15. Tav. 6 Leggi di tutela del patrimonio culturale emanate negli Stati preunitari Fonte: Nicola Greco, Stato di cultura e gestione dei beni culturali , Bologna, Il Mulino, 1981, p. 38-39. Stato o regioni Secolo XVII Secolo XVIII Secolo XIX Pontificio 1624- si vieta l’esportazione di oggetti provenienti dagli scavi 1707- l’interesse pubblico viene posto alla base della conservazione artistica 1802 e 1820: tutela delle opere d’arte e catalogazione dei beni Regno delle due Sicilie Divieto di esportare opere d’arte senza autorizzazione Editti del 1822 e del 1839: tutela di edifici, monumenti, scavi e oggetti storico-artistici Toscana 1602-divieto di esportare da Firenze dipinti, senza licenza Ducato di Parma 1760: divieto di esportare opere d’arte senza l’autorizzazione dell’Accademia d’Arte Ducato di Modena 1857 divieto di esportare opere d’arte senza l’autorizzazione dell’Accademia d’Arte Veneto 1773: Catalogazione dei dipinti e Istituzione di un ispettore generale col compito di notificare ai possessori dei dipinti catalogati l’obbligo di custodia e conservazione 1818: divieto assoluto di esportare opere d’arte dello Stato 1827: diritto di prelazione dello Stato sulle opere che i proprietari vogliono esportare Lombardia 1773: stessa legge del Veneto 1845: divieto di esportare oggetti d’arte Regno di Sardegna 1832: creazione di una Giunta di antichità e belle arti con l’incarico di promuovere la ricerca e la conservazione degli oggetti di arte.
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17. Quanto è diffuso oggi l'heritage? All’improvviso l’heritage è dappertutto — nei notiziari, nei film, nel mercato — e in tutto, dalla galassie ai geni. E il punto focale del patriottismo e un richiamo fondamentale del turismo. Difficilmente ci si muove senza imbattersi nell’heritage. Ogni eredità è protetta. Dalle radici etniche ai parchi storici tematici, da Hollywood all’Olocausto, il mondo intero è occupato a lodare — o lamentare — un qualche passato, sia esso realtà o fiction D. Lowenthal, Possessed by thepast. The heritage crusade and the spoils of history, New York 1996
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21. Tav. 1 Confronto tra la gestione del patrimonio culturale e il turismo Gestione del patrimonio culturale Turismo culturale Struttura Imprese pubbliche; imprese non profit Imprese for profit Scopi Obiettivi sociali Obiettivi commerciali Principali stakeholders Comunità; minoranze etniche, gruppi indigeni, residenti locali; organizzazioni e gruppi locali di vario tipo Gruppi che si relazione all’impresa: fornitori, clienti, associazioni di categoria, ecc. Attitudine verso il patrimonio È da conservare per il suo valore intrinseco È da consumare per il suo fascino Utilizzatori Residenti locali Non residenti Background culturale degli operatori Scienze sociali; studi artistici Studi aziendali o economici Utilizzo del patrimonio Per valorizzare una comunità Per contribuire alla fama di una destinazione turistica Organismi internazionali di riferimento Unesco: promuovere e conservare la cultura Wto: promuovere la diffusione del turismo