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IL SISTEMA STOMATOGNATICO NEL CONTESTO
POSTURALE
CRANIODONZIA



                                                                                                                     Dr. Giuseppe Stefanelli
                                                                                                                              pp
CORSO di FORMAZIONE                                                                                             Medico Chirurgo Odontoiatra




Presentazione ideata e realizzata da High Quality Events - Milano
I testi e la maggior parte delle immagini sono di proprietà del Dr. Giuseppe Stefanelli ed i diritti sono a lui riservati.
Alcune immagini (pag.,4,5.6,7,8,20,21,28 sono di provenienza Internet. Qualora non fosse autorizzata la loro diffusione,
gli aventi diritto sono pregati di informare High Quality Events scrivendo una mail ad hqe.formazione@gmail.com
Le immagini saranno rimosse nel piu’ breve tempo possibile.
                                       piu
E’ vietata la riproduzione totale o parziale del contenuto di questa presentazione .Grazie
La conoscenza delle correlazioni occluso-posturali ha portato
l’odontoiatria d
l’ d t i t i ad una svolta iimportante nella di
                          lt         t t     ll diagnosii e nella t
                                                              ll terapia
                                                                      i
delle disfunzioni del Sistema Stomatognatico.
La cosiddetta “odontoiatria basata sull’evidenza” ne ha negato ed
ostacolato la valenza scientifica ed indubbiamente, mancando ad
                                                        ,
oggi i concetti di riproducibilità e misurabilità, ha steso un velo.
Il risultato paradossale, e per nulla scientifico, è che in questo modo si
nega l’esistenza di tutto ciò che ancora non si conosce e non si
comprende  d
Un approccio “sistemico” implica un grande sforzo.
Giuseppe Stefanelli
                      Per pensare in maniera sistemica occorre umiltà, curiosità ed
                      impegno. Ricordare concetti dimenticati e scoprirne di nuovi. Il nostro
                         p g                                         p
                      lavoro potrebbe essere messo in discussione o modificato in modo
                      radicale e ci vuole coraggio per farlo!
                      L’obiettivo è proporre un modello interpretativo ed un protocollo
                      diagnostico in un contesto allargato quello della postura corporea
                                                  allargato,
                      generale perchè il Sistema Stomatognatico è un elemento
                      fondamentale dell’equilibrio posturale, in grado di influenzarlo e di
                      venirne a sua volta condizionato.
                      L’occlusione dentale e la sua patologia, entrano a far parte di un
                      quadro sindromico generale, di cui spesso la malocclusione
     Edi.Ermes        rappresenta la manifestazione più evidente ma non necessariamente
                      la più importante
                             importante.
Come sostiene Petrovic “ la malocclusione assume il significato
di una risposta adattativa intelligente di un sistema biologico a
fattori destabilizzanti, mentre la terapia quello di una
riprogrammazione posturale intelligente, raggiungibile con più
ausili funzionali, nel rispetto della fisiologia individuale”.
Tale definizione modifica drasticamente il concetto di ”malocclusione”
iin quello di “ miglior occlusione possibile” per l’i di id esaminato
         ll      i li      l i           ibil ”    l’individuo,  i t
 nel suo contesto specifico.
 Dunque non esiste un’occlusione ideale universale ma una serie
 infinita di malocclusioni fisiologiche individuali che potrebbe
 significare che non tutte le malocclusioni necessitano di trattamento
Potrete,quindi, sapere se i vostrii t tt
P t t       i di                 t trattamenti hanno giovato aii pazienti
                                             ti h       i t          i ti
e non solo dal punto di vista estetico, valutare le diverse tecniche
ortodontiche o riabilitative in generale in modo obbiettivo e la recidiva
o il fallimento del trattamento non sarà più una sgradevole sorpresa
                                          p        g              p
ma un fenomeno prevedibile e prevenibile.
Enlow sosteneva che “ la recidiva è la risposta ad una
violazione anatomica e f z
     z                  funzionale di uno stato
adattativo di equilibrio anatomico e funzionale”
Non tener conto di questo e sostituire uno schema di adattamento (
l’occlusione ) con un altro, mediante trattamenti meccanicistici spesso
motivati da indicazioni “estetiche” non può che avere come risultato
un ulteriore adattamento a scapito di altri sistemi oppure, nell’ipotesi
più favorevole per il paziente, una recidiva.
L ottenimento
L’ottenimento di una buona intercuspidazione dentale non è sempre
sinonimo di equilibrio cranio-facciale e se non c’è equilibrio cranio-
facciale è naturale che ci sia la recidiva e allora, che senso ha la
contenzione?
Le modificazioni occlusali indotte da qualsivoglia trattamento,
obbligano l’organismo a reagire attivando sistemi di compenso auto
difensivi che in buona parte dipendono dai limiti di adattabilità del
tessuto connettivo, cioè di quella sostanza fondamentale a cui
        connettivo
appartengono il sistema fasciale e legamentoso
(parodonto compreso).
All’inizio degli anni ’60, J. Upledger e Al. documentano
istologicamente in campioni di ossa craniche umane che le
aree di sutura contengono tessuto connettivo, vasi
sanguigni, plessi nervosi. Essi dimostrano inoltre che la
dura madre che circonda il cervello fornisce estensioni di
tessuto connettivo che passano attraverso le suture per
formare lo strato periostale esterno, che circonda lle ossa
f         l t t         i t l     t      h i      d
craniche. Nello schema totale della struttura corporea le
suture fungono come punto di congiunzione tra le ossa
craniche, ma servono fondamentalmente come giunture di
espansione-congiunzione per facilitare cambiamenti di
tensioni meningee, fasciali e muscolari, nei ritmi respiratori
e cardiaci e nelle variazioni sia nella pressione sanguigna,
sia in quella del liquido cerebro-spinale.
Dunque il cranio non è una scatola rigida la cui sola
funzione è quella di protezione d ll strutture cerebrali ma
f i             ll      t i      delle t tt        b li
è dotato di una propria mobilità che perdura per tutta la vita.
La mobilità delle suture è solo uno delle componenti del
Meccanismo Respiratorio Primario definito dall’osteopatia e
                    p                                 p
ormai ampiamente descritto da diversi autori. Il concetto
che deve essere subito chiaro è che è impensabile
applicare una qualsiasi trazione di spostamento dentale o
comunque modificare uno schema occlusale senza
               difi           h         l l
modificare tale meccanismo e le 28 ossa che compongono
il cranio umano, in senso negativo o positivo.
“ Se si accetta il concetto che una struttura e mobilità
                                                              Ergo, non possiamo considerare l’occlusione senza
craniale normale sia necessaria per un buon
funzionamento dell’organismo non si dovrebbe ignorare
                 dell organismo
                                                              conoscere la morfologia cranica sottostante.
                                                                                  g
che ogni procedura dentale può potenzialmente avere
effetti anche a lungo termine sulla salute di un individuo.
Allo stesso modo il trattamento craniale può risultare
meno efficace se procedure dentali inappropriate
producono modificazioni che interferiscono con la
normale funzione ”
                                      Viola Frymann (1998)
Sincondrosi Sfeno-Basilare ( S.S.B. )




  inspirazione
   flessione
                                                             La postura nasce nel e dal cranio e specificatamente dalla
  espirazione
  estensione
                                                             Sincondrosi Sfeno-Basilare luogo e centro primario della
                                                             crescita cranio facciale e fulcro del MRP.
                                                             Il suo movimento determina le fasii dell’MRP di fl i
                                                                        i     t d t i l f d ll’MRP flessione-
                                                             inspirazione ed estensione-espirazione a cui corrispondono
       Occipite - S.S.B. - Sfenoide                          variazioni di produzione e pressione liquorale e quindi di
                                                             morfo-volumetria cranica.
Frontale
                                                              La SSB rappresenta un luogo di convergenza degli assi di
                     Orizzontale        Sagittale



                                                             rotazione delle altri parti scheletriche, sede di flesso-
                                                             estensioni, rotazioni e lateroflessioni e torsioni tra occipite e
                                                             sfenoide, sotto il controllo d ll membrane a t i
                                                               f id       tt        t ll delle       b        tensione
                                             G. Stefanelli
                                                             reciproca della dura madre. ( Delaire-Deshayes)
                                                             Tali modificazioni della SSB si definiscono in osteopatia
       Occipite - S.S.B. - Sfenoide
 Flessione
                                                             Lesioni della SSB distinte in fisiologiche e traumatiche ma
                                                                                                   g
 Estensione
 Torsione destra
                                                             potrebbero essere definite anche come Engrammi Cranici
 Torsione sinistra
 Side bending rotazione destra
                                                             in quanto rappresentano lo starter dello schema cranio-
 Side bending rotazione sinistra
 Strain verticale sfenoide alto
                                                             facciale genotipico che potrà essere funzionalmente
 Strain
 St i verticale sfenoide basso
            ti l f      id b
 Strain laterale sfenoide destro
                                                             modificato in crescita fino al fenotipo adulto definitivo
                                                                                                             definitivo.
 Strain laterale sfenoide sinistro
  Compressione
                                           G. Stefanelli
Perchè la postura nasce nel cranio?
                                 Il cranio trasmette e riceve ogni informazione meccanica
                                 attraverso il sistema fasciale superficiale, in relazione con i
                                 muscoli del tronco e degli arti e profondo e con i visceri della
                                 cavità addominale e toracica. Le membrane meningee possono
                                 essere considerate come una fascia centrale che riveste il S.N.C.,
                                 in relazione diretta con lo scheletro assiale e indiretta con quello
Le membrane meningee
                                 appendicolare, con la mediazione del sistema fasciale.
                                 Rimanendo costante la tensione delle membrane intracraniche,
                                 ogni posizione della SSB cambia la tensione della dura madre
                                 spinale; da questa, a livello del forame intervertebrale, si
                                 determina sui nervi spinali un effetto “nervoso-meccanico”
                                 facilitatore o inibitore sui relativi muscoli innervati con la
                 G. Stefanelli
                                 formazione di un “Engramma posturale” specifico per ogni
                                                      Engramma posturale
                                 posizione della SSB.
                                 Da tutto questo emerge un altro dato fondamentale e cioè che il
                                 contesto craniofacciale e posturale è fisiologicamente
                                 asimmetrico.
Osservazioni su preparati istologici di feti umani in diverse epoche
                             di sviluppo e su TAC del cranio e delle ATM rilevano in p
                                     pp                                                    particolare
                             la costante asimmetria dei condili mandibolari. (DIA)
                             Poiché l’arco glenoideo non è mai uguale e simmetrico dai due
                             lati, così come non lo sono per forma e obliquità i condili, il
                             riposizionamento verso il basso dei due condili sarà diverso e
                             quindi i punti di repere tracciati sul viso con un qualsiasi
                             pantografo, attestanti il passaggio dell’asse cerniera, saranno
                             asimmetrici. Ora, sull’individuazione del fantomatico asse cerniera
                             si basa il concetto gnatologico di Relazione Centrica del quale si
Asimmetria                   dibatte da circa un secolo. Esistono almeno 10 teorie proposte da
                             vari autori, ognuna con relativo stuolo di seguaci e oppositori.
                             Nemmeno l’utilizzo di assiografi pantografi kinesiografi corredati
                                          l utilizzo assiografi, pantografi,
             G. Stefanelli




                             da EMG e TENS ha risolto l’annoso problema e il povero dentista
                             in studio nella maggior parte dei casi ricorre ai classici interventi
                             manipolativi manuali “occhio metrici”.
                             Nessuna scuola, fino ad ora, ha mai focalizzato l’attenzione sul
                             fatto che la centrica esprima un equilibrio della bocca che non
                             riguarda solo la bocca
                             Un buon equilibrio fosse condili è stabile solo se s’inserisce
                                                    fosse-condili                   s inserisce
                             sull’equilibrio occipite-atlante, cioè della testa sulla cervicale.
La corretta posizione della testa esige un buon equilibrio tra
                                                      p                         g             q
                                         muscoli estensori posteriori e flessori anteriori. Nel contesto del
                                         sistema flessorio anteriore s’inserisce l’apparato stomatognatico le
Schema di Brodie 1949                    cui funzioni non possono quindi prescindere dal contesto neuro-
                                         muscolare sinergico generale
                                                                generale.
                                         Il dato oggettivo, da tutti riconosciuto, è dunque che la posizione
                   Cir
                                         della testa influenza la posizione mandibolare e viceversa e
                                         q
                                         questo semplicemente p
                                                      p            perché il centro di rotazione da cui
                                         originano i 2 movimenti è lo stesso: il processo odontoideo
                                         dell’epistrofeo (DIA)
                                         Il dente dell’epistrofeo che ruota nell’anello di atlante ( sub-atlas
                         G. Stefanelli
                                         area ) è il punto di origine della funzione muscolare che determina
                                         un’occlusione fisiologica mentre le ATM agiscono come connettori
                                         sospesi della mandibola al cranio e funzionano come aree
                                         secondarie di bilanciamento durante la masticazione.
L’asse cerniera C0-C1-C2 rappresenta il centro di convergenza e
coordinazione di tutti gli impulsi provenienti dai recettori sensoriali
del Sistema Posturale. Questo significa che una modificazione
della postura e della funzione mandibolare avrà ripercussioni
sulla postura cervicale e quindi su quella corporea , ma significa
anche che una alterazione dell’equilibrio posturale generale di
qualsiasi altra natura ( oculare vestibolare podalica, viscerale,
                         oculare, vestibolare, podalica viscerale
traumatica ) non potrà non modificare la postura mandibolare e
quindi l’occlusione.




                                               Cute




                                                    G. Stefanelli
.
         Ecco allora che arriviamo al concetto di Relazione Centrica Funzionale:



                                              DEFINIAMO LA




                               Punto di equilibrio ottimale tra condili mandibolari e fosse
                               temporali a partire dal quale il movimento mandibolare si
                               possa espletare nella maniera più vicina possibile a quella
                               fisiologica,
                               fisiologica in armonia con la postura cervicale e linguale
                               ottenuta dopo Reset Cranio-Posturale

                                                                                  G. Stefanelli




Prima però di resettare il sistema dobbiamo aver chiaro in mente innanzitutto come funziona e poi
quali sono i fattori che ne determinano il disequilibrio. In altre parole, prima di iniziare un qualsiasi
trattamento riabilitativo ortodontico e/o protesico risulta essenziale individuare lo schema cranio-
posturale individuale d l paziente
     t l i di id l del         i t
Da qui l’importanza di una attenta Diagnosi Gnato-Posturale.
Analisi Posturale   Analisi del Piede
Kinesiologia Applicata
L’arte d’interpretare il linguaggio del corpo
         George J. Goodheart 1964
                    S.N.




     M.R.P.                        N.L.


Biochimica                     Psiche



     M.A.                          N.V.




                   Struttura




                                  ORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA
                                       RIFLESSI POSTURALI
Ogni fase del processo di diagnosi e trattamento
della K.A. consiste nel creare un contesto
neurologico specifico, che si ritiene essere la somma
di tutte le stimolazioni afferenti sensoriali e di
osservare i cambiamenti nelle risposte motorie del
paziente in quel contesto.
Teleradiografia Antero-Posteriore                      A
Tracciato Cefalometrico Computerizzato                                                  1




                                                                                        2
                                                                                 C                  D


                                                                             E
                                                                                                    F

                                                                             G
                                                                                                    H
                                                                                            3
                                                                                        IU
                                                                             Masc

                                                                                                                                        Radiologia cervicale statica
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L’acquisizione volumetrica, rispetto ad un’acquisizione radiologica
convenzionale, piana, permette di avere un’infinita quantità
d’informazioni in virtù del fatto che viene ottenuto il volume virtuale
della t
d ll parte anatomica d esaminare.
                t i da            i
Grazie a questa possibilità, l’odontoiatra, l’ortodontista e ogni
specialista che lavora in ambito cranio facciale, ha la possibilità di
p
poter interagire in modo virtuale con le p anatomiche interessate
            g                             parti
                                                                          Cone Beam Volumetrico
per poter trarre tutte le informazioni necessarie per la diagnosi e la         Scanora 3D

pianificazione del trattamento




                                   A


                                                   B




                                   C
Diagnosi strumentale
Esame per l’analisi e la rieducazione dei disordini posturali e dell’equilibrio che
                                                                     umano. E
utilizza i dati relativi alle forze di proiezione al suolo del corpo umano E’ possibile
indagare due importanti funzioni del corpo che si integrano fra di loro:




  1) Le strategie posturali: analizzano la distribuzione dei carichi sui pilastri
  d’appoggio ed il lloro significato f i l ( POSTUROMETRIA)
  d’        i d           i ifi t funzionale




  2) Le condizioni d’equilibrio, localizzando la proiezione al suolo del Baricentro
  generale e dei Baricentri dei due piedi valutando in un tempo prestabilito ( per
                                           valutando,
  convenzione 51,2 sec. ), i modi e i tempi di spostamento degli stessi
  ( STABILOMETRIA ).
Analisi computerizzata occlusale:

Dispositivo che rileva ed analizza i contatti occlusali utilizzando dei
sensori particolarmente sottili (60 micron) Esso permette di:
Registrare i contatti occlusali
Visualizzare i contatti e associarli a denti specifici
Analizzare i dati, con relazione di forza e tempo dei contatti
occlusali visualizzata come immagini con contorni colorati che
mostrano:
 MIP istantanea e contatti nei movimenti eccentrici
 Centro di forze e sua traiettoria
Il T-scan esamina l’equilibrio occlusale nello stesso modo in cui la
pedana stabilometrica esamina l’equilibrio posturale generale.
Entrambi registrano dei valori statici di carico
( posturometria e rapporti occlusali in MIC) e le oscillazioni del centro
di gravità ( gomitolo stabilometrico e traiettoria del COF).
Elettromiografia e Kinesiografia cranio-
                                                              mandibolare

Esami ausiliari

Kinesiografia ed Elettromiografia Cranio
Mandibolare.
Analizza tono muscolare e dinamica mandibolare




 Esami ausiliari
                                                         JOINT VIBRATION ANALYSIS ( JVA )




 Esame Vibrazionale ATM.
 Sostituisce la Sonografia.
Diagnosi su modelli                                                           Squadratura
                                                                              dinamico
(tecnica originale ideata dall’odontotecnico Paolo Sardi – Pistoia)           funzionale    Punti di repere




E
E’ una valutazione completamente diversa da quella classica utilizzata
in ortodonzia e gnatologia a partire dalla squadratura dei modelli definita
Dinamico-funzionale in quanto permette di visualizzare le molteplici
correlazioni che esistono tra i mascellari nel loro rapporto forma –
funzione e la loro interdipendenza con le articolazioni temporo
mandibolare ed occipito atlantoidea ( C0-C1-C2 )
Allo scopo si utilizza anche un particolare Verticolatore
Risulta particolarmente utile nell individuazione dello schema cranico e
                              nell’individuazione
nella relazione cranio-cervicale.
Spero che questa mia presentazione necessariamente sintetizzata sia quantomeno servita a porvi la
domanda che io stesso mi sono posto parecchi anni fa:




La mia proposta formativa non è un corso di posturologia, ne di osteopatia, chiropratica, kinesiologia
applicata, ortodonzia o gnatologia. E’ tutto questo insieme e reso logico e coerente in tanti anni di studi
e applicazione clinica pratica. E’ un percorso duro, impegnativo ma allo stesso tempo, ne sono certo, vi
affascinerà come è successo a me e ai molti colleghi che in questi anni lo hanno affrontato.

Grazie della Vostra attenzione

Dr. Giuseppe Stefanelli
Dr. Giuseppe Stefanelli.

Laurea in Medicina e Chirurgia presso
Università Statale di Milano nel 1978. Master
in Applied Kinesiology nel 1990.
Docente di corsi di perfezionamento sul tema
gnato-posturale presso varie università
italiane e straniere ( Tufts University Boston ).
Membro e relatore all’Annual Conference
della Bioresearch Inc. di Milwaukee (WI-
USA).
USA)
Opinion leader in Italia della Tekscan di
Boston.
Oltre a varie pubblicazioni su riviste
specialistiche è autore dei libri:
“ Sistema Stomatognatico nel Contesto
Posturale ” (2003),
“ Ortognatodonzia Sistemica ” (2006),
“ Craniodonzia: Il Sistema ALF “ (2011).
                                   (2011)
Co-autore del libro “ Odontoiatria e Sport “
(2010).
Direttore Scientifico del Congresso Annuale
“C’è Sirmione Symposium” organizzato da
                  y p           g
HQE
Esercita la libera professione.
Il programma dettagliato del corso deve essere richiesto
alla Segreteria Organizzativa High Quality Events
Telefono e Fax 02/39.43.55.10
Cellulare: 348/410 58 04 – 349/79 20 343
           348/410.58.04 349/79.20.343
Mail to: hqe.formazione@gmail.com




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Il sistema stomatognatico nel contesto posturale. Craniodonzia.

  • 1. IL SISTEMA STOMATOGNATICO NEL CONTESTO POSTURALE CRANIODONZIA Dr. Giuseppe Stefanelli pp CORSO di FORMAZIONE Medico Chirurgo Odontoiatra Presentazione ideata e realizzata da High Quality Events - Milano I testi e la maggior parte delle immagini sono di proprietà del Dr. Giuseppe Stefanelli ed i diritti sono a lui riservati. Alcune immagini (pag.,4,5.6,7,8,20,21,28 sono di provenienza Internet. Qualora non fosse autorizzata la loro diffusione, gli aventi diritto sono pregati di informare High Quality Events scrivendo una mail ad hqe.formazione@gmail.com Le immagini saranno rimosse nel piu’ breve tempo possibile. piu E’ vietata la riproduzione totale o parziale del contenuto di questa presentazione .Grazie
  • 2. La conoscenza delle correlazioni occluso-posturali ha portato l’odontoiatria d l’ d t i t i ad una svolta iimportante nella di lt t t ll diagnosii e nella t ll terapia i delle disfunzioni del Sistema Stomatognatico. La cosiddetta “odontoiatria basata sull’evidenza” ne ha negato ed ostacolato la valenza scientifica ed indubbiamente, mancando ad , oggi i concetti di riproducibilità e misurabilità, ha steso un velo. Il risultato paradossale, e per nulla scientifico, è che in questo modo si nega l’esistenza di tutto ciò che ancora non si conosce e non si comprende d
  • 3. Un approccio “sistemico” implica un grande sforzo. Giuseppe Stefanelli Per pensare in maniera sistemica occorre umiltà, curiosità ed impegno. Ricordare concetti dimenticati e scoprirne di nuovi. Il nostro p g p lavoro potrebbe essere messo in discussione o modificato in modo radicale e ci vuole coraggio per farlo! L’obiettivo è proporre un modello interpretativo ed un protocollo diagnostico in un contesto allargato quello della postura corporea allargato, generale perchè il Sistema Stomatognatico è un elemento fondamentale dell’equilibrio posturale, in grado di influenzarlo e di venirne a sua volta condizionato. L’occlusione dentale e la sua patologia, entrano a far parte di un quadro sindromico generale, di cui spesso la malocclusione Edi.Ermes rappresenta la manifestazione più evidente ma non necessariamente la più importante importante.
  • 4. Come sostiene Petrovic “ la malocclusione assume il significato di una risposta adattativa intelligente di un sistema biologico a fattori destabilizzanti, mentre la terapia quello di una riprogrammazione posturale intelligente, raggiungibile con più ausili funzionali, nel rispetto della fisiologia individuale”. Tale definizione modifica drasticamente il concetto di ”malocclusione” iin quello di “ miglior occlusione possibile” per l’i di id esaminato ll i li l i ibil ” l’individuo, i t nel suo contesto specifico. Dunque non esiste un’occlusione ideale universale ma una serie infinita di malocclusioni fisiologiche individuali che potrebbe significare che non tutte le malocclusioni necessitano di trattamento
  • 5. Potrete,quindi, sapere se i vostrii t tt P t t i di t trattamenti hanno giovato aii pazienti ti h i t i ti e non solo dal punto di vista estetico, valutare le diverse tecniche ortodontiche o riabilitative in generale in modo obbiettivo e la recidiva o il fallimento del trattamento non sarà più una sgradevole sorpresa p g p ma un fenomeno prevedibile e prevenibile. Enlow sosteneva che “ la recidiva è la risposta ad una violazione anatomica e f z z funzionale di uno stato adattativo di equilibrio anatomico e funzionale” Non tener conto di questo e sostituire uno schema di adattamento ( l’occlusione ) con un altro, mediante trattamenti meccanicistici spesso motivati da indicazioni “estetiche” non può che avere come risultato un ulteriore adattamento a scapito di altri sistemi oppure, nell’ipotesi più favorevole per il paziente, una recidiva.
  • 6. L ottenimento L’ottenimento di una buona intercuspidazione dentale non è sempre sinonimo di equilibrio cranio-facciale e se non c’è equilibrio cranio- facciale è naturale che ci sia la recidiva e allora, che senso ha la contenzione? Le modificazioni occlusali indotte da qualsivoglia trattamento, obbligano l’organismo a reagire attivando sistemi di compenso auto difensivi che in buona parte dipendono dai limiti di adattabilità del tessuto connettivo, cioè di quella sostanza fondamentale a cui connettivo appartengono il sistema fasciale e legamentoso (parodonto compreso).
  • 7. All’inizio degli anni ’60, J. Upledger e Al. documentano istologicamente in campioni di ossa craniche umane che le aree di sutura contengono tessuto connettivo, vasi sanguigni, plessi nervosi. Essi dimostrano inoltre che la dura madre che circonda il cervello fornisce estensioni di tessuto connettivo che passano attraverso le suture per formare lo strato periostale esterno, che circonda lle ossa f l t t i t l t h i d craniche. Nello schema totale della struttura corporea le suture fungono come punto di congiunzione tra le ossa craniche, ma servono fondamentalmente come giunture di espansione-congiunzione per facilitare cambiamenti di tensioni meningee, fasciali e muscolari, nei ritmi respiratori e cardiaci e nelle variazioni sia nella pressione sanguigna, sia in quella del liquido cerebro-spinale.
  • 8. Dunque il cranio non è una scatola rigida la cui sola funzione è quella di protezione d ll strutture cerebrali ma f i ll t i delle t tt b li è dotato di una propria mobilità che perdura per tutta la vita. La mobilità delle suture è solo uno delle componenti del Meccanismo Respiratorio Primario definito dall’osteopatia e p p ormai ampiamente descritto da diversi autori. Il concetto che deve essere subito chiaro è che è impensabile applicare una qualsiasi trazione di spostamento dentale o comunque modificare uno schema occlusale senza difi h l l modificare tale meccanismo e le 28 ossa che compongono il cranio umano, in senso negativo o positivo.
  • 9. “ Se si accetta il concetto che una struttura e mobilità Ergo, non possiamo considerare l’occlusione senza craniale normale sia necessaria per un buon funzionamento dell’organismo non si dovrebbe ignorare dell organismo conoscere la morfologia cranica sottostante. g che ogni procedura dentale può potenzialmente avere effetti anche a lungo termine sulla salute di un individuo. Allo stesso modo il trattamento craniale può risultare meno efficace se procedure dentali inappropriate producono modificazioni che interferiscono con la normale funzione ” Viola Frymann (1998)
  • 10. Sincondrosi Sfeno-Basilare ( S.S.B. ) inspirazione flessione La postura nasce nel e dal cranio e specificatamente dalla espirazione estensione Sincondrosi Sfeno-Basilare luogo e centro primario della crescita cranio facciale e fulcro del MRP. Il suo movimento determina le fasii dell’MRP di fl i i t d t i l f d ll’MRP flessione- inspirazione ed estensione-espirazione a cui corrispondono Occipite - S.S.B. - Sfenoide variazioni di produzione e pressione liquorale e quindi di morfo-volumetria cranica. Frontale La SSB rappresenta un luogo di convergenza degli assi di Orizzontale Sagittale rotazione delle altri parti scheletriche, sede di flesso- estensioni, rotazioni e lateroflessioni e torsioni tra occipite e sfenoide, sotto il controllo d ll membrane a t i f id tt t ll delle b tensione G. Stefanelli reciproca della dura madre. ( Delaire-Deshayes) Tali modificazioni della SSB si definiscono in osteopatia Occipite - S.S.B. - Sfenoide Flessione Lesioni della SSB distinte in fisiologiche e traumatiche ma g Estensione Torsione destra potrebbero essere definite anche come Engrammi Cranici Torsione sinistra Side bending rotazione destra in quanto rappresentano lo starter dello schema cranio- Side bending rotazione sinistra Strain verticale sfenoide alto facciale genotipico che potrà essere funzionalmente Strain St i verticale sfenoide basso ti l f id b Strain laterale sfenoide destro modificato in crescita fino al fenotipo adulto definitivo definitivo. Strain laterale sfenoide sinistro Compressione G. Stefanelli
  • 11. Perchè la postura nasce nel cranio? Il cranio trasmette e riceve ogni informazione meccanica attraverso il sistema fasciale superficiale, in relazione con i muscoli del tronco e degli arti e profondo e con i visceri della cavità addominale e toracica. Le membrane meningee possono essere considerate come una fascia centrale che riveste il S.N.C., in relazione diretta con lo scheletro assiale e indiretta con quello Le membrane meningee appendicolare, con la mediazione del sistema fasciale. Rimanendo costante la tensione delle membrane intracraniche, ogni posizione della SSB cambia la tensione della dura madre spinale; da questa, a livello del forame intervertebrale, si determina sui nervi spinali un effetto “nervoso-meccanico” facilitatore o inibitore sui relativi muscoli innervati con la G. Stefanelli formazione di un “Engramma posturale” specifico per ogni Engramma posturale posizione della SSB. Da tutto questo emerge un altro dato fondamentale e cioè che il contesto craniofacciale e posturale è fisiologicamente asimmetrico.
  • 12. Osservazioni su preparati istologici di feti umani in diverse epoche di sviluppo e su TAC del cranio e delle ATM rilevano in p pp particolare la costante asimmetria dei condili mandibolari. (DIA) Poiché l’arco glenoideo non è mai uguale e simmetrico dai due lati, così come non lo sono per forma e obliquità i condili, il riposizionamento verso il basso dei due condili sarà diverso e quindi i punti di repere tracciati sul viso con un qualsiasi pantografo, attestanti il passaggio dell’asse cerniera, saranno asimmetrici. Ora, sull’individuazione del fantomatico asse cerniera si basa il concetto gnatologico di Relazione Centrica del quale si Asimmetria dibatte da circa un secolo. Esistono almeno 10 teorie proposte da vari autori, ognuna con relativo stuolo di seguaci e oppositori. Nemmeno l’utilizzo di assiografi pantografi kinesiografi corredati l utilizzo assiografi, pantografi, G. Stefanelli da EMG e TENS ha risolto l’annoso problema e il povero dentista in studio nella maggior parte dei casi ricorre ai classici interventi manipolativi manuali “occhio metrici”. Nessuna scuola, fino ad ora, ha mai focalizzato l’attenzione sul fatto che la centrica esprima un equilibrio della bocca che non riguarda solo la bocca Un buon equilibrio fosse condili è stabile solo se s’inserisce fosse-condili s inserisce sull’equilibrio occipite-atlante, cioè della testa sulla cervicale.
  • 13. La corretta posizione della testa esige un buon equilibrio tra p g q muscoli estensori posteriori e flessori anteriori. Nel contesto del sistema flessorio anteriore s’inserisce l’apparato stomatognatico le Schema di Brodie 1949 cui funzioni non possono quindi prescindere dal contesto neuro- muscolare sinergico generale generale. Il dato oggettivo, da tutti riconosciuto, è dunque che la posizione Cir della testa influenza la posizione mandibolare e viceversa e q questo semplicemente p p perché il centro di rotazione da cui originano i 2 movimenti è lo stesso: il processo odontoideo dell’epistrofeo (DIA) Il dente dell’epistrofeo che ruota nell’anello di atlante ( sub-atlas G. Stefanelli area ) è il punto di origine della funzione muscolare che determina un’occlusione fisiologica mentre le ATM agiscono come connettori sospesi della mandibola al cranio e funzionano come aree secondarie di bilanciamento durante la masticazione.
  • 14. L’asse cerniera C0-C1-C2 rappresenta il centro di convergenza e coordinazione di tutti gli impulsi provenienti dai recettori sensoriali del Sistema Posturale. Questo significa che una modificazione della postura e della funzione mandibolare avrà ripercussioni sulla postura cervicale e quindi su quella corporea , ma significa anche che una alterazione dell’equilibrio posturale generale di qualsiasi altra natura ( oculare vestibolare podalica, viscerale, oculare, vestibolare, podalica viscerale traumatica ) non potrà non modificare la postura mandibolare e quindi l’occlusione. Cute G. Stefanelli
  • 15. . Ecco allora che arriviamo al concetto di Relazione Centrica Funzionale: DEFINIAMO LA Punto di equilibrio ottimale tra condili mandibolari e fosse temporali a partire dal quale il movimento mandibolare si possa espletare nella maniera più vicina possibile a quella fisiologica, fisiologica in armonia con la postura cervicale e linguale ottenuta dopo Reset Cranio-Posturale G. Stefanelli Prima però di resettare il sistema dobbiamo aver chiaro in mente innanzitutto come funziona e poi quali sono i fattori che ne determinano il disequilibrio. In altre parole, prima di iniziare un qualsiasi trattamento riabilitativo ortodontico e/o protesico risulta essenziale individuare lo schema cranio- posturale individuale d l paziente t l i di id l del i t
  • 16. Da qui l’importanza di una attenta Diagnosi Gnato-Posturale.
  • 17. Analisi Posturale Analisi del Piede
  • 18. Kinesiologia Applicata L’arte d’interpretare il linguaggio del corpo George J. Goodheart 1964 S.N. M.R.P. N.L. Biochimica Psiche M.A. N.V. Struttura ORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA RIFLESSI POSTURALI
  • 19. Ogni fase del processo di diagnosi e trattamento della K.A. consiste nel creare un contesto neurologico specifico, che si ritiene essere la somma di tutte le stimolazioni afferenti sensoriali e di osservare i cambiamenti nelle risposte motorie del paziente in quel contesto.
  • 20. Teleradiografia Antero-Posteriore A Tracciato Cefalometrico Computerizzato 1 2 C D E F G H 3 IU Masc Radiologia cervicale statica IL Mand B Radiologia cervicale dinamica Cartella Clinica Sistemica
  • 21. L’acquisizione volumetrica, rispetto ad un’acquisizione radiologica convenzionale, piana, permette di avere un’infinita quantità d’informazioni in virtù del fatto che viene ottenuto il volume virtuale della t d ll parte anatomica d esaminare. t i da i Grazie a questa possibilità, l’odontoiatra, l’ortodontista e ogni specialista che lavora in ambito cranio facciale, ha la possibilità di p poter interagire in modo virtuale con le p anatomiche interessate g parti Cone Beam Volumetrico per poter trarre tutte le informazioni necessarie per la diagnosi e la Scanora 3D pianificazione del trattamento A B C
  • 22. Diagnosi strumentale Esame per l’analisi e la rieducazione dei disordini posturali e dell’equilibrio che umano. E utilizza i dati relativi alle forze di proiezione al suolo del corpo umano E’ possibile indagare due importanti funzioni del corpo che si integrano fra di loro: 1) Le strategie posturali: analizzano la distribuzione dei carichi sui pilastri d’appoggio ed il lloro significato f i l ( POSTUROMETRIA) d’ i d i ifi t funzionale 2) Le condizioni d’equilibrio, localizzando la proiezione al suolo del Baricentro generale e dei Baricentri dei due piedi valutando in un tempo prestabilito ( per valutando, convenzione 51,2 sec. ), i modi e i tempi di spostamento degli stessi ( STABILOMETRIA ).
  • 23. Analisi computerizzata occlusale: Dispositivo che rileva ed analizza i contatti occlusali utilizzando dei sensori particolarmente sottili (60 micron) Esso permette di: Registrare i contatti occlusali Visualizzare i contatti e associarli a denti specifici Analizzare i dati, con relazione di forza e tempo dei contatti occlusali visualizzata come immagini con contorni colorati che mostrano: MIP istantanea e contatti nei movimenti eccentrici Centro di forze e sua traiettoria Il T-scan esamina l’equilibrio occlusale nello stesso modo in cui la pedana stabilometrica esamina l’equilibrio posturale generale. Entrambi registrano dei valori statici di carico ( posturometria e rapporti occlusali in MIC) e le oscillazioni del centro di gravità ( gomitolo stabilometrico e traiettoria del COF).
  • 24. Elettromiografia e Kinesiografia cranio- mandibolare Esami ausiliari Kinesiografia ed Elettromiografia Cranio Mandibolare. Analizza tono muscolare e dinamica mandibolare Esami ausiliari JOINT VIBRATION ANALYSIS ( JVA ) Esame Vibrazionale ATM. Sostituisce la Sonografia.
  • 25. Diagnosi su modelli Squadratura dinamico (tecnica originale ideata dall’odontotecnico Paolo Sardi – Pistoia) funzionale Punti di repere E E’ una valutazione completamente diversa da quella classica utilizzata in ortodonzia e gnatologia a partire dalla squadratura dei modelli definita Dinamico-funzionale in quanto permette di visualizzare le molteplici correlazioni che esistono tra i mascellari nel loro rapporto forma – funzione e la loro interdipendenza con le articolazioni temporo mandibolare ed occipito atlantoidea ( C0-C1-C2 ) Allo scopo si utilizza anche un particolare Verticolatore Risulta particolarmente utile nell individuazione dello schema cranico e nell’individuazione nella relazione cranio-cervicale.
  • 26. Spero che questa mia presentazione necessariamente sintetizzata sia quantomeno servita a porvi la domanda che io stesso mi sono posto parecchi anni fa: La mia proposta formativa non è un corso di posturologia, ne di osteopatia, chiropratica, kinesiologia applicata, ortodonzia o gnatologia. E’ tutto questo insieme e reso logico e coerente in tanti anni di studi e applicazione clinica pratica. E’ un percorso duro, impegnativo ma allo stesso tempo, ne sono certo, vi affascinerà come è successo a me e ai molti colleghi che in questi anni lo hanno affrontato. Grazie della Vostra attenzione Dr. Giuseppe Stefanelli
  • 27. Dr. Giuseppe Stefanelli. Laurea in Medicina e Chirurgia presso Università Statale di Milano nel 1978. Master in Applied Kinesiology nel 1990. Docente di corsi di perfezionamento sul tema gnato-posturale presso varie università italiane e straniere ( Tufts University Boston ). Membro e relatore all’Annual Conference della Bioresearch Inc. di Milwaukee (WI- USA). USA) Opinion leader in Italia della Tekscan di Boston. Oltre a varie pubblicazioni su riviste specialistiche è autore dei libri: “ Sistema Stomatognatico nel Contesto Posturale ” (2003), “ Ortognatodonzia Sistemica ” (2006), “ Craniodonzia: Il Sistema ALF “ (2011). (2011) Co-autore del libro “ Odontoiatria e Sport “ (2010). Direttore Scientifico del Congresso Annuale “C’è Sirmione Symposium” organizzato da y p g HQE Esercita la libera professione.
  • 28. Il programma dettagliato del corso deve essere richiesto alla Segreteria Organizzativa High Quality Events Telefono e Fax 02/39.43.55.10 Cellulare: 348/410 58 04 – 349/79 20 343 348/410.58.04 349/79.20.343 Mail to: hqe.formazione@gmail.com Tutti i diritti riservati - All rights reserved