1. ESSERE IMPRENDITORI OGGI TRA
CAMBIAMENTO, CRISI ED INNOVAZIONE
Aspetti organizzativi, relazionali,
amministrativi per governare con successo
l’azienda
2. Impresa / imprenditore
imprenditore
[im-pren-di-tó-re] s.m. (f. -trice)
• Chi esercita professionalmente un'attività economica per
la produzione e lo scambio di beni o servizi
SIN. impresario || grande, piccolo i., a seconda delle
proporzioni della propria azienda
Professionalmente = Abitualmente
Attività = Progetto
= Azione
= Impresa
Economica = Fonte di reddito = differenza tra Ricavi e Costi
Organizzata = Ordine e strumenti = Etica
20/02/2014
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3. Che cos’è la visione
La visione è sapere chi sei, dove sei diretto e che cosa
ti guiderà durante il viaggio
4. Potenzialità della visione chiara
La visione è un'immagine
potente di quello che
vogliamo creare nel futuro.
Riflette ciò a cui teniamo di
più ed è il risultato del
lavoro combinato della
mente e del cuore.
Ci permette di esplorare le possibilità desiderate e ci guida nelle
scelte e nell'impegno all'azione.
5. La visione chiara è compito della leadership
La leadership è la
capacità di tradurre
la visione in realtà
Il modo migliore per predire il futuro è
inventarlo
5
6. La leadership ispiratrice garantisce la
formazione di un team vincente
f
i
d
u
c
i
a
Assumere la leadership
8. Leadership
Il compito supremo di un leader è quello di organizzare
e unire le persone in modo che la loro rabbia diventi
una forza trasformante
9. La generazione del valore e la destinazione
La Qualità non la puoi descrivere,
ma quando la incontri, la riconosci.
fornitori
Henry Mintzberg
personale
servizi
ammortamenti
Il Valore generato ha
espressione
nella vendita.
Lo definisce il Cliente
finanziatori
azionisti
Rimane in azienda
9
10. Quale valore?
Mezzi visibili
Attivo
Procedure, modelli
di gestione
(CULTURA)
Conoscenze
individuali delle
persone
Patrimonio netto
invisibile
Riconoscimenti
Mezzi invisibili
Capitale intangibile
Licenze, marchi,
competenze
relazionali
(IMMAGINE)
valore di mercato
Patrimonio
netto visibile
valore
contabile
Capitale tangibile
Passivo
11. AZIENDA
insieme di fattori umani, materiali e finanziari
che, coordinati tra loro, operano per raggiungere
obiettivi determinati.
L’azienda esprime l’aspetto organizzativo dell’Impresa.
Organizzare significa creare regole e rapporti tra le
risorse
Gestire significa decidere e guidare in funzione delle informazioni
Le informazioni scaturiscono dai risultati ottenuti con
l’organizzazione delle risorse.
13. Il miglioramento
RISORSA
azione 1
t1
t2
t3
Uguale risultato con
minori investimenti
RO/CI
AZIONE A VALORE
AZIONE NECESSARIA A NON VALORE
AZIONE NON NECESSARIA A NON VALORE
RISORSA
azione 1
t1
t2
t3
13
14. Gestire la conoscenza per gestire il valore
Conoscenza diffusa
Conoscenza
catturata
Apprendo
In corso
Individui e
gruppi
obiettivi
Ambiente
e Cultura
Apprendo
prima
Svolgendo
le attività
Apprendo
dopo
risultati
€
15. I cinque PERCHE’
Scoprire le cause alla radice
OBIETTIVI
ESEMPIO:
Abituare le persone ad esercitare la propria
intelligenza
LA MACCHINA SI E’ FERMATA
D. 1: perché si è fermata?
R. 1: perché è saltato un fusibile per un sovraccarico
D. 2: perché c’è un sovraccarico?
R. 2: perché la lubrificazione dei cuscinetti è insufficiente
Soluzione 1:
Cambiare il fusibile
D. 3: perché la lubrificazione dei cuscinetti era insufficiente?
R. 3: perché la pompa di lubrificazione non funzionava bene.
D. 4: perché la pompa di lubrificazione non funzionava bene?
R. 4: perché l’asse della pompa era logoro.
D. 5: perché l’asse della pompa era logoro?
R. 5: perché vi era entrato del fango.
Soluzione 2:
Mettere un filtro
alle pompe
17. Il successo
Il successo
consiste nel fare
ciò che possono
fare tutti ma un
po’ meglio, un
po’ prima e con
un po’ di
originalità.
18. Crisi
Crisi = dal greco Krisis: cambiamento, scelta, frattura,
distinzione,decisione
Krino = distinguere, cernere, discernere, vagliare
Non sono le specie più forti a sopravvivere,
né quelle più intelligenti, bensì quelle che
meglio si adattano al cambiamento.
Charles Darwin
19. Gli elementi dello scenario competitivo
Orientarsi verso i bisogni del cliente studiando i target di
riferimento
Prevedibilità = insuccesso
Tempo di reazione = 0
Difficoltà dell’accesso al credito
La competizione si gioca sul mercato globale
Il successo dell’impresa è in mano alle risorse umane
Non esistono settori in declino ma strategie in declino
20. Il vantaggio competitivo
Pensiero laterale
Viaggiare e confrontarsi
Favorire le idee
Non sempre è necessario
competere……Basta spostarsi
22. Comunicare
Perché esiste la
vostra organizzazione
CHE COSA
COME
PERCHE’
Qual è lo
scopo
Perché vi alzate
la mattina
Perché dovrebbe
importare a qualcuno
Le persone non comprano quello che fate
Le persone comprano il motivo per cui lo
fate (Simon Sinek)
23. Cambiamento: consapevolezze
Rendersi conto della differenza:
• tra l’Essere e il Potrebbe
• tra quello che si fa e quello che si potrebbe fare
• tra quello che si pensa e quello che si potrebbe
pensare
Il problema è che mi piace avere conferme e non
smentite in quello che faccio
Per cambiare non basta apprendere, bisogna poi
interiorizzare e fare proprio il cambiamento
Nel percorso del cambiamento bisogna avere
l’atteggiamento non del turista, ma del pellegrino
24. Cambiamento: quando
Il cliente non aspetta che il fornitore cambi…..
IL CLIENTE CAMBIA FORNITORE
Non aspettare il momento
giusto per fare le cose.
L’unico momento giusto è
adesso
25. Cambiamento
FINE DI UN'EPOCA
Kodak, la foto è un ricordo
L'azienda dichiara bancarotta.
di Michele Esposito
Nel 1932, le parole che George Eastman fondatore di Kodak pronunciò prima di
suicidarsi, suonano oggi come una profezia: «Ai miei amici: il mio lavoro è compiuto,
perché attendere?».
Ottant’anni dopo l'azienda di Rochester nello Stato di New York ha chiesto e ottenuto
la bancarotta assistita (il cosiddetto Chapter 11), certificando la sua sconfitta di fronte
al digitale. Troppo veloce l’avanzata del mercato e delle nuove tecnologie, troppo
restia ad adeguarsi Kodak che nel 900 è stata icona della fotografia globale
permettendo con le sue invenzioni di immortalare scene di guerra, ricchezza e
povertà, frangenti di vita quotidiana.
Il gigante di Rochester ha perso il treno del digitale già molti anni fa scegliendo un
adeguamento soft al nuovo che avanza. Ma si sa, il mercato non sa perdonare.
Giovedì, 19 Gennaio 2012 Lettera43
27. “Nel 1977 il mio esame finale all’MBA sul caso delle moto Honda
chiedeva se l’azienda dovesse entrate nel mercato globale delle
autovetture.
Chi rispondeva di sì era automaticamente bocciato, infatti:
1. I mercati erano saturi
2. Esistevano concorrenti molto forti in Europa, Usa e Giappone
3. Honda non aveva alcuna esperienza nel settore automobilistico
4. Honda non aveva nessun sistema distributivo
Nel 1985 mia moglie guidava una automobile Honda”
(Richard Rumlet)