Stabilito che vi siano le condizioni agronomiche necessarie per l’applicazione della semina su sodo, risultano fondamentali la scelta della seminatrice e la loro corretta regolazione. Solo un’operazione
di semina corretta e precisa contribuisce a garantire una rapida e omogenea emergenza della coltura ponendo di fatto le basi sul buon esito produttivo.
L’Informatore Agrario - Tonnellerie Berthomieu e Ermitage - Vinitaly 2013
Le tecnologie delle seminatrici da sodo e aspetti di agricoltura di precisione – Andrea Pezzuolo (Tesaf, Università degli Studi di Padova)
1. Semina su sodo, redditività sostenibile per l’azienda agricola
AGRILEVANTE – Bari (BA), 18 Ottobre 2013
Le tecnologie delle seminatrici
da sodo e aspetti di agricoltura di
precisione
Andrea Pezzuolo
Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali (TeSAF)
Università degli Studi di Padova
3. Seminatrici da sodo: obiettivi funzionali
0) Operare in presenza di condizioni agronomiche tali da
permettere
una
corretta
applicazione
della
semina/tecnica.
1) Criteri di scelta della seminatrice: valutazioni
sull’architettura e sull’elemento assolcatore.
2) Corretta e puntuale regolazione degli elementi di lavoro
in funzione della variabilità di campo.
4. Punto Zero – Il peso delle condizioni agronomiche
Condizioni
agronomiche
non idonee per
una semina su
sodo
Semina
eterogenea in
termini di
qualità
Elevata
riduzione della
produttività
Aspetti fortemente legati alla qualità di semina
Corretta scelta del momento di intervento
Gestione del residuo colturale
Prevenzione compattamento del terreno
5. Gestione del residuo colturale
Più aumentano le dimensioni e l’umidità del residuo maggiori sono le
difficoltà di gestione da parte dell’elemento di semina.
- Rotazione colturale: alternare colture diverse ma talvolta anche
singole varietà con una diversa “produzione” di biomassa.
- Distribuzione omogenea: spargipula, trincia-paglia in grado di
distribuire su tutto il fronte di lavoro della macchina. Testate da mais
con trinciastocchi.
- Trinciastocchi: con elementi ripartitori e convogliatori.
6. Il compattamento del terreno
Aspetto determinante per la semina su sodo
- Effetti sul terreno
- Fisici: aumento della densità apparente, riduzione della
macroporosità, della permeabilità e dell’aerazione.
- Biochimici: lisciaviazioni, riduzione attività microbica.
- Effetti sulle colture
- Ambiente inidoneo per lo sviluppo e l’attività radicale
(anossia,riduzione temperatura e riduzione della produttività)
- Effetti meccanico-energetici
- Maggiore energia richiesta per le lavorazioni (consumi)
- Maggiori usure organi di lavoro
- Incidenza sulla qualità di lavoro della seminatrice
(es. regolarità di deposizione, completa chisura del solco).
8. Criteri di scelta della seminatrice
Architettura della macchina: disposizione degli elementi di
semina su più ranghi paralleli del telaio o in linea ma in grado di
far defluire agevolmente il residuo colturale.
Elementi di semina indipendenti: assecondare il più possibile
le irregolarità causate sia dal terreno che dal residuo colturale.
Assolcatore: creazione del solco di semina e deposizione del
seme.
1.
2.
3.
Assolcatore a dente
Assolcatore sottosuperficiale
Assolcatore a disco
9. Seminatrici da sodo con assolcatore a dente
Ancore di ridotte dimensioni munite di puntale incidono
verticalmente il terreno e al contempo depongo il seme in
profondità.
•
•
•
•
•
Economiche (acquisto/gestione)
Ancore disposte su più ranghi per facilitare il deflusso del residuo.
Idonee ad operare su terreni ricchi di scheletro (no disco) / argillosi.
Assenza di veri e propri elementi chiudisolco.
Attenzione con superfici non ben livellate.
10. Seminatrici da sodo sottosuperficiali
Assolcatore ad ancora munite di puntale e alette laterali che
incidono verticalmente e orizzontalmente il terreno deponendo al
contempo il seme in profondità.
• Azione “sottosuperficiale” richiede masse inferiori per la creazione del
solco di semina (aggressione del residuo da sotto).
• Riduzione del rischio di deposizione su residuo colturale.
• Polivalenza operativa (seminatrice a righe e di precisione)
11. Seminatrici da sodo con assolcatore a disco
Soluzione più diffusa e “matura” grazie
all’ampia varietà di tipologie che permettono di
adattarsi a molteplici condizioni operative.
• Elementi pre-assolcatore:
- Utensili spostaresiduo (row cleaner)
- Disco taglia residuo + lavorazione della fila
• Assolcatore: monodisco / doppio disco
• Element post-assolcatore:
- Utensili che provvedono a trattenere il seme e
la terra fine nel solco di semina (es. coda di
castoro, ruotini premi solco)
- Elementi chiudisolco.
12. Regolazione della seminatrice
Una corretta regolazione in funzione delle condizioni di campo
(tessitura / umidità) contribuisce a garantire una rapida ed
omogenea emergenza della coltura.
Mantenimento della profondità di lavoro
- Corretto bilanciamento della seminatrice allo scopo di evitare
sbilanciamenti anteriori (eccessiva lavorazione e deposizione
profonda) o posteriori (deposizione non uniforme).
Prevenzione dei fenomeni di hairpinning
- Garantire un solco di semina pulito e stretto contatto seme-terreno.
- Condizioni di intervento tali da garantire un efficace taglio del residuo
Completa chiusura del solco di semina
- Corretta scelta degli elementi chiudisolco.
- Lavorazione “preparatoria” equilibrata.
13. Un aiuto dall’agricoltura di precisione – Sistemi di guida
I sistemi di guida assistita permettono di ripercorrere il
medesimo “percorso in campo” seguito nelle precedenti
operazioni colturali (es. semina) con un margine di
errore di 10-20 cm, ma che può arrivare anche a 2-3 cm
con l’ausilio delle tecnologie RTK.
Oltre alla riduzione dei costi (gasolio, manodopera)…
- Aumento capacità di lavoro
- Riduzione delle sovrapposizioni
- Maggiore velocità di lavoro
- Maggiore sfruttamento del periodo utile di lavoro
- Controllo del traffico all’interno dell’appezzamento
- Linee di transito ottimizzate
- Riduzione superfici compattate
14. Un aiuto dall’agricoltura di precisione – Altre applicazioni
Obiettivo: gestire la variabilità di campo
Variazione della densità di semina
Attribuire un diverso investimento colturale (piante/mq) in relazione
alla reale attitudine produttiva dell’appezzamento agendo direttamente
sulla distanza di deposizione dei semi sulla fila.
-
FASE 1 - Studio della variabilità di campo e individuazione delle “zone
omogenee” per potenzialità produttiva attraverso mappe di produzione
e campionamenti del terreno georeferenziati.
-
FASE 2 - Interpretazione della variabilità riscontrata e definizione delle
prescrizioni relative alle diverse zone di semina a diversa densità.
15. Un aiuto dall’agricoltura di precisione – Altre applicazioni
FASE 3 – APPLICAZIONE DELLA PRESCRIZIONE FORMULATA
Il ricevitore satellitare riceve i
segnali di posizione e li
trasmette al sistema gestionale
di bordo che provvederà a
integrarli con le informazioni
«scritte»
nella
mappa
di
prescrizione necessarie per la
modifica
della
densità
di
semina.
I connettori Isobus permettono il
trasferimento di tali informazioni
alla seminatrice, la quale,
mediante
attuatori
elettroidraulici modificherà la distanza
di deposizione sulla fila.
16. Un aiuto dall’agricoltura di precisione – Altre applicazioni
Obiettivo: gestire la variabilità di campo
Controllo della pressione gravante
sugli elementi spartiresiduo
Regolazione elettro-idraulica della
pressione gravante sugli elementi
sparti-residuo mediante dispositivo
di controllo presente in cabina
Controllo della profondità di semina
Variazione del carico gravante
sull’assolcatore per rispondere
correttamente alla profondità di
semina stabilità in funzione della
variabilità di campo (tessitura,
compattamento, depressioni).