The document appears to be a presentation in Italian about SEO best practices. It discusses the speaker's 10 years of experience in internet marketing and technical SEO. It highlights the importance of technical SEO to prevent problems and warns against blindly trusting SEO tools without proper evaluation.
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Lo strumento più importante è la tua testa
1.
2. YOTTACOM.co.uk
the friendly marketing agency
Internet
marketer
10 anni
Technical
SEO
Gennaio
2014
Head of Seo Fullplan.it
Yottacom
Consulente
indipendente
Primo evento
pubblico
2
Benvenuti a tutti e grazie a Sean Carlos per avermi accettato a parlare ad un evento importante come SMX milano 2014.
Io sono Andrea Scarpetta e userò una slide per presentarmi:
mi occupo di internet marketing da circa 10 anni con una speciale predilezione per la SEO più tecnica.
A gennaio di quest'anno ho terminato la mia esperienza in agenzia e ho aperto una attività di consulenza in proprio sotto il nome di YottaCom e questo è il primo evento pubblico in cui intervengo con il mio nuovo brand!
Ho voluto precisare "Seo tecnica" perchè a causa della mia formazione come programmatore e aministratore di server, l'aspetto più tecnico dell'ottimizzazione mi ha sempre interessato e continua a farlo tutt'ora.
Uno degli aspetti preponderante della seo tecnica è l'uso di strumenti di vario genere per agevolare l'analisi dei siti web e in questo speech vi parlerò di una case history in cui alcuni tools particolarmente famosi ed apprezzati dalla comunità dei Seo internazionale, mi hanno portato a trarre delle considerazioni errate.
Torniamo indietro nel tempo fino all'anno scorso, cioè a maggio del 2013.
In quel periodo ero ancora Head of Seo per l'agenzia Fullplan e da pochi giorni era stato lanciato l'aggiornamento di Penguin 2.0 come ci ricorda Seo memory. Un servizio di misurazione chiamato Searchmetrics periodicamente compila un elenco di siti che hanno avuto "grandi perdite" o "grandi incrementi" di visibilità in corrispondenza di aggiornamenti.
Proprio in corrispondenza di quelle settimane venne evidenziato una grande perdita di visibilità relativa ad un importante brand specializzato nella vendita online di elettrodomestici e tecnologia. Il nome saltò subito all'occhio a diversi colleghi, ma non era un nostro cliente, quindi ci mettemmo a fare una serie di analisi incrociate per capire, esternamente, cosa fosse capitato.
Effettivamente analizzando l'andamento della visibilità SEO, searchmetrics evidenziava un crollo verticale di circa il 67%. Questo calo va spiegato, perchè è un punteggio particolare generato da Searchmetrics.
Quanti di voi non conoscono searchmetrics ? Ok, per chi non lo conosce spiego brevemente come viene calcolato questo "punteggio" Seo. Searchmetrics possiede diversi server che ogni settimana analizzano i primi 100 risultati di varie ricerche su Google. L'elenco delle parole cercato viene probabilmente estratto dalle parole chiave fornite da keyword planner di google, in modo da ottenere una stima di traffico mensile. La posizione nella pagina viene trasformata in un punteggio a seconda del traffico mensile, quindi ipoteticamente una posizione UNO per una parola chiave cercata mille volte, potrebbe equivalere al 30%, quindi vale 300 "punti" e cosi' via a scalare.
Sono stime approssimative, ma danno un'idea della visibilità di un brand, sopratutto se viene comparato ad un altro brand.
L'analisi di searchmetrics evidenziava un crollo netto di visibilità su diversi ambiti per cui io e altre persone abbiamo ipotizzato un problema relativo a Penguin 2.0. Il filtro di Google Penguin, come saprete, viene attivato quando c'e' un'attività di link building innaturale per cui abbiamo cercato di capire se c'era una correlazione tra i link del sito e una possibile penalità. Io ho usato Majestic SEO, che è uno strumento fantastico per l'analisi dei backlinks e ho trovato qualcosa relativo agli anchor text...
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Effettivamente qualcosa di innaturale c'era, ma non quello che mi aspettassi da un brand che vendeva elettrodomestici ed informatica: dei link relativi a pillole.
Qualcuno aveva creato dei profili fasulli in questo forum e poi lo aveva "ricoperto" di link di bassa qualità con l'obiettivo di approfittare dell'autorità del dominio per posizionarsi per le query legate alle pillole
Andando più in profondità nell'analisi, majestic aveva trovato diverse attività legate ad un forum del brand (già eliminato), attorno al 2008, ma più di recente aveva individuato dei nuovi link a febbraio del 2013.
Io e altri colleghi eravamo rimasti con il dubbio se erano i link recenti trovati da majestic la causa della penalità o se erano i link "antichi".
Quando poi il brand ci ha risposto, la causa era tutt'altra: una migrazione con relativo restyling grafico dell'intero sito! La situazione aveva lasciato a bocca aperta me e diverse altre persone: eravamo così presi a cercare la penalizzazione che non avevamo pensato ad un caso più semplice e visto che nessuno di noi aveva recentemente visto quel sito, nessuno si era accorto che era stata completamente cambiata l'architettura informativa.
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Il nostro errore principale è stato quello di leggere i dati di Majestic per dare luogo alla cosidetta "attenzione selettiva": majestic esamina i link costantemente ma non è in grado di fare un inventario che sia sempre aggiornato. In questo caso aveva trovato un "giacimento" di vecchi link del 2008 durante una scansione del 2013.
Soltanto una analisi approfondita avrebbe scoperto la vera natura di questi link: bisognava andare dentro le pagine elencate e visto che erano quasi tutti commenti di spam, bisognava cercare il link e identificare la data in cui era stato fatto il commento. Purtroppo quando si devono analizzare 40.000 link senza un budget (ricordiamo che non era un cliente, questa era una attività di R&D interna) il tempo a disposizione è sempre insufficiente.
Se ci fermassimo a questo punto potrebbero già esserci delle considerazioni interessanti, ma c'e' un altro pezzo di storia di raccontare: saltiamo in avanti di qualche mese...
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Dopo sei mesi, per precisione nel gennaio 2014, un altro collega Manuele Caddeo, scopre su searchmetrics una nuova flessione dello stesso brand. Ovviamente questo avvenimento lascia nuovamente sbigottiti un po' colleghi.
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Il collega esegue una analisi dei backlinks questa volta con AHREFS e trova una serie di link a tema pillole:
questa volta l'ipotesi che viene fatta è di "negative SEO" perchè ahrefs intercetta una serie di link "recenti" a tema pillole e il brand non ha sicuramente alcun vantaggio a posizionarsi per quei termini.
Anche in questo caso si tratta di una attenzione selettiva perchè analizzando i link nel dettaglio, era chiaro che Ahrefs aveva fatto la stessa analisi di Majestic: si trattava di link vecchi che erano stato scoperti di recente.
Qual'era quindi la vera ragione del crollo di visibilità ? Un mio collega di Fullplan, analizzando il sito, ha scoperto che era stato lasciato un tag robot particolare su diverse categorie di prodotti, che provocava la deindicizzazione da parte di Google. Una volta rimosso il tag, Google ha ripristinato le posizioni originali nel giro di pochi giorni.
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Tre considerazioni finali...
Numero 1: Google ha creato un clima di terrore: per combattare le attività di spam, ha finito per condizionare migliaia di persone che ora temono di subire le ire dell'algoritmo per qualsiasi cosa. In realtà è abbastanza raro essere penalizzati, bisogna mettere in atto una serie di attività molto specifiche. Questo probabilmente finirà per reputare la reputazione di Google nel lungo termine, che da "oracolo generoso" verrà identificato come
...Un incrocio tra una fidanzata ossessiva e Sauron.
Numero 2: non trascurate gli aspetti di Seo tecnica. Essere penalizzati è difficile, dimenticare un tag che fa sparire parte di un sito invece è possibile. Anche una migrazione fatta bene è richiede un livello di supporto molto elevato, il brand di cui sopra prima di recuperare completamente la sua visibilità ha dovuto attendere quasi un anno.
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Numero 3: questi strumenti sono fantastici e posso solo immaginare quanto tempo è stato necessario a portarli a questo livello di complessità. Ma per quanto gli strumenti possano essere perfezionati, non dovrebbero mai rimpiazzare la nostra testa: il mio invito è quello di continuare a usare la nostra capacità di analisi e deduzione, affiancadola ai migliori strumenti disponibili sul mercato.
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