               X/xViD/Wmv
0.5 Scelta del formato di esportazione e alcuni esempi

Consigli per il Web :
Youtube genera molti formati SD : 400x240 – 640x360 – 854x480 ecc. da un file uploadato. A noi tocca scegliere il
formato del file da uploadare e conviene che sia prossimo alla sua dimensione originale. I problemi si pongono
unicamente per video SD dato che per HD abbiamo di solito una corrispondenza 1:1 tra formato sorgente e uno dei
formati HD di Youtube.

Attenzione a filmati in 50i o 50p perche' in generale i vari servizi lavorano a 24-25-30 fps.

In generale tutti i filmati uploadati vengono ricodificati con annessi problemi che possono emergere derivanti da
“bug/limitazioni” delle prodedure del
servizio.


Consigli per il Mobile :
Evitate di usare multi-pass encode per iPhone dato che non supporta i B-frame.

In generale I-Frame compressione del singolo fotogramma, P-Frame compressione “temporale” in cui il
fotogramma e' derivato dai sui fotogrammi precedenti, B-Frame compressione“temporale” in cui il fotogramma e'
derivato dai su fotogrammi precedenti e successivi. In modo semplice si puo' assumere I-Frame = keyframe,
ovvero fotogrammi completamente definiti nel flusso video come una immagine statica.
Grazie


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  • 1. DOCENTI Video: guida all’esportazione nei vari formati Gianluca Meassi
  • 2. 0.1 Struttura di file A/V - Container e Codec Vediamo di definire in modo chiaro un flusso audo-video 0.2 Caratteristiche di un formato video e Flusso di lavoro Panoramica dei formati più diffusi attualmente 0.3 Differenza tra formati “televisivi” e formati “multimediali” Due mondi in opposizione 0.4 Analisi dei formati e bitrate Analizzare il file sorgente e definire la qualità finale 0.5 Scelta del formato di esportazione e alcuni esempi Non esiste il formato migliore, non esistono settaggi universali
  • 3. 0.1 Struttura di file A/V - Container e Codec “AVI” “MOV” “MPEG” non definicono un flusso video Per definire in modo estensivo un formato video o un file audiovisivo e' necessario dichiarare codec Audio e Video. Questo perché è il codec a definire come sono compressi i dati dentro al file o come vengono processati da un determinato hardware. Non esiste un codec universale o “migliore” In generale non si ha la possibilità di scegliere il codec ma semplicemente si opta per il codec presupposto per quel determinato media di fruizione. Se abbiamo la scelta possiamo optare per quello che reputiamo migliore ma solo quando si e' definito il mezzo di fruizione. Il nostro scopo non è la ricerca del miglior formato ma individuare percorso migliore che ci porti da una sorgente ad una destinazione inserendo meno (possibilmente nessuna) alterazioni possibili nel nostro video. “Ottimizzare si ma quanto?” L'ottimizzazione deve seguire la linea ovvia del rapporto qualità/prezzo, ovvero risultati e il tempo impegato per ottenerli. Operare in modo chirurgico su un codec richiede competenza specifica, strumenti complessi e valutazioni sperimentali. Tale bagaglio di informazione e strumenti è strettamente legato al media di destinazione (es. H.264 per broadcast, web/mobile) e varia con l'evoluzione della tecnologia.
  • 4. 0.1 Struttura di file A/V - Container e Codec Flusso Video 1 Flusso Audio 1 Altri dati (es. sottotitoli, metadati) Flusso Video 2 Flusso Audio 1 Container Container : file tipo AVI, MOV, MPEG, ecc. Codec : AVI, MOV, MPEG, ecc. Nota : Sopra è rappresentato un caso generico. Comunemente avremo un solo flusso video (con il suo codec) e e un flusso audio (con il suo codec)
  • 5. 0.1 Struttura di file A/V - Container e Codec Container Quicktime Audio-Video MPEG Matroska MPEG-4 Part Windows FlashVideo Interleaved 14 Media Estensione .mov .avi variabile .mkv .mp4 .wmv .flv .f4v Codecs DV DV MPG1 MPG2 MPEG-4 VC-1 Sorenson Sparks DVCPRO Uncompress MPG2 MPG4 Windows Media 8 (H.263) MJPEG DviX MP3 WMV Windows Media 9 On2 VP6 Animation XViD PCM Any H.264 MPG4 E' importante comprendere che l'universo dei codec e' in continuo mutamento e non è facile tracciare chi e' causa e chi è effetto di questi mutamenti. La rete (es. “youtube” o il p2p) ha influenzato ed è stata influenzata dei codec. Allo stesso modo i produttori dei chip che gestiscono i codec nei vari dispositivi (sorgente o destinazione) influenzano e sono influenzati dalla diffusione dei codec. I codec con maggiore diffusione sono spesso parte di una famiglia di codec, definiti da un organismo che ne certifica lo standard. Per fare un esempio, lo standard MPEG-4 e' presente in una enorme quantita' formati video (MOV, F4V, M4V, MP4, AVI/MKV-DivX7, Bluray, ecc.) Alcune sue varianti : Part 2 - ASP - implementazione Microsoft - DivX5 Part 10 – il noto H.264 Part 12 – (una versione de) il noto 3gp e successive revisioni Part 13 e Part 14 (mp4) Nota : In generale gli standard MPEG derivano dal comitato ISO/IEC (International Organization for Standardization/International Electrotechnical Commission) mentre gli standard H.xxx derivano dal comitato ITU-T (Telecommunication Standardization Sector of International Telecommunication Union)
  • 6. 0.2 Caratteristiche di un formato video Nome Nome Inglese o Descrizione convenzionale Codec Audio Codec Video Fotogramma Frame Dimensione del video – altezza e larghezza Rapporto d'aspetto Aspect Ratio Rapporto altezza / larghezza del fotogramma Rapporto d'aspetto del Pixel PAR (Pixel Aspect Ratio) Rapporto altezza / larghezza del pixel Fotogrammi per secondo FPS (Frames per Second) Numero di fotogrammi per secondo Campi / semiquadri (superiore Field (LFF / UFF) Video interlacciato (TV/DV/HDV/i) o o inferiore) progressivo (Computer, Mobile,Web,p) Spazio colore Color Space RBG o YUV Alcuni punti da ricordare : E' importante che il software che abbiamo scelto sappia gestire formato e caratteristiche del ns. sorgente (es. PAR, interlacciato,ecc.) e del formato/device di destinazione. Codec : algoritmo che si occupa di COmprimere e DEComprimere un flusso audio o video. Esistono codec senza perdita (loseless) e con perdita (lossy) di qualità. La compressione effettuata dal codec può operare sul singolo fotogramma in modo indipendente dagli altri (intraframe) o in modo dipendente essendo influenzata dai fotogrammi vicino (compressione interframe). Generalmente avvengono entrambe sui codec di fruizione di contenuti, avviene solo la prima sui codec professionali
  • 7. Nota : Questi sono solo alcuni dei formati video (come dimensione) presenti in commercio. Il problema della distorsione dell'immagine rappresenta uno dei problemi. SD = Definizione Standard / HD = Alta Definizione
  • 8. 0.2 Flusso di lavoro Strumento Strumento 1 Strumento 2 v Destinazione A v N-esimo Sorgente o Software di montaggio Strumento 1 Destinazione B Alcuni punti da ricordare : Limitare il numero di strumenti utilizzati (il secondo flusso di lavoro è da preferire) Strumenti “general purpose” (facilità e versatilità) e specialistici (esigenze particolari) La scelta degli strumenti deve essere in funzione della versatilità verso il formato di destinazione E' importante che il software scelto sappia gestire il formato sorgente (es. gestione del PAR, deinterlacciare un video interlacciato,ecc.) Strumenti che vedremo : Quicktime, Adobe Media Encoder, ffmpeg
  • 9. 0.3 Differenza tra formati “televisivi” e formati “multimediali” Campi o Quadri – Interlacciamento e Deinterlacciamento : Semplificando possiamo suddividere i formati video in 2 macro categorie : Televisivi : interlacciati (semiquadri/campi) e solitamente con pixel non quadrati Multimediali : progressivi, pixel quadrati (square) Questo sono importanti perche' non sempre (ben) gestiti da tutti i software.
  • 10. 0.3 Differenza tra formati “televisivi” e formati “multimediali” Conversione di un formato PAR non quadrato in uno quadrato : Quello che cambia e' la dimensione orizzontale del fotogramma.L' “altezza” non è infleunzata dal PAR Dimensione (quadrato) = dimensione standard * Pixel Aspect Ratio Vi sono casi in cui due formati video differenti risultano identici all'atto pratico (in una timeline o in riproduzione) perche' soddisfano l'equazione di sopra. Esempio. Il formato HDV 1440x720 ha un PAR di 1.33 (non quadrato) e corrisponde al formato FullHD 1080 HDTV che ha dimensione 1920x1080 e pixel quadrato. Questo si puo' comprendere se applico la formulina di sopra 1440*1.333...=1920. Fortunatamente alcuni formati (es. Full HD) mantengono il pixel quadrato e quindi non avremo problemi di “aspetto” (dimensione del fotogramma) nella conversione verso il mondo multimediale legato a computer, mobile o il web. Attenzione che il 16:9 HD non e' identico al 16:9 di un PAL DV. Ritagliare o bande nere? (letterbox o pan&scan)
  • 11. 0.3 Differenza tra formati “televisivi” e formati “multimediali” Il Pixel Aspect Ratio (proporzione pixel) e' un sistema usato nel campo video per simulare la variazione di aspetto del fotogramma nel sistema di destinazione senza variare la dimensione in pixel orizzontale.
  • 12. 0.4 Analisi dei formati e bitrate Alcuni strumenti per analisi: Windows : Mediainfo – VirtualDub - VLC - Gspot – Avicodec MacOSX : Videospec - Quicktime Pro ($) – Mediainfo($) – Aviinfo – VLC - Media Inspector($) Alcuni strumenti per conversione : Windows : Adobe Media Encoder, Quicktime Pro, WinFF, VLC, Procoder MacOSX : Adobe Media Encoder, Quicktime Pro, ffmpegX, VLC, Compressor Bitrate : Quantità di informazione per unita' di tempo. In generale per i dispositivi mobile come per certi servizi web il valore è prestabilito dal produttore/fornitore. Anche se vengono accettati non ha in generale senso creare file di bitrate nettamente superiori. Dimensione file = bitrate[A+V]*durata è vera per file non compressi (versione simple) In un video e' il “Video bitrate” che la fa da padrone (esiste anche il problema del Audio b/r)
  • 13. 0.4 Analisi dei formati e bitrate Il bitrate può essere costante (CBR) o variabile (VBR) CBR : la quantità di dati che passa per unità di tempo è fissata e costante. L'analisi del contenuto da comprimere avviene durante la compressione.(affidabilità) VBR : definito da un bitrate di riferimento ed da eventuali margini min/max. Essendo variabile la quantità di dati per tempo è necessario che il compressore analizzi il sorgente in modo da aumentare o diminuire il valore del bitrate in funzione del contenuto in un determinato momento. Queste analisi vengono chiamate “passate” (1 o 2 o multi). VBR richiede di solito più “passate” per essere efficace.(performance) Altri fattori che influenzano l'esportazione : Frame : dimensione del fotogramma del video – la scelta della dimensione va in funzione del media di destinazione. In alcuni codec le dimensioni sono fissate a valori prestabiliti o frazioni di essi, in altri è consigliato che siano multipli di un numero. Alcuni range di bitrate Mpeg-4 FullHD : 6-12 Mbit HDTV : 8-15 Mbit VideoCD-MPG1 : 1.5 Mbit DVD Video : 6-8 Mbit Bluray disc : 20-35 Mbit DV-HDV-DVCAM : 25-100 Mbit Iphone : 1-2,5 Mbit Youtube/Vimeo : 2-5 Mbit Windows Media “720” : 3-7 Mbit
  • 14. 0.5 Scelta del formato di esportazione e alcuni esempi “Non esiste il formato migliore” Vi sono formati di distribuzione e formati intermedi di lavorazione. Sono entrambi importanti. La scelta del formato dipende dal mezzo di fruizione. Il formato deve essere “friendly” all'utilizzatore nel caso che il mezzo permette una scelta. Alcuni formati hanno caratteristiche per cui sono da preferire rispetto a codec con prestazioni migliori (metadata, maggiore integrazione nel flusso di lavoro, ecc.) “Non esistono settaggi universali” Si possono definire dei “preset” in funzione del media di distribuzione, degli strumenti e dei sorgenti utilizzati (il ns. flusso di lavoro). Questi preset variano al variare dei 3 elementi elencati. Sul primo non abbiamo spesso possibilità di operare scelte ma solo subirle. Differenti media di distribuzione con lo “stesso codec” possono richiedere settaggi differenti
  • 15. 0.5 Scelta del formato di esportazione e alcuni esempi Web : Servizio HD 720p HD 1080 SD 4:3 SD16:9 Audio Codec Video Codec Vimeo Bitrate 5 Mbit Bitrate 5 Mbit 640x480 - 2 Mbit 853x480 (2 Mbit) 320 kbps / AAC (H.264) H.264 / AVC Youtube Bitrate 2 Mbit Bitrate 4 Mbit Molte – 75...1250 kbps) 854x480 (75 – 1250 128 kbps / AAC (H.264) FLV -> H.264/AVC kbps) Mobile : Device Display File/Codec Bitrate Dimensione Dimensione (kbps) Fotogramma 4:3 Fotogramma 16:9 600 (display) – 1500 (TV) 480x320 Apple Iphone 3G 480x320 mp4/mov 480x270 – 2500 (max) / 30 fps (480x360 Apple) 2500 (H.264) up to 35000 Apple Iphone 4 960x640 mp4/mov/AVI 852x480 - 960x540 (m-jpeg) / 30 fps Samsung Galaxy S 800x480 3gp/webM/DiVX 1000 (low) – 2000 (high) 720x480 Apple Ipad/Ipad2 1024x768 mp4 same of iphone 4 1024x576 – 852x480 (TV) Samsung Galaxy Tablet 1024x600 / 1280x800 mp4/3gp4/H.263/H.264/Div (2 Gb file) / 30 fps 1024x576 X/xViD/Wmv
  • 16. 0.5 Scelta del formato di esportazione e alcuni esempi Consigli per il Web : Youtube genera molti formati SD : 400x240 – 640x360 – 854x480 ecc. da un file uploadato. A noi tocca scegliere il formato del file da uploadare e conviene che sia prossimo alla sua dimensione originale. I problemi si pongono unicamente per video SD dato che per HD abbiamo di solito una corrispondenza 1:1 tra formato sorgente e uno dei formati HD di Youtube. Attenzione a filmati in 50i o 50p perche' in generale i vari servizi lavorano a 24-25-30 fps. In generale tutti i filmati uploadati vengono ricodificati con annessi problemi che possono emergere derivanti da “bug/limitazioni” delle prodedure del servizio. Consigli per il Mobile : Evitate di usare multi-pass encode per iPhone dato che non supporta i B-frame. In generale I-Frame compressione del singolo fotogramma, P-Frame compressione “temporale” in cui il fotogramma e' derivato dai sui fotogrammi precedenti, B-Frame compressione“temporale” in cui il fotogramma e' derivato dai su fotogrammi precedenti e successivi. In modo semplice si puo' assumere I-Frame = keyframe, ovvero fotogrammi completamente definiti nel flusso video come una immagine statica.